«GRILLOnews» Testata on line indipendente - Aut. Tribunale VR n.1554 del 14/08/2003 - Direttore Responsabile: Amedeo Tosi
Redazione:  località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (VR). Il n.76 di «GRILLOnews» è stato inviato a 3893 recapiti e-mail. Desideri che altri tuoi amici ricevano queste informazioni? Segnala i recapiti a  grillonews@virgilio.it indicando anche la provincia di residenzaPer cancellarti dalla mailing-list invia una email al suddetto recapito, indicando nell'Oggetto "cancellami". L'INVIO DI FUTURE  NEWSLETTER NON E' GARANTITO FINCHE' NON SARA' ON-LINE IL SITO E LA NUOVA NEWSLETTER

 PIGRI E LAVORATORI

«Il serpente dice che provvederà a darsi delle zampe quando sarà grande»

(Etnia: Bamileke - Nazione: Camerun)


AVVISO IMPORTANTE
I  lettori che in futuro decideranno di cambiare il proprio recapito e-mail sono pregati di darne comunicazione a grillonews@viriglio.it
APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
dal 3 all'11 novembre 2003

Se vuoi promuovere qualche iniziativa ti invitiamo ad inviare le informazioni relative all'appuntamento 

organizzato dalla tua associazione, o di cui sei a conoscenza, a: grilloparlante@mbservice.it

 

03/11/03 - Verona - Incontro precongressuale del Circolo di Legambiente «Fagiani nel mondo»

Fagiani nel mondo (Circolo Legambiente di turismo responsabile ed ecosostenibile) ti invita all'INCONTRO PRECONGRESSUALE che si terrà LUNEDI’ 3 NOVEMBRE  alle ore 20.45 presso la sede di Legambiente Verona (via Bertoni, 4) e al 5 CONGRESSO di LEGAMBIENTE VERONA, in programma SABATO 8 NOVEMBRE dalle ore ORE 15 alle 18,30 presso la sala Barbarani (via Bertoni 4, Verona). Potrai discutere con gli altri iscritti, definire assieme le cose che faremo in futuro ed eleggere il (o farti eleggere nel) gruppo che guiderà l'associazione nei prossimi 4 anni. Al congresso del circolo seguiranno quello regionale, il 16 novembre, e il VII Congresso Nazionale di Legambiente, a Roma il 28-29-30 novembre. Il congresso è pubblico e aperto a tutti; possono partecipare con diritto di voto i tesserati a Legambiente Verona 2003. Gli appunti che puoi trovare nella sezione documenti di questo sito:  http://www.legambienteverona.it/B/doc/03congresso.htm sono la base per la discussione e saranno integrati da altri documenti distribuiti direttamente al congresso.

 

03/11/03 - Verona - Film «Lontano dal Paradiso» al Pink

Circolo Pink (centro di cultura e iniziativa gay/lesbica/bisessuale e transgender Verona) informa che Lunedì 3 novembre alle ore 21.00 verrà proiettato presso la sede di Via Scrimiari 7 a Verona (tel. e fax 045 8065911 - linea amica 045 8012854 - www.circolopink.it ) il Film «Lontano dal Paradiso» (Usa/Francia 2002 - Genere Drammatico) di Todd Haynes con Julianne Moore e Dannis Quaid. Cathy è una perfetta moglie e casalinga anni ‘50. Ragazzi in salute, marito di successo e una rilevante vita sociale. Una notte scopre il segreto con il marito cerca di tenerle gelosamente nascosto e tutta la sua vita cambia radicalmente?. Presenta Sergio.

 

03/11/03 - Vicenza - «"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". O no?»

Lunedì 3 Novembre 2003, alle ore 20,30 presso i Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza, si terrà l’incontro promosso da "primolunedìdelmese” (cartello a cui aderiscono: Alternativa Nord-Sud per il XXI secolo (ANS-XXI), Amici del Guatemala, Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina (ACRA), Associazione di Solidarietà e Cooperazione (ASOC), Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI), Associazione Lomasanta, CGIL, CISL, Cooperativa Unicomondo, Granello di Senape ONLUS, Gruppo Sud-Nord Araceli, Gruppo Tanzania, Legambiente, Lega Obiettori di Coscienza (LOC), Movimento Gocce di Giustizia, Salaam - I ragazzi dell'Olivo, Rete Lilliput, World Wildlife Fund, WWF) sul tema: «"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". O no?». In quest'epoca di fragile memoria storica, la domanda può suonare persino retorica. Non si tratta, però, di un quesito rivolto al passato ma al futuro: il lavoro è ancora elemento costitutivo dell'identità di uomini e donne, la chiave che garantisce l'accesso alla piena cittadinanza? Come stanno, dunque, cambiando le tipologie dei rapporti di lavoro, il modo di lavorare e, di conseguenza, le nostre stesse vite? Le differenze tra lavoro "tradizionale" e "nuovi lavori" tendono a creare discriminazioni tra nuove e vecchie generazioni, tra “garantiti” e “precari”: con quali conseguenze sociali? La precarizzazione dei rapporti di lavoro, in Italia come nel mondo, risponde ad un disegno "globale" di indebolimento anche delle rappresentanze del mondo del lavoro? Dalla centralità del lavoro alla centralità del mercato di capitali: è quel che vorrebbe sancire la Costituzione europea? Che riflessi hanno le trasformazioni sociali ed economiche a livello globale sul piano locale? A queste e altre domande cercheremo di rispondere con: Giancarlo Corò (docente universitario, esperto di politica economica) e Gaetano Zilio Grandi (docente universitario, esperto di diritto del lavoro). 

 

04/11/03 - Verona - Ciclo di incontri «IN ATTESA DEL NATALE, passi nella spiritualità con le bambine e i bambini» con Letizia Tomassone e Serena Betti

Presso il Centro Informazione Maternità e Nascita IL MELOGRANO, in via Villa 12,  si terrà il ciclo di incontri “IN ATTESA DEL NATALE, passi nella spiritualità con le bambine e i bambini” con Letizia Tomassone, pastora valdese, e Serena Betti, operatrice Melograno. Il programma prevede: Martedì 4 novembre, ore 18.00: “Imparare l’attesa e l’eccedenza del desiderio”; Martedì 18 novembre, ore 18.00: “Perché Natale? Tradizioni e invenzioni”; Martedì 9 dicembre, ore 18.00: “Seminare nell’interiorità perché fiorisca in ogni tempo”. Gli incontri rientrano nel ciclo “Essere Genitori” e sono patrocinati dalla Provincia di Verona-Settore Ecologia. Per informazione e  iscrizioni telefonare al n° 045 8300908.

 

04/11/03 - Quinzano (VR) - Incontro con padre Rutilio Sanchez, stretto collaboratore del compianto monsignor Oscar Romero 

Martedì 4 novembre il salvadoregno padre Rutilio Sanchez - Tilo per gli amici - sarà a Quinzano (VR). Alle ore 20.30 presso la sala riunioni della parrocchia incontrerà i giovani e tutti quelli, di Quinzano e di fuori, che vorranno sentirlo e parlare con lui. Tilo è stato stretto collaboratore di monsignor Oscar Romero, vescovo di San Salvador, odiato dalla destra, assassinato mentre celebrava la messa. Tilo ha conosciuto i più tremendi momenti della vita sotto la dittatura. Attualmente egli si occupa di comunità cristiane delle periferie più misere e delle campagne. Può darci un panorama del passato salvadoregno, del presente, delle speranze per il futuro di quel popolo.

 

04/11/03 - San Martino B.A. (VR) - «MEDIO ORIENTE, TRA ISLAM EBRAISMO E CRISTIANESIMO - Problema di terra e religione». Incontro con il giornalista e scrittore Luigi Sandri 

Martedì 4 novembre alle ore 21.00 si terrà presso la  Biblioteca Comunale "don Lorenzo Milani" di San Martino Buon Albergo (VR) un incontro sul tema: «MEDIO ORIENTE, TRA ISLAM EBRAISMO E CRISTIANESIMO - Problema di terra e religione». Interverrà il giornalista e scrittore LUIGI SANDRI, autore del libro Gerusalemme città santa e lacerata, già corrispondente Ansa da Mosca e da Tel Aviv. Ingresso libero. Luigi Sandri, trentino, nato a Tuenno (Val di Non) nel 1939, giornalista, ha lavorato all’ufficio Ansa di Mosca e quindi è stato corrispondente della stessa agenzia a Tel Aviv. Attualmente è vaticanista dell’Ecumenical News International di Ginevra, de L'Adige di Trento e de Il Mattino di Bolzano; e della rivista Confronti a Roma. Tra le sue pubblicazioni, oltre alla sua ultima fatica editoriale «CITTÀ SANTA E LACERATA - GERUSALEMME PER EBREI, CRISTIANI, MUSULMANI» (Ed.Monti): «Dio in Piazza Rossa» (1991) e «L'ultimo papa re. Wojtyla, breve storia di un pontificato controverso» (1996). Luigi Sandri partecipa ai movimenti che si impegnano per una profonda riforma della Chiesa cattolica nella direzione indicata dal Concilio Vaticano II.

 

04/11/03 - San Bonifacio (VR) - «L'Ultima cena» di Leonardo Da Vinci

Prosegue il palinsesto culturale promosso dall’«Università popolare di Istruzione e formazione» che prevede l’organizzazione di una serie di incontri settimanali che avranno luogo presso Sala Barbarani (via Marconi) di San Bonifacio nei giorni di martedì alle ore 15,30. Martedì 4 novembre sarà la  professoressa Claudia Petrucci ad intervenire, con una lezione incentrata sull’«Ultima cena di Leonardo Da Vinci».

 

04/11/03 - Vicenza - «Inquinamento atmosferico da traffico veicolare»

L'Istituto Tecnico Professionale Boscardin di Vicenza, nell'ambito della rassegna "Convegno ambiente 2003", organizza una serie di incontri pubblici. Martedì 4 novembre alle ore17.30: tavola Rotonda su "Inquinamento atmosferico da traffico veicolare", con G. Poncato (ARPAV Vicenza), A. Todescato (ULSS 6), AIM Vicenza, C. Cicero (Assessore alla viabilità di Vicenza), G. Callegaro (Legambiente), A.M. Virgili (presidente di FIAB).

 

04/11/03 - Vicenza - Assemblea sindacale CUB 

RdB pubblico impiego CUB, Rappresentanze Sindacali di Base, Confederazione Unitaria di Base www.rdbcub.it- - cubvi@goldnet.it Vicenza – tel.fax 0444 514937. Il sindacato di base si è sempre opposto alle politiche concertative con i passati governi, anche di centrosinistra (spesso denunciando e scioperando da soli). Ancora oggi si oppone alle politiche di tabula rasa in termini pensionistici, di diritto al lavoro, di privatizzazioni e di svendita del patrimonio pubblico che il governo attuale vuole imporre. Oggi non servono piattaforme di mediazione, non servono “accordicchi”: alcuni sindacati hanno dato la mano, il governo si è preso tutto. Di fronte alla gravità della manovra in atto occorre attivare la più vasta e ampia mobilitazione de lavoratori e lavoratrici, studenti, pensionati, indicendo iniziative che contrastino nel profondo il tentativo del governo. Iniziative che, pena la sconfitta, non devono ridursi solamente ad operazioni di pura facciata o di contenimento neo-concertativo delle mobilitazioni dei lavoratori. Per una stagione di lotte che ripristini i diritti e i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici su salario, pensioni e reddito indicizzati; per battere la  precarietà; per un presente e un futuro senza incertezze e paure. MARTEDI’ 4 NOVEMBRE DALLE ORE 8 ALLE ORE 10,30 si terrà UN’ASSEMBLEA  RETRIBUITA di tutto il personale dipendente degli uffici e degli enti pubblici della città, presso la Sala Conferenze “Chiostri di Santa Corona” a Vicenza. Questo l’ordine del giorno: Pensioni,  Finanziaria, Legge 30 e precarietà, Contratti, Questione Salariale  e Reddito, SCIOPERO DEL 7 NOVEMBRE.

 

04/11/03 - Vicenza - «Americani», all'Hulk 

Martedi' 4 novembre alle ore 21,00 a VICENZA, proiezione del film «Americani» di James Foley (Usa, 1992) presso l’Hulk - Contra' Pedemuro San Biagio, 65. Il mantenimento del posto di lavoro in una agenzia immobiliare statunitense scatena fra gli impiegati il piu' feroce e impudente istinto di conservazione. Da una commedia di Mamet premiata con il Pulitzer. Ingresso libero. Per informazioni: spaziohulk@libero.it - 340 6874793.

 

04/11/03 - Altavilla Vicentina (VI) - LE PATOLOGIE PIU' FREQUENTI NELL'ANZIANO. IL PROBLEMA DEI FARMACI 

Il Comune di ALTAVILLA VICENTINA informa che martedì 4 novembre alle ore 20,30 presso la Residenza per anziani "Papa Luciani" (via Vicenza 15) si terrà un incontro sul tema: «LE PATOLOGIE PIU' FREQUENTI NELL'ANZIANO. IL PROBLEMA DEI FARMACI». Relatore: il geriatra dottor Benetollo. Per informazioni: 0444.371289 chiedere di Meri o Rosanna. Ingresso libero.

 

04/11/03 - Costabissara (VI) - LE RADICI STORICHE DEL CONFLITTO ARABO ISRAELIANO 

Martedì 4 novembre alle ore 20,30 a COSTABISSARA (VI) presso il Salone del Centro Parrocchiale San Giorgio si terrà un incontro sul conflitto israelo-palestinese. Tema: «LE RADICI STORICHE DEL CONFLITTO ARABO ISRAELIANO». Relatore: prof. Maurizio Dal Lago. Organizza: Istituto di Scienze Sociali Nicolò Rezzara - Tel. 0444 324394.

 

04/11/03 - Padova - «FLESSIBILITA' DEL LAVORO. EFFETTI ESISTENZIALI E PSICOLOGICI SUI GIOVANI»

Il Centro Studi e Formazione Sociale «Fondazione Emanuela Zancan», nell’ambito dei palinsesti “Martedì culturali» organizza, martedì 4 novembre alle ore 16.00, a Padova, presso la Sala Polivalente di via Diego Valeri (a 300 metri dalla stazione ferroviaria), un convegno sul tema: «FLESSIBILITA' DEL LAVORO. EFFETTI ESISTENZIALI E PSICOLOGICI SUI GIOVANI». Interverranno: Augusto Polmonari (docente di Psicologia Sociale Università di Bologna) con una relazione su: «Prospettive occupazionali e costruzione dell’identità in adolescenza»; Guido Sarchielli (docente di Psicologia del lavoro Università Bologna), «Tempi di lavoro, rischi psico-sociali e strategie della persona»; Massimo Neri (docente di Organizzazione Aziendale, Università di Modena), «Aspetti economico-organizzativi della flessibilità del lavoro». Per informazioni: 049663800.

 

04/11/03 - Modena - «Storie di pace e di guerra dagli ospedali di Emergency»

Storie di pace e di guerra dagli ospedali di Emergency. Martedì 4 novembre ore 21.30 - via Santa Caterina 120, Modena. Durante la serata verrà illustrato l'impegno umanitario di Emergency nel Mondo, l'impegno sociale nella promozione di una cultura di pace in Italia e l'attività del gruppo di Modena.

 

04/11/03 - Casalecchio di Reno (BO) - Seconda esposizione di manifesti storici pacifisti, «Il seme della nonviolenza»

Presso la Casa della solidarieta` "A. Dubcek", che si trova in via del Fanciullo/6 a Casalecchio di Reno (BO), dal 3 al 27 novembre sarà allestita una seconda esposizione di manifesti storici, "Il seme della nonviolenza", curata dal Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale in collaborazione con l`associazione "Percorsi di pace". La sera del 4 novembre, alle ore 21, dopo aver incontrato nel pomeriggio insegnanti delle scuole locali, si terrà una conferenza del segretario del Movimento Nonviolento, Daniele Lugli. La mostra sara` composta da circa 50 manifesti e da 7 pannelli esplicativi su altrettante tematiche.

 

05/11/03 - Verona - «Le nuove tipologie lavorative: flessibilità o precarietà?»

Il COORDINAMENTO DONNE DS (Democratici  di Sinistra) di Verona organizza una serie di incontri e momenti di riflessione sul tema “Lavoro per le donne oggi… e domani?”. Mercoledì 5 novembre alle ore 18.30 a Verona presso la Sala AGEC – Via Enrico Noris, 1, DONATA GOTTARDI (Professoressa ordinaria di Diritto del Lavoro all’Università di Verona) affronterà il tema: “Le nuove tipologie lavorative: flessibilità o precarietà?”. Introduce e coordina Franca Rizzi Responsabile Provinciale del COORDINAMENTO DONNE DS.

 

05/11/03 - Legnago (VR) - Incontro con il giornalista e scrittore Beppe Severgnini

«Riello per la Cultura», l'Università del tempo libero e l'Assessorato alla Cultura di Legnago vi invitano, giovedì 6 novembre alle ore 21 presso il Teatro Salieri di Legnago (VR) all'incontro con il giornalista e scrittore Beppe Severgnini. Il professor Dante Clementi presenterà l'ospite e il suo ultimo lavoro: «Manuale dell'imperfetto sportivo» (Rizzoli) in libreria dal 5 novembre.

 

05/11/03 - Forlì - Incontro con Giuletto Chiesa

Mercoledi 5 novembre - ore 21 - presso Aula Magna di Corso della Repubblica a Forlì - Pubblico dibattito con Giuletto Chiesa. Il gruppo Emergency di Forlì sarà presente con un banchetto informativo.

 

06/11/03 - Verona - «C'è mondo fuor di queste mura...»: Senegal 

Il CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L'ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE IN ETA' ADULTA, DISTRETTO 29 - SCUOLA " G. CARDUCCI " VERONA, in collaborazione con l’Associazione Planet viaggiatori responsabili, Circolo Legambiente Fagiani nel mondo, Coordinamento Turismo Responsabile Verona; presenta il palinsesto culturale "C'è mondo fuor di queste mura…" (dedicato a Walter Pedrotti), rassegna di diapo racconti, di viaggi e assaggi per conoscere paesi e culture di altri mondi. Giovedì 6 novembre: “L’altro SENEGAL: turismo responsabile e naturalistico”; relatori: Alex Sarr (dell'Associazione San Cassinao e CMD Imola) e Diego Marani (giornalista di Nigrizia). A fine serata sarà offerto un piccolo assaggio “in tema”. L’incontro inizierà alle ore 20.30 e si terrà presso la scuola "G. Carducci" Via Betteloni, 21 Verona - tel. 045525551. Ingresso libero e gratuito.

 

06/11/03 - Verona - Mostra di disegni di Loretta Viscoso: “Disegni in un palmo di mano"

Inaugurata il 24 ottobre, la Mostra di disegni di Loretta Viscoso, intitolata: “Disegni in un palmo di mano" attende la vostra visita presso il circolo della Rosa, Via Santa Felicita 13, a Verona. La mostra propone 108 disegni realizzati dall'artista nel corso degli ultimi due anni. Il tema dominante è quello della figura, vista in varie situazioni, talvolta molto ironiche. La tecnica prevalente è la matita. La Mostra rimarrà allestita fino all’8 novembre, e visitabile nel seguente orario: dalle 17.30 alle 19.30. Durante la mostra saranno proposti ai visitatori alcuni laboratori aventi come tema il palmo della mano: Giovedì 6 novembre, dalle ore 17.30 alle18.30,  "Massaggiamoci le mani", laboratorio condotto da Elena Delaini; ore 18.30-19.30, "Dalla mano al cubo, con un filo di colla", laboratorio condotto da Stefano Guffanti. I laboratori sono gratuiti. Per informazioni e prenotazioni laboratori: 045 8011169 oppure 340 6332435.

 

06/11/03 - Verona - La scultura improbabile nel XX secolo, da Alberto Giacometti a Jeff Koons

«La scultura, tra celebrazione monumentale e sperimentazione concettuale» (a cura di Camilla Bertoni) è il tema del ciclo di incontri attraverso i diversi aspetti di un linguaggio artistico che nel corso del ‘900 ha modificato e ampliato enormemente le sue possibilità formali e gli ambiti della propria creatività e specificità. I temi passano attraverso: la storia ottocentesca di questa forma espressiva, legata ad un’idea di monumentalità e di celebrazione degli ideali e della memoria; gli aspetti tecnico-formali, dal modellato ad un fare di matrice minimalista, dalla fusione alla lavorazione del ferro con la tecnologia necessaria; le sperimentazioni sui materiali che ha visto il XX secolo e le contaminazioni di linguaggi che le ultime generazioni hanno messo in atto mutando radicalmente le forme espressive; il rapporto tra antico e contemporaneo, tra scultura e spazio destinato ad accoglierla. Giovedì 6 novembre, ore 17.45 «La scultura come ricerca sulla forma e sperimentazione sui materiali». Giorgio Cortenova: «La scultura improbabile nel XX secolo, da Alberto Giacometti a Jeff Koons», presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti (vicolo volto Due Mori, sala conferenze piano terreno, tel. 045 800 19 03). Il direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Forti Giorgio Cortenova aprirà una panoramica sulle forme della scultura nel XX secolo, dallo svuotamento della forma umana, oggetto principe delle opere dell’artista svizzero Alberto Giacometti, fino all’utilizzo libero dei materiali cui ha fatto ricorso per le sue immagini pop l’americano Jeff Koons.

