PRUDENZA
«Il
serpente non morde il bastone (non ci casca una seconda volta)»
(Etnia: Tupurì - Nazione: Camerun)
Se vuoi promuovere qualche iniziativa ti invitiamo ad inviare le informazioni relative all'appuntamento
organizzato dalla tua associazione, o di cui sei a conoscenza, a: grilloparlante@mbservice.it
IMPEGNATI NELLA COTRUZIONE DEL SITO www.grillonews.it,
TORNEREMO A FARVI VISITA CON LA NUOVA NEWSLETTER NEI PRIMI GIORNI DI OTTOBRE
Fino al 20/09/03 - Vicenza - 2 Mostra Mercato dedicata agli anni '70
Un tempo miticamente
lontano, solo una trentina d’anni fa. Così affascinante e ancora
in grado di stupire, insegnare, da spingere la Cooperativa Insieme a
ripetere l’esperienza di una mostra dedicata proprio a quel periodo.
Durante un intero anno di sgomberi e selezione di materiali conferiti
dai vicentini nelle riciclerie o nella sede di Via dalla Scola, a
Vicenza, sono stati sistematicamente immagazzinati i pezzi più
rappresentativi dell’estetica della decade in questione. Mobili, ma non
solo. Anche lampade, tappeti, vestiti, bicchieri, radio, soprammobili,
caratterizzati da quell’inconfondibile cifra stilistica che permette a
chiunque di improvvisarsi con successo conoscitore di quell’epoca. La
mostra mercato resterà aperta dal 13 al 20 settembre dalle 10
alle 12,30 e dalle 15 alle 19,30 nell’orario di apertura del negozio
delle cose usate in via Dalla Scola 88 (per informazioni tel.
0444511562) e l’ingresso è gratuito. C’è anche un altro
motivo che lega affettivamente la Cooperativa a quel momento storico:
la sua attività comincia ufficiosamente gia dal 1972,
concretizzandosi in una vera realtà lavorativa nel 1979, anno in
cui la cooperativa si dichiarava sorta con finalità quali:
“educare a combattere lo spreco (vivere con gli sprechi della
società dei consumi) e riutilizzare tutto ciò che
è recuperabile”, “proporre uno stile di lavoro a misura d’uomo,
mediante la cooperazione”… Sono pensieri nati dai fermenti ideologici
che permeano la realtà sociale di quegli anni, che a torto si
ricordano prevalentemente come “gli anni di piombo”, degli attentati e
della guerra in Vietnam. Eventi che non devono occultare le innovazioni
positive, le rivoluzioni in campo estetico, morale, tecnologico, che
portarono una ventata di libertà riscontrabile anche nel settore
della produzione industriale. I mobili e gli oggetti che si possono
trovare nella mostra sono dunque figli di questa “libertà”
concettuale, ma anche –bisogna ricordarlo- dell’astuto lavoro di
autopropaganda che fu messo in atto dalle compagnie petrolifere: grazie
al contributo economico delle principali industrie italiane di
idrocarburi, le materie plastiche vennero “spinte” in ogni modo, dalla
sperimentazione (la gommapiuma era stata inventata per proteggere i
serbatoi degli aerei) alla fondazione di premi speciali per designers
da parte della Rinascente; l’organizzazione di mostre da parte della
Pirelli, Eni, Montecatini. I primi anni 60, come logica conclusione del
boom economico del dopoguerra, furono quindi gli anni di produzione dei
“plasticoni”: mobili e oggetti di materiale plastico, duttile,
iniettabile, economico, facilmente pulibile, duraturo. Sono gli anni
che vedono nascere il Grillo di Zanuso, le poltroncine di Joe Colombo,
i televisori della Brionvega… Furono anni di intenso feeling fra
progettisti e produttori: un dialogo proficuo che portò il design
italiano al suo più alto livello di prestigio internazionale. Ma
le età d’oro non durano a lungo. Il 1973 fu l’anno della crisi
petrolifera, che portò, fra le altre conseguenze, ad un ritorno
ai materiali naturali per la costruzione dei complementi d’arredo. La
guerra in Vietnam, i fermenti rivoluzionari, i movimenti studenteschi,
portavano ad un allontanamento di molti designers dalle precedenti
linee di produzione: si trattava dell’antidesign, che prendeva
posizione critica nei confronti della borghesia, e proponeva oggetti
“surreali”, provocatori, radicali, contestatori: il Cactus di Drocco e
Mello, il Sacco di Zanotta, i morbidi sedili di “porfido-poliuretano”
di Gilardi... In mostra si potrà trovare il riflesso di questa
complessità: le firme prestigiose e gli oggetti cult-kitsch che
caratterizzarono la quotidianità di molti di noi. Dal tavolo da
poker firmato da Joe Colombo, agli appendiabiti da camera in peluche
fosforescente. Dalle sedie “Vicario” di Vico Magistretti, alle
minigonne coloratissime che segnarono la più rivoluzionaria tra
le rivoluzioni per il mondo femminile.
Le macchine da scrivere Olivetti e i primi album di Mina, mangiadischi
arancioni, tappeti multicolor e tavoli Kartell. Se ancora vi rimanesse
la curiosità di scavare tra le pieghe più intime di quegli
anni travagliati, non potete mancare alla serata di giovedì 18
settembre: la Cooperativa Insieme rimane aperta fino alle 23,00 per
un’incursione guidata (e a due voci) nella letteratura che conta degli
anni ’70. Le pagine saranno quelle scritte da Calvino, Parise, Montale,
Simone de Beauvoir, Saul Bellow… Le voci sono quelle di Marco Cavalli e
Stefania Carlesso; l’atmosfera post beat dell’esposizione e la presenza
di chi quegli anni li ha vissuti da protagonista completeranno
l’illusione prospettica che permetterà alla memoria di giocare a
“facciamo finta di essere ancora negli anni ’70....”. Per informazioni:
COOPERATIVA SOCIALE INSIEME, www.insiemesociale.it
Via dalla Scola 88 – Vicenza.
16/09/03 - Vicenza - “Indovina chi viene a cena” a digiuno, per colpa dell'Amministrazione
Dopo la conferenza stampa indetta lunedì 8
settembre, con la quale il Comitato organizzatore di “Indovina chi viene
a cena” ha voluto portare a conoscenza
della cittadinanza il comportamento scorretto e anti-democratico della
Giunta Comunale di Vicenza, che ha
ingiustamente negato la concessione di spazi pubblici in Corso Palladio
per l’organizzazione della “cena multietnica ed equo-solidale” per la
sera del 14.9.2003, anche il Difensore
Civico, al quale gli organizzatori si sono rivolti, si è
espresso, confermando l'illegittimità del diniego
dell'Amministrazione comunale. “In breve il Difensore Civico sostiene
che l'Amministrazione Comunale rifiutandoci il permesso all'uso di suolo
pubblico, oltre a non avere rispettato sul piano procedurale il
regolamento vigente per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, ha,
inoltre, fornito una giustificazione incoerente in quanto non vi era
coincidenza temporale tra la nostra
iniziativa, prevista per domenica 14, e la cena del Comune svoltasi
domenica scorsa. Il Difensore Civico conclude dicendo che il rifiuto
dell'Amministrazione è "arbitrario e discriminatorio e, quindi,
illegittimo", sottolineano in un comunicato alcuni componenti del
Comitato. Che aggiungono: “Come Comitato abbiamo deciso di continuare
questa battaglia contro il Comune, anche per evitare il ripetersi di
fatti discriminanti come questo o simili dei quali questa Giunta
continua a macchiarsi con atteggiamenti prevaricatori nei confronti di
tutti i cittadini, soprattutto dei
più deboli, dei quali invece dovrebbe fare gli interessi”. Per
decidere le ulteriori azioni da intraprendere il Comitato vi invita a
partecipare alla riunione di martedì 16 settembre alle ore 21,00
presso l'Hulk in Contra' Pedemuro S.Biagio 65, a Vicenza.
16/09/03 - Vicenza - Reti commerciali alternative e consumo critico
Martedì 16 settembre alle ore 18,30 presso la Scuola elementare Papa Giovanni XXIII, Via Faccio, 20 si terrà un appuntamento sul tema: RETI COMMERCIALI ALTERNATIVE E CONSUMO CRITICO, incontro con Teresa Pecchini (presidente dell'Associazione Italiana Botteghe del Mondo). Come fuonziona il circuito del commercio del commercio equo solidale; consumo critico e finanza etica; stili di vita e loro conseguenze a livello globale. Per informazioni: Ans XXI - Tel. 329 9844092 - Email: ansxxI@libero.it .
18/09/03 - Verona - I "Fagiani nel mondo" riprendono il volo
Riprende,
giovedì 18 settembre alle ore 21.00 presso la sede Legambiente di
Verona l’attività del Circolo “Fagiani nel Mondo” (Circolo
Legambiente di turismo responsabile ed ecosostenibile) con un primo
momento di incontro dove potremo discutere insieme di progetti, vecchi e
nuovi, a cui alcuni soci stanno lavorando. L’incontro vuole essere il
primo di una serie che permetta ai soci di mantenere un filo diretto tra
le attività svolte e il loro significato politico, di esprimere
con chiarezza gli intenti comuni, di far fluire e confrontare le idee
di tutti e di stringere solide relazioni. Non vuole essere un impegno
gravoso (un’idea sarebbe quella di due ore ogni 15 gg.), ma sufficiente
a realizzare un buon coordinamento tra noi. Invito tutti ad una
presenza attiva giovedì 18 settembre; il circolo senz’altro
possiede personalità che possono esprimere ulteriori proposte
per il futuro.
18/09/03 - Calmisano di Bardolino (VR) - In campo per il Progetto "Chievo-Brasil"
A Calmasino di Bardolino, alle ore 15.00, scenderanno in campo l’Ac Chievo Verona e la squadra locale del Benaco calcio. L’incasso della partita sarà devoluto al progetto “Chievo-Brasil” del Mlal (con Istituto don Mazza, Banco Popolare di Verona e Ac Chievo) per la realizzazione nella favela Alto do Mateus di Joao Pessoa (Recife) di un campo da calcio, un centro polifunzionale e una piscina terapeutica. La sfida sportiva (5 euro l’ingresso) sarà preceduta da un’iniziativa nelle scuole del territorio (a Lazise, Bardolino e Pastrengo) che coinvolgerà i ragazzi di quarta e quinta elementare e di prima, seconda e terza media nella conoscenza della realtà brasiliana e della vita dei coetanei che abitano le favelas.
18/09/03 - Vicenza - Incursione guidata nella letteratura degli Anni '70
Prosegue fino al 20
settembre la seconda Mostra mercato di Mobili, Accessori e Abiti anni
'70, iniziativa promossa dalle COOPERATIVA SOCIALE INSIEME www.insiemesociale.it di
Vicenza (Via dalla Scola, 88). La Mostra è accessibile nei
seguenti orarii: 10,00 - 12,30 e 15,00 – 19,00, domenica e lunedì
mattina chiuso (ingresso libero). Vi segnaliamo inoltre che
giovedì 18 settembre alle ore 21 verrà organizzata una
incursione guidata (e a due voci) nella letteratura che conta degli
anni ’70, con Marco Cavalli e Stefania Carlesso (ingresso libero). Per
informazioni tel. 0444511562.
18/09/03 - Pezzoli di Ceregnano (RO) - Viaggio in India...
Il CIRCOLO NOI - TEATRO 99 di PEZZOLI DI CEREGNANO (RO) vi invita presso il teatro tenda, allestito nei pressi della scuola materna, dove si terrà fino al 20 settembre il palinsesto: AMORE, LIBERTÀ e GIUSTIZIA voglio cantare… GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE ORE 21.00, "VIAGGIO IN INDIA" da Delhi all'Himalaja sulle orme di KIM... Voce recitante: GIUSEPPE CEDERNA, accompagnamento musicale MICHELE FEDRIGOTTI.
18/09/03 - Este (PD) - Serata teatrale a favore di Emergency
A Este (PD) il 18 settembre alle ore 21,15 al Teatro G. Farinelli l'AVIS comunale in collaborazione con il Teatro organizzano uno spettacolo teatrale (ingresso a offerta) a favore di Emergency: "Quando al paese mezzogiorno sona" - Compagnia della Quinta gli Alberi - Teatro la S-ciavania. Alla manifestazione sarà presente un banchetto di Emergency.
19/09/03 - San Bonifacio (VR) - La cameriera brillante
Venerdì 19 settembre alle ore 20,30 presso il Cinema Teatro Centrale di San Bonifacio (VR), la Compagnia teatrale “La Barcaccia” metterà in scena “La cameriera brillante” di Carlo Goldoni. Regia di Roberto Puliero.
19 e 26/09/03 - Bovolone (VR) - Corso di «pacchetti regalo» con l'associazione "La Goccia"
Nei
giorni di Venerdì 19 e 26 settembre, l'associazione “La Goccia”
in collaborazione con il comune di Bovolone organizza per quanti sono
interessati un corso di "pacchetti regalo". Verranno spiegate da una
persona esperta varie tecniche di esecuzione dalle più semplici
alle più elaborate. L'inzio del corso è alle ore 21.00 e
si svolgerà presso la villa Panteo Zampieri. (la villa è
indicata da alcuni segnali - si trova su una traversa sulla destra della
via principale che viene da Verona). Passate parola. Per informazioni
Negozio coop. La Rondine - Bovolone 0456900113.
19-20-21/09/03 - Malo (VI) - Weekend con la disabilità
Si terrà a Malo
(VI) dal 19 al 21 settembre il “Weekend con la disabilità”
organizzato dal Comune di Malo, dal Gruppo contro l’Esclusione, dal
Gruppo Sorriso, dalla Cooperativa Orsa Maggiore e dall’Ulss n.4
Altovicentino. Questo il programma: Venerdì 19 settembre, alle
ore 20,30 presso il Centro Giovanile di Malo, dimostrazione di
“DanceAbility” con l’esibizione del gruppo “I danzatori dell’anima”
(Ass. H81 Insieme onlus – Vicenza), danza praticata da persone abili e
diversamente abili. Sabato 20 settembre alle ore 16,00, presso il Ceod
di Malo (via Card. De Lai) “Giochi senza barriere”, giochi per abili e
disabili con il Gruppo Sorriso ed il Gruppo Girotondo di Tiene. Tutti
possono partecipare; ore 18,30: pausa-ristoro; ore 20,00, presso il
Centro Giovanile di Malo, serata di musica con la “CB Band”. Domenica 21
settembre presso il Ceod, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17,
“Ceod Aperto”, apertura di alcuni laboratori e “Pesca di beneficenza”.
Inoltre sarà possibile visionare diversi stando espositivi. Dalle
ore 15 alle 17, giochi per ragazzi e bambini con il Gruppo Amikaze,
costruzione di palloncini colorati e animaletti vari; dalle ore 17 alle
20, musica dal vivo. Alle ore 20,00 presso l’ex Filanda Corbelli si
terrà lo spettacolo “Zogando a Tresete”, spettacolo teatrale di
E. Baldanello (Teatro Insieme di Zugliano). Nel corso della
manifestazione sarà in funzione uno stand gastronomico.
L’ingresso è libero.
19/09/03 - Marostica (VI) - Trasformare le azioni negative in positive
Venerdì 19
settembre dalle ore 20,45—22,45 a Marostica, presso il Centro “Sherab
Ling”, in via Fose, sulle colline di
Molvena. l’Associazione “Referente diritti umani per il Tibet” promuove
l’incontro sul tema: TRASFORMARE LE AZIONI NEGATIVE IN POSITIVE CON
L’AUTOACETTAZIONE, con la dr Caterina Mengotti. La psicologia
occidentale incontra la meditazione buddista. Incontro esperenziale: si
propongono delle esperienze condivisibili nel gruppo.
19/09/03 - Pezzoli di Ceregnano (RO) - Serata con Balasso, Ale & Franz
Il CIRCOLO NOI - TEATRO 99 di PEZZOLI DI CEREGNANO (RO) vi invita presso il teatro tenda, allestito nei pressi della scuola materna, dove si terrà fino al 20 settembre il palinsesto: AMORE, LIBERTÀ e GIUSTIZIA voglio cantare… VENERDÌ 19 SETTEMBRE ORE 21.00, "RIDERE E SORRIDERE", con NATALINO BALASSO e ALE & FRANZ.
