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Libertà
04/03/2003
Sopralluogo
di sindaco e Fs
S.Nicolò, quasi fatta per la Croce rossa
nella stazione
Questa sera il Rotary Club delle Valli del Nure e dell'Arda
dona al Comune un nuovo defibrillatore che verrà
destinato ai volontari del soccorso
San Nicolò Dopo alcuni mesi di attività da
parte degli amministratori locali, sembra vicina una soluzione
al problema dell'individuazione di una sede definitiva per
la Croce Rossa di San Nicolò, oggi ospitata dalla
locale sezione Aido, in via Matteotti. Il Comune ha infatti
avviato una trattativa con le Ferrovie dello Stato, grazie
alla quale è già stato realizzato un sopralluogo
da parte del sindaco, Giulio Maserati, di un funzionario
delle FS e del presidente provinciale della Croce Rossa
Italiana, Renato Zurla, nei locali che potrebbero diventare
la sede dell'associazione. «Siamo alla stretta finale
per ottenere, in regime di comodato gratuito, alcuni locali
annessi alla stazione ferroviaria di San Nicolò»
conferma il sindaco di Rottofreno Maserati, che annuncia,
oltre alla nuova sede, anche un dono in arrivo alla Croce
Rossa. «Questa sera - prosegue infatti il sindaco
- parteciperò ad un'assemblea del Rotary Club Valli
del Nure e del Trebbia, invitato dal presidente dottor Roberto
Santagostino. Verrà donato dall'associazione al Comune
un defibrillatore, che io desidero affidare ai volontari
della Cri. Ciò consentirà di ampliare anche
agli orari notturni la possibilità d'intervento con
lo strumento salva vita, che si va ad aggiungere a quello
già da tempo in dotazione alla polizia municipale.
Vorrei rivolgere - conclude Maserati - un sentito ringraziamento
nei confronti dell'imprenditrice Anna Biggi, nostra concittadina,
che si è impegnata generosamente affinché
avvenisse la donazione del nuovo defibrillatore da parte
del Rotary». La storia della Croce Rossa di San Nicolò
è abbastanza recente. «Il gruppo di volontari
è stato costituito nella primavera del 2002 ed inizialmente
ha operato sul territorio comunale come costola della sezione
di Piacenza» afferma Gaetano Fiumara, il responsabile
del gruppo sannicolese. «Nei mesi scorsi si sono svolti
in paese due corsi di formazione, uno ad aprile e l'altro
ad ottobre, (quest'ultimo appena terminato) al fine di consolidare
le conoscenze medico -sanitarie dei nostri volontari, che
in tutto sono sessantadue». La sede della Cri è
aperta ventiquattro ore su ventiquattro dal giovedì
alla domenica, permettendo una copertura costante nei confronti
delle necessità del territorio. Oltre alle attività
di intervento in caso di emergenza, effettuate su richiesta
del 118, i volontari dell'associazione garantiscono anche
il trasporto dei malati agli ospedali per visite, ricoveri
ed esami. Presso la sede, inoltre, possono essere svolte
iniezioni ai soggetti che ne fanno richiesta.
Filippo Zangrandi
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Libertà
26/02/2003
Roveleto
di Cadeo
Il nuovo ambulatorio aprirà per la fiera
Cadeo - (sb) Aprirà i battenti il prossimo 13 aprile,
a Roveleto, il nuovo ambulatorio della Croce Rossa Italiana,
chiesto dall'amministrazione comunale di Cadeo e realizzato
con il prezioso contributo dell'organizzazione internazionale
di assistenza. I nuovi locali saranno inaugurati nella giornata
clou della fiera agricola. L'ambulatorio, che sarà
collocato presso l'ex biblioteca del paese, in via Dante
Alighieri, sarà gestito da una decina di volontari,
reclutati direttamente sul territorio. «Si tratta
di infermieri professionali in attività o in pensione
- spiega Pietro Maffi, ispettore provinciale, che sta coordinando
l'apertura - che non facevano parte prima della famiglia
di Croce Rossa. La loro attività sarà integrata
dalla presenza di alcune crocerossina di Piacenza e di volontari».
Alla struttura dove saranno sistemate attrezzature di base,
potranno rivolgersi i cittadini per effettuare iniezioni
e misurazioni di pressione. La Cri provinciale potrà
per ora garantire un'apertura giornaliera (sette giorni
su sette) di due ore, ancora non definite: nel futuro, se
si riuscirà a reclutare altri volontari l'orario
potrebbe essere esteso. «I volontari - continua Maffi
- sono stati tutti individuati sul territorio. Hanno già
frequentato un mini corso, in particolare per apprendere
alcune nozioni di diritto umanitario internazionale».
La nuova delegazione della Cri (la nona in Provincia, dopo
quelle di Piacenza, Nibbiano, Ottone, San Nicolò,
Piozzano, Bobbio, Agazzano e Farini) ha già ottenuto
l'autorizzazione dal comitato centrale di Roma. I servizi,
grazie all'impegno economico del Comune e ad alcuni fondi
già raccolti dalla Pro Loco con una castagnata saranno
gratuiti. Soddisfazione del sindaco di Cadeo Angelo Cardis
e del presidente provinciale Cri Renato Zurla. «Riteniamo
che il servizio sarà di grande utilità - commenta
Cardis - per la popolazione, visto che il numero degli anziani
va sempre più aumentando». «E' un servizio
innovativo - aggiunge Zurla - che viene attivato, allargando
la famiglia della Cri con nuovi volontari, in una zona dove
c'è necessità e sono state fatte richieste
in tal senso».
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Libertà
12/02/2003
Dal
1977 a disposizione della Cri: dall'amicizia con un uomo
sottoposto a dialisi al conforto ad una donna ferita dopo
un incidente
«Quell'incidente al mio piccolo alunno
mi ha cambiato la vita»
L'esperienza di Domenico Grassi, di giorno
cronista per la radio locale e di notte volontario sulle
ambulanze
Di giorno con microfono e registratore accesi per fare interviste
a destra e manca, di notte volontario sulle ambulanze della
Croce Rossa per soccorrere chi ha bisogno di aiuto. E' Domenico
Grassi, instancabile cronista di una nota radio locale,
già insegnante di scuola media, ma anche imprenditore
insieme al figlio con il quale gestisce un'autoscuola. «Sono
volontario della C.R.I. dal 1977. Cosa mi ha spinto a fare
questa scelta? Due episodi in cui mi sono trovato coinvolto
che mi avevano molto segnato».