 

06/11/03 - Vicenza - “Dalla produzione al consumo ecosostenibile"

L'Istituto Tecnico Professionale Boscardin di Vicenza, nell'ambito della rassegna "Convegno ambiente 2003", organizza una serie di incontri pubblici. Giovedì 6 novembre alle ore 18.00 si parlerà in merito al tema: "Dalla produzione al consumo ecosostenibile" con M. Mabilia della Cooperativa Unicomondo, Baù, responsabile servizio sicurezza ambiente di APINDUSTRIA Vicenza, M. Farina, consulente ambientale, titolare di Ecochem, Vicenza, R. Casolin e G. Calli di Arcoprofil srl, Santorso.

 

06/11/03 - Vicenza - «LA COPPIA: EVOLUZIONE, PROGETTI E PROBLEMATICHE» 

Il Centro Italiano Femminile (Tel. 0444 226653) di VICENZA vi invita, giovedì 6 novembre alle ore 20,30 presso il Palazzo Opere Sociali (Piazza Duomo, 2) a Vicenza, all’incontro sul tema: «LA COPPIA: EVOLUZIONE, PROGETTI E PROBLEMATICHE», normativa giuridica, canonica e aspetti psicologici nel progetto familiare: dinamiche e problematiche nel periodo prenuziale. Incontro con Alessandra Beltramini, Tiziano Apolloni, Alberta Giandomenici. Ingresso libero.

 

06/11/03 - Malo (VI) - «ELETTROAGOPUNTURA»

Il Comune di Malo (VI) (Ufficio Cultura - Tel. 0445 585268) informa che giovedì 6 novembre alle ore 20,45 presso l’Aula Consiliare San Bernardino – Malo, nell’ambito del palinsesto «Le nuove frontiere terapeutiche» si parlerà di «ELETTROAGOPUNTURA». Incontro con Massimo Castaldo: tecniche moderne nell’applicazione degli antichi principi di agopuntura, per l’equilibrio energetico e la salute dell’individuo. Ingresso libero.

 

06/11/03 - Montecchio Maggiore (VI) - Seminario su FRANCESCO GUCCINI

Giovedì 6 novembre alle ore 21 presso il Centro Giovani di Montecchio Maggiore (VI) (Via L. da Vinci, 17) nell’ambito del palinsesto «Momenti d'autore - Navigare controvento» si parlerà di FRANCESCO GUCCINI in un seminario di approfondimento e chiacchiere intorno al cantautore. A cura del gruppo Drosophyla. L’iniziativa è promossa dall’Informagiovani di Montecchio Maggiore - Tel. 0444 490934.

 

06/11/03 - Silea (TV) - “Medici di guerra, inviati di pace"

Giovedì 6 novembre Teresa Sarti (presidente di Emergency) sarà presente a Silea (Tv) in occasione della conferenza pubblica dal titolo "Medici di guerra, Inviati di pace". L'incontro avrà luogo presso l'Auditorium Parrocchiale di Silea alle ore 20.30.

 

06/11/03 - Rovereto (TN) - «Un canto per l’Africa – canti popolari latino americani e arie d’opera»

«Un canto per l’Africa – canti popolari latino americani e arie d’opera» è il titolo della manifestazione benefica organizzata dall’Associazione amici del sen. Giovanni Spagnoli (impegnata in progetti di volontariato con il Sud del Mondo), che si terrà a Rovereto (TN), presso la Sala Filarmonica, giovedì 6 novembre alle ore 20,45. Sul palcoscenico si alterneranno artisti di fama internazionale: Zorayda Salazar, Bruno Pola, Carlos Montoya, Gianni Caracristi, Pino Angeli, Fausto Vicenzi, Giorgio Avanzino.  Ingresso unico 10 euro, per prenotazioni 3393072936. Per informazioni: www.assamicispagnolli.org

 

06/11/03 - Forlì - «Cacciare Berlusconi, ma per un'alternativa di società»

Giovedì 6 novembre ore 21 a FORLI', l’Associazione marxista rivoluzionaria «PROGETTO COMUNISTA» (Sinistra del Prc)  vi invita in via Bruni (adiacente p.zza Saffi) all’incontro sul tema: «Cacciare Berlusconi. ma per un'alternativa di società». All’assemblea pubblica prenderà parte Francesco Ricci (vicepresidente CNG del Prc).

 

06/11/03 - Milano – Il movimento dei movimenti e la trasformazione della politica tra ordine istituzionale ed autorganizzazione

LA DEMOCRAZIA E LA POLITICA - IL MOVIMENTO DEI MOVIMENTI E LA TRASFORMAZIONE DELLA POLITICA TRA ORDINE ISTITUZIONALE ED AUTORGANIZZAZIONE” è il tema dell’incontro che si terrà a Milano giovedì 6 novembre alle ore 20.45 presso la Camera del Lavoro (sala Buozzi), Corso di Porta Vittoria 43. Ne discutono: Danilo Zolo (Università di Firenze); Mimmo Porcaro (saggista); Giuseppe Pirola (gesuita, docente filosofia Aloisianum); Vittorio Agnoletto (cons. int. FSM); Marco Bersani (Attac). Organizza:  Associazione Culturale Punto Rosso, Libera Università Popolare.

 

06/11/03 - Milano –  «RITIRIAMO LA PACE DAI NOSTRI BALCONI?». Incontro con don Albino Bizzotto, Josè Luis Del Roio, Gisella Desiderato, padre Alex Zanotelli e Giulietto Chiesa.

Il gruppo di riflessione sociopolitica Maat, insieme all'associazione Tam Tam e al Social Forum di Zona 4, promuovono un incontro dal titolo "RITIRIAMO LA PACE DAI NOSTRI BALCONI?". Ci dicono che la guerra è finita, ma migliaia di bandiere sventolano ancora sui balconi di Milano: perché? Ci aiutano a rispondere: don Albino Bizzotto (Beati Costruttori di pace), Josè Luis Del Roio (Forum Mondiale delle Alternative), Gisella Desiderato (giornalista). In collegamento telefonico: padre Alex Zanotelli (missionario Comboniano) e Giulietto Chiesa (giornalista). Durante la serata verrà presentato da alcuni degli autori il libro: "Bandiere di Pace. Il mondo in costruzione", Chimienti editore, 2003. L’appuntamento si tiene giovedì 6 novembre alle ore 21, presso il Cineteatro l'Arca, c.so XXII Marzo 23/15, a Milano.

 

07/11/03 - Verona - Incontri di studio biblico sul libro profetico di Giona / 1

La Chiesa Valdese di Verona vi invita al primo di una breve sequenza di incontri (tre in tutto) di studio biblico sul libro profetico di Giona, venerdì 7 novembre dalle ore 18,30 alle 20 presso la Sala valdese di via Pigna, a Verona. Si inizierà dal commento di Eugen Drewermann: “E il pesce vomitò Giona all’asciutto” (Queriniana 2003). Gli incontri successivi si terranno il 14 e il 21 novembre.

 

07/11/03 - Verona - Santa Messa a sostegno dell'attività FEVOSS

La FEVOSS (FEDERAZIONE DEI SERVIZI DI VOLONTARIATO SOCIO SANITARIO) di Verona (Via S. Nazaro, 73 - Tel. 045-8002511 - Fax 045-593412) comunica VENERDI’ 7 NOVEMBRE alle ore 18,30 presso la Chiesa Parrocchiale di Poiano, ci sarà una Santa Messa in ricordo di tutti i defunti della FEVOSS. Per informazioni contattare la Sede Centrale FEVOSS (tel. 045/8002511).

 

07/11/03 - Verona - Cena brasiliana del «Gruppo donne gaye»

Circolo Pink (centro di cultura e iniziativa gay/lesbica/bisessuale e transgender Verona) informa che Venerdi 7 novembre alle ore 21.00 il Gruppo donne gaye organizza una cena brasiliana. Informazioni: Elena 347 6021398.

 

07/11/03 - Verona - Incontro con Paolo Crepet al «Caffè Letterario»

Venerdì 7 novembre alle ore 18 al «Caffè Letterario» della Libreria Rinascita (Corso Porta Borsari, 32 - Verona) un grande avvenimento: incontro con Paolo CREPET autore del libro «VOI, NOI - sull'indifferenza di giovani e adulti» (ed. Einaudi).

 

07/11/03 - Vicenza - «DI RITORNO DALL'ARGENTINA: i ragazzi dell'Arciragazzi raccontano il loro viaggio e il progetto "Manos Unidas"»

Venerdì 7 novembre alle ore 21.30, l’Associazione “Uorra Uorra” e Arciragazzi Vicenza presentano: «DI RITORNO DALL'ARGENTINA: i ragazzi dell'Arciragazzi raccontano il loro viaggio e il progetto "Manos Unidas"», diapositive, musica, degustazione prodotti tipici. Interverranno:   Lorenzo Cappellaro:  Associazione Uorra Uorra - Riviera Folk Festival; Alessandro Valle:  Presidente Arciragazzi Vicenza;  Nora H. Rodriguez: Vicepresidente Nazionale Arciragazzi. L’appuntamento si terrà presso l’Auditorium Chiesa di S.Croce Bigolina, via Tormento a Vicenza.

 

07/11/03 - Vicenza - «AL DI LA' DELLE NUVOLE ATTRAVERSO LE FESTE E LE TRADIZIONI DEL TIBET»

Venerdì 7 novembre si terrà a VICENZA, presso il Teatro Parrocchia Sant'Antonio (Via Grandina) l’appuntamento «AL DI LA' DELLE NUVOLE ATTRAVERSO LE FESTE E LE TRADIZIONI DEL TIBET», con Giorgio Righetto e Giovanna Dirodi. Inizio alle ore 20.45, ingresso libero. Promuove: Circolo Fotografico Vicentino - Tel. 0444 960258-565362-963915.

 

07/11/03 - Vicenza - «EL CAMINO DE SANTIAGO» Serata di diapositive

La Società Alpinisti Vicentini organizza a Vicenza, presso la sede di Viale Trieste, 29/b, un appuntamento ad ingresso libero sul tema: «EL CAMINO DE SANTIAGO», serata di diapositive presentate da Paola e Carmen Pozzer che racconteranno la loro esperienza. Inizio alle ore 21 di venerdì 7 novembre. Per informazioni: Società Alpinisti Vicentini - Tel. 0444 301637, martedì e venerdì 21-22.30.

 

07/11/03 - Vicenza - «GLI ANIMALI PARLANO, LUI SCRIVE: GIANCARLO FERRON»

Venerdì 7 novembre a VICENZA, presso la Sala riunioni del Centro Giovanile Maddalene, serate culturale attorno al tema: «GLI ANIMALI PARLANO, LUI SCRIVE: GIANCARLO FERRON», incontro con lo scrittore Giancarlo Ferron, autore del libro "Ho visto gli animali piangere", alle ore 20.30, ingresso libero. Promuove l’iniziativa il Circolo San Giuseppe - Gruppo Cultura e Biblioteca di Maddalene - Tel. 0444 980402.

 

07/11/03 - Vicenza - «10 anni di Bilanci di Giustizia - L'esperienza di famiglie in rete per consumi leggeri»

GAS (Gruppo acquisto solidale) di Vicenza e GAS Unicomondo in collaborazione con Unicomondo - Beati i Costruttori di Pace - Gocce di Giustizia – Nodo vicentino Rete Lilliput, Ti invitano all’incontro sul tema: “10 anni di Bilanci di Giustizia - L'esperienza di famiglie in rete per consumi leggeri” che si terrà Venerdì 7 novembre alle ore 20.45 presso il Centro Civico Circoscrizione 7 di Vicenza. Interverrà Antonella Valer, Autrice del libro "Bilanci di Giustizia". Ingresso libero. 750 famiglie che in tutta Italia hanno messo sotto controllo i loro consumi riuscendo, nel 2002 a sborsare il 24 per cento in meno di quello che ha speso mediamente una famiglia italiana, un risparmio che più di una volta su quattro è venuto da scelte effettuate secondo criteri di giustizia. E’ l’esperienza dell’Operazione Bilanci di Giustizia, che da dieci anni mette in rete famiglie di tutta Italia. Una rete che si è data appuntamento qualche settimana fa a Igea Marina per l’assemblea annuale. “Esiste oggi in Italia una fascia di persone che è decisa a liberarsi da questo sistema di mercato, il fenomeno delle famiglie bilanciste è un segnale di società” spiega don Gianni Fazzini, anima di questa esperienza nata come campagna nel settembre 1993 da Beati i Costruttori di Pace. L’idea rivoluzionaria era allora quella di pensare alle famiglie come soggetto micro-economico deciso a modificare secondo giustizia la struttura dei propri consumi e l’utilizzo dei propri risparmi, cioè l’economia quotidiana. Oggi le famiglie di Bilanci di Giustizia sono composte per il 60 per cento da adulti fra i 19 e i 40 anni, più della metà ha una cultura media-superiore e l’82 per cento vive in case di proprietà: famiglie giovani, ricche e acculturate. “E’ uno spaccato di società molto interessante – commenta Fazzini -, una fascia di popolazione assolutamente critica verso questo sistema economico e che riconosce come deviante l’invito a consumare. Deviante sia per la propria felicità che per il futuro del mondo”. La fonte di questa liberazione è il passaggio di saperi che la società di oggi non considera: come il gusto di farsi pane in casa, o un uso secondo giustizia del computer adottando il sistema operativo Linux, o, ancora,  l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Il tutto all’interno di un intenso e quotidiano lavoro di rete.

 

07/11/03 - Ceregnano (RO) - «IL DEBITO ESTERO E LE GUERRE DI OGGI». Incontro con Gino Barsella

Il CIRCOLO NOI  -  TEATRO 99 PEZZOLI di Ceregnano (Ro) organizza il palinsesto “Una politica di giustizia per una economia  di uguaglianza - I venerdì di novembre”. VENERDI’  7 NOVEMBRE  alle ore 21  - presso il  Teatro 99, incontro sul tema: “IL DEBITO ESTERO E LE GUERRE DI OGGI” con GINO BARSELLA, coordinatore nazionale della Campagna “SDEBITARSI”, Roma.

 

07/11/03 - Modena - «CRISTIANESIMO E ISLAM, UN INCONTRO POSSIBILE »

Il 9° Incontro cristiano – musulmano: “CRISTIANESIMO E ISLAM, UN INCONTRO POSSIBILE - Società plurale, identità religiosa e laicità” si terrà  a Modena, presso la Camera di Commercio, via Ganaceto 134, Venerdì 7 novembre. Questo il programma: ore 9.00,  Saluti di Francesca Maletti (Presidente Provinciale A.C.L.I  Modena); Introduzione al convegno di Natalino Stringhini (Vicepresidente nazionale  A.C.L.I.); Intervento di Mons. Benito Cocchi (Arcivescovo di Modena e Nonantola). Primo incontro: “Società plurale, identità religiosa e laicità” con Carlo Molari (teologo cattolico, Roma) e Omero Marongiu (sociologo musulmano, Lille - F), presiede: Hamza R. Piccardo (Gruppo Coordinamento). Nel pomeriggio, alle ore 14.30 ci saranno i seguenti interventi: “L'esperienza del pluralismo religioso in Francia: limiti e risorse della laicità” con Valérie Amiraux, (ricercatrice al CNRS, - F); “In partibus infidelium: la presenza dei musulmani in Italia, fra paure e speranze” con Paolo Branca, docente università cattolica, Milano; presiede: Soana Tortora (Gruppo Coordinamento). Alle ore 17, “La rottura del digiuno di Ramadan (iftar)” con Omar Caminetti (Gruppo Coordinamento). Informazioni: tel 059/214213 e-mail incontrimodena@libero.it

 

07/11/03 - Ferrara - Festival dei diritti: «I diritti umani in Cabilia [Algeria]»

Venerdì 7 novembre alle ore 18,00 presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara (Via Savonarola 19) incontro sul tema: «I diritti umani in Cabilia [Algeria]» con Karim Metref e Michelangelo Severgnini, autori del video "Il ritorno degli Aarch" che verrà proiettato; Prof. Vermondo Brugnatelli, Università di Milano. L’iniziativa rientra all’interno del palinsesto Festival dei Diritti http://www.festivaldeidiritti.it .

 

08/11/03 - Verona - Oscar Luigi Scalfaro al don Mazza: «Cattolici e Costituzione: ieri e oggi»

L’Istituto don Nicola Mazza di Verona organizza, sabato 8 novembre alle ore 10.30 presso il Teatro dell’Istituto (via San Carlo, 5 – Tel. 045 8348536) un incontro sul tema: «Cattolici e Costituzione: ieri e oggi» con la testimonianza di Oscar Luigi Scalfaro.

 

08-09/11/03 - Verona - «La storia di Iqbal», una storia di denuncia dello sfruttamento minorile

Il Teatro dei Vaganti di Verona in collaborazione con Mani Tese presenta lo spettacolo: «LA STORIA DI IQBAL» LIBERAMENTE TRATTO DAL ROMANZO DI FRANCESCO D’ADAMO SCRITTO E DIRETTO DA GIOVANNI SIGNORI. SUL PALCO : MARIELLA SOGGIA E CHIARA TIETTO. L’evento si terrà SABATO 8 NOVEMBRE alle ore 21.00 e DOMENICA 9 NOVEMBRE alle ore 16.30 presso il TEATRO FILIPPINI (Via. del Campanile Filippini 1) a VERONA. L’ambiente in cui raccontiamo la storia è simbolico e ricorda senza volerlo riprodurre fedelmente una fabbrica di tappeti, al suo interno due attrici racconteranno  la storia di Iqbal. Ad una di esse viene dato il compito di “guidare” i giovani spettatori tra i fili che tessono la drammatica  trama della storia. I due personaggi negativi, Il Padrone e la Padrona, sono interpretate dalle attrici che indossano due maschere orientali, una maschile e l’altra femminile. Rivolgiamo lo spettacolo ad un pubblico di ragazzi che copre un fascia di età 8 -12 anni che corrisponde più o meno all’età che hanno i bambini di cui raccontiamo. Non è questa una storia facile da raccontare, è una storia cruda che denuncia un dramma come quello dello sfruttamento del lavoro minorile che coinvolge milioni di bambini. Lo spettacolo non si sottrai alla denuncia.  Il tono è forte. Perché quindi raccontare una storia come questa ai nostri ragazzi? Si potrebbe decidere di evitare di raccontarla, ma noi pensiamo invece, che anche loro abbiano il diritto, il dovere, di sapere. LA STORIA VERA: IQBAL MASIH alla tenerissima età di 5 anni viene ceduto ad un fabbricante di tappeti in cambio di pochi dollari. E’ un prestito in denaro che servirà a coprire le spese del matrimonio della sorella. Potrebbe questo, essere l’inizio di una schiavitù senza fine. Ma un giorno IQBAL, fortunatamente incontra gli attivisti del Fronte di Liberazione dal lavoro minorile e per la prima volta scopre di avere dei diritti. Decide di raccontare la sua storia e il suo improvvisato discorso fa scalpore e viene pubblicato da alcuni giornali locali. IQBAL incontra  Eshan Ullah Khan leader del Fronte di Liberazione e sua guida. Così IQBAL diventa simbolo e portavoce del dramma dei bambini lavoratori nei convegni, prima nei Paesi asiatici, poi a Stoccolma e a Boston. Da grande voleva fare l’avvocato per aiutare i bambini lavoratori a liberarsi dalle catene che anche lui aveva conosciuto. Ma la storia della sua libertà è breve. Il16 aprile 1995 gli sparano a bruciapelo mentre corre in bicicletta nella sua città natale. «Un complotto della mafia dei tappeti» dirà Eshan Ullah Khan subito dopo il suo assassinio.

 

08/11/03 - Verona - «Per un'Europa neutrale e attiva, disarmata e smilitarizzata, solidale e nonviolenta»: incontro con Lidia Menapace, Mao Valpiana e Giovanni Benzoni

Si svolgerà l'8 novembre a Verona, su invito di autorevoli personalità come Lidia Menapace, Mao Valpiana e Giovanni Benzoni, un incontro a cui sono invitate caldamente a partecipare tutte le persone di volontà buona per dare una più precisa definizione alla proposta promossa da Lidia Menapace e dalla Convenzione permanente di donne contro le guerre "per un'Europa neutrale e attiva, disarmata e smilitarizzata, solidale e nonviolenta" e tradurla in un appello e un'iniziativa, la cui necessità e urgenza e' a tutti evidente. Quella formulata da Lidia Menapace e' - come e' stato già scritto – una proposta aperta e inclusiva, che vuol essere occasione d'incontro di diverse esperienze e culture, di sinergia di pratiche e progetti diversi, di riconoscimento e condivisione in un comune impegno, necessario e urgente, per costruire un'Europa di pace che assuma la nonviolenza come criterio e come impegno. Senza presunzioni, senza rivendicazioni di primogeniture, valorizzando il contributo, le esperienze e le riflessioni di tutte e tutti coloro che vorranno impegnarsi insieme nel rispetto della soggettività di ciascuna e ciascuno, in corale colloquio. Il luogo dell'incontro dell'8 novembre a Verona e' la Casa per la nonviolenza, in via Spagna 8 (vicino alla Basilica di San Zeno); l'orario dell'incontro e' dalle ore 11 alle ore 16. Lidia Menapace sarà lì fin dalle ore 10, per poterci parlare insieme anche di altro. Per arrivare alla Casa per la nonviolenza: dalla stazione ferroviaria prendere l'autobus n. 61, direzione centro, scendere alla fermata di via Da Vico, subito dopo il Ponte Risorgimento; chi arriva in macchina deve uscire al casello di Verona Sud, seguire la direzione centro fino a Porta Nuova, poi a sinistra lungo la circonvallazione interna fino a Porta San Zeno. Per informazioni e contatti: tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: azionenonviolenta@sis.it

 

08/11/03 – Bussolengo (VR) – A teatro, “El congresso”

Per il terzo anno consecutivo il teatro parrocchiale di Bussolengo ospita il cartellone teatrale organizzato dalla compagnia I Gotturni direzione artistica di Claudio Messini e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bussolengo. Sabato 8 novembre si apre una mini sezione dialettale con la compagnia “El Gavettin” e il loro “El congresso”.