19/09/03 - Bologna - «Così va il mondo: i credenti, il mondo unico, le guerre»
Venerdì 19
settembre, alle ore 18 alla festa nazionale dell'Unità di Bologna
presso la CASA DEI PENSIERI (lo spazio si trova all'interno della
LIBRERIA) si terrà un incontro sul tema: COSI' VA IL MONDO: I
CREDENTI, IL MONDO UNICO, LE GUERRE". Tra i partecipanti a questo
incontro - organizzato da DAVIDE FERRARI - vi segnaliamo, accanto a
mons. GIOVANNI CATTI, a GIANCARLA CODRIGNANI, a GIULIO SORAVIA, la
partecipazione del pastore GIANNI GENRE, moderatore della tavola
valdese e del professor MASSIMO RUBBOLI, docente all'Università
di Genova, recente autore del libro “DIO STA MARCIANDO” (ed. La
Meridana, Bari 2003), uno studio sul rapporto tra la politica di Bush
in relazione alla guerra in Iraq e le sue convinzioni religiose, con in
appendice i più interessanti documenti delle chiese cristiane
negli Stati Uniti concernenti la guerra.
19-20-21/09/03 - Torino - Festival vegetariano
La campagna "Un'altra
alimentazione e' possibile", col patrocinio della Citta' di Torino e il
contributo della Provincia di Torino e della Regione Piemonte, organizza
nei giorni 19-20-21 settembre a Torino il primo Festival
Vegano/Vegetariano, allo scopo di presentare questo stile di vita in un
clima festoso di convivialità. "Si tratta di una dimostrazione
pratica, per far vedere, capire, provare che si puo' vivere, mangiare
piatti gustosi, vestirsi, divertirsi senza bisogno di uccidere e
sfruttare gli animali non umani" dichiarano gli organizzatori
dell'evento. E' il primo festival di questa portata organizzato non solo
in Italia, ma in tutta Europa, su questo argomento.
La festa all'aperto ricca di stand, eventi e spettacoli, tutti
completamente gratuiti, sarà allestita all'interno del parco del
Valentino (viale delle Medaglie d'Oro angolo viale Ceppi, vicino a
Torino Esposizioni). Numerosi gli intrattenimenti offerti al pubblico:
accanto agli stand informativi sui vari aspetti della scelta vegetariana
(etico, ecologico, sociale, salutistico, culinario, storico) saranno
allestiti stand di vendita di prodotti biologici vegetariani, e
sarà aperto tutto il giorno il bar che, offrirà numerosi
spuntini, dolci e salati, completamente vegetali. Ogni sera, un diverso
ristorante vegetariano di Torino allestirà il servizio di
ristorazione, con una varietà di piatti appetitosi. Ogni
pomeriggio e sera, gruppi musicali si esibiranno nella zona concerti.
In particolare, ricordiamo la presenza degli Yo Yo Mundi il sabato
sera. Per approfondimenti culturali e scientifici sono previste
conferenze tutte le sere alle 19.00, che affronteranno le varie
tematiche della scelta vegetariana e vegana: scelta salutistica, scelta
ecologica e sociale, scelta etica. Ogni pomeriggio un esperto di
nutrizione di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana
sara' a disposizione per rispondere alle domande del pubblico. Gli
appuntamenti diurni col mondo della cultura, della politica e dello
spettacolo non mancano: sabato a pranzo il gruppo musicale "Kafka"
presenterà l'iniziativa internazionale "Food not Bombs" (che ha
lo scopo di distribuire cibo gratuito ai senzatetto, tutto a base di
prodotti vegetali); domenica a pranzo, spaghettata con i prodoti
biologici di Libera (progetto di Don Ciotti): pasta, olio e vino
biologici prodotti dalle terre sottratte alla mafia. Presenterà
l'associazione Rita Borsellino - vicepresidente di Libera e sorella del
magistrato ucciso dalla mafia. All'ora dell'aperitivo, quattro
chiacchiere con vari personaggi che ci raccontano del loro rapporto con
gli animali: Fulvio Grimaldi il venerdì, Goffredo Fofi il sabato
e Ricky Gianco la domenica. Tutti i pomeriggi, spazio giocoleria e
animazione per i più piccoli. Il VegFestival e' un evento per
tutti i gusti e tutte le età: non resta che venire a dare
un'occhiata! Contatti: www.agireora.org/vegfestival - vegfestival@agireora.org - 333/6705842
20/09/03 - Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) - Maxi Concerto per i bambini orfani e portatori di handicap di Santa Cruz (Bolivia)
N.A.D.I.A. FOR CHILDREN - progetto "Aiutaci a farlo sorridere". L'associazione N.A.D.I.A. onlus organizza, sabato 20 settembre alle ore 17,00 un evento presso l'agriturismo Ca' Verde, a Sant'Ambrogio di Valpolicella. Si tratta di un concerto, con otto gruppi che suonano, (Raggaedelica – Slumber – Lecrevisse – Nadine - Trees Lunge - Blue Box- e Giardini di Mirò), più un gruppo di artisti che esporranno, accompagnati da pianoforte, un testo in prosa sull'argomento dello sfruttamento minorile. L'intero incasso della serata sarà destinato al progetto "Aiutaci a farlo sorridere", per i bambini orfani e portatori di handicap di Santa Cruz, in Bolivia (presso l'istituto Hogar de Dios). Si prega di dare massima diffusione a questo comunicato. Per informazioni: N.A.D.I.A. onlus, via Briolotto n. 1/a37 - 131 Verona, tel:0458403328.
20/09/03 - San Bonifacio (VR) - Bimbi in Festa
Sabato 20 settembre alle ore 17 presso il Parco dei Tigli (Via Camporosolo, San Bonifacio), “Bimbi in Festa”, animazione e giochi a cura dell’Ass. Culturale “FantasiArte”.
20-21/03 - Soave (VR) - Soave per le persone disabili
In occasione
dell’ANNO EUROPEO PER LE PERSONE DISABILI
2003, l’associazione " Il Cerchio magico" segnala due iniziative in
programma a Soave nell'ambito del progetto "Soave per le persone
disabili": Sabato 20 settembre, nel centro storico della cittadina
dell’Est veronese si terrà il “2° Campionato Europeo di
corsa su strada per non vedenti e ipovedenti”: ore 14.00 - ritrovo
degli atleti presso piazza Foro Boario; 15.00 - inizio competizione;
16.00 - corsa podistica non competitiva degli allievi della scuola
media di Soave; 21.00 - premiazioni presso piazza Foro Boario:
verrà assegnato il titolo di Campione Europeo dell'atleta non
vedente primo classificato. Sabato 20 e domenica 21 settembre
sarà possibile prendere visione della Mostra di disegni
realizzati dagli alunni della scuola elementare sul tema: "Anno della
persona disabile vista con gli occhi di un bambino", presso la scuola
elementare "I.Nievo" con il seguente orario: sabato ore 15.00 - 18.00;
domenica ore 9.00 - 12.00.
20/09/03 - Marano vicentino (VI) - Presentazione del Corso di Maat africana (Box dei faraoni)
Il corso di
Maat africana inizierà da ottobre 2003 e si terrà a
VICENZA nella Palestra “anima e corpo” ogni LUNEDI’ alle ore 19,00 e
MERCOLEDI’ alle ore 20,00, con gli istruttori M’âni
Youssouf e Nelly Bifouti. E’ un corso di educazione fisica e
sportiva, chiamata Box dei faraoni. E’ un’educazione spirituale basata
sul principio dell’armonia e dell’equilibrio chiamata: la Maât.
Si prepara il corpo alla flessibilità, alla resistenza e
alla forza e di preparare lo spirito e all’instaurazione dolce e
permanente dell’armonia dell’uomo nel cosmo. La box di faraoni veniva
praticata unicamente dalla nobiltà dell’antico Egitto. Il
CORSO DI MAÂT inizia con una presentazione pubblica aperta
a tutti Sabato 20 settembre nello STADIO di MARANO VICENTINO, alle ore
20,00. L’istruttore della box dei Faraoni, Youssouf M’âni,
nel 1980 campione nazionale di Qwan ki do in Costa D’Avorio, cintura
nera Kung Fu 2^ dan. Dal 1997 diventa atleta della squadra nazionale
della box dei faraoni congolose. Dal 1998 è cintura nera di 7^
dan della box dei faraoni. E’ delegato per l’Africa dell’Ovest.
Organizza questa iniziativa il Circolo Arcobaleno - fabrisluciano@iol.it
20/09/03 - Arzignano (VI) - Sior Todero Brontolon
Sabato 20 settembre presso il Teatro Matterello di Arzignano andrà in scena “SIOR TODERO BRONTOLON”, con la Compagnia teatrale “Le Chiaccole” di Monteforte d'Alpone. Inizio alle ore 21. Per informazioni: Comune di Arzignano - Ufficio Cultura - Tel. 0444 476543, 333 6232408-7143144.
20/09/03 - Torri di Quartesolo (VI) - Serata latinoamericana
Sabato 20 settembre a
partire dalle ore 19 presso il Palatenda di TORRI DI QUARTESOLO (VI),
serata di musica latinoamericana con i Makondo e degustazione di piatti
tipici. Per informazioni 333.1663251 La serata è patrocinata dal
Comune di Torri di Quartesolo.
20-21/09/03 - Fara Vicentino (VI) - Emergency alla Bancarella del Commercio Equo & Solidale
Sabato 20 e domenica 21 settembre si terrà la tradizionale bancarella del Commercio Equo&Solidale a Fara Vicentino. Come ormai di consuetudine, a fianco dei prodotti del Mercato Equo&Solidale saranno disponibili alcuni gadget di Emergency. Il banchetto sarà allestito presso il cinema/teatro parrocchiale il sabato pomeriggio e sera dalle ore 19.00 alle 20.00 e la domenica dalle ore 9.30 alle 11.30. Per ulteriori informazioni: www.equofara.da.ru20/09/03 - Pezzoli di Ceregnano (RO) - Concerto acustico
Il CIRCOLO NOI - TEATRO 99 di PEZZOLI DI CEREGNANO (RO) vi invita presso il teatro tenda, allestito nei pressi della scuola materna, dove si terrà fino al 20 settembre il palinsesto: AMORE, LIBERTÀ e GIUSTIZIA voglio cantare… SABATO 20 SETTEMBRE ORE 21.00, TUPAMAROS - MARMAJA – GANG in concerto acustico.
20/09/03 - San Giacomo Po (MN) - Ska Punx Night
SKAPUNXNIGHT 2003, MOVIMENTO IN FESTA: CONTRO LA LEGGE BOSSI-FINI, MENO DIRITTI E PIU’CLANDESTINI. CONTINUANO LE GIORNATE DI AUTORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO ANTAGONISTA ALL'INTERNO DELLA PROVINCIA DI MANTOVA, DOPO LA FESTA DEL 1 MAGGIO A SANGIACOMO PO’, LA FESTA DEL PROLETARIATO GIOVANILE A SARGINESCO, LE FESTE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA A SAN BENEDETTO PO E A SOAVE, LO ZANZARA ROCKFEST A MANTOVA, LA RASSEGNA DI "NO COVER" A SAN BENEDETTO PO, ADESSO TOCCA ALLO SKAPUNXNIGHT CONTRO IL RAZZISMO A SAN GIACOMO PO. SABATO 20 SETTEMBRE 2003 A SAN GIACOMO PO DI MANTOVA, (VICINO AL CASELLO MN SUD), SONO IN PROGRAMMA: INIZIO CONCERTI ORE 21,00 CON: “PUBBLICO OLTRAGGIO” (PUNK HC DI MILANO), NATURAL BORN DRINKERS (SUZZARA), PANIC ROTTS (ROVIGO SKAPUNK), ASKATASUNA (SKA BAND DA BERGAMO). APERTURA STAND GASTRONOMICI E BAR POPOLARE ALLE ORE 19,00. PER DARE SFOGO ALLE PROPRIE IRE CULINARIE E ALLE BEVUTE IN COMPAGNIA, AVENDO LA POSSIBILITA' DI GUSTARE CUCINA MANTOVANA E PIATTI TIPICI ETNICI. NELL' AREA DELLA FESTA TROVERETE: OSTERIA "LE DONNE DI ALFREDO" CUCINA MANTOVANA E COUS COUS VEGETARIANO, AMINE E RAJIA HIMCI "LES MAROCAINES" DOLCI E TE MARROCCHINO, DEGUSTAZIONE VINI "LA VENDEMIA" SOMMELIER "IL BIONDO". LA MUSICA CONTINUA NELL' AREA TRIBALE CON PERCUSSIONI E DANZE AFRICANE E INDIANE. TENDA CHILL-OUT AFTER PARTY CON DJ ROSSO-DISOBBEDIENTI E DJ DRUM' N' BASS – ELETTRONICA. INOLTRE COME CONTORNO A TUTTO CIO' TROVERETE BANCHETTI SOCIALI, INFORMAZIONI POLITICHE, INTERSCAMBIO DI OGGETTI VARI, CD ED LP CON I BANCHETTI DELLA LAMBRUSKO RECORDS, DELLA UNDERGRIND DISTRO E MOLTI ALTRI!!!! INGRESSO E CAMPEGGIO GRATUITO- PER INFORMAZIONI: ww.inventati.org/articolozero email: mantovantagonista@libero.it
21/09/03 - Legnago (VR) - Mostra-mercato a scopo benefico
Domenica
21 settembre, dalle ore 10.00 alle 19.30 si terrà “CORTE IN
PIAZZA” a Legnago (VR), presso Piazza Garibaldi. “Il Nuovo Giornale”
presenta: Mostra-mercato a scopo benefico delle illustrazioni originali
realizzate da Bruno Prosdocimi. Il ricavato della giornata verrà
devoluto alla comunità “Il Girasole” presso Corte Samuele.
21/09/03 - Prà dei Gai (TV) - MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI DISTURBO DELLA CACCIA
Leggi l'articolo nella rubrica "Flora e Fauna".
25/09/03 - Vicenza - Convegno su «Progetti e azioni del Servizio Civile volontario»
Giovedì 25 settembre dalle ore 15 alle 18 presso la Sala Convegni Camera di Commercio (Corso Fogazzaro, 37) di Vicenza si terrà il convegno “PROGETTI E AZIONI DEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO: ESPERIENZA A CONFRONTO”, incontro conclusivo ai corsi di formazione per obiettori di coscienza e volontari. A cura dell'ADUSU - Associazione Diritti Umani Sviluppo Umano. Ingresso libero. Per informazioni: Comune di Vicenza - Settore Servizi Educativi - Tel. 0444 222139.
25/09/03 - Montecchio Maggiore (VI) - Manifestazione contro il progetto della Centrale Termoelettrica
Il
coordinamento dei comitati anticentrale informa che giovedì 25
settembre si terrà la manifestazione dei cittadini delle Valli
dell’Agno e del Chiampo per protestare contro il progetto di costruzione
di una centrale termoelettrica a Montecchio Maggiore (VI). Il ritrovo
è previsto dalle 19.30 alle 20.00 vicino all'ospedale di
Montecchio; da lì partirà il corteo fino alla piazza.
26/09/03 - Isola della Scala (VR) - «Diversa-mente Informatica», l'informatica come strumento educativo per i diversamente abili
L’Assessorato ai servizi Sociali del Comune di Isola della Scala (VR) in collaborazione con le Cooperative “La Scintilla” e “A.G.I.RE.” di Isola della Scala (VR), "I Piosi" di Sommacampagna, "Filo Continuo" di Pescantina, organizza il 26 settembre 2003 alle ore 17,00 a Isola della Scala (VR) presso l’auditorium ex chiesa S. Maria Maddalena (ex chiesa dei Frati) un convegno dal titolo: “-DIVERSA-MENTE INFORMATICA- l’informatica: strumento educativo per i diversamente abili”. Detta iniziativa si inserisce all’interno della rinomata Fiera del Riso 2003 al fine di sensibilizzare e coinvolgere maggiormente il territorio nell’anno delle persone con disabilità. Nel Convegno vengono affrontati- con il contributo degli esperti che operano nel settore- aspetti di grande rilevanza quale l’apporto dell’informatica, le nuove metodologie e tecnologie utilizzate con i disabili in un progetto educativo mirato. Il dibattito vuole essere un’occasione preziosa per riflettere sulle esperienze in atto e per rilanciare nuovi stimoli di discussione e di confronto, per questo saranno presenti: Prof. Franco Larocca, Università di Verona; Dott. Davide Salvi, Università di Verona; Dott. Antonio Consorti, Università di Verona; Dott. Roberto Grison, settore educativo C.S.A. di Verona; Daniela Caliari, coop. sociale La Scintilla; Daniele Montresor, coop.sociale I Piosi; Michele Sartori, coop. sociale. Filo Continuo.
