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 Libro del mese   

Anno 2001


Teorici del pensiero politico
ed economico
NOVEMBRE 2001 Quarta edizione, 1994

Con questo libro si colma una lacuna nella mia conoscenza dei massimi teorici del secolo scorso.
Chi sono i nemici della società aperta? Sul banco degli imputati, come sempre accade, sono chiamati dei personaggi insospettabili.
I primi in assoluto sono stati addirittura due grandi filosofi greci, Platone e il suo discepolo Aristotele.
I due pensatori sono stati seguiti in tempi più recenti da Hegel e Marx.
Qual'è la colpa di cui vengono accusati? Il fatto di aver sviluppato idee che sono andate nella direzione opposta alla creazione di una società aperta; Platone, in particolare, ha avversato l'avvento della prima società aperta nella storia occidentale, vale a dire la democrazia ateniese. Ma di Platone l'Autore scrive nel primo tomo dell'opera.
Nel secondo tomo, qui in oggetto, il primo capitolo è dedicato ad Aristotele e il secondo a Hegel. Del filosofo prussiano l'Autore mette in rilievo le connessioni tra il suo storicismo e il totalitarismo. Hegel rende evidente il collegamento del platonismo con il totalitarismo moderno (pag.47).
Marx occupa i 4/5 del libro. L'Autore dimostra l'influenza dell'idealismo platonico nell'idea marxiana secondo cui i prezzi sono solo un'apparenza, dietro la quale si nasconde un valore oggettivo o reale. Popper articola l'analisi in tre parti: a) Il metodo di Marx; b) La profezia di Marx; c) L'etica di Marx. Popper riconosce la carica umanitaria del marxismo, ma dimostra che, nonostante i suoi meriti, Marx fu un falso profeta.

Karl Popper

La società aperta e i suoi nemici.
Tomo II: Hegel e Marx falsi profeti.



Editore

Armando, Roma, 1974.
Ed. or. "The Open Society and Its Enemies", Londra 1947.

L'autore

Karl Popper è stato uno dei massimi filosofi del XX° secolo. Nato in Austria, ha insegnato alla London School of Economics.

La coscienza della fallibilità della conoscenza umana e la consapevolezza della inderivabilità logica dei valori dai fatti costituiscono infatti le basi razionali della società aperta - che è aperta a tutti meno che agli intolleranti.

È stato Platone ad inquinare l'intera teoria politica dell'Occidente, ponendosi la domanda: "Chi deve comandare?" La domanda è semplicemente irrazionale perché presuppone l'esistenza - che non si dà - di qualcuno o qualche classe che sarebbero venuti al mondo con l'attributo della sovranità sugli altri. Razionale è invece quest'altro interrogativo: "Come possiamo organizzare le istituzioni politiche in modo da impedire che i governanti che si rivelano incompetenti facciano troppi danni?"

Platone fu un grande uomo. Ma i grandi uomini possono commettere grandi errori. E il grande errore di Platone, sostiene Popper, fu quello di aver teorizzato la "società chiusa".

Da un articolo di Dario Antiseri pubblicato su Il Messaggero del 27 luglio 2002.