Anche a Rimini gli amici dei libri? Caro Antonio Montanari, ho letto la tua intervista a Marcello Di Bella, direttore della Biblioteca Gambalunga di Rimini.
Sono per tanti, diversi motivi affezionata allistituzione che un giorno, tra i primi in Italia, un abile costruttore edile che si era laureato e amava tanto i libri, pensò di fare il più bel regalo alla sua città: un palazzo decoroso nella contrada dei nobili, con una biblioteca da tener aperta a tutti, e un buon lascito per mantenerla.
Apprendo oggi che comè nata nel 1973 la Federazione Italiana degli Amici dei Musei, con tutte le Federazioni locali a Firenze, a Pisa, a Roma, a Padova, ecc., esistono delle Associazioni di Amici delle Biblioteche.
Non so se funzionino dappertutto bene. In qualche caso sembra di sì, e comunque varrebbe la pena, servendosi anche delle leggi sul volontariato, che persone motivate si rimboccassero le maniche per venire incontro alle esigenze della cultura, che non è un bene tanto amato in sede governativa, osservando le legislazioni, non solo di adesso, in materia di Beni culturali e di Pubblica Istruzione.
Le forme di questo volontariato dovrebbero essere di diversa natura e forma: chi vuol dare unocchiata ai siti delle Associazioni di Padova o Roma, può trovare spunti e idee, da adattare alla specifica esigenza di Rimini, e da concordare con il direttore Marcello Di Bella.
A me premeva non lasciare cadere questo invito, caro Antonio, che rivela tutto lamore che possiedi e che ti possiede per un mondo cartaceo, che sai non effimero. Vogliamo aprire una raccolta di adesioni? Rosita Copioli Da il Ponte>, 21.12.2003
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880/Riministoria-il Rimino/14.12.2003 | http://digilander.libero.it/ilrimino/att/2003/880.copioli.bib.html |
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