 

08/11/03 – Pastrengo (VR) - SERATA LIKELEMBA: DIAMO UN FUTURO AD UNA FAMIGLIA DEL CONGO. ADESIONI ENTRO OGGI

C'è tempo fino ad oggi per aderire a questa iniziativa: Sabato 15 novembre, SERATA LIKELEMBA: DIAMO UN FUTURO AD UNA FAMIGLIA DEL CONGO, al ristorante Simba, presso il Parco Natura Viva di Pastrengo (VR). In un recente viaggio in Africa siamo entrati in contatto con una realtà di miseria e sofferenza che ci ha molto colpito ma anche sollecitato a fare qualcosa per contribuire, sia pure in piccola parte, a migliorare le condizioni di vita di quelle popolazioni. Venuti a sapere di un progetto a favore di un gruppo di donne che, con le loro famiglie, si sono rifugiate in Tanzania dopo essere scampate ai massacri nella Repubblica Democratica del Congo, abbiamo deciso di organizzare qualche attività per raccogliere i fondi per realizzarlo. L'obiettivo è quello di fornire a 31 famiglie un contributo di 251 euro come capitale iniziale per avviare alcune iniziative produttive di tipo agricolo e commerciale. Il costo dell'intero progetto è di 7781 euro e speriamo di riuscire a realizzarlo con il vostro contributo. Informazioni e prenotazioni: Tiziana (tizlov@tin.it), cell. 348-7259430. È richiesto un contributo di 20 euro a persona. (segnalazione di Luca Salvi).

 

08/11/03 – Vicenza – «STOP THE WALL - FERMIAMO IL MURO»

Sabato 8 novembre a VICENZA, presso il Centro Storico, «STOP THE WALL - FERMIAMO IL MURO», in concomitanza con la manifestazione nazionale a Roma, Salaam Ragazzi delll'Olivo, CGIL, CISL e UIL organizzano l'iniziativa contro la costruzione del muro di separazione tra Israele e Palestina. Appuntamento dalle ore 16 alle 19. Per informazioni: Salaam Ragazzi dell'Olivo - Tel. 0444 506048.

 

08/11/03 – Schio (VI) – Giornata antifascista

Domenica 6 luglio 2003, per il secondo anno consecutivo, la città di Schio, Medaglia d’Argento alla Resistenza, è stata costretta a subire l’ennesimo insulto da parte di circa 600 neo fascisti e neo nazisti. Per le strade di Schio, scortati dalla polizia e dalla questura, hanno sfilato in camicia nera  inneggiando al duce. Dopo aver dato vita ad una manifestazione antifascista alla quale hanno aderito numerose associazioni - tra le quali l’ANPI, la CGIL, la CISL, il  comitato Malga Zonta ecc.. - come PRC crediamo sia giunto il momento di dire e di mostrare ai cittadini ciò che si nasconde dietro a quella che i nostalgici definiscono una semplice cerimonia in memoria delle vittime. Il PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA (FEDERAZIONE DI VICENZA) organizza SABATO 8 NOVEMBRE presso il circolo operaio il Bruco di Magrè di SCHIO (VI) dalle ore 15,00 alle ore 22,00 una OSTRA FOTOGRAFICA «FACCETTA NERA» (quello che non avete visto  il giorno 6 luglio 2003 ); alle ore 16,30, ASSEMBLEA PUBBLICA sul tema: «VECCHIE E NUOVE DESTRE», interverranno: Ezio Simini (storico della Resistenza e segretario PRC SCHIO), Elia Rosati (portavoce Collettivo Spartakus),  Saverio Ferrari (osservatorio democratico sulle nuove destre – MILANO). Coordinerà : Ezio Lovato, segretario PRC delle federazione Vicenza. Alle ore 22,00 CONCERTO ANTIFASCISTA CON : SKIVA  ( JUNGLE – FUNK – PUNK ). PER TUTTA LA SERATA SARA’ POSSIBILE CENARE: CARNE AI FERRI, POLENTA, FORMAGGI E BUON VINO.

 

08/11/03 – Thiene (VI) – Festa corale 2003

Sabato 8 novembre l’Associazione Culturale Coro “Città di Thiene” organizza la FESTA CORALE 2003, seconda edizione della manifestazione avviata con successo lo scorso anno nel lusinghiero tentativo di riprendere l’esperienza degli “Incontri Corali”, una delle iniziative che fino agli anni ‘90 fu fiore all’occhiello non solo della Città di Thiene ma anche della provincia vicentina. L'occasione di quest'anno sarà molto prestigiosa: oltre al Coro organizzatore (al gran completo con sezione Giovanile e Adulta), saranno ospiti il Gruppo Corale "I GIALUTH" di Roveredo in Piano (PN) diretti da Lorenzo Benedet ed il Coro Giovanile "BALIO DVARONIO" di Vilnius (Lituania) diretto da Raimondas Katinas, la più importante realtà della musica vocale Lituana. Entrambi i Cori vantano un palmares invidiabile, essendo stati in tempi recenti vincitori di importanti concorsi internazionali. L’Appuntamento si terrà presso l’AUDITORIUM "CITTA' DI THIENE" alle ore 20.45. Per informazioni:LORENZO FATTAMBRINI, direttore del Coro "Città di Thiene", 0445 884656 - 335 8238524, E-mail l.fatt@tiscali.it

 

08/11/03 – Arzignano (VI) – Spettacolo teatrale: "Il Principe del Lago" per l'ANNO EUROPEO DELLE PERSONE DISABILI

Sabato 8 novembre ad Arzignano (VI), presso il Teatro Matterello (Via Mazzini, 22), «2003 - ANNO EUROPEO DELLE PERSONE DISABILI» Spettacolo teatrale: "Il Principe del Lago", spettacolo a cura del Gruppo Amicizia, tratto dal libro di Claudio Imprudente "Il Principe del Lago". Sarà presente l'autore. Durante la serata si esibirà il gruppo Ambaradan - Abili e disabili in concerto. Inizio alle ore 20.30. Per informazioni. Comune di Arzignano - Ufficio Cultura - Tel. 0444 476543, 333 6232408-7143144.

 

08/11/03 – Montecchio Precalcino (VI) – «LE VIE DEL DIALOGO, LE VIE DELLA PACE»

Sabato 8 novembre a MONTECCHIO PRECALCINO (VI) presso la Sala Consiliare, nell’ambito del palinsesto «Dalla diversità al pluralismo» promosso dagli « Enti locali per la pace - Coordinamento Vicentino» vi invitano alla conferenza sul tema: «LE VIE DEL DIALOGO, LE VIE DELLA PACE», incontro con Ettore Mo, inviato speciale del Corriere della Sera e Marco Del Freo, freelance. Metamorfosi del viaggio. Il volto degli altri. Inizio alle ore 20.30, ingresso libero.

 

08/11/03 - Milano - Convegno sui brevetti

SABATO 8 NOVEMBRE presso la CAMERA DEL LAVORO - C.SO PORTA VITTORIA 43, a Milano, si terrà un seminario sulle conseguenze sociali ed economiche dei brevetti. Dalle ore 9.30 alle 13.30 si avvicenderanno gli interventi di: SAMIR AMIN (dir. Forum du Tiers Monde, pres. Forum Mondiale delle Alternative) con una relazione su “Il capitalismo contemporaneo, i monopoli, le multinazionali e le privatizzazioni”; RICCARDO PETRELLA (Univ. di Lovanio, Segr. Contratto Mondiale Acqua) “La mercificazione della conoscenza”;  VANDANA SHIVA (direttrice Research Foundation for Science, Tecnology and Ecology) “I brevetti, il Wto e la privatizzazione del vivente: le conseguenze sul Sud del mondo”; VITTORIO AGNOLETTO (Cons. Int. Fsm) “I brevetti ed il diritto alla salute”; NICOLA NICOLOSI (Segreteria Cgil Lombardia) “I monopoli della conoscenza e il declino industriale italiano”;  GIORGIO CREMASCHI (segr. nazionale Fiom) “Le conseguenze dei brevetti e dei monopoli sul lavoro” e GIANNI TAMINO (Università di Padova) “Brevetti, biotecnologie e privatizzazione del genoma umano”. Dalle ore 14.30 alle 18 il tema affrontato sarà: “La riforma della brevettabilità. Il monopolio brevettale e altre forme di remunerazione”. Interverranno: BENEDETTO VECCHI (Il Manifesto) “La proprietà privata nell'epoca del postfordismo come appropriazione di conoscenze prodotte collettivamente”; ANDREA FUMAGALLI (Università di Pavia) “Saperi collettivi e proprietà intellettuale. Le alternative”; Video-intervista a RICHARD STALLMAN (Free Software Foundation); ARTURO DI CORINTO (Università di Roma) “La Rete e la libera circolazione della conoscenza. Il movimento per il software libero”. Sono infine previsti gli interventi di: GIANNI TOGNONI (Fondazione Int. Lelio basso), SABINA SINISCALCHI (Fondazione di Banca Etica), IVAN VERGA (Ass. Verdi Ambiente Società), ROBERTO BRAMBILLA (Rete di Lilliput), GIANCARLO ZINONI (Attac) e altri in via di definizione. Conclusioni di VANDANA SHIVA. Organizzano: Associazione Culturale Punto Rosso-Forum Mondiale delle Alternative, Circolo Culturale Palazzo Cattaneo, Fondazione Culturale di Banca Etica, Cgil Lombardia, Fiom Cgil, Greenpeace, Rivista Altreconomia, Rivista Viator, Pax Christi, Associazione Verdi Ambiente Società.

 

08/11/03 - Milano - Giornata internazionale di protesta contro il muro in Palestina

FACCIAMO DEL 9 NOVEMBRE UNA GIORNATA INTERNAZIONALE DI PROTESTA CONTRO IL MURO IN PALESTINA. IL MURO DEVE CADERE. Aderendo a appello lanciato dalle organizzazioni palestinesi e dai settori pacifisti israeliani, organizziamo: UN PRESIDIO SCENICO CONTRO IL MURO DELL'APARTHEID IN PALESTINA. Sabato 8 Novembre dalle ore 17.00 alle ore 20.00 in Piazza San Babila a Milano. Promotori: Action for Peace, Ass.Cult. Punto Rosso, Avvocati contro la Guerra, Arci, Basta Guerra, Cooperativa Chico Mendes, Donne in Nero, Gruppo per la Pace in Palestina, Salaam Ragazzi dell'Olivo-Milano. Milano - informazioni: tel. 02541781  mongelli@arci.it . APPELLO DELLE ORGANIZZAZIONI PALESTINESI PER UNA MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA COSTRUZIONE DEL MURO DELL'APARTHEID: Il 9 novembre 1989 il muro di Berlino che rappresentava in Europa il simbolo della Guerra Fredda e l'emblema della vergognosa politica di divisione delXX secolo veniva abbattuto. Oggi un nuovo muro deve cadere! Facciamo del 9 di novembre una giornata internazionale di protesta contro la costruzione del nuovo muro che Israele sta costruendo attraverso la Cisgiordania. Questa costruzione, conosciuta come Muro della Separazione o Muro dell'Apartheid è l'ennesimo tentativo israeliano di strangolare la Palestina e l'ultimo assalto dell'occupazione. La politica della confisca delle terre e dell'acqua, distruzione degli olivi e dell'agricoltura palestinese rientrano nella rinnovata volontà di espansione coloniale che ha obbiettivi strategici a lungo periodo, da raggiungere in un clima di terrore simile a quello che nel 1948 ha causato l'espulsione di migliaia di persone. Chiediamo la mobilitazione di tutti coloro che credono assurdo questo concetto medioevale e che debba scomparire. Il Palestine Monitor e il Movimento per la Protezione della Società civile Palestinese chiede urgentemente di partecipare alla giornata internazionale di protesta organizzando dimostrazioni, sit-in e tutte le attività tese a far comprendere alle persone il significato e la gravità della costruzione di questo nuovo muro.

 

09/11/03 - Verona - Manifestazione per la Pace in Medio Oriente

Domenica 9 novembre dalle ore 16,30 in PIAZZA ERBE a Verona si terrà una «Manifestazione per la Pace in Medio-Oriente»: per fare controinformazione, ma anche per dare voce e corpo alla pace possibile. Parlerà Taffy Levav, "refusenik" israeliana che ha fatto obiezione al servizio militare nei Territori Occupati; parleranno volontari internazionali che hanno fatto interposizione nonviolenta nelle città e nei villaggi palestinesi; ci saranno video e foto sull'occupazione e la costruzione del muro e bevande calde per confortarci un po'.

 

09/11/03 - Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) - UN CONVEGNO SULLA GROLA CON LUIGI VERONELLI INAUGURA LA 10° RASSEGNA DEL VINO BIOLOGICO ALLA CÀ VERDE

Domenica 9 novembre alla Cà Verde di Sant’Ambrogio di Valpolicella si rinnova il tradizionale appuntamento con la Festa di San Martino. Anche quest’anno, nell’ambito della 10° Rassegna del vino biologico, gli  ampi spazi dell’agriturismo saranno aperti al pubblico fino a tarda sera per una giornata dedicata alle degustazioni, all’artigianato e ai divertimenti, ma anche alla riflessione sul futuro della Grola. La festa infatti sarà inaugurata alle 10.30 con il convegno “La Collina della Grola – Per la cura e il recupero di un bene pubblico nel suo territorio” che vedrà la partecipazione di Luigi Veronelli, noto anarcoenologo e Wanda Tommasi, filosofa della comunicazione: due testimonial d’eccezione, che interverranno al convegno per promuovere le finalità del progetto “Terre della Grola”. Nata poco più di un anno fa per volontà della cooperativa Ottomarzo, di un gruppo di cittadini, di associazioni, e di sindaci della Valpolicella, la cooperativa Terre della Grola si è posta fin da subito l’obiettivo di curare e recuperare la cosiddetta Collina della Grola, dove oggi sorge la Cà Verde e dove da 25 anni si applica il metodo dell’agricoltura biologica, si attuano percorsi di inserimento sociale per persone svantaggiate e di cooperazione con il sud del mondo. Il convegno di domenica 9 novembre sarà l’occasione per ricordare che tra le finalità del progetto c’è non solo l’acquisto delle terre, messe all’asta dalla Provincia di Verona, ma anche il recupero degli immobili abbandonati (un ex sanatorio e una Villa con parco secolare) coinvolgendo i cittadini in un vero e proprio “concorso di idee” che consentirà di raccogliere proposte sull’uso “sociale” delle strutture. Per tutta la giornata di domenica 9 novembre si potranno assaporare i vini della rassegna, piatti e prodotti tipici. Non mancheranno caldarroste e formaggi biologici prodotti nella tenuta Cà Verde. Il pomeriggio sarà dedicato alle famiglie, con l’animazione per bambini del gruppo Aribandus. Dalle 15.30 musica dal vivo con il gruppo “L’Altra Metà”. Per agevolare i numerosi visitatori, un servizio navetta gratuito garantirà i collegamenti dal parcheggio Fiera di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Per informazioni: Coooperativa Ottomarzo - tel. 045 6862272.

 

09/11/03 - Rifugio Boschetto (VR) - CASTAGNATA CON IL CAI (Club Alpino Italiano)

La Sezione CAI di San Bonifacio organizza per domenica 9 novembre la consueta Castagnata di fine stagione". Il ritrovo è presso il rifugio Boschetto alle ore 9.00 dal quale si partirà per una breve escursione. Alle 12.15 sarà possibile pranzare presso il rifugio (conviene prenotare, 045.7847005) e alle 14.00 verranno distribuite castagne e vino torbolin. La partecipazione è aperta amichevolmente a tutti. E' un'occasione per ritrovarsi, scambiarsi le esperienze dell'estate appena passata e programmare le prossime attività nella speranza che arrivi presto la neve. Per informazioni: Cai San Bonifacio (VR) www.caisanbonifacio.it  caisanbonifacio@caisanbonifacio.it

 

09/11/03 - Mori (TN) - «Un canto per l’Africa – canti popolari latino americani e arie d’opera»

«Un canto per l’Africa – canti popolari latino americani e arie d’opera» è il titolo della manifestazione benefica organizzata dall’Associazione amici del sen. Giovanni Spagnoli (impegnata in progetti di volontariato con il Sud del Mondo), che si terrà a Mori (TN) presso l’Auditorium, domenica 9 novembre alle ore 17. Sul palcoscenico si alterneranno artisti di fama internazionale: Zorayda Salazar, Bruno Pola, Carlos Montoya, Gianni Caracristi, Pino Angeli, Fausto Vicenzi, Giorgio Avanzino.  Ingresso unico 10 euro, per prenotazioni 0464 911126. Per informazioni: www.assamicispagnolli.org

 

10/11/03 – Vicenza – “Aggiornamento sull'inquinamento elettromagnetico: fonti, normative, influenze sull'organismo, effetti sanitari”

L'Istituto Tecnico Professionale Boscardin di Vicenza, nell'ambito della rassegna "Convegno ambiente 2003", organizza una serie di incontri pubblici. Lunedì 10 novembre alle ore 18.00 verrà affrontato il tema: "Aggiornamento sull'inquinamento elettromagnetico: fonti, normative, influenze sull'organismo, effetti sanitari", con L. Belleri (ARPAV), G.M. Padoan (presidente Coordinamento Comitati di Vicenza per la tutela dai campi elettromagnetici), Dipartimento di Prevenzione ULSS 4,  V. Sorrentino (Assessore all'ambiente di Vicenza).

 

10/11/03 – Bologna – «LA RUSSIA DI PUTIN»

Istituto Gramsci Emilia-Romagna (tel. 051 231377 / 227971 http://www.iger.org info@iger.org ) organizza una serie di seminari all’interno del palinsesto «LE SORTI DEL MONDO - Scenari e prospettive della politica internazionale» che si tengono alle ore 17.00 presso la Sala dell'Aquila - Via Galliera 26, a Bologna. Lunedì 10 novembre, «LA RUSSIA DI PUTIN» con Francesco Benvenuti, Università di Bologna; Andrea Romano, Fondazione Italianieuropei.

 

11/11/03 – Vicenza – Film «Nuvole in viaggio» all'Hulk

Martedi' 11 novembre a VICENZA, alle ore 21,00, proiezione del film «Nuvole in viaggio» di Aki Kaurismaki (Finlandia, 1997) presso l’Hulk - Contra' Pedemuro San Biagio, 65. La registrazione brechtianamente stilizzata della straziante quotidianità, umiliata dalla pazzia del mondo contemporaneo, di marito e moglie, entrambi senza lavoro, nella lontana e miserrima Finlandia. Ingresso libero. Per informazioni: spaziohulk@libero.it - 340 6874793.

 

11/11/03 – Sandrigo (VI) – SERATE DI ECOLOGIA DOMESTICA/2: “Uso domestico dell’acqua”

Il gruppo per il Commercio Equo e Solidale "A.T.M." di Sandrigo (VI), organizza un ciclo di incontri culturali intitolato: “SERATE DI ECOLOGIA DOMESTICA - scopriamo ed affrontiamo insieme piccoli e grandi problemi del vivere comune”. Relatore delle serate sarà: Pietro FURLAN. Il secondo dei tre incontri in programma, aperto al pubblico, si terrà martedì 11 novembre presso la sala conferenze della Biblioteca comunale di Sandrigo, con inizio alle ore 20.30. Il tema sarà: “Uso domestico dell'acqua”. La durata dell’incontro sarà di circa due ore: dopo una relazione introduttiva, verrà lasciato ampio spazio al pubblico presente per porre domande al relatore o esporre opinioni personali al fine di aprire un dibattito sull'argomento della serata.

 

11/11/03 – Costabissara (VI) – «1987: LA PRIMA INTIFADA»

Martedì 11 novembre alle ore 20,30 a COSTABISSARA (VI) presso il Salone del Centro Parrocchiale San Giorgio, nell’ambito del palinsesto «Il conflitto israelo-palestinese» si terrà un incontro sul tema: «1987: LA PRIMA INTIFADA» con il professor Maurizio Dal Lago. Per informazioni: Istituto di Scienze Sociali Nicolò Rezzara - Tel. 0444 324394.

