Legambiente Soave vi invita alla rassegna cinematografica 2003 presso il Parco Zanella (inizio proiezioni alle 21.15; ingresso 5,00 euro - ridotto 3,50 euro, per anziani con oltre 65 anni). Giovedì 3 luglio verrà proiettato “CHICAGO”, di Rob Marshall. Film Musical con Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, Richard Gere, Queen Latifah, Lucy Liu, John C. Reilly, Taye Diggs USA/CANADA 2002. Durata: 113 minuti. In caso di maltempo le proiezioni saranno recuperate mercoledì 27 Agosto e nel mese di Settembre per eventuali chiarimenti potete contattarci ai seguenti indirizzi: www.legambientesoave.it E-mail: legambiente.soave@libero.it
03/07/03 - Legnago (VR) - «I giovani nel cinema» / 2
"I GIOVANI NEL CINEMA" è il titolo della Rassegna di cinema all'aperto ad ingresso gratuito organizzata dal Il Circolo ARCI-Legnago in collaborazione con l’amministrazione comunale, presso il Parco Comunale di Legnago (VR). Giovedì 3 LUGLIO 2003, “WHITE OLEANDER”, di Peter Kosminsky, USA 2002, 110’. Un film ben fatto e ben recitato. Due le traiettorie principali: la prima è il rapporto turbolento e tormentato tra una madre, condannata al carcere ed una figlia, quindicenne, soggiogata dalla figura materna; la seconda è l’impalcatura da melodramma femminile. Il punto focale è l’ingresso nella maturità della ragazza. Grande cast: Micelle Pfeiffer, Renée Zellweger, Robin Wright Penn.
03/07/03 - Montecchio Maggiore (VI) - Concerto dei Punkreas
Giovedì 3 luglio alle ore 21 a
MONTECCHIO MAGGIORE (Via Cal de Guà - zona artigianale) nell’ambito del
palinsesto
Monteciorock, si terrà il concerto dei PEAWEES – PUNKREAS. Serata punk: i Punkrockers di “Las*Pezia” dal vivo che l'Europa ci invidia e la storica band del punk italiano. Segue Dj Set MaxInix.
03/07/03 - Arzignano (VI) - Cena in piazza
Giovedì
3 luglio alle ore 21 ad ARZIGNANO, in Piazza Libertà, nell’ambito di “Arzignano
estate festival”, è programmata oggi una CENA IN PIAZZA. La serata sarà
accompagnata da un gruppo di musica latino americana.
04/07/03 - Verona - Incontro con Ludovico Einaudi
Il celebre compositore Ludovico Einaudi incontra il pubblico (alle ore 18) al Forum Fnac introdotto da Mario Guidorizzi del Centro Mazziano di Verona. Pianista e compositore, Ludovico Einaudi ha eseguito le sue musiche nei più prestigiosi contesti internazionali, dal Teatro “La Scala” al Lincoln Center di New York, al Teatro Bol`soj di Mosca. A questa attività il talento eclettico di Einaudi affianca quella di compositore di musiche per il cinema, ambito nel quale ha lavorato con i più prestigiosi registi italiani, da Nanni Moretti (Aprile, 1998) a Giuseppe Piccioni (Fuori dal mondo, 1999 e Luce dei miei occhi, 2001) a Francesca Comencini (Le parole di mio padre, 2001). Ludovico Einaudi si esibirà sabato 5 luglio 2003 alle ore 21 presso la suggestiva corte Ferrazzette di S. Martino Buon Albergo nell’ambito di Suoni in Musella (info 045. 8302635). Prevendita al Punto Informazioni.
04-06/07/03 - Velo Veronese (VR) - XII Concorso di Pittura Estemporanea
DODICESIMO CONCORSO DI PITTURA
ESTEMPORANEA “La Lessinia e i Cimbri” a Velo Veronese, dal 4 al 6 luglio.
Esposizione delle opere in concorso e premiazione domenica 6 luglio nell’ambito della Dodicesima Festa dei
Cimbri. L’appuntamento rientra all’interno del palinsesto «VeloFestival 2003»,
Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese
(VR).
04/07/03 - Santorso (VI) - Testimonianza dall'Iraq
Il Comitato per la pace di Santorso vi invita, mercoledì 2 luglio alle ore 20,30 presso le scuole elementari del Timonchio ad una TESTIMONIANZA DALL'IRAQ: Quali effetti della guerra sulla popolazione? Quali i loro bisogni? Interverrà Rochi Dommarco, volontario in Iraq con l'ONG "Un ponte per...".
04/07/03 - Arcugnano (VI) - Villabalzana
Venerdì 4 luglio ad ARCUGNANO
(VI), presso la Chiesa parrocchiale di Villabalzana (Via S. Nicolò Villabalzana)
Serata culturale. La
storia e le memorie di una piccola e vivace comunità nei colli berici. Durante
la serata verrà presentato il volume di Reginaldo Dal Lago, Donatella Boesso,
Toni Dal Lago, Rinaldo Bressan, dal titolo: "VILLABALZANA. La storia e le
memorie di una piccola e vivace comunità nei colli berici". -Il libro verrà
presentato dal Professor Alberto Broglio dell'Università di Ferrara. -Incontro
con gli autori e breve momento conviviale. Organizza la Pro Loco Arcugnano -
Tel. 0444/530094
04/07/03 - Monte di Malo (VI) - Serata con Pino Costalunga
Venerdì 4 luglio alle ore 21.15 presso il “Buso della Rana” a
Monte di Malo (VI) "Vozi dal Mar e da la Tera", spettacolo dell’attore vicentino
Pino Costalunga.
“Quale criminalità e forme di contrasto” è il tema del Seminario di formazione promosso da «Libera» che si terrà a Savignano sul Panaro (MO) dal 4 al 6 luglio. Questo il programma: Venerdì 4 luglio: ore 10.00 Arrivo e registrazione dei partecipanti; ore 11.00 Introduzione al Seminario, don Luigi Ciotti; «Lo stato delle mafie oggi: una panoramica attuale, di Enzo Ciconte; ore 16.00 «Ecomafie e doping fra consolidati affari e nuovi mercati» con Enrico Fontana e Sandro Donati; ore 21.00 Presentazioni dei libri: «Globalizzazione e criminalità» (Monica Massari e Stefano Becucci) e «Il mercato delle donne» (Paola Monzini). Sabato 5 luglio: ore 09.30 «L’antimafia di Libera: percorsi consolidati e nuove prospettive», con Alfio Foti e Gabriella Stramaccioni; ore 10.30 Gruppi di lavoro; ore 16.00 «L’antimafia dello Stato e delle Istituzioni oggi» con Niki Vendola, Rosario Crocetta, Andrea Campinoti (CGIL, Presidente della Provincia di Caltanissetta); ore 20.00 Proiezione film «Libera Terra»; ore 21.00 Pastata della legalità con i prodotti dei beni confiscati. Domenica 6 luglio: ore 9.00 «L’antimafia di Libera» con Pia Blandano e Giovanni Colussi; ore 10.30 Report dei gruppi di lavoro; ore 12.30 Conclusioni di don Luigi Ciotti. Per informazioni: www.libera.it
05/07/03 - Verona - Argentina, tra la fame e la speranza
“ARGENTINA TRA LA FAME E LA SPERANZA” è il titolo dell’incontro con lo storico Osvaldo Bayer che si terrà SABATO 5 LUGLIO alle ORE 17,00 presso la sala del Centro Mazziano (via Madonna del Terraglio, vicino a Ponte Pietra - VR). L’iniziativa è promossa da: Associazione culturale latinoamericana "Sur"; Laboratorio politico "Asilo politico" (VR). Aderiscono: Biblioteca anarchica "Domaschi"; Rete Radie Resch; Cesar K; Circolo "Pink"; Csoa La Chimica; Giovani Coministi/e; Coordinamento degli studenti; Coordinamento contro la guerra; Donne in nero; Arci; Arci-Legnago e Rifondazione Comunista.
05/07/03 - S.Ambrogio di Valpolicella (VR) - Prima candelina per «Le Terre della Grola»
LE TERRE DELLA GROLA FESTEGGIA IL
SUO PRIMO COMPLEANNO: TRA I NUOVI SOCI ANCHE IL GIOCATORE VERONESE DAMIANO
TOMMASI. Sabato 5 luglio a partire dalle 17 grande festa alla Cà Verde di
S.Ambrogio di Valpolicella per rilanciare il progetto di recupero territoriale
della cooperativa. E’ passato un anno da quando un gruppo di associazioni, di
cittadini, di sindaci della Valpolicella insieme alla Cooperativa Ottomarzo
hanno dato vita alla Cooperativa Le Terre della Grola Onlus. Era il 4 luglio del
2002 e la Provincia di Verona aveva annunciato di voler mettere all’asta la
Collina della Grola, coltivata secondo il metodo dell’agricoltura biologica e da
25 anni teatro di tante iniziative di solidarietà, di percorsi di inserimento
sociale di persone svantaggiate, di progetti di cooperazione con il Sud del
mondo. Perdere un patrimonio di valore incommensurabile come questo era un
rischio troppo alto e le Terre della Grola, oltre a raccogliere le quote per
rilanciare un’offerta d’acquisto alla Provincia, si è da subito posta
l’obiettivo di recuperare anche gli immobili (un ex sanatorio e una villa con
parco secolare) che giacciono in stato di completo abbandono. L’idea ha
affascinato e coinvolto centinaia di persone provenienti dal territorio veronese
ma anche da altre parti d’Italia: e così, in un anno, sono state raccolte più di
300 quote non solo tra i cittadini della Valpolicella ma anche da tutto il
Veneto, dalla Liguria e dalla Sardegna. Tra i sottoscrittori più conosciuti
anche il cantautore veronese Massimo Bubola e, di recente, il giocatore della
Roma Damiano Tommasi. Per promuovere il progetto sul territorio si sono inoltre
costituiti Comitati di paese a S.Ambrogio, Fumane, Marano, Negrar, S. Pietro in
Cariano, Bussolengo e Verona e vi è stato il contributo di diversi enti.
Risultati importanti che stanno allargando sempre di più il consenso attorno
all’iniziativa e che verranno festeggiati sabato 5 luglio presso la Cà Verde di
S. Ambrogio di Valpolicella. A partire dalle 17,00 giochi e animazioni per
grandi e bambini si alterneranno ai momenti di riflessione e di bilancio sul
progetto. Alle 18,30, dopo il brindisi per il primo anno di attività e la
degustazione dei vini e dei formaggi biologici, Letizia Tomassone, pastora
valdese della comunità di Verona, Luana Zanella, parlamentare e ambientalista,
don Luigi Adami, sacerdote e Luigi Aldrighetti, contadino, saranno i
protagonisti del dialogo "La terra abitata: percorsi possibili per il recupero
del territorio". La serata sarà l’occasione per presentare il nuovo opuscolo
della cooperativa dedicato agli immobili delle terre della Grola che saranno
oggetto di un concorso di idee, rivolto a tutto il territorio: a partire da
settembre i cittadini della Valpolicella saranno chiamati a dare una
destinazione d’uso alle strutture che verranno recuperate dalla Cooperativa e
gestite da imprese sociali del veronese. Durante la festa saranno aperti gli
stand enogastronomici. La serata si concluderà con le musiche anni ’70 e ’80
degli Arusnates.
05/07/03 - Velo Veronese (VR) - Presentazione delle novità editoriali 2003 della Lessinia
“LESSINIALIBRI 2003”, presentazione delle novità editoriali 2003 della Lessinia. Con la partecipazione del flautista Emanuele Zanfretta. L’appuntamento si terrà presso il Teatro Parrocchiale sabato 5 luglio alle ore 17.30. Ingresso libero. L’appuntamento rientra all’interno del palinsesto «VeloFestival 2003», Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR).
05/07/03 - Velo Veronese (VR) - «Lessinia, il Parco», di Alessandro Anderloni
LESSINIA, IL PARCO di Alessandro
Anderloni, il nuovo film sul Parco Naturale Regionale della Lessinia. Verrà
proiettato presso il Teatro Parrocchiale sabato 5 luglio alle ore 17.30.
Ingresso libero. L’appuntamento rientra all’interno del palinsesto «VeloFestival
2003», Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese
(VR).
05/07/03 - Pressana (VR) - Don Paolo Spoladore in concerto!
SABATO 5 LUGLIO ALLE ore 20.30 presso Villa Querini Stampalia, a Pressana (VR), si terrà un concerto di don Paolo Spoladore. INGRESSO GRATUITO. Anche se le canzoni di don Paolo girano il mondo, pochi ne conoscono l'autore; brani come "TU SEI" e "SAN FRANCESCO" sono stati tradotti in varie lingue e fanno parte del repertorio di famosi gruppi GOSPEL-SPIRITUAL. Don Paolo Spoladore propone "LA MUSICA DEL CUORE", parole e note per risvegliare il desiderio di vivere in armonia col creato. Ascolteremo le note da condividere insieme e da far vibrare dentro l'anima, parole e musica che ci invitano ad essere noi stessi e ad incamminarci verso l'unico destino: IMPARARE AD AMARE! La manifestazione si svolgerà anche in caso di pioggia.
05/07/03 - San Martino B.A. (VR) - Serata con Ludovico Einaudi
L’Azienda Agricola Musella in
collaborazione con “Soggiorno Obbligato - Associazione culturale” presenta “Ludovico Einaudi”, sabato
5 luglio alle ore 21 presso Corte Ferrazzette, a San Martino Buon Albergo (VR).
L’evento Suoni in Musella, organizzato dall’azienda Agricola Musella con la
collaborazione di Soggiorno Obbligato associazione culturale, porterà nella
splendida cornice di corte Ferrazzette un musicista di altissima qualità e di
prestigio internazionale. Sabato 5 luglio si esibirà qui infatti il pianista e
compositore Ludovico Einaudi, che da anni svolge un’intensa attività
concertistica presso le più prestigiose istituzioni internazionali quali il
Teatro alla Scala, il Maggio Musicale Fiorentino, il Lincoln Center di New York,
la Queen Elisabeth Hall di Londra, il Center for Performing Arts di Los Angeles,
il Teatro Bol’soj di Mosca. Parallelamente all’attività concertistica, Einaudi
coltiva intense collaborazioni con il cinema, il teatro e la danza. Da
sottolineare lo spettacolo teatrale Time Out (1988), ideato insieme allo
scrittore Andrea de Carlo e rappresentato in molte parti del mondo dalla
compagnia americana ISO Dance Theatre, e il balletto Salgari (1995), ispirato
alla vita e alle opere dello scrittore veronese. Un capitolo a parte meritano le
sue colonne sonosre, tra cui quelle per i film Fuori dal mondo e Luce dei miei
occhi di Giuseppe Piccioni, per Le parole di mio padre di Francesca Comencini e
per Aprile di Nanni Moretti.
Un appuntamento unico in una suggestiva scenografia dove la musica incantevole ed emozionante di Ludovico Einaudi potrà espandersi, librarsi e respirare.
05/07/03 - Colognola ai Colli (VR) - «Undervillage 2003»
“UNDERVILLAGE 2003”, SABATO 5
LUGLIO alle ORE 21 presso VILLA VANZETTI, a COLOGNOLA AI COLLI (VR). Musica,
sangria, birra, cocktail, animazione, mangiafuoco, movimento, mostradipittura,
mangiaspade, drummerlive, divertimento globale sotto le stelle. Il ricavato della serata verrà
devoluto alla Lega Italiana Lotta all'Aids e alla Ronda della Carità di Verona.
Per informazioni: undervillage2003@libero.it
05/07/03 - Lupia di Sandrigo (VI) - Festa Multietnica
Sabato 5 luglio a partire dalle ore 17.30 a Lupia di Sandrigo (VI), presso il campo sportivo parrocchiale, si terrà una FESTA MULTIETNICA organizzata da "Sportello Amico (assessorato al sociale del comune di Sandrigo)", "comitato Sagra del Carmine di Lupia", "cooperativa Unicomondo (associazione del commercio Equo e solidale)". Sono previste musiche e balli dal mondo (in particolare dal Senegal, dal Marocco e dalla Thailandia), animazioni per bambini, cena a base di pietanze etniche dal Sud del mondo, banchetti (etnici) con tatuaggi, dolci tipici, prodotti del Commercio Equo e Solidale. Sarà inoltre ospite una delegazione di bambini di Cernobyl in vacanza presso alcune famiglie del vicentino. Saremo lieti di ospitare associazioni del volontariato sociale e di solidarietà internazionale che ne facciano richiesta. Più saranno gli amici e tanto maggiore sarà l'allegria! Per informazioni: 0444/750459.
05/07/03 - Montecchio Maggiore (VI) - Danze del Bangladesh e concerti
Sabato 5 luglio alle ore 16, a MONTECCHIO MAGGIORE (Via Cal de Guà - zona artigianale) nell’ambito della manifestazione Monteciorock, MUSICHE e DANZE del BANGLADESH - CATARRHAL NOISE BAON - ALI SLIMANI - PECORE RUSSE - DJ SET. Alle ore 21 a, concerti dei SKAVESA' - ALI SLIMANI. Concerti preceduti da musiche e danze del Bangladesh a cura dell'associazione Oniket. Segue Dj set lattallaSoundSystem. Anche performance teatrale Pecore Russe di Enrico Corradini e Giovanni Terranova, ovvero cosa succede quando in guerra ci va uno qualsiasi.
05/07/03 - Arzignano (VI) - Tango in piazza e... Teatro
Sabato 5 luglio alle ore 18,45 ad ARZIGNANO in Piazza Libertà, nell’ambito dell’Arzignano estate festival, “IL TANGO IN PIAZZA”, breve lezione per tutti coloro che sono interessati a provare i primi passi. Alle ore 21, presso Villa Brusarosco, “FLORESTINA!...OH FLORESTINA”, spettacolo con la Compagnia Teatrale La Piccionaia - I Carrara. Musica dal vivo: Ilaria Maccacaro.
05/07/03 - Altavilla vicentina (VI) - La scuola delle mogli
Sabato 5 luglio alle ore 21 ad
ALTAVILLA VICENTINA, presso Villa Valmarana Morosini, nell’ambito del palinsesto
“ Altavilla estate”, si terrà la rappresentazione “LA SCUOLA DELLE MOGLI” di
Molière; con la compagnia "Teatro del Corvo". Ingresso
libero.
05/07/03 - Trissino (VI) - Storia Ocarea, di Pino Costalunga
Sabato 5 luglio alle ore 21.15 presso la suggestiva cornice di Villa Marzotto a Trissino (VI) "Storia Ocarea", il nuovo spettacolo dell’attore vicentino Pino Costalunga. Promuove l'iniziativa il Comune di trissino e la Biblioteca.
Interpreti: PINO COSTALUNGA (voce
recitante), Ian Lawrence Mistrorigo (piano), PAOLO BRESSAN (fiati), PAOLO DAL
BELLO (contrabbasso) Soggetto e testo: Enio Sartori e Pino Costalunga. Musiche
originali eseguite dal vivo di Ian Lawrence Mistrorigo. L’iniziativa rientra
all’interno della Rassegna "Teatroincontri" della Provincia di
Vicenza.
06/07/03 - Velo Veronese (VR) - «Il guardiano dei segni»
FILMFESTIVAL PREMIO LESSINIA
propone la visione de “Il Guardiano dei Segni”, di Renato Morelli e “La Scola da
Soi”, di Urs Frey, film vincitori
del Filmfestival Premio Lessinia 2002. L’appuntamento rientra all’interno del
palinsesto «VeloFestival 2003», Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo
Veronese (VR) e si terrà presso il Teatro Parrocchiale domenica 6 luglio alle
ore 21.00. Ingresso libero.
