Rassegna stampa
 
 
 

 

Libertà 04/03/2003

Sopralluogo di sindaco e Fs
S.Nicolò, quasi fatta per la Croce rossa nella stazione


Questa sera il Rotary Club delle Valli del Nure e dell'Arda dona al Comune un nuovo defibrillatore che verrà destinato ai volontari del soccorso
San Nicolò Dopo alcuni mesi di attività da parte degli amministratori locali, sembra vicina una soluzione al problema dell'individuazione di una sede definitiva per la Croce Rossa di San Nicolò, oggi ospitata dalla locale sezione Aido, in via Matteotti. Il Comune ha infatti avviato una trattativa con le Ferrovie dello Stato, grazie alla quale è già stato realizzato un sopralluogo da parte del sindaco, Giulio Maserati, di un funzionario delle FS e del presidente provinciale della Croce Rossa Italiana, Renato Zurla, nei locali che potrebbero diventare la sede dell'associazione. «Siamo alla stretta finale per ottenere, in regime di comodato gratuito, alcuni locali annessi alla stazione ferroviaria di San Nicolò» conferma il sindaco di Rottofreno Maserati, che annuncia, oltre alla nuova sede, anche un dono in arrivo alla Croce Rossa. «Questa sera - prosegue infatti il sindaco - parteciperò ad un'assemblea del Rotary Club Valli del Nure e del Trebbia, invitato dal presidente dottor Roberto Santagostino. Verrà donato dall'associazione al Comune un defibrillatore, che io desidero affidare ai volontari della Cri. Ciò consentirà di ampliare anche agli orari notturni la possibilità d'intervento con lo strumento salva vita, che si va ad aggiungere a quello già da tempo in dotazione alla polizia municipale. Vorrei rivolgere - conclude Maserati - un sentito ringraziamento nei confronti dell'imprenditrice Anna Biggi, nostra concittadina, che si è impegnata generosamente affinché avvenisse la donazione del nuovo defibrillatore da parte del Rotary». La storia della Croce Rossa di San Nicolò è abbastanza recente. «Il gruppo di volontari è stato costituito nella primavera del 2002 ed inizialmente ha operato sul territorio comunale come costola della sezione di Piacenza» afferma Gaetano Fiumara, il responsabile del gruppo sannicolese. «Nei mesi scorsi si sono svolti in paese due corsi di formazione, uno ad aprile e l'altro ad ottobre, (quest'ultimo appena terminato) al fine di consolidare le conoscenze medico -sanitarie dei nostri volontari, che in tutto sono sessantadue». La sede della Cri è aperta ventiquattro ore su ventiquattro dal giovedì alla domenica, permettendo una copertura costante nei confronti delle necessità del territorio. Oltre alle attività di intervento in caso di emergenza, effettuate su richiesta del 118, i volontari dell'associazione garantiscono anche il trasporto dei malati agli ospedali per visite, ricoveri ed esami. Presso la sede, inoltre, possono essere svolte iniezioni ai soggetti che ne fanno richiesta.
Filippo Zangrandi

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Libertà 26/02/2003

Roveleto di Cadeo
Il nuovo ambulatorio aprirà per la fiera


Cadeo - (sb) Aprirà i battenti il prossimo 13 aprile, a Roveleto, il nuovo ambulatorio della Croce Rossa Italiana, chiesto dall'amministrazione comunale di Cadeo e realizzato con il prezioso contributo dell'organizzazione internazionale di assistenza. I nuovi locali saranno inaugurati nella giornata clou della fiera agricola. L'ambulatorio, che sarà collocato presso l'ex biblioteca del paese, in via Dante Alighieri, sarà gestito da una decina di volontari, reclutati direttamente sul territorio. «Si tratta di infermieri professionali in attività o in pensione - spiega Pietro Maffi, ispettore provinciale, che sta coordinando l'apertura - che non facevano parte prima della famiglia di Croce Rossa. La loro attività sarà integrata dalla presenza di alcune crocerossina di Piacenza e di volontari». Alla struttura dove saranno sistemate attrezzature di base, potranno rivolgersi i cittadini per effettuare iniezioni e misurazioni di pressione. La Cri provinciale potrà per ora garantire un'apertura giornaliera (sette giorni su sette) di due ore, ancora non definite: nel futuro, se si riuscirà a reclutare altri volontari l'orario potrebbe essere esteso. «I volontari - continua Maffi - sono stati tutti individuati sul territorio. Hanno già frequentato un mini corso, in particolare per apprendere alcune nozioni di diritto umanitario internazionale». La nuova delegazione della Cri (la nona in Provincia, dopo quelle di Piacenza, Nibbiano, Ottone, San Nicolò, Piozzano, Bobbio, Agazzano e Farini) ha già ottenuto l'autorizzazione dal comitato centrale di Roma. I servizi, grazie all'impegno economico del Comune e ad alcuni fondi già raccolti dalla Pro Loco con una castagnata saranno gratuiti. Soddisfazione del sindaco di Cadeo Angelo Cardis e del presidente provinciale Cri Renato Zurla. «Riteniamo che il servizio sarà di grande utilità - commenta Cardis - per la popolazione, visto che il numero degli anziani va sempre più aumentando». «E' un servizio innovativo - aggiunge Zurla - che viene attivato, allargando la famiglia della Cri con nuovi volontari, in una zona dove c'è necessità e sono state fatte richieste in tal senso».