 

 

BUONASSOCIAZIONE


 

1. PULLMAN PER ROMA: ADESIONI ENTRO IL 3 NOVEMBRE PER PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER DIRE «NO AL MURO DELL'APARTHEID IN PALESTINA» DELL'8 NOVEMBRE 

STOP THE WALL, STOP THE WAR. VITA, TERRA, LIBERTA' PER IL POPOLO PALESTINESE E TUTTI I POPOLI DEL MEDIORIENTE. Il 9 novembre del 1989 cadeva il muro di Berlino. Nel novembre del 2003 un altro muro sta sorgendo in Palestina, nei territori occupati. L’8 NOVEMBRE si terrà  a ROMA una Manifestazione nazionale per dire «No al muro dell'apartheid in Palestina», «No all'occupazione israeliana della West bank, di Gaza e delle alture del Golan», «No alla guerra permanente di Bush e Sharon contro gli stati e i popoli del Medioriente», No alla partecipazione italiana all'occupazione Usa dell'Iraq». E cinque forti «SI»:  «al ritiro israeliano alle frontiere del 1967 e alla nascita dello stato palestinese», «al rispetto delle risoluzioni dell’Onu e della Convenzione di Ginevra», «alla liberazione di Yasser Arafat, Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri politici palestinesi», «ad un Medioriente di pace senza armi di distruzione di massa», «al ritiro del contingente italiano dall'Iraq». A Verona si sta verificando la possibilità di organizzare un pullman per la manifestazione a Roma dell’8 novembre. Si devono raggiungere un numero minimo di 40 persone per coprire i costi, con una spesa individuale di circa 30,00 euro. La partenza è prevista per le 5,30 da Porta Palio con ritrovo alle 5,15. Inizio corteo è ore 14,00. Rientro in nottata. Prenotazioni entro e non oltre le 24,00 del 3 novembre. È ovvio che se il numero delle adesioni dovesse risultare inferiore a 40, non sarà possibile il noleggio del pullman, per ovvi motivi di costi. Prenotazioni: Sabrina 045597988 (lasciare messaggio in segreteria se non presente in casa); Francesco 3284176327. Comunicare numero di persone che intendono prenotarsi e lasciare un recapito telefonico. Per la conferma che il numero di persone minimo sia stato raggiunto siete pregati di telefonare nei giorni 4-5-6 novembre.

 

2. 4 NOVEMBRE: AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA NELLE PIAZZE D'ITALIA. RICORDIAMO LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE CON UN VOLANTINO E UNA BANDIERA - PeaceLink propone per il 4 novembre una iniziativa leggera e "lillipuziana" da realizzare nella propria citta', con un minimo dispendio di tempo e di denaro. L'associazione ha infatti lanciato una "chiamata alla pace", creando un gruppo composto da volontari che si sono resi disponibili per attivita' nonviolente. Per unirsi a questa rete di volontari si possono inserire i propri dati collegandosi all'indirizzo http://db.peacelink.it/antiguerra Per il 4 novembre proponiamo - nelle piazze dove vi siano celebrazioni ufficiali - UNA ATTIVITA' DI VOLANTINAGGIO E/O DI ESPOSIZIONE DELLA BANDIERA DELLA PACE. Per il volantinaggio PeaceLink ha realizzato un mini/dossier in due pagine sulla "festa" del 4 novembre. Per evitare noie legali, e per essere consapevoli dei propri diritti e doveri, e' INDISPENSABILE leggere le "INFORMAZIONI LEGALI SULL'AZIONE NONVIOLENTA IN PIAZZA" riportate in coda al testo. Portate con voi UNA COPIA STAMPATA di queste informazioni legali e fatele leggere alle autorità se vi fossero contestazioni (le abbiamo preparate studiandole "a tavolino" con un avvocato). Per la riuscita di queste azioni e' importante che tutto si svolga in spirito di pace e nonviolenza, e senza turbare o ostacolare la cerimonia "ufficiale". IL VOLANTINO DA DISTRIBUIRE: La "festa" del 4 novembre fu UNA RICORRENZA ISTITUITA DAL FASCISMO per trasformare le vittime di una guerra spietata e non voluta in eroi coraggiosi che si immolavano per la Patria. Furono costruiti monumenti ai caduti e agli insegnanti fu chiesto di celebrare le forze armate. Questa eredita' non e' stata sufficientemente sottoposta a critica con l'avvento della Repubblica. Tutto questo e molto altro e' documentato in UN PICCOLO VOLANTINO/DOSSIER CHE PUO' ESSERE DIFFUSO NELLE PIAZZE D'ITALIA DURANTE I FESTEGGIAMENTI "UFFICIALI" e durante le parate militari che si svolgono puntualmente ogni anno in questa data. Basta chiedere ai vigili urbani o alla questura per scoprire la piazza della propria citta' dove si svolgeranno i festeggiamenti militari. Il volantino sul 4 novembre, in formato PDF e già pronto da stampare, e' disponibile all'indirizzo http://www.peacelink.it/dossier/4novembre/4nov.pdf

 

3. VERONA. CORSO DI AGGIORNAMENTO PER INSEGNANTI: «I BAMBINI A GIOCARE, GLI ADULTI A LAVORARE»

Sono ancora aperte le iscrizioni al corso di aggiornamento: «I bambini a giocare, gli adulti a lavorare» per insegnanti della scuola materna, elementare e media promosso da FONDAZIONE AIDA­ Ente Accreditato dal Ministero Pubblica Istruzione, in collaborazione con l’Associazione MANI TESE. Il corso è liberamente ispirato allo spettacolo teatrale di Fondazione Aida/Teatro dei Vaganti “La Storia di Iqbal” (tratto dall’omonimo libro di Francesco D’Adamo), che ripercorre le vicende del piccolo Iqbal Masih, un ragazzo diventato in tutto il mondo simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Il corso di aggiornamento, tenuto da Giovanni Signori (regista dello spettacolo) in collaborazione con l’Unità Didattica di Mani Tese, é rivolto alle insegnanti delle scuole materne, elementari e medie e si sviluppa in 7 incontri (per un tot. di 15 ore). Si tratta di incontri di sensibilizzazione sulle tematiche del lavoro minorile che offriranno strumenti didattici per sviluppare questo problema in classe con i bambini/ragazzi. Esperti di Mani Tese daranno alcune informazioni sulle attuali problematiche del lavoro minorile, utili per un  approfondimento con la classe: statistiche, analisi, descrizione dei fatti, ecc. Nell’ambito del corso, inoltre, lo spettacolo verrà presentato e “letto” nell’ottica di integrare la visione dello stesso con alcune attività da svolgere con gli alunni. Calendario degli incontri: domenica 9 novembre ore 16,30 visione dello spettacolo “Storia di Iqbal” con successivo dibattito presso il Teatro Filippini; lunedì 10/17/24 e giovedì 13/20/27 novembre dalle ore 17,00  alle ore 19,00 presso il Laboratorio Filippini in Vicolo Satiro 8 Verona. Costo d’iscrizione: 60 euro. Ricordiamo che lo spettacolo é realizzato con il sostegno di European Youth Foundation per progetti pilota sull’educazione ai diritti umani. PER INFORMAZIONI: Fondazione Aida, Vicolo Satiro n. 6, Tel. 045/8001471, e-mail: formazione@f-aida.it

 

4. VERONA. SPAZIO DONNA LAVORO

Un nuovo servizio gratuito della Cisl di Verona nato come supporto alla donna di qualsiasi età in cerca di occupazione o in fase di reinserimento lavorativo. Fa riferimento al progetto Donne at Work finanziato dalla Regione Veneto nell'ambito della programmazione FSE A/1 obiettivo 3. Si offrono colloqui, consulenze personalizzate e di gruppo. Lo sportello è aperto nelle due sedi Cisl:  Lunedì, ore 9-12 e Venerdì, ore 15-18 a Verona in Lungadige Galtarossa,22 telefono 0458096052;  Mercoledì, ore 9-12 a Legnago in via Don Minzoni telefono 044225888.

 

5. VERONA. UN CORSO MODULARE DI LETTURA AD ALTA VOCE

L’Associazione di Volontariato “Il Cigno” O.N.L.U.S., per la promozione della lettura, organizza un Corso modulare di LETTURA ad alta voce presso il Centro di Formazione alla Solidarietà FE.V.O.S.S. in Viale Dell’Industria, 13 (parcheggio interno). L’ obiettivo del corso è quello di offrire ai partecipanti delle modalità personalizzate per migliorare le proprie prestazioni di lettura ad alta voce in pubblico scegliendo il modulo (o i moduli) più adatto a ciascun caso. Il primo modulo (9 ore) è così articolato: lunedì 17 novembre dalle 20,30 alle 22,30 - Lino Padovani: elementi del linguaggio non verbale; sabato 29 novembre dalle 16,00 alle 18,00 - Elisa Zoppei:  lettura espressiva e intrattenimento/lettura; domenica 30 novembre dalle 16,00 alle18,00 - Elisa Zoppei: oltre l’incantamento della voce. Percorsi di lettura animata. Il secondo modulo (9 ore) è così articolato: Franca Corradini e Franco Cappa - domenica 30 novembre dalle 10,00 alle 12,00: ortoepia: la corretta pronuncia del bel parlare; lunedì 15 dicembre dalle 20,30 alle 22,30: noi, il libro, gli altri; lunedì 22 dicembre dalle 20,30 alle 22,30: parole in gioco a più voci. Il terzo modulo (9 ore) “La bellezza della voce: tecniche di potenziamento e riscaldamento vocale. Metodo di Jonathan Hart Makaia” è così articolato: Sabrina Modenini - lunedì 10 novembre dalle 20,30 alle 22,30: importanza e tecniche della lettura ad alta voce; prime note sull'impostazione vocale; lunedì 24 novembre dalle 20,30 alle 22,30 Impostazione e tecniche di riscaldamento vocale; accenni di dizione e ortoepia; lunedì 01 dicembre dalle 20,30 alle 22,30: riscaldamento vocale ed esercitazioni di lettura ad alta voce. Le modalità sono quelle di lezioni frontali ed esercitazioni guidate. Al termine del corso sarà rilasciato oltre al materiale didattico anche l'attestato di partecipazione relativo alle ore frequentate. Un modulo costa 30,00 euro; due moduli 50,00 euro; tre moduli 65,00 euro. Per informazioni tel. 045 982927, E-mail: ilcigno.net.@virgilio.it o visitare il sito www.ilcigno.net

 

6. VERONA. GIOCHIAMO A FARE TEATRO CON "IL CIGNO" PRESSO IL CENTRO CULTURALE DI POIANO

L’Associazione di Volontariato “Il Cigno” O.N.L.U.S. in collaborazione con il COMUNE DI VERONA – CIRCOSCRIZIONE 8^ - Centro d’ Incontro Valpantena propone a tutti i ragazzi e ragazze tra gli 8 e 14 anni “GIOCHIAMO A FARE TEATRO”. Attraverso giochi ed esercizi che affinano la capacità di ricorso all’ascolto, alla voce, alla respirazione, allo spazio, al contatto, alla gestualità, all’improvvisazione imparerete le tecniche dell’attore. Nello stesso tempo apprezzerete, divertendovi, valori importanti della vita: imparare ad ascoltare, sviluppare la vostra sensibilità, lavorare con la fantasia, esercitare l’umiltà, conoscervi e conoscere gli altri, usare diverse forme di linguaggio. Gli incontri saranno tenuti dai proff. Fiori Mirella e Pongiluppi Maurizio il mercoledì presso il Centro Culturale di Poiano con inizio il 12 novembre 2003 fino alla fine di maggio 2004. Il giorno 12.11.03 alle ore 16.30. presso il Centro Culturale di Poiano gli animatori del corso presenteranno in forma più dettagliata il loro programma a voi, ai vostri genitori e a quanti sono interessati. Il programma prevede una rappresentazione finale che andrà prefigurandosi durante lo svolgimento del corso e che sarà realizzata secondo le caratteristiche del gruppo. PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI: Ufficio Cultura della Circoscrizione 8^ tel. 045/ 550899.

 

7. VILLAFRANCA (VR). CORSO PRATICO DI CUCINA BIOINTEGRALE

"La Buona Terra" di Villafranca, in collaborazione con Tecla Fontana organizza un Corso Pratico di cucina biointegrale. Quatto incontri per imparare i principi fondamentali dell’alimentazione  naturale vegetariana. Per conoscere e cucinare insieme cereali, legumi e verdure, la base di questo tipo di alimentazione. Gli incontri si svolgeranno presso LA BUONA TERRA di Villafranca dalle ore 19.00 sino al caffè! Questo il programma: 10.11.2003 introduzione teorica sui più comuni errori alimentari, come evitarli e le alternative. Preparazione, cottura e degustazione di MIGLIO ed AVENA; 17.11.2003,  introduzione teorica sulle combinazioni alimentari. Preparazione, cottura e degustazione di RISO e GRANO SARACENO; 24.10.2003, introduzione teorica sull’equilibrio dei pasti fondamentali: Colazione, pranzo e cena. Preparazione, cottura e degustazione di ORZO e FARRO; 15.12.2003,  introduzione teorica sulle proteine vegetali. Preparazione, cottura e degustazione di LEGUMI, TOFU e SEITAN. Per informazioni

LA BUONA TERRA – Via Custoza 32/b – Villafranca - Tel. 045 6303434 - Fax 045 7979272 - e.mail  la­buonaterra@tele2.it 

 

8. COLOGNOLA AI COLLI (VR). APPELLO PER SALVARE IL TEATRO «GLISENTI»

Questo vuole essere un appello che lanciamo a tutta la popolazione di Colognola affinché si adoperi per mantenere aperto il proprio Teatro, autentico monumento, l’unico monumento che ha svolto il ruolo di segnalibro nelle pagine della storia del nostro paese e sta rischiando di chiudere!

Questo vuole essere un richiamo al gusto dell’arte, del bello, per salvare tutti noi dall’egoismo, dalla sete di denaro e di facili speculazioni, che stanno inquinando   ogni strato sociale. Per non vanificare gli sforzi, anche economici (soldi di tutti voi cittadini, spesi non più di dieci anni fa per rendere a norma lo stabile) vogliamo sensibilizzare tutti affinché la giustizia trionfi. Temiamo che con la chiusura del Teatro Glisenti sia davvero buio totale sulla già scarsa disponibilità di spazi culturali a Colognola ai Colli.  Contatta la Compagnia Teatrale: ogni vostro e-mail sarà un battito di vita per tutti noi e per i nostri figli: www.lamoscheta.it Fateci sentire che non siamo soli!

APPELLO - “Il teatro e le sue arti sorelle non possono esimersi dal loro ruolo di responsabilità verso la società. La nostra efficacia è grande e trascende i confini nazionali. Noi invitiamo la gente a teatro per presentare loro un’immagine della realtà, una forma saggia e condivisibile, capace di renderli consapevoli e di divertirli nello stesso tempo…. Mandiamo questo messaggio da oltre ventitré anni. L’arte può salvare l’uomo dall’intossicazione, dalle illusioni e dai miracoli. Noi gente di teatro, cerchiamo di rendere il nostro pianeta adatto a viverci sopra: e questo significa, soprattutto che dobbiamo creare un teatro per un presente di pace e un futuro solidale, in cui l’uomo sia d’aiuto all’uomo. Oggi, come in quasi tutto quello che facciamo, il problema della distruzione dell’uomo è qualcosa di cui ciascuno di noi è profondamente toccato. In un tempo in cui la diplomazia e la politica hanno armi cosi terribilmente corte e deboli, le delicate spalle dell’arte devono sopportare la pesante responsabilità di mantenere stretti i legami fra gli uomini. Qualsiasi cosa possa mostrarci che apparteniamo ancora ad una stessa specie, che siamo parte di una comunità, ha un grande valore umano. L’intera comunità è chiamata a raggiungere una vera catarsi, un sollievo dal dramma attraverso una comprensione profonda ed interiore, altrimenti la catastrofe si abbatterà su noi tutti. Il drammaturgo anonimo che ha scritto per noi le parti, questo grande "ironista", questo incredibile umorista, ha trasformato il mondo intero in un palcoscenico. La fiducia nella conoscenza ci ha trasformati tutti in attori; non ci sarà più pubblico per il grande silenzio che ci coprirà senza lasciare nessuno fuori del suo mortale sudario. Sto parlando, naturalmente del problema della guerra, ma implicito in tutti i drammi che non sono mai stati rappresentati è il tema del destino dell’uomo.. La sola differenza ora, è che piuttosto che un eroe isolato, noi tutti dobbiamo trovare una soluzione o morire. L’ironia finale è che siccome ci sentiamo presi nell’ingranaggio di forze distruttive e prive di rimorsi noi non possiamo trovare ciò che abbiamo sempre chiesto al nostro eroe tragico: un momento di riconciliazione, un momento d’accettazione non rassegnata, un istante in cui poter riconoscere che la causa della distruzione non è nelle stelle, ma in noi stessi. Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno del teatro: perché soprattutto il teatro pone l’uomo al centro del mondo. Dobbiamo avere un luogo di calma all’interno dell’avventura della vita, l’occhio al centro del ciclone, da cui osservare l’antica rivelazione di un uomo che doveva confrontarsi con Dio per costruire il proprio destino. (La Compagnia teatrale «La Moscheta»)

 

9. FIRMA ANCHE TU PER IL PARCO SUL MINCIO

Le Associazioni:WWF, LEGAMBIENTE,COMITATO PARCO COLLINE MORENICHE, LIPU, GRUPPO ECOLOGICO PESCHIERA,GENTE DI LAGO informano che hanno già raccolto oltre 1000 firme a favore della nascita del PARCO DEL MINCIO. Chi di voi non ha ancora firmato, ora lo può fare anche on-line sul sito di Legambiente Lombardia, qui sotto specificato. Per promuovere la Campagna sul Parco, domenica  16 novembre ci sarà una passeggiata naturalistica con castagnata finale, con partenza da Valeggio sul Mincio (notizie in merito le troverete sulla prossima newsletter). Intanto potete firmare qui l’appello.   http://www.legambiente.org/volontariato/appellomincio.htm

 

10. SANTORSO (VI). 2° CORSO DI DANCEABILITY, PER PERSONE ABILI E DIVERSAMENTE ABILI

L’ ”Associazione H-81 INSIEME VICENZA ONLUS” in collaborazione con: “ULSS N°4 ALTO VICENTINO”, “COMUNE DI SCHIO (VI)”, “COMUNE DI SANTORSO (VI)” e “PIANETA MOBILITÀ”, propone il «2° CORSO DI "DANCEABILITY"» (Tecnica di danza ed espressione corporea praticata da persone abili e diversamente abili). COS’È LA "DANCEABILITY": La "Danceability" e una tecnica che permette a persone abili e disabili di incontrarsi per danzare insieme, attraverso un percorso di ricerca che sfrutta le abilità fisiche ed espressive individuali. Il suo scopo è quello di rendere accessibile il linguaggio della danza a tutte le persone interessate,senza preclusioni di età, di esperienza o di condizione fisica e mentale. La danza si sviluppa attraverso la tecnica dell’improvvisazione, basata sulla consapevolezza di sé, sulla relazione e sulla fiducia reciproca. Tutti possono fare nuove e diverse esperienze delle proprie abilità (o diverse abilità) nel muoversi con gli altri, andando oltre i limiti a cui si è abituati.

