24/02/03 - Verona - Stranieri a Verona
Il Gruppo Missionario di San Massimo (VR) e il gruppo Teatro San massimo, in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano di Verona e il Centro Pastorale Immigrati organizzano un ciclo di incontri culturali dedicati ai temi dei rapporti con gli stranieri. Lunedì 24 febbraio, alle ore 20,45 presso il Cinema teatro San Massimo si terrà una tavola rotonda sul tema: «La Presenza di extracomunitari a Verona e a San Massimo. Situazione generale. Relatori: Tito Brunelli (Assessore), Jean Pierre Piessou dell'Ufficio Immigrazione CISL. Modera l'incontro il giornalista Ugo Piccoli.
24/02/03 - Verona - Prima che sia notte
Il CIRCOLO PINK, Centro di cultura e iniziativa gay/lesbica/bisessuale e transgender di Verona, Circolo Arci Nuova Associazione Verona http://www.circolopink.it promuove la visione del film "PRIMA CHE SIA NOTTE" di Julian Schnabel, con Javier Bardem, Sean Penn, Johnny Depp (USA 1999), LUNEDI 24 FEBBRAIO alle ore 21.00. Il Circolo Pink si trova in Via Scrimiari 7, a Verona, Tel e Fax 045 8065911.
24/02/03 - San Bonifacio (VR) - Libri infiniti 2003
L’Assessorato alla Cultura di San Bonifacio in collaborazione con la Fondazione AIDA, la Regione veneto ed il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale promuove, all’interno del palinsesto culturale “Libri infiniti 2003” l’incontro con Margherita D’Amico, scrittrice che ha pubblicato alcuni racconti per ragazzi ed autrice di romanzi. La manifestazione si terrà lunedì 24 febbraio alle ore 16,30 presso la Sala Civica Barbarani di San Bonifacio. Per informazioni: 045 7611163
24/02/03 - Schio (VI) - Parliamo di Palestina, con Heyam Boshnaq
L’ASSOCIAZIONE PER LA PACE-DONNE IN NERO di SCHIO informa che per continuare a parlare di PALESTINA e in particolare di JENIN con chi vive in prima persona l'occupazione israeliana e costruire insieme relazioni per superare il conflitto nel riconoscimento reciproco del diritto alla sovranità, alla libertà per due Popoli, due Stati, INVITIAMO LA CITTADINANZA e in particolare gli STUDENTI ad un incontro con: HEYAM BOSHNAQ, studentessa universitaria palestinese di JENIN, volontaria del Medical Relief Committees (Comitati locali di assistenza sociosanitaria che operano accanto alle strutture istituzionali dell'ANP per far fronte all'attuale situazione di emergenza). L’incontro si terrà LUNEDI' 24 febbraio alle ore 20.30 presso l’AULA MAGNA della SCUOLA MEDIA FUSINATO di SCHIO (VI). Nel corso della serata sarà lanciata la CAMPAGNA PER LA RACCOLTA FONDI organizzata dalle Donne in Nero in collaborazione con le Associazioni di donne Palestinesi per le donne del Campo profughi, per le studentesse universitarie e l'imprenditoria femminile di JENIN. Chiediamo ai Gruppi , Sindacati e Associazioni in indirizzo l'adesione , la divulgazione e la partecipazione a questo importante incontro. Chiediamo agli insegnanti di farsi promotori dell'iniziativa con gli studenti delle scuole superiori per invitarli a partecipare. Per adesioni e ulteriori informazioni : Associazione per la Pace, Odilla Dal Santo, tel.fax 0445 512634.
25/02/03 - Cà degli Oppi (VR) - Referendum Articolo 18
Martedì 25
FEBBRAIO, alle ore
20,45 a CA' DEGLI OPPI (Vr) presso il locale teatro, Rifondazione Comunista
organizza un incontro sul REFERENDUM ARTICOLO 18, il referendum dell'opposizione.
Interverrà: RENATO PERETTI, membro della segreteria provinciale
PRC.