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Libertà 12/02/2003

Dal 1977 a disposizione della Cri: dall'amicizia con un uomo sottoposto a dialisi al conforto ad una donna ferita dopo un incidente
«Quell'incidente al mio piccolo alunno mi ha cambiato la vita»
L'esperienza di Domenico Grassi, di giorno cronista per la radio locale e di notte volontario sulle ambulanze

Di giorno con microfono e registratore accesi per fare interviste a destra e manca, di notte volontario sulle ambulanze della Croce Rossa per soccorrere chi ha bisogno di aiuto. E' Domenico Grassi, instancabile cronista di una nota radio locale, già insegnante di scuola media, ma anche imprenditore insieme al figlio con il quale gestisce un'autoscuola. «Sono volontario della C.R.I. dal 1977. Cosa mi ha spinto a fare questa scelta? Due episodi in cui mi sono trovato coinvolto che mi avevano molto segnato».
«Un bambino che aveva avuto un incidente proprio davanti a me. Ero stato la prima persona ad accorrere, ma quando mi sono chinato verso di lui mi sono reso conto di non sapere cosa fare. Gli ho sollevato la testa e, solo dopo, ho scoperto che era proprio la cosa sbagliata da farsi. E poi un altro bambino, un mio studente, che si è sentito male in classe. Anche lì, nonostante la buona volontà, non sapevo esattamente come avrei dovuto comportarmi. Da lì, è scattata la molla, ho deciso di iscrivermi al corso di base per operatori di pronto soccorso organizzato dalla Croce Rossa. A quello ne sono seguiti tanti altri». Molto spesso sei impegnato nei turni di notte. Non ti pesa? «Per prima cosa, è necessario dire che il volontariato fa bene anche e soprattutto a chi lo pratica. Ti fa pensare “dentro”, ti mette di fronte a te stesso, ti fa capire molte cose. Pensa che, per molti anni, ho trasportato una persona per accompagnarla in ospedale dove si sottoponeva alla dialisi. Era affetta da una malattia galoppante: man mano che passavano gli anni, gli hanno dovuto amputare le dita di una mano, poi la mano, e poi le dita dell'altra mano e poi l'altra mano. Eppure era una persona solare con la quale parlavamo di tutto, delle cose che ci piacevano di più come gli animali. Siamo andati anche a ballare. Non mi ha mai parlato della sua disgrazia». C'è una cosa che ancora oggi, dopo tanti anni di impegno ti colpisce in modo particolare? «Quando lì sulla strada in seguito ad un incidente o ad un malore, ti muore qualcuno tra le braccia e capisci che se ne è proprio andato e che nessuna scienza può più far niente. In quel momento, a prescindere da tutto, pensi che tutto ciò che può salvare una vita, trapianti di organi, di cellule staminali, tutto, va bene». E' importante la presenza dei volontari sulle ambulanze? «Ho sempre con me il ricordo di una signora uscita di strada con la sua auto. Era messa male, avevamo dovuto armeggiare non poco per tirarla fuori. Allora sull'ambulanza mi preoccupavo di lei, le chiedevo come si sentiva, dove sentiva male. Lei mi ha guardato e mi ha detto “Può prendermi la mano e stringerla fra le sue? Sa non ho nessuno nella vita”. Era una signora extracomunitaria».
Giovanna Palladini

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Libertà 12/02/2003

Insoluto il problema della sede Zurla: «I garage sono inadeguati»

Alle prese con il problema della sede del Comitato provinciale Cri - quella attuale di viale Malta ormai non risponde più alle esigenze soprattutto per quanto riguarda i garage delle ambulanze e dei mezzi - il Presidente Renato Zurla non dimentica la missione principale della Croce Rossa, basata soprattutto sul volontariato gratuito di tante persone che si dedicano alla solidarietà. «La Croce Rossa Italiana è in fase di grandi cambiamenti organizzativi, sia a livello periferico che nazionale - afferma Zurla, confermato alla guida del sodalizio in veste di commissario, al pari di quasi tutti i suoi colleghi, in attesa di elezioni degli organismi - La Cri è una grande famiglia composta da numerose componenti che lavorano in sintonia. Nel nostro comitato operano i dipendenti, il corpo militare, le infermiere volontarie, i pionieri, la sezione femminile e i volontari del soccorso. Viviamo anche della grande sensibilità e solidarietà dei piacentini. Proprio di recente, una famiglia ci ha donato un ambulanza. E' un dono immenso se si pensa al valore che ha un mezzo di questo tipo che gira intorno ai sessantamila euro. E' una realtà, la nostra, in continua crescita. Sono nati infatti i nuovi gruppi di Rottofreno e Cadeo ed in vista c'è l'apertura di quello di Borgonovo. Senza contare l'aumento della dotazione di mezzi». Ed è qui che nasce il problema della sede. «I garage per accogliere i mezzi non sono adeguati, oltre al fatto che l'attuale sede sente comunque il peso di tutti gli anni che ha, ovvero cinquanta. In questi giorni ne abbiamo parlato con il sindaco Reggi, ma la soluzione non è facile. Si pensava ad una sistemazione nell'ambito della sede della Protezione civile, ma è un progetto non immediato. Si pensa, eventualmente, di ristrutturare la sede attuale, anche se, come soluzione, è transitoria». Resta ferma, invece, l'importanza del volontariato per l'attività della Cri: «E' fondamentale - risponde Zurla - la formazione dei volontari: è un'azione prioritaria della nostra attività. Abbiamo tenuto diversi corsi che, nel 2002, sono stati coordinati dagli infermieri Raffaele e Renzo Donzelli, sulle tecniche di rianimazione, di immobilizzazione dei pazienti traumatizzati e altro ancora. L'intervento più rilevante dell'anno scorso è stato il soccorso di una ragazza caduta con un deltaplano nelle acque del Trebbia. L'equipaggio dell'ambulanza arrivato in soccorso era composto dai volontari Gian Maria Cassinelli e Dario Bellocchi, quest'ultimo si è lanciato nelle acque del fiume e insieme ad un Vigile del fuoco e ad un carabiniere ha salvato la ragazza. E' chiaro che senza una formazione specifica e costante non sarebbe stato possibile».
Gio.P.