A CHI SI RIVOLGE: Il corso si rivolge a tutte le persone, interessate a sviluppare la propria espressività attraverso la danza, di età superiore ai 13 anni ( abili, disabili fisici e disabili intellettivi lievi). Non è richiesta alcuna preparazione e/o tecnica  particolare di danza; tuttavia è auspicabile anche la presenza di danzatori, attori o comunque persone con esperienza nel campo delle arti performative. MODALITA’: Il lavoro richiede un tipo di approccio lento, graduale e continuativo, per questo gli appuntamenti sono preferibilmente di 5 ore diluite da brevi intervalli, più una pausa lunga di circa 40 minuti. La conduzione di tale corso sarà resa possibile grazie alla collaborazione con l’ Associazione artistica l’ “Ottavo Giorno” nata a Padova nel 1997 per promuovere attività artistiche di teatro e di danza rivolte alle persone diversamente abili. Si svolgerà in una palestra, con pieni criteri di accessibilità e comodo parcheggio nel piazzale esterno, del “Centro Giovanile” di Santorso (Vi) in via S. Maria n. 28. E’ IMPORTANTE CHE PARTECIPINO SIA PERSONE DIVERSAMENTE ABILI CHE ABILI. Gli incontri avranno cadenza mensile da novembre 2003 a maggio 2004 per un totale di 40 ore. DATE: sabato 22-11-03; sabato 20-12-03; sabato/domenica 17/18-01-04; sabato 21-02-04; sabato 20-03-04; sabato 17-04-04; sabato/domenica 22/23-05-04; ORARI: sabato dalle 14.20 alle 19.15; domenica 18-01-04 dalle 10.20 alle 15.15; domenica 23-05-04 verrà presentata una performance aperta al pubblico. COSTI: a persona 20 euro;  ridotto per studenti e persone diversamente abili 15 euro; ridotto per accompagnatori di diversamente abili 10 euro (le cifre indicate si intendono per ogni singola data e sono comprese di copertura assicurativa). Si consiglia a tutti di mettere abbigliamento sportivo e comodo, si lavora scalzi o con calzini. PER INFORMAZIONI: Zonzin Pierluigi: H 81 Insieme Vicenza Onlus - Tel  349-3262685  e-mail: pierzin@libero.it  sito internet: www.h81.org ; Erika e Francesca: “Sportello Città Senza Barriere” Comune di Schio (Vi) Tel 0445-691439 martedì e venerdì 9.30-12.00 e-mail: spaziotempolibero@comune.schio.vi.it

 

11. VICENZA. CORSO DI AGGIORNAMENTO PER VOLONTARI

Il CENTRO SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI VICENZA e il COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, in occasione dell’Anno Europeo delle persone con disabilità 2003, organizzano un Corso di aggiornamento per volontari “Oltre il 2003 . . .” La prima giornata si è già tenuta Venerdì 24 ottobre. Questi i prossimi appuntamenti in programma: SECONDA GIORNATA - Sabato 8 novembre 2003, ore 9,00 –10,45,

Relatrici: Sartori Licia (Presidente Commissione Invalidi Ulss 4) e Sartori Maria Pia (Responsabile benefici economici - Ulss 4): “Accertamento dello stato di invalidità di Handicap. Indennità di frequenza. Indennità di accompagnamento”. Dalle ore 11,00 alle 12,00 interverrà Graziano De Munari  (Responsabile CAAF CISL Vicenza) sul tema: “Agevolazioni fiscali per le persone con disabilità”. A seguire il dibattito. TERZA GIORNATA - Venerdì 28 novembre 2003, dalle ore 20,00 alle 22,00. Relatrici: Donata Gottardi (Docente  di Diritto del Lavoro) e Maria Trentin (Consigliera di Parità Provincia di Vicenza) “Conciliazione tra vita familiare e vita professionale”. QUARTA GIORNATA - Sabato 29 novembre 2003, dalle ore 9,00 alle 10.45, Salvatore Nocera (Vice Presidente F.I.S.H. – Federazione Italiana Superamento Handicap) parlerà di “Integrazione scolastica – La Riforma Moratti”. Dalle ore 11,00 alle 12,00, “La proposta di Legge per l’Amministratore di Sostegno”. Gli incontri si terranno presso il Centro di Servizio per il Volontariato (Contrà Mure San Rocco, 34) a Vicenza. Informazioni: Dal Molin Maria Rita, tel. 0445/855671 abitazione, cell. 338/9355000 e-mail mgbgrazia@tiscalinet.it

 

12. LA CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE DI VICENZA INVITA A PARTECIPARE ALLO SCIOPERO DEL 7 NOVEMBRE E ALLA MANIFESTAZIONE A MILANO

La CUB  confederazione unitaria di base di Vicenza presente in numerosi luoghi di lavoro pubblici e privati aderisce e partecipa allo sciopero nazionale indetto  per il 7 novembre con manifestazione a Milano. La scelta di fare questo sciopero  è dettata dal fatto che l'arroganza del Governo BERLUSCONI-BOSSI-CASINI-FINI non conosce limiti. E' proprio di ieri l'approvazione  a colpi di fiducia al Senato della legge Finanziaria che comprende l'emendamento sulle pensioni e misure sulla sanità che faranno aumentare per il 2004 di 150 Euro  la  spesa  sanitaria  che ogni cittadino dovrà sostenere. Questo mentre si vive un momento in cui il costo della vita ha subito una impennnata vorticosa  ciò  impedisce di arrivare a fine mese con gli stipendi di lavoro dipendente o da rapporti di lavoro precari, flessibili. il 7 novembre oltre alla cacciata di Berlusconi reclamiamo salari  e redditi europei, reclamiamo non la modifica  ma la cancellazione della legge 30 sulla precarietà (che alcuni sindacati hanno firmato) , perché la precarietà è disumana. Reclamiamo anche  Pensioni  e Stipendi indicizzati perché il costo della vita non si mangi gli aumenti contrattuali. Dunque uno sciopero, che non vuole accordicchi, che non vuole che chi  governa  suoni sempre la stessa musica. Uno sciopero che non vuole difendere un esistente di bassi salari e di precarietà, di divisione e frantumazione del mondo del lavoro,  ma un presente e un futuro migliori con diritti e  dignità  di chi lavora e  una  giusta redistribuzione tra tutti della richezza prodotta.  Uno sciopero dunque di tutto il lavoro dipendente e di tutta la società. La CUB invita tutti ad aderire e ad partecipare alla manifestazione di Milano.

 

13. FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA LATINO-AMERICANO, A CUBA CON L'ARCI

Il Comitato Arci di Legnago (VR) (Viale dei Tigli 42 – Tel. 0442 26053 - Fax 0442 605663) www.arcilegnago.it  - e.mail legnago@arci.it ) comunica che sta organizzando un viaggio a Cuba in occasione del Festival Internazionale del cinema latino-americano. Durante il soggiorno si potrà partecipare a tutte le attività collaterali organizzate dalla Direzione Nazionale dell’Arci. La partenza è da Verona - Villafranca (areoporto Catullo) il giorno 28 novembre. Per ulteriori informazioni siamo a vostra disposizione. Il viaggio è aperto anche alle persone che non sono interessate alle attività cinematografiche con possibilità di pacchetti personalizzati.

 

14. PROPOSTA DI UNA AZIONE ECCLESIALE NONVIOLENTA: IL RILASCIO DEI PERMESSI DI SOGGIORNO "IN NOME DI DIO", IL 15 NOVEMBRE

Cari amici siamo i Missionari Combonianidi Castel Volturno (Caserta) e vi proponiamo una Azione Ecclesiale Nonviolenta: il rilascio dei permessi di soggiorno “in Nome di Dio”, davanti alla Questura di ognuna delle vostre città, Sabato 15 Novembre, vigilia della Giornata Mondiale delle Migrazioni, alle ore 16.00. Questa Azione Ecclesiale Nonviolenta iniziata in Giugno a Caserta con l’incatenamento di fronte alla Questura-Prefettura proseguita con altre iniziative (fax, e-mail, cartoline e sit-in il 27 giugno davanti a 22 Prefetture e infine il 5 Ottobre con la preghiera di fronte a Montecitorio,  nel giorno della canonizzazione del nostro fondatore, Monsignor Daniele Comboni) continua con il rilascio dei permessi di soggiorno “in Nome di Dio”. Il Governo Italiano ha reso sempre più difficile la regolarizzazione degli immigrati favorendo così il crescere di un mondo sommerso di immigrati facilmente vittima della criminalità organizzata e di datori di lavoro senza scrupoli. Riteniamo che la legge Bossi-Fini sia lesiva dei diritti umani fondamentali degli immigrati e sia l’espressione di un governo e di una società incapace di accogliere e di vedere le ricchezze di cui gli immigrati sono portatori. Questa è la legge del Governo Italiano, ma non è la legge di Dio. Nel piano di Dio per l’umanità nessuno è straniero e quando i sistemi e i governi creano differenze tra cittadini e stranieri Lui, fa causa comune con gli stranieri e chiede il rispetto dei loro diritti. Per questo in “nome di Dio” vi invitiamo a rilasciare il permesso di soggiorno agli immigrati perché Dio da loro questo diritto. Questa azione evidentemente non è esclusiva dei cristiani ma aperta a persone e gruppi di tutte le religioni e di ogni credo umano. Vi diamo qualche suggerimento: questa azione si svolga possibilmente davanti alla Questura; portare un tavolino dove vengono compilati i permessi di soggiorno; esporre le bandiere della pace ed altri cartelloni e simboli (Es. catene) che spieghino il significato del gesto; spiegare agli immigrati che questo permesso di soggiorno non è riconosciuto dalla Questura; invitare giornali e televisioni per dare visibilità all’azione. Uniamo a questa lettera il modello del Permesso di soggiorno “in Nome di DIO” che potete stampare nel numero di copie che pensate di utilizzare. Vi ricordiamo che questo rilascio è simbolico, vuole aprire un dibattito, quindi il numero dei rilasci non è necessario che sia molto numeroso. Noi stamperemo questi modelli di permesso di soggiorno, se ne avete bisogno richiedeteli a noi. Se decidete di fare l’azione davanti alla Questura o altra piazza vi preghiamo di avvisarci per una valutazione finale. I Missionari Comboniani di Castel Volturno vi salutano e vi danno il loro recapito per ogni ulteriore chiarimento e richiesta. Missionari Comboniani, Via Matilde Serao,8 - 81030 Castel Volturno tel e fax: 0823-851390, cell. 338-8562963 - e.mail  giorgiopoletti@tiscali.it (Per vedere l'immagine della locandina del permesso disoggiorno si rimanda a:www.peacelink.it).

 

15. LINK. I NUOVI SITI DI «PAX CHRISTI», «MOSAICO DI PACE» E «CASA PER LA PACE»

Il sito di Pax Christi si fa in tre. Da oggi sono on line e nuovi di zecca i siti di Pax Christi - movimento cattolico per la pace www.paxchristi.it  di Mosaico di pace (www.mosaicodipace.it), la rivista mensile promossa dalla stesso movimento e della Casa per la pace (www.casaperlapace.it), luogo di attività formative e di ospitalità. Tante le novità a cominciare dalla semplicità di utilizzo e dall'essenzialità della grafica curate da Peacelink cui va l'apprezzamento per il lavoro a servizio della diffusione della cultura della pace. "Più che di una navigazione si può parlare di un porto in cui attraccare per ricercare e appassionarsi alla pace" – scherza Mons. Valentinetti, vescovo di Termoli e presidente di Pax Christi. Rispetto a quello che era nato nel 1998, il nuovo sito del movimento presenta molti documenti d'archivio in cui. pescare notizie e idee. Anche i nuovissimi siti della rivista Mosaico di pace e della Casa per la pace tendono a favorire la ricerca e a fornire idee per chi vuole formarsi alla pace e attivarsi per essa. "Il sito presenta le molteplici attività in cui Pax Christi è impegnato - riferisce Tonio Dell'Olio coordinatore nazionale - e propone percorsi di impegno al servizio della pace". Particolarmente utili risultano i link con le campagne in cui il movimento è impegnato come promotore o aderente. Insomma ce n'è quanto basta per essere sollecitati almeno dalla curiosità di scoprire cosa si cela dietro un nome latino che non ha mai smesso di essere una sfida alle coscienze delle persone, delle chiese e della società.

 

16. UN PROGETTO DI RICERCA SULLE IMPRESE IMPEGNATE NEL SETTORE DELL'ABBIGLIAMENTO E CALZATURIERO

Cari tutti, lo scorso 11 ottobre si è tenuta a Firenze la riunione del gruppo tematico "lente sulle imprese" per una valutazione delle attività svolte e una programmazione del lavoro futuro. Purtroppo abbiamo constatato che  la partecipazione al gruppo è stata piuttosto scarsa e  fra le varie ipotesi a spiegazione del fenomeno ci siamo  detti che mentre è forte l'abitudine al consumo critico e ai boicottaggi, è meno sviluppato l'atteggiamento di ricerca e di promozione di campagne nei confronti delle imprese. Di fronte alla constatazione di scarsa partecipazione, la prima tentazione è  stata di chiudere l'esperienza e aspettare tempi più maturi. Ma subito dopo ci siamo detti che questa scelta non è corretta perché il tema delle imprese è di fondamentale importanza per un movimento che punta ad un'economia di giustizia. Basti pensare ai crimini che le imprese commettono contro i diritti e contro l'ambiente. Del resto il tema delle imprese si impone costantemente quando parliamo di economia alternativa. Così abbiamo deciso di rilanciare introducendo un cambiamento di rotta: dichiariamo conclusa l'esperienza del gruppo di lavoro tematico con funzione di elaborazione politica e proponiamo l'avvio di un gruppo di lavoro operativo su un compito ben definito. In concreto vorremmo proporre alla rete di imbarcarsi, in collaborazione col Centro Nuovo Modello di Sviluppo e Mani Tese, su un progetto di ricerca sulle imprese del settore abbigliamento e calzaturiero con l'obiettivo di produrre una guida al consumo critico del settore. E' stato individuato questo settore per tre ragioni: 1- è un settore di largo consumo; 2- è fra i settori più critici per i diritti dei lavoratori; 3- è fra i settori più globalizzati, pertanto fa da ponte con i temi più generali dell'economia mondiale. Attraverso questo lavoro collegiale, oltre a rendere un servizio a tutta la società civile, pensiamo di poter raggiungere anche altri obiettivi di diretto vantaggio per la nostra rete e in particolare: 1-consentire ai singoli nodi di fare un'esperienza di ricerca che può tornare utile per altre esigenze di tipo locale 2-dotare i singoli gruppi di persone con competenze specifiche sulle tematiche delle imprese e sui metodi di ricerca 3-rafforzare l'esperienza di rete attraverso un lavoro collegiale. Da un punto di vista pratico, il primo passo è di capire quali nodi sarebbero disponibili a coinvolgersi in questa iniziativa. Dopo di che faremmo una riunione per definire le modalità di lavoro, che dovrebbe prevedere un lavoro condotto su scala locale con incontri collegiali periodici per valutare le difficoltà incontrate, fare il punto dei risultati raggiunti e programmare le iniziative successive. In conclusione si tratterebbe di un percorso che fonde formazione e azione. Chiunque è interessato a questo progetto è pregato di contattare Francesco Gesualdi coord@cnms.it . Il gruppo GLT "lente sulle imprese" Centro Nuovo Modello di Sviluppo - via della Barra, 32 I-56019 Vecchiano (Pi) Italy tel. 0039 050 826354 fax  0039 050 827165 - e-mail: coord@cnms.it

 

17. SBILANCIAMOCI

In questi giorni è partita la campagna "Sbilanciamoci", presentando una manovra alternativa e sue proposte di emendamenti alla Finanziaria 2004. Una manovra che con 4 miliardi di euro in meno rispetto ai 16,3 previsti da quella del governo, mira ad aumentare la qualità della vita di tutti. Tra le proposte: più tasse per i redditi più alti e per le grandi imprese, per i fabbricanti di armi, per gli speculatori finanziari (tobin tax), per chi inquina (carbon tax) e più investimenti per le politiche sociali (sanità, istruzione, cooperazione). Per firmare la petizione: www.sbilanciamoci.org

 

18. MOSTRA INTERATTIVA: «ART.11 - L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA»

Il COOPI -(Cooperazione Internazionale), con la collaborazione del Centro Studi Difesa Civile e dell'associazione Specchio del Mondo, allestisce la mostra interattiva "Art.11- L'Italia ripudia la guerra" presso i Comuni interessati ad ospitare l'evento. La mostra è rivolta agli alunni delle scuole Superiori e dell'ultimo anno delle Medie; affronta il tema delle guerre, del rapporto tra queste e i mass media, delle armi, delle mine antiuomo, dei profughi e della cooperazione. La mostra fa parte di un progetto di educazione allo sviluppo, approvato e cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri, che prevede anche la realizzazione di un kit didattico da distribuire alle classi. Per gli Enti o le associazioni che intendono dare il proprio contributo, contattare: Alessandra Soprano: tel.02-3085057;fax 02-33403570; email soprano@coopi.org

 

19. REGIONE VENETO. SCADE L'11 NOVEMBRE IL BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI GIOVANILI

ATTENZIONE: a tutti quelli che hanno meno di 29 anni. Scade martedì 11 novembre 2003 il bando della Regione Veneto per sostenere progetti di gruppi informali di giovani. C'è la possibilità di vedersi finanziare un proprio progetto fino ad un costo di 5.000 euro!!! Visita il sito: http://www.junior.venetosociale.it/

 

20. UNA FAVOLA PER LA PACE

Una Favola per la Pace. Premio Letterario Internazionale in lingua Italiana, Città di Lugo (RA). Nasce il premio letterario per i racconti che mettono in risalto i temi della pace, per iniziativa dell'International Peace Beureau-Italia e del Comune di Lugo (RA). Gli autori concorrenti dovranno presentare un racconto inedito in lingua italiana di genere fiabesco della lunghezza massima di 12 cartelle editoriali in tre copie dattiloscritte entro e non oltre il 15 novembre a "UNA FAVOLA PER LA PACE"; c/o Biblioteca Comunale "F. Trisi"; P.zza Trisi, n.19;48022 Lugo (RA); Per informazioni sulle modalità d'iscrizione al premio ed eventuali chiarimenti chiamare il numero: 054538568.

 

21. «I CARE»

"Non c'è nulla di più ingiusto quanto far parti uguali fra diseguali". È una delle frasi celebri di don Milani a campeggiare sulla copertina della nuova rivista "I care", diretta da Piero Cappelli e pubblicata dalle Edizioni Tierre di Firenze. "I care" è dedicata alla memoria, allo studio e alla ricerca sulle opere e le parole di don Lorenzo Milani, sacerdote controcorrente morto nel 1967 nell'esilio montanaro di Barbiana, in Toscana, dove i superiori ecclesiastici lo avevano relegato per punirlo della sua intelligenza e libertà di giudizio. La nuova rivista mira a recuperare "attualizzandolo, il pensiero di don Lorenzo e attraverso questo - come guardando attraverso una 'griglia culturale' - osservare il mondo del nostro tempo" (dall'editoriale del numero di giugno). Il giornale è dedicato a coloro "che si sentono disperati e soli ed ultimi": "sappiano che è esistito fisicamente un uomo, un prete, un maestro che ha consumato la sua vita nel darla ad un pugno di poveri ragazzi di montagna facendo scoprire loro cosa significa entrare a far parte della società come mondo del lavoro, come politica, come religione, come sindacato, come cittadini... come cristiani, come educatori... Però oggi - anche se lui non esiste più - esistono tutti coloro che vogliono portare avanti la bandiera milaniana dell'essere 'coscienza critica' di una società che è guidata e governata da chi ha perso e/o nasconde per vari altri interessi e priorità - a nostro parere - le vere motivazioni di una convivenza umana e solidale sia in senso laico sia in senso religioso". Il giornale ha quindi l'ambizione di "riprendere i contenuti milaniani e riproporli"; vuole essere punto di riferimento di quegli intellettuali e di quei gruppi che, in Italia e all'estero, si rifanno al pensiero e alla prassi del prete di Barbiana, soprattutto in campo didattico e pedagogico. Vuol essere inoltre un "forum di discussione" in cui ospitare anche l'opinione di chi è "contro" don Milani e luogo in cui raccogliere le citazioni e i riferimenti a don Milani che appaiono nel dibattito pubblico, sui giornali e su Internet.
Piero Cappelli, in un'intervista rilasciata a "Liberazione" (3/10) ha parlato di "silenzio assordante" attorno alla figura di don Milani, perché il suo pensiero fa tremare ancora il pensiero dominante: "crea scandalo - nota Capelli - la capacità di essere trasparenti, al servizio della verità, dire pane al pane e vino al vino. Il sistema informativo dovrebbe recitare il mea culpa. Per conoscere la realtà dobbiamo sempre affidarci alla buona volontà di qualche singolo giornalista che sia disposto a rompere il cliché. Scandaloso è anche il suo detto 'meglio la scuola che la merda'. Oggi ci si domanda forse quale formazione debba dare la scuola o invece si dibatte soltanto su interessi di parte?". "I care" sarà trimestrale; per abbonamenti e per ricevere il primo numero, contattare la casa editrice Tierre (via Cesalpino 2/R, 50134 Firenze, fax 055/414451, e-mail: tierre.service@emmj.it).

 

22. BOLOGNA. 22 NOVEMBRE, TERZA GIORNATA NAZIONALE DELLA FINANZA ETICA E SOLIDALE

Oltre 2.700 milioni di euro è il patrimonio complessivo dei fondi etici in Italia, secondo le stime dell’Associazione Finanza Etica (AFE), aggiornate al primo semestre del 2003. Per il Censis, nel 2002 il 4,8% degli italiani ha aperto un conto corrente in una banca etica o ha acquistato quote di un fondo di investimento socialmente responsabile. Un chiaro segno della crescita, all’interno del Paese, della fiducia verso modalità di risparmio più responsabili e verso piani di investimento basati su criteri etici e sociali. Questi i temi di cui si parlerà a Bologna, sabato 22 novembre 2003, al Teatro Arena del Sole, in occasione della Terza Giornata Nazionale della Finanza Etica, che AFE promuove in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. Crescono, dunque, gli strumenti – conti correnti, obbligazioni, fondi etici, prodotti di finanza socialmente responsabile e di investimento diretto – espressione di un nuovo modo di fare economia e di intendere lo sviluppo, attento non solo alla destinazione degli investimenti, ma anche alla promozione di forme di imprenditorialità che mettono al centro la persona, i suoi diritti e l’ambiente in cui vive. Ed è  proprio il  rapporto tra ambiente e finanza etica il tema centrale della Terza Giornata Nazionale. Un rapporto da non intendere esclusivamente in senso protezionistico, in difesa di quelle aree minacciate dall’inquinamento o da uno sfruttamento selvaggio, ma volto a sostenere l’ambiente in tutti i suoi aspetti, con scelte finanziarie etiche e responsabili. Uno dei temi più urgenti da affrontare, ad esempio, è quello delle energie rinnovabili, che entro il 2010 dovranno rappresentare, secondo una direttiva dell’Unione Europea, il 12% della produzione totale di energia. Un traguardo ancora lontano per l’Italia: nonostante l’energia eolica sia più che raddoppiata nell’ultimo biennio, la produzione di energia alternativa è, ad oggi, ancora al 6,1% rispetto al totale. La sfida, per l’Associazione Finanza Etica, è dunque, ripartire dalle città e dalle abitudini quotidiane, dal modo di produrre, così come dal modo di risparmiare e consumare. Un’azione culturale che si traduce sempre più in precise scelte e comportamenti economici. La Terza Giornata Nazionale della Finanza Etica costituisce un momento di confronto tra studiosi di diverse discipline, che fanno e vivono la finanza etica con modi, strategie e strumenti che rispettano l’ambiente. Intervengono, tra gli altri, Gianfranco Bologna, portavoce WWF Italia, il sociologo cileno Louis Razeto Migliaro, Helmut Bachmayer dell’Ethical Banking Raiffeisen. Le conclusioni della Giornata sono affidate ad Alessandro Baricco. Un’occasione, aperta al pubblico dei cittadini e dei risparmiatori, per far sì che le speranze di uno “sviluppo sostenibile” possano tradursi in uno “sviluppo realmente compatibile”. La Terza Giornata della Finanza Etica è realizzata con il patrocinio e il contributo di: Anci; Provincia di Bologna; Greenpeace; Legambiente; Lipu; Issi; Verdiambientesocietà; Wwf Italia; Editrice Emi; Coop; Ctm Altromercato; Legacoop Emilia Romagna; Unimond.org; Banca Etica; Banca Popolare Emilia Romagna; Credito Cooperativo.