25/02/03 - Vicenza - «2003: odissea degli spazi»: il Teatro-Legislativo di Boal
”2003: odissea degli spazi” tecniche di partecipazione cittadina alla cosa pubblica: Teatro-Legislativo e bilancio partecipativo applicate al problema degli spazi di aggregazione in Vicenza. Il Gruppo di Teatro dell’Oppresso di Vicenza e “Giolli” - Centro Ricerche sul Teatro dell’Oppresso e la Coscientizzazione, organizzano la seconda tappa di approfondimento di “Camera in Piazza”. Martedì 25 febbraio 2003, dalle ore 20,45 alle 23,00 presso il Patronato Leone XIII, Via Vittorio Veneto, 1 – Vicenza. Si tratta di un uncontro per conoscere il Teatro-Legislativo di Augusto Boal, (regista brasiliano, inventore del metodo Teatro dell’Oppresso e collaboratore al bilancio partecipativo nel Comune di Porto Alegre e Sant’André); avviare un processo di ricerca-azione sul tema degli spazi in Vicenza. CONTIAMO SULLA VOSTRA PARTECIPAZIONE. Per informazioni: Marta Fracasso 347 1600273 oppure m.brondino@cisl.it
Un'ampia maggioranza degli italiani
e degli europei è contraria alla guerra contro l'Iraq e al coinvolgimento del
nostro paese nel conflitto; tuttavia buona parte dei mass-media in maniera
subdola e insistente continuano a ritenere la guerra l'unica alternativa
possibile. Non è così. Servono più forza e più intelligenza per fare la pace che
per fare la guerra. Se è vero che il tema della guerra all'Irak assume un
rilievo tale da toccare lo spirito dei tempi; se gli eventi dei prossimi mesi
possono influenzare un nuovo ciclo storico per il mondo intero, allora il nostro
comune NO ALLA GUERRA può e deve diventare la grande occasione di un cambiamento
radicale di orizzonte, la premessa di una storia nuova, dalla quale la guerra
sia cancellata. Guardiamoci dunque dal banalizzare questo momento storico. Al
contrario rafforziamo culturalmente la nostra scelta di pace, mettiamole tutti i
pilastri necessari, cerchiamo nuovi e più forti argomenti per fermare la guerra
e per abbattere ogni dittatura che, come quella di Saddam, è di ostacolo
allo sviluppo civile dei popoli.
Per questo la società civile rezzatese, raccogliendo gli appelli e
l'impegno di molte organizzazioni a sostenere la pace con ogni mezzo, nel
rispetto dello spirito e del dettato della nostra Costituzione, invita tutti
coloro che sono contrari alla guerra come mezzo di soluzione dei conflitti tra i
popoli e che rigettano ogni forma di violenza e terrorismo a prendere parte al
FORUM CIVICO PER LA PACE martedì 25 febbraio alle ore 21 Teatro Comunale CTM
Rezzato (BS). Aderiamo alla campagna Pace da tutti i balconi! esponendo la
bandiera multicolore inventata da Aldo Capitini in occasione della prima Marcia
della pace Perugia-Assisi del 1961. Rendiamo il più possibile visibile il nostro
NO alla guerra, il SI' alla pace costruita con la forza del dialogo e
l'autorevolezza della comunità internazionale. Le bandiere sono in vendita
presso la Bottega del commercio equo e solidale in Piazza Romiglia a Rezzato.
L'iniziativa è promossa da: Rezzato Democratica - Nonsolonoi - Acli – Arci - SPI
CGIL Parrocchie SS Pietro e Paolo, S. Giovanni Battista, S. Carlo Borromeo -
Agesci - Cooperativa di consumo - Circolo Culturale Pier Paolo Pasolini - Gasp -
Azione Cattolica - Voce e Dono - Bambine e bambini del mondo ONLUS - FNPCISL -
UILP - Auser orti - Caritas migranti.