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Libertà 12/02/2003

Cri, oltre 16mila gli interventi lo scorso anno

Una spettacolare esercitazione nazionale di Protezione civile, che si terrà il prossimo settembre, porterà a Bobbio circa mille persone, tra volontari e personale della croce Rossa, provenienti da tutta Italia. Sarà questa l'iniziativa di maggior rilievo dell'istituzione. Un'iniziativa che si accompagna alla silenziosa ma altrettanto importante “routine”. Basti pensare che per l'attività del servizio di primo soccorso con ambulanza, nel 2002 sono stati effettuati oltre 16mila servizi per una percorrenza di circa 200mila chilometri. Sono state in attività 7 ambulanze, un'auto medica, un'auto per i servizi sociali, sei pulmini di cui uno attrezzato per il trasporto di disabili, un fuoristrada, ed un furgone per trasporto di materiali. In collaborazione con i volontari Cri di Farini, è stato garantito un servizio di ambulanza, convenzionato con il "118", in supporto al posto di primo soccorso di Farini, fondamentale per l'alta val Nure. Per tutto l'anno scolastico, in convenzione con il Comune di Piacenza, sono in funzione 5 pullmini destinati al trasporto di alunni dalle scuole ai centri di terapia riabilitativa. Sempre per quanto riguarda i trasporti sono stati effettuati su richiesta del “118” trasporti di sangue e organi. Nell'ambulatorio infermieristico di viale Malta, in funzione per iniezioni intramuscolari e la misurazione della pressione arteriosa ed in funzione di giorno per tutto l'anno, si sono effettuate 19mila prestazioni. L'ambulatorio medico, aperto da settembre a maggio, ha erogato 1.500 prestazioni di diversa natura: dalla somministrazione di vaccini a piccole medicazioni.

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Libertà 12/02/2003


Protezione civile, al via Piacenza 2003

Da sabato 15 febbraio al Comitato provinciale della Croce Rossa (viale Malta 5) e in alcune sedi delle delegazioni locali, prende il via il corso di formazione e di qualificazione di protezione civile denominato “Piacenza 2003”. Il corso si articolerà in più fasi: un livello base, la prima giornata, rivolto a volontari di tutte le componenti della croce Rossa Italiana (pionieri, corpo militare, infermiere volontarie, sezione femminile ed i volontari del soccorso). Seguirà un livello specialistico - direttivo riservato ai dirigenti che tratterà temi quali il “triage”, il segretariato socio-assistenziale, la segreteria d'emergenza e l'area direttiva (domenica 30 marzo e sabato 12 aprile). La fase finale del corso prevede una esercitazione pratica nei comuni di Piozzano ed Agazzano che si terrà da venerdì 23 maggio a domenica 25 maggio. Il corso nasce da uno dei compiti istituzionali di croce Rossa che nell'ambito dell'istituzione del Servizio nazionale di Protezione civile è identificata come una delle strutture operative nazionali. Da ciò ne consegue che anche i volontari di Croce Rossa sono personale di protezione civile. In questo ambito la Croce Rossa dovrà assicurare diversi servizi tra i quali il primo soccorso ed il trasporto di infermi, gli interventi socio-assistenziali , il soccorso sanitario di massa, la ricerca ed il ricongiungimento dei dispersi, il censimento delle necessità della popolazione, raccolta e distribuzione di generi di prima necessità e di soccorsi provenienti anche dall'estero.

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Libertà 31/01/2003

Una commedia per la Croce Rossa domenica nel salone parrocchiale


San Nicolò - Il gruppo di San Nicolò della Croce Rossa Italiana, costituitosi di recente, organizza per domenica 2 febbraio una commedia che si terrà nel cinema parrocchiale di San Nicolò. Alle ore 17 andrà in scena “Bum bum bar”, spettacolo di sequenze teatrali liberamente tratta da Stefano Benni, per bambini ed adulti. “Quarta Parete” è la compagnia teatrale che mette in scena la commedia. Il biglietto d'ingresso andrà in favore della locale Croce Rossa il cui gruppo si è costituito lo scorso ottobre. Al momento, in attesa di una nuova sede, i volontari sono ospiti della sezione Aido di San Nicolò in piazza Matteotti. Il gruppo può contare su circa sessanta volontari iscritti.

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La Voce Nuova 15/01/2003

Da gennaio il servizio funziona non solo nel weekend ma anche il giovedì e venerdì Cri San Nicolò, l’ambulanza amplia il servizio


San Nicolò - Dal primo gennaio l'ambulanza della Croce Rossa di stanza a San Nicolò ha ampliato il servizio. Adesso rimane a disposizione davanti alla sede dell'Aido, gentilmente concessa in via provvisoria, il giovedì dalle 8 alle 20 e dal venerdì mattina alle 8 fino alle 20 della domenica. Dall'aprile del 2002, data di avvio dell'iniziativa, fino al 31 dicembre copriva solo il sabato e la domenica dalle 8 alle 20, servizio esteso spesso al sabato notte. «Attualmente - spiega il responsabile Gaetano Fiumara di Rottofreno - stiamo introducendo anche servizi estemporanei in altri giorni della settimana, il nostro fine sarebbe quello di essere attivi in modo continuo». Un obiettivo che pare avvicinarsi sempre più: i volontari, finora 37, a breve diventeranno 60. «È terminato l'ultimo corso in dicembre - continua Fiumara - e appena saranno pronte le nuove divise inseriremo il gruppo». In maggioranza si tratta di persone di San Nicolò e Rottofreno, ma arrivano pure volontari provenienti dalla città.
«Per ora siamo ancora legati alla struttura di Piacenza, presieduta da Renato Zurla, e come noi ci prestiamo ad aiutare in sede, anche loro ci sostengono». E non solo dal punto di vista delle risorse umane: l'ambulanza è in concessione dal Comitato provinciale di Piacenza. «Siamo in attesa di quella destinata unicamente a San Nicolò», che è in un punto strategico: serve la zona di Gragnano, Calendasco, spingendosi fino a Sarmato e alle porte della città. Dall'inizio dell'anno, l'unità ha effettuato una quarantina di interventi. Alcuni programmati, altri di urgenza. Per le emergenze occorre chiamare il 118, che smista gli interventi. Per dimissioni di ricovero ospedaliero o trasporti per visite mediche, occorre invece telefonare alla sede di viale Malta 5 allo 0523-325350.
Il centralino per la Cri di San Nicolò nascerà quando sarà disponibile una sede definitiva. «Ci hanno promesso - conclude il capogruppo - alcuni locali presso la stazione, ma ufficialmente non ne abbiamo la certezza. Ufficiosamente so che il sindaco di Rottofreno dovrebbe firmare il 16 gennaio una convenzione con le Ferrovie. In seguito bisognerà valutare i lavori di ristrutturazione necessari. È prematuro pianificare, in quanto ho potuto vedere i locali in questione soltanto da fuori».
a.z.