«Un bambino che aveva avuto un incidente proprio davanti
a me. Ero stato la prima persona ad accorrere, ma quando
mi sono chinato verso di lui mi sono reso conto di non sapere
cosa fare. Gli ho sollevato la testa e, solo dopo, ho scoperto
che era proprio la cosa sbagliata da farsi. E poi un altro
bambino, un mio studente, che si è sentito male in
classe. Anche lì, nonostante la buona volontà,
non sapevo esattamente come avrei dovuto comportarmi. Da
lì, è scattata la molla, ho deciso di iscrivermi
al corso di base per operatori di pronto soccorso organizzato
dalla Croce Rossa. A quello ne sono seguiti tanti altri».
Molto spesso sei impegnato nei turni di notte. Non ti pesa?
«Per prima cosa, è necessario dire che il volontariato
fa bene anche e soprattutto a chi lo pratica. Ti fa pensare
“dentro”, ti mette di fronte a te stesso, ti
fa capire molte cose. Pensa che, per molti anni, ho trasportato
una persona per accompagnarla in ospedale dove si sottoponeva
alla dialisi. Era affetta da una malattia galoppante: man
mano che passavano gli anni, gli hanno dovuto amputare le
dita di una mano, poi la mano, e poi le dita dell'altra
mano e poi l'altra mano. Eppure era una persona solare con
la quale parlavamo di tutto, delle cose che ci piacevano
di più come gli animali. Siamo andati anche a ballare.
Non mi ha mai parlato della sua disgrazia». C'è
una cosa che ancora oggi, dopo tanti anni di impegno ti
colpisce in modo particolare? «Quando lì sulla
strada in seguito ad un incidente o ad un malore, ti muore
qualcuno tra le braccia e capisci che se ne è proprio
andato e che nessuna scienza può più far niente.
In quel momento, a prescindere da tutto, pensi che tutto
ciò che può salvare una vita, trapianti di
organi, di cellule staminali, tutto, va bene». E'
importante la presenza dei volontari sulle ambulanze? «Ho
sempre con me il ricordo di una signora uscita di strada
con la sua auto. Era messa male, avevamo dovuto armeggiare
non poco per tirarla fuori. Allora sull'ambulanza mi preoccupavo
di lei, le chiedevo come si sentiva, dove sentiva male.
Lei mi ha guardato e mi ha detto “Può prendermi
la mano e stringerla fra le sue? Sa non ho nessuno nella
vita”. Era una signora extracomunitaria».
Giovanna Palladini
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Libertà
12/02/2003
Insoluto
il problema della sede Zurla: «I garage sono inadeguati»
Alle prese con il problema della sede del Comitato provinciale
Cri - quella attuale di viale Malta ormai non risponde più
alle esigenze soprattutto per quanto riguarda i garage delle
ambulanze e dei mezzi - il Presidente Renato Zurla non dimentica
la missione principale della Croce Rossa, basata soprattutto
sul volontariato gratuito di tante persone che si dedicano
alla solidarietà. «La Croce Rossa Italiana
è in fase di grandi cambiamenti organizzativi, sia
a livello periferico che nazionale - afferma Zurla, confermato
alla guida del sodalizio in veste di commissario, al pari
di quasi tutti i suoi colleghi, in attesa di elezioni degli
organismi - La Cri è una grande famiglia composta
da numerose componenti che lavorano in sintonia. Nel nostro
comitato operano i dipendenti, il corpo militare, le infermiere
volontarie, i pionieri, la sezione femminile e i volontari
del soccorso. Viviamo anche della grande sensibilità
e solidarietà dei piacentini. Proprio di recente,
una famiglia ci ha donato un ambulanza. E' un dono immenso
se si pensa al valore che ha un mezzo di questo tipo che
gira intorno ai sessantamila euro. E' una realtà,
la nostra, in continua crescita. Sono nati infatti i nuovi
gruppi di Rottofreno e Cadeo ed in vista c'è l'apertura
di quello di Borgonovo. Senza contare l'aumento della dotazione
di mezzi». Ed è qui che nasce il problema della
sede. «I garage per accogliere i mezzi non sono adeguati,
oltre al fatto che l'attuale sede sente comunque il peso
di tutti gli anni che ha, ovvero cinquanta. In questi giorni
ne abbiamo parlato con il sindaco Reggi, ma la soluzione
non è facile. Si pensava ad una sistemazione nell'ambito
della sede della Protezione civile, ma è un progetto
non immediato. Si pensa, eventualmente, di ristrutturare
la sede attuale, anche se, come soluzione, è transitoria».
Resta ferma, invece, l'importanza del volontariato per l'attività
della Cri: «E' fondamentale - risponde Zurla - la
formazione dei volontari: è un'azione prioritaria
della nostra attività. Abbiamo tenuto diversi corsi
che, nel 2002, sono stati coordinati dagli infermieri Raffaele
e Renzo Donzelli, sulle tecniche di rianimazione, di immobilizzazione
dei pazienti traumatizzati e altro ancora. L'intervento
più rilevante dell'anno scorso è stato il
soccorso di una ragazza caduta con un deltaplano nelle acque
del Trebbia. L'equipaggio dell'ambulanza arrivato in soccorso
era composto dai volontari Gian Maria Cassinelli e Dario
Bellocchi, quest'ultimo si è lanciato nelle acque
del fiume e insieme ad un Vigile del fuoco e ad un carabiniere
ha salvato la ragazza. E' chiaro che senza una formazione
specifica e costante non sarebbe stato possibile».
Gio.P.
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Libertà
12/02/2003
Cri,
oltre 16mila gli interventi lo scorso anno
Una spettacolare esercitazione nazionale di Protezione civile,
che si terrà il prossimo settembre, porterà
a Bobbio circa mille persone, tra volontari e personale
della croce Rossa, provenienti da tutta Italia. Sarà
questa l'iniziativa di maggior rilievo dell'istituzione.
