Movimento artistico culturale fondato dal prof.  Adolfo Giuliani

EVENTI  >> 14 giugno 2013 - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II" - Piazza Dante 41 - Napoli (Na)


Bidone d'oro 2013 per la cultura al prof. Aldo Masullo.
Bidone d'oro speciale alla Fondazione Teatro San Carlo di Napoli

Introduce e modera la prof. Clara Guarino
interventi:
Emilia Mallardo - dirigente scolastico
Marisa Russo - giornalista

Presentazione "Dal benessere all'essere..." di Emilia Mallardo.

Presentazione evento di Clara Guarino:
È bene che diciamo, come premessa, che qualunque discorso in merito all’Esasperatismo non sarà mai esaustivo e perché è in continua evoluzione, diffusione, propagazione, e perché questo tempo che è certamente un tempo di sbalorditive “imprese”, tecnologiche, si configura come un periodo segnato da prospettive accelerate, complesse, profonde, di concreto e, forse, radicale mutamento.
Si tratta, a mio parere, di una vera “nuova svolta antropologica”, caratterizzata dallo sforzo di fare i conti con la nostra riflessività.
È in gioco il futuro, non tanto del nostro Essere, quanto del nostro Divenire, per cui, pur nel pacato, attento ascolto del sommovimento in atto, si impone la necessità di un impegno etico per non subire passivamente, anzi, per governare con “ragione affettiva”, l’articolatissimo mescolamento che avanza. In definitiva se Martin Heidegger ha indicato nella cura dell’Essere il nostro compito precipuo, il concetto di post-umano, definito dal Prof Paolo Masullo, ”umano in transito”, prova a indicare nella cura del “Divenire”, cioè nella cura della dimensione evolutiva del biotecnocrate, l’impegno più adeguato a un uomo che va inteso e ripensato come sospeso tra natura e cultura, tra tecnica e tecnologia, per un agire rivolto a rendere possibile il suo Continuarsi.
Nachmann di Breslav diceva che due uomini che vivono in luoghi lontani e perfino in generazioni diverse possono parlare tra loro perché uno può porre una domanda e l’altro, che è lontano da lui nello spazio e nel tempo, gli può rispondere o porre una domanda che soddisfi la prima.
È la ferma convinzione che l’uomo rappresenta quell’incognita capace di comportarsi in modo illimitatamente aperto al mondo e dialogare, perché la mente umana è più intuitiva che logica e comprende più di quanto riesce a coordinare.
L’ideatore e fondatore di questo movimento ha intuito il pericolo insito nel corpo a corpo tra l’intricazione oscura e reciproca tra soggettività biologica e soggettività tecnologica per cui come l’uomo fa la tecnologia, così la tecnologia trasforma l’uomo.
Perciò con dichiarata umiltà, come egli stesso afferma, ma al tempo stesso con uno scatto di orgoglio e dignità (è un movimento che parte dal Sud, con i valori del Sud) chiede a quanti condividono le sue preoccupazioni di rompere il guscio di isolamento che non è materiale, ma volontaria reclusione dell’io, come osserva il Prof Aldo Masullo, di offrire un contributo etico, sociale, politico e non partitico, a sostegno del movimento che si incardina su quattro punti essenziali, interdipendenti e complementari:
a) il vivere quotidiano
b) la natura violentata
c) la scienza incontrollata
d) l’arte non più fruibile
Il “bidone” diventa solo un pretesto per dar vita a una sorta di orchestrazione dove il ritmo, le pause, i passaggi contribuiscono tutti all’armonia del pezzo, ma che presi singolarmente non trovano una ragione di essere.
Di certo dietro il tessuto apparentemente fantastico ed “esasperato” c’è l’intensa partecipazione dell’autore, dell’artista. Appare così superflua anche la ricerca di demiurghi.
L’opera degli “esasperatisti” va vissuta, fruita sull’onda delle immagini che riesce a risvegliare, tra fantasmi e storie che non chiedono di essere credute.
Il ritmo, talvolta teso e ansioso, si distende,via via, in soste di riflessione, di meditazione, di angoscia in via di superamento, di laboriosa riconquista della speranza non disgiunta da un’assunzione di responsabilità. Per dirla con Dante questo movimento è come la fronda che flette la cima nel transito del vento per poi rialzarsi.
È una voce che continua a parlare, nonostante tutto, nonostante che nessuno conosca tutta la via da percorrere come ha osservato il mio amico Ottavio Di grazia in una occasione differente.
Ed è qui che, probabilmente, scatta la sfida ai nostri giorni inquieti.
La verità è che, poche volte, come in questo caso l’arte, e la pittura in particolare, non richiedono indagini o letture filologiche. L’arte, intesa come armonia di sentimenti, insieme di intelletto, fantasia, ansia, angoscia, passato, presente, tutto ben radicato nel dato oggettivo, nel positum, è senza tempo perché, come diceva Bresciani, l’arte il tempo lo ha in sé.
Eventi storici e personali, spesso drammatici, invitano a pause di riflessione, a trovare passaggi che sappiano offrire al pensiero una spinta ad affrontare temi e problemi immensi e, al contempo, costituiscono una zattera per la speranza dell’approdo a quanti di noi, che, lasciati i solidi appigli del quotidiano deludente si sono spinti, per virtù e conoscenza, all’intelligenza di quelle cose che dessero, anche illusoriamente, una pregustazione di immortalità alla nostra avventura umana.
Fare memoria di eventi come questo significa anche interrogare gli altri snodi fondamentali e rimettere in moto la speranza, che, a mio avviso, non consiste nella convinzione che qualcosa andrà bene, ma nella certezza che qualcosa ha senso, indipendentemente da come poi, di fatto, andrà a finire.
Possiamo, quindi, senza tema di essere giudicati ardimentosi, considerare l’esasperatismo un “problematico laboratorio aperto al futuro”. È un capitale sociale.