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La Voce Nuova 05/01/2003

Previsti dal 14 gennaio all’ambulatorio di viale Malta Nuovi orari per la Croce Rossa

Dopo la consueta pausa natalizia, l’attività dell’ambulatorio medico di viale Malta 5 della Croce Rossa italiana riaprirà martedì 14 gennaio. Con il nuovo anno è stata prevista una variazione dei giorni e degli orari di apertura: fino all’estate l’ambulatorio funzionerà dalle 8.30 alle 10 il martedì, il giovedì e il sabato. Come è noto l’ambulatorio, grazie alla disponibilità di alcuni medici che collaborano con la Cri, offre una serie di prestazioni che si propongono a supporto e ad integrazione delle attività del Pronto soccorso ospedaliero e del medico di base. In particolare vengono effettuate medicazioni e rimozioni di punti di sutura, fleboclisi e iniezioni endovenose, esami ematochimici (glicemia, colesterolemia, trigliceridemia, emoglobina, transaminasi Gpt, azotemia) con immediata consegna dei risultati, vaccinazioni (comprese le antifluenzali) visite mediche.
La Cri ricorda che per ciascuna prestazione professionale viene seguito il tariffario minimo previsto dagli Ordini dei medici. L’ambulatorio medico affianca quello infermieristico, dove vengono praticate iniezioni intramuscolari e sottocutanee (previa presentazione di ricetta medica) e sono effettuate misurazioni della pressione arteriosa. Per informazioni è possibile telefonare la mattina agli uffici di segreteria, al numero 0523/324355.

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Libertà 5/1/2003

La testimonianza
«E' stato apprezzato il nostro lavoro in Molise»

«Abbiamo lavorato in condizioni spesso difficili, ma sempre con grande soddisfazione perché era chiaro che la nostra presenza derivava da necessità concrete della popolazione. Eravamo lì per qualcosa di significativo e di importante». Sono le impressioni del commissario della Croce Rossa Renato Zurla, al ritorno da due settimane spese nell'ospedale da campo a Larino, in provincia di Campobasso, allestito per venire incontro alle esigenze sanitarie della popolazione colpita dal terremoto del Molise. Undici volontari e due militari della Cri piacentina sono partiti i primi di dicembre per tornare appena prima di Natale. Quindici giorni nel campo base della protezione civile, che fungeva da centro di coordinamento per gli altri campi e le tendopoli delle zone terremotate. Zurla ha avuto il compito di responsabile medico e della direzione sanitaria. La fase in cui hanno operato i piacentini è stata quella dello smantellamento del campo: quando sono arrivati erano ancora operativi 55 posti letto, che sono andati via via diminuendo fino alla chiusura dell'ospedale da campo. «Oltre a problemi sanitari - spiega il commissario - abbiamo dovuto affrontare anche esigenze psicologiche. Molte persone, soprattutto anziani, manifestavano grossi disagi trovandosi fuori casa. Alcuni non capivano perché non potevano rientrare nelle loro abitazioni che, pur essendo danneggiate, avevano ancora un aspetto esteriore solido. Il nostro lavoro è stato comunque molto apprezzato». I volontari erano Stefania Agnelli, Samantha Carobbio, Renato Zurla, Paolo Collini, Vincenzo Mazzoni, Riccardo Purpuzza, Pietro Maffi, Cristina Soracca, Francesco Radini, Simona Zanetti e Giuliana Ceriati. I militari erano il medico Emanuele Bazzani e il sottotenente Roberto Zoppi.

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Libertà 5/1/2003

Volontari: in 12 mesi i soccorsi sono raddoppiati

«Svolgere attività di volontariato oltre che offrire un aiuto alla comunità costituisce una gratificante esperienza personale». Questo l'appello-invito dell'ispettore Michele Gorrini, coordinatore dei 157 volontari della Cri di Piacenza città, che spera di veder crescere ancora l'esercito del soccorso. I volontari del soccorso sono la componente più numerosa ed impegnata in molteplici attività. Le ore di servizio svolte dai volontari piacentini sui mezzi di soccorso hanno raggiunto quota 62.571. Rispetto al 2001 sono raddoppiati gli interventi di soccorso. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria alla manifestazioni sportive sono stati fatti 368 servizi. Prioritaria è la formazione dei volontari: sono stati organizzati dal Centro di formazione della Cri piacentina, coordinato dagli infermieri Raffaele e Renzo Donzelli, diversi corsi di aggiornamento sulle tecniche di rianimazione, di immobilizzazione dei pazienti traumatizzati ed altro ancora; i Volontari hanno partecipato, presso il 118, a corsi per l'utilizzo del defibrillatore. Molte risorse sono state messe in campo per garantire nei fine settimana la sicurezza stradale. In accordo con la Prefettura e la Questura sono stai organizzati servizi per arginare il fenomeno delle stragi del sabato sera, il risultato ottenuto è stata una diminuzione sia degli incidenti mortali che di quelli con feriti. «Particolarmente significativa - sottolinea Renato Zurla - l'attivazione di un'automedica che ha dato risultati positivi, rispettando le nostre aspettative». Diversi volontari nel 2002 sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso e Protezione Civile che li ha visti attivi nelle zone terremotate del Molise e in occasione delle ricerche del canoista disperso nel Trebbia e di un anziano scomparso nella zona di Morfasso. Unitamente alle altre componenti hanno partecipato nelle scuole piacentine a momenti di formazione e divulgazione sull'educazione sanitaria e sui principi fondamenti della Croce Rossa. Il gruppo Volontari del soccorso di Piacenza ha contribuito con notevole impegno di persone alla costituzione del Gruppo di Rottofreno e tutt'oggi collabora alle attività dello stesso.