Un'iniziativa che si accompagna alla silenziosa ma altrettanto
importante “routine”. Basti pensare che per
l'attività del servizio di primo soccorso con ambulanza,
nel 2002 sono stati effettuati oltre 16mila servizi per
una percorrenza di circa 200mila chilometri. Sono state
in attività 7 ambulanze, un'auto medica, un'auto
per i servizi sociali, sei pulmini di cui uno attrezzato
per il trasporto di disabili, un fuoristrada, ed un furgone
per trasporto di materiali. In collaborazione con i volontari
Cri di Farini, è stato garantito un servizio di ambulanza,
convenzionato con il "118", in supporto al posto
di primo soccorso di Farini, fondamentale per l'alta val
Nure. Per tutto l'anno scolastico, in convenzione con il
Comune di Piacenza, sono in funzione 5 pullmini destinati
al trasporto di alunni dalle scuole ai centri di terapia
riabilitativa. Sempre per quanto riguarda i trasporti sono
stati effettuati su richiesta del “118” trasporti
di sangue e organi. Nell'ambulatorio infermieristico di
viale Malta, in funzione per iniezioni intramuscolari e
la misurazione della pressione arteriosa ed in funzione
di giorno per tutto l'anno, si sono effettuate 19mila prestazioni.
L'ambulatorio medico, aperto da settembre a maggio, ha erogato
1.500 prestazioni di diversa natura: dalla somministrazione
di vaccini a piccole medicazioni.
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Libertà
12/02/2003
Protezione civile, al via Piacenza 2003
Da sabato 15 febbraio al Comitato provinciale della Croce
Rossa (viale Malta 5) e in alcune sedi delle delegazioni
locali, prende il via il corso di formazione e di qualificazione
di protezione civile denominato “Piacenza 2003”.
Il corso si articolerà in più fasi: un livello
base, la prima giornata, rivolto a volontari di tutte le
componenti della croce Rossa Italiana (pionieri, corpo militare,
infermiere volontarie, sezione femminile ed i volontari
del soccorso). Seguirà un livello specialistico -
direttivo riservato ai dirigenti che tratterà temi
quali il “triage”, il segretariato socio-assistenziale,
la segreteria d'emergenza e l'area direttiva (domenica 30
marzo e sabato 12 aprile). La fase finale del corso prevede
una esercitazione pratica nei comuni di Piozzano ed Agazzano
che si terrà da venerdì 23 maggio a domenica
25 maggio. Il corso nasce da uno dei compiti istituzionali
di croce Rossa che nell'ambito dell'istituzione del Servizio
nazionale di Protezione civile è identificata come
una delle strutture operative nazionali. Da ciò ne
consegue che anche i volontari di Croce Rossa sono personale
di protezione civile. In questo ambito la Croce Rossa dovrà
assicurare diversi servizi tra i quali il primo soccorso
ed il trasporto di infermi, gli interventi socio-assistenziali
, il soccorso sanitario di massa, la ricerca ed il ricongiungimento
dei dispersi, il censimento delle necessità della
popolazione, raccolta e distribuzione di generi di prima
necessità e di soccorsi provenienti anche dall'estero.
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Libertà
31/01/2003
Una
commedia per la Croce Rossa domenica nel salone parrocchiale
San Nicolò - Il gruppo di San Nicolò della
Croce Rossa Italiana, costituitosi di recente, organizza
per domenica 2 febbraio una commedia che si terrà
nel cinema parrocchiale di San Nicolò. Alle ore 17
andrà in scena “Bum bum bar”, spettacolo
di sequenze teatrali liberamente tratta da Stefano Benni,
per bambini ed adulti. “Quarta Parete” è
la compagnia teatrale che mette in scena la commedia. Il
biglietto d'ingresso andrà in favore della locale
Croce Rossa il cui gruppo si è costituito lo scorso
ottobre. Al momento, in attesa di una nuova sede, i volontari
sono ospiti della sezione Aido di San Nicolò in piazza
Matteotti. Il gruppo può contare su circa sessanta
volontari iscritti.
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La
Voce Nuova 15/01/2003
Da
gennaio il servizio funziona non solo nel weekend ma anche
il giovedì e venerdì Cri San Nicolò,
l’ambulanza amplia il servizio
San Nicolò - Dal primo gennaio l'ambulanza della
Croce Rossa di stanza a San Nicolò ha ampliato il
servizio. Adesso rimane a disposizione davanti alla sede
dell'Aido, gentilmente concessa in via provvisoria, il giovedì
dalle 8 alle 20 e dal venerdì mattina alle 8 fino
alle 20 della domenica. Dall'aprile del 2002, data di avvio
dell'iniziativa, fino al 31 dicembre copriva solo il sabato
e la domenica dalle 8 alle 20, servizio esteso spesso al
sabato notte. «Attualmente - spiega il responsabile
Gaetano Fiumara di Rottofreno - stiamo introducendo anche
servizi estemporanei in altri giorni della settimana, il
nostro fine sarebbe quello di essere attivi in modo continuo».
Un obiettivo che pare avvicinarsi sempre più: i volontari,
finora 37, a breve diventeranno 60. «È terminato
l'ultimo corso in dicembre - continua Fiumara - e appena
saranno pronte le nuove divise inseriremo il gruppo».
In maggioranza si tratta di persone di San Nicolò
e Rottofreno, ma arrivano pure volontari provenienti dalla
città.
«Per ora siamo ancora legati alla struttura di Piacenza,
presieduta da Renato Zurla, e come noi ci prestiamo ad aiutare
in sede, anche loro ci sostengono». E non solo dal
punto di vista delle risorse umane: l'ambulanza è
in concessione dal Comitato provinciale di Piacenza. «Siamo
in attesa di quella destinata unicamente a San Nicolò»,
che è in un punto strategico: serve la zona di Gragnano,
Calendasco, spingendosi fino a Sarmato e alle porte della
città. Dall'inizio dell'anno, l'unità ha effettuato
una quarantina di interventi. Alcuni programmati, altri
di urgenza. Per le emergenze occorre chiamare il 118, che
smista gli interventi. Per dimissioni di ricovero ospedaliero
o trasporti per visite mediche, occorre invece telefonare
alla sede di viale Malta 5 allo 0523-325350.