06/07/03 - Schio (VI) - Manifestazione Antifascista
DOMENICA 6 LUGLIO DALLE ORE 09,30 ALLE ORE 12,30 in PIAZZA ALMERIGO DA SCHIO (P.ZZA DEL BAO) in concomitanza con la vergognosa parata delle camicie nere che si svolgerà per le strade di SCHIO invitiamo tutti i cittadini a scendere in piazza per una grande ed imponente MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA. PROGRAMMA: ORE 09,30 – 11,00 : INTERVENTI A MICROFONO APERTO; ORE 11,00 – 12,30 : CONCERTO ANTIFASCISTA CON i Bassapadana (Folk d’origine incontrollata). ADERISCONO : COORD. ANPI VALLEOGRA - COORD. ANPI VALLE AGNO - COORD. ANPI MALO - ALTOVICENTINO SOCIAL FORUM - ASSOCIAZIONE ALEPH THIENE – ASSOCIAZIONE PER LA PACE - CAMPO ANTIFASCISTA MALGA ZONTA - COLLETTIVO SPARTAKUS - COOP. PRIMAVERA NUOVA – COORD. LIBERAZONE - DISOBBEDIENTI - FORUM AMBIENTALISTA - GIOVANI COMUNISTI DI RIFONDAZIONE - PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – RDB CUB VICENZA.
06/07/03 - Arcugnano (VI) - Teatro in contrada
Domenica 6 luglio alle ore 20,30
ad ARCUGNANO, presso Corte di Riccardo Casarotto – Fimon, nell’ambito del
palinsesto “Teatro in Contrada“, ZOGANDO A TRESETE, spettacolo con la Compagnia
teatrale "Teatro Insieme" di Zugliano. Regia di Gabriella Loss.
06/07/03 - Arzignano (VI) - Giornata della Pro Loco
Domenica 6 luglio ad ARZIGNANO, presso la Rocca di Castello, nell’ambito dell’Arzignano estate festival, GIORNATA PRO LOCO. La Pro Loco di Arzignano accoglie i visitatori presso la Rocca di Castello con visita guidata e con la presenza dell'Associazione Città del Grifo di Arzignano. In serata, alle ore 21, in Piazza Libertà, “ARMONY”, serata di ballo liscio in collaborazione con il Centro Anziani di Arzignano.
06/07/03 - Marostica (VI) - Visita il Centro Culturale Tibetano
CENTRO CULTURALE TIBETANO, situato
in Via Fose, a Marostica (VI) - tel. 0424-592339 è APERTO AL PUBBLICO. I cittadini e la
stampa sono invitati a visitare il centro. Domenica 6 luglio dalle ore 10,00 -
18,00. Il centro
07/07/03 - Arzignano (VI) - Il mondo delle donne, le donne del mondo
Lunedì 7 luglio alle ore 21 ad ARZIGNANO (VI) presso Piazza Marconi, nell’ambito dell’Arzignano estate festival, “IL MONDO DELLE DONNE, LE DONNE DEL MONDO”, spettacolo sulle donne...il mondo... Letture con il Gruppo Teatrale Histriones.
07/07/03 - Thiene (VI) - Scienze dell'alimentazione
Lunedì 7 luglio alle ore 20,30 presso la Sala dei Convegni di THIENE, incontro sul tema: “SCIENZE DELL'ALIMENTAZIONE”, conferenza pubblica tenuta da Nicoletta Morsellino. Ingresso libero. L’appuntamento è promosso dal Centro Medico Veneto.
07/07/03 - Barbarano vicentino (VI) - Summer Volley Festival
Lunedì 7 luglio alle ore 21,30 a
BARBARANO VICENTINO “SUMMER VOLLEY FESTIVAL”, l'evento sportinvo n° 1 a
Barbarano Vicentino; marchia così la sua apertura la nuova associazione
giovanile del Comune di Barbarano. Iniziative fino al 15
luglio.
07/07/03 - Ferrara - Las mariposas. i diritti delle donne, in memoria delle sorelle Mirabal
Lunedì
7 luglio alle ore 18 presso Palazzo Crema (Ferrara) si terrà la conferenza
spettacolo intitolata "Las mariposas. I diritti delle donne, in memoria delle
sorelle Mirabal". Sarà una lettura di brani da "Il tempo delle farfalle" di
Julia Alvarez, a cura di Laura Carcerieri De Prati e Barbara Diolaiti, con
accompagnamento musicale del duo "Shurk". L'iniziativa sarà l'occasione per
raccontare la storia, la passione vitale e la sfida politica umanissima delle
quattro sorelle Mirabal, eroine della lotta di liberazione dominicana, ancora
oggi ricordate in tutta l'America latina nella "Giornata internazionale contro
la violenza sulle donne". Ingresso gratuito.
08/07/03 - Breganze (VI) - Una mattinata con "Il posto dell'anima"
FIM – UFFICIO STUDI CISL VICENZA vi invitano alla visione del film “IL POSTO DELL'ANIMA” di Riccardo Dilani, con Michele Placido, Silvio Orlando, Claudio Santamaria, Paola Cortellesi, martedì 8 luglio dalle 9.00 alle 13.00 presso il CINEMA G.VERDI di BREGANZE (VI). Questo il programma: ORE 9.00 introduzione da parte di Walter Pigato, consigliere provinciale DS, già presidente reg.le Federazione Italiana Cineforum; ORE 9.15 proiezione del film "Il posto dell’anima" di Riccardo Dilani; ORE 11.30 dibattito con la partecipazione del regista o di uno dei protagonisti del film; ORE 13.00 chiusura dei lavori. Breve presentazione del film: A Campolaro, un paesino sperduto tra i monti, la Carair - una multinazionale americana che produce pneumatici - si prepara alla chiusura dell'attività ed al licenziamento di tutti gli operai. Questi ultimi non si arrendono all'idea ed organizzano una protesta. Il caso diventa sempre più importante e dai telegiornali regionali passa ai nazionali. Sullo sfondo della lotta per mantenere il posto di lavoro, si intrecciano le vicende umane di alcuni lavoratori. Antonio, idealista e sognatore, è fidanzato da anni con Nina, sua compaesana emigrata a Milano per cercare un lavoro migliore. Salvatore, sindacalista vecchio stampo, vive quotidianamente il conflitto con suo figlio Giannino, che ha diciotto anni e spera solo di fare abbastanza soldi da non dover condurre la stessa vita del padre. Mario, giovane sposato con tanto di mutuo da pagare, vuole trovare una via alternativa al lavoro in fabbrica.
08/07/03 - Ferrara - Mercedes Sosa in concerto
Martedì 8 luglio alle ore 21.30 in Piazza Castello a Ferrara serata nel segno dei diritti delle donne con il concerto di Mercedes Sosa, organizzato in collaborazione con Ferrara sotto le Stelle. Mercedes Sosa è forse la cantante popolare sudamericana più famosa, non solo nel suo paese, l'Argentina, ma in tutto il mondo. La sua carriera inizia negli anni 60 ed è sempre contraddistinta da una particolare sensibilità e attenzione alla difesa dei diritti, in particolare quelli delle donne. Un impegno che la costringe all'esilio dall'Argentina nel periodo della drammatica e sanguinaria dittatura della Giunta Militare. Il concerto di Ferrara è inserito in una tournè che toccherà, partire da luglio e fino a dicembre, le piazze ed i teatri più importanti d'Europa. Ingresso gratuito.
09-13/07/03 - Montecchio (RE) - Mondiali Antirazzisti 2003
I Mondiali Antirazzisti giungono quest’anno alla settima edizione, la manifestazione che si svolgerà dal 9 al 13 luglio a Montecchio (Reggio Emilia). Saranno 168 le squadre a partecipare in rappresentanza di 40 nazioni, per un totale di oltre 4.000 persone che per 4 giorni giocheranno a calcio e si divertiranno nei concerti serali che sono in programma. Citare tutte le squadre è pressoché impossibile, ma ci saranno rappresentative del mondo ultras italiano (Milan, Bologna, Perugia, Atalanta, Venezia, Genoa, Modena, Cosenza...) e d’Europa (Manchester United, Liverpool, Schalke 04, Rapid Vienna, Standard Liegi, Bordeaux, Marsiglia, Panatinaikos…), comunità di migranti provenienti da Senegal, Cile, Kossovo, Pakistan, Nigeria, associazionismo giovanile proveniente da Macedonia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Ungheria, Polonia, Danimarca, … Organizzato dal Progetto Ultrà-Uisp e dall’Istoreco di Reggio Emila , in collaborazione con la Rete Fare (Football Against Racism in Europe). Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del comune di Montecchio, con il patrocinio dei Comune di Bologna, Modena e Reggio Emilia, con il contributo di CGIL e CISL di Reggio Emilia, Coopsette, Unieco, Commercio Alternativo, Centro Culturale La Casbah. I Mondiali Antirazzisti collaborano attivamente con il progetto “Lo stadio del Bae” Anche quest’anno sarà in funzione la Piazza Antirazzista, luogo di scambio e confronto, in cui tutti i gruppi partecipanti esporranno il loro materiale autoprodotto (articoli, foto, magliette, adesivi, striscioni…) a testimonianza della lotta contro il razzismo. Rispetto all’anno scorso sarà ampliata e ospiterà anche proiezioni di video, dibattiti autorganizzati e il Primo Festival di Poesie Ultrà. Ricco il programma spettacolare e musicale: il 10 luglio sera sonorità afroreggae con i Terrakota dal Portogallo (un gruppo non ancora conosciuto ma veramente molto bravo!), preceduti dai Gasparazzo (etno-rock), freschi vincitori del premio Augusto Daoglio e Kann ich mit leben (punk) dalla Germania. L’ 11 luglio un corteo colorato da 4 mila persone seguirà per le vie di Montecchio l’Accademia dei Remoti nello spettacolo itinerante con trampolieri, fuochi d’artificio accompagnati dai Rullanti di Faenza e dai Natural Mystic Percussion un gruppo di tamburi e danzatori africani. A seguire il concerto ska hardcore dei King Prawn dall’Inghilterra. Il 12 luglio proiezione del film sugli ultras del Bologna “Quanti siamo Quelli che siamo”, regia di Enza Negroni, a seguire concerto di Gentleman dalla Germania, uno dei più quotati gruppi reggae europei.
10/07/03 - Verona - In ricordo di Enzo Melegari e degli amici del MLAL
Il MLAL (Movimento Laici America
Latina) Progetto Mondo promuove, giovedì 10 luglio presso la Parrocchia di
Marzana di Verona (Via Scuola Agraria 30), la “Giornata dell’amicizia e della
memoria”, in ricordo di Enzo Melegari ed altri amici che non ci sono più, ma
vivono nei nostri cuori. Alle ore 17, Michele Sartori e Marco Dal Corso
guideranno una riflessione sul tema “Cittadini del Pianeta, in un Universo che è
di Dio”; alle ore 19 verrà celebrata dal parroco, don Giulio, la Santa Messa;
alle ore 20 ci sarà invece una cena comunitaria, dove ognuno è impegnato a
portare qualcosa di buono. Per informazioni. Rossella Lomuscio, tel.
045/8102105.
10/07/03 - San Bonifacio (VR) - Progetto "Case Comunali"
Giovedì 10 luglio, alle ore 21 presso la Sala civica “Barbarani” (Via Marconi) di San Bonifacio si terrà un incontro organizzato dal consigliere comunale Silvano Polo, che illustrerà il progetto “Case Comunali”. In particolare saranno presi in esame il progetto edilizio ed i vantaggiosi costi; il bando per la graduatoria delle assegnazioni; la modulistica richiesta. Presenzieranno all’incontro il presidente del consiglio comunale, Federico Pasetto e il dipendente comunale incaricato all’Edilizia Residenziale Pubblica, Giuliano Bà.
10/07/03 - Soave (VR) - Rassegna cinametografica promossa da Legambiente / 2
Legambiente Soave vi invita alla rassegna cinematografica 2003 presso il Parco Zanella (inizio proiezioni alle 21.15; ingresso 5,00 euro - ridotto 3,50 euro, per anziani con oltre 65 anni). Giovedì 10 luglio verrà proiettato “IL SIGNORE DEGLI ANELLI - LE DUE TORRI” si Peter Jackson (Genere: Avventura/Fantasy) con: Elijah Wood, Cate Blanchett, Ian Holm, Ian McKellen, Orlando Bloom, Billy Boyd, Christopher Lee, Dominic Monaghan, Viggo Mortensen, John Rhys-Davies, Andy Serkis, Liv Tyler, Hugo Weaving, Sean Astin. USA/NUOVA ZELANDA 2002. Durata: 179 minuti. In caso di maltempo le proiezioni saranno recuperate mercoledì 27 Agosto e nel mese di Settembre per eventuali chiarimenti potete contattarci ai seguenti indirizzi: www.legambientesoave.it E-mail: legambiente.soave@libero.it
10/07/03 - Legnago (VR) - «I giovani nel cinema» / 3
"I GIOVANI NEL CINEMA" è il titolo
della Rassegna di cinema all'aperto ad ingresso gratuito organizzata dal Il
Circolo ARCI-Legnago in collaborazione con l’amministrazione comunale, presso il
Parco Comunale di Legnago (VR). Giovedì 10 LUGLIO, “L’APPARTAMENTO SPAGNOLO”, di
Cedric Kaplisch, Francia 2002, 120’. Cédric Kaplisch è capace di commedie
minimaliste, che rallegrano senza sfiorare ambizioni universali. Il protagonista
del film è a un passo da un buon impiego, ma deve partire per la Spagna per
perfezionare la lingua. Trova alloggio in una casa abitata da altri studenti.
Commedia poliglotta e polifonica, dove l’eterna giovinezza mette tra parentesi
il mondo del lavoro.
10/07/03 - Gazzolo d'Arcole (VR) - Festagiovani / 1
Il Comitato Giovani
di Gazzolo d’Arcole (VR) promuove “Festagiovani – Festa di mezza estate”. Oggi,
giovedì 10 luglio, alle ore 22, “Afro Samba reggae Night” con DJ Morgan. Per
informazioni: festagiovani@yahoo.it
. Sono presenti stand
enogastonomici.
10/07/03 - Rosà (VI) - Teatro Africano della Repubblica Democratica del Congo
Il Circolo Arcobaleno di Nove vi invita ad una serata di TEATRO e musica AFRICANA, giovedì 10 luglio alle ore 21.20 presso l’anfiteatro Atena di ROSA’ (VI). In scena il “TEATRO AFRICANO DEL CONGO R.D.” Con la compagnia BANTU’ BAND che rappresentarà: “MOSI OA TUNYA “ LA FUMATA CHE TUONA di Pegas EKAMBA. Uno spettacolo che raccoglie poesie africane e occidentali di denuncia dell’ingiustizia, degli errori e dell’ abuso di potere da parte dei potenti del mondo. Il nome originario delle cascate Vittoria ed è il titolo : MOSI OA TUNYA. Fu chiamata così per dare significato alla forza della natura. Oggi interpretiamo la fumata come forma di accecamento con il benessere che impedisce di vedere le realtà che abbiamo dietro casa. I tuoni sono le informazioni censurate per gli interessi di qualche persona, così ci arriva solo ciò che per loro è giusto, ma non quello che noi vogliamo sentire… Ad accompagnare il tutto ci sono le poesie, le voci, i suoni e i ritmi magici dei tradizionali brani etnici e folcloristici del profondo continente dei negri. La danza è sempre stata manifestazione della spiritualità, occasione d’incontro, espressione della vita, del dolore e della gioia delle persone, linguaggio che tutti comprendono, mezzo di comunicazione dei popoli. Cosi Bantù band vi accompagnerà in un viaggio per conoscere le nostre realtà sull’aspetto delle guerre, nelle cause e negli effetti, sotto i ritmi e la recitazione africani.
10/07/03 - Malo (VI) - Ottavia Piccolo
Giovedì 10 luglio alle ore 21 a
MALO (VI) in Piazzetta Vecchia, nell’ambito della rassegna “Libera nos a malo”,
serata con OTTAVIA PICCOLO. Letture, incontri, approfondimenti, luoghi e
personaggi a 40 anni dalla prima
pubblicazione.
10-13/07/03 - Bologna - Conferenza internazionale «Strategie di pace delle Donne nel Mediterraneo»
Si
terrà a Bologna (Monte Sole) dal 10 al 13 luglio la Conferenza Internazionale
"Strategie di pace delle Donne nel Mediterraneo" promossa dall’Associazione di
Donne della Regione Mediterranea (Awmr) in collaborazione con la Fondazione
Scuola di Pace di Montesole e l'Associazione Orlando di Bologna. La
conferenza si articolerà in tre giornate di lavoro a Bologna e a Monte
Sole (Marzabotto) e tre serate-dibattito pubbliche a Ferrara, Forlì e
Rimini
nelle quali saranno affrontati i seguenti temi: Conflitti e guerre: la
situazione attuale nei Paesi del Mediterraneo; Diritti umani, diritti nazionali
e cultura di pace in una prospettiva di genere e mediterranea; Il ruolo
dell'Europa e delle istituzioni internazionali nella costruzione di nuove
relazioni pacifiche e di cooperazione nel Mediterraneo; Per una nuova
sicurezza nel Mediterraneo: disarmo, trattati e strategie negoziali; Strategie
di pace delle donne nel Mediterraneo a livello locale, nazionale e
internazionale. La conferenza si avvarrà del contributo di testimonianza e
riflessione di numerose donne provenienti da diversi paesi dell'area
mediterranea. Le lingue di lavoro saranno l'italiano e l'inglese. Per
informazioni: ada.donno@tin.it
11/07/03 - Velo Veronese (VR) - Meshuge Klezmer Band
VeloFestival 2003, Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR). Venerdì 11 luglio 2003 - ore 21.00 presso il Teatro Parrocchiale, sarà di scena “MESHUGE KLEZMER BAND”, le travolgenti danze della tradizione klezmer e yiddish dei musicisti erranti dell’Europa Orientale. eatro Parrocchiale - Ingresso 7 euro. Prevendite: Ristorante Tredici Comuni – Velo Veronese – Tel. 045.7835566.
11/07/03 - Gazzolo d'Arcole (VR) - Festagiovani / 2
Il Comitato Giovani
di Gazzolo d’Arcole (VR) promuove “Festagiovani – Festa di mezza estate”. Oggi,
venerdì 11 luglio, alle ore 22, “Radio Company Contatto”. Per informazioni: festagiovani@yahoo.it
. Sono presenti stand enogastonomici.
11-13/07/03 - Nanto (VI) - Fiera dell'ulivo e del tartufo dei Colli berici
Dall'11 al 13 luglio si svolgerà la 20° edizione della manifestazione dedicata all'ulivo e al tartufo dei Colli Berici. Durante la 20° edizione della manifestazione dedicata all'ulivo e al tartufo dei Colli Berici, saranno proposti incontri tecnici, facendo il punto anche della raccolta, e non mancheranno degustazioni di piatti preparati appunto con l'olio e il tartufo dei Colli Berici. Durante la manifestazione sarà l' Equipe Cuochi Veneti a realizzare prelibati piatti a base di olio d'oliva e tartufo per la gioia degli esperti, dei buon gustati e di chi è a caccia di nuove idee gastronomiche. Il tutto potrà essere gustato anche negli appositi stand gastronomici allestiti per l'occasione (ci saranno bruschette, primi piatti..). Avrà luogo anche la 11° Edizione di NantoPoesia, con la lettura di brani poetici e di prosa dei tre scrittori veneti vincitori del concorso Ulivo d'Oro 2003, singolare e unico connubio tra natura e cultura. Per informazioni: Pro Loco Nanto, Piazza del Simposio 3, 36024 Nanto (VI), tel. 0444/638188 Sito: www.colliberici.it
11/07/03 - Arzignano (VI) - Concerto Gospel
Venerdì 11 luglio alle ore 21 ad
ARZIGNANO (VI) presso Villa Brusarosco, nell’ambiro dell’Arzignano estate
festival
CONCERTO GOSPEL eseguito dalla Chiesa di Pentecoste - Italia.