 

EDITORIALE


 

ATTUALITA' 

CROCIATA MEDIATICA IN DIFESA DEL CROCIFISSO

di Giampietro Marchetto

 

In questi giorni si sta combattendo un’autentica “crociata mediatica” in difesa del crocifisso: uomini politici ed uomini di Chiesa, credenti e non (compresi coloro che  - in tema di immigrazione -mettono sullo stesso piano “merci” ed “esseri umani”) si ritrovano unanimemente uniti nel dire “No!” alla sentenza del Tribunale dell’Aquila che impone la rimozione del Crocifisso da un’aula scolastica del paesino di Ofena (cronaca di questi giorni).

La questione posta in essere non è certamente di poco conto: essa può avere ripercussioni importantissime in uno Stato – quello Italiano -  che si dichiara ad un tempo “laico” e profondamente “cristiano” nelle sue radici storico - culturali. E così un contenuto di carattere eminentemente religioso (si discute, infatti, del Crocifisso e del suo significato più profondo) diventa oggetto di dibattito politico, così come già avvenne ai tempi di Costantino nel 313 quando l’imperatore assunse il Crocifisso (“In hoc signo vinces”) ad emblema e vessillo delle proprie battaglie.

Tutti “a spada tratta” , dunque,  in nome ed in difesa del crocifisso - simbolo per eccellenza della fede cristiana -, ciascuno portando motivazioni validissime alla propria causa e facendo ricorso persino a riferimenti di legge.

E così lo “scontro” politico – religioso sta assumendo toni ed atteggiamenti come da “insurrezione”: sentimenti di risentimento e di indignazione si stanno accendendo negli animi della nostra gente contro gli “invasori” che pretendono di imporrete le “loro” regole sulle “nostre”.  Ma per fortuna – viene detto – siamo noi la maggioranza!”. E così il destino del Crocifisso – ancora una volta - è posto nelle mani di una maggioranza che - si teme e si sussurra - potrebbe però cambiare fra non molto tempo.

In mezzo a tanto clamore e a tanto discutere,  mi sono posto una domanda molto semplice: Che cosa direbbe Gesù? Quale atteggiamento assumerebbe Egli e quali indicazioni darebbe a tutti coloro che ad ogni costo lo vorrebbero reintegrare al suo posto, e cioè su quel muro?

E così si sono fatte strada nelle mia mente alcune parole “scomode” che Gesù pronunciò rivolgendole a coloro che desideravano seguirlo e che lo stavano ascoltando attentamente: “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano” (Lc 6, 27-28). E per non essere vago o frainteso Gesù esemplifica concretamente ciò che intende affermare e chiedere a coloro che gli stanno più appresso: “A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica” (Lc 6, 29) . “E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due” (Mt 5, 41). Parole, queste, che sono spesso disattese, non prese in seria considerazione  e  per nulla messe in pratica proprio da molti tra coloro che si professano cristiani, ma che sono, in verità, l’esatta descrizione di come Gesù ha risposto all’ingiuria perpetrata nei suoi confronti, un vero programma di vita per sé e per coloro che in Lui avrebbero creduto: “Maltrattato si lasciò maltrattare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione ed ingiusta sentenza fu tolto di mezzo” (Is 53, 7-8).

E ripensando a tutti coloro che prendono oggi  le difese del Crocifisso, mi sono ritornate alla mente le severe parole pronunciate da Gesù nei confronti di Pietro “Lungi da me, Satana, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini” (Mc 9, 33). Di fronte al tentativo di Pietro di distogliere Gesù dal suo tenace intento di salire a Gerusalemme, là dove lo attendevano gli eventi della Passione, Gesù prende la Parola. E’ chiaro ed è certo che Pietro con tutto se stesso si oppose alla passione che attendeva il Figlio dell’uomo. La sua genuina intenzione era quella di prendere le difese di Gesù. Ma è Gesù in persona che – pronunciando Parola - rimprovera severamente Pietro per la sua incapacità di riconoscere e vivere il misterioso disegno di amore di Dio per gli uomini che deve compiersi affinché loro possano essere davvero salvati. Ed è proprio nel drammatico racconto dell’arresto di Gesù – avvenuto nell’orto degli ulivi - che si raggiunge l’apice di questo infausto tentativo di difendere Gesù: lì si è arrivati persino ad utilizzare la forza e la violenza, che altro non sanno produrre  se non ulteriori tensioni e spargimento di sangue, ieri come oggi: “Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio” (Mt 26, 51). Tentativo di difesa della persona di Gesù che Gesù stesso condanna “Rimetti la spada nel fodero … Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di Angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?” (Mt 26, 52-54).

Non dobbiamo dimenticare poi che la tentazione di porre se stesso in salvo raggiunge lo stesso Gesù “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice” (Mt 26, 39); tentazione che Gesù supera attraverso il pieno affidamento di sé nelle mani del Padre “Però, non come voglio io, ma come vuoi tu!” (Mt 26, 39); affidamento pieno e definitivo che si compie per Gesù stendendo le proprie braccia sulla croce “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23, 46).

Ecco perché in questo tentativo di difendere il Crocifisso – oltre agli interessi biechi di tipo elettoralistico ed alla profonda non conoscenza biblica (“Ignoratio scripturae, ignoratio Christi est”) – scorgo drammaticamente presente e palpabile, nell’inconscio dei cristiani, il viscerale timore di una possibile futura persecuzione, nonché lo scaramantico tentativo di allontanarla dalla propria vita: la paura della persecuzione anima i pensieri, le parole ed i gesti di molte persone che si dicono cristiani, i quali, però, si sono certamente dimenticati che è proprio Gesù Colui che dichiara “beati” quanti sono nella persecuzione “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi” (Mt 5, 11-12). E’ ciò è così vero ed attuale oggi che con S. Paolo potremmo dire “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati” (Rm 8, 21-39). E’ da ricordare – per inciso -  che il contesto storico di persecuzione in cui scriveva S. Paolo è per certi aspetti diverso dal contesto storico italiano odierno. Ecco perché diversi mi sembrano i linguaggi ed i riferimenti messi in campo: nel contesto di persecuzione in cui scriveva Paolo il linguaggio rimanda all’esperienza di amore tra Cristo e la sua Chiesa; in un contesto “concordatario” il rimando viene fatto alle leggi dello Stato che dovrebbero tutelare significati e diritti acquisiti per tradizione.

Ritengo, pertanto, che nei confronti del Crocifisso si debba avere il massimo rispetto e la massima considerazione per la fede che diciamo di professare in Cristo, nostro Signore: il Crocifisso non va brandito come una spada, né va posto sullo scudo di un’armatura, né tanto meno deve essere piantato a terra o issato su un muro come il segno di una conquista avvenuta, ma come ha ben detto il Papa – nel saluto ai pellegrini italiani durante l’udienza di mercoledì 29 ottobre scorso - il Crocifisso va compreso, perché esso è “simbolo di conforto e di speranza, sorgente di luce per gli uomini di tutti i tempi”, che non può certamente essere imposto o difeso per legge, bensì unicamente accolto e testimoniato agli altri con la propria vita. Dalla croce, infatti, il Crocifisso ci consegna unicamente la missione del perdono attraverso la richiesta di un di un incondizionato perdono “ Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno” (Lc 23, 34), e ci dona lo stesso Spirito di Dio (Gv 19, 30) per mezzo del quale siamo resi capaci di avere in noi gli stessi sentimenti che furono del Cristo crocifisso: “Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me…E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù” (Rm 15, 3.5).

 

STILIDIVITA


 

ANCHE I PRODUTTORI DELL'AMERICA LATINA E «LIBERA TERRA» ENTRANO NEL CONSORZIO 

IL CONAPI APRE AD ALTRE PRODUZIONI OLTRE AL MIELE


Il 14 e 15 novembre importante appuntamento per i soci del  Conapi, il Consorzio Apicoltori e Agricoltori-Biologici Italiani, che si riuniranno a Monterenzio (Bologna) per fare il punto sulla loro attività, per confrontarsi sulla situazione del mercato del miele e per tenere l'annuale assemblea dei soci. Il mercato italiano del miele, così come quello internazionale, è costretto da tempo a fare i conti con una crisi legata sia alla scarsa qualità che alla scarsa quantità. La siccità e il caldo torrido della scorsa estate hanno infatti indebolito o ridotto alla fame molte famiglie di api, mentre su un altro versante sempre più spesso accade che gli organi di controllo scoprano mieli di provenienza incerta, contaminati da residui chimici o sofisticati con l'aggiunta di sostanze sintetiche. Le segnalazioni si moltiplicano in Europa come altrove e le conseguenze ricadono sia sui consumatori che su chi cerca, con competenza e passione, di produrre un miele italiano di qualità, come da sempre fanno gli apicoltori del Conapi, il Consorzio nato nell'83 leader nella produzione di miele biologico. Un anno fa l'assemblea dei soci ha approvato la trasformazione da "cooperativa di produttori di miele" a "cooperativa di produttori di miele e prodotti biologici": nell'assemblea dei soci del prossimo 15 novembre questi produttori biologici di riso, cereali e frutta entreranno a far parte del Conapi anche a livello consiliare. L'assemblea, particolarmente importante, è chiamata anche a deliberare l'apertura del corpo sociale a cooperative extraeuropee, in particolare quelle appartenenti al circuito del fairtrade, operanti nel commercio equo e solidale. "Si tratta di un passaggio storico - spiega il presidente Lucio Cavazzoni - perché una esperienza  fortemente radicata su tutto il territorio italiano come la nostra decide di divenire sin fronteras, cioè di condividere con altri prodotti e produttori i principi fondamentali in cui crede: la qualità, l'identità e il protagonismo degli agricoltori. Entrano infatti in Conapi a pieno titolo importanti produttori di riso del Piemonte, di cereali della Toscana, di frutta dell'imolese, di cacao del Costa Rica, di miele del Guatemala e del Messico, di caffè del Nicaragua, solo per citare i principali. Fra le proposte che saranno vagliate dall'assemblea, anche l'ammissione nel consiglio di amministrazione di Gianluca Faraone, presidente della Cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra, che produce pasta e altri prodotti ad alto valore sociale perché coltivati su terreni confiscati alla mafia. Ai lavori dell'assemblea di Conapi parteciperanno anche tutti i responsabili commerciali di Mediterrabio, la società che commercializza i prodotti Mielizia: a loro è riservata una parte dei lavori relativamente al mercato del miele e dei prodotti biologici.

 

Cos'è il CONAPI
Del Conapi - Consorzio Apicoltori E Agricoltori-Biologici Italiani, fondato nel 1983 - fanno parte 200 soci individuali, 9 cooperative e 2 associazioni, per una base sociale complessiva di 1300 produttori. Ha la forma giuridica di cooperativa e fonda la sua attività su una cultura fortemente radicata sui principi cooperativistici e solidaristici. Impronta la sua filosofia produttiva sulla sicurezza alimentare e il rispetto per la natura, come risposta all'omologazione di gusti del mercato. Un impegno che è andato di pari passo all'opera di valorizzazione della tipicità agricola e alimentare italiana. Dall'85 propone il miele così come la natura lo produce, liquido o cristallizzato, con i mille colori delle fioriture delle regioni italiane. Sono stati 18 mila i quintali di conferimento da parte dei soci nel 2001. Assieme a loro la cooperativa ha tracciato una strada di qualità per il miele italiano, con ricadute positive per tutto il settore. Qualità, identità, innovazione e protagonismo cooperativo sono i caratteri che distinguono il Consorzio dagli altri operatori del settore. Leader nazionale nella produzione di miele biologico, che commercializza prevalentemente con il marchio Mielizia, Conapi produce numerose varietà di mieli vergini integrali e tipici regionali. Ha presentato recentemente la nuova gamma "Il nostro miele": la prima linea di mieli "con la carta d'identità" stampata sull'etichetta, grazie alla quale il consumatore può conoscere il nome dell'apicoltore che ha raccolto il miele, la provincia di provenienza, la data di raccolta, i consigli d'uso, la numerazione progressiva del vaso e del lotto. Con la stessa filosofia è nata la linea "I grandi mieli d'Italia", con percorso di tracciabilità on line. Da tempo sta conducendo una strenua battaglia per il riconoscimento del Miele Vergine Integrale a livello europeo. Un anno fa l'assemblea dei soci ha approvato la trasformazione da "cooperativa di produttori di miele" a "cooperativa di produttori di miele e prodotti biologici". Il Conapi è un'azienda controllata e certificata da enti terzi: ISO 9002 per la certifcazione di processo, ISO 14001 ed Emas per la certificazione ambientale, nonché la certificazione biologica per oltre il 40 per cento della produzione. Conapi s.c.r.l. - via Idice, 299 - 40050 Monterenzio (Bo) - tel. 051/920283 - fax 051/920530 - www.conapi.it - www.mediterrabio.com - conapi@mediterrabio.com

 

LO ANNUNCIA L'ASSOCIAZIONE FINANZA ETICA 

IL GOVERNO SI IMPEGNA A PROMUOVERE LA FINANZA ETICA

 

Giovedì 30 ottobre si è svolta la conferenza stampa, promossa dall’Associazione Finanza Etica, di presentazione della “Giornata Nazionale della Finanza Etica” prevista per il 22 novembre 2003 a Bologna. Momento fondamentale dell’incontro è stata la presentazione della mozione presentata a luglio in VI Commissione (atto Camera 7-00275) e recentemente approvata dalla Commissione Finanze della Camera, con la quale si chiede al Governo di favorire la diffusione della finanza etica e solidale come possibile strumento aggiuntivo di sviluppo, di riconoscere l’importanza di queste iniziative ai fini delle politiche di inclusione economica e sociale, e di lanciare campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di promozione di questo efficace strumento di lotta alla povertà. L’approvazione della mozione è un passo fondamentale nel riconoscimento del valore e della diffusione della finanza etica e solidale che, in Italia, coinvolge ormai più di 25 mila cittadini, associati alle Mutue auto gestite e alla Banca Popolare Etica. Obiettivo primario della finanza etica è quello di fornire un sostegno finanziario ad attività di associazioni, riconosciute e non, di cooperative, di cooperative sociali e di consorzi, ma anche a singole persone in difficoltà, attraverso lo strumento del microcredito. I finanziamenti sono rivolti ad attività per la promozione umana, sociale ed ambientale, che abbiano come fine un impatto etico ed economico su società ed ambiente. L’Associazione Finanza Etica, costituita e promossa dalle principali realtà italiane attive sin dalla fine negli anni ’70 nella promozione della finanza etica in Italia, è un’associazione di secondo livello che si propone di far crescere la cultura della finanza etica, mettere in relazione i suoi attori, comunicare all’esterno le sue potenzialità, recepire gli stimoli del mondo dell’associazionismo, dell’imprenditoria sociale, dei cittadini solidali. Aderiscono all’associazione: AGESCI, ARCI, AIFO, BANCA POPOLARE ETICA, CONSORZIO CAES, CTM ALTROMERCATO, CREDITO SUD, ETIMOS, FIBA CISL BRIANZA, FIBA CISL EMILIAROMAGNA, GRUPPO ABELE,LUNARIA, MAG 2 MILANO, MAG 4 PIEMONTE, MAG SERVIZI MANI TESE, MICROFINANZA. Per ulteriori informazioni: Marco Gallicani – Direzione Associazione Finanza Etica - tel 059.225693, email: m.gallicani@finanza-etica.org

 

INTERNAZIONALE


 

REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

AL CONSIGLIO DI SICUREZZA IL RAPPORTO ONU SU SFRUTTAMENTO ILLEGALE RISORSE

La chiave per porre fine alla guerra e allo sfruttamento illegale delle risorse della Repubblica democratica del Congo è "rompere il circolo  vizioso" della fornitura di armi e del saccheggio delle ricchezze naturali del Paese. Lo sostiene l'ultimo rapporto degli esperti delle Nazioni Unite, discusso il 30 ottobre al Palazzo di Vetro di New York dal Consiglio di sicurezza. Il documento, il quarto in tre anni su questo tema, per la prima volta affronta il ruolo svolto dalle società internazionali e delle multinazionali nel sostenere gruppi armati e ribelli dell'ex Zaire. Il nuovo dossier conferma che i proventi delle compagnie coinvolte nell' estrazione e nel business illegale del Congo sono stati utilizzati per alimentare la guerra e foraggiare le numerose componenti militari coinvolte. Il “report” dell'Onu contiene importanti novità: gli esperti vi riportano le reazioni di compagnie private e governi che in precedenza erano stati accusati di essere coinvolti nello sfruttamento del tesoro minerario congolese (soprattutto diamanti, oro e cobalto). Il nuovo “j'accuse” delle Nazioni Unite suddivide le risposte ottenute dagli interlocutori in diverse categorie: coloro che hanno chiarito e risolto la propria situazione 'compromessa' con il Congo, chi ha adottato “soluzioni provvisorie”, altri (aziende o persone) che saranno sottoposti ad ulteriore investigazioni e, infine, le controparti che non hanno reagito alle accuse contenute nei precedenti dossier dell'Onu. In quest'ultimo gruppo vi sono i nomi di una ventina di aziende, tra cui il 'gigante' sudafricano dei diamanti De Beers, che secondo gli esperti delle Nazioni Unite potrebbero aver commesso infrazioni alle linee-guida dell'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (Oecd). Società che, in altre parole, hanno tratto profitto in modo non etico dal conflitto nell'ex Zaire, che dal 1998 ad oggi ha provocato almeno 2 milioni e mezzo di vittime (addirittura oltre 4 secondo alcune stime), il più alto numero di morti dopo la seconda guerra mondiale. Nei giorni scorsi un gruppo di associazioni e organizzazioni non governative (ong), tra cui Human Rights Watch e il network delle associazioni dei diritti umani del Kivu (est del Congo) avevano chiesto ai governi dei Paesi coinvolti di perseguire le società citate nel dossier Onu. Il documento, tra l'altro, individua dodici nazioni africane attraverso cui i prodotti del Congo passano per raggiungere i mercati internazionali: Burundi, Rwanda, Uganda, Zimbabwe e Angola (coinvolti militarmente nella guerra congolese esplosa nel 1998), ma anche Repubblica Centrafricana, Kenya, Mozambico, Congo Brazzaville, Tanzania e Zambia. (Fonte: Misna, 30.10.03)

 