Il centralino per la Cri di San Nicolò nascerà
quando sarà disponibile una sede definitiva. «Ci
hanno promesso - conclude il capogruppo - alcuni locali
presso la stazione, ma ufficialmente non ne abbiamo la certezza.
Ufficiosamente so che il sindaco di Rottofreno dovrebbe
firmare il 16 gennaio una convenzione con le Ferrovie. In
seguito bisognerà valutare i lavori di ristrutturazione
necessari. È prematuro pianificare, in quanto ho
potuto vedere i locali in questione soltanto da fuori».
a.z.
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La
Voce Nuova 05/01/2003
Previsti
dal 14 gennaio all’ambulatorio di viale Malta Nuovi
orari per la Croce Rossa
Dopo
la consueta pausa natalizia, l’attività dell’ambulatorio
medico di viale Malta 5 della Croce Rossa italiana riaprirà
martedì 14 gennaio. Con il nuovo anno è stata
prevista una variazione dei giorni e degli orari di apertura:
fino all’estate l’ambulatorio funzionerà
dalle 8.30 alle 10 il martedì, il giovedì
e il sabato. Come è noto l’ambulatorio, grazie
alla disponibilità di alcuni medici che collaborano
con la Cri, offre una serie di prestazioni che si propongono
a supporto e ad integrazione delle attività del Pronto
soccorso ospedaliero e del medico di base. In particolare
vengono effettuate medicazioni e rimozioni di punti di sutura,
fleboclisi e iniezioni endovenose, esami ematochimici (glicemia,
colesterolemia, trigliceridemia, emoglobina, transaminasi
Gpt, azotemia) con immediata consegna dei risultati, vaccinazioni
(comprese le antifluenzali) visite mediche.
La Cri ricorda che per ciascuna prestazione professionale
viene seguito il tariffario minimo previsto dagli Ordini
dei medici. L’ambulatorio medico affianca quello infermieristico,
dove vengono praticate iniezioni intramuscolari e sottocutanee
(previa presentazione di ricetta medica) e sono effettuate
misurazioni della pressione arteriosa. Per informazioni
è possibile telefonare la mattina agli uffici di
segreteria, al numero 0523/324355.
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Libertà
5/1/2003
La
testimonianza
«E' stato apprezzato il nostro lavoro in Molise»
«Abbiamo
lavorato in condizioni spesso difficili, ma sempre con grande
soddisfazione perché era chiaro che la nostra presenza
derivava da necessità concrete della popolazione.
Eravamo lì per qualcosa di significativo e di importante».
Sono le impressioni del commissario della Croce Rossa Renato
Zurla, al ritorno da due settimane spese nell'ospedale da
campo a Larino, in provincia di Campobasso, allestito per
venire incontro alle esigenze sanitarie della popolazione
colpita dal terremoto del Molise. Undici volontari e due
militari della Cri piacentina sono partiti i primi di dicembre
per tornare appena prima di Natale. Quindici giorni nel
campo base della protezione civile, che fungeva da centro
di coordinamento per gli altri campi e le tendopoli delle
zone terremotate. Zurla ha avuto il compito di responsabile
medico e della direzione sanitaria. La fase in cui hanno
operato i piacentini è stata quella dello smantellamento
del campo: quando sono arrivati erano ancora operativi 55
posti letto, che sono andati via via diminuendo fino alla
chiusura dell'ospedale da campo. «Oltre a problemi
sanitari - spiega il commissario - abbiamo dovuto affrontare
anche esigenze psicologiche. Molte persone, soprattutto
anziani, manifestavano grossi disagi trovandosi fuori casa.
Alcuni non capivano perché non potevano rientrare
nelle loro abitazioni che, pur essendo danneggiate, avevano
ancora un aspetto esteriore solido. Il nostro lavoro è
stato comunque molto apprezzato». I volontari erano
Stefania Agnelli, Samantha Carobbio, Renato Zurla, Paolo
Collini, Vincenzo Mazzoni, Riccardo Purpuzza, Pietro Maffi,
Cristina Soracca, Francesco Radini, Simona Zanetti e Giuliana
Ceriati. I militari erano il medico Emanuele Bazzani e il
sottotenente Roberto Zoppi.
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Libertà
5/1/2003
Volontari:
in 12 mesi i soccorsi sono raddoppiati
«Svolgere
attività di volontariato oltre che offrire un aiuto
alla comunità costituisce una gratificante esperienza
personale». Questo l'appello-invito dell'ispettore
Michele Gorrini, coordinatore dei 157 volontari della Cri
di Piacenza città, che spera di veder crescere ancora
l'esercito del soccorso. I volontari del soccorso sono la
componente più numerosa ed impegnata in molteplici
attività. Le ore di servizio svolte dai volontari
piacentini sui mezzi di soccorso hanno raggiunto quota 62.571.
Rispetto al 2001 sono raddoppiati gli interventi di soccorso.
Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria alla manifestazioni
sportive sono stati fatti 368 servizi. Prioritaria è
la formazione dei volontari: sono stati organizzati dal
Centro di formazione della Cri piacentina, coordinato dagli
infermieri Raffaele e Renzo Donzelli, diversi corsi di aggiornamento
sulle tecniche di rianimazione, di immobilizzazione dei
pazienti traumatizzati ed altro ancora; i Volontari hanno
partecipato, presso il 118, a corsi per l'utilizzo del defibrillatore.
Molte risorse sono state messe in campo per garantire nei
fine settimana la sicurezza stradale. In accordo con la
Prefettura e la Questura sono stai organizzati servizi per
arginare il fenomeno delle stragi del sabato sera, il risultato
ottenuto è stata una diminuzione sia degli incidenti
mortali che di quelli con feriti. «Particolarmente
significativa - sottolinea Renato Zurla - l'attivazione
di un'automedica che ha dato risultati positivi, rispettando
le nostre aspettative». Diversi volontari nel 2002
sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso e Protezione
Civile che li ha visti attivi nelle zone terremotate del
Molise e in occasione delle ricerche del canoista disperso
nel Trebbia e di un anziano scomparso nella zona di Morfasso.