Il COORDINAMENTO DEI DOCENTI DI
VERONA per la scuola pubblica si incontrerà MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO alle ore
16.00 presso il Liceo Scientifico Galilei di Verona. Nel corso dell’incontro si
parlerà di PROFESSIONE DOCENTE, in vista del dibattito previsto per
martedì 4 marzo sul tema "Insegare oggi. Professione docente: realtà e
prospettive". Per informazioni:
m.icarelli@libero.it
MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO 2003 alle ore 20.30, presso il Cinema-Teatro Ferrini di Cologna Veneta (VR) avrà luogo la manifestazione " Voci di pace" , serata di musica e riflessione sulla pace. Interverrà con la sua testimonianza Lisa Clark, di Beati i Costruttori di pace e Pax Christi. In veste di interprete ha preso parte a numerose missioni di pace promosse da varie organizzazioni. Parteciperanno inoltre con i loro canti i Cori " Anni d'argento", " Scaligero", "del Duomo", quello dei ragazzi della parrocchia e della locale scuola media. Nel corso della serata saranno disponibili le bandiere della pace da esporre ai balconi.
L'Associazione Culturale
Moscacieca ha deciso di "aprire" ed allargare le riunioni organizzative a
tutti coloro che avessero voglia di farsi coinvolgere più attivamente nelle
attività da proporre. Per questo mercoledì 26/02/2003 invitiamo
gli interessati a partecipare alla riunione di Moscacieca che si terrà
presso il centro sociale di via Rinaldo a Villafranca per visionare il
film: "Prima della pioggia" (Po Dezju), Macedonia/GB/Francia 1994, di
Milcho Manchewski, che ci servirà da stimolo/approfondimento alla tematica "Il
Viaggio": l'argomento di discussione di questo periodo che potrebbe essere anche
il tema per una prossima serie di incontri o manifestazioni, aperte a tutti,
organizzate dall'associazione. Il ritrovo è alle ore 20.45 all'ex CI.RI.CU.PE.
Per informazioni: info@moscacieca.org
NOI
E GLI "ALTRI"... QUELLI "DIVERSI" DA NOI è il tema degli incontri formativi,
promossi dalla Caritas vicentina e rivolti ai giovani dai 18 ai 30 anni, che si
tengono dalle ore 20.30 alle 22.30 presso la sede della Caritas, in Contrà
Torretti 38 – Vicenza (tel. 0444 304986). Mercoledì 26 febbraio si parlerà della
Predestinazione, esperienza del limite e della morte: "Ho perso un amico. Non se
lo meritava di morire così! E se poi non ci fosse niente?", con don Giovanni
Sandonà, direttore della Caritas
vicentina.
CGIL, CISL e UIL di Vicenza, con il patrocinio del COMUNE DI SCHIO, organizzano un incontro sul tema: LA DEMOCRAZIA POSSIBILE, le nuove forme della partecipazione: dalla Carta del Nuovo Municipio al Bilancio Partecipativo. Interverranno: Giuseppe CACCIA, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Venezia, Anna MARSON, Docente di Pianificazione Ambientale IUAV Venezia, Franca PORTO, Stefano CECCONI, Riccardo DAL LAGO Dirigenti sindacali. L’incontro si terrà a SCHIO (Vi) mercoledì 26 febbraio alle ore 20,30 presso Palazzo Toaldi Capra (via Pasubio). ADERISCONO: Alto vicentino Social Forum, Associazione Il mondo nella città, Associazione per la pace, Cineforum Alto vicentino, Coordinamento Nord Sud Alto vicentino, Giustizia e pace di San Vito di Leguzzano.
27/02/03 - Verona - Incontro del «Coordinamento veronese contro la guerra»
Coordinamento veronese contro la
guerra organizza un incontro organizzativo, giovedì 27 febbraio alle ore 21.00
presso la Sala Comboni c/o Missionari Comboniani - Vicolo Pozzo 1 – Verona.