12/07/03 - Verona - «Voci dalla Palestina
occupata»... in Piazza Bra
Sabato 12 luglio si terrà a
Verona, in piazza Erbe, alle ore 18.00, la manifestazione: “VOCI DALLA PALESTINA
OCCUPATA. UN MURO DA ABBATTERE. UNA TERRA DA CONDIVIDERE. CON PARI DIRITTI E
PARI DIGNITA”. Porteranno la propria testimonianza: Osama Qashoo, coordinatore
palestinese dell'International Solidarity e Taffy Levav, israeliana contro
l'occupazione.
L'Associazione culturale Humus dà il via alla prima edizione di "TERRAEMOTI - culture in festa", festival di musica, cucina e cultura etnica che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 luglio 2003 nel suggestivo spazio ricavato fra le mura del castello scaligero di Valeggio s/M. Sabato 12 dalle ore 20 saranno attivi stands di cucina etnica con le tipiche pietanze ebraiche (blintzes, pastrami,coleslaw) mentre alle ore 21 si esibiranno i FULL METAL KLEZMER. La band propone un repertorio totalmente personale, pur partendo dalla tradizione yiddish. Le musiche eseguite si avvicinano al filone sperimentale dell'improvvisazione, discostandosi dalla più tradizionale vena folk. Amano in modo particolare mischiare il rock e il jazz, dando vita ad un impasto sonoro molto robusto, sul quale si innestano le improvvise fughe di chitarra o di sax. Dalla mattina di domenica 13 luglio sarà allestita all'interno del castello una mostra d'arte dei ragazzi del liceo artistico e dell'Accademia di Verona, mentre il piazzale antistante ospiterà bancarelle di artigianato etnico e di consumo critico ed equosolidale. Dalle ore 12 e poi dalle 20 saranno di nuovo attivi stands di cucina etnica che proporranno i piatti tipici della cucina africana e sudamericana (cous-cous, fajolada). Alle 20.30 verrà proiettato il documentario "N’Diaye Diatta N’Diaye - L'anima del ritmo nero" di Raffaele Rufo, sulle tradizioni musicali-culturali dell'africa occidentale, mentre alle ore 21 la manifestazione si chiuderà con il concerto dei "TU SHUNG PENG", il nuovo progetto di Massimo Rubolotta che proporrà un set sperimentale "AfroLatinOrientalTechno" con un quintetto di percussioni, un sassofonista ed una cantante. A conclusione di ogni serata ci sarà spazio per il dj set di Kinoki, che mischierà brani di Asian and Brazilian Breakbeat. L'ingresso alle manifestazioni è totalmente gratuito. Informazioni sul sito www.associazionehumus.org.
12/07/03 - Gazzolo d'Arcole (VR) - Festagiovani / 3
Il Comitato Giovani di Gazzolo d’Arcole (VR) promuove “Festagiovani – Festa di mezza estate”. Oggi, sabato 12 luglio, alle ore 22, serata dance con la musica RSB e Dj Silvano. Per informazioni: festagiovani@yahoo.it . Sono presenti stand enogastonomici.
12/07/03 - Schio (VI) - Concerto di Francesco De Gregori
Sabato 12 luglio a SCHIO, presso
Area contigua alla"Fabbrica alta", FRANCESCO DE GREGORI in concerto, alle ore
21. Per informazioni: Bark Eventi Musicali - Tel. 347
2720822.
13/07/03 - Gazzolo d'Arcole (VR) - Festagiovani / 4
Il Comitato Giovani
di Gazzolo d’Arcole (VR) promuove “Festagiovani – Festa di mezza estate”. Oggi,
domenica 13 luglio, dalle ore 16,30 esibizione di varie band musicali: “Major7”,
“level”, “Mafdil”, “Kusum Reggae”, Alle ore 20 “Standing Ovation”, tributo a
Vasco Rossi. Ore 22, musica Dance anni ’80. Per informazioni: festagiovani@yahoo.it
. Sono presenti stand enogastonomici.
13-14/08/03 - San Polo di Torrile (PR) - Assemblea di «Chiama L'Africa»
A tutti i soci, amici e simpatizzanti di Chiama L’Africa (www.chiamafrica.it) ricordiamo che domenica 13 luglio alle ore 10 si terrà l'assemblea presso la sede legale dell’associazione stessa, in Strada Cavestro 16, Località Vicomero, San Polo di Torrile (PR), per realizzare - come ha scritto nella lettera di convocazione il nostro presidente Secondo Ferioli - "un momento di incontro, per rinsaldare l’amicizia, caricare le pile. Come ci insegnano gli africani, il tempo dedicato all’incontro é un tempo molto importante; abbiamo bisogno di condividere le idee e di mettere in comune le esperienze". E' gradita la segnalazione della propria partecipazione. E' possibile inoltre usufruire dell’ospitalità della Fraternità Missionaria e pernottare a Vicomero avvertendo telefonicamente Edda 0521/314263-314288. Ricordiamo che l'assemblea, come sempre, è aperta a tutti.
15-16/07/03 - Velo Veronese (VR) - «Gli esulanti dell'8 settembre», di Alessandro Anderloni
VeloFestival 2003, Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR). Il 15 e 16 luglio, alle ore 21 presso il Teatro Parrocchiale, verrà nesso in scena il nuovo spettacolo teatrale de “Le Falìe” di Velo Veronese: GLI ESULANTI DELL’8 SETTEMBRE, di Alessandro Anderloni. Dopo “La Pellegrina” e “La cattolica e l’ardito”, Velo Veronese torna in scena per raccontare gli anni della Resistenza in Lessinia. Ingresso 8 euro. Prevendite: Ristorante Tredici Comuni – Velo Veronese – Tel. 045.7835566.
17/07/03 - Soave (VR) - Rassegna cinametografica promossa da Legambiente / 3
Legambiente Soave vi invita alla rassegna cinematografica 2003 presso il Parco Zanella (inizio proiezioni alle 21.15; ingresso 5,00 euro - ridotto 3,50 euro, per anziani con oltre 65 anni). Giovedì 17 luglio verrà proiettato “LA FINESTRA DI FRONTE”; regia: Ferzan Ozpetek (Genere: Drammatico) con Giovanna Mezzogiorno, Raoul Bova, Massimo Girotti, Filippo Nigro. ITALIA 2002. Durata: 106 minuti. In caso di maltempo le proiezioni saranno recuperate mercoledì 27 Agosto e nel mese di Settembre per eventuali chiarimenti potete contattarci ai seguenti indirizzi: www.legambientesoave.it E-mail: legambiente.soave@libero.it
17/07/03 - Legnago (VR) - «I giovani nel cinema» / 4
"I GIOVANI NEL CINEMA" è il titolo
della Rassegna di cinema all'aperto ad ingresso gratuito organizzata dal Il
Circolo ARCI-Legnago in collaborazione con l’amministrazione comunale, presso il
Parco Comunale di Legnago (VR). Giovedì 17 LUGLIO, “GIOVANI”, di Luca e Marco
Mazzieri, Italia 2003, 90’. Luca e Marco Mazzieri regalano al loro dolente film,
in parte autobiografico, una sincerità difficilmente riscontrabile sugli schermi
e tra gli autori italiani di oggi. Gli argomenti sono pesanti, ma ripresi da
sguardi leggeri: l’inesorabilità del cancro, l’esistente adolescenziale nudo e
crudo, i sempre più impervi rapporti tra padri e figli registrati con agile
levità. Nel cast, tra gli altri, Lina Sastri e Massimo
Wertmuller.
18/07/03 - Velo Veronese (VR) - «La Noghera» e «la Falia» in concerto
VeloFestival 2003, Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR). Venerdì 18 luglio 2003 - ore 21.00 presso il Teatro Parrocchiale, saranno di scena “LA NOGHERA E LA FALÌA IN CONCERTO”. Il coro trentino di Nogaredo e il coro di Velo Veronese cantano la Montagna, le fiabe, la fede, l’amore. Teatro Parrocchiale - Ingresso libero.
18/07/03 - Nogara (VR) - «Musica delle radici» / 1
“MUSICA DELLE RADICI
- Edizione 2003” promosso a Nogara dall’Amministrazione comunale, vi propone,
oggi Venerdì 18 Luglio 2003 presso Parco Villa Raimondi , alle ORE 21.30, il
concerto dei “CALICANTO”.
Dalla conclusione dell’esperienza musicale del gruppo Mazariol e con alle spalle
percorsi artistici differenti, il gruppo nasce nell’autunno del 1981 con
l’attenzione rivolta agli studi etnomusicali sul territorio veneto, a quel tempo
estremamente rari. Ingresso gratuito Leggi la scheda di presentazione nel sito
http://digilander.libero.it/biblionogara/attivculturali.htm
BUONASSOCIAZIONE
1. VICENZA. «BEATI COSTRUTTORI DI PACE» IN RICORDO DI HIROSHIMA E NAGASAKI
Beati
Costruttori di Pace stanno pensando di organizzare a Vicenza alcune iniziative
in occasione degli anniversari di Hiroshima e Nagasaki (6-9 agosto): dibattiti
su varie questioni (pace, disarmo…), momenti di riflessione, rappresentazioni
teatrali con ospiti molto bravi. Chi è interessato e disponibile a dare una mano
contatti salbega@tiscalinet.it (Mariagrazia).
2. ESTATE ALL'INSEGNA DEL VOLONTARIATO? UNA BUONA
OPPORTUNITA'
Il Gruppo
Educatori Melegnanesi (provincia di Milano) cerca Volontari per Campo Estivo
AGOSTO 2003. VUOI PROVARE UNA NUOVA ESPERIENZA NEL MONDO DEL VOLONTARIATO?
QUESTA è LA TUA OCCASIONE. SIAMO ALLA RICERCA DI GIOVANI TRA I 18 E I 35 ANNI
MOTIVATI CHE ABBIANO VOGLIA DI METTERSI IN GIOCO, ORGANIZZARE ATTIVITA' DI
ANIMAZIONE E CONDIVIDERE CON NOI DUE SETTIMANE DI VACANZA. SIAMO UN’
ASSOCIAZIONE DI MELEGNANO CHE SI OCCUPA DI PERSONE DISABILI; LA DISPONIBILITA'
RICHIESTA É: DAL 10 AL 23 AGOSTO 2003 – LOCALITA' CAVALLINO DI JESOLO (VE). SE
SEI MOTIVATO E INTERESSATO CONTATTACI, TI INFORMEREMO SUI NOSTRI SCOPI, SULLA
NOSTRA ATTIVITA’, E SAREMO DISPONIBILI PER QUALSIASI CHIARIMENTO TU ABBIA
BISOGNO. IL NUMERO DI TELEFONO DELL’ ASSOCIAZIONE è: 333/6660543 O SE TI è
PIU’ COMODO PUOI CONTATTARCI TRAMITE E-MAIL A: associazione.gem@infinito.it
3. VICENZA. NATO UN GRUPPO DI DISCUSSIONE
SUL BIO-DIESEL, L'ALTERNATIVA
POSSIBILE
É nato probiodiesel@yahoogroups.com, il
gruppo di discussione sul biodiesel a Vicenza e dintorni. Alcune persone
animate da un particolare interesse per questo biocarburante vegetale al
100% (e quindi biodegradabile al 100%) che ritengono potrebbe migliorare la
qualità dell'aria che respiriamo, hanno deciso di costituire un gruppo di
discussione online per scambiarsi informazioni ed esperienze. A questo si
vorrebbe affiancare al più presto un vero e proprio gruppo di lavoro che si
attrezzi per diffondere nel vicentino questo carburante, per il trasporto
pubblico, privato e in certi casi per il riscaldamento. Riportiamo di
seguito una serie domande e risposte sul biodiesel.
Chi riterrà interessante
l'iniziativa può iscriversi alla mailing list spedendo un messaggio vuoto
a:
probiodiesel-subscribe@yahoogroups.com
e successivamente sarà il benvenuto a partecipare alla prossima prima
riunione del gruppo che gli interessati contano di
organizzare entro l'11 luglio 2003.
Quali sono i vantaggi ambientali dell'utilizzo del biodiesel?
Il biodiesel è un'energia rinnovabile, che non contiene zolfo, composti aromatici - cancerogeni - e contribuisce alla riduzione del particolato emesso (PM10), anche grazie alla presenza di ossigeno nella sua molecola. Il biodiesel è biodegradabile al 100%. Se disperso accidentalmente nell'ambiente si degrada del 98% in 28 giorni rispetto al 40% del gasolio.
Il biodiesel è un combustibile pulito riconosciuto dalla comunità scientifica?
Il biodiesel è registrato come combustibile e come additivo dall'Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) americana, e sottostà agli standard stabiliti dal Consiglio Californiano per la qualità dell'aria. In forma pura è riconosciuto come combustibile alternativo dal Dipartimento per l'Energia (DOE) e dal dipartimento dei trasporti americano.
È vero che ho un vantaggio tecnico nell'usarlo?
Sì, nel riscaldamento la fiamma più pulita evita la formazione di incrostazioni sulle superfici lambite dalla fiamma, mantenendo gli scambiatori più puliti ed assicurando un migliore scambio termico. Nell'autotrazione i moderni gasoli desolforati non presentano le corrette caratteristiche di lubrificazione, importante per la pompa e gli iniettori. Per ripristinare un valore di lubricità adeguato si possono aggiungere additivi chimici oppure il biodiesel che, già con un 5%, fa rientrare in specifica un gasolio desolforato. Sono stati fatti studi di ciclo di vita del biodiesel?
Enti autorevoli quali il Comitato Termotecnico Italiano, il Ministero dell'Agricoltura e società come l'Ecobilan, hanno valutato quantitativamente il ciclo energetico e degli inquinanti, relativi all'intera filiera del gasolio e del biodiesel, arrivando in tutti i casi a risultati positivi, sia dal punto di vista energetico che da quello dell'anidride carbonica.
Qual è il grado di sicurezza del biodiesel?
Il biodiesel rispetto al gasolio fossile, ha un punto di infiammabilità superiore che ne rendono lo stoccaggio più sicuro; Non contiene aromatici ne idrocarburi policiclici aromatici e le sue emissioni sono meno dannose.
Il biodiesel può essere uno strumento di riduzione dei gas serra?
Il Biodiesel è un'energia rinnovabile, derivante dalle piante di colza, girasole e soia, e come tale durante il ciclo di crescita della pianta l'anidride carbonica emessa durante l'uso viene riutilizzata completamente. Questo risparmio non è dovuto ad una minore emissione di CO2 allo scarico, ma al fatto che il ciclo del biodiesel è chiuso grazie alla crescita delle piante che lo originano.
Dove posso acquistare il biodiesel?
Purtroppo attualmente in Italia ci sono solo 6 distributori stradali (il più vicino è a Pieve di Soligo - TV) che vendono biodiesel. L'obiettivo principale di questo gruppo in via di formazione è di incentivare la diffusione del biodiesel a Vicenza e provincia. Quanto costa? Attualmente il biodiesel viene distribuito ad un prezzo leggermente inferiore a quello del gasolio (- 0,04 EUR/litro).
4. VERONA. CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA ON LINE
Vuoi assistere alle riunioni del
Consiglio comunale di Verona? http://consiglioweb.comune.verona.it/
5. LEGNAGO (VR). UN LABORATORIO SU «MASCHERA, GESTO E MITO»
L'associazione Gruppo Samuele e Miniteatro Immagina presentano a Legnago (VR) "MASCHERA, GESTO e MITO", laboratorio pluriespressivo sulla costruzione di maschere, sul loro uso e sui loro significati. Sonorizzazione e drammatizzazione dei miti. Rivolto a giovani dai 15 anni in su, il laboratorio si terrà nel periodo 02-11 luglio. Per INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: 0442/602660 C/O Corte Samuele.
6. VERONA. VACANZE ESTIVE IN NOME DELL’ETICA DELLA RESPONSABILITA’, CON IL MLAL
Costagrande di Avesa (Verona) – Si
svolgerà dal 24 al 30 agosto sulle colline veronesi la settima edizione del
Campo estivo organizzato dal Mlal ProgettoMondo per aderenti e simpatizzanti. Il
tema di quest’anno è “Più responsabili, più liberi”, ovvero l’etica della
responsabilità. Saranno ospiti della bella residenza di Costagrande relatori
specialisti dell’argomento secondo il proprio ambito professionale. Sarà
possibile avere la visuale del teologo, del giornalista, dell’antropologo, del
sociologo e anche dell’economista. Curerà il programma Anna Casella, antropologa
docente universitaria a Brescia e aderente del Mlal. A lato degli incontri
tematici, sono in programma laboratori, proiezioni e altre attività culturali
ricreative. Per la prima volta quest’anno sarà funzionante anche un “campo
junior” dedicato ai ragazzi dai 10 ai 15 anni per i quali sono previsti
incontri-studio sul tema dei “Popoli indigeni”, giochi e altri spazi divertenti.
Costo del soggiorno: 40 euro giornalieri a persona (ridotto: 37 euro
pensionati/studenti; 32 euro bambini 2/10 anni) con tassa d’iscrizione (5/10
euro). Info e
iscrizioni: tel. 045.8102105 – italia@mlal.org - www.mlal.org.
8. TRAPANI. CAMPO DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PROMOSSO DA «LIBERATERRA»
III Campo di volontariato
internazionale "Liberaterra" in Sicilia sui terreni confiscati alla mafia nella
Provincia di Trapani. Anche quest'anno l'ufficio nazionale "Liberaterra"
organizza, in collaborazione con il Servizio Civile Internazionale, il campo di
volontariato "Liberaterra" che si terrà nella Provincia di Trapani; in
particolare, ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, armati di buona
volontà e di tanta voglia di divertirsi, si "approprieranno" simbolicamente, per
2 settimane, dal 13 al 27 luglio, delle terre confiscate ai boss mafiosi e,
armati di zappe, picconi e strumenti del mestiere, lavoreranno per realizzare
all'interno di questi spazi sconfinati aree attrezzate, sentieri e tutte le
strutture necessarie a renderli fruibili. Un evento che ha una forte
connotazione simbolica e che rilancia l'impegno antimafia nell'affermazione
della legalità. I volontari alloggeranno a Castelvetrano presso la struttura
"Casa dei Giovani" in Via Piersanti Mattarella 10, presieduta da Padre Lo Bue.