Unitamente alle altre componenti hanno partecipato nelle
scuole piacentine a momenti di formazione e divulgazione
sull'educazione sanitaria e sui principi fondamenti della
Croce Rossa. Il gruppo Volontari del soccorso di Piacenza
ha contribuito con notevole impegno di persone alla costituzione
del Gruppo di Rottofreno e tutt'oggi collabora alle attività
dello stesso.
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Libertà
5/1/2003
Il
bilancio del 2002
Il
soccorso più rilevante è stato quello della
giovane in deltaplano finita nel Trebbia. Croce Rossa, 20mila
interventi in un anno
Zurla: «Abbiamo recuperato i pionieri ora pensiamo
alla sede»
E'
tempo di bilanci per la Cri che, fra l'altro, è in
fase di grandi cambiamenti a livello organizzativo, sia
nazionale che periferico (nel mese di novembre l'Ente è
stato commissariato a livello nazionale ed anche a Piacenza,
il dottor Renato Zurla - già presidente - è
stato nominato Commissario pro tempore del Comitato provinciale
in attesa di nuove elezioni). Per l'attività del
servizio di Primo Soccorso con ambulanza sono stati fatti,
solo da parte della Cri di Piacenza città, circa
16150 servizi per una percorrenza di 200.000 chilometri.
In attività 7 ambulanze, un'automedica, un'autovettura
per servizi sociali, 6 pulmini di cui uno attrezzato per
il trasporto di disabili, un mezzo fuoristrada e un furgone.
A questo impegno si aggiunge quello degli otto gruppi di
volontari del soccorso che operano in altrettanti comuni
della provincia. In collaborazione con i volontari Cri di
Farini è stato garantito un servizio di ambulanza,
convenzionato con il “118”, in supporto al posto
di Primo Soccorso di Farini, fondamentale per l'alta Valnure.
Presso la sede di Viale Malta sono attivi un ambulatorio
per iniezioni intramuscolari e misurazione della pressione
arteriosa, in funzione nelle ore diurne per 365 giorni all'anno,
che ha effettuato circa 19mila prestazioni. In funzione
anche un ambulatorio medico, da settembre a maggio, che
ha erogato 1500 prestazioni di diversa natura: somministrazione
di vaccini, piccole medicazioni, fleboclisi, iniezioni endovenose,
esami ematochimici con consegna immediata del risultato.
Tutte queste attività ed altre ancora - dice Zurla
- sono possibili grazie all'impegno profuso dalle diverse
componenti che operano in sinergia: dipendenti, corpo militare
(20 soci attivi e 30 di riserva), infermiere volontarie
meglio conosciute come crocerossine (48 socie attive e 51
nel ruolo di riserva); pionieri (attualmente circa 20 ragazzi
e ragazze tra i 14 e i 21 anni che svolgono attività
socio assistenziali e di ambulanza, aiutano alla distribuzione
dei viveri alle persone bisognose e partecipano alle attività
di protezione civile); sezione femminile (un tempo conosciute
come patronesse sono circa 110) e i volontari del soccorso.
L'intervento più rilevante è stato il soccorso
di una ragazza caduta con un deltaplano nelle acque del
Trebbia. Ma non è stato certo l'unico: le ambulanze
della Croce Rossa si sono attivate più di ventimila
volte nel 2002 a conferma di quanto sia intensa e preziosa
l'attività della Cri. «Tutti i settori dell'associazione
hanno fatto passi in avanti nell'anno appena trascorso .-
commenta il commissario Renato Zurla - abbiamo assistito
ad un grosso sviluppo organizzativo e oggi possiamo contare
su più mezzi, più personale, più volontari».
«E' stata una grande soddisfazione - prosegue Zurla
- l'aver ricostituito la componente dei pionieri, cioè
dei giovani dai 14 ai 20 anni che negli ultimi anni era
mancata. L'obiettivo prioritario del nuovo anno è
quello di trovare una nuova sede alla Cri di Piacenza».
Paolo Marino
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Libertà
2/1/2003
Un
notte sulle strade tra ubriachi e feriti
Ore senza tregua anche per gli operatori
del “118” e i vigili del fuoco
Notte
di lavoro anche per i vigili del fuoco di Piacenza, gli
operatori del 118, i medici e gli infermieri del Pronto
soccorso e i volontari della Croce Rossa. «Non facciamo
nulla di eccezionale - dice Maurizio Saltarelli, coordinatore
del 118 - è semplicemente il nostro lavoro, che prevede
d'essere in servizio a capodanno piuttosto che a Natale».
La lunga notte del 118 è iniziata verso le 22 con
un'auto fuori strada a Gariga e due feriti. Poi una pausa
di un paio d'ore di relativa calma. Ma dall'una in poi,
al termine di feste e cenoni, il telefono della centrale
operativa di largo Anguissola ha suonato incessantemente:
vari incidenti stradali, un paio di malori piuttosto gravi
e un paio di liti degenerate in violenza. Alla base di molte
richieste d'aiuto c'era l'alcol.
«Molte chiamate - puntualizza un'operatrice - sono
arrivate da persone che avevano chiaramente bevuto. In alcuni
casi non riuscivano neanche a spiegarsi tanto erano ubriachi».
Ma in altri casi il telefono a squillato per ragioni diverse:
«Ci sono state persone che ci hanno chiamato per farci
gli auguri e ringraziarci per quello che facciamo»,
ha raccontato l'operatrice. Oltre alle ambulanza del 118
era in sevizio anche l'automedica della Croce Rossa, scesa
in campo sei volte durante la notte: tre incidenti stradali,
due malori molto seri e una scazzottata in via Vittorio
Emanuele hanno tenuto impegnati i 14 volontari in servizio.
«Non è stato un sacrificio - puntualizza il
soccorritore Dario Bellocchi - ma un gesto fatto volentieri».