UNIONE EUROPEA - CINA

IL PARTENARIATO CRESCE, LE VIOLAZIONI CONTINUANO

Alla vigilia del vertice tra Unione Europea e Cina, in programma giovedì 30 ottobre a Pechino, Amnesty International ha diffuso un rapporto in 20 pagine intitolato "Cina: abusi costanti sotto una nuova dirigenza – sintesi delle preoccupazioni sui diritti umani". "Alla luce delle gravi violazioni dei diritti umani descritte nel nostro rapporto, chiediamo ai responsabili dell'Unione Europea di cogliere l'opportunità del primo vertice col presidente Hu Jintao per riconsiderare profondamente il loro approccio alla situazione dei diritti umani in Cina. Lo sviluppo della protezione dei diritti umani dev'essere il punto fermo di relazioni più mature tra Unione Europea e Cina" - ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell'Ufficio di Amnesty International presso l'Unione Europea. "Fino a oggi, l'Unione Europea è rimasta in ostaggio dell'insistenza cinese sul mutuo rispetto e l'assenza di un confronto su questioni riguardanti i diritti umani, bloccata in un 'dialogo sui diritti umani' di natura formale che non ha aiutato in alcun modo le vittime delle violazioni dei diritti umani in Cina" - ha proseguito Oosting. "Una relazione matura significa che le parti coinvolte riconoscono che questa deve dare dei risultati. L'Unione Europea non deve limitarsi a proseguire nel dialogo sui diritti umani, ma deve iniziare a esercitare pressioni politiche su Pechino per ottenere miglioramenti tangibili, in particolare sui problemi sollevati nell'ultimo rapporto di Amnesty International". Il rapporto di Amnesty International denuncia che centinaia di migliaia di persone continuano a essere detenute in tutta la Cina, in violazione dei loro diritti umani fondamentali. Proseguono le condanne a morte e le esecuzioni al termine di processi irregolari, la tortura e i maltrattamenti rimangono diffusi e sistematici e la libertà di espressione e l'informazione resta sempre gravemente limitata. "Le autorità cinesi si vantano di aver introdotto l'iniezione letale come metodo di esecuzione e l'introduzione di 'camere mobili di esecuzione' in termini di maggiore efficacia e abbattimento dei costi: queste affermazioni dovrebbero far suonare un campanello d'allarme nei corridoi dell'Unione Europea. Nonostante sei anni di dialogo su questo argomento, la Cina continua a essere responsabile di più dell'80% delle esecuzioni accertate ogni anno nel mondo" - ha accusato Oosting. "Possono essere adottate riforme legali in campo commerciale, ma purtroppo non vediamo lo stesso livello di attenzione nei confronti della necessità di riformare il sistema penale, obiettivo vitale per la protezione dei diritti umani e al contempo elemento essenziale per la stabilità e lo sviluppo sostenibile del paese" - ha concluso Oosting. Sintesi dei contenuti del rapporto di Amnesty International: continuo uso della pena di morte durante le campagne "colpire duro", col conseguente elevato numero di esecuzioni, spesso al termine di processi irregolari o sommari; costante ricorso alla "rieducazione attraverso il lavoro", un sistema che consente la detenzione di centinaia di migliaia di persone ogni anno senza accusa né processo; persistenza di gravi denunce di torture e maltrattamenti; aumento del numero degli arresti e delle condanne nei confronti degli utenti di internet e dei cosiddetti "cyberdissidenti", in violazione del loro diritto fondamentale alla libertà di espressione e di informazione; intensificazione della repressione, con la scusa delle misure "anti-terrorismo", nei confronti degli Uiguri, un gruppo etnico di religione prevalentemente musulmana che vive nella regione autonoma del Xinjiang Uighur; continua repressione dei diritti alla libertà di espressione e di associazione in Tibet, ove un numero imprecisato di monaci e monache di religione buddista rimangono in carcere come prigionieri di coscienza; repressione in atto nei confronti del movimento spirituale Falun Gong e di altre cosiddette "organizzazioni eretiche", che produce arresti arbitrari, torture e decessi in carcere; gravi violazioni dei diritti umani nel contesto della diffusione dell'Hiv / Aids, tra cui torture nei confronti di persone che hanno contratto il virus nonché arresti arbitrari, minacce e intimidazioni ai danni degli attivisti impegnati in campagne di sensibilizzazione su questo tema; accanimento nei confronti dei richiedenti asilo nord-coreani, che continuano a rischiare il rientro forzato in Corea del Nord, ove corrono il pericolo di subire arresti, torture e persino esecuzioni; tentativi recenti, da parte dell'amministrazione di Hong Kong, di introdurre una nuova legge su "tradimento, sedizione, secessione e sovversione", nonostante le ampie preoccupazioni dell'opinione pubblica per il fatto che essa potrebbe essere usata per limitare i diritti umani fondamentali. (Fonte: Amnesty International)

 

UGANDA

CARESTIA E IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI

Incombe una catastrofe umanitaria sull'Uganda orientale. Nella regione di Teso mancano alimenti, acqua e assistenza medica per oltre 330.000 profughi della guerra civile. Solo nella scorsa settimana sono morte di fame 70 persone nel campo profughi di Obalanga. L'Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) e il governo dell'Uganda hanno fallito nel loro intento di fornire assistenza ai profughi. Secondo l'APM, gli aiuti finora forniti dalle due istituzioni sono del tutto insufficienti e sono per giunta coordinati male. Lontani dallo scongiurare una catastrofe umanitaria, le divergenze d'idee tra le organizzazioni umanitarie ed il governo stanno paralizzando un'assistenza ormai irrinunciabile per la popolazione civile. I profughi sono costretti a vivere in condizioni disumane e diversi rappresentanti della popolazione civile hanno minacciato una ribellione disperata se non si intensificano finalmente gli aiuti umanitari. Gli attacchi del movimento ribelle Lord's Resistance Army (LRA) ai villaggi del Teso sono ormai quotidiani, e ogni attacco comporta la morte di civili e la sparizione di bambini costretti poi a un'esistenza da bambini-soldato (cft.  www.bambinisoldato.it ). Migliaia di profughi esausti ed affamati giungono ogni notte nella città di Soroti cercando protezione dalle aggressioni del LRA in scuole, chiese, stazioni di bus e in altri edifici pubblici. Lunedì scorso altre tre persone sono state uccise durante l'attacco del LRA al villaggio Amen sito nelle vicinanze di Soroti. L'esodo dei profughi nell'Uganda Orientale ha avuto inizio solo in giugno 2003, dopo che vi era giunta la LRA, in fuga da un'offensiva dell'esercito ugandese nel Nord del paese. A causa dei perduranti combattimenti degli scorsi sei mesi, la situazione dei profughi del nord e dell'est del paese è drasticamente peggiorata. Dal 2002, cioè dall'inizio della grande offensiva dell'esercito ugandese, il numero dei profughi è raddoppiato: in Uganda oggi oltre 1,2 milioni di persone sono in fuga. Nel Nord dell'Uganda l'80% della popolazione è scappata dai propri villaggi. Dal 1986 la LRA combatte nel Nord dell'Uganda per un regime che sostiene di ispirarsi ai 10 comandamenti. Massacri, stupri, omicidi e sottrazione di bambini sono i mezzi comunemente usati per terrorizzare la popolazione civile. Oltre l'80% dei combattenti della LRA sono bambini.

 

VICENZAEPROVINCIA


 

BREVE RESOCONTO DELLA MANIFESTAZIONE TENUTASI IL 25 OTTOBRE 

VICENZAMONDO 2003

di P. Adriano Sella

 

Promosso dal Movimento «GOCCE DI GIUSTIZIA» si è tenuto sabato 25 ottobre presso i Missionari Saveriani, il palinsesto “VICENZAMONDO”,  musiche, conferenze e dibattiti per una Vicenza solidale con i problemi del mondo. Vi proponiamo di seguito una sintesi delle tre relazioni tenute dagli ospiti che hanno animato il convegno (1° intervento di Gianni Tamino su «Ogm e Acqua»; 2° intervento di Eugenio Meandri su «Africa, un continente sconosciuto e dimenticato»; 3° intervento di Vittorio Agnolotto su «Le nostre ragioni contro questa globalizzazione») e la presentazione del libro di Vittorio Agnoletto «Prima persone. Le nostre ragioni contro questa globalizzazione», il poema iniziale e l'appello finale che padre Adriano Sella ha redatto e etto in apertura e chiusura della giornata.

 

LE RELAZIONI

Gianni Tamino, docente dell’Università di Padova, biologo e esperto di Ogm (Organismi geneticamente modificati), ha parlato della questione del cibo inerente ai Ogm, affermando che negli ultimi 50 anni c’è stato un cambiamento radicale, passando dalla produzione adattata all’ambiente a quella produttiva che esige il contrario: l’ambiente che si adatti alla produzione. Inoltre, ha affermato che si è applicata la seconda rivoluzione industriale all’agricoltura, ossia la produzione agricola non più legata ai ritmi della natura ma a quelli imposti dalla produttività. Gli Ogm consolidano tremendamente la tendenza di trasformare l’ambiente per adattarlo alla produzione, con tutti le conseguenze preoccupanti che possono provocare sia sull’ambiente e sia sugli agricoltori, perché il monopolio degli Ogm si trova nelle mani di appena 3 superpotenze dove vengono fatti dalle loro multinazionali: Stati Uniti, Canada e Giappone.

 

Eugenio Melandri, coordinatore nazionale della campagna «Chiama Africa», ha parlato sull’Africa, un continente sconosciuto e dimenticato, dichiarando che l’Africa conta solamente il 2% per il mercato internazionale. Ha inoltre sottolineato che il continente africano prima della colonizzazione europea, nella fase pre-coloniale, viveva bene, mentre nei 500 anni di colonizzazione è stata oppressa e sfrattata di tutto, creando anche una povertà antropologica perché l’africano si considera spesso una persona di seconda categoria. Ha inoltre sottolineato  come gli aiuti umanitari sono stati meccanismi di sfruttamento e così anche gran parte della cooperazione internazionale. Questi progetti di collaborazione internazionale sono stati controproducenti e addirittura mortali. Ossia una carità che non ha aiutato a superare la miseria, ma l’ha aumentata. Ha sottolineato anche i passi enormi fatti dagli stessi africani: una serie di paesi che hanno politici seri, una società civile che si sta organizzando e forme di microcredito che aiutano ad uscire dalla miseria. Alla fine, ha lanciato un appello: l’Africa non è  un terreno di carità, ma ha bisogno di cercare vie di giustizia.

 

Infine Vittorio Agnoletto, rappresentante del Forum Sociale Mondiale, ha presentato le ragioni contro questa globalizzazione che esclude e uccide, perché viene dominata dal mercato capitalista che, come aveva affermato Gianni Tamino, riesce a produrre per 12 miliardi di persone, il doppio della popolazione attuale, ma preferisce distruggere le eccedenze, e non condividerle, per poter mantenere i prezzi alti a favore di poche multinazionali che controllano l’economia neoliberista. 

 

POEMA INIZIALE

 

VICENZAMONDO

(2°edizione)

 

Apri le tue porte al mondo, oh città di Vicenza!

Chiama i tuoi abitanti ad aprire una finestra sul nostro pianeta.

Senti il clamore dei popoli della terra che gridano giustizia e pace.

No, non puoi far finta di non sentire il dolore di quel miliardo e mezzo di miserabili del nostro pianeta.

No, non puoi girare le spalle a chi chiede la tua mano per motivi di solidarietà.

No, non puoi chiuderti in te stessa lasciandoti assopire dal torpore del consumismo sfrenato.

Vicenza del Palladio, risveglia i tuoi vicentini affinché s'impegnino a far bello anche il mondo, così come il tuo famoso architetto Andrea ha abbellito la tua città e provincia.

Vicenza della Madonna di Monte Berico, come la Madre di Dio ha voluto proteggere tutti i bambini sotto il suo manto, aiuta i tuoi abitanti ad avere la stessa solidarietà nell'accogliere tutti gli altri bambini del mondo senza discriminazione.

Vicenza del Veneto, che appartieni ad una delle regione più ricche d'Italia per aver realizzato l'economia delle piccole e medie imprese che, moltiplicandosi nel territorio veneto, hanno creato molti posti di lavoro per migliaia di lavoratori e fonte di guadagno per i suoi imprenditori. Tutto questo, però, dopo aver sudato il dolore dell'emigrazione, inviando in giro per l'Italia e per il mondo milioni di lavoratori con le proprie famiglie, in cerca di una vita migliore per fuggire da quella miseria che torchiava il Veneto nel passato.

Oh Città degli emigranti accolti da tanti parti del mondo, adesso è arrivato il tuo turno di accogliere gli altri immigranti che vengono a cercare solidarietà nella tua terra.

Oh Veneti di costumi di solidarietà, non lasciatevi abbindolare dal luccichio del capitalismo che vi spinge a chiudere la vostra porta di casa e a rinchiudervi nelle viscere e nei vostri egoismi, facendovi vivere una vita amara e senza senso che conduce anche a suicidi, come le statistiche ci allarmano.

Oh Vicentini di spirito cristiano, non lasciatevi intimorire dal neoliberismo che si presenta come il nuovo impero, imponendo le sue regole di vita che sono la privatizzazione di tutto e la sacralizzazione dell'individuo, distruggendo così il bene comune e la vita comunitaria, dimensioni essenziali non solamente della vita cristiana, ma anche della vita umana.

Il grido di pace dei popoli latino-americani, africani e asiatici esige dai tuoi figlie e figlie la forza di fermare il percorso del neoliberismo che massacra la maggioranza del pianeta, continuando ad arricchire i pochi ricchi e impoverendo sempre più i poveri, rendendoli così degli esclusi che non contano niente agli occhi del sistema neoliberale, ma che contano molto agli occhi di Dio.

I paesi di maggioranza povera esigono che i tuoi abitanti stendano mani solidali e non più elemosina, s'impegnino a fare giustizia e non più assistenzialismo, a costruire pace e non più sottomissione.

Oh Vicenza, sei chiamata ad essere terra accogliente, pane solidale e vino di giustizia, affinché anche i tuoi abitanti possano assaporare la bellezza di una vita condivisa, credere nell'importanza del bene comune e diventare fautori di maggior vita vera per tutti!

Che i tuoi bei colli Berici e Lessini possano sempre innalzare la bandiera della giustizia per richiamare i tuoi tanti abitanti a convincersi che la pace autentica è solamente frutto della giustizia.

E così possano essere il tuo presente e il tuo futuro! (Adriano  Sella)

 

APPELLO FINALE

Siamo noi i popoli del Sud del Mondo, quelli che appartengono ai paesi di maggioranza povera e ci rivolgiamo a voi del Nord, paesi di maggioranza ricca, con un nostro forte appello. Siamo stanchi che ci ricordiate quando avete bisogno delle nostre ricchezze e con meccanismi economici, politici e culturali altamente ingiusti ci portate via tutto quello che abbiamo che potrebbe permetterci di vivere bene sulle nostre terra senza l’angustia e la sofferenza di emigrare verso paesi ricchi ma chiusi in se stessi. Anche la nostra dignità ci state rubando perché siamo costretti, a volte, a rubare per poter sopravvivere o permettere che le nostre figlie vendano il proprio corpo. Siamo stanchi di essere ricordati appena quando la fame ci tormenta tremendamente o quando sbarchiamo, addirittura morti, sulle vostre sponde protette da politiche oppressive.

Siamo proprio stanchi di essere trattati come le vostre discariche per poter liberarvi delle vostre immondizie o dei vostri superflui inutili, mentre  noi siamo costretti a cercare nelle discariche la nostra sopravvivenza e nelle favelas il nostro vivere con un pane da tempo non più quotidiano.

Vi diciamo Basta! Come l’abbiamo detto recentemente a Cancum. Basta con le vostre politiche neoliberiste che garantisci solamente i privilegi e gli interessi dei vostri mercati, lasciando per noi solamente briciole. L’abbiamo gridato varie volte ma continueremo ad innalzare questo clamore. Basta con la vostra elemosina e con il vostro assistenzialismo, vogliamo giustizia attraverso rapporti equi e solidali tra Nord e Sud del mondo! Smettetela di  distruggere continuamente la nostra madre terra, violentando la natura e trattandola come merce  per ingrassare i vostri profitti, domani soprattutto con l’acqua perché la considerate l’oro blu! Insieme, con tutti voi che avete avuto il coraggio di unirvi a noi, a Porto Alegre (Brasile) per realizzare il Forum Sociale Mondiale, vi diciamo: è possibile cambiare questa globalizzazione neoliberale che esclude la maggioranza della popolazione mondiale, è necessario un cambiamento strutturale del sistema che si dichiara neoliberista, è urgente combattere anche il terrorismo sociale messo in atto dalle superpotenze. E allora, vi invitiamo calorosamente: uniamoci sempre più per realizzare quello che abbiamo sognato insieme al Forum Sociale Mondiale: un altro mondo possibile. A tutti quelli di voi che avete il coraggio di unirvi a noi che lottiamo quotidianamente per una pace costruita attraverso la giustizia sociale, vi diciamo grazie per lavorare insieme con noi. (Adriano Sella)

 

PAROLEINLIBERTA'


 

«VOLEVAMO SALVARE LA VITA DI ALDO MORO» 

BUONGIORNO NOTTE 

di Mons. Luigi Bettazzi

 

Ho visto il film “Buongiorno, notte”, sulla vicenda tragica dell’onorevole Moro. Ho ammirato la bravura del regista nel rievocare una vicenda così complessa e ancora tanto misteriosa. Ho avuto l’impressione che vengano interpretati benevolmente i brigatisti rossi, che in realtà continuarono a uccidere (ad es. il prof. Bachelet); ma queste riesumazioni continuano a ripropormi un interrogativo drammatico che mi riguarda.
Perché fui contattato anch’io dalla corrente per la trattativa dall’avvocato socialista on. Guiso, molto vicino all’on. Craxi, prima con la sollecitazione a un intervento pubblico (che mi venne proibito dai miei superiori), poi con l’invito a contattare Curcio (allora detenuto nel carcere di Torino) insieme a un industriale torinese, che però si ritirò, mandando a monte il progetto. Successivamente il servita P. Dal Piaz (del gruppo di Padre Turoldo) mi telefonò per propormi che alcuni vescovi si offrissero come ostaggio, dando così alle Brigate rosse quel minimo di riconoscimento che esse attendevano. Ottenni l’adesione di altri due vescovi ma, trovandomi a Roma volli interpellare i miei “Superiori”. L’alta personalità responsabile contattata osservò: “Ha già fatto fin troppo il Papa a scrivere quella lettera…Non vede che stiamo andando in braccio al comunismo?!”. “Ma – replicai – c’è di mezzo la vita di un uomo…”. Mi rispose: “Meglio che muoia un uomo solo, piuttosto che tutta la Nazione perisca!”. Aggiunsi: “Come non fossi venuto…”. Concluse: “Poteva non venire; ma dal momento che è venuto glielo proibiamo!”. Il rammarico è di aver spinto il mio senso di obbedienza al di là del dovuto (è chiaro che non potevano rischiare ch’io dicessi di aver avuto il loro consenso), ma le frasi dette mi suggerirono che ormai tutto era deciso e che, ovviamente, le Brigate rosse erano strumenti stupidi di decisioni a loro estranee. Come del resto confermano gli atteggiamenti conniventi dei pubblici poteri, a cominciare dall’indicazione di via Gradoli, rivelata da Prodi con l’etichetta improbabile della seduta spiritica, ma dove la polizia si rivolse qualche giorno dopo, quando ormai Moro non c’era più! (TRATTO DA «Mosaico di pace» - Lo spunto per la rivelazione scaturisce dalla visione del film di Bellocchio «Buongiorno, notte»).

 

NO DROGA, NO PARTY 

di Vincenzo Andraous

 

Droga sostenibile e droga che uccide, mi pare necessaria una ulteriore precisazione, quanto meno per  di largo consumo…di onestà intellettuali, in condanne e conseguenti assoluzioni a poco prezzo. Quanto meno per  rendere giustizia alle parole, quando esse assumono il peso di una sentenza e influenzano le persone, in particolar modo quelle che ancora non hanno una personalità formata, coloro che ancora non hanno pieno il carico della coscienza, cioè l’essere  presenti a se stessi; e un bambino sebbene grande, non è cosciente, per diventare coscienti di noi stessi, il primo avvertimento è l’avvertimento  dell’esistenza dell’altro. Noi adulti sappiamo bene che crescita vuol dire differenziazione, affermazione di sé come entità autonoma, attraverso le varie fasi di sviluppo dell’individuo, attraverso le occasioni e le opportunità della vita, ma ciò non autorizza nessuno a rilasciare patenti di maledetto per forza, perché questa è una vocazione destinata al macero, e cosa assai più grave, destina al macero i più deboli. Avere personalità non significa essere qualcosa per mezzo di una canna, chi possiede una personalità matura  dimostra unità nel comportamento tra ciò che pensa e ciò che fa. Valuta in maniera obiettiva la realtà e se stesso, e perciò si rapporta al contesto coerentemente alla propria situazione. In uno spinello “quotidiano” vi è  l’impegno e la fatica per raggiungere una crescita personale accettabile? Oppure in questo atteggiamento vi è una considerevole instabilità emotiva  che maschera un disagio con l’avvicinamento  ai rischi estremi. Fallimento degli educatori, di una società che sta a guardare? Forse questo è il risultato che scaturisce da una sorta di nichilismo congenito a qualche generazione… fortunatamente passata,  perché educare non sta più solo per  trasmissione di nozioni-conoscenze, ma come formazione alla complessità, come insieme di comportamenti,  quanto meno per colmare con il tempo certe carenze, e bisogna riuscirci  in tempo affinché non diventino LUCIDE FOLLIE. Forse occorre diffidare sempre delle esemplicazioni,  non accontentarsi della dicitura: SI TRATTA DI BANALE REAZIONE A UN MODELLO CULTURALE, DI ACCETTABILE INDISCIPLINA ADOLESCENZIALE.

