IL SITO DEL MISTERO

I POTERI CURATIVI

Di Xander Ares

LA CROMOTERAPIA

Siamo circondati dal colore e dalla sua forza: la subiamo, ne traiamo benefici e possiamo cercare di utilizzarla al meglio.

è quello che si propone la cromoterapia, che cura attraverso il colore sin dai tempi della mitica Atlantide.

I metodi e i campi di applicazione sono molti, ma in linea generale si può usare il colore in contrapposizione al problema da risolvere, e cioé rispondere al colore di un disturbo con un colore opposto.

Per esempio, a un’infiammazione, simbolicamente rossa, viene contrapposto il verde, colore complementare e riequilibrativo; per un bruciore di gola si può indossare una sciarpa colorata di un azzurro intenso, che produce una sensazione di freddezza e tranquillità.

Inoltre si può assumere il colore attraverso l’esposizione temporanea a luce colorata, ottenuta grazie al semplice uso di faretti colorati (ma, anche in modi più semplici, ad esempio per dimagrire sostituitela lampadina bianca del frigo con una blu, visto che questo colore riduce l’appetito) o attraverso occhiali dalle lenti sempre colorate.

Gli occhiali rossi, (naturalmente si intende che tutto ciò che è rosso ha le capacità qui riportate) per esempio sono indicanti per contrastare abulia, anemia, depressione, raffreddori, asma, astenia, infiammazioni, malattie del sangue inoltre aumenta la pressione del sangue e l’attività muscolare, trasmette vitalità ma anche tensione, migliora l’attività del fegato ed è indicato contro paralisi temporanee e favorisce la concentrazione sulle attività pratiche, nelle sfumature molto accese aiuta ad esprimere l’aggressività specie al lavoro, in quelle pastello trasmette l’affettività di chi si sente insicuro, nei toni aranciati esalta l’altruismo e la fiducia in se stessi; quelli blu per agitazione, ansia, asma bronchiale, anoressia, faringiti, febbre, insonnia, ipertensione, calmano il dolore, abbassano la pressione e rilassano calmando le palpitazioni, inoltre riduce i dolori mestruali; gli arancioni per apatia, arteriosclerosi, ipotensione, squilibri della tiroide, impotenza, sonnolenza, iposecrezione gastrica, crampi muscolari ed aiutano la digestione; quelli rosa per i mal di testa e i disturbi legati allo stress, riequilibra la circolazione sanguigna, allontana i disturbi renali, l’asma e l’influenza; quelli magenta per riequilibrare la pressione sanguigna, sono adatti per curare disturbi del cuore e dei reni, come i calcoli ed utile anche come diuretico; gli occhiali con lenti turchesi calmano i nervi, allevia i mal di testa e migliora l’assorbimento del cibo e la cicatrizzazione della pelle. Nella tradizione indiana i sette chakra, distribuiti lungo la linea mediana del corpo umano, sono centri di forza vitale, energia e vibrazione. I chakra dialogano e funzionano con le frequenze dei vari colori dello spettro. Il giallo, proprio del chakra del plesso solare, favorisce i processi digestivi e le diete, è adatto a curare gli esaurimenti nervosi, i problemi della pelle, gli eczemi, le emorroidi, il diabete, depura il sangue e il fegato ed aiuta a sentirsi pieni d’energia; l’arancione stimola l’attività; il verde rappresenta la quiete energetica e l’equilibrio, cura le malattie degli occhi e delle funzioni dei reni, è adatto negli stati di affaticamento della mentee per curare disturbi alla circolazione sanguigna, (cuore, pressione arteriosa), combatte i mal di testa, ansia e febbri, combatte il mal di gola e vince l’insonnia ed è il solo colore a riequilibrare il corpo, la mente e l’anima secondo i mussulmani; il blu e l’indaco producono una sensazione di tranquillità e freddezza (questo colore è associato al chakra dell’energia addominale, detto portale della vita importante ,come vedremo nel 6 libro della raccolta, perchè aprendolo si espande la propria aura e si può richiamare l’energia dell’ado) che può arrivare all’esasperato misticismo del viola.

In particolare l’indaco viene usato nelle febbri connesse con il sistema linfatico viene irradiato sull’inguine e sulle ascelle, ma va usato con parsimonia perchè molto potente.

Il viola invece viene usato per ridurre il ristagno dei liquidi per rinforzare i capelli quando sono fragili e sfibrati e per stimolare l’organismo a produrre anticorpi.

Il bianco è indicato nei casi di anemia, ipotonia muscolare e nervosismo.

Persino nell’alimentazione è fondamentale fare attenzione al colore dei cibi. Alcuni esempi: la particolare tonalità e qualità cromatica dell’arancione di carote, albicocche, arance, tuorlo d’uovo, salmone e zucca danno energia a tutto il sistema psicofisico, ritarda l’invecchiamento e stimola il sistema immunitario, protegge l’organismo dai disturbi cardiovascolari e dall’alterosclerosi e migliora la vista.

Il blu purifica l’organismo e stimola le difese naturali dell’organismo, nonchè vi aiuta a riprendervi dagli shock causati da un cambio d’ambiente poiché è in grado di eliminare tensioni dell’organismo, il rosso protegge i tessuti contrastando l'invecchiamento.

Il viola protegge i vasi sanguigni e rafforza i capillari, combatte alcune forme di disturbi gastrointestinali, cura numerose infezioni ricorrenti dell’apparato urinario, inoltre previene le malattie cardiache, l’aterosclerosi , l’ictus e inoltre purifica l’epidermide. Il verde ha un azione antianemica e cicatrizzante, neutralizza le tossine ed è utile per combattere alcuni disturbi legati a cicli mestruali particolarmente abbondanti e l’influenza; il bianco abbassa la pressione e rassoda la pelle; il giallo ha una funzione anticellulite e migliora la digestione.

I colori dei cibi inoltre influiscono sull’appettito, i cibo rossi inducono all’assaggio, quelli gialli sono molto graditi dal palato, mentre i cibi di colore nero, blu o verde riducono l’appetito.

Inoltre i colori possono essere d’aiuto per le indagini psicologiche, chi indossa spesso il rosso è esaurito o vuole esprimere la sua energia, la sua aggressività, al contario chi indossa il blu esprime il suo bisogno di coccole, di tenerezza, di pace interiore, il rosa indica e porta all’ottimismo, l’azzurro indica e invita alla spiritualità.

Provare per credere.



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