Una scelta quella di lavorare anche per Giancarlo Maserati,
caporeparto dei vigili del fuoco. «In 28 anni di servizio
- dice - credo di essere stato in caserma per almeno venticinque
volte in occasione dell'ultimo dell'anno. E come me anche
tanti altri colleghi hanno deciso di fare lo stesso. Siamo
un gruppo affiatato e trovarci insieme sul lavoro non è
una rinuncia. Anzi, a voler ben guardare, è anche
un modo per risparmiare». Tanto è lo spirito
di corpo tra i pompieri che, tra le 24 persone in servizio,
c'erano anche due ausiliari che proprio ieri mattina si
sono congedati: «Hanno voluto stare con noi fino all'ultimo
minuto». I vigili della caserma di viale Dante e di
Fiorenzuola hanno avuto una nottata piena. Anche loro, tra
incidenti e incendi, non si sono certo risparmiati. Soltanto
il tempo di un brindisi, insieme ad alcuni amici e a qualche
moglie che ha raggiunto il marito in caserma: un cincin,
uno scambio di auguri e poi subito in partenza sulle autopompe.
Paolo Marino
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Libertà
18/12/2002
Un
regalo di Santa Lucia
Un
dono degli alpini di Pianello arricchisce la Croce rossa
di Nibbiano
Pianello
- Il gruppo Alpini di Pianello e dell'Alta Valtidone ha
donato agli amici della Croce Rossa di Nibbiano uno strumento
medico necessario all'attività dei volontari: un
“pulsiossimetro”, prezioso apparecchio che misura
l'ossigeno nel sangue e i battiti cardiaci. La consegna
è avvenuta domenica nel corso della tradizionale
festa di Santa Lucia, che gli Alpini di Pianello organizzano
ogni anno per celebrare la fondazione del gruppo, avvenuta
proprio il giorno di Santa Lucia di 79 anni fa, nel 1923.
In quel lontano 13 dicembre, per iniziativa di alcuni reduci
della prima guerra mondiale, guidati dal Capo gruppo Carlino
Civardi, nacque il gruppo Alpini di Pianello. I fondatori
appartenevano tutti al 3° reggimento Alpini, Battaglione
Exilles, ed avevano fatto parte dell'eroico manipolo di
conquistatori del Monte Nero. A rappresentanza dell'unità
Croce Rossa di Nibbiano, sono intervenuti a ritirare l'importante
dono degli Alpini i due neo-eletti viceispettori, Sandro
Torselli e Franco Giusivi. Come è stato spiegato,
non era presente la giovane Ispettrice del gruppo, Samantha
Carobbio, in quanto impegnata in Molise nelle zone colpite
dal terremoto. La giornata di attività degli Alpini
è iniziata presto, con l'alzabandiera e l'esecuzione
dell'Inno di Mameli. Ad esso è seguita la Santa Messa
e quindi l'onore ai caduti, con la deposizione della corona
di alloro al Monumento e l'esecuzione del “Piave”
da parte della fanfara di Agazzano. Alla solenne cerimonia
erano presenti il capogruppo Giuseppe Marchetti, il sindaco
di Pianello Giuseppe Oddi, il comandante della locale stazione
Carabinieri, il parroco di Pianello monsignor Mario Dacrema
ed il cappellano della sezione piacentina don Giacomo Ferraglio.
Presenti tra le fila degli Alpini anche numerosi bambini,
che hanno partecipato alla sfilata agitando bandiere tricolore.
A testimonianza della partecipazione e del grande interesse
per la manifestazione, si potevano annoverare tra la folla
i vessilli delle sezioni di Alessandria, Piacenza, Torino,
Pavia, nonché i gagliardetti dei gruppi di San Nicolò,
Agazzano, Settesorelle, Torino nord, Pecorara, Rivergaro,
San Maria della Versa, Vigolzone, Gragnano, Monte Penice,
Podenzano, Felizzano, Montalto Pavese, Ziano, Sarmato, Castelsangiovanni,
Valle Stafora, Bobbio. Presenti inoltre gli Artiglieri,
gli Avieri ed i locali gruppi Avis e Aido. L'appuntamento
con la tradizionale Festa degli Alpini dell'Alta Valtidone
e con la loro generosità è rinnovato per il
prossimo anno, quando il locale gruppo di penne nere raggiungerà
la stimabile età di 80 anni di vita.
Luca Cattanei
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Libertà
9/12/2002
Aiuti
ai terremotati dalla Croce Rossa
Il
Comitato femminile della Croce Rossa Italiana scende in
campo per raccogliere fondi da destinare a favore delle
sue attività assistenziali tra cui l'aiuto ai terremotati
del Molise. Per questo verranno allestiti in piazza Cavalli
banchetti di divulgazione e solidarietà mercoledì
11 dicembre con distribuzione di ciclamini bianchi e rossi
e mercoledì 18 dicembre, con distribuzione pani e
dolci composti in forme particolari che richiamano il Natale.
Durante le due mattinate saranno disponibili anche i biglietti
di una lotteria (prezzo del biglietto di 2 euro) i cui premi
verranno estratti il giorno 18 alle 12 e 30 alla presenza
di un funzionario del Comune. In questi giorni una delegazione
di volontari della Cri piacentina sarà di persona
sui luoghi del terremoto per individuare gli interventi
più urgenti da attuare.