26/09/03 - San Bonifacio (VR) - Il potere d'acquisto delle pensioni
Venerdì 26 settembre alle ore 15,30 presso la Sala Civica “Barbarani” (Via Marconi) di San Bonifacio (VR) si terrà una Tavola Rotonda sul tema: “Il potere d’acquisto delle pensioni”, in collaborazione con FNP-CISL.
26/09/03 - San Bonifacio (VR) - Canti popolari
Venerdì 26 settembre alle ore 21,00 presso la Sala Civica “Barbarani” di San Bonifacio (VR), serata di Canti Popolari a cura del “Coro delle Fontanelle” e del “Coro delle Contrade di Prova”.
26/09/03 - Padova - Ricordiamo il terzo anniversario dell'Intifada
NEL
TERZO ANNIVERSARIO DELL'INTIFADA E NEL QUADRO DELLE GIORNATE
INTERNAZIONALI CONTRO LA GUERRA PROMOSSE DALL'ANSWER riprendiamo con
forza la mobilitazione contro la guerra che continua
VENETOCONTROGUERRA-UDAP. PADOVA, VENERDI'
26 SETTEMBRE 2003 alle ORE 21 presso la SALA DEGLI ANZIANI, A PALAZZO
MORONI (MUNICIPIO DI PADOVA), NEL TERZO ANNIVERSARIO DELL'INTIFADA:
SOLIDARIETA' ALLA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE E DI QUELLO
IRACHENO, SOLIDARIETA' AL PRESIDENTE PALESTINESE ARAFAT. VIA LE TRUPPE
DI OCCUPAZIONE, BASTA CON LE SPESE MILITARI. IL RUOLO DEL QUARTETTO (
USA EUROPA RUSSIA ONU ) NELLA CRISI ISRAELO-PALESTINESE, LA GUERRA
INFINITA, LA DISGREGAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, LA REPRESSIONE E
LE NUOVE GABBIE DI TIGRE A GUANTANAMO E ALTROVE.
INTERVENGONO: KUTAIBA YOUNIS SEGRETARIO DELL'UDAP (UNIONE DEMOCRATICA
ARABO PALESTINESE) E I COMPAGNI ANTONIO LOVATINI -AVVOCATO DI PADOVA E
VAINER BURANI AVVOCATO DI REGGIO EMILIA (GIURISTI DEMOCRATICI).
L'INIZIATIVA SI INSERISCE NEL PERCORSO DI ORGANIZZAZIONE DI UNA SCADENZA
NAZIONALE PER LA PALESTINA E L'IRAQ ED E' RICONOSCIUTA COME
UN'INIZIATIVA ANSWER http://www.internationalanswer.org/campaigns/s28/sep25_28events.html
27/09/03 - Vicenza - Festival musicale per i Bambini lavoratori del Paraguay
A.So.C.
- Associazione Solidarietà e Cooperazione - di Vicenza sta
organizzando un Festival musicale per finanziare l'incontro in Paraguay
dei Movimenti di bambini e adolescenti lavoratori organizzati
dell'America del Sud. Sabato 27 settembre alle ore 20,30 presso il
teatro San Giuseppe (Via del Mercato Nuovo, 43 – Vicenza) si
terrà un ricco palinsesto con la partecipazione dei gruppi:
“Tempozzero”, “Hydrophonic”, “Dream on Ash” e “Heppy Apple”. Per
informazioni: 0444326360.
27/09/03 - Vicenza - Teorizzazione della criminalità parlamentare
Il
gruppo “NO PRIVILEGI POLITICI” comunica che il giorno 27 settembre alle
ore 17.00 in via Quattro Novembre, 4, a Vicenza, vi sarà la
presentazione del libro: "TEORIZZAZIONE DELLA CRIMINALITA’
PARLAMENTARE".
27-28/09/03 - Marostica (VI) - Le 37 pratiche del Bodhisattva
Sabato 27 settembre, dalle ore 15 alle 18 e domenica 28 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, a Marostica, presso il Centro “Sherab Ling”, in via Fose, sulle colline di Molvena. l’Associazione “Referente diritti umani per il Tibet” promuove “LE 37 PRATICHE DEL BODHISATTVA”, con Lama Sonam Sangpo. Il testo del bodhisattva Thogme Zangpo insegna ad affrontare le vicende quotidiane con l’atteggiamento di chi vede nel cammino spirituale la propria ragione di vita, e fa dele proprie azioni lo strumento idoneo a liberarare dall’oceano della sofferenza tutti gli esseri senzienti. Questa opera ha permesso ai praticanti di ogni epoca di ottenere grandi benefici, applicando ad ogni situazione i principi della consapevolezza, della compassione e dell’altruismo.
27/09/03 - Roma - Incontro di Opposizione Civile
OPPOSIZIONE
CIVILE, nell’ambito del proprio impegno della società civile
promuove un incontro sul tema: “CACCIARE BERLUSCONI, COSTRUIRE IL NUOVO
ULIVO”, interventi e proposte. Si tratta
di un’assemblea aperta sull’argomento che si terrà presso la
sala convegni di Lungotevere Flaminio, 67 a Roma sabato 27 settembre
dalle ore 13.00 alle ore 18.00. Saranno presenti: Paolo Sylos Labini,
Enzo Marzo, Elio Veltri. Per informazioni sulla riunione scrivi a mariacristina.naso@libero.it oppure telefona allo 06 68 79 350
28/09/03 - San Bonifacio (VR) - Giornata di chiusura del Settembre Sambonifacese
Domenica
28 settembre alle ore 9 in Piazza della Costituzione, “Giornata delle
Associazioni”, la vetrina dell’associazionismo sambonifacese. Alle ore
9,30 partiranno dalla Stazione Ferroviaria gli Amici della bicicletta,
“Pedalando nella campagna verso la città murata”, escursione
ciclistica fino a Montagnana (PD); infine alle ore 18, sempre in Piazza
della Costituzione, si terrà il Concerto di chiusura del
palinsesto “Settembre Sambonifacese” con l’esibizione della New Sambo
Big Band. Il depliant di tutte le manifestazioni è disponibile
presso l’Informagiovani di San Bonifacio
28/09/03 - Longare (VI) - Nomadi... in concerto
Il Comitato "Solidarietà in... Comune" e la Pro Loco di Longare (VI) organizzano, domenica 28 settembre alle ore 17 presso il Palasport di Longare, un Concerto dei Nomadi, che presenteranno il loro nuovo album. Per informazioni: benzacca@libero.it
28/09/03 - Thiene (VI) - Festa del volontariato
Domenica
28 settembre dalle ore 14.30 alle 19.30 “FESTA DEL VOLONTARIATO E DELLE
ASSOCIAZIONI” presso il
Centro Storico e Parco di Villa Fabris (stands delle Associazioni del
volontariato, culturali, sportive e sociali operanti a Thiene), a cura
della Consulta del Volontariato e delle Associazioni della Pro Thiene.
Per informazioni: Comune di Thiene - Ufficio Cultura - Tel. 0445 804745
Email: cultura@comune.thiene.vi.it
29/09/03 - Verona - Incontro con l'autore: Jan-Uwe Rogge
Unicef Verona, l’ Associazione Padri e Madri Verona con il patrocinio del Comune di Verona (1° Circoscrizione Centro Storico) promuove degli incontri con autori di libri per stimolare la conoscenza e la riflessione sulla condizione infantile oggi in Europa. Lunedì 29 settembre alle ore 21,00 presso i “Missionari Comboniani”, Quartiere San Giovanni in Valle, vicolo Pozzo 1 (Piazza Isolo) – Verona, si terrà un incontro con Jan-Uwe Rogge, con moderatore Lucia Di Palma (psicologa e psicoterapeuta) nel corso del quale verrà presentato il libro “Non c’è famiglia senza caos”. Jan-Uwe Rogge (1947), formatosi nell’ambito delle scienze sociali, ha diretto, presso l’Università di Tübingen, numerosi progetti di ricerca sulla famiglia, l’infanzia e il rapporto con i media. Svolge l’attività di consulente familiare e della comunicazione. Pratiche edizioni ha pubblicato in italiano “Quando i bambini hanno paura” (1988), “Quando dire no” (1999), “Non c’è famiglia senza caos” (2001). Per informazioni: 0458005804 oppure 3397559290.
04/10/03 - Verona - I primi 15 anni di apertura della «Casa per la Nonviolenza»
In
occasione della ricorrenza di San Francesco, sabato 4 ottobre il
Movimento Nonviolento organizza a Verona una festa per i quindici anni
di apertura della Casa per la nonviolenza. Davanti alla sede di via
Spagna 8 (vicino alla basilica di San Zeno), dalle ore 16 in poi, ci
saranno tavoli e panche con cibo, vino, torte, musica, giochi per
bambini, uno spazio per gli anziani, e interventi di amici della
nonviolenza. La festa e' organizzata con l'aiuto degli abitanti del
quartiere Orti di Spagna. La Casa per la nonviolenza (sede nazionale del
Movimento Nonviolento e della redazione di "Azione nonviolenta") e'
stata inaugurata nell'ottobre del 1988. Da allora la Casa e' cresciuta
grazie al contributo di tanti sostenitori e al lavoro di volontari e
obiettori di coscienza. La biblioteca, l'emeroteca, l'archivio ed il
centro di documentazione si sono arricchiti di molto materiale,
catalogato e consultabile. Nei primi giorni di novembre inizierà
il progetto di servizio civile volontario "Comunicare la nonviolenza".
Motivi per fare festa ce ne sono tanti. Tutti gli amici sono invitati.
Il giorno seguente (domenica 5 ottobre), presso la sede si terrà
la riunione del comitato di coordinamento del Movimento Nonviolento.
06/10/03 - Verona - Incontro con l'autore: Roberto Volpi
Unicef Verona, l’Associazione Padri e Madri Verona con il patrocinio del Comune di Verona (1° Circoscrizione Centro Storico) promuove degli incontri con autori di libri per stimolare la conoscenza e la riflessione sulla condizione infantile oggi in Europa. Lunedì 6 ottobre alle ore 21,00 presso i “Missionari Comboniani”, Quartiere San Giovanni in Valle, vicolo Pozzo 1 (Piazza Isolo) – Verona, si terrà un incontro con Roberto Volpi, con moderatore Christoph Baker (Unicef-Italia) nel corso del quale verrà presentato il libro “I bambini inventati ”. Roberto Volpi, statistico ed esperto di sistemi informativi, è consulente dell’Istituto degli Innocenti e del Comune di Firenze sui temi dell’informazione in ambito sociale e sanitario. Con la Nuova Italia ha pubblicato "Figli d’Italia, Quanti, quali e come alle soglie del duemila" (1996), "C’erano una volta i bambini" (1998), "I bambini inventati" (2001). Per informazioni: 0458005804 oppure 3397559290.
07/10/03 - Vicenza - FilmForum: «Miracolo a Milano»
FILMFORUM DI OTTOBRE 2003 promosso da Circolo HULK - Contrà Pedemuro San Biagio, 65 – Vicenza, ad ingresso libero e con inizio della proiezione alle ore 21,00, vi invita Martedi' 7 ottobre alla visione di “Miracolo a Milano” di Vittorio De Sica (Italia 1951). I barboni della periferia milanese, scacciati dalla polizia, volano verso il cielo sulle scope degli spazzini. Apologo surreale sul riscatto dei piu' poveri. Palma d'oro a Cannes. Per informazioni: spaziohulk@libero.it - 340 6874793.
BUONASSOCIAZIONE
1. VERONA. UN MAGGIOLINO
PER L’ “ARTE” E “L’ARTE E TERAPIA”
2.VERONA. UN CORSO DI ORIENTAMENTO AL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE, CON TOUADI', ZANOTELLI, CASTELLAN E TOSOLINI
Il Centro Missionario Diocesano di Verona assieme a
CUM, ABCS, UMMI, CPG e Suore don Mazza, organizzano un Corso di
Orientamento al volontariato internazionale, che si terrà nei
prossimi mesi di ottobre e novembre presso il CUM (Centro Unitario
Missionario) di Verona. Un corso che si pone l’obiettivo di accrescere
la conoscenza delle realtà dei paesi impoveriti; favorire la
cooperazione internazionale, conoscendone le regole e le metodologie
d’intervento; offrire l’opportunità di iniziare un percorso
mirato. Per questo i destinatari sono persone maggiorenni interessati ad
un servizio di volontariato internazionale. Questo il programma dei 4
incontri (Orario: 9-17) che animeranno il palinsesto corsuale: 1)
Domenica 12 ottobre, Al Sud del mondo: "Nell’era della globalizzazione".
Relatore: Jean Leonard Touadì. 2) Domenica 26 ottobre, Al Sud
del mondo: "Come Chiesa e con i poveri". Relatore: Alex Zanotelli. 3)
Domenica 16 novembre, Al Sud del mondo: "Insieme e dentro ad un
progetto". Relatore: Franco Castellan. 4) Domenica 23 novembre,
Tornando dal Sid: "Normali, noi o loro?". Relatore: Aluisi Tosolini.
Per adesioni e informazioni rivolgersi entro lunedì 6 ottobre
2003 al Centro Missionario Diocesano di Verona (CMD), Via Duomo 18/a,
Tel. 045 8033519 – Fax 045 8031171. – email: laici@cmdverona.it . Riferimento: Rita. Il contributo per il corso
è di 50 euro.
3. VICENZA. CENSIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI: RACCOLTA DI INFORMAZIONI PER IL LIBRETTO INFORMATIVO SUGLI STILI DI VITA E SULLE SCELTE POSSIBILI
Rilanciamo
il messaggio già inviato a giugno perché tra poche
settimane passeremo alla stesura del libretto informativo sugli stili di
vita e sulle scelte possibili con i seguenti obiettivi: 1. raccogliere
le informazioni riguardo gruppi, associazioni, cooperative, movimenti,
reti, ... che operino (anche) in provincia o diocesi di Vicenza e che
svolgano attività inerenti all'elenco dei temi e delle possibili
scelte concrete riportate nella lista in fondo al messaggio. Al fine di
fornire uno strumento semplice ed immediato a singoli, famiglie,
gruppi, etc. per operare scelte concrete (ad es. diventare soci di
banca etica, formare un nuovo GAS, boicottare alcune multinazionali,
...); 2. mettere in rete le stesse realtà soprascritte che siano
interessate a stringere contatti ecc. - INVIATECI DATI E INFORMAZIONI:
Per ogni realtà associativa chiediamo di segnalare le seguenti
informazioni: Nome completo e tipo di organizzazione; Indirizzi
completi e recapiti vari (telefonici, web, posta elettronica...); Aree
di interesse - attività fra quelle da noi fornite come
"proposte"; Altre aree di interesse – attività; Descrizione
dell’organizzazione; Descrizione delle attività. Grazie per la
vostra collaborazione, senza la quale questo progetto non sarebbe
possibile. Massimo Mabilia m.mabilia@tin.it e Riccardo Poletto poletto_riccardo@infinito.it rispettivamente per il Gruppo educazione alla
mondialità - Caritas Vicentina, Commissione giustizia e pace
della Diocesi di Vicenza; Centro Intercultura – Unicomondo.