Personalmente diffido molto, perché io ci sono passato per queste doppie e triple corsie preferenziali, potrei raccontare molto di me in proposito, e la mia non è una bella storia, anzi è una gran brutta storia. L’uso di roba è prevalentemente una via di fuga senza progettualità, è la rappresentazione dell’impossibilità di trovare una uscita di emergenza, per cui non si può parlare di “ prevenzione del danno “, ciò che si deve e si può prevenire è il coinvolgimento nell’uso, soprattutto quello PRECOCE, fornendo ai giovani l’opportunità di trovare risposte più valide ai loro problemi- compiti di sviluppo. Certe argomentazioni sulla droga che girano e inciampano sulle bocche di tanti adulti, meritano sicuramente attenzione, ma io ho imparato a sfuggire le visioni ed i percorsi  unidimensionali,  e proprio accogliendo e accompagnando i giovani in difficoltà, sono diventato estremamente attento al disagio che circonda le persone affaticate, al loro bisogno di essere aiutati a entrare un po’ in se stessi, per comprendere che ci si deve impegnare strenuamente  per difendere la propria dignità personale. (Vincenzo Andraous - carcere di Pavia e tutor Comunità Casa del Giovane - 3-11-2003 Pavia)

 

DOPO «REPORT» DEL 23 SETTEMBRE

L'ALTRO TERRORISMO 

di Paolo Barnard

 

Cari Amici, sono Paolo Barnard, coautore della puntata di Report "L'Altro Terrorismo" del 23/09/03. Avrei veramente voluto rispondere a tutti individualmente, e ci ho povato, ma la mole incredibile di email ricevute mi obbligano a desistere. Perdonatemi dunque se vi rispondo a gruppi. Cercherò di dare indicazioni per  ciascuno dei temi che più frequentemente mi avete posto. Innanzi tutto grazie per i complimenti, che ci hanno persino commosso. Essi sono graditissimi perchè contrariamente a quanto si crede, noi lavoriamo nel silenzio e quasi mai abbiamo riscontri di quello che facciamo. Grazie ancora. Perchè ci fanno ancora parlare nell'Italia di oggi? Perchè siamo stati in grado di proporre sempre fatti documentati e non opinioni, e dunque non diamo appigli a nessuno per poterci stroncare. Poi credo che la RAI abbia bisogno di mantenere una facciata di libertà di qualche tipo, ed ecco che Report si presta bene a ciò. Terzo, è vero che viviamo sempre con i bagagli fatti.. perchè mai sappiamo se ci sarà una prossima serie. Il coraggio di Report. Qui parlo per me. Non mi sento di aver coraggio perchè non ho paura. Coraggio implica il superamento delle paure, chi non teme non è coraggioso. Siamo il sottoscala della RAI, mal pagati, nessuno assunto, senza uno straccio di possibilità di far carriera e allora che almeno ci sia lasciata la possibilità di essere liberi. Non vi immaginate con quali mezzi di fortuna dobbiamo lavorare, varrebbe al pena scriverci un libro. Forse se un coraggio c'è stato fu iniziale, quando col nostro modo di intendere l'informazione ci precludemmo ogni chance di far carriera ("..lei è bravo Barnard, ma non sa fare corridoio.." mi disse anni fa un direttore di rete). Però la gente di Report ha passione per quella che ritiene sia la decenza umana, questo sì. Per quelli che ci hanno scritto che siamo dei "venduti comunisti prezzolati ecc.." sottolineo che se lo fossimo non saremmo ridotti con le pezze al sedere.

In merito alla mia inchiesta. I documenti riservati sono oggi depositati presso il National Security Archive di Washington, all'interno della George Washington University e credo li abbiano anche messi sul loro sito. Altri documenti si trovano presso il Public Record Office di Londra, altri ancora li ho avuti da fonti riservate, sorry. Il testo integrale della puntata si trova sul sito www.report.rai.it, e per ottenre una cassetta andate sul sito e cliccate su Info a sinistra. Costa parecchio e sappiate che sono soldi che NON vengono a noi, a scanso di equivoci. Abbiamo trattato i casi che avete visto escludendone altri per due motivi: o per mancanza di spazio o per mancanza di documenti comprovanti, non ottenuti per mancanza di mezzi-tempo. Sorry. Per tutti quelli che hanno sollevato dubbi sull'inchiesta. Pochissimo hanno scritto insulti e quelli possono solo vergognarsi.

Per gli altri: le immagini erano un pugno nello stomaco? Sì, le ho volute così perchè sarebbe stato offensivo nei confronti di chi quelle cose le ha subite mostrarne una versione compatibile con i nostri processi digestivi. Glielo dobbiamo, gli dobbiamo la verità sia nelle parole che nelle immagini. Era il minimo. Il motivo per cui non abbiamo incluso nella puntata il terrorismo di Cina, Urss, Birmania, Cuba ecc.. è semplice: primo, esso è arcinoto, da mezzo secolo tutto l'occidente ne ha straparlato con dovizia di particolari (l'Impero del Male..) e noi di Report avevamo poco da aggiungere. Siamo totalmente d'accordo, quegli stati furono e sono terroristi. Ciò che invece fu detto troppo poco è che noi fummo e siamo come o peggio di loro. Questo andava e andrà detto. Secondo, Cina, Urss, Birmania, Cuba ecc.. non si sono mai eretti a gendarmi globali vestiti del manto immacolato dei giusti, e non hanno mai dichiarato una Guerra al Terrore a nome di tutta la civiltà, in altre parole sono stati meno ipocriti di quanto non lo siamo noi oggi. Terzo, crediamo che il dovere principale dei giornalisti occidentali sia quello di controllare le fonti del proprio potere politico, innanzi tutto. Quarto, le vittime dei gulag, delle carceri di Castro o dei terroristi islamici hanno goduto almeno di vari gradi di riconoscimento. I bambini di Rufina Amaya o le donne curde torturate a morte non sono neppure memoria, non contano. A New York una placca recita "Agli eroi dell'11 di  settembre". Dove sono le lapidi agli "eroi" del Salvador, Cile, Paraguay, Colombia, Laos, Sudafrica, Bangladesh, Indonesia? E non sono 3.000, sono decine di milioni. Report è a favore della guerra al terrorismo, nessuno di noi vuole trovarsi incenerito da un aereo che ti entra in ufficio. Ma nessuno di noi vuole dormire sul sangue di milioni di poveracci che pagano per il nostro confort. Report è dunque a favore di una lotta contro TUTTI i terrorismi e contro TUTTI i terroristi, questo era il senso della puntata. In generale. Noi non molleremo, ma è importante che non molliate voi. I potenti temono una cosa sola, e non è il giornalismo. Essi temono l'opinione pubblica,  ne hanno il terrore. E allora fatevi sentire, basta poco. Una telefonata ai media, una lettera ai politici, oppure divulgare, anche a voce, nelle scuole, negli ipermercati, ai giardini con chi si incontra, sui treni, ovunque. Siete voi che contate. Se Report avesse l'audience di Striscia la Notizia sarebbe in prima serata tutto l'anno. E chi ha in mano il telecomando? A chi ci ha scritto "Report è la nostra voce" io rispondo "E allora alzate la voce, e Report si alzerà con lei". Spero solo che "L'Altro Terrorismo" sia servito ad aggiungere quel granello di speranza per un mondo migliore. Che sia servito a ricordare per una volta gli sconfitti e i perdenti, gli eroi dimenticati che nessuno celebra.

 

MSF VERONA

COMMENTO ALL'«INFEDELE» DI GAD LERNER (LA7) DI SABATO 01.11.03 SU IRAQ E AIUTI UMANITARI

Da alcuni mesi a Verona è nato un Punto informativo e di appoggio a MSF, che ha già ricevuto numerose adesioni. Per unirsi a noi o anche solo per semplici informazioni si può contattare: Giovanni e Piera  Di Cera, tel.045-8344908; cell. 338-3811815; e-mail: infomsf-vr@libero.it

In questa puntata si è molto parlato dei limiti, delle difficoltà e dei rischi delle "multinazionali del bene" che talvolta inseguono le crisi nei vari punti del mondo anche per ricevere finanziamenti.  Occorre essere consapevoli di questi limiti, dei rischi di strumentalizzazione e dei paradossi umanitari che si possono verificare. Tuttavia questo non è nulla, di fronte ai paradossi, alle colpe e all'ipocrisia dei politici e dei potenti della terra, che fanno grandi piani e proclami di lotta alla povertà e poi scatenano le "guerre umanitarie", ignorano o addirittura alimentano i conflitti dimenticati attraverso la vendita di armi al terzo mondo, stanziano cifre irrisorie per la cooperazione e gli aiuti allo sviluppo, strangolano le economie dei paesi poveri attraverso i meccanismi perversi del debito estero e della globalizzazione, fanno affari e sostengono dittatori corrotti e sanguinari da cui migliaia e migliaia di  disperati cercano di fuggire, finendo per morire nelle gelide acque del Mediterraneo, come ci ricordano le tristi cronache di questi giorni. Per questo è importante sia essere accanto alle vittime e "mettere i cerotti" che fare testimonianza e denuncia, secondo le parole di Carlo Urbani, compianto presidente di MSF Italia:"Noi volontari siamo osservatori privilegiati che possono vedere l'orrore di fatti ed eventi che fanno della dignità umana un sanguinante, misero fardello. E poi raccontare, urlare le privazioni dei diseredati, la lontananza degli esclusi, indicare in abusi e violenze i veri terremoti contro cui è davvero difficile, se non impossibile, costruire argini e rifugi". Questo era Carlo Urbani, e questo è ciò che Medici Senza Frontiere cerca di fare da oltre 30 anni.

 

 

CINEMA&ARTI


 

INTERVISTA A HINER SALEEM 

«VODKA LEMON» OVVERO LA GRAZIA DELLA DISPERAZIONE
a cura di  Diana Barrows & Maria De Falco Marotta

 

Il film di Hiner Saleem, insignito del premio San Marco come miglior film della sezione Controcorrente che, secondo gli organizzatori, ha pari dignità con Venezia 60, presto lo vedremo nelle sale cinematografiche italiane. Vodka Lemon sarà distribuito a gennaio- febbraio prossimi, ci dice il produttore.

 

La storia
VODKA LEMON è un film dalla struttura semplice, molto elegante, a tratti divertente, presenta la storia ambientata in un villaggio curdo del Caucaso dove la gente sopravvive ai limiti estremi della miseria con dignità, senza mai lamentarsi. Il film inizia con un letto trainato sulla neve. Un'immagine abbastanza insolita (ma che ricorda Kusturica).
Hamo, il personaggio principale del film, è un ex ufficiale dell'Armata Rossa, vedovo di circa sessant’anni: i suoi unici averi sono un vecchio armadio, un televisore dell’era sovietica, la divisa militare ed una pensione mensile di sette dollari. Ogni giorno Hamo si reca al cimitero a spazzare via la neve dal ritratto della moglie inciso sulla tomba. Rimane a lungo a parlare con lei e poco distante, Nina una bella cinquantenne, anche lei vedova, toglie la neve dalla tomba del marito. Nel vecchio autobus che li riporta al villaggio Hamo e Nina intrecciano gli sguardi. Hamo ha un figlio che vive a Parigi, tutti nel villaggio sperano che possa fare fortuna nella ricca Europa ed inviare per posta un po’ di dollari per la comunità. Il paesaggio intorno è sempre perennemente bianco, la vodka sempre presente nel film, attutisce la disperazione. Il secondo figlio di Hamo è un alcolizzato che “cederà” la sua giovane figlia per la promessa di un lavoro, di un futuro, parte questa interpretata con molta intensità da Ivan Franek, presente con il regista a Venezia. Dopo aver ceduto la figlia, Ivan scoprirà con delusione e rabbia di essersi ancora illuso di sfuggire ad un destino fatto di povertà e sparerà al marito della figlia che gli aveva prospettato una vita diversa. Alla fine, ogni cosa torna nel lento fiume del destino, in cui le loro misere, ma quiete esistenze si intrecciano e si compongono per darsi conforto, amicizia, amore.

 

Il regista

Hiner Salem racconta: «sulla mia carta d'identità c'è scritto che sono nato nel 1964 nel Kurdistan irakeno. Rifugiato politico, ho dovuto abbandonare il mio paese che non vedo da 20 anni, per sfuggire alla dittatura di Saddam Hussein. Da 10 anni vivo a Parigi. VODKA LEMON è il mio quarto film. Oggi esiste un Kurdistan iracheno, e anche un Kurdistan siriano, ma non esiste un Kurdistan curdo. Mio nonno si divertiva molto a raccontarci la sua storia:  era nato curdo in una terra libera. Ma gli ottomani sono arrivati e gli hanno detto: tu sei ottomano. E lui è diventato ottomano. Alla caduta dell’impero, è diventato turco. Poi i turchi se ne sono andati e lui è diventato di nuovo curdo sotto il regno dello Sceicco Mahmoud, il re dei curdi. Sono arrivati gli inglesi e mio nonno è diventato suddito di sua Maestà. Gli inglesi hanno creato l'Iraq e lui è diventato iracheno. Mio nonno non ha mai capito l'enigma di questa nuova parola “Iraq”. Suo figlio, mio padre, Shero Selim Malay, neanche. Si potrebbe  quasi dire che VODKA LEMON è un film disperatamente ottimista. Diciamo che per me l'umorismo è la grazia della disperazione».

 

Le domande & le risposte

All'inizio del film, entra in campo un letto, alla fine del film un pianoforte esce dal campo quasi in un movimento parallelo, inverso. Un modo per chiudere il cerchio?
«Certo, mi sarebbe piaciuto girare VODKA LEMON in Kurdistan, ma era impossibile. Gli artisti, gli intellettuali curdi sono stati tutti costretti all'esilio. Sterminati con le armi chimiche in Iraq, cacciati e torturati in Turchia, nessun riconoscimento della nostra identità in Siria. Possiamo solo scegliere tra la peste ed il colera... Mio nonno diceva : “Il nostro passato è triste, il nostro presente catastrofico ma per fortuna (ed apriva le braccia) non abbiamo futuro”. La scena del letto annuncia una storia in un paese devastato. La scena finale del pianoforte incarna l'ottimismo, l'assoluta fierezza dei sopravvissuti. Il non vendere il pianoforte significa resistere, resistere, resistere, qualunque cosa accada».

 

Nel suo film si vede tanta neve…
«Ho immaginato questo film sulla neve perché  mi ricordava senza dubbio la mia infanzia. Sherko Bejkas ha scritto: “mi ricordo della mia infanzia tutta bianca, bianca a perdita d¹occhio, bianca ...tranne il vestito nero di mia madre”. Nei villaggi curdi, quando nevica, tutto è bloccato. Ora le strade sono distrutte. Prima c'erano i trasporti statali. Oggi non c’è più il socialismo ma non hanno ancora costruito il capitalismo. Ognuno fa per sé. Gli abitanti dei villaggi apprendono l'arte della sopravvivenza. Per trasportare viveri e uomini usano degli slittini, spesso costruiti solo con una tavola di legno, trainati a braccia o da cavalli. Ho visto anche un carro funebre trainato in questo modo!».

 

Hiner Saleem, cosa pensa degli armeni?

«Ho sempre creduto che gli Armeni fossero dei “maghi”: non capisco come facciano a sopravvivere. Forse non lo sanno nemmeno loro. Più i giorni passavano, mentre giravamo più ero affascinato dalle persone e dai paesaggi che mi circondavano. Un paese così simile al mio,  il Kurdistan, dove mi si impediva di rientrare e che dopo tanti anni di assenza desideravo rivedere. Ottimismo, fede, miseria, contraddizioni, ironia, amore, vite che passano dalla tragedia alla commedia. È questo che c’è in Armenia».

 

Il titolo del film “Vodka Lemon” come è nato?
«Quando si pensa alla Vodka, naturalmente associamo l'immagine della Russia, ma da nessuna parte del mondo si beve così tanta vodka come lì! Poi quando si dice vodka uno subito si immagina i paesi dell'est europeo; con il mio produttore, mentre  discutevamo sul titolo, avevamo bevuto un sacco di vodka... così abbiamo deciso che Vodka Lemon per la nostra storia era il titolo più adatto».

 

Quanto influisce l'alcolismo, la vodka in questi paesi, a livello di rapporti sociali, nella vita di tutti i giorni?
«Lì al mattino arrivando sul set, la gente ci proponeva di bere una vodka: era faticoso rifiutare il loro generoso gesto, però dovevamo lavorare... Lì hanno molto la “cultura del tavolo”: si mettono intorno e svuotano il bicchiere. A qualsiasi ora. Stanno insieme intorno al tavolo e si fanno i complimenti, socializzano, dicono tra loro: sei mio amico, mio fratello, ti amo etc... e poi continuano a bere. Dopo mezz’ora sono già ubriachi, parlano di tutto e dicono: beviamo in onore dei nostri alberi, un altro per le nostre pietre, un altro per i nostri defunti etc... Semplifico un po’ ma questa è la situazione».

 

Questo succede per la disperazione, per dimenticare o non vivere abbastanza la realtà?
«Un poco dipende dalla loro cultura, poi effettivamente oggi esiste una fortissima disoccupazione, la vodka è quasi accessibile, da loro non costa nulla perchè si può comprare con meno di mezzo euro, 20-30 centesimi una bottiglia intera. Questo insieme al fatto che non c’è lavoro, è anche un modo di socializzare, un modo di convivere. Il problema diventa quando insorge l'alcolismo».

 

La vodka insomma, rimane l'unico elemento popolare nei beni di consumo dato che nel film vediamo che è difficile comprare qualsiasi cosa, avere un telefono in casa?

«La gente può rinunciare al telefono ma non può rinunciare alla vodka. Vodka Lemon è diventato il titolo anche perchè non volevo qualcosa di troppo serio, patetico. La gente armena prende la vita con molta filosofia, è fiera, è legata alle sue tradizioni, specie religiose».

Nel film è quasi assente la presenza giovanile, le nuove generazioni cosa  pensano in proposito, emigrano, come reagiscono?
«Un vero problema è quello dell'emigrazione, l'Armenia è un paese che è diventato ufficialmente indipendente nel ‘90; aveva 3,5 milioni di abitanti circa, oggi è meno della metà. Tutti sognano di andare in America, Los Angeles, sognano di venire in Europa perchè lì non c'è il lavoro. Le porte si sono aperte, quindi il sogno di tutti è di partire. Certamente c'è molta disoccupazione in molti paesi dell'ex blocco sovietico, come l'Albania, la Georgia, l'Armenia. Il Soviet, il sistema socialista è finito, però non sono riusciti ancora a creare uno stato capitalista, un apparato vicino all'Europa Occidentale, quindi adesso è quasi un paese politicamente “No Man’s Land”, ognuno per conto proprio. In alcuni paesi abbiamo il 3, 4% della popolazione che detiene tutta la ricchezza e tutti gli altri vivono quasi alla soglia della miseria, della povertà!».

 

Quanto è forte l¹illusione del benessere occidentale, dell'Europa?

«Nel film ci sono dei momenti molto forti di illusione , disillusione, quando il figlio scrive ancora al padre dalla Francia ma invece di spedire dei soldi, li chiede... Il padre che sperava che il figlio avrebbe fatto i soldi a Parigi ed avrebbe potuto aiutare tutto il villaggio, riceve invece una richiesta di soldi! Così l’anziano  perde ogni speranza, ogni sogno. L’occidente non è tutto paradisiaco».

 

L'illusione che si perde comunque con una forte dignità, è sempre presente durante il film.

«Le persone sebbene siano nella povertà più assoluta, hanno sempre una dignità ed una eleganza notevole. Quello che sorprende è che non si piangono mai addosso, non si lamentano mai, cosa che non accade da noi dove tutti si compiangono molto spesso anche per problemi inutili...».

Quanto influisce il sentimento religioso in queste popolazioni, nel film si vede un rapporto molto stretto tra le persone ed i loro cari defunti. Il  cimitero, sembra un “parlatorio”, dove ci si incontra per raccontarsi le vicende accadute. Cosa ne pensa?
«Personalmente sono laico e ateo profondamente. Il cimitero è la seconda vita per loro. Infatti,  molti mettono i simboli religiosi. Io rispetto ovviamente tutte le religioni. Tranne quelli che le politicizzano, che le sfruttano per farne politica. Qualsiasi persona che crede nel suo Dio, nella sua religione, pacificamente, nel rispetto degli altri, io li rispetto assolutamente. Io sono laico e per me il cimitero non rappresenta un simbolo religioso».

 

Raffigura però un altra vita, un altra speranza?
«Sì ma io non considero la morte con gli occhi religiosi, la vedo piuttosto come un fatto biologico, tuttavia è bello come gli armeni conservano nei loro cuori la certezza che li aspetta una vita migliore. Forse è proprio la speranza del dopo, fa accettare loro un’esistenza così stentata, così miserabile».

 

Però le popolazioni dei villaggi, e le relazioni tra le varie etnie si basano spesso sul religioso.
«Esiste un certo ritorno al religioso, specie nell’ex Unione Sovietica, dove vi sono alcuni aspetti positivi. In realtà, questo non creava realmente diversità tra le minoranze ed i vari popoli altrimenti non sarebbe mai potuta sopravvivere. Era  un peccato ed un errore parlare di “minorizzare” una etnia, un popolo, in base alle sue credenze. Ritengo che l'Unione Sovietica fosse un impero abbastanza onesto con le minoranze, esisteva una vera uguaglianza. Certamente però era uno stato laico e quindi le chiese, la fede e le pratiche religiose non erano tollerate. Adesso come dicevo c’è un certo ritorno ed anche una certa strumentalizzazione della religione anche se a mio avviso 70-80 anni di socialismo hanno influito sulla fede e la religione».

 

 

CULTURE


 

Una favola per aiutare a combattere i pregiudizi
LE CAPRE CHE UCCISERO IL LEOPARDO
Favola eritrea


Una volta un cucciolo di leopardo vagabondava lontano dalla sua casa, nella prateria dove pascolavano gli elefanti. Mentre gli elefanti pascolavano, uno di essi pestò per errore il cucciolo e lo uccise. Alcuni leopardi trovarono il corpo del cucciolo e corsero dal padre per avvertirlo della disgrazia. «Tuo figlio è morto!», gli dissero. «L'abbiamo trovato nella valle». «Ditemi chi l'ha ucciso» gridò il leopardo padre addolorato, «perché io possa vendicare la sua morte!». «L'hanno ucciso gli elefanti», risposero gli altri leopardi. «Cosa? Gli elefanti?» esclamò il leopardo padre con voce sorpresa. «Sì, gli elefanti» ripeterono essi. Il leopardo padre pensò per un minuto e poi disse: «No, non sono stati gli elefanti. Sono state le capre ad uccidere mio figlio. Sono state loro a farmi questa cosa terribile!». Infuriato, trovò un gregge di capre sulla collina e trucidò molte di esse per vendetta.
Anche ora, quando un uomo è in collera con qualcuno più forte di lui, spesso si vendica con chi è più debole.


 

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