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Libertà
8/12/2002
Dalla
caccia al tesoro riservata ai più piccoli ai doni
per i bimbi della Pediatria
Al Quartiere 1 un Natale all'insegna della solidarietà
E'
un calendario fitto di appuntamenti natalizi quello realizzato
dalla circoscrizione 1 in vista delle imminenti festività:
non solo momenti di divertimento e di socialità
ma anche occasioni concrete per compiere gesti di solidarietà.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione delle
varie iniziative, il presidente Francesco Monica ha sottolineato
gli obiettivi perseguiti dal quartiere: «pur con
il modesto budget economico a disposizione - ha affermato
- siamo riusciti a organizzare diverse manifestazioni
che testimoniano la funzione sociale che la circoscrizione
intende svolgere. Sarà l'occasione per far conoscere
tutti i campi di intervento di due realtà meritorie
operanti nel nostro quartiere, la Croce Rossa e la “Ronda
della Carità” che si occupa dei senza fissa
dimora. Con il servizio prestato svolgono infatti una
funzione sociale che reca beneficio anche alla sicurezza
dei residenti». Si comincia il 12 dicembre con una
caccia al tesoro tutta speciale riservata ai bambini:
alla vigilia di S. Lucia per le strade comprese fra piazza
Borgo e via Garibaldi, dalle 15 e 30 in poi. Il 14 è
la volta della “polentata” organizzata con
il comitato di S. Agnese: dalle 15 alle 19 in fondo a
via Angelo Genocchi. Nel corso della festa saranno raccolte
offerte da devolvere alla Croce Rossa Italiana e alla
“Ronda della Carità”. Sempre il 14
in mattinata verranno consegnati i regali di Natale ai
bambini ricoverati nel reparto Pediatria dell'Ospedale:
l'appuntamento è per le 10,30. E' stato concesso
il patrocinio della circoscrizione anche per “Arte
in fiera”, il mercatino artigianale che si terrà
il 15 dicembre in piazza Duomo, promosso dall'Associazione
Residenti e commercianti del centro storico. Per il 19
dicembre è in programma invece la festa riservata
agli anziani che svolgono attività socialmente
utili nell'ambito del quartiere: musica e cibo a volontà
dalle 16 e 30 alle 19 nella sede di via Taverna 39. Il
21 dicembre, infine, la banda Ponchielli si esibirà
in un concerto itinerante per le strade del centro: dalle
15 e 45 fino alle 17. Ieri mattina erano presenti alla
conferenza stampa anche l'ispettore della Croce Rossa
Michele Gorrini e Gianni Bonadè della “Ronda
della Carità” che hanno ringraziato per il
sostegno offerto dalla circoscrizione. Il vicepresidente
Angelo Piga ha rivolto a tutte le realtà associative
un appello a contattare il quartiere per concordare insieme
un programma di iniziative relativo al 2003. Da segnalare
infine la distribuzione compiuta ieri mattina presso le
scuole elementari dei libri della Lipu, per diffondere
la conoscenza dei volatili che popolano la città.
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La
Voce Nuova 8/12/2002
Presentato il calendario delle iniziative organizzate
dal Quartiere 1 in occasione delle feste C’è
anche la caccia a Santa Lucia
Quest’anno, sotto l’albero di Natale, troveremo
tante iniziative che la Circoscrizione 1 di Piacenza offre
alla città. Dedicate ai bambini, agli anziani, ai
bisognosi, ma anche a tutti quanti desiderino trascorrere
una giornata diversa dalle altre, le iniziative del mese
di dicembre sono state illustrate ieri dal presidente della
circoscrizione, Francesco Monica, con il suo vice, Angelo
Piga, il rappresentante del comitato di Sant’Agnese,
Luigi Bianchi, il consigliere della circoscrizione, Daniela
Nave, il presidente della Ronda della Carità e della
Solidarietà, Gianni Bonadé e l’ispettore
della Croce Rossa, Michele Gorrini. Si comincerà
il 12 dicembre (ore 15.30) con la «Caccia a Santa
Lucia» (anticipata domani da un’allegra scorpacciata
di panettone e vino in Piazza Borgo), che coinvolgerà
via Poggiali, via Calzolai, via Garibaldi e Piazza Borgo.
Rivolta a tutti i bambini delle scuole elementari, la caccia
al tesoro è organizzata da «Botteghe del Borgo».
I bambini, divisi in squadre, risolvendo indovinelli e cruciverba,
si metteranno sulle tracce di Santa Lucia. Se la troveranno
avranno in dono dolci e caramelle. Il giorno 14 (dalle 15
alle 19), grazie alla collaborazione tra Comitato Sant’Agnese
e Circoscrizione 1, sarà la volta della tradizionale
«Polentata di Natale». Rilevante il fatto che
le offerte raccolte saranno devolute alla Croce Rossa Italiana
e alla Ronda della Carità. Daniela Nave, riguardo
alla Croce Rossa, ha auspicato che così facendo «si
dia risalto alla sua attività, che non risolvendosi
soltanto nelle azioni di soccorso, concerne tanti e differenti
aspetti». La Ronda della Carità «attua
- dice il presidente Bonadé - un’assistenza
economica, morale e di ascolto. Si occupa dell’emarginazione
più grave, quella dei senza fissa dimora».
Ma il 14 dicembre le iniziative di carattere sociale non
si esauriranno con la polentata. La circoscrizione, attenta
alla realtà ospedaliera del proprio quartiere, porterà
regali di Natale ai bambini della Pediatria (ore 10.30),
e sempre per i bambini, questa volta delle scuole elementari
della circoscrizione, è prevista la distribuzione
di libri della Lipu che riguardano l’avifauna locale.
Il 19 dicembre (dalle 16.30 alle 19) è giorno di
«Festa di Natale per i nostri collaboratori».
Attorno a prodotti gastronomici bagnati da buon vino si
ritroveranno gli anziani che aiutano, in un lavoro lontano
dai riflettori ma importante, la circoscrizione. Il 21,
infine, la Banda Ponchielli (dalle 15.45 alle 17) porterà
musica nelle strade del centro cittadino tra le quali via
Roma e via Alberoni.
Francesco Monica ha poi ricordato che «la circoscrizione,
nell’ambito della rivitalizzazione del centro storico,
sponsorizza e appoggia la manifestazione di domenica 15
dicembre, organizzata dall’Associazione Commercianti
e Residenti Città di Piacenza. Un mercatino riporterà
in piazza Duomo gli antichi mestieri artigianali valorizzando
la nostra tradizione. Danzatori popolari e giocolieri rallegreranno
la giornata, portando la loro allegria anche nella casa
di riposo Maruffi».
f.l.
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Libertà
02/12/2002
Dodici
volontari partiranno per il Molise
Dodici
volontari della Croce Rossa di Piacenza nell'ospedale da
campo di Larino, una delle località del Molise colpite
dal terremoto alcune settimane fa. Tra loro ci sarà
anche il commissario provinciale, il dottor Renato Zurla.
Partiranno il 7 dicembre, lavoreranno nell'ospedale una
settimana e poi una nuova squadra piacentina andrà
a dare loro il cambio. «I primi gruppi della Cri ad
intervenire - spiega Pietro Nigelli - sono stati quelli
più vicini alla zona della calamità, ai quali
hanno dato il cambio i volontari della Lombardia. Ora tocca
a noi. Il nostro compito è garantire l'assistenza
alle persone sfollate. Continueremo a lavorare anche quando
i riflettori dei media si saranno spenti sulla vicenda».