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Libertà 5/1/2003

Il bilancio del 2002
Il soccorso più rilevante è stato quello della giovane in deltaplano finita nel Trebbia. Croce Rossa, 20mila interventi in un anno
Zurla: «Abbiamo recuperato i pionieri ora pensiamo alla sede»

E' tempo di bilanci per la Cri che, fra l'altro, è in fase di grandi cambiamenti a livello organizzativo, sia nazionale che periferico (nel mese di novembre l'Ente è stato commissariato a livello nazionale ed anche a Piacenza, il dottor Renato Zurla - già presidente - è stato nominato Commissario pro tempore del Comitato provinciale in attesa di nuove elezioni). Per l'attività del servizio di Primo Soccorso con ambulanza sono stati fatti, solo da parte della Cri di Piacenza città, circa 16150 servizi per una percorrenza di 200.000 chilometri. In attività 7 ambulanze, un'automedica, un'autovettura per servizi sociali, 6 pulmini di cui uno attrezzato per il trasporto di disabili, un mezzo fuoristrada e un furgone. A questo impegno si aggiunge quello degli otto gruppi di volontari del soccorso che operano in altrettanti comuni della provincia. In collaborazione con i volontari Cri di Farini è stato garantito un servizio di ambulanza, convenzionato con il “118”, in supporto al posto di Primo Soccorso di Farini, fondamentale per l'alta Valnure. Presso la sede di Viale Malta sono attivi un ambulatorio per iniezioni intramuscolari e misurazione della pressione arteriosa, in funzione nelle ore diurne per 365 giorni all'anno, che ha effettuato circa 19mila prestazioni. In funzione anche un ambulatorio medico, da settembre a maggio, che ha erogato 1500 prestazioni di diversa natura: somministrazione di vaccini, piccole medicazioni, fleboclisi, iniezioni endovenose, esami ematochimici con consegna immediata del risultato. Tutte queste attività ed altre ancora - dice Zurla - sono possibili grazie all'impegno profuso dalle diverse componenti che operano in sinergia: dipendenti, corpo militare (20 soci attivi e 30 di riserva), infermiere volontarie meglio conosciute come crocerossine (48 socie attive e 51 nel ruolo di riserva); pionieri (attualmente circa 20 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 21 anni che svolgono attività socio assistenziali e di ambulanza, aiutano alla distribuzione dei viveri alle persone bisognose e partecipano alle attività di protezione civile); sezione femminile (un tempo conosciute come patronesse sono circa 110) e i volontari del soccorso. L'intervento più rilevante è stato il soccorso di una ragazza caduta con un deltaplano nelle acque del Trebbia. Ma non è stato certo l'unico: le ambulanze della Croce Rossa si sono attivate più di ventimila volte nel 2002 a conferma di quanto sia intensa e preziosa l'attività della Cri. «Tutti i settori dell'associazione hanno fatto passi in avanti nell'anno appena trascorso .- commenta il commissario Renato Zurla - abbiamo assistito ad un grosso sviluppo organizzativo e oggi possiamo contare su più mezzi, più personale, più volontari». «E' stata una grande soddisfazione - prosegue Zurla - l'aver ricostituito la componente dei pionieri, cioè dei giovani dai 14 ai 20 anni che negli ultimi anni era mancata. L'obiettivo prioritario del nuovo anno è quello di trovare una nuova sede alla Cri di Piacenza».
Paolo Marino

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Libertà 2/1/2003

Un notte sulle strade tra ubriachi e feriti
Ore senza tregua anche per gli operatori del “118” e i vigili del fuoco

Notte di lavoro anche per i vigili del fuoco di Piacenza, gli operatori del 118, i medici e gli infermieri del Pronto soccorso e i volontari della Croce Rossa. «Non facciamo nulla di eccezionale - dice Maurizio Saltarelli, coordinatore del 118 - è semplicemente il nostro lavoro, che prevede d'essere in servizio a capodanno piuttosto che a Natale». La lunga notte del 118 è iniziata verso le 22 con un'auto fuori strada a Gariga e due feriti. Poi una pausa di un paio d'ore di relativa calma. Ma dall'una in poi, al termine di feste e cenoni, il telefono della centrale operativa di largo Anguissola ha suonato incessantemente: vari incidenti stradali, un paio di malori piuttosto gravi e un paio di liti degenerate in violenza. Alla base di molte richieste d'aiuto c'era l'alcol.
«Molte chiamate - puntualizza un'operatrice - sono arrivate da persone che avevano chiaramente bevuto. In alcuni casi non riuscivano neanche a spiegarsi tanto erano ubriachi». Ma in altri casi il telefono a squillato per ragioni diverse: «Ci sono state persone che ci hanno chiamato per farci gli auguri e ringraziarci per quello che facciamo», ha raccontato l'operatrice. Oltre alle ambulanza del 118 era in sevizio anche l'automedica della Croce Rossa, scesa in campo sei volte durante la notte: tre incidenti stradali, due malori molto seri e una scazzottata in via Vittorio Emanuele hanno tenuto impegnati i 14 volontari in servizio. «Non è stato un sacrificio - puntualizza il soccorritore Dario Bellocchi - ma un gesto fatto volentieri». Una scelta quella di lavorare anche per Giancarlo Maserati, caporeparto dei vigili del fuoco. «In 28 anni di servizio - dice - credo di essere stato in caserma per almeno venticinque volte in occasione dell'ultimo dell'anno. E come me anche tanti altri colleghi hanno deciso di fare lo stesso. Siamo un gruppo affiatato e trovarci insieme sul lavoro non è una rinuncia. Anzi, a voler ben guardare, è anche un modo per risparmiare». Tanto è lo spirito di corpo tra i pompieri che, tra le 24 persone in servizio, c'erano anche due ausiliari che proprio ieri mattina si sono congedati: «Hanno voluto stare con noi fino all'ultimo minuto». I vigili della caserma di viale Dante e di Fiorenzuola hanno avuto una nottata piena. Anche loro, tra incidenti e incendi, non si sono certo risparmiati. Soltanto il tempo di un brindisi, insieme ad alcuni amici e a qualche moglie che ha raggiunto il marito in caserma: un cincin, uno scambio di auguri e poi subito in partenza sulle autopompe.
Paolo Marino