4. 12 OTTOBRE 2003. MARCIA PERUGIA-ASSISI... E NON SOLO
Alla
vigilia della Conferenza Intergovernativa Europea la Tavola della Pace
annuncia una vasta mobilitazione della società civile e degli
Enti Locali per l’Europa e per la pace. Il 12 ottobre 2003 si
terrà la Marcia Perugia-Assisi, per un’Europa di pace. Prima
della Marcia, si terrà a Perugia la prima grande “Audizione
mondiale sull’Europa”. Dopo mesi di straordinaria mobilitazione contro
la guerra in Iraq, la Tavola della Pace annuncia che il prossimo 12
ottobre si svolgerà una nuova edizione della storica Marcia per
la pace Perugia-Assisi, il simbolo più forte del movimento per la
pace. “E’ tempo che la coscienza di pace del nostro paese torni a
manifestarsi in modo chiaro e inequivocabile” -ha dichiarato Flavio
Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace. “C’è
bisogno di un segno forte com’è la Marcia Perugia-Assisi-
capace di ricordare a tutti i responsabili della politica italiana
di maggioranza e di opposizione- che la pace richiede scelte
urgenti e lungimiranti: il ripudio della guerra da inserire nella
Costituzione europea, la lotta senza quartiere alla miseria e
all’ingiustizia economica a partire dall’Africa, un impegno inedito per
mettere fine all’occupazione della Palestina e alla violenza in Israele,
la ricostruzione dell’Onu e del diritto internazionale, la messa al
bando della guerra come strumento di risoluzione delle controversie
internazionali, la fine dell’occupazione dell’Iraq e dell’Afghanistan,
“tolleranza zero” con i mercanti di morte, la riconversione delle spese
militari in progetti di giustizia e sviluppo per tutti”. La Marcia
avrà un obiettivo chiaro: costruire un’Europa di pace. “L’Europa
e gli europei devono scegliere se vogliono essere parte dei problemi
del mondo o se vogliono farsi strumento per la loro soluzione”- afferma
Flavio Lotti. “Il mondo sta attraversando una crisi profonda e noi
europei non abbiamo alcuna possibilità di salvarci da soli. Per
questo dobbiamo liberare il processo di costruzione dell’Europa
dall’egoismo, dal cinismo e da ogni forma di eurocentrismo. L’Europa
che stiamo costruendo deve riconoscere le proprie responsabilità
nei confronti del mondo che la circonda. Per questo vogliamo cambiare
la bozza della Costituzione europea. Vogliamo che in quel documento ci
sia più Europa, più impegno per la pace e la giustizia,
più democrazia, più diritti umani, più valori,
più società civile”.
La Marcia del 12 ottobre sarà il momento culminante di centinaia
di manifestazioni, dibattiti e incontri che si svolgeranno in tutta
Italia a partire dal 4 ottobre, giorno di apertura della Conferenza
InterGovernativa europea e festa di San Francesco d¹Assisi,
patrono d’Italia. Dal 9 all’11 ottobre, a Perugia, oltre duecento
esponenti della società civile mondiale, delle istituzioni
locali, di Parlamenti e istituzioni di oltre cento paesi e network
internazionali di tutto il mondo parteciperanno alla “5a Assemblea
dell’Onu dei Popoli” e alla prima grande “Audizione mondiale
sull’Europa e il suo ruolo nel mondo”. Con questa iniziativa la Tavola
della Pace vuole aprire il cantiere dell’Europa all’ascolto di coloro
che abitano il resto del pianeta, delle loro domande di giustizia e di
cooperazione, di pace e di libertà. L¹Europa non si
può costruire ignorando la voce del mondo.
In quei giorni, Perugia sarà il crocevia di numerosi importanti
incontri di quella società civile mondiale che viene sempre
più frequentemente presentata come “la nuova superpotenza
mondiale”. Ci saranno gli organizzatori del Forum Sociale Mondiale di
Porto Alegre, quelli della campagna sul commercio “Il nostro mondo non
è in vendita”, il Social Watch, il Transnational Institute di
Susan George, la campagna mondiale per il diritto all’acqua e Ubuntu, il
network per la riforma delle istituzioni internazionali.
5. PROVINCIA DI VERONA. 39 POSTI DI SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
L’Ente Provincia di
Verona ha aperto il bando per la selezione di n.39 posti di Servizio
Civile Volontario in provincia di Verona e comuni convenzionati, per
ragazze e regazzi (inabili alla Leva) di età compresa fra i 18 e
26 anni, all’interno del Progetto “Information Crossroad”. Il progetto
si propone di avviare un programma operativo a favore dei giovani e
comprenderà anche azioni di formazione ed informazione, supporto
tecnico e pubblicizzazione. Questi i settori di impiego: 1) Politiche
attive per il lavoro (7 posti); 2) Collocamento mirato (1 postio; 3)
Stage (1 posto); 4) Sportello immigrati (1 posto); 5) Formazione
professionale (2 posti); 6) Servizi turistico-ricreativi (3 posti); 7)
Servizi sociali ( 2 posti); 8) Ufficio minori (1 posto); 9)
Coordinamento provinciale Informagiovani (2 posti); 10) Cultura,
biblioteche, istruzione (2 posti); 11) Informagiovani aderenti (17
posti). Per informazioni, contattare gli sportelli Informagiovani.
6. CALDOGNO (VI). LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI: UN CORSO
CE.SVI.TE.M. Piemonte -
CE.SVI.TE.M. Vicenza con il patrocinio del COMUNE DI CALDOGNO (VI),
ASSESSORATO ALLA CULTURA E ALLO SPORT, PRESENTANO A chi opera
nell’ambito dell’educazione e della formazione: “IMPARARE A LITIGARE...
SENZA FARSI TROPPO MALE”, la mediazione dei conflitti nelle relazioni
interpersonali.
Viviamo in un contesto più portato allo scontro che al dialogo, più teso a vincere sull’avversario che a risolvere il problema. Guerra a colpi di spillo nei rapporti interpersonali, in famiglia, tra i vicini, nel lavoro, nei gruppi ci dimostra quanto sia necessaria un’opera di mediazione che aiuti le parti a guardare più lontano di una vittoria immediata. Senza negare le differenze e salvaguardando il potenziale creativo del conflitto. Attraverso esercizi e tecniche di mediazione e gestione dei conflitti lavoreremo su: Cosa intendiamo quando parliamo di “conflitto”; Saper ascoltare e vivere le emozioni nei momenti di tensione; Ampliare la dimensione dell’ascolto dell’altro; La mediazione in ambito interculturale; Strumenti e capacità da sviluppare per gestire situazioni di confitto. Il calendario del corso: sabato 04 ottobre ore 14.30-19.30; sabato 11 ottobre ore 14.30-19.30; sabato 18 ottobre ore 14.30-19.30; sabato 25 ottobre ore 14.30-19.30, presso l’ex scuola elementare di Cresole di Caldogno (VI), in via Diviglio. Al termine del corso verranno rilasciati un attestato di partecipazione e una bibliografia di riferimento. PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI, (fino ad un massimo di 25 persone entro l’1 ottobre 2003): Ce.Svi.Te.M. ONG, Tel 328 0975970 (Chiara) o 349 8494070 (Diego) o attraverso vicenza@cesvitem.it .
7. ULSS 20 VERONA. PREVENZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI: "PORTE APERTE" AGLI ADOLESCENTI
L'Azienda ULSS 20 di Verona, nell'ambito della legge 285/97, ha promosso una nuova iniziativa che riguarda l'area dell'adolescenza, sia per la promozione dei diritti, che per la prevenzione delle situazioni di rischio psicosociale: il progetto "Porte Aperte". Si tratta di uno spazio di counseling che può aiutare l'adolescente ad affrontare la normale crisi evolutiva e dove possono essere individuate precocemente le situazioni problematiche. E' uno spazio di libero accesso gestito dagli operatori della Neuropsichiatria Infantile e Psicologia dell'età evolutiva e dei Consultori Famigliari, che garantiranno una prima accoglienza a tutti gli adolescenti che si presenteranno. Gli adolescenti tra i 14 e i 20 anni potranno accedere allo spazio sia individualmente che in piccolo gruppo, senza appuntamento e gratuitamente, senza la mediazione dei genitori. Per i comuni afferenti al 4° distretto (dell'Ulss 20), la sede di "Porte Aperte" è presso il Palazzo della Cultura, sede della biblioteca comunale di S. Bonifacio, il giorno di apertura è il mercoledi dalle ore 14 alle 17. Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere alla segreteria: Sig.ra Marina Vassanelli Tel. 0458010701-0458031728.
8. VICENZA. RESPIRO, MOVIMENTO, MUSICA TRIBALE
Respiro e movimento, al ritmo di una musica tribale, liberano le tue emozioni e sciolgono le tensioni del tuo corpo, in un ambiente amorevole e protetto. Aperto a tutti, giovani e adulti. Porta con te abiti comodi, una bandana e tanta voglia di ritrovare te stesso. Con Ishtar Loredana Garbuio. Percorso da Ottobre a marzo 2004, 6 incontri ogni seconda domenica del mese, alle ore 15 presso l'Associazione DreamTime, Viale Dal Verme, 114, a Vicenza. Preiscrizione entro il 9 ottobre: Tel. 339 3684692.
9. VERONA. FESTA DI FINE ESTATE PRESSO UN BAITO. A CURA DI FAGIANI NEL MONDO (LEGAMBIENTE)
“Fagiani nel mondo”, circolo di Legambiente Verona di turismo responsabile promuove un “RADUNO/FESTA DI FINE ESTATE” al baito di Adriano, contrada LA VALLE di Lughezzano (Vajo de l'Anguilla), SABATO 20 settembre, sera, con pernottamento in baita (per terra) o tenda o camper. Visione all'aperto delle diapositive di NEPAL 2000 con Adriano, Carabina, Sandron, protagonisti ed eventuali piccoli assaggi di LADAHK 2003. DOMENICA 21 da mezzogiorno in poi “GRADELADA carnivora” (e vegetale su richiesta). Escursione digestiva nel bosco a piedi o MTB. Adriano compra la carne in base alle persone che daranno la CONFERMA ENTRO GIOVEDI’ 18 settembre a: Sandro (segreteria telefonica) 045532946 o direttamente alla riunione di GIOVEDI’ presso Legambiente. Per tutto il resto (verdure, bibite, TORTE ecc), OGNUNO e invitato a portare qualcosa. Come arrivare: fare la Valpantena , dopo Lugo (Bellori) girare a destra per Lughezzano. A Lughezzano, subito prima della chiesa, girare a sinistra per la vecchia LUGHEZZANO/BOSCO (via Biancospini). Dopo circa 2 chilometri, superati alcuni allevamenti e un boschetto, fare attenzione a sinistra ....su un tornante c'e' un capitello molto grande e indicazione LA VALLE, Vajo de l’Anguilla. Si prende la strada bianca e in 13 minuti a piedi in discesa (meglio non affollare la contrada di macchine) si raggiunge la contrada. Superata la contrada (30 metri dopo) c'e' il BAITO.
10. VERONA. FEVOSS PROMUOVE UN PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CORONA (VR)
UNISCITI ANCHE TU ALLA FEVOSS (FEDERAZIONE DEI SERVIZI DI VOLONTARIATO SOCIO SANITARIO) nel Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Corona Domenica 21 settembre 2003. La FEVOSS invita tutti a partecipare con parenti e amici. Quest'anno propone inoltre per i più coraggiosi anche un pellegrinaggio a piedi con partenza in notturna da Poiano. Programma: ore 23.00 di sabato 20/09 ritrovo degli escursionisti che raggiungeranno a piedi il Santuario in piazza della Chiesa di Poiano. Saranno accompagnati da un pulmino con i beni di conforto. ore 8.00 da Brentino Belluno convocazione degli escursionisti che raggiungeranno a piedi il Santuario (a questi si uniranno quelli partiti il sabato notte). ore 10.00 a Spiazzi ritrovo di coloro che intendono usufruire del bus navetta; ore 10.30 Santa Messa; ore 12.30 pranzo a sacco, mentre il gruppo di Poiano offrirà un saporito minestrone. Per raggiungere i luoghi di partenza ognuno si organizza con i propri mezzi. La Fevoss mette a disposizione 2 pulmini per situazioni particolari che ci vengono segnalate. Per motivi organizzativi dare la propria adesione alla segreteria entro mercoledì 17 settembre p.v. (Tel. 045/8002511 - 045/8010321 signora Elena). A questa iniziativa di carattere religioso sono invitati in modo particolare tutti coloro che gratuitamente offrono il loro servizio alle persone sofferenti.
11. BERGAMO. «PACEM IN TERRIS: IMPEGNO PERMANENTE. LE COMUNITA' CRISTIANE PROTAGONISTE DI SEGNI E GESTI DI PACE»
Insieme a Commissione CEI problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace e a Caritas Italiana, Pax Christi invita al Convegno di cui trovate il programma di seguito. Nei prossimi giorni saremo in grado di riferirvi dei costi e delle note tecniche. “PACEM IN TERRIS: IMPEGNO PERMANENTE. Le comunità cristiane protagoniste di segni e gesti di pace”, Bergamo, 22-23 ottobre 2003. Programma: Mercoledì 22 ottobre - ore 11.00: preghiera iniziale, saluto e presentazione di S. E. Mons. Francesco MONTENEGRO, presidente di Caritas Italiana; ore 11.30: PAPA GIOVANNI XXIII° UOMO DI PACE, S.E. Mons. Loris Francesco CAPOVILLA, già segretario di Papa Giovanni XXIII°; ore 12.15: LA PACEM IN TERRIS: SCENARI INTERNAZIONALI DI IERI E DI OGGI, S.E. Mons. Giampaolo CREPALDI, segretario del Pontificio Consiglio Iustitia et Pax; ore 15.00: LA PACE E IL MONDO: IL METODO DEI SEGNI DEI TEMPI, prof. Antonio PAPISCA, Università di Padova; dibattito; ore 16.30: pausa; ore 16.45: "CRISTO NOSTRA PACE" (Ef 2,14): PER UNA TEOLOGIA DELLA PACE, Mons. Bruno FORTE, Facoltà Teologica di Napoli; dibattito; ore 18.15: Partenza per Sotto il Monte; ore 19.00: Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Roberto AMADEI, vescovo di Bergamo. Giovedì 23 ottobre - ore 8.00: Celebrazione Eucaristica; ore 9.00: LE COMUNITA' PROTAGONISTE DI SEGNI E GESTI DI PACE: Introduzione ai gruppi di studio, S. E. Mons. Tommaso VALENTINETTI, presidente di Pax Christi Italia; ore 9.30: lavoro a gruppi negli ambiti: Iniziazione cristiana: formazione permanente; I segni liturgici sacramentali; I segni della carità, della profezia e della testimonianza. Ore 13.30: pranzo. Ore 15.00: Sintesi dei gruppi in Assemblea. Ore 16.00: Conclusioni di S. E. Mons. Giancarlo BREGANTINI, presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Per informazioni: Pax Christi onlus - Segreteria Nazionale - Via Quintole per Le Rose 131 Tavarnuzze (FI), Tel.055.2020375 info@paxchristi.it www.paxchristi.it
12. RAVENNA. SEMINARI GRATUITI PER EDUCATORI, MEDIATORI CULTURALI, BIBLIOTECARI E ADDETTI AI CENTRI DI DOCUMENTAZIONE
La Provincia di Ravenna (Servizio Biblioteche) in collaborazione con la Soprintendenza Beni Librari Regione Emilia Romagna organizza per i Bibliotecari, gli Addetti ai Centri di Documentazione e di Informazione, i Mediatori Culturali e gli Educatori una serie di seminari con partecipazione GRATUITA. Inizio il 20 settembre 2003, dalle ore 10 alle ore 13, con Vinicio Ongini responsabile Multiculturale del Ministero P.I.: "Il Panorama nazionale". Si prosegue il 27 settembre con "La multicultura come servizio", Prof. Paolo Traniello: "I servizi bibliotecari per gli immigrati; considerazioni sulla dialettica tra offerta e domanda". Gli incontri proseguiranno nei giorni: 3 ottobre, AIB - Domenico Ciccarello; 17 ottobre, Riviste; 25 ottobre, Alcune esperienze straniere; 31 ottobre, Scuola Progetti didattici; 7 novembre, Bambini/Ragazzi stranieri; 14 novembre, Reference; 22 novembre, E-book; 28-29 novembre, Progetti europei; 6 dicembre, La lingua e la scrittura; 13 dicembre, Rete Bibliotecaria di Romagna. Sede degli incontri: Sala Video Provincia- Via Garatoni, 6 – Ravenna. Per informazioni: Barlotti 0544.250719 e-mail abarlotti@mail.provincia.ra.it
13. VERONA. AL VIA LA NUOVA STAGIONE CINEMATOGRAFICA DEL CENTRO MAZZIANO
Il Centro Mazziano compie trent’anni. E nei prossimi giorni inizierà la nuova stagione associativa con la proiezione dei seguenti film: venerdì 19 settembre, ore 20 – 22:15 El Topo (1971, Alejandro Jodorowsky); sabato 20 settembre, ore 20:20 – 22:30 Goodbye Lenin (2003, Wolfgang Becker); domenica 21 settembre, ore 18 – 20:10 – 22:15 Goodbye Lenin (2003, Wolfgang Becker); mercoledì 24 settembre, ore 20 – 22 Luci del varietà (1950, Federico Fellini); venerdì 26 settembre, ore 20 – 22:30 Brazil (1985, Terry Gilliam); sabato 27 settembre, ore 20:30 – 22:30 Lost in La Mancha (2003, Keith Fulton e Louis Pepe); domenica 28 settembre, ore 18 – 20 - 22 Lost in La Mancha (2003, Keith Fulton e Louis Pepe). Se ti interessa conoscere i successivi appuntamenti cinematografici, consulta www.centromazziano.it . Il Centro Mazziano si trova in Via Madonna del Terraglio, 11 a Verona. Tessera associativa 2003/2004: 7,00 euro; Biglietto: 4,00 euro; Abbonamento a 5 ingressi: 16,00 euro.