Sono 11 i campi allestiti nella zona terremotata del Molise,
spiega l'ispettore Michele Gorrini, è nove di questi
sono gestiti dalla Cri (uno è in mano all'esercito
e un altro ad associazioni di volontariato). «All'ospedale
da campo di Larino - osserva - opereranno 85 volontari della
Cri dell'Emilia-Romagna, di cui 12 saranno di Piacenza».
«Ci è stata chiesta la gestione dell'aspetto
medico - spiega il dottor Zurla - e per questo saremo all'ospedale
da campo. Non sono al corrente di situazioni di particolare
emergenza. Si tratterà di lavorare sulla routine.
La percentuale di popolazione anziana è molto alta
e fra le altre cose ci occuperemo delle vaccinazioni antifluenzali.
È già stata inviata una grande quantità
di vaccini». Contributi come quello nell'ospedale
di Larino permettono di comprendere quali siano le potenzialità
di intervento della Cri. «Quando siamo stati allertati
per il maltempo la scorsa settimana - osserva Nigelli -
in quattro ore siamo stati in grado di reperire cento letti
e duecento coperte da inviare nella zona di Borgonovo e
Agazzino interessata dagli allagamenti. Materiale che sarebbe
arrivato da Parma e da Reggio Emilia. L'evacuazione non
si è resa necessaria, ma nel caso noi saremmo stati
pronti». In questo, come in altri casi, all'interno
della Cri sono stati mobilitati dipendenti civili e militari,
volontari del soccorso e pionieri. Nelle operazioni è
stato impegnato anche Pietro Maffi, ispettore per il settore
della protezione civile della Cri.
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Libertà
02/12/2002
Permetterà
di collegare gran parte del territorio provinciale per
intervenire tempestivamente
Un ponte radio per la Croce Rossa
Il progetto finanziato in parte dal Comitato di Roma
Un efficiente sistema di comunicazioni tramite un nuovo
ponte radio che permette di collegare gran parte del territorio
provinciale. È quanto ha approntato il comitato
piacentino della Croce Rossa per intervenire con maggiore
tempestività e sicurezza nella ricerca di persone
scomparse e in casi di calamità naturali. Emergenze
tutt'altro che rare come dimostrano le cronache delle
ultime settimane, che hanno registrato due dispersi e
una situazione d'allarme per l'ingrossamento dei fiumi
dovuto alle piogge insistenti. La ristrutturazione degli
apparati di comunicazione si inserisce in un disegno di
ammodernamento delle attrezzature a disposizione della
Cri per interventi di protezione civile. Sulla base di
un progetto approvato e parzialmente finanziato dal Comitato
centrale della Croce Rossa di Roma (sono stati stanziati
6mila euro su una spesa totale di 17mila) è stato
attuato un piano di completa sostituzione dei vecchi apparati
radio con nuovi modelli a normativa europea e, contemporaneamente,
si è provveduto a rendere operativo un nuovo ponte
radio in grado di coprire due terzi della nostra provincia,
al quale verranno interconnessi altri tre ponti necessari
al collegamento nella parte più alte delle valli.
Il progetto è stato curato dal sergente della Cri
Pietro Nigelli, responsabile tecnico provinciale. «L'iniziativa
si è resa obbligatoria - ha spiegato Nigelli -
in quanto l'obsoleto ponte radio del monte Penice era
da più di un anno fuori servizio. La situazione
aveva portato al completo isolamento delle unità
periferiche provinciali della Cri e reso praticamente
impossibili le comunicazioni tra i mezzi di soccorso e
la centrale operativa provinciale. I disagi legati all'assenza
di un costante collegamento tra i mezzi e la centrale
determinavano, in ultima analisi, un notevole decadimento
della qualità dei servizi. Non permettevano, inoltre,
di conoscere in tempo reale posizione e situazione degli
equipaggi al lavoro». Ad aumentare ulteriormente
gli standard di sicurezza ha contribuito una mappatura
della provincia con il sistema Gps (global positioning
system). Le mappe sono state inserite su dei personal
computer: al personale sul posto basta fornire le coordinate
della loro collocazione per consentire alla centrale operativa
di visualizzare sulle mappe il punto esatto. L'utilità
della nuova strumentazione si è dimostrata fondamentale
in alcune recenti operazioni svolte dalla Cri insieme
ad altre istituzione e gruppi provinciale: le ricerche
di Silvio Oddi nella zona di Morfasso e del canoista cremonese
in Trebbia (ritrovato venerdì scorso) e l'emergenza
per il maltempo della scorsa settimana. In particolare
per le ricerche in alta Valdarda è stato sperimentato
un nuovo sistema di allertamento dei volontari: si tratta
del cosiddetto Cfas (Call falling alert system): un sistema
di chiamate a cascata che permette di ridurre notevolmente
i tempi di mobilitazione del personale.
Paolo Marino
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Il
Corriere Padano
C.R.I.
di Piozzano
Il bilancio dello scorso anno
La
croce Rossa di Piozzano fa il bilancio degli interventi
effettuati lo scorso anno e dalle cifre risulta massiccio
l'impegno dei volontari del Soccorso sul territorio. Le
cifre infatti parlano da sole: 1180 ore di servizio, (comprensive
di centralino), 170 servizi effettuati, 203 persone assistite,
per un totale di 15.000 Km percorsi.
L'ispettore dei volontari del soccorso Franco Gozzi non
può fare a meno di constatare che queste cifre
sono la prova tangibile di quanto impegno e abnegazione
contraddistinguano il lavoro svolto dalla sezione di Piozzano.
In un intervento pubblicato nel mese di aprile sulla rivista
locale 'al baross', si è voluta mettere al corrente
la popolazione dei risultati raggiunti, da un'associazione
composta esclusivamenti di volontari che prestano la loro
opera ormai da molto tempo.
Quest'anno poi al potenziale umano si è aggiunto
quello tecnico, grazie alla dotazione di una nuova ambulanza,
anche se la presenza di volontari, tiene a ribadire Franco
Gozzi, costituisce la ricchezza maggiore, senza la quale
nessun mezzo tecnologico potrebbe essere sfruttato.
L'invito dunque da parte dell'organizzazione e rivolto
alla popolazione locale è quello di avvicinarsi
a questa realtà costituita da persona di buona
volontà.
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