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Libertà 18/12/2002

Un regalo di Santa Lucia
Un dono degli alpini di Pianello arricchisce la Croce rossa di Nibbiano

Pianello - Il gruppo Alpini di Pianello e dell'Alta Valtidone ha donato agli amici della Croce Rossa di Nibbiano uno strumento medico necessario all'attività dei volontari: un “pulsiossimetro”, prezioso apparecchio che misura l'ossigeno nel sangue e i battiti cardiaci. La consegna è avvenuta domenica nel corso della tradizionale festa di Santa Lucia, che gli Alpini di Pianello organizzano ogni anno per celebrare la fondazione del gruppo, avvenuta proprio il giorno di Santa Lucia di 79 anni fa, nel 1923. In quel lontano 13 dicembre, per iniziativa di alcuni reduci della prima guerra mondiale, guidati dal Capo gruppo Carlino Civardi, nacque il gruppo Alpini di Pianello. I fondatori appartenevano tutti al 3° reggimento Alpini, Battaglione Exilles, ed avevano fatto parte dell'eroico manipolo di conquistatori del Monte Nero. A rappresentanza dell'unità Croce Rossa di Nibbiano, sono intervenuti a ritirare l'importante dono degli Alpini i due neo-eletti viceispettori, Sandro Torselli e Franco Giusivi. Come è stato spiegato, non era presente la giovane Ispettrice del gruppo, Samantha Carobbio, in quanto impegnata in Molise nelle zone colpite dal terremoto. La giornata di attività degli Alpini è iniziata presto, con l'alzabandiera e l'esecuzione dell'Inno di Mameli. Ad esso è seguita la Santa Messa e quindi l'onore ai caduti, con la deposizione della corona di alloro al Monumento e l'esecuzione del “Piave” da parte della fanfara di Agazzano. Alla solenne cerimonia erano presenti il capogruppo Giuseppe Marchetti, il sindaco di Pianello Giuseppe Oddi, il comandante della locale stazione Carabinieri, il parroco di Pianello monsignor Mario Dacrema ed il cappellano della sezione piacentina don Giacomo Ferraglio. Presenti tra le fila degli Alpini anche numerosi bambini, che hanno partecipato alla sfilata agitando bandiere tricolore. A testimonianza della partecipazione e del grande interesse per la manifestazione, si potevano annoverare tra la folla i vessilli delle sezioni di Alessandria, Piacenza, Torino, Pavia, nonché i gagliardetti dei gruppi di San Nicolò, Agazzano, Settesorelle, Torino nord, Pecorara, Rivergaro, San Maria della Versa, Vigolzone, Gragnano, Monte Penice, Podenzano, Felizzano, Montalto Pavese, Ziano, Sarmato, Castelsangiovanni, Valle Stafora, Bobbio. Presenti inoltre gli Artiglieri, gli Avieri ed i locali gruppi Avis e Aido. L'appuntamento con la tradizionale Festa degli Alpini dell'Alta Valtidone e con la loro generosità è rinnovato per il prossimo anno, quando il locale gruppo di penne nere raggiungerà la stimabile età di 80 anni di vita.
Luca Cattanei

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Libertà 9/12/2002

Aiuti ai terremotati dalla Croce Rossa


Il Comitato femminile della Croce Rossa Italiana scende in campo per raccogliere fondi da destinare a favore delle sue attività assistenziali tra cui l'aiuto ai terremotati del Molise. Per questo verranno allestiti in piazza Cavalli banchetti di divulgazione e solidarietà mercoledì 11 dicembre con distribuzione di ciclamini bianchi e rossi e mercoledì 18 dicembre, con distribuzione pani e dolci composti in forme particolari che richiamano il Natale. Durante le due mattinate saranno disponibili anche i biglietti di una lotteria (prezzo del biglietto di 2 euro) i cui premi verranno estratti il giorno 18 alle 12 e 30 alla presenza di un funzionario del Comune. In questi giorni una delegazione di volontari della Cri piacentina sarà di persona sui luoghi del terremoto per individuare gli interventi più urgenti da attuare.

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Libertà 8/12/2002

Dalla caccia al tesoro riservata ai più piccoli ai doni per i bimbi della Pediatria
Al Quartiere 1 un Natale all'insegna della solidarietà