Il campo di volontariato sarà un modo per lanciare un segnale forte nell'impegno
antimafia ma sarà anche il primo passo verso la realizzazione compiuta del
progetto "Liberaterra", promosso dalla Prefettura di Trapani e finalizzato alla
costituzione di cooperative sociali che gestiscano le terre in modo permanente
avviando attività imprenditoriali nel settore delle coltivazioni biologiche. Gli
scorsi anni il campo di volontariato è stato organizzato nell'ambito del
progetto "Liberaterra" nella Provincia di Palermo ed i volontari sono stati i
primi a lavorare su quei terreni confiscati che appartenevano ai boss Totò Riina
e Giovanni Brusca, anche se intestati a familiari, e che rientrano nel
comprensorio dei Comuni di Piana degli Albanesi, Corleone, Monreale, San
Cipirello e San Giuseppe Jato. Terminata l'attività quotidiana, i ragazzi
saranno coinvolti in una serie di attività ricreative culturali e ludiche: gite,
escursioni naturalistiche nei luoghi incontaminati della Sicilia, passeggiate
archeologiche. Nell'ambito del campo si svolgeranno alcuni eventi chiave per
ribadire il senso dell'iniziativa. In particolare il 17-19-21 e 26 luglio
saranno le "Giornate della Memoria", momenti in cui si commemorerà, con una
serie di manifestazioni, Paolo Borsellino, le vittime della strage di via
D'Amelio e Rita Atria, la giovane collaboratrice del magistrato suicidatasi dopo
l'attentato al giudice. Nell'ambito del progetto stesso, le iniziative in
calendario saranno organizzate grazie al notevole supporto delle associazioni
locali e del coordinamento provinciale di Libera Trapani, il cui referente è
Giuseppe Gandolfo. Aldilà del segnale che questi ragazzi, provenienti da tutto
il mondo, possono lasciare indelebile nella nostra terra, con la costruzione di
un sentiero o la pulizia di un campo, il messaggio più forte e significativo
consiste nell'integrazione e nello scambio interculturale che si cercherà di
creare tra i volontari ed i ragazzi dei Comuni stessi dell'intero territorio
trapanese. Per informazioni: Ufficio nazionale Liberaterra Via Siracusa 19,
90138 Palermo tel. 091/305883 e-mail gancidavide@neomedia.it
La CASA PER LA PACE di PAX CHRISTI ITALIA, situata a TAVARNUZZE ( FIRENZE), VIA QUINTOLE PER LE ROSE, è un luogo che Pax Christi - Movimento Cattolico Internazionale per la Pace - utilizza per promuovere, organizzare, ospitare, incontri e stages di formazione, sui temi della spiritualità e la cultura della pace. La Casa per la pace è uno spazio di accoglienza, di dialogo e di confronto: per i punti pace di Pax Christi Italia e dell'estero; per associazioni e movimenti con finalità simili a quelle di Pax Christi; per comunità parrocchiali che ricercano la spiritualità della pace; per famiglie o gruppi di famiglie che desiderano vivere un'esperienza all'insegna dello studio della pace e della nonviolenza, del silenzio e della preghiera; per gruppi giovanili o classi scolastiche impegnati nell' approfondimento dei temi: pace, nonviolenza, risoluzione nonviolenta dei conflitti, giustizia, economia, ambiente e l'arte in Firenze; per donne e uomini di buona volontà che desiderano sostare per vivere un tempo di esperienza, per ricercare senso e relazione di pace. La Casa offre inoltre la possibilità per i giovani di svolgere il servizio civile o di realizzare un servizio di volontariato e di scambio culturale; la realizzazione di stages di convivialità e di spiritualità che declinano il valore della pace con la cultura , la teologia, la tradizione rurale, l'arte , nella ricerca dell'armonia e del bello in Firenze. Il centro di documentazione per la pace, la biblioteca,l' emeroteca, la cineteca per la pace e una mostra permanente sui diritti umani. La Casa è anche sede del "Centro Studi Economico-Sociali per la Pace" che organizza seminari di ricerca sui temi dei diritti umani la solidarietà,l'economia, l'ambiente, la politica e la democrazia. Presidente del Centro è Mons. Luigi Bettazzi - presidente emerito di Pax Christi Internazionale, coadiuvato dal professor Umberto Allegretti dell' Università di Firenze. Queste le proposte estive: CAMPI DI LAVORO INTERNAZIONALE PER I GIOVANI: Come ormai di consueto, anche quest'anno la "Casa per la Pace di Pax Christi"- organizza due campi di lavoro internazionale per i giovani. TEMA:" SULLA TERRA TRACCIANDO SOLCHI DI PACE": PRIMO CAMPO, DAL 13 AL 22 LUGLIO 2003; SECONDO CAMPO DAL 09 AL 17 AGOSTO 2003. Obiettivi dei campi: conoscenza della "Casa per la Pace" e dell'operato di "Pax Christi ( movumento internazionale per la pace); lavoro di manutenzione della casa, cura del giardino, imbiancatura, autogestione della cucina; riflessione sui temi della mondialità, della pace e della giustizia tra i popoli; esperienza di convivialità e di incontro con persone impegnate; visita ai "colli fiorentini", luoghi che hanno ispirato poeti e pittori; Conoscenza della città di Firenze; Conoscenza della figura di Don Lorenzo Milani e di don Tonino Bello. I campi sono rivolti a giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni e prevede una quota d'iscrizione di 100 euro comprensiva di vitto, alloggio e assicurazione. Il numero massimo dei partecipanti è di 25. Per Informazioni e prenotazioni: responsabile della "Casa per la Pace" , Carmine Campana tel. 055/2374505 oppure 335/5926361; E-mail: casaperlapace@paxchristi.it
I
Giovani delle Acli e Pax Christi propongono “SHALOM”, CAMPO ESTIVO SUL TEMA
DELLA PACE a Garda di Sonico (BS) – dal 26 al 31 luglio. PROGRAMMA: SABATO 26
LUGLIO, "ACCOGLIENZA E MOTIVAZIONI". Accoglienza e sistemazione previste per le
ore 16.00. A seguire: presentazione programma del Campo. DOMENICA 27 LUGLIO:
"GIOVANI, CONSAPEVOLI E RESPONSABILI". Obiettivo: offrire un'analisi specifica
della realtà, delle situazioni di non-pace nel mondo affrontando al contempo il
quadro degli spazi conflittuali futuri (petrolio, acqua, aria, ambiente, ecc.),
attraverso la costruzione di una griglia di lettura che possa aiutare a capire
le informazioni. LUNEDI' 28 LUGLIO: "LA POLITICA, VIA PER LA SOLUZIONE DEI
CONFLITTI". Obiettivo: Il ruolo della politica nel quadro di una dimensione
europea e internazionale. Offrire un'analisi del ruolo e delle prospettive delle
istituzioni e
degli organismi internazionali in riferimento alla democrazia e
alla pace (ONU, NATO, ecc.). MARTEDI' 29 LUGLIO, "ACCELERARE I PROCESSI DI
DEMOCRATICIZZAZIONE". Obiettivo: Approfondire il ruolo della società civile
nella costruzione della pace, offrendo alcune considerazioni su nuovi elementi e
fenomeni (Forum Sociale, Porto Alegre, ecc.); conoscere alcune vie alternative
al mercato delle multinazionali (finanza etica, mercato equo e solidale,
bilanci di giustizia, gruppi acquisto solidale.). Conoscere la "Telematica della
Pace", imparare a navigare in internet alla ricerca dei siti di informazione
alternativa e sulla pace. MERCOLEDI' 30 LUGLIO, "LA STRADA DEL VANGELO".
Obiettivo: Offrire una riflessione sulla Pacem in Terris ed il quadro
complessivo della proposta della Chiesa circa il tema della pace, conoscere qual
è il ruolo dell'esperienza religiosa, delle religioni, del dialogo
interreligioso nella costruzione della pace e qual è l'apporto del Vangelo.
GIOVEDI' 31 LUGLIO, "IL MANDATO: GIOVANI IN NOME DELLA PACE". Obiettivo:
attraverso un laboratorio, costruire una sintesi dei risultati dei lavori di
gruppo operati nelle giornate del campo, in modo da elaborare e formulare delle
proposte concrete di modalità di lavoro e impegno per la pace nel quotidiano.
N.B. Ogni giorno sono previste due ore di laboratorio per una rielaborazione di
gruppo. I risultati di questi lavori verranno condivisi e sintetizzati nel
laboratorio comune del giovedì mattina. In uno dei giorni del Campo è prevista
anche una gita a sorpresa!! Note logistiche: Possono iscriversi giovani
tra i 18 e i 28 anni. La quota di partecipazione è di euro 65,00 comprensivi di
vitto e alloggio di cui 25,00 euro da versare all'iscrizione. Termine per
le iscrizioni 15 luglio 2003. La sistemazione è in camere da 4 o più letti. La
casa è autogestita, pertanto è necessario portare lenzuola o sacco a pelo. La
casa si trova a mt.1200 di altitudine. Sono molto graditi strumenti musicali.
Informazioni ed iscrizioni presso la Segreteria della ACLI Provinciali di
Brescia. Tel 030/2294012.
La BOTTEGA del Commercio EQUO
SOLIDALE DI BRA (Cuneo) cerca un collaboratore (conoscenza lingua inglese).
Rivolgersi a Sabina Gentilini tel. 0172 493350
Un Campo estivo di formazione per formatori e facilitatori alle metodologie dell'azione nonviolenta. Questo nuovo appuntamento formativo è destinato ad aspiranti formatori e facilitatori per la settimana 1-7 settembre 2003, al Centro per la Nonviolenza dell'Associazione 'Venti di Terra' - Prato (loc. Gricigliana). I temi centrali saranno: comunicazione, ascolto attivo, assertività, empatia; trasformazione creativa dei conflitti; facilitazione e metodo del consenso; azione diretta. Si utilizzerà la metodologia attiva del training alla nonviolenza. Vi invitiamo, oltre che a far conoscere questa iniziativa a tutte le persone che ritenete interessate / interessabili, ad inviarci per ora una richiesta di preiscrizione, unita ad un breve curriculum personale, entro il 30 giugno, ai 3 indirizzi e.mail riportati sotto. Il corso è gratuito e prevede le sole spese di viaggio, vitto e alloggio. E' aperto alla partecipazione di un massimo di 17 persone. Altre info sul sito www.pacedifesa.org . Informazioni ulteriori e conferma della definitiva iscrizione saranno comunicate entro il 10 luglio.
Il ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, con il Decreto del 12 novembre 2002 [G.U. n° 67 del 21 marzo 2003] ha dato via libero alla quota di cofinanziamento nazionale. Le erogazioni copriranno fino al 75% dei costi di installazione di ciascun impianto agevolabile, che dovrà avere potenza da 1 a 20 Kwp ed essere collegato alla rete elettrica di distribuzione. La quota totale di finanziamento messa a disposizione dallo Stato ammonta a circa 9,55 milioni di euro. Le risorse saranno trasferite alle regioni e alle provincie autonome in due tranche. L’85% dei fondi sarà assegnato solamente dopo che la regione avrà deliberato sull’impegno delle erogazioni. Il restante 15% delle risorse disponibili sarà invece distribuito solamente successivamente alle operazioni di rendicontazione. I fondi per la Regione Veneto ammontano a 951 mila euro.
Nel settembre del 2000, nel
ricordo di Aldo Capitini e con la parola d'ordine "mai più eserciti e guerre",
si svolse una marcia da Perugina Assisi non genericamente per la pace, ma
specificamente per la nonviolenza, promossa dal grande collaboratore e
continuatore dell'opera di Aldo Capitini, Pietro Pinna. Contro ogni previsione,
furono migliaia le persone che aderirono a quell'appello, a quell'iniziativa
così caratterizzata, così impegnativa, così illimpidita e liberata dalle mille
ambiguità e ciarlatanerie che ancora offuscano e soffocano le mozioni e le
tensioni di tanti movimenti e tante esperienze e tante persone buone che si
illudono di potersi impegnare per la pace e la giustizia senza fare la scelta
concreta e vincolante della teoria-prassi nonviolenta. Fu in quella occasione
che nacque anche questo notiziario, dapprima col titolo "In cammino verso
Assisi", poi, svoltasi la marcia, con la testata che ancora mantiene. Quella
camminata da Perugia ad Assisi ora continua, da Assisi a Gubbio. Per iniziativa
del Movimento Nonviolento ancora una volta tutte le persone amiche della
nonviolenza sono chiamate a un nuovo incontro, a un nuovo cammino comune: dal 4
al 7 settembre 2003 da Assisi a Gubbio lungo il sentiero francescano in un nuovo
colloquio corale, per mettere insieme il nostro andare e il nostro interrogarci,
per conoscerci e riconoscerci, per proseguire in questo percorso e in questa
scelta, il cammino della nonviolenza in cammino, la scelta della nonvioenza come
scelta di rigore intellettuale e morale, come sentimento di appartenenza a una
sola comune umanità, come opposizione a tutte le violenze e a tutte le menzogne,
come lotta e comunicazione, come resistenza e apertura. Per cercare ed aprire un
varco nella storia. Per informazioni e adesioni all'iniziativa contattare il
Movimento Nonviolento (e-mail: azionenonviolenta@sis.it, sito: www.nonviolenti.irg)
DESCRIZIONE: Il passaggio dall'opulenza alla sobrieta' non e' solo
una questione di stili di vita.E' una rivoluzione che investe l'intera economia
e l'intera organizzazione sociale. Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo organizza
un corso che intende affrontare i cambiamenti che dobbiamo introdurre a livello
globale e a livello locale, per garantire sobrieta', piena occupazione e
soddisfacimento dei diritti fondamentali per tutti. Il corso e' residenziale ed
e' diretto ad insegnanti e a esponenti delle associazioni ambientaliste, delle
organizzazioni sindacali, del commercio equo, della cooperazione internazionale
e piu' in generale delle associazioni di volontariato. Il corso che sara'
articolato in lezioni, testimonianze e gruppi di lavoro, vertera' sui seguenti
temi: 1) l'insostenibilita' della nostra opulenza e la necessita' di imboccare
la strada della sobrieta'; 2) l'equita', la cooperazione e la difesa dei beni
comuni, come principi ispiratori di nuovi accordi internazionali, in un'ottica
di sostenibilita' e giustizia; 3) altri modi di concepire il benessere;4) come
riorganizzare l'economia pubblica per garantire a tutti il soddisfacimento dei
bisogni fondamentali in un contesto di economia ridimensionata; 5) l'importanza
del "fai-da-te" e delle reti di economia locale per una piena occupazione senza
crescita; 6) esperienze di nuove formule imprenditoriali come avamposti di
un'economia equa e solidale; 7) agenda politica per la costruzione di
un'economia sobria e sostenibile. CALENDARIO DEL CORSO: Mercoledì 27 agosto
2003: ore 8,30-12,30 Accoglienza dei partecipanti: conoscenza di gruppo e
indagine sulle aspettative. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori; ore
15-19 “Dall'economia dello spreco all'economia della sobrietà: sfide globali e
sfide locali”. FRANCESCO GESUALDI – Direttore Centro Nuovo Modello di Sviluppo.
Giovedì 28 agosto 2003: ore 8,30-10,15 Discussione in gruppi sulla relazione del
27 agosto. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori; ore 10,30-12,30
“La misura del benessere: i paradossi del PIL e le possibili alternative in
chiave etica e sostenibile”. BRUNO CHELI – Ricercatore statistico; ore 15-17
“Principi, regole e organismi di un nuovo ordine mondiale a difesa dei beni
comuni in una prospettiva di giustizia“. ALBERTO ZORATTI – Scrittore,
ricercatore; ore 17,15-19 “ Principi, regole e organismi di un nuovo ordine
mondiale a difesa di un commercio equo e sostenibile”. SABINA SINISCALCHI –
Direttore della Fondazione culturale responsabilità Etica. Venerdì 29 agosto
2003: ore 8,30-12,30 “Elaborazione per immagini e scrittura collettiva sulla
relazione del 28 agosto”. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori; ore 15-17
“L'economia pubblica in un contesto di sobrietà: eliminarla, rafforzarla
o riformularla in una prospettiva gandhiana?”. ROBERTO BURLANDO -
Economista; ore 17,15-19 “Il bilancio partecipativo e altre forme di
partecipazione diretta nell'esperienza di Grottammare”. MASSIMO ROSSI – Sindaco
uscente di Grottammare. Sabato 30 agosto 2003: ore 8,30-10,15 Discussione in
gruppi sulla relazione del 29 agosto. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO –
animatori; ore 10,30-12,30 “La rete solidale locale nell'esperienza
italiana”. ANDREA SAROLDI – scrittore, primo promotore reti di economia
solidale ore 15-17 “Tempo e reciprocità nei sistemi di scambio locale: alla
ricerca di nuovi fattori di ricchezza”. PAOLO COLUCCIA – scrittore,
ricercatore ore 17,15-19 “Un'altra impresa e' possibile?”. ANDREA GANDINI –
Dirigente e consulente aziendale. Domenica 31 agosto 2003: ore 8,30-12,30 “Le
reti di economia solidale nell'esperienza brasiliana”. EUCLIDES ANDRE'
MANCE; ore 15-19 “Cosa fare per preparare la strada all'economia della
sobrietà?”: conclusioni. FRANCESCO GESUALDI, VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA
MEO
DATI LOGISTICI: Il corso avra' luogo presso la sede del Centro Nuovo
Modello di Sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (PI). E' richiesto un
contributo simbolico di 10E, comprensivo della frequentazione del corso e del
pranzo di 5 giorni. Invitiamo chi avesse esigenze specifiche di pernottamento a
contattare la segreteria. Per la segreteria del Corso: www.cnms.chiodofisso.org
LAFATICADIPENSARE
LIBERTA' DI STAMPA. Un'altra "penna" se ne va da Via Solferino
Ultimo giorno al Corriere (della Sera)
di Corrado Stajano
Caro direttore,
la parola d'ordine nelle stanze alte
del Corriere è sopire, troncare, minimizzare, allontanare il fuoco dalla paglia,
fare in fretta, soprattutto, a collocare il nuovo direttore sulla poltrona con
l'Enciclopedia Treccani di spalle. Io mi sono dimesso stamattina perché non
credo per nulla nella versione ufficiale delle dimissioni di Ferruccio De
Bortoli - i motivi personali – e non credo neppure nelle assicurazioni date
sulla continuità del giornale, più o meno provvisoria. Una conquista, persino,
il meno peggio che potesse accadere, secondo alcuni protagonisti di questa
vicenda che è un po' il simbolo della vecchia politica delle stanze chiuse, dei
patti riservati, degli occhieggiamenti, dei favori, delle poco sublimi
mediazioni, delle trattative sottobanco, dell'eterna ambiguità. Mi dimetto per
protesta. Contro l'arroganza del governo e dei suoi ministri, contro una
Proprietà subalterna, contro le interferenze, difficili da negare, piovute
dall'alto ai danni di un possibile libero giornalismo. In un momento grave per
la Repubblica in cui non è certo il caso di fare gli struzzi. Ho consegnato la
mia lettera di dimissioni alla Rita, una delle intelligenti segretarie di
direzione e nel giornale deserto della prima mattina sono andato su e giù per i
corridori dei vari piani. Ho dato un'occhiata alle vuote stanze della direzione,
poi alla celebrata sala Albertini, coi tavoli simili a quelli del Times, con le
lampade di ottone che hanno sostituito le lampade verdi. Chissà che cosa è
successo qui dentro nel Novecento, conflitti, bassezze, viltà, crimini e
misfatti. Ma anche il coraggio di tanti e la passione. Che cosa significa, mi
sono detto, il concetto di continuità predicato ora in un giornale come questo
che ha segnato la vita nazionale? Da Bava Beccaris e dalla parte dei suoi
cannoni al fascismo dopo le non sempre focose resistenze di Albertini fino a
quel famoso direttore del dopoguerra esaltato dai manuali, Missiroli, che era
solito dire, negli anni 50: «Ci vorrebbe un giornale. Oh, se avessi un
giornale!». La continuità arriva fino alla P2-Di Bella, Rizzoli, Tassan Din o
per continuità - speriamo - si vuole intendere soltanto la parte civile della
storia, Mario Borsa, Ottone, Cavallari, Stille, Mieli? E Ferruccio de Bortoli.
Che ha diretto con dignità un giornale moderato dove a occupare la prima pagina
sono stati soprattutto Panebianco, Galli Della Loggia, Merlo, Ostellino e
qualcun altro, guardie bianche da cui Berlusconi non ha avuto certo da temere,
soltanto benevolenza e consigli filiali. Io sono stato accolto da Ugo Stille nel
1987. Lo ricordo con affetto. Aveva lo sguardo di un uomo che molto sa e molto
ha vista, sa del presente e intuisce del futuro, come l'ignoto marinaio del
romanzo di Vincenzo Consolo. Con lui ho scritto molto, di cultura, di politica.