All'ordine del giorno i seguenti punti: organizzazione di una serata /
spettacolo per la pace, da tenersi a Verona; ideazione e organizzazione di
Azioni Dirette Nonviolente, da attuare in caso di guerra. Sono invitate le
associazioni aderenti al Coordinamento e quanti, anche singolarmente, vogliono
impegnarsi sul versante della pace. Per informazioni: stefanoguffanti@libero.it
27/02/03 - Villafranca (VR) - Turismo Responsabile: Nicaragua / 2
Circolo Fagiani nel mondo e il COORDINAMENTO TURISMO RESPONSABILE VERONA in collaborazione con LA BUONA TERRA presentano: «TURISMO RESPONSABILE… un altro modo di viaggiare è possibile. Diaporacconti di viaggio». Giovedì 27 febbraio si parlerà del NICARAGUA, alle ore 20,45 presso LA BUONA TERRA, Via Custoza 32/b a VILLAFRANCA (VR). Fare “Turismo responsabile” significa viaggiare con il massimo rispetto dell’ambiente e delle culture locali creando nuove opportunità di lavoro ecologicamente sostenibile ed economicamente eque. Significa anche e soprattutto incontrare luoghi e persone in modo diverso… Aderiscono al Coordinamento: Nigrizia, Coop. La Buona Terra, Legambiente, Coop. Azalea, Amici della Bicicletta, MLAL, Coop. La Rondine, Ass. Planet Viaggiatori Responsabili, Agenzia Planet viaggi Verona e Agenzia viaggi Soluzioni Verona. INGRESSO GRATUITO, BEVANDA CALDA e piccoli assaggi equosolidali. Liberamente ispirati alla cucina del paese presentato e offerti da LA BUONA TERRA. Per informazioni: Circolo Legambiente “Fagiani nel mondo” Via Casette di Camacici 3/4 - 37057 San Giovanni Lupatoto (VR), Tel. 045 549841 – http//wed.tiscali.it/fagianinelmondo/ - e.mail fagianinelmondo@libero.it
27/02/03 - San Bonifacio (VR) - Dante e la trilogia di Cacciaguida
L’Università degli Studi di Verona e
il Centro Scaligero Studi Danteschi promuovono una serie di incontri sulla
figura ed opere del grande cantore italiano, che si tengono presso la Sala
Civica Barbarani di San Bonifacio, con inizio alle ore 15,30. Giovedì 27
febbraio la professoressa Albertina Cortese interverrà su «La trilogia di
Cacciaguida, nel Paradiso».
27/02/03 - Vicenza - Si parla di bilancio partecipativo con Allegretti, Amura e Gelmini
Giovedì 27 febbraio alle 20,30 presso il Teatro S. Marco di Vicenza si terrà una serata dedicata al Bilancio Partecipativo. Saranno presenti, nelle vesti di relatori, due assessori al Bilancio Partecipativo, Salvatore Amura di Pieve Emanuele (MI) e Marco Gelmini di Piacenza, che porteranno la loro esperienza pratica ed uno studioso specializzato sul Bilancio Partecipativo dell'Univiversità di Firenze, il professor Giovanni Allegretti e, probabilmente, anche il Sindaco di Piacenza, Roberto Reggi. Per informazioni: info@verademocrazia.it
27/02/03 - Vicenza - Presidio davanti alla caserma Ederle
Per dire NO alla alla guerra in Iraq, iI Coordinamenti Vicenza Contro la Guerra e Veneto contro la guerra promuovono tutti i giovedì, dalle ore 20 alle 22 un presidio settimanale davanti alla caserma Ederle in viale della Pace (Vicenza).Per informazioni: 3406874793, noallaguerra@libero.it - sparta@libero.it www.venetocontroguerra.net
27/02/03 - Noventa Vicentina (VI) - Incontro con Luigi Sandri e presentazione del suo libro
Giovedì 27 febbraio a NOVENTA VICENTINA, alle ore 20.45 i DS del Basso Vicentino, CGIL, Emergency Gruppo Yerva Mate, la Libreria Athena organizzano un incontro pubblico sul tela: “Tentazioni di guerra e voglia di pace tra Gerusalemme e Bagdad”, presso la Saletta Teatro Modernissimo. Relatore sarà il Luigi Sandri, autore del libro "Città santa e lacerata" (Edizioni Monti), giornalista, ex-corrispondente dell’ANSA a Tel Aviv, vaticanista dell’Ecumenical News International di Ginevra, de “L’Adige di Trento”, de “Il Mattino di Bolzano” e della rivista “Confronti”. Moderatore: il professor Antonio Zulato, docente di Storia e Filosofia - al Liceo Masotto di Noventa Vicentina, esperto in Istituzioni e tecniche di tutela dei diritti Umani.
