A 68 anni, al termine di una lunga malattia, Marco Magalotti che attualmente dirigeva VGA Telerimini, se n'è andato, con il suo fardello di sofferenza, simpatia e fatica di vivere.
La città lo ha onorato facendogli avere la nomina a Cavaliere della Repubblica, ma lo ha considerato sempre più l'allegro narratore delle serate da osteria che il professionista serio, coscienzoso e bravo che fu in effetti, per quanto possa permettere il mezzo su cui lui lavorava con passione e dedizione assoluta.
Resterà nei ricordi della gente per quel misto di nostalgie, amarcord e rimpianti che sapeva suscitare nelle interviste o nei servizi sulla vita di una volta.
Il successo e la popolarità lo distolsero dal fare altre cose in campo giornalistico, come avrebbe saputo data la competenza acquisita.
Era costretto a scarpinare tra una conferenza stampa e l'altra, guadagandosi l'amicizia dei politici che lui cordialmente sfotteva con gli amici narrando gustosi aneddoti.
Dal destino e dai colleghi o direttori avrebbe meritato di più. Ma questa è la vita di una città di provincia come la nostra.