E' un calendario fitto di appuntamenti natalizi quello realizzato dalla circoscrizione 1 in vista delle imminenti festività: non solo momenti di divertimento e di socialità ma anche occasioni concrete per compiere gesti di solidarietà. Nel corso della conferenza stampa di presentazione delle varie iniziative, il presidente Francesco Monica ha sottolineato gli obiettivi perseguiti dal quartiere: «pur con il modesto budget economico a disposizione - ha affermato - siamo riusciti a organizzare diverse manifestazioni che testimoniano la funzione sociale che la circoscrizione intende svolgere. Sarà l'occasione per far conoscere tutti i campi di intervento di due realtà meritorie operanti nel nostro quartiere, la Croce Rossa e la “Ronda della Carità” che si occupa dei senza fissa dimora. Con il servizio prestato svolgono infatti una funzione sociale che reca beneficio anche alla sicurezza dei residenti». Si comincia il 12 dicembre con una caccia al tesoro tutta speciale riservata ai bambini: alla vigilia di S. Lucia per le strade comprese fra piazza Borgo e via Garibaldi, dalle 15 e 30 in poi. Il 14 è la volta della “polentata” organizzata con il comitato di S. Agnese: dalle 15 alle 19 in fondo a via Angelo Genocchi. Nel corso della festa saranno raccolte offerte da devolvere alla Croce Rossa Italiana e alla “Ronda della Carità”. Sempre il 14 in mattinata verranno consegnati i regali di Natale ai bambini ricoverati nel reparto Pediatria dell'Ospedale: l'appuntamento è per le 10,30. E' stato concesso il patrocinio della circoscrizione anche per “Arte in fiera”, il mercatino artigianale che si terrà il 15 dicembre in piazza Duomo, promosso dall'Associazione Residenti e commercianti del centro storico. Per il 19 dicembre è in programma invece la festa riservata agli anziani che svolgono attività socialmente utili nell'ambito del quartiere: musica e cibo a volontà dalle 16 e 30 alle 19 nella sede di via Taverna 39. Il 21 dicembre, infine, la banda Ponchielli si esibirà in un concerto itinerante per le strade del centro: dalle 15 e 45 fino alle 17. Ieri mattina erano presenti alla conferenza stampa anche l'ispettore della Croce Rossa Michele Gorrini e Gianni Bonadè della “Ronda della Carità” che hanno ringraziato per il sostegno offerto dalla circoscrizione. Il vicepresidente Angelo Piga ha rivolto a tutte le realtà associative un appello a contattare il quartiere per concordare insieme un programma di iniziative relativo al 2003. Da segnalare infine la distribuzione compiuta ieri mattina presso le scuole elementari dei libri della Lipu, per diffondere la conoscenza dei volatili che popolano la città.

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La Voce Nuova 8/12/2002

Presentato il calendario delle iniziative organizzate dal Quartiere 1 in occasione delle feste C’è anche la caccia a Santa Lucia


Quest’anno, sotto l’albero di Natale, troveremo tante iniziative che la Circoscrizione 1 di Piacenza offre alla città. Dedicate ai bambini, agli anziani, ai bisognosi, ma anche a tutti quanti desiderino trascorrere una giornata diversa dalle altre, le iniziative del mese di dicembre sono state illustrate ieri dal presidente della circoscrizione, Francesco Monica, con il suo vice, Angelo Piga, il rappresentante del comitato di Sant’Agnese, Luigi Bianchi, il consigliere della circoscrizione, Daniela Nave, il presidente della Ronda della Carità e della Solidarietà, Gianni Bonadé e l’ispettore della Croce Rossa, Michele Gorrini. Si comincerà il 12 dicembre (ore 15.30) con la «Caccia a Santa Lucia» (anticipata domani da un’allegra scorpacciata di panettone e vino in Piazza Borgo), che coinvolgerà via Poggiali, via Calzolai, via Garibaldi e Piazza Borgo. Rivolta a tutti i bambini delle scuole elementari, la caccia al tesoro è organizzata da «Botteghe del Borgo». I bambini, divisi in squadre, risolvendo indovinelli e cruciverba, si metteranno sulle tracce di Santa Lucia. Se la troveranno avranno in dono dolci e caramelle. Il giorno 14 (dalle 15 alle 19), grazie alla collaborazione tra Comitato Sant’Agnese e Circoscrizione 1, sarà la volta della tradizionale «Polentata di Natale». Rilevante il fatto che le offerte raccolte saranno devolute alla Croce Rossa Italiana e alla Ronda della Carità. Daniela Nave, riguardo alla Croce Rossa, ha auspicato che così facendo «si dia risalto alla sua attività, che non risolvendosi soltanto nelle azioni di soccorso, concerne tanti e differenti aspetti». La Ronda della Carità «attua - dice il presidente Bonadé - un’assistenza economica, morale e di ascolto. Si occupa dell’emarginazione più grave, quella dei senza fissa dimora». Ma il 14 dicembre le iniziative di carattere sociale non si esauriranno con la polentata. La circoscrizione, attenta alla realtà ospedaliera del proprio quartiere, porterà regali di Natale ai bambini della Pediatria (ore 10.30), e sempre per i bambini, questa volta delle scuole elementari della circoscrizione, è prevista la distribuzione di libri della Lipu che riguardano l’avifauna locale. Il 19 dicembre (dalle 16.30 alle 19) è giorno di «Festa di Natale per i nostri collaboratori». Attorno a prodotti gastronomici bagnati da buon vino si ritroveranno gli anziani che aiutano, in un lavoro lontano dai riflettori ma importante, la circoscrizione. Il 21, infine, la Banda Ponchielli (dalle 15.45 alle 17) porterà musica nelle strade del centro cittadino tra le quali via Roma e via Alberoni.
Francesco Monica ha poi ricordato che «la circoscrizione, nell’ambito della rivitalizzazione del centro storico, sponsorizza e appoggia la manifestazione di domenica 15 dicembre, organizzata dall’Associazione Commercianti e Residenti Città di Piacenza. Un mercatino riporterà in piazza Duomo gli antichi mestieri artigianali valorizzando la nostra tradizione. Danzatori popolari e giocolieri rallegreranno la giornata, portando la loro allegria anche nella casa di riposo Maruffi».
f.l.

