Domenico
Spinosa è figura di primo piano dellarte napoletana certamente, ma il suo spessore
travalica i confini regionali per assumere rilievo nazionale ed internazionale come
personalità di riferimento per la stagione dell Informale.
Il suo contributo dellInformale, infatti, non solo si data, precocemente e
tempestivamente, agli alberi della fioritura del Movimento, ma, di più, ne costituisce
una voce fondante ed unespressione nodale per definirne le peculiarità e le
coordinate espressive.
Un dato importante si impone allanalisi ed è quello della valutazione del suo
contributo fornito allInformale muovendo da unesperienza creativa che già
conteneva in sé elementi distintivi di grande pregnanza.
Se, infatti, è importante tener conto per la valutazione
dellopera di Spinosa del suo contributo offerto già a partire dagli anni Cinquanta
( pensiamo, in particolare, al suo famoso dipinto de " La macchina per cucire "
) non meno rilevante è da considerare la sua " preistoria ", il periodo
formativo e desordio, lassorbimento, preterintenzionale, se si vuole, di certe
"anticipazioni" informali fornite da Mancini o da Casciaro.
Non cè, evidentemente, esemplarismo diretto, ma è un fatto che a
Napoli si sia percorso precocemente un tentativo di analisi materia che non poteva
trovare, evidentemente, nei tempi in cui era esperito, il suo meritato consenso e,
soprattutto, esercitava unazione di indirizzo formativo sulle più giovani leve.
Abbiamo detto indirizzo formativo ed è questa unaltra
caratteristica che distingue limpegno di Spinosa e lo rende un punto di riferimento
per le giovani generazioni di artisti che si affacciano nel secondo dopoguerra alla
ribalta dellarte.
Per loro linformale lirico di Spinosa diviene un punto di
orientamento irrinunciabile: pensiamo, una per tutte, alla figura, ed esempio, di Mario
Lanzione. Ma il discorso, evidentemente, dovrebbe farsi più ampio: tener conto delle
varie fasi, in tutto il corso di almeno cinquant anni a partire proprio dalla citata
opera de la Macchina da cucire, in cui la pittura di Spinosa sè variamente
sviluppata sempre fedele al suo dettato informale.
Questa breve nota, che il prof. Giuliani amabilmente legge, non è che
una testimonianza semplice e breve che non mi assolve dallobbligo di rendere un più
compiuto percorso danalisi, cosa di cui quì avverto il dovere di contrarre debito
nei confronti di Spinosa, di Giuliani e del paziente pubblico.
Unultima notazione sembra importante aggiungere e giova
collocarle qui, in conclusione di questa nota, ed è quella di porre in risalto il rilievo
che assume ladesione convinta di Spinosa al movimento dellEsasperatismo
promosso da Adolfo Giuliani.
Ciò che appare convincente nella adesione specifica di Spinosa è
laver scelto di assumere un importante impegno personale nella condivisione dei
forti temi contenutistici che all Esasperatismo appartengono. E non meno importante
è il fatto che il Maestro dellInformale napoletano abbia consentito ed
immedesimarsi lui, pittore prettamente materico, in una opzione che accetta anche la
dinamica iconica che il simbolo del " Bidone " necessariamente implica. E
questa una testimonianza importante che giova additare come una scelta responsabile e
matura che contribuisce ad accreditare nel modo più sano e costruttivo il dibattito che il movimento di Giuliani intelligentemente ha deciso di aprire e che
con sacrificio viene sviluppato nel tempo.
Rosario Pinto |
CENTRO D'ARTE E CULTURA
«IL BIDONE»
Via Salvator Rosa 159
Orario: 16.30 - 19.30
sabato e domenica chiuso |