Era curioso, gentilmente beffardo. Solo una volta parlò del suo grande amico
Giaime Pintor. Nel 1999, poi, de Bortoli mi ha affidato una rubrica di politica
e società, «Storie italiane», e in quattro anni non mi ha mai chiesto di
togliere una riga o una sola parola garantendo con correttezza esemplare una
rubrica dissonante dal resto del giornale. Sono grato anche a lui. «Come mai -
dicono adesso gli ingenui cittadini di Milano che si incontrano per la strada e
ti fanno domande allarmate - Ferruccio de Bortoli era inviso al governo o ad
alcuni governanti e il suo successore non lo è?». «Come mai - dicono altri - si
sostiene che non è successo niente?». Berlusconi vuole tutto. Non gli bastano le
sue tre reti televisive, la Rai, i giornali parentali e quelli amici, le radio e
le case editrici, come non succede in nessun paese del mondo. Il Corriere,
nonostante non fosse nemico, era ed è un inciampo da togliere di mezzo. Perché
adesso? Le elezioni non sono state un successo. L'economia ristagna. Non pochi
elettori forzisti fanno i conti della spesa, il vecchio carisma del capo è
entrato in crisi, il loro cuore è tremulo e intristito. Il semestre europeo può
essere un ostacolo micidiale, non un'occasione dorata. E il Corriere conta,
resta una spina, ha mantenuto intatto il suo prestigio. Può influenzare milioni
di persone. Che cosa dà fastidio al Cavaliere? La quantità di informazioni che
de Bortoli ha sempre cercato di dare non gli giova. Alcuni collaboratori di
certo non gli piacciono, Giannelli e le sue vignette, qualcun altro, il
professor Sartori, liberale autentico, che ha battuto per anni sull'incudine del
conflitto di interessi e non si è stancato mai perché questo è l'insoluto
problema generatore di tanti disastri reali e d'immagine per l'Italia in tutto
il mondo. Il 15 maggio, Giovani Sartori ha avuto l'impudenza che non è stata
perdonata né a lui né a De Bortoli di scrivere: «Lei ha dichiarato, signor
Presidente del Consiglio, che "non sarà consentito a chi è stato comunista di
andare al potere". Queste cose le diceva Mussolini. Lei non ha nessun motivo di
aver paura. Io sì». Figuriamoci il Cavaliere che con i suoi fedeli vassalli non
ha mai dimenticato il no alla guerra di de Bortoli. Le pressioni governative
sono state assillanti, padronali, offensive. A proposito dell'economia e di
inchieste su questioni finanziarie. A proposito della giustizia, tema ossessivo.
Il direttore de Bortoli l'ha affrontato nell'unico modo possibile per un
giornalismo civile pubblicando gli articoli dei bravi, generosi e minacciati
cronisti giudiziari che non ritengono il presidente del Consiglio e l'onorevole
Previti al riparo dalle notizie documentate. Questi eminenti imputati dei
processi di Milano che debbono rispondere di un reato comune così grave come la
corruzione di magistrati e che stanno per ottenere l'impunità dalla maggioranza
parlamentare con una legge ad personam che certo viola la Costituzione, vogliono
essere liberati anche da ogni controllo dell'informazione. Sorretti dai loro
avvocati-parlamentari che fanno il diavolo a quattro in difesa dei loro clienti.
Le ricusazioni toccano anche alla stampa libera. Gli azionisti, poi. Quella del
Corriere è una proprietà frantumata, un pentolone che contiene tutti i possibili
beni e servizi, le auto, i cavi, le telecomunicazioni, i frigoriferi, la
finanza, Mediobanca, le assicurazioni. Appassionati sostenitori del libero
mercato gli azionisti si sono rivelati fedifraghi, bisognosi come sono delle
stampelle e dei favori del governo che certo non dà senza nulla ricevere in
cambio. Anche loro hanno protestato infuriati ed esterrefatti - un reato di lesa
maestà - quando l'informazione economica del giornale ha rivelato, per alcuni,
oscure verità su traffici e affari. Il capitalismo democratico è di là da
venire. Anche coloro che deprecano a parole i comportamenti di una società che
opera solo in nome degli interessi e lamentano la mancanza di idee e l'assenza
di ideali, in quest'occasione non hanno rotto un fronte comune che non li
rappresenta. Il grido della foresta è stato più forte. Mentre nella mia
passeggiata d'addio dentro il giornale deserto passavo davanti alle stanze
dell'Economia, al secondo piano, nel vecchio fabbricane di vetro, mi venivano in
mente «gli interessi inconfessabili» denunziati da un grande maestro non certo
marxista-leninista, Luigi Einaudi quando, forse proprio sul Corriere, si
riferiva ai traffici dei cotonieri, dei siderurgici, degli armatori, degli
agrari che si servivano dei giornali di cui erano proprietari non certo per
difendere idee, ma per calcoli mercantili e usavano i loro poteri e i loro
denari per promuovere disegni di legge adatti agli interessi di casa. Quel che è
accaduto al Corriere è grave. È sbagliato usare anche qui i criteri perdenti
della tattica anziché cercare di aprire un po' la mente e capire quali possono
essere le conseguenze rovinose di un Corriere del tutto addomesticato ai voleri
di Berlusconi. E questo vale per la sinistra. Il cambio di un direttore di
giornale avvenuto chiaramente per impulso governativo non è, come ha detto
qualcuno dall'anima questurina, simile a un banale cambio di prefetti.
Soprattutto in via Solferino, dove la forza della tradizione conta, nonostante
la retorica, dove, malgrado tutto, anche se con fatica, il giornale ce l'ha
quasi sempre fatta a uscire dalle tempeste. (La P2 non era un club di
gentiluomini: basta ricordare che Giuliano Turone e Gherardo Colombo, allora
giudici istruttori, arrivarono alle liste di Gelli indagando sulla mafia, sul
finto rapimento di Sindona in Sicilia, sull'assassinio dell'avvocato Giorgio
Ambrosoli). Sono uscito dal palazzo pieno solo di ombre e di fantasmi scendendo
per le antiche scale. Sulle pareti sono appese le fotografie dei redattori e dei
collaboratori illustri. Mi guardano, li guardo. Soltanto alcuni, faziosamente.
Memoria e monito. Giovanni Amendola, Benedetto Croce, Giovanni Verga, G.A.
Borgese, Federico De Roberto, Eugenio Montale, Italo Calvino. E Ferruccio Parri,
con i suoi occhiali sulla fronte.
PAROLEINLIBERTA'
Tutte le droghe sono da evitare
di Vincenzo Andraous
Le file di sedie sono tutte
occupate, la classe è schierata nel grande salone, ragazzi e insegnanti riprendono fiato.
Si è conclusa da poco
la visita guidata nei laboratori della Comunità Casa del Giovane di Pavia.
Ogni ragazzo ha
potuto vedere e constatare quanto sia fondamentale per gli ospiti della comunità
lo strumento lavorativo e la conseguente acquisizione di professionalità, nonché
l’osservanza di alcune regole ( non troppe ) sufficienti a comprendere
l’importanza di alcuni valori, quali il rispetto per l’altro accolto e
accompagnato nel suo cammino di ricostruzione, di sganciamento da condotte
criminogene, di dipendenza da sostanze, tutto ciò attraverso le risorse
faticosamente acquisite e messe in campo. Il dibattito prende il via dopo la
visione di un video, in cui Don Enzo Boschetti fondatore della comunità, pochi
mesi prima di morire, con la parola piegata dalla sua malattia, disegnava il
dolore incontrato nei tanti giovani raccolti ai margini della strada, le tante
vite bruciate nella frazione di uno sparo, e la fatica sopportata per i tanti
giovani liberati dalla droga, dalla necessità muta di sopravvivere in ginocchio.
Nel salone è
scomparso il brusio disturbante, ora c’è tensione dell’ascolto, c’è voglia di
capire, di confrontarsi, di accorciare una distanza, e c’è pure chi ha voglia di
fare il maledetto per forza: “mi scusi, non sono d’accordo con lei, io fumo
qualche canna, ma non sono certamente un tossicodipendente, credo che l’hascish
non faccia male”. Gli
insegnanti mi guardano interdetti, i ragazzi fissano sbigottiti il loro
compagno, alcuni….sono rapiti da tanto… coraggio. La cosa che più colpisce non è la
confessione pubblica come gesto di trasgressione, piuttosto è la smemoratezza
per tutto ciò che pochi attimi prima hanno scoperto…impreparati totalmente.
“In questa comunità
ci sono duecento ospiti, tra giovani, adulti, donne, provate a chiedere ad
ognuno di essi, come hanno cominciato a fare uso di sostanze. La maggioranza di
loro vi risponderà: con uno spinello, sì, proprio con una canna, e tu ci stai
dicendo che non fa male. Non c’è una droga che non faccia
male, tutte le droghe fanno male. Avete sentito le storie anonime,
blindate, di tante persone ridotte a numeri, che in questa comunità stanno
ritrovando dignità e umanità”. Droghe leggere, droghe pesanti,
quali allora le differenze, se a perdere sono sempre i più giovani, quelli che
in leggerezza hanno iniziato e con pesantezza si sono perduti. Non esistono le droghe “leggere”,
esistono “le droghe”, e sono tutte da evitare.
I tempi mutano, noi cambiamo, e le
droghe si misurano con le nostre debolezze, si ammodernano sulle nostre
fragilità, cambiano abito mentale nelle nostre rese. Così è stato venti anni fa per
l’eroina-droga-protestataria, così è ai giorni nostri per la droga in pillole,
quella che non consegna più gli uomini ai pugni dritti nello stomaco, ma rende i
più giovani attori formidabili di storie inventate da scrittori
invisibili.
Giovani rubati in corse folli
contro il tempo che non basta mai, per poi rimanere inchiodati ai bordi di
qualche rettilineo, o per buona sorte su qualche sedia a rotelle, fino a
diventare vecchi per i rimorsi.
Il fumo delle sigarette brucia i
polmoni fino a morire di cancro. Il vino ubriaca fino a morire
alcolisti. Qualche spinello non brucia i polmoni, non rende alcolisti né
drogati, ma in quel volo che fa ridere intontiti c’è la sonnolenza della
ragione, c’è il via libera della stanchezza che non placca alla discesa, ma
avventura senza attenzione, alla disavventura già prossima. In questo salone si sta ripetendo
un gioco antico, in cui si impone al sentire comune il valore del tollerare,
tutto dentro una scrollata di spalle, piuttosto che la lotta che impegna
duramente: tolleranza come possibilità di apertura a ciò che non è, che disamora
verso ciò che non conosciamo, in molteplici risposte tutte pervase, conservate,
protette, in parole valigia, come ha ben detto un mio caro amico, a capo di
questa comunità. Quel
ragazzo recita la sua parte, lo fa talmente bene che è comprensibile non abbia
consapevolezza di ciò che egli stesso è, per sapere cosa sta malamente offrendo
agli altri.
Nella sua sfida c’è tutta la
nostra fallibilità di genitori, di educatori, di società che rimane al balcone a
guardare quel vuoto-male sussurrato o gridato, difficilmente individuabile a
causa della nostra incapacità di intendere l’importanza di un’azione morale,
come risposta personale a una circostanza, nelle scelte e nelle responsabilità
che ne conseguono. Quel ragazzo non ha ancora
compreso la differenza tra una vocazione di bullo per forza, e il peso di un
comportamento secondo coscienza, dove esistono coloro che esigono prevenzione.
Quel ragazzo
disconosce che trasmettere la vita è un servizio, e riuscirci bene significa
raggiungere una libertà interiore che sta a maturità.
Forse occorre scendere dal
palcoscenico, dove i riflettori non colpiscono gli occhi, accecandoli.
Serve fare un passo
indietro e comprendere che responsabilità e credibilità, provengono dal vissuto
conquistato, sperimentato, dalla conoscenza delle lacerazioni e dagli ideali,
non certamente da uno spinello, dalla droga. Forse occorre imparare da chi sa
rispettosamente amare. (Vincenzo Andraous - tutor Comunità "Casa del Giovane" di Pavia 28-6-2003)
SCRITTODAVOI
Black-out energetico
Chi ha staccato la spina?
Traffico in tilt, ascensori fermi, centralini dei vigili bollenti, cittadini imbufaliti, TG che non parlano d’altro. La drammatizzazione del black-out è al massimo: ci dicono che non c’era altro da fare, che il caldo eccezionale ha provocato un imprevedibile aumento del prelievo di energia elettrica. Nessuno ricorda che l’economia italiana (ed europea) ha subito negli ultimi 20 anni una gigantesca ristrutturazione che ha visto la scomparsa quasi completa dei settori industriali più energivori (acciaio, auto, chimica) e quindi dovrebbe esserci non carenza ma sovrappiù di capacità produttiva. Ci dicono che è colpa dei francesi, che non ci hanno venduto la giusta quantità di energia e degli ecologisti e che la soluzione sta nella costruzione di nuove centrali (soprattutto nucleari). Tutto ciò è conseguenza delle scelte fatte negli anni scorsi (DECRETO BERSANI in primis) che dovevano aprire il mercato, bloccato dai monopoli pubblici, alle magnifiche sorti (e progressive) del libero mercato dell’energia. Tutto ciò era più che prevedibile. È stato criminalmente previsto e programmato. In un sistema moderno e interconnesso è vitale conoscere in ogni momento quanto si produce e quanto si consuma. Quando esisteva il vituperato monopolio ENEL il blocco delle centrali per manutenzione era programmato, sul piano nazionale, tenendo conto dei prelievi previsti e contrattualmente programmati a livello nazionale. In caso di situazioni eccezionali, come in questi giorni, scattavano le clausole contrattuali che prevedevano il blocco della fornitura a poche e ben individuate (e preavvisate) grandi utenze. Il risultato era qualche episodio di distacco, dalla rete nazionale, di poche grandi fabbriche preparate da sempre ad affrontare la situazione (con l’autoproduzione ad esempio). La situazione oggi è che la miriade di aziende elettriche private presenti sul mercato, dopo lo smantellamento dell’ENEL, si muove e programma il blocco delle centrali per manutenzione, come se i propri clienti fossero un universo chiuso: tanta energia prodotta + quella comprata = tanta ne possiamo/dobbiamo vendere. Questa deve andare in pari con la quantità di energia di cui, momento per momento, abbisognano i nostri clienti per contratto. L’equazione deve essere sempre in pari! Il risultato è che in questi giorni ci sono ferme, per manutenzione programmata, più centrali private di quante la pubblica ENEL ne abbia mai neanche immaginate. E una banale comunicazione tra aziende diventa una tragedia nazionale. Tragedia che si trasforma in farsa quando nelle passerelle televisive i responsabili del caos si propongono come vittime degli ecologisti e il governo propone il ritorno del nucleare. Più che di black-out bisogna parlare di black-blok! Quello che vogliono è massima libertà di movimento nella gestione degli impianti e del personale e la ripresa massiccia della costruzione di centrali elettriche con tutto quello che questo comporta sul piano degli appalti e della gestione del territorio. Intanto sembra che nessuno si sia accorto di questa stranezza: per poter indire uno sciopero nel settore dei servizi pubblici (gestiti ormai quasi completamente da aziende private) c’è da seguire un iter burocratico che dovrebbe ridurre al minimo i disagi per gli utenti; per togliere energia a chiunque da parte delle aziende private basta un fax notturno ad un ufficio vuoto. (Milano, 30 giugno ’03 Rappresentanze sindacali di base/CUB ENERGIA)
Globalizzazione. Considerazioni del Segretario Generale CGIL Vicenza
Marzotto sta abbandonando il territorio
La spinta alla delocalizzazione è arrivata anche a Valdagno travolgendo il primo gruppo tessile italiano, quello nato 160 anni fa su un intreccio addirittura totalizzante tra la fabbrica ed il territorio secondo una ricetta concepita dal fondatore, il conte Gaetano Marzotto, ed esportata ad altre incipienti realtà industriali. Lo stuolo di nipoti, oggi al comando, guarda alla Rep. Ceca, alla Slovacchia e alla Lituania. E’ qui che sono sorti i nuovi e modernissimi stabilimenti del tessile (ormai completamente sparito dall’Italia) e che si stanno espandendo le fabbriche delle confezioni, mentre, dopo Manerbio, anche Noventa Vicentina sta chiudendo i battenti e le industrie storiche di Schio e Valdagno si stanno progressivamente ma inesorabilmente assottigliando. “Di questo passo, fra un po’ di tempo in Italia resterà solo la distribuzione”, preconizza Oscar Mancini, Segretario Generale della CGIL vicentina, che ha proposto alla FILTEA nazionale una grande iniziativa a Vicenza coinvolgendo i rispettivi Direttivi ed interloquendo con studiosi ed esperti. Queste, alcune sue considerazioni. Marzotto per Valdagno è come la FIAT per Torino e ciò che accade in questo gruppo ha indubbie ripercussioni sull’intero comparto nazionale. La cosa più preoccupante è che il disegno di progressivo spostamento delle produzioni fuori dall’Italia non viene esplicitato e nessuno tira fuori un piano industriale, nonostante le nostre continue richieste. Intanto, però, i dati sono inconfutabili. Marzotto è in ottima salute. Nel 2002 il suo fatturato è stato di 1,9 miliardi di euro (l’83% nella moda, il 17% nel tessile) con un incremento del 40% negli ultimi 4 anni. Nello stesso periodo il numero di occupati è salito da 9.605 a 11.653 dipendenti a livello di gruppo, ma è vistosamente e più che proporzionalmente calato in Italia (1.000 lavoratori in meno solo nell’ultimo anno) secondo una tendenza ancora in atto. Non mi sembra che siano necessarie particolari facoltà per capire cosa ha in mente la proprietà: un piano, inconfessato perché inconfessabile, di progressivo smantellamento della nostra più grande industria che costituisce ancora un pilastro irrinunciabile dell'economia della Vallata dell'Agno. Così, dopo aver “succhiato” l’ex gruppo Lanerossi acquistato alle fine degli anni ‘80, Marzotto punta ad una delocalizzazione spinta delle attività produttive, abbandonando la Vallata che l’ha generato. Alla fine di questo processo Valdagno sarà diventata una città impoverita, trasformata in un dormitorio, mentre i giovani saranno indotti a cercare altrove prospettive di vita e di lavoro. Non può essere consentito a nessuno di liquidare un grande patrimonio industriale, accumulato nel corso di 160 anni, con il contributo di generazioni di operai, tecnici e impiegati e anche- perché no- di manager e imprenditori capaci che hanno creduto nell'industria. La questione è approdata al Consiglio Comunale, riunito la settimana scorsa in un’apposita seduta. L'amministratore delegato di Marzotto, ing. Favrin, ha motivato la strategia del gruppo, esponendo una tesi diffusa ma erronea secondo cui nell'economia basata sulle conoscenze e nella società dell'informazione e dei servizi l'industria manifatturiera non svolga un ruolo essenziale. Questa tesi è smentita dai fatti. La quota di PIL sul valore aggiunto dell'industria manifatturiera e dei servizi alle imprese è aumentata nell' U.E. negli ultimi 12/13 anni dal 66 al 68% ed è aumentata pure l'occupazione dal 57 al 58%. Ne segue che, al centro di qualsiasi politica industriale dovrebbero essere collocati i problemi della grande industria manifatturiera che in Italia rischia di scomparire. La conferma l'abbiamo avuta le scorse settimane dal Governatore della Banca d'Italia: in pochi anni la quota italiana del commercio mondiale ha fatto un salto indietro di quasi 40 anni "al livello raggiunto a metà degli anni Sessanta" (ha detto testualmente). Infatti la quota del mercato è passata dal 4.5% del '95 al 3.6% del 2002. Negli stessi anni Francia e Germania hanno guadagnato posizioni di mercato, perché si sono specializzate in settori e prodotti a più alto contenuto tecnologico. Fazio c'informa altresì che la perdita di competitività “è da riconnettere, in misura non secondaria, alla frammentazione del nostro tessuto produttivo. Le imprese italiane sono piccole ... Se non integrate da grandi imprese, mostrano il loro limite nello sviluppo della produttività e nella capacità di competere”. Fazio ci dice che non si compete nel mercato globale con le piccole imprese, se esse non sono integrate con la grande impresa che ha le risorse e la dimensione adeguata. Come si concilia questa analisi con lo smantellamento del più grande gruppo tessile del paese? Né è convincente la tesi secondo cui questo discorso non sarebbe valido per il settore tessile e dell'abbigliamento in quanto "settore maturo". Lo dimostra il fatto che nel corso del quinquennio 1997 - 2001, la quota del mercato tessile dell'Italia nel mondo è passata dall'8% del '97 al 7.2 (-0.8%), e quella dell' abbigliamento dal 7.9% al 7.4% (- 0.5%). Ne deriva che nel tessile l'Italia ha perso molto meno di quanto non sia avvenuto per il mercato dell'auto e della chimica. Non ci sono dunque ragioni di ordine generale esterne alla Marzotto che giustifichino un processo di progressivo smantellamento della nostra più grande industria. Per questo la CGIL rivendica dal gruppo industriale della Marzotto un piano di rilancio e di riqualificazione delle produzioni. (Oscar Mancini, Segretario Generale CGIL Vicenza)
Domenica 6 luglio, parata fascista nel comune vicentino
I rimasugli della R.S.I. a Schio (VI)
Domenica 6 luglio, per il secondo
anno consecutivo, i nostalgici della R.S.I., provenienti da tutta Italia, sfileranno per le strade di Schio, città
decorata di Medaglia d’Argento al Valor Militare per meriti resistenziali.
