Sant'Imbenia

Il nuraghe ed il villaggio

Il sito è ubicato a pochi metri dal mare, al centro della rada di Porto Conte, con a ovest il promontorio di Capo Caccia e a Est quello di Punta Giglio. Percorrendo la via naturale che porta da Alghero a Porto Conte lo vediamo sul margine sinistro della strada (127 bis), in prossimità dell'incrocio Alghero- Capo Caccia- Porto Ferro, ad una diecina di km da Fertilia.

Foto del nuraghe

IL NURAGHE

Il Nuraghe di Sant'Imbenia è una struttura architettonica a pianta quadrangolare con una torre centrale (mastio), due torri minori, di cui si conservano solo i filari di base, ed un bastione con andatura concava-convessa, che risulta piuttosto rovinata.

La costruzione non è mai stata studiata con metodi scientifici, ma ripulita e liberata dai resti di murature moderne che la opprimevano.

Solamente dopo la pulitura è stato possibile determinare la pianta complessa e si è visto che la camera della torre centrale è pressoché integra, gli manca solamente l'ultimo filare della copertura a falsa cupola (THOLOS).

Non è stato possibile trovare l'ingresso, che probabilmente si trovava nel lato Sud del bastione tra le due torri secondarie, ma si conservano i resti di un vano scala che portava sul bastione e forse su una camera superiore del mastio.

Ricostruzione ideale del nuraghe e parte del villaggio>

La tecnica costruttiva è quella classica, infatti, sono presenti vari filari di massi sbozzati, molti anche di grandi dimensioni, che vanno sovrapponendosi e man mano che si procede verso l'alto vanno regolarizzandosi.

Intorno alle rovine sono stati trovati molti massi a forma di T e di L, probabilmente venivano usati per la sommità della torre, dove in origine era presente una terrazza, (quella parte architettonica che si può notare sulle sommità delle torri dei più famosi castelli medioevali e nella ricostruzione grafica) come in moltissimi nuraghi complessi.

Sui ritrovamenti archeologici del sito sono state fatte varie analisi con lo scopo di stabilirne un'età, risulta che questo nuraghe sia stato abitato nel periodo dell'età del Bronzo Medio (1400 a.C. circa).

IL VILLAGGIO

Il villaggio è stato scoperto agli inizi degli anni '80 durante i lavori di sistemazione di un campeggio, iniziarono varie campagne di scavo che portarono alla luce un centro abitato che fu frequentato per un arco di tempo che va dal 1400 a.C. al V sec. a. C. circa.

< Planimetria del villaggio nuragico

Dopo gli scavi sono state rese visibili le strutture del villaggio, che ci fanno capire come poteva essere all'inizio.

Il villaggio era articolato ad "isolati" composti da stradine e piazzette lastricate; erano presenti anche quattro pozzi, cosa insolita per un villaggio nuragico.

Il nostro piccolo abitato fu frequentato per un bel po' di tempo, tanto che si possono riconoscere tre fasi di utilizzo. Ogni fase è caratterizzata da degli oggetti rinvenuti in tre diversi strati sedimentari scavati nella zona del sito; nello strato più profondo sono stati trovati i reperti più antichi e in quelli superiori, come logica vuole, quelli più recenti.

Gli strati riconosciuti sono i seguenti:

1° strato, quello più recente, terza fase di utilizzo: Bronzo Finale e prima età del Ferro (1000 a.C. / 700 a.C.) sono stati trovati materiali di importazione greca e fenicia.

2° strato, seconda fase di utilizzo: Fine Bronzo recente e Bronzo Finale (1200 a.C. / 1000 a.C.) presenza di ceramiche decorate a pettine, riconosciute alcune capanne.

3° strato, prima fase, la più antica: Bronzo medio finale (1400 a.C. / 1300 a.C.) presenza di ceramiche con decorazioni e tegami a parete bassa. Presenti anche poche strutture di poco posteriori al nuraghe (il nuraghe è più antico del villaggio).

L'ottima posizione geografica del villaggio, infatti è vicino alle baia di Porto Conte, località particolarmente adatta agli approdi, ricca d'acqua e vicina a vari siti minerari (quelli della Nurra ricchi di rame, piombo argentifero e ferro), è stata la base del suo sviluppo.

Vari sono gli ambienti del villaggio, fra questi è interessante la "capanna con bacile".

Si tratta di una costruzione circolare che ha un diametro di 3,80m, sono presenti dei sedili in arenaria disposti lungo la parete ed un bacile che ha un diametro di 1,20m e che sta al centro della capanna. Sono visibili, all'esterno e appoggiati al muro, anche i resti di un forno ed una vasca. Due sono le principali tesi che descrivono l'utilizzo di questa capanna; secondo la prima si tratta di una capanna adibita alla panificazione e per la seconda serviva per praticare cerimonie relative al culto dell'acqua.

Altri ambienti interessanti sono "la capanna dei ripostigli", "la capanna con nicchie" e l'isolato a nord.

In breve, la capanna dei ripostigli ha una sezione quasi circolare con un diametro medio di 6,6m, i suoi muri perimetrali sono alti, al momento, 1,20m. Questa capanna è stata usata in due momenti differenti, infatti dagli scavi effettuati è stata ritrovata una prima pavimentazione lastricata risalente all'età del ferro ed una seconda, più antica e a qualche centimetro di profondità, testimoniata dal fatto che sono stati rinvenuti: una vasca, che ha un foro di scarico, una canaletta scavata sul fondo e che attraversa tutta la capanna ed una specie di focolare a forma di ferro di cavallo.

Si trattava sicuramente di un piccolo impianto industriale, infatti, sono stati trovati pani di rame intatti e/o frammentari a forma piano-convessa (panelle di rame); sono stati trovati anche frammenti di vasi fenici ed una coppa greca risalente alla fine del IX secolo a.C..

La capanna con nicchie, invece, è costruita con blocchi di arenaria lavorati con estrema accuratezza ed il muro perimetrale, che attualmente ha un altezza di 1,30m, conserva delle piccole nicchie. Di questa capanna si può dire che fa parte di un grande isolato e che probabilmente il suo utilizzo, come quello di altre capanne, era legato all'uso del acqua, infatti, anche qui è presente un canale che partendo da un pozzo esterno finisce all'interno dell'ambiente.

I materiali qui rinvenuti risalgono all'età del ferro (IX-VII sec. a.C.) e sono essenzialmente ceramiche di importazione Greca e Fenicia.

L'isolato Nord è l'unico quasi del tutto esplorato, è composto da quattro ambienti e sono presenti un focolare, una ciste litica, un forno a forma di ferro di cavallo, un pozzo ed una nicchia, questi ultimi due sono inseriti nello spessore della muratura. Anche questo isolato ha vissuto due fasi di utilizzo ed ha restituito numerosi frammenti di materiali che suggeriscono la datazione di utilizzo al VIII sec. a.C..

Sul sito è stata costruita una grande copertura che ha il compito di proteggere i suoi resti dagli agenti atmosferici, infatti, le strutture sono state costruite con massi di arenaria, molto fragili e facilmente deteriorabili.

 Queste informazioni sono tratte da "Nuraghe e villaggio Sant'Imbenia" di Susanna Bafico.