Il Movimento artistico-culturale “Esasperatismo Logos & Bidone” ha consegnato il 14 giugno 2013, presso il Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”, in piazza Dante, 41, a Napoli, il premio Bidone d’oro 2013 per la Cultura al filosofo Prof. Aldo Masullo e il premio Bidone d’oro speciale alla Fondazione Teatro San Carlo di Napoli, ritirato dal Consigliere di Amministrazione, Prof. Andrea Patroni Griffi, insieme con i Direttori Alessandra Panzavolta, Anna Razzi e Stefania Rinaldi. L’evento ha riscosso un notevole consenso culturale e grande affluenza di pubblico.
Ha introdotto e moderato la Prof.ssa Clara Guarino. Sono intervenute Emilia Mallardo, Dirigente scolastico e Marisa Russo, giornalista. Erano presenti l’Avv. Gerardo Marotta (Premio Bidone d’oro 2008) e la Prof.ssa Clementina Gily (Premio Bidone d’oro 2010).
Ha consegnato ii premi il fondatore del Movimento, Adolfo Giuliani.
Per l’occasione è stata realizzata una medaglia ricordo per i 13 anni del Movimento.


Il Movimento artistico – culturale “Esasperatismo – Logos & Bidone” ha l’onore di consegnare il premio Bidone d’oro 2013 alla Cultura al filosofo Prof. Aldo Masullo, persona di grande spessore umano e morale, protagonista della vita civile e politica dei nostri giorni.
Il Prof. Masullo, interprete attento e rigoroso del presente, ha dedicato la sua ricerca filosofica alla comprensione profonda dell’essere umano, con particolare attenzione alle sue sofferenze, da quelle intime ed esistenziali a quelle della quotidianità contingente. Da saggio, approda alla fiducia nel futuro.
Il Movimento esasperatista si identifica in questo stupendo percorso che dal dolore conduce alla speranza.

Napoli, 14 Giugno 2013


Il Movimento artistico – culturale “Esasperatismo – Logos & Bidone” assegna il premio Bidone d’oro speciale alla Fondazione Teatro San Carlo con la seguente motivazione:
“Il Teatro San Carlo rappresenta quanto di più nobile e significativa la città di Napoli possa offrire al mondo intero. La sua storia, il suo percorso culturale, le Arti che la connotano, fanno di questa Istituzione un punto di riferimento indiscusso per chi coltiva la Bellezza, per chi ama l’Armonia, per chi aspira all’essenza più profonda dell’Umanità.
Il Movimento esasperatista è particolarmente onorato di conferire al Teatro San Carlo il premio Bidone d’oro speciale, quale riconoscimento per la divulgazione della Cultura nel mondo da quasi tre secoli.”


 

 

   

 

 

autore del sito è Nunzio Capece