I fascisti, prendendo
a pretesto il desiderio di commemorare i loro caduti della notte del 6/7 luglio
del 1945, allorché 54 detenuti nelle locali carceri vennero “giustiziati” da un
commando partigiano (episodio noto come “l’Eccidio di Schio”), tentano con la
loro adunata-sfilata di intaccare la robusta anima antifascista della città e di
proporre se stessi e i loro macabri ideali come elementi da recuperare sul
terreno della dignità storica e della riabilitazione politica. Tentativo ancora una volta
fallito, come dimostra un manifesto di condanna della manifestazione affisso
dalle forze politiche e sociali di Schio ( PRC- DS- Margherita- Lista Civica per
Schio – Verdi - ANPI – CGIL – CISL – UIL - CUB - Associazioni culturali,
economiche e del volontariato). Non solo: domenica 6 luglio, a
manifestare contro la presenza in città di ex marò della Decima, di ex militi della
G.N.R., della Tagliamento, delle Brigate Nere e di altre formazioni tristemente
note come massacratrici di partigiani e di civili, in piazza Almerico da Schio,
dalle ore 9 alle 12.30, ci sarà un presidio antifascista che, dalle adesioni che
arrivano a getto continuo, sarà una
forte risposta civile e democratica alla insopportabile provocazione dei
saloini. Gli oltre
mille caduti, civili e partigiani, nella zona operativa del Gruppo Divisioni
Garibaldine d’Assalto “Ateo Garemi”, ci chiedono di non cedere un solo
millimetro sul terreno dell’antifascismo militante. (Circolo “P.Tresso” – P.R.C. Schio
- VI)
OSSERVATORIOSULLEARMI
«Pace e sicurezza»
Quei rapporti
privilegiati
segnalato da Tonio dell'Olio (Forum Pax
Christi)
Si legge nel documento
programmatico della presidenza italiana dell'Unione Europea:
"RAPPORTO
CON GLI USA - Il rafforzamento anche politico dell'Unione deve passare
attraverso «uno spirito di aperta e proficua collaborazione con gli Stati Uniti
ai fini del mantenimento della sicurezza e della pace nel mondo». Perciò
l'Europa deve dotarsi di «adeguate capacità nel campo della Difesa in rapporto
perfettamente sinergico e non antagonista con le strutture Nato». Dopo aver
riconosciuto che la guerra in Iraq ha avuto «come conseguenza l'indebolimento
del legame transatlantico», il documento italiano sottolinea la necessità di
«superare questo passaggio critico, recuperando il tradizionale rapporto
privilegiato con Washington»".
Ogni commento è superfluo.
Incontro europeo sull'export di armi
Parola d'ordine: progressiva liberalizzazione
di Francesco Iannuzzelli (Peacelink)
Si e' svolto il 19 e 20 giugno, a
Roma, un convegno sul controllo delle esportazioni di armi nell'Unione Europea,
organizzato da Saferworld, dalla Fondazione Arias e dalla campagna "Contro i
mercanti di armi in difesa della 185". Il convegno, organizzato volutamente poco
prima dell'inizio del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea, e'
capitato proprio dopo la recente approvazione delle modifiche alle legge 185/90,
legge che regolamenta il commercio delle armi e che e' stata stravolta per
permettere la ratifica dell'accordo di Farnborough. Le associazioni che hanno
promosso la campagna in difesa della 185 hanno avuto quindi un importante
occasione per incontrarsi e discutere dei prossimi passi insieme ad altre
associazioni della società civile europea. Numerosi e complessi i problemi
illustrati nel primo giorno del convegno. A livello europeo l'unico strumento
esistente per il controllo delle esportazioni di armi e' il cosiddetto "Codice
di condotta", composto di alcune linee guida non vincolanti e troppo generiche
per poter rappresentare uno strumento efficace. Manca ad esempio l'obbligo per
gli stati membri di presentare una
relazione annuale, non considera il problema degli intermediari e delle armi in
transito, e mancano delle norme chiare sulle consultazioni tra i vari governi.
Al tempo stesso l'allargamento in corso dell'Unione Europea ad altri dieci stati
pone nuovi e pressanti problemi; gran parte dei paesi entranti hanno delle
legislazioni molto deboli in merito, non producono relazioni annuali, devono
affrontare un riammodernamento del proprio materiale bellico per cui si
disferanno del vecchio, svendendolo chissà dove e come. Infine, proprio per via
delle voragini aperte nel controllo delle esportazioni dall'accordo di
Farnborough, si prestano convenientemente a coproduzioni e conseguenti
triangolazioni, vanificando di fatto il controllo sulla destinazione finale
delle armi prodotte dagli stati membri. Nel frattempo sono emersi altri aspetti
del commercio di armi che non sono tuttora regolamentati, come il problema degli
intermediari, ovvero quei loschi figuri che conducono in porto le trattative per
il commercio di armi, e le riesportazioni, cioé la rivendita, anche dopo anni,
di armi da parte dei paesi destinatari verso altri paesi, in possibile
violazione delle norme esistenti. Di fronte a tutti questi problemi e' apparsa
chiara la necessità di sviluppare
un network stabile sul disarmo a livello europeo, in grado di mantenere una
pressione costante sul Parlamento europeo e sugli stati membri dell'Unione allo
scopo di controllare il commercio delle armi. Questo network non esiste ancora
ma ha sicuramente mosso qualche passo in avanti durante questo convegno,
affrontando anche i problemi di interazione tra le varie Ong europee.
Particolarmente utile e' stata la presentazione di alcune campagne in corso in
Europa, per comprendere i diversi contesti e confrontarsi sul problema
importante della comunicazione. Il secondo giorno del convegno ha visto
l'intervento di alcuni rappresentanti del governo, invitati a illustrare la
linea del governo italiano nel prossimo semestre di presidenza e rispondere alle
domande degli organizzatori. Dopo una dettagliata relazione di Francesco Terreri
di Oscar, che ha descritto la progressiva erosione dei vincoli stabiliti
nella legge 185 e i suoi effetti sulle esportazioni verso i paesi in guerra, e'
stato chiamato in causa Ferdinando Zezza, responsabile dell'UAMA del Ministero
degli Esteri. L'UAMA (Unità di Autorizzazioni di Materiali di Armamento) concede
le licenze di esportazione di armi verso paesi esteri, in base ai vincoli
stabiliti dalla normativa vigente. Zezza ha minimizzato gli effetti delle
modifiche alla 185, sostenendo che erano dovute e necessarie per giungere alla
ratifica dell'accordo di Farnborough e che di fatto hanno cambiato poco per
quanto riguarda il controllo delle esportazioni. Ha però rimandato alla responsabilità di altri le richieste di
maggiore chiarezza nella relazione annuale e i dubbi riguardanti alcuni casi
concreti, come la concessione di licenze per esportazioni di armi verso la Siria
e l'Eritrea. Di seguito e' intervenuto Paolo Cuculi del Ministero degli Esteri,
rappresentante dell'Italia all'interno di COARM (la commissione europea sugli
armamenti); la sua presenza e' stata particolarmente utile per comprendere
l'atteggiamento del governo italiano durante il prossimo semestre di presidenza.
La priorità del governo italiano e' quella di occuparsi dei dieci paesi
entranti, accompagnandoli nel processo di
integrazione all'interno di COARM e nella loro adozione del codice di
condotta europeo.
Di fronte alle obiezioni sul fatto che il codice di
condotta non rappresenti uno strumento efficace per regolamentare le
esportazioni di armi, e che dovrebbe prima essere rinforzato con norme più
specifiche e vincolanti, Cuculi ha risposto che ciò richiede tempo e non può
essere affrontato solo nel semestre di presidenza italiana. Così pure per altri
problemi importanti, come quello degli intermediari e delle armi leggere, la
risposta del rappresentante del governo e' stata che sono troppo complessi per
essere affrontati nel breve periodo. Il convegno si e' concluso con la
presentazione della campagna di Amnesty International contro il commercio di
strumenti di morte e di tortura. Molti di questi strumenti vengono prodotti
nell'Unione Europea ed esportati verso paesi che violano i diritti umani, mentre
alcuni corpi di polizia di stati membri hanno già adottato delle armi, note col
nome discutibile di "armi non letali", che si prestano pericolosamente ad essere
utilizzate come strumenti di tortura. C'e' tanto da fare contro il commercio di
armi; e' stato sicuramente positivo incontrarsi con rappresentanti della società
civile di altri paesi europei, per confrontarsi sui metodi e sugli obiettivi da
raggiungere. L'incontro con i rappresentanti del governo italiano ha messo in
luce aspetti già noti a chi svolge da anni campagne sul disarmo in Italia. Da un
lato c'è la possibilità di
effettuare pressione sul governo e ottenere dei minimi risultati per la
regolamentazione del commercio di armi, dall'altro il governo sembra prestare
ascolto preferenzialmente ai produttori di armi e continua nella sua opera di
progressiva liberalizzazione del commercio di armi, opera cominciata col governo
precedente, che ha raggiunto l'apice con la modifica della 185 attuata da questo
governo e che purtroppo sembra continuare a livello europeo durante la imminente
presidenza italiana. Il prossimo appuntamento e' a settembre a Dublino, in vista
del successivo semestre di presidenza irlandese.
Indagine
La strada delle armi, a due passi da casa
Il trafficante d'armi è una figura losca, il trasportatore d'armi può essere lo stesso che a Natale ci porta il panettone a domicilio. La differenza tra i due è presto detta: il primo copre sì e no il 10% del mercato, il secondo il restante 90%. L'interesse del libro di Finardi e Tombola sta nel fatto che, finalmente, apre gli occhi sulla parte più corposa della compravendita di armi e solo in seconda istanza su quella meno rilevante anche se più suggestiva, più noir, quella, come si usa chiamarlo, del covert trade... (Leggi tutto l’articolo su http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/Aprile-2003/0304lm22.01.html )
Nato
Ecco chi non vuole il ridimensionamento dei comandi militari
(...) Replica il senatore VIVIANI,
osservando che il processo di trasformazione della NATO andrebbe seguito con la
massima attenzione, soprattutto per ciò che attiene alla partecipazione
italiana. Infatti, dopo il vertice di Praga sarebbero già state predisposte ben
nove bozze di documento per una nuova sistemazione dei siti militari, senza che
il Paese svolga un ruolo attivo in tale competizione. Pone quindi l'accento sul
ridimensionamento del comando militare di Napoli e sulla soppressione di quello
di Verona, osservando che, a seguito di tale processo, residuerebbe all'Italia
esclusivamente la struttura di Solbiate Olona, non esclusivamente a disposizione
dell'Alleanza Atlantica e i cui costi sono imputati per il 90per cento allo
Stato italiano. Il comando NATO di Verona, peraltro, svolgerebbe tuttora
importantissime attività di preparazione: una sua soppressione provocherebbe
quindi una gravissima situazione, anche dal punto di vista occupazionale.
Conclude lamentando l'eccessiva genericità delle affermazioni del
sottosegretario Bosi e si dichiara quindi insoddisfatto delle delucidazioni
fornite. (...)
EQUO&SOLIDALE
Il passaggio è stato ratificato l'1 luglio a Verona
L'Associazione TRANSFAIR è diventata
consorzio
a cura di
TRANSFAIR
Martedì 1 luglio, presso la sede della Mag di Verona, l'assemblea di TransFair Italia ha ratificato definitivamente il passaggio al Consorzio. La nuova compagine societaria raccoglie la maggior parte dei soci "storici" di TransFair (dalle Acli all'Arci, da Mani Tese a Save the children, da Unicef a Movimondo, dal Movimento consumatori all'Associazione Consumatori e utenti e tanti altri protagonisti del Terzo Settore italiano) e alcuni nomi nuovi come Banca popolare Etica, Icea (organismo di certificazione del biologico) e Coop Industria. Un passaggio che potrebbe sembrare formale ma che consentirà all'unico marchio di certificazione del Commercio Equo e Solidale italiano di operare un salto di qualità, preparando il terreno per nuovi obiettivi, come ha riassunto nella sua relazione introduttiva Adriano Poletti, presidente di TransFair: "Continueremo a lavorare per diffondere sempre di più i prodotti del Commercio Equo e Solidale lì dove le persone fanno la spesa di tutti i giorni ma nello stesso tempo continuando l'opera di sensibilizzazione e di informazione. Ma il nuovo Consorzio ci consentirà di rinsaldare i rapporti con i soci e creare nuove sinergie, ad esempio con le organizzazioni che si occupano di cooperazione allo sviluppo che hanno la necessità di coniugare i loro progetti nei Paesi del Sud del mondo con il sistema di certificazione a garanzia dei consumatori". E' quello che sta accadendo con l'Operazione Noccioline di Mani Tese che presto troverà nuovi canali nella grande distribuzione attraverso la certificazione Fair Trade ma che potrà accadere con tante altre iniziative. Un cambiamento che si rifletterà nella composizione del nuovo consiglio che prevede la presenza obbligatoria di un membro delle proveniente dalle Ong, un rappresentante delle organizzazioni di Commercio equo ed un licenziatario. Il nuovo Statuto ha stabilito anche la costituzione di un Comitato Etico e di una Commissione Tecnica di certificazione, adeguando TransFair alle future norme europee in campo di certificazione. La nuova fisionomia è naturale conseguenza dello sviluppo che il marchio ha conosciuto negli ultimi anni, passando da un licenziatario nel 1995 ai 25 attuali e da una presenza limitata nella Grande distribuzione ai più di 4000 punti di vendita toccati nel 2002. Paolo Pastore, direttore di TransFair ha riassunto i risultati più recenti nel corso della mattinata, annunciando l'arrivo sul mercato di nuove banane equosolidali e biologiche, dell'ananas (per la prima volta in Italia dopo Inghilterra e Svizzera) e presto anche di riso e fagiolini. Solo nel primo semestre del 2003 le banane importate a condizioni equosolidali ammontano a 400 tonnellate e questo prodotto si avvia diventare il primo per volume di vendite. Nel nuovo consiglio di amministrazione, nominato a conclusione dell'assemblea, sono stati rieletti alcuni membri del precedente direttivo (Adriano Poletti di Acli, Carlo Testini di Arci, Fabio Pogutz di Unicef, Antonio Chiappetta di Cies) insieme ad Emanuele Bottaro di Acu, Antonio Compagnoni di Icea e Marco Santori di Etimos. Il consiglio di amministrazione sarà chiamato ad eleggere a breve il nuovo presidente del Consorzio TransFair. Ecco l’elenco dei soci del Consorzio: La Tortuga, Banca popolare Etica, Icea, Coind, Mani Tese, Unicef, Save the Children, UsAcli, Arci, Acli, Acu, Ancc, Progetti e Qualità, Conapi, Cies, Movimento Consumatori, Coop Fiordaliso - Agesci, Movimondo, Mag Servizi, Focsiv, Federazione Trentina delle Cooperative, Movimondo.
Nonostante le pressioni USA, il Parlamento Europeo ha approvato nuove norme
OGM, luci puntate sulle etichette
a cura
di Greenpeace
Un ulteriore passo in avanti per i consumatori: mercoledì 2 luglio il Parlamento Europeo ha adottato misure più rigide sull'etichettatura degli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) in chiave mondiale. L’associazione Greenpeace ha apprezzato il gesto che costituisce un primo esempio di resistenza dell'Unione Europea nei confronti dell'intensa campagna globale del governo USA e dell'industria biotech per minare e abolire le restrizioni verso gli OGM. Le nuove misure dell'Unione Europea danno ai consumatori il diritto di rifiutare cibi OGM. Tutti gli alimenti ed anche i mangimi animali contenenti o derivanti da OGM, oltre la soglia dello 0.9%, dovranno essere chiaramente etichettati, rendendo possibile ai produttori e ai consumatori di continuare ad evitare il loro utilizzo. "Questo voto e' uno schiaffo all'amministrazione americana, che sta usando il WTO come arma per intimorire l'Europa e gli altri paesi contrari agli OGM. L'Unione Europea ha invece adottato una legge, che consente al mercato di identificare e quindi escludere gli OGM. Questa legge, benché ancora insufficiente, costituisce un modello per Paesi come USA e Canada, che negano tale libertà di scelta e informazione", ha affermato Federica Ferrario, della campagna OGM di Greenpeace. Greenpeace, nonostante il progresso che rappresenta la nuova normativa, sottolinea le gravi carenze ancora presenti, a cominciare dai prodotti derivati da animali nutriti con OGM, che ancora non sono soggetti all'obbligo di etichettatura. Greenpeace e' inoltre preoccupata per il compromesso raggiunto sulla cosiddetta questione della "coesistenza": gli Stati membri avranno il diritto di imporre a livello nazionale misure restrittive per assicurare che l'agricoltura convenzionale e biologica non venga contaminata da OGM, ma non saranno obbligati a farlo. L’associazione ambientalista è anche profondamente preoccupata dei continui tentativi dell'industria biotech di minare la legislazione dell'Unione Europea e di creare una strisciante contaminazione dei prodotti tradizionali e biologici attraverso i semi. Sebbene la ricerca mostri che e' possibile garantire una livello di contaminazione dei semi pari allo 0%, l'industria biotech sta spingendo per avere soglie più alte, nel tentativo di minare le nuove regole sull'etichettatura. Diventerebbe impossibile per gli agricoltori garantire che i propri raccolti non eccedano alla fine la soglia dello 0,9% per i prodotti alimentari, se venissero concesse soglie di contaminazione delle sementi diverse dallo zero.
