IL PORCO
Cento chili di bontà
e cattiveria racchiusi in una montagna di carne e ossa, più carne che ossa,
deve il suo soprannome non solo alla sua stazza, ma soprattutto alla sua voracità
nel mangiare, caratteristica che lo rende quasi disgustoso agli occhi di chi non
lo conosce (la materia di cui è composto infatti è indefinibile tanto da
sembrare un blob vivente). Esperto di meccanica, si occupa con il padre ed il
fratello dell’officina di famiglia, e talvolta lavora gratis in cambio di un
cornetto e un cappuccino al bar di fronte l’officina (che non a caso si trova
li).