Schematizzare la realtà dal punto di vista denotativo e verbalizzarla significa produrre testi che hanno lo scopo di informare. Si differenziano dai testi connotativi perché non hanno un vissuto da veicolare. I concetti vengono messi in relazione secondo l'argomentare, il narrare, il descrivere, a seconda della necessità. Si producono schemi, si verbalizza. Al contrario ricavare schemi da testi può risultare utile per la comprensione del testo, specialmente nello studio di alcune discipline (storia, geografia, scienze)

 ARGOMENTARE

DESCRIVERE

NARRARE

esempio 1

 Si parte da un'esperienza reale, in questo caso il cambio di aula. I concetti vengono messi messi in relazione (causa-effetto/successione/descrizione) e sistemati graficamente nello schema logico. Poi risulta facile verbalizzare utilizzando i connettivi. In questo schema sono stati usati il narrare, il descrivere, l'argomentare.

SCHEMA TESTO

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Le nostre aule

Lo scorso anno, in seconda, facevamo lezione in un'aula molta calda perciò non riuscivamo a lavorare bene, specialmente nei mesi scolastici più caldi: sudavamo tanto da non portare il grembiule, non riuscivamo a respirare bene, chiedevamo sempre alla maestra di uscire per bere.
Adesso, finalmente, ci siamo trasferiti in un'aula più fresca dove non batte il sole. Questo è stato possibile perché le insegnanti hanno deciso che le classi andranno a turno nelle aule calde.

Ivana - III elementare

 

esempio 2

 In questo secondo esempio l'esperienza vissuta dai bambini (seconda elementare) è trovare l'edificio scolastico sottosopra per l'incursione di ladri durante la notte. 
FASE 1
Se ne parla in classe appena possibile e si raccolgono tutte le idee e le osservazioni degli alunni così come vengono. Si scrivono alla lavagna. I concetti vengono messi in relazione con l'uso delle frecce che già i bambini conoscono (causa-effetto/rimedi).  
FASE 2
Successivamente si individuano i concetti più collegati (in questo caso si tratta dei n. 8-9). Partendo da questi i concetti vengono sistemati graficamente nello schema logico
FASE 3
Infine risulta facile verbalizzare utilizzando i connettivi logici.
Ecco le tre fasi:

FASE 1

CONCETTI E RELAZIONE 
TRA CONCETTI

FASE 2

PRODUZIONE DELLO SCHEMA

FASE 3

TESTO

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schemaladri.jpg (33479 byte) I ladri a scuola

Questa notte i ladri sono entrati nell'edificio della nostra scuola passando dalla finestra dell'ambulatorio. Avevano l'intenzione di rubare perché abbiamo trovato gli armadi aperti, tutto sottosopra nella nostra aula e in quasi tutte le altre; inoltre alcune maestre ci hanno detto che mancavano dei soldi conservati nel cassetto della cattedra.
Abbiamo
però pensato che i ladri avevano anche intenzione di divertirsi e spaventarci, perché non hanno pensato solo a rubare. Infatti hanno spostato gli oggetti da un'aula all'altra, sparso per terra una polvere bianca al piano superiore, hanno imbrattato tutti i muri e perfino bevuto dell'aranciata conservata in un armadio.
Per evitare che questi atti di vandalismo si ripetano, secondo noi è necessario che vengano protette le finestre dell'edificio con delle sbarre di ferro.

Angelica - II elementare

 

esempio 3

 Questo lavoro è stato realizzato in una quinta elementare con la produzione finale di un giornalino. Lo schema iniziale che usa soprattutto l'argomentare, raccoglie le cause, le conseguenze, i rimedi di un grave problema, la droga, che è stato approfondito attraverso inchieste, interviste, ricerche....  

SCHEMA TESTO

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Per droga si intende qualsiasi sostanza naturale o di sintesi che cambia il comportamento dei consumatori. Esistono vari tipi di droghe: narcotici, depressivi, stimolanti, allucinogeni…

Abbiamo esaminato le disastrose conseguenze derivanti dall’assunzione di droga, sia sul piano fisico che sul piano psicologico. La droga crea infatti dipendenza psichica consistente soprattutto nel bisogno irrefrenabile di assunzione della stessa, distruzione della propria volontà, degenerazione della personalità, disinteresse affettivo verso le persone e le cose che lo circondano. Ci sono anche gravi danni fisici, quali la distruzione della propria salute (squilibri cardiocircolatori, sete continua, gravi danni epatici, disfunzione digestiva e urinaria…), l’assuefazione, la sindrome di astinenza, il rischio di contrarre l’AIDS.

Ma quali le sono le cause che inducono un ragazzo un drogarsi? Possiamo distinguerle in cause personali (curiosità, imitazione, immaturità, desiderio di oltrepassare l’esperienza comune e di allontanarsi dalla realtà, evasione dalla noia, dalla solitudine, dall’incapacità di comunicare…) e in cause sociali  (desiderio di evadere da una società che ha modi di vivere che non si condividono, crisi dei valori e delle certezze, speculazione dei trafficanti di droga, rifiuto ideologico della società in cui si vive, amicizie sbagliate…).

Il rimedio principale a questa enorme piaga sociale è senz’altro la prevenzione che vuol dire offrire ai ragazzi interessi diversi, stimolanti, costruttivi; vuol dire educare al rispetto di se stessi e degli altri, educare alla scelta, alla ragione, allo spirito critico. Un altro rimedio potrebbe essere quello di inasprire le pene  per chi spaccia la droga. E infine, per chi ha bisogno di un aiuto concreto per venirne fuori, esistono i centri per i tossicodipendenti, quelle comunità terapeutiche che si propongono come strutture di recupero per tutti quelli che, avendo maturato  l’esigenza di un distacco dal “giro” della droga, desiderano provare a disintossicarsi e a vivere un’esperienza umana e sociale diversa, potenzialmente chiarificatrice e maturante.

classe V elementare