HOME

I RAGAZZI DEL CHINOTTO

Se ti piace il Chinotto è un po' un casino. A volte vai al bar, chiedi un Chinotto e il barista ti guarda male e poi dice: Noi non lo teniamo - con un tono che vorrebbe dire: figuriamoci se adesso mi metto a tenere il Chinotto che me ne andranno via sì e no 3 bottigliette la settimana, che è più il traffico fra ordini, fatture e il resto. E va bene se non c'è gente intorno che se per caso ti sentono capace che si mettono a ridere, con le loro lattine di daietcoc in mano, e a guardarti come per dire: Ma sei proprio di ultima! - oppure: Ma sei .. aiuto! (in senso negativo). Però quando trovi qualcuno che il chinotto gli piace anche a lui scatta quell'intesa che e come se sono anni che vi conoscete e non c'è bisogno di aggiungere altro che lo dicevi che quella è proprio una bella amicizia (magari alle volte è un po' peso, magari ti ha tirato qualche pacco, magari è pure juventino, però gli piace il chinotto!). Non so se quelli che non lo bevono possono capirmi, ma penso di sì. Ecco, 'ilratafià' sarà un po' come il chinotto. Magari interesserà poche persone, sarà impossibile da trovare, sembrerà una cosa poco moderna (come le lattine del chinotto che hanno ancora la linguetta che viene via che se poi la ingoia un fenicottero capace che si strozza), ma per quei pochi che lo scriveranno, che lo leggeranno alla mamma o ai figli, che lo conserveranno nel comodino, che ci faranno la fotocopia per la morosa che son finite tutte le copie, ecco per loro sarà una cosa importante. E un giorno anche tu che stai leggendo queste poche righe di presentazione del primo numero entrerai in un bar e vedrai seduta a un tavolino una ragazza mica male con in mano l'ultimo numero de 'ilratafià' ed allora ti avvicinerai sicuro e sorridendo complice dirai: Ciao, posso offrirti un chinotto? - e lei: Volentieri, siediti pure.

R.A.

HOME