14. VERONA. TANTI CORSI, PER TUTTI I GUSTI, PROMOSSI DALL'ARCI
Ai blocchi di partenza vari corsi promossi dall’Arci di Verona. L’ARCI di Verona propone corsi di acquerello e pittura ad olio; i corsi si articolano in 12 incontri con il pittore veronese Dario Bentivoglio per imparare a dipingere o per migliorare la propria tecnica di esecuzione. Gli incontri avranno inizio lunedì 13 ottobre 2003 e si terranno presso la sede dell’ARCI in Via Carlo Cattaneo, 14, Verona. I giorni e gli orari si possono scegliere tra i seguenti:lunedì dalle 16.30 alle 18.30 oppure dalle 20.30 alle 22.30; martedì dalle 17.00 alle 19.00 oppure dalle 20.30 alle 22.30;mercoledì dalle 09.30 alle 11.30. E’ necessario essere in possesso della tessera ARCI 2003; chi ne fosse sprovvisto, potrà sottoscriverla presso la segreteria al momento dell’iscrizione. Per informazioni tel. 045 8033589 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00 oppure il martedì ed il giovedì dalle 15.30 alle 18.30, entro il 30 settembre. Mostra di pittura, video e laboratorio di sceneggiatura per fumetti : Il Circolo Arci Malacarne, Via San Vitale 14/a, Verona propone la mostra di pittura di Andrea Tomezzer dal 3 al 16 ottobre 2003 con inaugurazione il 3 ottobre alle ore 19,00 e la proiezione video “Perire sine causa”, cortometraggio di Alberto Rugolotto sabato 11 ottobre 2003 alle ore 22.00. Organizza un laboratorio di sceneggiatura per fumetti, quattro incontri con il disegnatore ed autore di strisce Mauro Marchesi, per studiare la fase iniziale nella realizzazione di una storia a fumetti. Per informazioni tel. 340 2518379 – malacarne@sis.it –www.malacarne.it . Corsi di lingue e di computer : Il Circolo Arci Passepartout, Via Nazario Sauro 2, Verona, organizza corsi di arabo, cinese, francese, giapponese, greco moderno, inglese, italiano per stranieri, portoghese, spagnolo, tedesco, a partire da mercoledì 15 ottobre 2003 e corsi di computer: Windows, World, Excell, Access, Linux, Internet, cortometraggio animato, a partire da lunedì 22 settembre 2003. Le iscrizioni sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 20.00 presso la sede in Via Nazario Sauro 2, 37129 Verona. Per informazioni tel. 045 8009092-045 8009038 info@arci-passepartout.org - lingue@arci-passepartout.org - computer@arci-passepartout.org www.arci-passepartout.org Corso di Yoga: Il Circolo Arci "Il Mandala", via della Siderurgia 1, Località Bassona, Verona organizza un corso di Yoga dal 18 settembre 2003 ogni giovedì con i seguenti orari:12.45-14.15/18.00-19.30/20.00-21.30. Conduce il corso Karuna (Grazia Cinelli), insegnante di yoga, meditazione, reiki. Per informazioni tel. 045 7513396 – 340 3044910.
15. SI SVOLGERA' A TERMOLI LA MARICA PER LA PACE DI FINE ANNO. TEMA: "IL DIRITTO INTERNAZIONALE, VIA DELLA PACE".
La marcia per la pace del 31 dicembre, appuntamento a cura di Pax Christi Italia, Caritas italiana e l'Ufficio lavoro, pace, giustizia e salvaguardia del creato della Conferenza episcopale italiana, si svolgerà quest'anno a Termoli in segno di solidarietà con le popolazioni colpite dal sisma del 31 ottobre 2002, a causa del quale morirono 28 bambini e una maestra della scuola di San Giuliano di Puglia. “Questa scelta - ha affermato mons. Tommaso Valentinetti, vescovo della diocesi di Termoli-Larino e presidente di Pax Christi - è segno dell'attenzione e della solidarietà di tutta la Chiesa italiana e ne siamo molto lieti. La marcia sarà l'occasione per stringere legami ancora più profondi con quanti, fin dai primi giorni dopo il terremoto, sono venuti ad offrirci il proprio aiuto e che riconosciamo fratelli nel comune cammino per la pace”. La marcia è dedicata al tema scelto da Giovanni Paolo II per la Giornata mondiale della pace 2004: “Il diritto internazionale via alla pace”. Sarà preceduta nei giorni dal 29 al 31 dicembre, dal convegno di Pax Christi Italia incentrato sui temi della pace come relazione tra le persone e come relazione con il creato. Per mons. Valentinetti, la marcia sarà, anche “un'occasione per far conoscere il territorio molisano con i valori che lo contraddistinguono da sempre: l'attaccamento alle origini con la voglia di rimanere e ricostruire, il senso della famiglia, la disponibilità all'accoglienza e all'incontro”. La prima marcia di Capodanno si svolse il 31 dicembre 1968 a Sotto il Monte-Bergamo con il titolo "La pace non è americana, come non è russa, romana o cinese; la pace vera è Cristo" (p. Davide Turoldo). Le marce vennero dedicate al tema della Giornata mondiale della pace istituita da Paolo VI, il primo giorno dell'anno, fin dal 1968. Così i temi scelti ogni anno dal Papa possono considerarsi altrettanti capitoli di un trattato sistematico sulla pace e le riflessioni di Pax Christi, proposte durante la marcia di Capodanno - sempre molto affollata, soprattutto di giovani - altrettante applicazioni alle situazioni concrete emergenti nel contesto italiano e internazionale. Per informazioni: Chiara Santomiero, Ufficio stampa e comunicazione 338.4148251.
PRIMOPIANO
CALCIO E COOPERAZIONE
a cura del MLAL (MOVIMENTO LAICI AMERICA LATINA)
Per la prima volta nella sua storia, il Mlal (Movimento Laici America Latina) sceglie come partner di un progetto di cooperazione internazionale una squadra di calcio. E questo proprio mentre l’immagine del calcio in Italia è offuscata da veleni, interessi e polemiche. Il Mlal è consapevole di questo, come di quanto sia complicato e diverso dai partner tradizionali l’ambiente del pallone. Tuttavia è convinto che ci sia un’eccezione. Si chiama Chievo: la squadra di un piccolo quartiere di Verona che in pochi anni dal calcio dilettante è arrivato in serie A, conservando la genuinità delle sue origini, il gusto sano della sfida, senza cedere agli eccessi economici che contraddistinguono questo mondo del calcio. Una ventata di aria fresca che i tifosi hanno ben compreso se è vero – come è vero - che la domenica sugli spalti si respira un clima sereno, lontano dalle esasperazioni che troppo spesso diventano cronaca violenta. Il Mlal ha trovato che fosse bello e importante portare questo spirito in Brasile, nelle periferie di João Pessoa dove il calcio è gioco, crescita personale e sviluppo di una comunità. Insieme al Chievo, il Mlal ProgettoMondo, l’Istituto Don Mazza e con il sostegno del Banco Popolare di Verona, costruirà un campo da calcio e un centro polifunzionale per lo sport. Il Mlal insieme ai giocatori, ai tifosi e a quanti altri vorranno, costruirà un’opportunità in più per fare giocare e crescere i ragazzi brasiliani. Perché per tutti i ragazzi giocare vuole dire anche crescere. E in Brasile vale doppio. (Massimo Campedelli)
IL PROGETTO
Raccogliere 110 mila euro per realizzare nella favela Alto do Mateus di João Pessoa (Recife) un campo da calcio con servizi, un centro polifunzionale e una piscina terapeutica per i ragazzi, le loro famiglie e l’intera comunità (30 mila sono i residenti). Questi gli obiettivi del progetto “Chievo-Brasil presentato ufficialmente alla stampa il 12 luglio scorso dal presidente del Chievo Verona, Luca Campedelli, insieme al presidente del Mlal, Massimo Campedelli e il responsabile dell’ufficio commerciale Aldo Piccoli, don Corrado Ginami del Don Mazza ed Enzo Ceriani per la Banca Popolare. Quello che dalla simpatica società sportiva di serie A è stato ribattezzato il “nostro Campionato del cuore” prevede una serie di iniziative nel corso di tutto il campionato 2003-2004 che, portate avanti da Chievo, Mlal, Istituto Don Mazza e Banco Popolare di Verona, contribuiscano, ciascuno per le proprie specificità, a fare conoscere più da vicino al largo pubblico la realtà brasiliana e a fare crescere lo spirito di solidarietà tra i due Paesi. Ad Alto do Mateus, come in tutte le favelas del mondo, sono estremamente carenti le strutture utili alla comunità per poter crescere sulle proprie gambe, ad avere la forza minima necessaria a costruirsi un orizzonte appena dignitoso. Così per molti di loro, il calcio è una “chance” di cambiamento, magari anche un’opportunità di guadagno, certamente uno stimolo a crescere. Ne sa qualcosa il neoacquisto del Chievo, Carvalho De Oliveira Amauri che alla notizia di questo “gemellaggio” ha dichiarato entusiasta: “Mia madre è originaria proprio di João Pessoa, la città dove sorge la favela Alto do Mateus e sono convinto che si tratti di un’iniziativa importante. Dare la possibilità a quei ragazzi è il modo migliore per aiutarli. E’ il regalo più grande che possiamo fargli”. Prima delle tante iniziative in programma, domenica 15 settembre sugli spalti dello stadio Bentegodi, una lotteria a premi. Con l’acquisto di un biglietto da 1 si concorre a vincere 1 viaggio con soggiorno di una settimana in Brasile, giornate con la squadra, maglie ufficiali e altre sorprese, e si partecipa concretamente alla realizzazione del progetto.
GIOVEDI’ 18 SETTEMBRE IN CAMPO A CALMASINO di BARDOLINO (VR)
Calmasino, alle ore 15.00, scenderanno in campo l’Ac Chievo Verona e la squadra locale del Benaco calcio. L’incasso della partita sarà devoluto al progetto “Chievo-Brasil” del Mlal (con Istituto don Mazza, Banco Popolare di Verona e Ac Chievo) per la realizzazione nella favela Alto do Mateus di Joao Pessoa (Recife) di un campo da calcio, un centro polifunzionale e una piscina terapeutica. La sfida sportiva (5 euro l’ingresso) sarà preceduta da un’iniziativa nelle scuole del territorio (a Lazise, Bardolino e Pastrengo) che coinvolgerà i ragazzi di quarta e quinta elementare e di prima, seconda e terza media nella conoscenza della realtà brasiliana e della vita dei coetanei che abitano le favelas.
INFINE...
Liliana Cunigo, moglie di Enzo Melegari, insieme ai due figli Marzio e Valeria, presenzierà il prossimo 22 settembre all’inaugurazione della Biblioteca Diritti Umani dell’Università di Joao Pessoa intitolata proprio all’ex presidente Mlal autore del progetto “Professione difensore”. Un progetto costruito in partnership con quattro università brasiliane.
DALLAPARTEDEIBAMBINI
Notizie segnalate da: www.aquiloneblu.org
INTERVISTA A MASSIMILIANO FRASSI, AUTORE DI «I BAMBINI DELLE FOGNE DI BUCAREST»
INFANZIA VIOLATA, UNA VITA CONTRO
di GRETA BLU
Massimiliano Frassi
è presidente dell’Associazione Prometeo onlus “lotta alla
pedofilia” (= www.associazioneprometeo.org
) con la quale si occupa da anni di infanzia violata. I suoi libri “I
bambini delle fogne di Bucarest” (2001) e “L’inferno degli Angeli”
(2003) sono la testimonianza sul campo della sua vita dedicata ai
bambini e la scomoda accusa che la pedofilia è divenuta una sorta
di tentacolare multinazionale che agisce viscida, indiscussa e
silenziosa.
Max,
niente numeri e nessuna statistica, solo la crudezza delle tue
esperienze, terribili, quotidiane, perché solo così gli
stolti, chissà, capiranno e crederanno. Solo così gli
irriducibili dell’indignazione si renderanno conto che
è nulla a confronto di ciò che provano le piccole vittime. Nell’introduzione al tuo ultimo libro
“L’inferno degli Angeli”, scrivi che i bambini sono il senso della tua
vita e le loro anime violate il senso della tua lotta. Cosa si prova a
guardare questi bambini negli occhi e non riuscire ad andare al di
là dell’orrore che hanno vissuto e che vivono? Di cosa parlano
gli occhi di un piccolo che ha subìto un abuso?
Innanzitutto grazie per l’ospitalità; trovarmi con Aquilone Blu è un po’ come trovarmi a casa, visto che siamo “cresciuti” insieme ed insieme, con il nostro taglio “artigianale”, con la nostra “bottega” fatta di esperienze, di incontri, di sofferenze, ma anche di vittorie, abbiamo deciso di raccogliere una voce, quella dell’infanzia violata, ed amplificarla con tutta la forza possibile. Cosa dicono gli occhi di una piccola vittima? Chiedono innanzitutto una giustificazione a tale orrore: una splendida canzone di Renato Zero, intitolata “Qualcuno mi renda l’anima”, dice: ”ma perché è toccato a me, tra tanta gente?”. E’ la domanda che si pongono le vittime. Il non capire perché proprio loro e poi il rispondersi, nel modo più sbagliato possibile, con quegli alibi che il predatore è stato abile nel far sedimentare nella loro mente: ”mi è toccato perché sono una bimba cattiva”, “mi è toccato perché l’ho voluto io”, “perché me lo meritavo”, etc. etc... In quegli occhi poi non c’è traccia di futuro. Il bambino prova a guardare avanti ma ha di fronte a sé solo un muro. Invalicabile.Non c’è riscatto. Non c’è salvezza. C’è solo l’interminabile spirale di violenza a cui si sente eternamente legato. Senza alcuna via d’uscita, una scialuppa di salvataggio che lo porti, per sempre, in salvo. Ed infine, insieme a questo ed a molto altro, c’è l’insopprimibile desiderio di un riscatto. La ricerca di un’emozione, un sogno, un giocattolo che torni a renderlo: bambino. Da parte nostra dobbiamo attuare la com-passione, nel senso letterale del termine: cum + patior, condividere la sofferenza. Farcene carico. Sentirla entrare in noi, con tutto il male che ha in sé, per lavorare da lì e giungere a riportare quella serenità che per i nostri bimbi dovrebbe essere un diritto ma che continua ancora troppo spesso a spiccare per la sua “assenza”.
In
questi giorni abbiamo accolto il dolore di una mamma che, accortasi di
ciò che il padre stava facendo ai suoi figli, ha iniziato la sua
coraggiosa battaglia per porli in salvo ma la parola dei piccoli non
è sufficiente. Come si ferma un predatore, in Italia e quanto si
crede ad un bambino che, nei soli modi che conosce, cerca di comunicare
il trauma dell’abuso? La Giustizia italiana vince o perde? Quanti
“Maestri” come quello che tu stesso hai avuto l’orrore di guardare
negli occhi hanno vinto e continuano a farla franca, nei nostri
tribunali? Quante streghe, quanti uomini “bene”? Mi ricordo un passo
del libro, quando racconti di Luca : “medito che le persone che non mi
stringerebbero la mano se sapessero che sono sieropositivo, non hanno
alcuna remora a stringerla ogni giorno a chi è pedofilo”.