RASSEGNASTAMPA
Arrivi dimezzati, falso l'allarme creato da media e politici
Immigrati, basta
fumo
di Mario Marazziti (Comunità
Sant'Egidio)
(AVVENIRE, 1 luglio 2003) Da qualche tempo i giornali sono invasi dagli arrivi di stranieri, sulle carrette del mare. E nell'opinione pubblica si sta creando la percezione di una vera e propria emergenza. La sensazione di allarme è proporzionata però ai termini usati dai media, non alla realtà delle cose. I dati, infatti, sono agli antipodi. Gli accordi bilaterali finora stipulati hanno ridotto gli arrivi in Italia. Gli stranieri sbarcano oggi a sud della Sicilia anche perché la via albanese è sotto controllo. Dal 1° gennaio all'11 giugno di quest'anno sono arrivati via mare «solo» 5269 immigrati: il 49,3% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (10.399). In tutto nel 2002 erano stati 23.719 a fronte dei 26.817 del 2000. Cifre tutto sommato modeste, specie se si tiene conto che un immigrato su due in Italia è oggi un europeo dell'Est. Sì, va bene, dirà qualcuno: ma perché accettare questi clandestini, anche se pochi? Per vari motivi, ma soprattutto uno, che nessuno sa o sembra ricordare: sono per lo più rifugiati, non clandestini, persone che richiedono asilo e che in gran parte non vogliono neppure restare in Italia. Qui i dati scarseggiano di più, ma non sono introvabili. Nei centri di permanenza temporanea di Pozzallo e di Lampedusa in questo mese di giugno si trovano 403 palestinesi, 287 irakeni, soprattutto curdi, 223 liberiani, 160 eritrei, 141 sudanesi, 77 somali, 56 ivoriani. Praticamente non esistono immigrati nati nei paesi da cui provengono le navi: solo un libico e appena 5 tunisini. Vengono piuttosto dalle guerre in corso, dalle guerre che non finiscono mai, dalle paci che non hanno pacificato. In altre parole sono il portato del riassetto del mondo e del mondo che non si riassetta: o profughi o rifugiati. E comunque occorre che qualcuno lo dica e qualcun altro lo ricordi: per quanto sembrino molti, sono pochissimi. In Francia le richieste di asilo sono state nel 2002 più del doppio, in Germania quasi quattro volte (71.000) e nel Regno Unito più di cinque v olte (110.000). In altri casi si tratta di stranieri "irregolari" e non clandestini. Si sa chi sono, dove stanno, cosa cercano. Nelle quattro sanatorie che hanno preceduto l'attuale, ancora in corso, sono stati regolarizzati poco meno di 800 mila nuovi cittadini, dal 1986 al 1998. Arriveremo vicino al milione e mezzo di regolari a fine anno, mentre gli immigrati entrati regolarmente in Italia non arrivano a mezzo milione. Insomma, tre stranieri su quattro (una parte dei quali in Italia da quasi vent'anni) sono stati, prima, irregolari (secondo il linguaggio corrente "clandestini"). Se aguzziamo gli occhi sono il giornalaio, il fioraio, il cuoco, il compagno di banco dei nostri bambini, l'amica di nostra madre che l'aiuta anche nella vita quotidiana. Sono gli edili senza i quali non si costruiscono e non si riparano più le nostre case. La campagna di odio che si riassume nell'invenzione del "clandestino" lascia ferite, alimenta diffidenza, paura, rancori, umilia il buon senso e fa male. Umilia anche chi l'accetta pigramente come se fosse normale, tra folclore e "sano egoismo". Allora bisognerebbe smetterla di parlare di clandestini. Chiamiamoli, come sono, profughi o rifugiati. Ricordiamo i doveri dell'Europa come grande soggetto democratico e portatore di una democrazia "umanistica", cui ci ha ancora richiamato Giovanni Paolo II. E' una grande battaglia culturale che interpella cristiani e laici. In gioco c'è la soglia minima di rispetto della dignità umana e della democrazia sotto la quale non si può accettare di scendere: almeno non senza essersi almeno impegnati prima per impedirlo.
Ancora una volta l'America è stata risucchiata in un pantano. Le avventure rapaci in Iraq e Afghanistan stanno andando veramente male".
Il Vietnam di Bush
In un reportage scritto per il settimanale inglese "New
Statesman", John Pilger svela il disastro che si cela dietro le due "grandi
vittorie" americane dopo l'11 settembre, in Afghanistan e in
Iraq.
di John Pilger (Traduzione a cura di Nuovi
Mondi Media)
Le
due "grandi vittorie" dell'America dall'11 settembre 2001 si stanno rivelando
per quello che sono. In Afghanistan, il regime di Hamid Karzai non ha autorità,
non ha denaro, e collasserebbe senza le armi americane, al
Qaeda non è stata
sconfitta e i talebani stanno riapparendo. Andando oltre ciò che ci vogliono
raccontare, la situazione delle donne e dei bambini resta disperata. La donna
che è stata simbolicamente inserita nel gruppo di Karzai, il coraggioso medico
Sima Samar, è stata cacciata dal governo e teme ora per la sua vita, costretta a
vivere con una guardia armata fuori dalla porta del suo ufficio e un'altra al
cancello. Omicidi, stupri, abusi sui bambini sono commessi nella totale impunità
dall'esercito privato degli "amici" dell'America, i Signori della Guerra che
Washington ha comprato pagandoli milioni di dollari, soldi alla mano, per dare
una parvenza di stabilità. "Ci troviamo in zona di guerra non appena
lasciamo la nostra base", mi ha detto un colonnello americano alla base aerea di
Bagram, vicino a Kabul. "Ci sparano ogni giorno, molte volte al giorno". Quando
gli ho detto che però di certo erano venuti per liberare e proteggere le
persone, ha riso tenendosi la pancia. Leggi il reportage su: http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=220
BUONAPPELLO
Radio Rai taglia i programmi sociali
Bavagli mediatici
Diamo voce ad una denuncia alla quale si sta tentando di dare il massimo
della visibilità a causa della grave situazione di "epurazione" che si viene
così a creare con la soppressione di alcuni palinsesti radiofonici di carattere
sociale. Oltre a questo testo da far girare in mail, sono attivi i numeri
della segreteria della presidente
Rai Lucia Annunziata 06/3878(centralino Rai) e il Fax: 06/3611126, per far
sentire più direttamente la protesta.
Dal 15 giugno 2003,
e' iniziato il nuovo palinsesto estivo di Radio 1 che non contempla più le
trasmissioni legate al sociale, dove Giovanni Paolo Fontana e Paolo Giovannelli
hanno lavorato per anni costruendo uno stabile rapporto sia con
l'associazionismo italiano sia con le istituzioni. Finora non vi e' stato da
parte della Rai alcuna comunicazione ufficiale, ma si ha la certezza della
soppressione dei programmi Diversi da chi (bisettimanale. Tema trattato:
handicap) e Permesso di soggiorno (quotidiano. Tema trattato: emarginazione
sociale a 360 gradi: immigrazione, handicap, ambiente, volontariato, alcolismo,
minori, anziani, italiani all'estero, ecc.). Non esiste piu' nemmeno il canale
web di Radio 1 Rai dedicato al sociale (www.ponteradio.rai.it), un quotidiano
creato tre anni fa, curato e condotto rispettivamente da Paolo Giovannelli e
Giovanni Paolo Fontana. Temi trattati: solidarietà, salute e handicap,
intercultura, anziani e minori, ambiente. La soppressione avviene proprio
nell'anno dedicato all'handicap e mentre la questione immigrazione si arroventa
più del solito. Questo stop delle trasmissioni sociali, ancora oggi immotivato e
senza precedenti nella storia di questi programmi, nati nel 1995 sotto la
direzione di Paolo Francia, (attuale direttore di Rai sport), e' molto grave se
si considera che si tratta di trasmissioni di puro servizio pubblico. Da allora,
pur con l'avvicendarsi di 5 direttori diversi (Paolo Francia, Stefano Gigotti,
Giancarlo Santalmassi, Paolo Ruffini - 2 volte - e ora Bruno Socillo) in circa 7
anni, le due trasmissioni sono sempre cresciute, portando all'azienda Rai
indiscussi risultati di visibilità e di ascolto oltre che consentendo la piena
osservanza del Contratto di Servizio. Naturalmente, con le trasmissioni, sono
stati stoppati anche i rispettivi siti web, utili all'ascoltatore per ritrovare
i riferimenti fatti durante l'onda. Si consideri poi che bloccando i due
programmi si interrompe di fatto un modo di leggere il sociale improntato sulla
realtà e quindi all'analisi dei fatti: tramite quelle trasmissioni sono stati
risolti centinaia di casi che il cittadino ha avanzato: Permesso di soggiorno ha
offerto un servizio di consulenza gratuita sulla legge sull'immigrazione,
utilizzatissimo da imprenditori intenzionati ad assumere stranieri secondo la
legge e da stranieri desiderosi di conoscere esattamente i loro diritti/doveri
in Italia. Risulta che il responsabile del Segretariato sociale della Rai, Carlo
Romeo, abbia comunicato che le trasmissioni in questione dovrebbero riprendere
il 15 settembre prossimo e che le tematiche sociali dovrebbero essere trattate
di mercoledì pomeriggio in una trasmissione "contenitore". Anche solo parlando
di handicap, tenendo conto che sommando gli spazi delle trasmissioni Diversi da
chi (2 volte alla settimana), Ponteradio (il martedì era il giorno interamente
dedicato all'handicap) e Permesso di soggiorno (2 volte alla settimana ha sempre
parlato di handicap) si arriva settimanalmente alla copertura di 26 minuti con
alti ascolti e share in crescita facilmente documentabili, contro pochi minuti
alla settimana di un contenitore pomeridiano generalista. E' inaccettabile che
Permesso di Soggiorno e Diversi da chi, veri marchi del sociale dell'azienda Rai
e appartenenti al patrimonio culturale nazionale, vengano soffocati nel più
totale silenzio senza nessuna spiegazione e comunicazione ufficiale da parte
della direzione di Radio 1, col rischio di disperdere anche quelle
professionalità cresciute in sette anni all'interno dell'azienda stessa.
I
redattori dei programmi, giusto negli ultimi mesi, hanno ricevuto forti
apprezzamenti e collaborazione di molte istituzioni come i Ministeri del
Welfare, Interno, Istruzione, Italiani all'estero, Istituto superiore di
Sanita', Conferenza episcopale italiana e da molte associazioni ed
organizzazioni nazionali che complessivamente superano i 3 milioni di iscritti,
fra cui Unione italiana ciechi, Caritas italiana, Wwf, Ente nazionale sordomuti,
Acli, Telefono azzurro, Ai.Bi, InterSos, Cesvi, Unicef, Consiglio italiano per i
rifugiati, Lega del filo d'oro, Legambiente, Associazione italiana sclerosi
multipla, Telethon, Organizzazione internazionale per le migrazioni,
Associazione italiana assistenza spastici, Acnur, Cittadinanza attiva, Auser. I
due programmi avuto sempre ottima stampa, da parte di testate con impostazione
culturali molto diverse tra loro. Tali programmi appartengono alle rubriche
Gr/Radio 1, il cui direttore e'
Bruno Socillo. Permesso di soggiorno era in onda ogni giorno 5,50 e sito
web Diversi da chi era in onda sabato alle ore 12 e domenica alle 11 e sito web
Ponteradio era ogni giorno sul web.
Medici Senza Frontiere
Una firma per Arjan
Arjan Erkel, Capo-missione di Medici Senza Frontiere in Daghestan , è stato rapito a Makhachkala il 12 agosto 2002. Arjan risulta ancora scomparso ma, dalle ultime notizie, sembra che sia ancora vivo. Ad oggi tutti gli sforzi compiuti dalle autorità russe e daghestane per risolvere il caso non hanno prodotto nessun risultato. Per questo Medici Senza Frontiere ha lanciato una campagna per chiederne la liberazione che ha raccolto finora 350.000 firme. Per aderire e firmare la petizione: www.msf.it
Italia-Cuba: prosegue l'iniziativa
Appello per la Marcia del Dissenso
«GRILLOnews» raccoglierà le firme fino al 31 luglio 2003
«Noi, cittadini italiani che non
si sentono rappresentati dall’attuale Governo del Paese, un Governo
pateticamente ubbidiente agli ordini provenienti dall’altro lato dell’Oceano, un
Governo che smentisce la politica estera del nostro Paese consolidata dal dopo
guerra in qua, rompendo relazioni storiche, un Governo autoritario e censorio
rispetto al dissenso interno, noi, raccogliendo la sfida lanciata dai cittadini
cubani, intendiamo portare in Italia la MARCIA DEL DISSENSO, quella marcia con
cui a L’Avana, davanti alla nostra Ambasciata, si è data una risposta di popolo
al tentativo arrogante e grossolano del Governo Berlusconi di “punire” e
condizionare Cuba.
Cuba con sacrifici eroici e con il proprio sangue ampiamente versato si è guadagnata la potestà, riconosciuta dal Diritto Internazionale, di determinare in piena sovranità e senza ingerenze straniere il sistema economico, politico e sociale che più conviene al proprio popolo. Il Governo Berlusconi ha revocato: un credito di 17,5 milioni di euro destinati al miglioramento dei sistemi di irrigazione e produzione alimenti nelle province di Granma e L’Avana; un credito di 7,4 milioni di euro per la riabilitazione delle abitazioni di 500 famiglie e 2 scuole a L’Avana vecchia; una donazione di 400.000 euro per un Centro di Assistenza agli anziani ; una donazione di 6,8 milioni di euro, attraverso il PNUD (programma ONU), destinata ai servizi sociali (istruzione, sanità, assistenza ai minusvalidi e agli anziani); una donazione di 534.000 euro per un programma di collaborazione fra l’Università di Torvergata e l’Università de L’Avana. Questo è il modo con cui il Governo Berlusconi difende i diritti umani del popolo cubano! Dopo più di 40 anni di blocco statunitense, ora una Unione Europea, umiliata e asservita senza decenza agli imperativi del signor Bush, si aggrega al tentativo di strangolamento di un Paese libero, sovrano, generoso e rispettoso delle altrui sovranità. NOI VOGLIAMO ESSERE IL GRANELLO DI SABBIA NELLA GARROTA CON CUI SI VUOLE SOFFOCARE CUBA. LA TENEREZZA DEI POPOLI POTRA’ PIU’ DELLA CRUDELE MESCHINITA’ DEI GOVERNI. CUBA NON E’ SOLA. CHE LO SAPPIANO I GOVERNI DI QUEI PAESI CHE CREDONO DI POTER TORNARE ALLE POLITICHE SFACCIATAMENTE IMPERIALISTE E GUERRESCHE CHE I POPOLI HANNO GIA’ CANCELLATO DALLA STORIA. UN ATTACCO A CUBA E’ UN ATTACCO AI POPOLI DEL MONDO. SIAMO PRONTI A DIFENDERE CUBA COSI’ COME I CUBANI, CON TUTTI I MEZZI, SARANNO CAPACI DI DIFENDERLA».
LIBRIAUDIOVIDEO
Su "Mosaico di Pace"
Una
vergogna chiamata
Riforma
È definitiva, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, la "Riforma della legge 185/90 sul commercio delle armi". Nel numero di giugno di Mosaico di pace, Alex Zanotelli definisce questa nuova normativa una vergogna nazionale. "Un voto che rimarrà come una vergogna nazionale". E' quello con cui il 3 giugno la Camera dei Deputati ha modificato in maniera definitiva la legge 185 del 1990 sull'esportazione delle armi prodotte dall'Italia. E il giudizio è quello di padre Alex Zanotelli, missionario comboniano e direttore di "Mosaico di Pace", la rivista di Pax Christi, in un articolo scritto per il numero di giugno. Le modifiche, ricorda padre Zanotelli, renderanno impossibile conoscere la destinazione d'uso finale di un'arma esportata e limiteranno il controllo e la trasparenza. "È più di un anno che il movimento italiano per la pace sta lottando contro queste modifiche", scrive il missionario. "Al Senato l'opposizione si era comportata molto bene nell'ostacolare queste modifiche e si era persino riusciti a mettere in crisi un partito di maggioranza come l'UDC: alla fine, a Palazzo Madama, siamo stati sconfitti, ma con dignità". Ma alla Camera le cose sono andate molto diversamente. Nelle Commissioni Esteri e Difesa il testo è passato per un solo voto, 16 contro 15. "Mi sono sentito profondamente tradito dalla Margherita", scrive padre Zanotelli. "Solo un deputato su dieci si è presentato in Commissione, mentre gli altri non c'erano. Eppure la Margherita ci aveva promesso di essere dalla nostra parte, mentre ho scoperto che era profondamente divisa sulla questione, e i suoi deputati hanno preferito non presentarsi. Mi sento tradito sia dal capogruppo Castagnetti sia dal partito. In Aula la Margherita si è astenuta, mentre lo SDI e l'ex ministro della difesa Mattarella hanno votato a favore." Molti i deputati dell'opposizione che hanno preferito non presentarsi a votare. "Questa vicenda - scrive ancora il direttore di "Mosaico di Pace" - impone una riflessione al movimento per la pace e all'intera società civile. Non basta, insomma, scendere in piazza contro la guerra in Iraq e dimenticare la questione delle armi. Ciò vale soprattutto per l'opposizione che siede in Parlamento". E padre Zanotelli rilancia: servono una campagna in Italia per ripristinare i contenuti della 185 ed una a livello europeo perché l'UE adotti regole comuni più severe sul commercio delle armi. E poi l'invito a tutti i pacifisti: non votate più i parlamentari che hanno scelto il sì o si sono astenuti sulla nuova legge. Chiedi una copia-saggio di “Mosaico di pace” telefonando a 080-395.35.07 o scrivendo a mosaicodipace@paxchristi.it
Richiedi una copia saggio
«Guerre&Pace» numero
100
Vi segnaliamo l’uscita dello
"storico" numero 100 speciale
"Dieci anni dinuovo ordine mondiale" - giugno 2003 - di "Guerre&Pace",
mensile di informazione internazionale alternativa. Questo il SOMMARIO dei
contenuti: Dieci anni di "nuovo ordine mondiale" (W. Peruzzi); Riccardo
Bellofiore A che punto è la globalizzazione?; Walter Peruzzi La "nuova"
strategia dell'impero; Le guerre della globalizzazione (w.p.). pprofondimenti:
Gli Usa, dall'egemonia al dominio (Piero Pagliani); Dal monocentrismo al
policentrismo (Lillo Testasecca). Domenico Gallo: Con o senza l'Onu; Piero
Maestri: Ascesa e caduta della Nato?. Mondo schede: I conflitti del dopo guerra
fredda; Cina. La Sars, l'economia e la solidarietà (Edoarda Masi); Cina. Paria,
gigante, nemico (Luigi Tomba); Estremo Oriente. Vulnerabilità di un miracolo
(Luigi Tomba); Asia centrale. Divide et impera (Gianpaolo Capisani); Medio
Oriente. La "grande Israele" (Stefano Chiarini); Russia e Balcani. All'insegna
dell'instabilità (Antonio Moscato); Europa. L'Ue, un pericolo per gli Usa
(François Vercammen); Africa. Il
granchio africano (Claudio Jampaglia); America latina. Un decennio in movimento
(Marco Consolo); Gordon Poole Rileggendo la seconda guerra mondiale. Le armi
dell'impero: Angelo Baracca: Il secolo nucleare; Achille Lodovisi: Il triangolo
di ferro. Immigrazione: Roberto Guaglianone: 150 milioni in movimento. Migrare
dopo l'11 settembre; Giuseppe Faso: Richiesti ma non benvenuti; Salvatore
Cannavò: Nuovi soggetti sociali. Cogliamo l'occasione di questo messaggio per
ricordare con affetto tre nostri collaboratori di questi dieci anni, che in
queste settimane ci hanno lasciato: Enrica Collotti Pischel, Pier Giovanni
Donini e Dino Frisullo. Richiedi una copia saggio della rivista a: guerrepace@mclink.it
MUSICA. Segnalazione
A4,
"Milano-Venezia"
Tra lounge e bossa nova gli A4 esordiscono con disco fresco e originale, che non mancherà di accompagnare le serate estive. Le calde sonorita degli anni '70 sono riemerse in questi ultimi anni, grazie ad un manipolo di artisti, come i Mondo Candido, che hanno saputo unire a sonorità moderne, quelle più tradizionali della bossa nova. La chiamano lounge music, che sempre più spesso di contamina con il jazz. Gli A4 possono tranquillamente rientrare in questa categoria. Il gruppo nasce da un'idea di Orietta Simion (voce) e David Conati (chitarra), che si sono conosciuti qualche anno fa al C.E.T. (Centro Europeo di Toscolano) diretto dal paroliere Mogol. Nel 2001 si è aggiunto anche Stefano Lerario (basso) dando così forma definitiva all'attuale struttura della band. Un progetto musicale moderno, con attenzione alle sonorità dei brani, facendo riferimento al jazz e alla bossa nova appunto, senza però trascurare il contenuto dei testi. E' nato così IL cd "Milano Venezia", come il tratta di autostrada percorso centinaia di volte per realizzare questo disco. Dal singolo "C'est la vie", che strizza l'occhio al popolo della notte, alla divertente "Odiamore". Attenta e riflessiva "Vivere per lavorare (o lavorare per vivere)", con la voce di Orietta Simion in grande spolvero. Tra gli 11 brano del CD si segnalano anche "Dove sei", "Afa" e "Unica al mondo". Gli A4 si preparano a dominare l'estate: le notti caldi di Bahia arrivano anche in Italia. Il CD è pubblicato dalla Azzurra Music al prezzo speciale di 10 euro. Per informazioni: puntodequilibrio@libero.it
CINEMAECULTURE
a cura del Team «De Falco - Marotta»
E’ incredibile. Con tutto il subbuglio che c’è in
Iran con gli studenti che vogliono più libertà e democrazia, alla Biennale
d’arte 2003, incontri un tipo come
Ahmad Nadalian che nella sua installazione di video, attraverso la sua fantasia,
ricrea un paradiso perduto;
intagliando sulle pietre di un fiume un pesce. Anzi, questo “pesce” che per
lui è il simbolo della lotta
dell’uomo per la sopravvivenza e della sua anima errante alla ricerca della
felicità, lo sta scolpendo anche
sugli scogli del Lido e in ogni angolo di Venezia!