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Libertà 02/12/2002

Dodici volontari partiranno per il Molise

Dodici volontari della Croce Rossa di Piacenza nell'ospedale da campo di Larino, una delle località del Molise colpite dal terremoto alcune settimane fa. Tra loro ci sarà anche il commissario provinciale, il dottor Renato Zurla. Partiranno il 7 dicembre, lavoreranno nell'ospedale una settimana e poi una nuova squadra piacentina andrà a dare loro il cambio. «I primi gruppi della Cri ad intervenire - spiega Pietro Nigelli - sono stati quelli più vicini alla zona della calamità, ai quali hanno dato il cambio i volontari della Lombardia. Ora tocca a noi. Il nostro compito è garantire l'assistenza alle persone sfollate. Continueremo a lavorare anche quando i riflettori dei media si saranno spenti sulla vicenda». Sono 11 i campi allestiti nella zona terremotata del Molise, spiega l'ispettore Michele Gorrini, è nove di questi sono gestiti dalla Cri (uno è in mano all'esercito e un altro ad associazioni di volontariato). «All'ospedale da campo di Larino - osserva - opereranno 85 volontari della Cri dell'Emilia-Romagna, di cui 12 saranno di Piacenza». «Ci è stata chiesta la gestione dell'aspetto medico - spiega il dottor Zurla - e per questo saremo all'ospedale da campo. Non sono al corrente di situazioni di particolare emergenza. Si tratterà di lavorare sulla routine. La percentuale di popolazione anziana è molto alta e fra le altre cose ci occuperemo delle vaccinazioni antifluenzali. È già stata inviata una grande quantità di vaccini». Contributi come quello nell'ospedale di Larino permettono di comprendere quali siano le potenzialità di intervento della Cri. «Quando siamo stati allertati per il maltempo la scorsa settimana - osserva Nigelli - in quattro ore siamo stati in grado di reperire cento letti e duecento coperte da inviare nella zona di Borgonovo e Agazzino interessata dagli allagamenti. Materiale che sarebbe arrivato da Parma e da Reggio Emilia. L'evacuazione non si è resa necessaria, ma nel caso noi saremmo stati pronti». In questo, come in altri casi, all'interno della Cri sono stati mobilitati dipendenti civili e militari, volontari del soccorso e pionieri. Nelle operazioni è stato impegnato anche Pietro Maffi, ispettore per il settore della protezione civile della Cri.

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Libertà 02/12/2002

Permetterà di collegare gran parte del territorio provinciale per intervenire tempestivamente
Un ponte radio per la Croce Rossa
Il progetto finanziato in parte dal Comitato di Roma


Un efficiente sistema di comunicazioni tramite un nuovo ponte radio che permette di collegare gran parte del territorio provinciale. È quanto ha approntato il comitato piacentino della Croce Rossa per intervenire con maggiore tempestività e sicurezza nella ricerca di persone scomparse e in casi di calamità naturali. Emergenze tutt'altro che rare come dimostrano le cronache delle ultime settimane, che hanno registrato due dispersi e una situazione d'allarme per l'ingrossamento dei fiumi dovuto alle piogge insistenti. La ristrutturazione degli apparati di comunicazione si inserisce in un disegno di ammodernamento delle attrezzature a disposizione della Cri per interventi di protezione civile. Sulla base di un progetto approvato e parzialmente finanziato dal Comitato centrale della Croce Rossa di Roma (sono stati stanziati 6mila euro su una spesa totale di 17mila) è stato attuato un piano di completa sostituzione dei vecchi apparati radio con nuovi modelli a normativa europea e, contemporaneamente, si è provveduto a rendere operativo un nuovo ponte radio in grado di coprire due terzi della nostra provincia, al quale verranno interconnessi altri tre ponti necessari al collegamento nella parte più alte delle valli. Il progetto è stato curato dal sergente della Cri Pietro Nigelli, responsabile tecnico provinciale. «L'iniziativa si è resa obbligatoria - ha spiegato Nigelli - in quanto l'obsoleto ponte radio del monte Penice era da più di un anno fuori servizio. La situazione aveva portato al completo isolamento delle unità periferiche provinciali della Cri e reso praticamente impossibili le comunicazioni tra i mezzi di soccorso e la centrale operativa provinciale. I disagi legati all'assenza di un costante collegamento tra i mezzi e la centrale determinavano, in ultima analisi, un notevole decadimento della qualità dei servizi. Non permettevano, inoltre, di conoscere in tempo reale posizione e situazione degli equipaggi al lavoro». Ad aumentare ulteriormente gli standard di sicurezza ha contribuito una mappatura della provincia con il sistema Gps (global positioning system). Le mappe sono state inserite su dei personal computer: al personale sul posto basta fornire le coordinate della loro collocazione per consentire alla centrale operativa di visualizzare sulle mappe il punto esatto. L'utilità della nuova strumentazione si è dimostrata fondamentale in alcune recenti operazioni svolte dalla Cri insieme ad altre istituzione e gruppi provinciale: le ricerche di Silvio Oddi nella zona di Morfasso e del canoista cremonese in Trebbia (ritrovato venerdì scorso) e l'emergenza per il maltempo della scorsa settimana. In particolare per le ricerche in alta Valdarda è stato sperimentato un nuovo sistema di allertamento dei volontari: si tratta del cosiddetto Cfas (Call falling alert system): un sistema di chiamate a cascata che permette di ridurre notevolmente i tempi di mobilitazione del personale.
Paolo Marino

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Il Corriere Padano

C.R.I. di Piozzano
Il bilancio dello scorso anno


La croce Rossa di Piozzano fa il bilancio degli interventi effettuati lo scorso anno e dalle cifre risulta massiccio l'impegno dei volontari del Soccorso sul territorio. Le cifre infatti parlano da sole: 1180 ore di servizio, (comprensive di centralino), 170 servizi effettuati, 203 persone assistite, per un totale di 15.000 Km percorsi.
L'ispettore dei volontari del soccorso Franco Gozzi non può fare a meno di constatare che queste cifre sono la prova tangibile di quanto impegno e abnegazione contraddistinguano il lavoro svolto dalla sezione di Piozzano.
In un intervento pubblicato nel mese di aprile sulla rivista locale 'al baross', si è voluta mettere al corrente la popolazione dei risultati raggiunti, da un'associazione composta esclusivamenti di volontari che prestano la loro opera ormai da molto tempo.
Quest'anno poi al potenziale umano si è aggiunto quello tecnico, grazie alla dotazione di una nuova ambulanza, anche se la presenza di volontari, tiene a ribadire Franco Gozzi, costituisce la ricchezza maggiore, senza la quale nessun mezzo tecnologico potrebbe essere sfruttato.
L'invito dunque da parte dell'organizzazione e rivolto alla popolazione locale è quello di avvicinarsi a questa realtà costituita da persona di buona volontà.

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Palazzo Gotico Piazza dei Cavalli Chiesa di San Francesco Municipio