Parto da Luca. Una vita
segnata dagli abusi sessuali del padre e dei suoi squallidi compari. Una vita
inevitabilmente sfociata nella strada, nella droga e nella prostituzione
alla perenne ricerca di un abbraccio sincero. Di un po’ di generoso
affetto. Di Luca oggi mi rimane
un quadro: una grossa farfalla coloratissima su uno sfondo blu
elettrico. “Rappresenta la vita che vorrei”, mi disse pochi giorni prima
del suo ultimo viaggio. Il viaggio di un bambino che nessuno ha mai
ascoltato. Capito. Creduto. Chi lo ha condannato a
morte non è mai stato punito e come lui, migliaia di altri
predatori. Liberi. In azione. Anche mentre io e te chiacchieriamo e
qualcuno ci legge. Malgrado questo
però continuo a credere nella Giustizia e continuo a battermi affinché tra le aule di un Tribunale o
anche “solo” nelle stazioni dei carabinieri (o delle forze dell’ordine
in generale), giunga quella preparazione e quella formazione necessarie
ad ascoltare le vittime. Bagnarsi della loro sofferenza. Guardarle e
capire. Decidendo poi da che parte stare. E’ per questo che la
lotta che oggi portiamo avanti è principalmente di tipo
culturale, poiché serve far prendere coscienza del problema a
vari livelli e con varie finalità. Poi resta comunque
l’indignazione e la frustrazione quando scopri, ad esempio, che loro, i
predatori, ottengono i migliori avvocati, quelli più preparati,
quelli che riescono, in una legislazione come la nostra, a trovare le
note più piccole, gli articoli di legge più “strani”, le
più becere scappatoie che permettono alle bestie di tornare a
nutrirsi….dei nostri figli. Mi auguro che la nostra
proposta di legge, che oramai da due anni viene sballottata da una
commissione parlamentare all’altra, ottenga il definitivo imprimatur e
venga applicata, poiché andrà a dare alle vittime tutto
l’aiuto di cui hanno bisogno ed ai predatori la giusta punizione,
partendo dall’evitare che per questi reati possano vergognosamente
patteggiare, ovvero staccare un assegno e tornare a casa con la fedina
penale immacolata.
Vedi, i predatori sono
sempre esistiti e probabilmente sempre esisteranno. E’ la società
(incivile) che li protegge, quella su cui bisogna lavorare.
Pensa solo al rapporto
“chiesa pedofilia” ed a come, ancora troppi Vescovi omettano le sante
parole del Papa: ”non c’è posto nella Chiesa per i pedofili” ed
avrai un quadro preciso di quello a cui sto facendo riferimento.
Io penso
che la tua esperienza con i bambini di Bucarest ti abbia dato maggiore
rabbia e coraggio per affrontare il tuo viaggio nelle fogne di
città come Milano, Bergamo, Palermo, Torino, Cagliari e
così via. Bambini per strada, ad inventarsi la vita ogni giorno
e, qui, bambini in balìa di coloro che dicono di amarli in
silenzio nelle case, protetti da mura bugiarde e dall’omertà,
dall’indifferenza, dall’apatia. Dove sta la differenza e quale è
invece il tratto d’unione Romania-Italia?
Se non sembrasse una
battuta ti direi che oggi si assiste ad una sorta di globalizzazione
della pedofilia. Medesime modalità, medesimi approcci, medesime
problematiche ad ogni lato del pianeta. Ed ecco che alla fine il bimbo
brasiliano, quello romeno o quello che gioca nel cortile sotto casa, non
avranno più alcun tipo di differenza. La Romania è
oramai diventata il territorio di caccia per molti predatori che con due
ore di volo hanno a disposizione un ancora troppo elevato campionario
di merce umana. Spesso con
complicità che più si avvicinano a certe dittature
sudamericane che ad una nazione che nel 2007 entrerà a far parte
della Comunità Europea, riescono ad impossessarsi delle anime e
dei corpi di bambini, la cui assenza nessuno andrà mai a
reclamare. Violentandoli,
fotografandoli per donare ad altri avidi predatori lo stesso trofeo, via
via fino a raggiungere la loro massima aspirazione: la morte del bambino.
Martina
viene violentata dal padre e dai fratelli, e continua a sognare sangue
ed orsi cattivi; Mihail e Justin, abbandonati nei cassonetti dei
rifiuti; e Sonia, Pablo, Vasilica; e Luca,
Elena, Mattia, Monica; e milioni di altri piccoli angeli che sfilano in
passerella su internet, violentati, divisi in due, torturati,
massacrati, venduti, uccisi. L’inferno in terra. Gli uomini non fanno
questo, non possono fare questo. Come noi non possiamo far finta di
nulla, di non sapere, di dire “ai miei figli non succederà mai”.
Di cosa c’è bisogno, oggi, per togliere i bambini dalle fogne e
sbatterci i pedofili, i vampiri, le bestie, i mostri, gli orchi?
Di AMORE.
Riappropriamocene. Riportiamolo nelle nostre case. Riconquistiamolo. E
poi saremo in grado di difenderlo, con tutta la nostra forza, quando lo
vedremo così vergognosamente oltraggiato.
Dedico a
te, Max, le tue stesse parole. A te e a tutte le persone che non hanno
paura di mettersi in gioco e credono ancora in un mondo che sappia
accogliere i propri figli, in un mondo dove “i bambini devono solo fare
i bambini”. Perché ne ho bisogno, per lo stesso motivo per cui
si respira. Per non mollare. Mai. Grazie Max, da parte mia e da tutta
Aquilone, la mia seconda famiglia, e da parte dei nostri piccoli angeli
che credono in noi e che, nonostante tutto, non hanno paura di aprire
le braccia alla speranza. Nonostante tutto.
Spero
sia già domani il giorno in cui potrò scrivere la mia
favola più bella per tutti i bambini divenuti liberi per sempre.
Sarà il ritorno alla Vita, il suo trionfo. Noi ci saremo.
“Ho imparato che
dobbiamo circondarci solo di persone pulite, / che ci arricchiscono in
ogni momento. / Sacro patrimonio a cui
attingere. / Fonti inesauribili di
sogni, speranze e risposte. / Mentre gli altri, gli
stupidi e gli invidiosi, verranno automaticamente spazzati via. / Vittime dei propri
rancori. / Del proprio egoismo.
/ Dell’incapacità
di controllarsi a non lanciare un coltello alle spalle di chi gli passa
accanto. / Loschi traditori,
irrimediabilmente condannati a morire, / affogati dal mare di
emozioni positive che hanno cercato vergognosamente di inquinare. / Voi no. Voi
siete diversi. E mi va di gridarlo a voce alta. / Con tutta la gioia del
mondo”. (tratto da “L’inferno
degli Angeli” – Massimiliano Frassi - Ferrari Editrice)
Grazie a te ed a tutti
gli amici di Aquilone Blu.
INTERNAZIONALE
INTERVISTA A JEAN LEONARD TOUADI
QUELLO CHE BOLLE NELLA PENTOLA AFRICANA
di ANGELO SICA (Avvenimenti
n.29 - Luglio 2003)
Scegliendo la metafora
della pentola che bolle come titolo del proprio libro, Jean
Léonard Touadi vuole sottolineare la vivacità del
continente africano, in continuo movimento, a dispetto degli scettici
pronti a scommettere sulla sua agonia e deriva, di chi lo considera il
«binario morto della globalizzazione» o una «zavorra
geopolitica». Smaltito l’entusiasmo degli anni Novanta, gli
afro-pessimisti tornano ad appostarsi sulla riva del fiume in attesa che
passi il cadavere dell’Africa, una schiera – come li definisce l’autore
di Africa, la pentola che bolle. Politica, economia, società
(edito dalla Emi) – di «africanisti più o meno aggiornati,
esperti di progetti di cooperazione “prét-à porter”,
“sviluppatori” di professione incapaci di autocritica, volontari poco
fiduciosi nelle capacità degli africani di risollevarsi».
Giornalista della Rai, consulente ed editorialista di riviste
specializzate sui temi dell’immigrazione, della multicultura, dei
rapporti Nord/Sud, Touadi rilegge la storia del continente culla
dell’umanità, ne svela la straordinaria ricchezza, superando la
sterile polemica tutta occidentale tra afro-pessimismo ed
afro-ottimismo, fotografando in particolare le trasformazioni
dell’attuale momento sociopolitico.
Nel suo libro definisce la storia africana come una
«pedagogia della resistenza e dell’innovazione»,
individuando così due chiavi di lettura, due categorie
descrittive. Cominciamo dalla resistenza. L’epoca della tratta e della
colonizzazione è una pagina mai abbastanza raccontata dalla
storiografia dei vincitori, che saltano su interi capitoli di resistenza
alla penetrazione coloniale. Capitoli che hanno nutrito il nostro
immaginario collettivo e il sogno di una liberazione possibile. Ci sono
stati esmpi di rivolta tra i neri deportati nei campi di cotone
americani. Vi è stata poi la resistenza politica di tanti leader
africani, fino alla decolonizzazione con protagonisti quali
Kwamé Nkrumah, Patrice Lumumba, Ben Bella, André Matsoua.
Oggi le nuove minacce hanno l’aspetto della globalizzazione neoliberale.
Nei meandri della geografia della miseria – che si chiama deprezzamento
delle materie prime o concorrenza falsata a causa dei sussidi erogati
ai contadini europei ed americani o schiavitù del debito – gli
africani lottano disperatamente. Sanno che devono tutti i giorni
mettere in moto l’energia dell’alternativa per restare in piedi e
sfidare le statistiche della banca Mondiale e del FMI, che li
vorrebbero morti di fame, di sete, di malattie, di guerre falsamente
etichettate come etniche. Eppure gli africani resistono e si
organizzano, creano circuiti informali, di grande flessibilità,
che si rinnovano sempre. A quest’Africa che non sale in cattedra e che
sa ridere bisogna guardare oggi. Allora si ritrova l’ottimismo e
l’entusiasmo.
La società civile propone modelli economici
alternativi, ad alta socialità, radicati nelle tradizioni
tribali, fondati sul dono, sulla solidarietà, sul rapporto umano.
È questa la “pentola che bolle”?
Nella loro resistenza, i poveri indicano un’economia attenta ai valori
dell’uomo. Mettono in gioco valori esclusi dal pensiero unico economico,
come la partecipazione collettiva, le relazioni umane complementari e
non competitive, gli scambi di beni che non sacrificano i retaggi
culturali e spirituali. La giornata della fanciulla descritta dal
regista senegalese Djibril Diop Mambety nel suo piccolo capolavoro “La
petite vendeuse de Soleil” è emblematica della nuova
realtà sociale africana. La bambina, sfidando la sua condizione
di donna portatrice di handicap, decide di andare per le strade di
Dakar a vendere il quotidiano locale “Soleil” – nome simbolico, questo,
che indica nel sole il ritorno della luce dopo il buio. La piccola
resiste, affronta la polizia corrotta e la miseria, facendo leva sulla
solidarietà e la condivisione del ricavato tra i poveri del
quartiere. La sua riuscita diventa l’icona di un’Africa che non
s’interroga più, che lavora e crea nel disordine dell’informale,
nelle contraddizioni di una modernità seducente ma imposta. Una
pentola che bolle – appunto – capace di riservare al mondo molte
sorprese dove e quando nessuno le aspetta.
Da una parte la società civile africana, dall’altra
le istituzioni economiche e politiche mondiali. Cosa può
aspettarsi l’Africa dagli organismi internazionali?
Abbiamo aspettato per troppo tempo uno sviluppo promesso, il “nuovo
ordine economico mondiale”, che ha solo peggiorato le nostre condizioni
di vita. Abbiamo aspettato la cancellazione del debito senza troppo
crederci e i fatti ci hanno dato ragione. Abbiamo aspettato gli aiuti
delle cooperazioni bilaterali, che hanno trasformato le nostre terre in
terreni fertili per tutte le avventure. Abbiamo aspettato i premi della
democrazia garantiti a chiunque avesse introdotto un sistema politico
multipartitico, ma i premi hanno preso la strada dell’eldorado
dell’Europa dell’Est. Ora l’Africa non aspetta più niente.
È disincantata anche rispetto a chi preferisce votarsi
all’umanitario.
Certo, gli aiuti umanitari non risolvono i problemi a
livello strutturale…
I pompieri che arrivano insieme ai piromani sono inutili. Forse l’unica
cosa che ci aspettiamo dalla parte sana dell’Europa è che riesca
ad invertire i destini di quell’economia mondiale che, mentre predica
il mercato libero, si chiude a riccio in politiche
neo-protezionistiche, che anela alla libera concorrenza mentre foraggia
la sua agricoltura con i sussidi. Agli amici europei diciamo: fermate i
piromani che partono da casa vostra e vi risparmierete la fatica di
venire da noi a fare i pompieri.
Qual è la parte sana dell’Europa a cui fai
riferimento, quale interlocutore immagini?
L’Europa ha una storia politica, civile, religiosa, scientifica ed
economica che non lasacia indifferenti gli altri popoli del mondo. Penso
che abbia in sé le risorse per non accettare supinamente
l’imposizione di una globalizzazione unidimensionale che esalta ed
estremizza gli aspetti quantitativi a danno di quelli qualitativi che
sono la parte migliore delle radici del continente. Radici che hanno
reso possibile il superamento di momenti difficili quando la sbandierata
razionalità occidentale ha generato i mostri del totalitarismo e
della violenza culminata nel sacrificio di milioni di cittadini
europeidi origine ebraica. L’augurio che i popoli del Sud del mondo
fanno all’Europa è che riscopra quella parte della sua
identità che ammiriamo e che stentiamo a riconoscere nella
crescente “macdonaldizzazione” dei modelli della sua cultura,
società, mezzi di comunicazione. Ci spaventa l’Europa
dell’individualismo, dell’indifferenza, del cinismo. Quest’Europa –
purtroppo – l’Africa l’ha già sperimentata sottoforma di
schiavitù, colonialismo e neo-colonialismo. I popoli dell’Africa
sono pronti, invece, a ripercorrere le rotte transahariane per
incontrare l’Europa della tradizione greco-romana, dell’arte e della
letteratura, della social-democrazia, del cristianesimo sociale, del
rispetto dei diritti umani. Un’Europa che non sempre ritroviamo nel
Trattato di Maastricht o nella moneta unica.
CONCLUSA LA CONFERENZA MINISTERIALE DI CANCUN
U.E. E USA MESSI ALL'ANGOLO DEL RING WTO
di ROBERTO MEREGALLI
15.09.2003 - Come ormai ben saprete la quinta conferenza ministeriale di Cancun ha bissato il risultato di quella di Seattle, nel 1999. Ma c'è una differenza tutt'altro che secondaria fra i due vertici: mentre a Seattle furono le profonde divergenza fra Unione Europea e Stati Uniti a decretarne il fallimento, qui a Cancun, i due colossi del commercio mondiale sono stati messi nell'angolo del ring WTO, schiacciati dall'iniziativa dei paesi in via di sviluppo (PVS) capitanati da Brasile, Cina ed India. Il 10 settembre, commentando l'apertura del vertice, il New York Times aveva scritto che USA ed UE non potevano continuare a stabilire le regole del commercio da sole ("No longer can the two richest trading powers set the world's trading rules on their own."); Lamy e Zoellick, non hanno voluto comprendere questa realtà: il mondo è cambiato, la globalizzazione ha lasciato 4 miliardi di persone dipendenti ancora dalla terra e anche se contadini, pescatori e tessitori sono categorie lontane dalla nostra realtà, la realtà è questa e siamo noi ad esserne lontani. A Cancun è la realtà del mondo ad essere riemersa, sepolta da anni di green room e di ricatti. Commentando il vertice di due anni orsono a Doha, scrivemmo che il WTO non aveva alcuna necessità di un nuovo round ma di una riforma radicale che affrontasse e risolvesse i problemi che Seattle aveva evidenziato. "Senza mettere mano in queste pieghe. il nuovo round sarà solo la foglia di fico per nascondere un peccato originale", i due anni seguenti ci hanno dato ragione. Ora, quello che ci preme è che si apra un nuovo orizzonte nelle trattative multilaterali. Miliardi di persone hanno urgente bisogno di regole che non stringano come un cappio al collo le loro vite, ma che diano loro la possibilità di vivere dignitosamente. La soddisfazione del fallimento di Cancun non ci fa dimenticare questa realtà. (Roberto Meregalli - Beati i costruttori di pace - Rete di Lilliput - Campagna Questo mondo non è in vendita).