Perché ha scelto di
incidere il pesce dovunque si trova?
Quando, dopo molti anni di studi
all’estero, sono ritornato nella mia terra natia, speravo di ritrovare il mio
paradiso perduto. Ero rientrato nella terra dei miei antenati, in cerca di una vita tranquilla, lontano dai guai
della città. Desideravo passare il mio tempo circondato dalla natura, vivere con la natura. Le colline
e le valli del Monte Damavand vicino alla periferia del villaggio di Poloor
racchiudevano molti ricordi della mia
infanzia. Ma non solo ricordi di famiglia. Ai miei occhi, Monte Damavand
impersonava la storia intera della mitologia dell'Iran e la cultura: le storie
infinite della creazione, il simorgh, il dragone, Fereydoun e Zahhak… Però mi
sono dovuto rendere conto che il mio
paradiso non esisteva più. La sorgente era inquinata ed il fiume non
aveva più pesce. Costruzioni e ville deturpano il paesaggio, l’hanno reso
irriconoscibile. Ho deciso, così, di “ricostruire” il mio paradiso, scolpendo
lungo il fiume , sulle rocce piccole o grandi, i pesci. Mi piace credere che
questi siano vivi e nuotino contro
le maree. Secondo la filosofia, il pesce che
nuota controcorrente, rappresenta la libertà, quello che la segue è un pesce
morto.
E i giovani iraniani sono
pesci vivi che il potere vuole che diventino pesci
morti?
Non sono pesci morti perché fanno
la rivoluzione, si rivoltano, saltano fuori. In ogni modo, il mio lavoro è
esoterico, non politico, tant’è che ho creato una rete internazionale la
MysticalArt.net che raccoglie gli artisti di ogni nazione( tedeschi, indiani,
ungheresi, italiani, inglesi, canadesi, svedesi…) che lavorano con il popolo,
organizzazioni varie, musei, gallerie, centri di studi iraniani sul globo,
sviluppando esperienze artistiche con loro. Noi speriamo che questa mostra,
anche virtuale- credo che Internet sia un fiume vivo dove possano nuotare in
libertà tanti pesci, cioè tanti giovani artisti- riesca a creare uno spazio e un
dialogo tra le nazioni
Secondo noi lei ha un merito
straordinario. Ignorando quelle che sono le prescrizioni coraniche riguardo alle
donne e all’arte, in generale, ha anche fondato la MITHRA GALLERY e l’ANAHITA
GALLERY che affondano le loro radici nella vostra antica cultura parsa .
Ci vuole spiegare
cosa sono?
MITHRA o (MEHR) è il dio della
luce e della gentilezza. Egli lottò simbolicamente contro l'oscurità ed il
cattivo potere. Molto artisti contemporanei attingono le loro idee dai poemi
epici, ed espandono il loro
significato simbolico e spirituale. Simboli Mitologici sono soggetti che possono
essere visti in molti lavori artistici e contemporanei che vengono mostrati
nella Mithra Gallery. Invece nella ANAHITA GALLERY, sono
raccolti le riflessioni dell’arte simbolica sulle donne, ma anche di quella
contemporanea.
Ci dice chi è
Anahita?
ANAHITA o (NAHID) è il nome
della dea della fertilità. Nel
periodo antico si ritenne vero che lei fosse la dea di tutte le acque sulla
terra e la fonte dell'oceano cosmico. E’ considerata la fonte della vita,
purificando il seme di tutti i maschi e gli uteri di tutte le donne, e pulendo
il latte nelle mammelle di tutte le madri (Curtis, 1993). I mistici mostrarono
soprattutto interesse nella donna adorata. Nella poesia dei Sufi che è una
lingua estremamente tecnica dell’amore, la donna è un simbolo delle realtà
divine. La bellezza di una bella
faccia è un specchio nel quale noi possiamo osservare la bellezza del Divino.
Comunque nel recente femminismo, è
un importante problema. La riflessione di questo movimento globale può essere
vista nell’arte contemporanea. Nell’esposizione della Anahita Gallery, i
lavori non solo mostrano soggetti
femminili in stile simbolico ma anche soggetti di donna nell’arte
contemporanea.
Naturalmente, lei e i suoi
artisti, privilegiate altri soggetti altamente simbolici come le piante e i
fiori. Ce ne spiega qualcuno?
Nella cultura persiana, secondo la
mitologia di Zoroastro, il seme del primo uomo (Gayomart), crebbe come una
pianta che si trasformò nella prima coppia umana. La frutta dell'albero
simboleggia le razze dell’umanità e di come si sono espanse nel mondo.
Nei testi religiosi
zoroastriani, si ha menzione che i Giardini del Paradiso sono adornati con gli
alberi che fioriscono con mille colori, essendovi primavere eterne. Il cipresso, poi, è un antico simbolo ariano
dell'immortalità(per questo fa corona nei cimiteri?) e fu considerato
specialmente sacro, un simbolo di Ahura, Mazda(il dio della luce dell’antica
religione parsa).La rosa è un simbolo del sole. Nella religione manichea( un
‘altra presenza culturale nell’Iran antico) il Regno, che si accende di luce e
di oscurità, del principe buono o cattivo, è simboleggiato da due
alberi della vita e della morte. L'Albero della vita è decorato da tanti colori,
è bello ed illuminato con tutte le buone cose. Ovviamente, i nomi di alcuni
alberi simbolici delle antiche
credenze parse, sono menzionati nel Qur'an Santo. Il Profeta dell’Islam,
Muhammad, nel suo viaggio al Cielo vede due alberi, nel paradiso e nell’inferno. Uno degli
alberi era quello della Vita, un grande albero con rami di smeraldo e perle
carico di frutta di qualunque genere e di fiori squisiti. Secondo la tradizione
islamica, l’albero della vita, è in paradiso. Dio lo piantò con la sua propria
mano e inspirò il suo spirito in lui. Questo albero simbolico, nel suo aspetto
di macrocosmo, è una metafora del cosmo. In alcuni poemi sufici, il giardino simboleggia,
anche, lo stato dell'estasi del cuore. Per il mistico, l’albero configura
l’Unità, e i fiori indicano la molteplicità. Secondo la dottrina dei Sufi, il
mondo intero è gioioso a causa della Sua presenza. La Primavera è espressa come l'estasi che
allieta lo stato spirituale. Per i Sufi l'albero di cipresso è un importante
simbolo, perché rimane verde e mantiene la freschezza sostanziale, rassicurante.
Esso significa l'interezza potenziale. Biologicamente, è un albero che contiene i principi maschili
e femminili al suo interno ed
appare nell’iconografia frequentemente. Nella poesia dei Sufi, la bellezza del corpo
dell'adorato è personificata come un albero di cipresso.
In molti poemi sufici, i fiori
avevano significato religioso: essi sono
anche simboli dell'adorazione e dei costumi puri. In uno dei rami della
Mysticalart. Net, vi è la presentazione simbolica del giardinaggio, degli
alberi, come fioriscono nell’arte contemporanea.
Lei è un artista
instancabile: ha creato pure Paradiso.
Paradiso è una galleria permanente
ed un centro internazionale. Questo centro tenta di identificare ed invitare
artisti internazionali a creare ed esporre i loro lavori qui in Iran. Una delle
mete principali di questo centro è creare la pace e l'armonia tra le creature
umane e la natura, offrendo agli artisti l’occasione di avere un impatto
internazionale sulla scena dell’arte. Questo centro è localizzato nel " Giardino
di Paradiso”, adiacente a Golpar Spring nel villaggio di Poloor. Ciascuno si può
informare sull’arte iraniana e contemporanea dall'Iran in tutto il mondo.
Include notizie selezionate che concernono l’arte iraniana e presenta movimenti
internazionali e lavori di giovani artisti dell'Iran. Usando gallerie virtuali,
sono esposti ritratti ed articoli, arte iraniana insieme ai lavori artistici e gioiosi di artisti
contemporanei. La maggior parte delle informazioni saranno pubblicate sul web in
persiano ed inglese. Noi speriamo che l'esposizione e la presentazione di questi
lavori creeranno un spazio per un cambio culturale e più tolleranza tra i
popoli.
PAROLE
PER CAPIRE
Ahmad
Nadalian
Nato nel 1963 in Iran(Sangsar), si
è diplomato all’Accademia di Belle Arti alla Tehran University ed è dottore di
Ricerca in Filosofia e Arte
all’University of Central England(UCE). Ha allestito 12 esposizioni personali ed
ha partecipato a più di 50 mostre collettive.
Vive con la moglie ,il figlio e la
madre che partecipano attivamente alle sue performances sulla Body Art, nel
villaggio di Poloor e ha inciso i suoi pesci lungo il percorso del fiume Haraz che scorre per 65 Km alle pendici
del monte Damavand, sulla strada per Amol.
Le pietre incise non saranno più
rimosse dal luogo di origine.
IRAN è uno dei paesi più ricchi di storia e di
cultura e lo spirito persiano sembra nutrito di una spiccata sensibilità per il
bello, che si è espressa nelle più
varie forme d'arte. Esiste così un repertorio ricchissimo di poesia, di pittura
(essenzialmente miniatura
e calligrafia),
architettura (Isfahan), che
obbediscono a criteri stilistici assolutamente originali, accanto al quale
occorre ricordare i prodotti di un artigianato fiorentissimo che nell'intarsio
del legno, ma soprattutto nella creazione di tappeti
spettacolari raggiungono una qualità artistica che desta l'ammirazione nel
mondo.
PROBLEMI
Il contatto dell'Europa con il
mondo orientale è stato sempre ostacolato da una serie di difficoltà obiettive,
dovute ad una diversità di fondo nella concezione del mondo che si dispiega in
religioni, lingue, abitudini non sempre facili da avvicinare per l'uomo
occidentale. Per meglio comprendere l'arte e, soprattutto, la poesia persiana, è
necessaria un'accurata conoscenza della storia, delle religioni e della lingua
di quel paese, il farsi. http://www-leland.stanford.edu/~yuri/Omar/omar.html .
Internet, per le sue
caratteristiche specifiche di universalità, offre oggi un'occasione preziosa per
accostarsi a mondi altrimenti molto lontani, offrendo l'aiuto prezioso nel
reperimento di materiali i più disparati. Iran Poetry dà l'opportunità di leggere i più
celebri testi della letteratura persiana sia in persiano che in alcune pregevoli
traduzioni inglesi . Iran
recipes è il miglior sito dedicato alla cucina
persiana.
UN PO' DI STORIA
Alla civiltà dei Medi che ebbe
inizio nel VII-VI sec. a.C.
successe il regno che Ciro il Grande fondò nel 558 a.C. e che i suoi successori
Dario I e Serse resero il più vasto degli imperi dell’antichità, giungendo fino
all’India a oriente e al Mar Egeo a occidente. Sotto il dominio persiano cadde
anche l’Egitto mentre Persepoli diveniva il cuore dell’impero. Sconfitto Serse
dai Greci a Maratona (490 a.C.), il Paese subì la conquista di Alessandro Magno
che celebrò a Persepoli i primi matrimoni misti (ragazze del luogo con i suoi
soldati) Dal 224 al 638 d.C. in Persia dominarono i Sasanidi che, nella politica
come nella cultura, si richiamavano alla passata grandezza. Shapur I continuò la
secolare guerra contro l’Impero romano che la nuova dinastia persiana aveva
ereditato dai Parti, guerra che proseguì con alterne vicende anche quando
all’Impero romano si sostituì quello bizantino. Alla morte di Cosroe I, lo Stato cominciò a disgregarsi mentre
s’affacciava nella regione una nuova potenza, quella degli Arabi.
Gli Arabi dominarono la Persia per
quasi 600 anni e tutto il Paese abbandonò la religione zoroastriana per
l’islamismo. Nel corso dei secoli il potere passò ai Selgiuchidi, ai Safavidi,
agli Zand e ai Cagiari fino a che, nel 1926, Reza Khan fondò la dinastia dei
Pahlavi. Dopo la Seconda Guerra mondiale lo scià Reza Khan fu esiliato e al
trono salì il figlio Mohammed Reza che, assunto il potere assoluto, decise di
allinearsi ai paesi occidentali avviando l’Iran verso una rapida
modernizzazione. Lo sperpero di enormi ricchezze, il regresso dell’economia,
l’imposizione di norme antipopolari, la repressione sempre più brutale
accelerarono la caduta dello Scià che abbandonò il Paese il 16 gennaio 1979. Il
1° febbraio dello stesso anno tornò in Iran, accolto da una folla entusiasta di
milioni di sostenitori, l’ayatollah Khomeini che fondò una Repubblica islamica
retta dal clero. Durante il suo governo l’Iran dovette affrontare, da un lato,
lo scontro con gli Stati Uniti (assalto all’ambasciata di Teheran), dall’altro
la terribile guerra con l’Iraq che costò quasi un milione di morti. Alla morte
di Khomeini fu eletto presidente il capo del parlamento Rafsanjani che riuscì
nel tentativo di far riconquistare all’Iran una certa stima in Occidente.
Attualmente è al governo il moderato Khatami, ma il Capo Supremo è Khamenei che
reprime qualsiasi anelito alla libertà, intesa come acquisizione di diritti
umani sanciti universalmente.
COSTITUZIONE
Lo Stato iraniano si articola in:
Parlamento, Consiglio dei Guardiani e Presidente della Repubblica. Il Parlamento
(Majlis) è formato da esperti islamici e capi musulmani provenienti da ogni
parte del Paese affiancati da un rappresentante della comunità ebraica, uno
della comunità zoroastriana e due rappresentanti della comunità dei cristiani
armeni.
Compito del Parlamento è approvare
leggi e decisioni economiche. La Majlis è retta dal Capo Supremo che di fatto
detiene tutto il potere: può dichiarare la guerra o stipulare la pace, scegliere
il capo delle Forze Armate e addirittura impedire l’elezione del Presidente.
Attuale Capo Supremo è Khamenei mentre il primo Capo Supremo fu l’ayatollah
Khomeini. La Majlis è eletta dal popolo ogni 4 anni che può scegliere tra un
gruppo di candidati selezionati prima delle elezioni.
Secondo organo dello Stato è il
Consiglio dei Guardiani composto da 12 giuristi ed esponenti religiosi musulmani
di primo piano che hanno il compito salvaguardare le leggi dell’Islam e farne
rispettare i valori. Il Presidente della Repubblica, scelto fra 4 candidati,
viene eletto ogni 4 anni; ha il compito di eleggere e dirigere il Consiglio dei
Ministri. Attuale Presidente della Repubblica è Khatami. Amministrativamente
l’Iran è diviso in 26 province controllate da un
generale-governatore.
Attualmente è al governo il
moderato Khatami che cerca di coniugare il vecchio regime teocratico a forme e
valori democratici, aprendosi agli scambi economici e culturali con
l’occidente.
FESTIVAL E TRADIZIONI POPOLARI
Per la maggioranza degli iraniani
la più importante ricorrenza non religiosa dell’anno è il No Ruz, il capodanno
persiano (21-24 marzo). Altre feste civili sono l’11 febbraio (anniversario
dell’avvento al potere di Khomeini), il 20 marzo, il 1° aprile (festa
nazionale), il 2 aprile, il 4 giugno (anniversario della morte di Khomeini), il
5 giugno (anniversario dell’arresto di Khomeini), il 28 giugno e l’8 settembre
(Giorno dei martiri della rivoluzione). Vengono osservate le festività islamiche
quali la fine del Ramadan, il Giorno della nascita del profeta Maometto e
l’Anniversario del martirio di Hosein festeggiato con rappresentazioni
drammatiche di carattere religioso. Tutte seguono il calendario lunare islamico
il che significa che cadono ogni anno in momenti diversi.
RELIGIONE
In Iran è preponderante una forma
particolare di Islam, che si chiama Sciismo, tradizionalmente molto chiusa che porta con sé un sottofondo legato ad
un senso di oppressione: gli stessi Sciiti spesso si rappresentano come
"vittime". Durante e dopo la rivoluzione questo sentimento si trasforma
nell'articolazione di un discorso comune degli "oppressi" che porta con sé un
progetto politico e sociale di rivendicazione.
Lo sciismo però è anche una
corrente che pone un marcato accento sulla razionalità e sull'interpretazione
della legge nel contesto musulmano. Nell'Islam le gerarchie esistenti dipendono
in parte dal consenso e in parte da legittimità acquisite, ma non c'è mai un
controllo totale dell'interpretazione delle norme religiose: ecco che gli Sciiti
diventano abilissimi "manipolatori" dell'uso della legge(come Khomeini).
Un
altro aspetto essenziale per capire che cosa si intende per modernità politica
iraniana, è il pragmatismo di queste tradizioni religiose. Anche qui di solito
si proietta un'idea di estrema rigidità dell'Iran, come se la legge religiosa
imponesse una grande staticità sociale, con regole scritte che si ripetono
sempre uguali a loro stesse. In realtà il sistema giuridico è tale da permettere
una grande elasticità e capacità di adattamento alle nuove situazioni che si
possono presentare, e questo indubbiamente è stato uno degli elementi di
successo dello sciismo in Iran.
LINKS
http://www.iranvision.com/www.IranVision.com in lingua inglese; ottimo sito di storia e cultura
iraniana.
http://www.iranonline.com/www.iranonline.com in lingua inglese; sito di storia e cultura iraniana.
http://www.netiran.com/www.netiran.com in lingua inglese; sito informativo ricco di notizie
pratiche.
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responsabilità degli articoli e delle informazioni è tutta ed esclusiva dei
rispettivi autori. «GRILLOnews» ospita volentieri ogni opinione e si assume la
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anche l'archivio di tutti i numeri della newsletter http://digilander.libero.it/ilgrilloparlantevr/ . Inoltre potete leggere gli ultimi tre numeri della
newsletter pubblicati nel sito dell'Associazione
Altravicenza www.altravicenza.it e in
quello dell'associazione ARCI di Verona http://www.arci.verona.it .
@@@ ARRIVEDERCI
AL 13 LUGLIO 2003 @@@