CRISI MEDIORIENTALE
ISRAELE, GOVERNO ASSASSINO
di ENRICO PEYRETTI
Il governo di Israele
discute se, come e quando assassinare Arafat, rappresentante di un altro
popolo, condannato a morte senza ombra di processo legittimo. Nessun
ministro israeliano si e' dimesso. Il governo di Israele, che pratica
da tempo questo genere di omicidi, e' una banda di assassini eletti
"democraticamente" (supposto e non concesso che la democrazia consista
tutta nel principio elettorale) da un popolo che e' responsabile
depositario di un grande patrimonio morale dell'umanità intera.
Rispetto ad altri governi violenti e a bande di criminali, il governo
israeliano ha la spudoratezza di dichiarare l'assassinio come parte
della sua azione politica. La politica ha invece, dappertutto e sempre,
il compito essenziale di assicurare la legge suprema della convivenza
pacifica, all'opposto della violenza fuori legge. Quando la politica
usa la morte si fa essa stessa delinquenza. (Enrico Peyretti, da
«La nonviolenza è in cammino n.675»)
FLORAEFAUNA
DOMENICA 21 SETTEMBRE
UNA BORDATA DI FISCHI AI CACCIATORI
ORE 5,30, MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI DISTURBO
DELLA CACCIA A PRA' DEI GAI, PORTOBUFFOLE' E MANSUE' (TV)
Il Coordinamento delle
Associazioni Protezioniste del Veneto ha organizzato, in collaborazione
con le Associazioni Nazionali, una giornata nazionale di disturbo
simbolico della caccia ("sirenata"), pratica che oggi, grazie alle
Amministrazioni Provinciali, Regionali e al Governo, è diventata
un folle massacro della fauna selvatica in violazione delle Direttive
Comunitarie "Uccelli" e "Habitat", a vantaggio di una esigua minoranza
di cittadini, i cacciatori, che rappresentano lo 0,9 % circa della
popolazione. Leggi nazionali, regionali e delibere provinciali sulle
cacce in deroga ai fringuelli, le leggi sulla preapertura della caccia,
sulla caccia a febbraio, sulla caccia nei parchi, le delibere contro i
"nocivi" (volpi, corvidi, ecc.), le pseudo cacce selettive agli
ungulati (caprioli, cervi, ecc.), la caccia ai cuccioli di capriolo, la
caccia agli uccelli rari (pernice bianca, coturnice, combattente,
ecc.), l'uccellagione nei roccoli per la cattura dei richiami vivi,
ecc. hanno portato l'Italia, in tema di tutela della fauna selvatica,
al Medioevo. La manifestazione si terrà nella Regione italiana,
il Veneto, nella quale per legge si può sparare al maggior
numero di specie cacciabili e dove è stata ignorata da petizione
sottoscritta da bel 72.500 cittadini che chiedevano maggiore tutela
della fauna selvatica. Si terrà altresì nella provincia
di Treviso che da tempo asseconda le istanze più assurde del
mondo venatorio. Ecco cosa accade a Treviso: la caccia in primavera
delle gazze, la beffa delle nano-oasi in risposta alla petizione di
13.500 trevigiani che volevano vere oasi, un bambi di capriolo
soppresso dal centro recupero della LIPU per "mancanza di fondi", un
regolamento che lega mani e piedi alle guardie volontarie venatorie, il
regalo di un fuoristrada della provincia alla Federcaccia da 15.000
Euro, l'esclusione delle associazioni ambientaliste dalla
manifestazione "Hobby e sport nella natura", l'autorizzazione
dell'addestramento cani sul Montello in primavera con la scusa del
censimento delle beccacce, il coinvolgimento degli alunni delle
elementari e medie alla manifestazione venatoria "L'altra metà
della caccia", l'affidamento ad un privato di un Nibbio bruno detenuto
senza cibo e acqua, l'affidamento di un bambi di cervo (Margherita)
allo zoo di un ristoratore pregiudicato di Godega, la mancata
protezione dei Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione
Speciale individuate dalla Comunità Europea, l'approvazione di
un piano faunistico venatorio contenente ben 28 motivi di ricorso al
TAR e lungo 175 pagine, l'autorizzazione della caccia ai cuccioli di
Capriolo di pochi mesi. La manifestazione si terrà domenica 21
Settembre, data di apertura generale della caccia, con appuntamento
alle ore 5.30 al Prà dei Gai, l'ultimo dei grandi prati, circa
320 ettari di superficie, un tempo comuni nel Veneto e in Pianura
Padana, dove si riproducono e sostano uccelli come l'Allodola, la
Quaglia, il Gheppio, il Combattente, la Pavoncella, ecc. Si tratta
dell'area di esondazione del Fiume Livenza che con le sue piene
periodiche ha salvato questi prati dalla cementificazione. Ogni anno i
cacciatori piazzano circa 30/50 appostamenti di caccia per fare una
autentica mattanza di Allodole provenienti dall'Est Europa con l'uso
dei richiami vivi e degli zimbelli. Il Prà dei Gai è
tutelato dalla Comunità Europea tramite addirittura due
Direttive Comunitarie: la Direttiva Habitat (la 43/92/CE) e la
Direttiva Uccelli (la 79/409/CEE) essendo stato individuato come Sito
di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS).Ben
13.500 cittadini, questa primavera hanno firmato una petizione che
chiedeva al Presidente della Provincia di Treviso di proteggere questa
area istituendovi un'oasi di protezione. Inutile dire che non
è stata minimamente considerata questa richiesta popolare. Il
Prà dei Gai oggi aperto alle doppiette è quindi simbolo
di ignoranza, arroganza, menefreghismo delle norme di tutela della
fauna selvatica di certi amministratori locali e dei cacciatori. E' la
prova vivente che la volontà di pochi cacciatori prevale
paradossalmente sugli interessi dei cittadini, sulla richiesta di
migliaia di firmatari della petizione, sulla volontà dell'intera
Comunità Europea, sulle leggi. Oggi il Prà dei Gai,
lasciato in mano ai cacciatori, è oggetto di abbandono abusivo
di rifiuti, bonifiche abusive, incenerimento abusivo di rifiuti,
bracconaggio primaverile alle Quaglie, cattura notturna di Lepri, ecc…
Il percorso per i manifestanti si trova tutto in pianura e copre una
distanza variabile tra 7 e 10 chilometri. Si tratta di stradine non
asfaltate percorribili facilmente. Hanno già aderito alla
manifestazione: Margherita Hack (Premio Nobel) che ha dichiarato "Do la
mia piena adesione ad ogni iniziativa che va contro quella barbarie che
è la caccia", Giorgio Celli, VAS, Federazione Italiana Amici
della Bicicletta, Amedeo Minghi, Circolo Arcobaleno di Vicenza, Bepi De
Marzi dei Crodaioli, Radio Cooperativa di Padova,
Centopercentoanimalisti Padova, Gruppo Verdi Regione Veneto, Gruppo
Verdi Regione Friuli Venezia Giulia, Radio Base Popolare Network
Venezia, Lega per i Diritti e la Liberazione dei Popoli (sono in arrivo
altre adesioni).
Maggiori informazioni su questo evento potranno essere trovate sul sito www.faunalibera.it o telefonando
ai seguenti referenti provinciali: Padova
347 9693649 o 338 4981981, Treviso 328 2684562, Venezia 348 0407565,
Verona 338 7059438, Vicenza 335 6906450 e 329 4703160, Pordenone 338
1615042. (Coordinamento
Associazioni Protezioniste Veneto LAC, ENPA, LAV, LIPU, WWF, UEPA, UNA,
AMICA TERRA, ADAA, AMICI DEL DELTA DEL PO, LEGAMBIENTE, ITALIA NOSTRA,
ANIMALI IN CITTA', AVI, ANIMALISTI ITALIANI).
STILEDIVITA
EQUO E SOLIDALE
BIOLOGICO ED EQUOSOLIDALE "SIN FRONTERAS"
Nasce in Costa Rica grazie a Conapi (Consorzio Nazionale Apicoltori Agricoltori Biologici) la prima cooperativa internazione di produttori biologici e equosolidali. I piccoli produttori del sud del mondo inseriti nel mercato equo e solidale potranno d'ora in poi avere un rapporto diretto con i consumatori italiani, scavalcando le intermediazioni delle centrali di importazione. Si è infatti costituita ufficialmente sabato scorso nel corso di un'assemblea in Costa Rica la prima cooperativa internazionale che coinvolge produttori del nord e del sud del mondo impegnati nella coltivazione e lavorazione di prodotti biologici e equosolidali. Una realtà innovativa che vede come principale artefice il Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori Agricoltori Biologici, leader italiano nella produzione di miele. L'esperienza, unica nel suo genere, permetterà agli agricoltori e apicoltori che ne fanno parte di gestire direttamente non solo la produzione e la lavorazione, ma anche la commercializzazione dei prodotti, con la possibilità di intervenire direttamente sulle scelte e le politiche aziendali in ogni fase del processo produttivo. La cooperativa internazionale Sin Fronteras, questo il suo nome, avrà come soci, oltre a Conapi, una decina di organizzazioni di produttori di Costa Rica, Nicaragua, El Salvador, Guatemala e Messico, per una base sociale complessiva di 5000 agricoltori e apicoltori biologici ed equosolidali. Il nuovo organismo si pone come obiettivi principali la commercializzazione diretta di prodotti di qualità, veri e propri "doc" che valorizzano la tipicità e le caratteristiche naturali dell'ambiente da cui provengono. Il valore aggiunto viene trattenuto nei paesi di origine, rendendo i piccoli produttori protagonisti del loro mercato. Tutte le organizzazioni coinvolte lavorano nel campo del biologico e i prodotti rispettano i criteri del commercio equo e solidale fissati da TransFair Fairtrade. Il progetto coinvolge al momento otto realtà del Centro America: Appta, Asoprodulce e La Alianza del Costarica, Prodecoop e Copibo del Nicaragua, Aprainores del Salvador, Copiasuro del Guatemala, e Tzeltal Tzotzil del Messico (Chiapas). Cacao, purea di banane, zucchero di canna, caffè, arachidi e miele, succhi di frutta tropicale sono i prodotti di Sin Fronteras, ma la gamma comprenderà in futuro anche altri prodotti lavorati dai piccoli agricoltori per i quali Sin Fronteras rappresenterà una fondamentale occasione di apertura a nuovi mercati. "Sin Fronteras - afferma Hugo Valdés, presidente della neonata cooperativa internazione - è una cooperativa di cooperative e associazioni di piccoli produttori che attorno ai principi del commercio equo e biologico si sono organizzati per avvicinare in modo congiunto, integrale e con una visione etico-imprenditoriale il crescente mercato con caratteristiche sociali e ambientali che si sta sviluppando nei paesi sviluppati e che sta emergendo anche nei paesi in via di sviluppo".
SORRISI&CEFFONI
BERLUSCONI
ESTERNAZIONI EPOCALI
Certe volte la storia e
gli eventi assumono un corso così vorticoso, che si corre il
rischio di perdere dei pezzi e la visione d'insieme. E' il caso
delle esternazioni di questi giorni del nostro Presidente, davvero
epocali. Vale dunque la pena di raccogliere queste perle e di
presentarle tutte insieme: La frase di Berlusconi: "Mussolini non ha mai ammazzato
nessuno, al massimo li mandava in villeggiatura al confino". Il
rimedio, peggiore del male:"Ho
reagito come un vero patriota!". Le Reazioni: Prodi: "Quando riabiliterà la figura di
Stalin sarà un bel problema per la sinistra..."; Cossiga:"Nel breve periodo di vita che rimane al suo
governo mi aspetto un gesto di toccante umanità nei confronti di
un grande uomo del XX° secolo, Adolf Hiltler"; Fini: "6 anni di lavoro (per non sembrare
più fascista, ndr) mandati in fumo da una battuta"; Fedele Confalonieri,
presidente Mediaset: "Io lo
conosco bene, lui e le sue batture, certe volte farebbe meglio a tacere"; Giuliano Ferrara:"Il Grande Masochista sappia che ci siamo
stancati delle sue patacche".
Non c'è che
dire, stavolta ha davvero superato sè stesso. Ma la prova del suo
attuale stato confusionale (molto più grave dei disturbi mentali
che, secondo il Nostro, affliggono i magistrati, qui rasentiamo la
schizofrenia) è giunta il giorno successivo, parlando della
riforma della scuola: "Gli
anziani di questa estate non li ha uccisi il caldo ma la scuola!". Che
c'entra la scuola, direte voi? C'entra, c'entra, perchè, secondo
il Grande Comunicatore "La
scuola dovrebbe insegnare a connettersi e io non vado mai a letto la
sera senza telefonare alla mia mamma." Davvero commovente,
se non fosse che questo signore è anche il nostro Presidente del
Consiglio, pardòn, "Il
Presidente di tutti gli Italiani", dopo Ciampi,
s'intende... (L.Salvi)
PAROLEINLIBERTA'
A volte essere o cambiare è davvero un lento percorso a ritroso
COME PUGNI NELLO STOMACO
di Vincenzo Andraous
Durante la Santa Messa il
sacerdote ha esordito nella sua omelia puntando
il dito verso coloro che sono artisti delle parole, di quelle parole
che una sull’altra, sottoscrivono l’epitaffio dell’alleanza umana. Il sacerdote per un momento ha
dimenticato Dio sull’altare, lo ha fatto consapevole
di dover strattonare forte chi con leggerezza esprime
giudizi sulle persone, sentenzia e condanna, neppure conoscendone la
storia personale, il vissuto, il dolore e magari le assenze. Sono rimasto ad ascoltare, mi
sono guardato intorno, e seppure tra tante altre persone, mi sono
sentito solo, rannicchiato in me stesso, a domandarmi quante volte
anch’io ho timbrato il passaporto della solitudine altrui.
Quel prete per un istante ha lasciato Dio ad ascoltare, lo ha fatto per chiamarci più vicino, mentre noi ce ne stiamo inginocchiati a pregare, inconsapevoli di quel Dio, ora, abbarbicato in un angolo ad osservare. Intorno a me non c’è sbigottimento, ogni cosa è al suo posto, tutto è nell’ordine delle cose, perché non ci tocca da vicino, infatti Dio è stato messo momentaneamente all’asta, non certo a causa nostra, ma per qualcun altro… a cui è diretto lo strale. Forse quel prete esagera, è andato oltre il cristallo opaco delle intenzioni, forse è davvero così, ma in quella negazione all’onestà intellettuale, alla tolleranza umana, all’amore che è vita perché “siamo insieme”, Dio sta agli altri, come in questa casa del Crocifisso, appeso nudo alle parole di ieri che dovrebbero insegnare. Quelle tante e troppe parole che servono sovente per autoaffermarci a scapito di chi sta dietro. Quelle parole che non hanno Fede né ideologie come eredità contrapposte, bensì indifferenza per ogni ascolto della ragione e del cuore, per privilegiare noi stessi in avanti a prenderci i primi posti. Il prete guarda davanti a sé, senza cattedra a intimorire, negli occhi il dubbio di avere colpito nel segno. Nella sua fatica c’è il suo coraggio, mentre il silenzio invade ogni spazio e inibisce al fondo di ogni ottusità. A volte essere o cambiare è davvero un lento percorso a ritroso, disturbante al punto che il tempo accelera e rallenta: noi ce ne accorgiamo, ma non siamo onesti fino in fondo per ammettere che l’universo che tentiamo di vivere è di tante dimensioni, e noi non ne sappiamo niente, neanche del nostro vicino, che invece crocifiggiamo per diletto. Quel prete ci sta dicendo che siamo tutti uomini in cammino, con i nostri dubbi al seguito, bisognosi di essere compresi tanto da prostituirci alle parole, quelle parole che assecondano ogni istanza di ringraziamento, e fanno sì che Dio c’è, ma se accade che la sofferenza di una rinuncia o di un sacrificio ci sfiora le membra, allora quel Dio amato, diventa un pezzo di legno tarlato dalle nostre stesse parole. Rileggo queste righe e dentro di esse vedo la storia a tappe di una ben nota Via Crucis, ma è talmente lontana dalla memoria da sembrare una normale tragedia, la quale non spinge ad alcun rimorso, neppure quando additiamo un uomo forse migliore di noi. Vincenzo Andraous - Carcere di Pavia e tutor Comunità Casa del Giovane Pavia - Settembre 2003).
CINEMAECULTURE
"BUONGIORNO NOTTE" DI MARCO BELLOCCHIO ALLA «60 MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA» DI VENEZIA
IL LATO OSCURO DEGLI ANNI SETTANTA
a cura del Team De Falco-Marotta
“Buongiorno, notte”, il film del
regista Marco Bellocchio prodotto da Rai Cinema che racconta
fantasticamente con una vena psicanalitica, una delle pagine più
oscure della storia italiana del dopoguerra, la prigionia di Aldo Moro,
ha ricevuto il ‘Leoncino d'Oro Agis
scuola’, il premio “Cinemavvenire’ e il premio ‘Arca cinema giovani”.
"Sono premi preziosi - perché
assegnati da questi ragazzi. Riuscire ad emozionare e a coinvolgere
ragazzi che, nel '78, all'epoca del sequestro Moro, non erano neppure
nati, mi sembra bellissimo". Così Marco Bellocchio ha commentato
i tre premi assegnati a lui e al suo “Buongiorno, notte”, proprio da
giurie di giovani. Al di là delle diatribe suscitate dalla
mancata assegnazione del Leone d’oro, crediamo sinceramente che,
l’attestato migliore per il suo film sia la lettera del figlio di Moro
inviata a Giancarlo Leone, amministratore
di Rai Cinema, che ha coprodotto il film «Buongiorno, notte»
e che riportiamo
La
lettera del figlio dello statista
«Ho molto apprezzato il
film di Bellocchio. Trovo che Bellocchio scegliendo di riflettere
sull'esperienza dell’uomo Aldo Moro in carcere senza vincoli o ambizioni
di ricostruzione storica o di fedeltà all'insieme dei fatti,
abbia illuminato aspetti importanti di quella vicenda. Non sono un
critico cinematografico, ma mi viene da dire che questo è un
caso in cui una creazione artistica è stata capace, proprio
restando tale, di accrescere la conoscenza della realtà. Penso
che chi vedrà il film potrà cogliere il senso del dramma
di un uomo posto di fronte a un destino tragico quanto insensato, non
necessario, da lui vissuto in modo tanto più acuto quanto
più era netta la sua percezione dell'incombente fine del mondo
diviso in blocchi e dell’obsolescenza delle ideologie che aveva
improntato di sé il secolo».
La
storia
«Buongiorno, notte»
incarna un viaggio di fantafiction
attraverso le immagini dello showdown clamoroso della Prima Repubblica,
il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro: la miserevole fine, nella
primavera del '78, dei «Dreamers» (sognatori) col pugno
chiuso e l'inizio degli anni di piombo contrassegnato dal cadavere
dello statista rannicchiato nel bagagliaio di un'automobile
abbandonata. Il regista propone la sua verità, tanto amara da
convivere con gli incubi di un'intera generazione. Tratto liberamente
dalla sconvolgente ricostruzione «Il prigioniero» di Anna
Laura Braghetti, condannata all'ergastolo e attualmente ammessa, dopo
ventidue anni di carcere, alla libertà condizionale,
«Buongiorno, notte» si concentra sul rapporto tra Moro -
interpretato da Roberto Herlitzka - e i
suoi fantasmi persecutori, in particolare la vivandiera Chiara (Maya
Sansa) per nulla convinta della necessità politica di uccidere
l'ostaggio, che si scopre sempre più
a disagio nel vivere i ritmi di sempre: un ufficio anonimo, il lavoro
insospettabile, le reazioni dei colleghi distanti anni luce dal suo
ruolo di «combattente» e le attenzioni di un coetaneo che
sembra leggerla nel profondo, più di quanto a lei stessa riesca.
Così le sagome dei brigatisti emergono dalle stanze del covo con
i flash dal teleschermo del bilancio
sanguinoso dell'agguato di via Fani, delle dichiarazioni dei leader
democristiani, dei rituali raduni della sinistra parlamentare (con il
violento rigetto dei criminali affidata alla retorica di Luciano Lama)
si riflettono nei volti che hanno la funebre, vitrea fissità di
“statue” di sale. Nel mix di ripetitiva realtà e ricorrenti
incubi, il ricordo del padre di Chiara ritorna sotto forma di
«Paisà» e «Tre canti su Lenin», lampi di
orgoglio partigiano e spezzoni di sfilate del Primo maggio staliniano
che riportano i dubbi e i tormenti in un album di famiglia
inequivocabile, eppure così distorto. Un'evocazione stupefacente,
con slogan insensati («la classe operaia deve dirigere
tutto») sottolineano il dignitoso atteggiamento di Moro, che non
sa più quali parole scegliere per tranquillizzare la famiglia o
implorare l'aiuto dei potenti. Impossibile, poi, restare indifferenti
al sogno incredibile che fa sentire l'aria fresca del mattino sui passi
frettolosi dello statista liberato e la solenne carrellata sui funerali
di stato. Ingrao accanto ad Andreotti, Cossiga accanto a Zaccagnini,
Craxi accanto a Berlinguer, Almirante accanto a Dalla Chiesa… Da
brividi.
Il film di Bellocchio non
pretende di raccontare la verità storica, come lo stesso regista
ha chiarito. Morucci, e Gallinari i due brigadisti, assieme alla
Braghetti, carcerieri di Moro, contestano la tesi che fossero «deliranti e avulsi dalla
realtà» Dice Gallinari: «La drammaticità dello
scontro con cui volevamo mettere in discussione le regole del Paese era
chiaro a tutti; eravamo consapevoli che poteva anche non esserci via
d'uscita. D'altronde, è anche vero che nessuno volle trovarla.
Il riferimento del film al Papa è puntuale: il Papa, e in
particolare il Pci, hanno avuto grosse responsabilità.
Ciò non toglie che è storicamente falso sostenere che
fossimo chiusi. Come organizzazione politica osservavamo, calcolavamo
ed eravamo radicati nei quartieri, nelle fabbriche, sapevamo dunque
quello che la gente pensava»(Cfr. quotidiani di settembre 2003)
Tuttavia, il merito di «Buongiorno, notte» sta «nel
non parlare del caso Moro come di un giallo, ma di una storia di
persone, un dramma di uomini: Moro non è uno statista ma un uomo,
un padre e i brigatisti sono uomini disperati e distrutti, non solo dei
mostri». Parole di Pier Giorgio Bellocchio, figlio del regista,
che interpreta la parte di Germano Maccari, l'uccisore materiale di
Aldo Moro. «Tutti noi come interpreti di personaggi storici sul
set sentivamo di vivere un destino ineluttabile», spiega Giovanni
Calcagno, nel film Primo, ruolo ricalcato su Prospero Gallinari. E
Luigi Lo Cascio (Mariano, nella parte di Mario Moretti) ricorda una
singolare coincidenza: «Peppino Impastato, che ho interpretato in
”I cento passi” fu ritrovato morto il 9 maggio, lo stesso giorno di
Moro. Abitavo a Palermo, avevo 11 anni allora e ricordo benissimo quel
giorno. Forse uscimmo prima da scuola, mi è rimasto impresso il
ritorno a casa, sull'autobus il conducente fece ascoltare tutte le
edizioni straordinarie dei gr».
La protagonista Maya Sansa (la brigatista Chiara, ispirata ad Anna
Laura Braghetti) aveva solo due anni quel 9 maggio: «Non ne sapevo
quasi nulla prima di girare il film, lo ammetto. Ma la trama è
soprattutto basata sul percorso di un personaggio che deve fare i conti
con la grande fiducia che aveva nella rivoluzione e poi con una
realtà dei fatti che non comprende più».
«C'è stata una precisa intenzione di non salvare
Moro». Roberto Herlitzka, che nel film interpreta la parte dello
statista, critica duramente la decisione di non trattare ai tempi del
rapimento: «Durante la prigionia lo Stato faceva azioni di mera
facciata. Moro doveva essere eliminato, lo volevano russi e
americani». Ancora più duro il resto del cast: «Nella
vicenda Moro lo Stato non ha vinto, ma ha stravinto», rilancia
Calcagno, «non trattando ha cancellato insieme un movimento e
l'unico politico che poteva portare a un accordo con il Pci».
«Questi cinque poveri esseri umani, Moro compreso, non
aspettavano altro. Si vedono espressioni smarrite, teste precocemente
incanutite, sguardi testardi, volti annichiliti di chi ha consumato
tutte le parole, tutte le speranze. Dice il regista: «Lasciare
uccidere Moro fu un errore politico. Un gesto di debolezza e non di
forza da parte dello Stato. Del resto, non sono io ma gli storici a
sostenere che la catastrofe della prima Repubblica sia cominciata
lì. Come cittadino ero per la trattativa, la possibilità
che un uomo venisse assassinato così, a freddo, mi sembrava
folle»(Dalla Conferenza Stampa, Venezia,5 settembre 2003).
Il
regista e le sue parole
Perché
«Buongiorno, notte»?
"E’ un verso di Emily Dickinson
fin troppo evocativo, per riandare a un periodo oscuro, notturno,
angosciante. «Buongiorno, notte», come un sogno o
un'invocazione, per un film volutamente infedele alla storia, per una
vicenda plausibile".
Lei,
però, ha fatto il ’68….
"In quegli anni non appartenevo
a schieramenti, la mia stagione politica era finita nel '69, e quindi
oggi mi trovo nella condizione di non dover chiudere conti con nessuno,
di poter avere una certa libertà. Ho cercato di fare un film con
una struttura solida. Come reagirà il pubblico? Da chi all'epoca
non era ancora nato o era troppo piccolo per ricordare, ho avuto
segnali di sorprendente emozione. I più adulti potrebbero
arrabbiarsi, non tanto a destra, forse, quanto a sinistra. Comunque, mi
auguro non ci siano strumentalizzazioni. Ho preso una vicenda clou
della storia italiana per raccontarla in chiave personale. Ad altre
condizioni non avrei accettato il film quando Rai Cinema me lo
propose".
Pensava
che la figura di Moro potesse suscitare tanta commozione ,oggi?
"Mi sono stupito della positiva
accoglienza che ha avuto il mio film( di fatto, noi avevamo detto:
guardiamo per dieci minuti e nulla più. Invece siamo rimasti fine
allo score finale). Non mi aspettavo che la figura di Moro suscitasse
tanta pietà e tanta simpatia. Di quei giorni del 1978 ricordo la
confusione, lo sperdimento, l'indignazione. Mi colpì che le
scuole furono chiuse e i bambini mandati a casa, come dopo una
calamità, e infatti l'idea originale era di far cominciare il
film con il nipotino di Moro, Luca, che tornava improvvisamente da
scuola. Sempre in un primo momento, per sottolineare il taglio
particolarissimo del film, del presidente della Dc si sarebbe dovuta
sentire solo la voce. Avrei voluto girare
nella casa, filmare quella finta vita di famiglia messa in scena dai
brigatisti carcerieri e poi rischiare di guardare nella cella del
prigioniero".
Come si
è documentato su questo travagliato momento storico del nostro
Paese?
"Ho letto molti libri, documenti, atti, da
Sciascia a Flamigni, e il libro della Br
Anna Laura Braghetti, «Il prigioniero», perché
racconta dal di dentro i giorni della prigionia, la doppia vita dei
sequestratori divisi tra la ferocia della loro azione e i riti della
quotidianità usati come copertura. A Maya Sansa, una sorta di
alter ego della Braghetti, così come Lo Cascio interpreta
Moretti, Pier Giorgio Bellocchio Maccari e Giovanni Calcagno Gallinari.
Il ruolo centrale è quello della Braghetti che fa da tramite per
un ipotetico rapporto umano tra Moro e i suoi aguzzini".
Di fatto,
lei è abbastanza infedele alla storia, a come si conclude questa
tristissima vicenda.
"Non ho accettato
l'ineluttabilità della tragedia né mi interessava indicare
i responsabili, capire chi c'era dietro i terroristi, affrontare quel
dibattito sul complotto che per anni ha riempito le cronache.
Diventando infedele alla storia, ho dato alla ragazza una
possibilità di reagire, come purtroppo non è avvenuto
nella realtà. Non volevo, in alcun modo, fare un film politico o
storico, non cercavo le motivazioni e le ragioni e del sequestro dello
statista democristiano. Mi interessava piuttosto la vicenda umana, di
Moro ma anche dei suoi carcerieri, in particolare la lotta interiore
vissuta dal personaggio di Chiara (interpretata da Maya Sansa) che, pur
credendo nelle ragioni della lotta armata si scopre a "sognare" la
liberazione di un leader che sente anche persona e uomo e che tiene
segregato in casa. Per raccontare questo ho dovuto tradire, essere
infedele alla cronaca, smentire la tragica fatalità del
sequestro e dell'uccisione barbara di Moro. Infatti, il suo assassinio a
freddo, mi ha ricordato la fine tragica dei partigiani buttati a fiume
dai tedeschi. Non ci posso fare nulla, non
so se sia lecito o meno l'accostamento, ma così è stato".
Perché dà due versioni( la reale e la
fantastica) della vicenda Moro?
"Nel film vi sono due
opposte conclusioni - la libertà e la morte – Credo che
corrispondano a quanto fu vissuto dal prigioniero e insieme pongono in luce in modo equilibrato ma netto il nodo,
ancora non sciolto, di quella vicenda anche dal punto di vista storico,
politico e giudiziario".
La storia è sottolineata da musiche molto
particolari, specie da quelle dei Pink Floyd. C’è un motivo
particolare, per tale scelta?
"La musica va da Schubert e Verdi ai Pink Floyd, ed
è un azzardo che funziona. il pezzo notissimo dei Pink Floyd mi
pareva che rendesse bene il clima di quegli anni, disperato ed estremo. Mi sembrava che valesse più
quella musica di tante parole".
Le curiosità
Stessa
rabbia, stessa primavera (da una canzone di De Andrè) è il
titolo scelto da Stefano Incerti
per il suo documentario su Marco Bellocchio
e il suo Buongiorno, notte,
presentato nei Nuovi Territori di Venezia
60. Più che un backstage, è un ritratto del regista tra
vita, cinema e politica. La produzione è di Sergio Pelone
per Filmalbatros e Dario Formisano
per Elleu Multimedia, marchio che distribuirà il dvd. Nella scena
della seduta spiritica si scorgono alcune persone del club intente a
giocare a carte sullo sfondo. Tra questi lo stesso Bellocchio.
Il film è piaciuto «tantissimo» anche al presidente
della Rai, Lucia Annunziata: che ha dichiarato:«”Buongiorno,
notte” prende in contropiede la mia generazione che ha rimosso il caso
perché fu una sconfitta, fu la fine di tutto. Trovo liberatorio
che Bellocchio abbia lasciato sullo sfondo il dibattito dietrologico su
Cia, Kgb e complotti su cui molti di noi si incagliarono e si
persero». Dopo la strage di Portella della Ginestra
(«Segreti di Stato») e il Sessantotto
(«The Dreamers»), Marco Bellocchio chiude una sorta di ideale
trilogia festivaliera sulla Storia del dopoguerra.
La Scheda del film
"Buongiorno notte"; Regia: Marco Bellocchio
Cast: Maya Sansa , Pier Giorgio Bellocchio
, Luigi Lo Cascio
, Paolo Briguglia
, Roberto Herlitzka
Provocato da 'Il prigioniero' della ex terrorista Anna Laura Braghetti
Buongiorno notte (il titolo è tratto da un verso di Emily
Dickinson) di Marco Bellocchio ha già vinto un record: è
uscito nelle sale di tutta Italia con 170
copie, un numero altissimo per un film d'autore ad inizio stagione.
Chiara, giovane terrorista appartenente alla lotta armata, è
coinvolta nel sequestro Moro. Di contro è chiamata a vivere la
normalità del quotidiano con i suoi ritmi di sempre: un ufficio,
un lavoro dei colleghi e un amico che sembra leggerla...
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