27/02/03 - Castelfranco Veneto (TV) - Incontro con Carla Ravaioli
Il Circolo Culturale OFICINA di BUENAVENTURA, Cittadini e cittadini per la pace, UDS di Castelfranco Veneto (TV) presentano: "Perché un altro mondo è necessario?", interrogativi e risposte ai problemi della Globalizzazione. Presentazione del libro "Un altro mondo è necessario" di Carla Ravaioli (Editori Riuniti). Sarà presente l'autrice L’INCONTRO PUBBLICO ad INGRESSO LIBERO si terrà giovedì 27 febbraio alle ore 20.45 presso il Circolo Culturale OFICINA di BUENAVENTURA, Via Circonvallazione Ovest 23, a Castelfranco Veneto (TV) Info: 338.9938222 www.buenaventura.it . CARLA RAVAIOLI è scrittrice e giornalista. Collaboratrice di varie testate radiotelevisive tra cui TV7. Relatrice al Forum Sociale Europeo di Firenze. Collabora e scrive su "il Manifesto", "La rivista del Manifesto" e "Critica Marxista". E' stata parlamentare indipendente di sinistra (non è mai stata iscritta ad un partito) e attualmente è componente della presidenza della "Associazione per il Rinnovamento della Sinistra".
27/02/03 - Venezia - Carnevale Ettnic@ / 1
GIOVEDI’ 27 febbraio dalle ore 23.00
alle 4.00, “La festa del Sud Italia” con i Chilli Band (Campania, Puglia,
Calabria) gli Opa Cupa (Salento, Albania, Macedonia, Bulgaria), & DJ
Stramonium (Puglia) Ad animare la prima vera nottata di Carnevale, il giovedì
grasso, una festa sincretica in grado di ricreare, attraverso i virtuosi
musicisti della Chilli Band il
magmatico e immaginario luogo della fusione tra i ritmi delle tarantelle e della
musica popolare del meridione con le musiche dell’Est Europa degli Opa Cupa. La migliore
rappresentazione della grande vitalità nella ricerca della contaminazione e
sperimentazione della musica del sud Italia con le culture musicali del
mediterraneo già incontrate in un passato non lontano. La festa sarà prepotentemente presente
così come lo saranno le scene di
danze irrefrenabili e di gruppo, i suoni più contemporanei della musica etno
trance del Dj Stramonium e le
immagini e le ambientazioni video che renderanno il padiglione Italia un “non
luogo” gioioso e caldo sospeso nel tempo
e nello spazio. La manifestazione di terrà presso il Padiglione Italia
dei giardini della Biennale (Venezia). Ingresso libero, per informazioni
visita il sito ufficiale di ettnic@ www.mediaculture.it
28/02/03 - San Bonifacio (VR) - La montagna che sta dentro di noi
La sezione del Club Alpino Italiano di San Bonifacio organizza un incontro con Claudio Moretto sul tema: «La montagna che sta dentro». L’autore ci guiderà, attraverso la sua personale esperienza, alla ricerca di quella montagna che sta dentro a ciascuno di noi, risvegliando emozioni e sentimenti che nessun luogo, al di là delle montagne, riusciamo a sentire così vive dentro di noi. L’incontro si terrà oggi, 28 febbraio, alle ore 21 presso la Sala Civica Barbarani di San Bonifacio. Ingresso libero.
28/02/03 - San Bonifacio (VR) - Le vertigini
Proseguono gli incontri culturali promossi a San Bonifacio dall’Associazione Anziani Sambonifacesi, che si svolgono presso la sede di Corso Venezia (a fianco della Casa della Giovane) con inizio alle ore 15,30. Venerdì 28 febbraio, il dottor Antonio Giavarina terrà una relazione sul tema: «Le vertigini».
28/02/03 - Vicenza - La cultura e la politica nella Vicenza contemporanea
Venerdì 28 febbraio a VICENZA, dalle ore 16 alle 18, l'Auser organizza un incontro sul tema: «LA CULTURA E LA POLITICA NELLA VICENZA CONTEMPORANEA» presso l'Aula Francescana (Chiostro di S.Lorenzo). Interverrà Giuseppe Pupillo, Presidente Istituto Storico della Resistenza di Vicenza.
28/02/03 - Arzignano (VI) - Globalizzazione / 1
L'Istituto di Istruzione
Superiore “Leonardo da Vinci” di Arzignano (Vicenza), in collaborazione con
Informagiovani Arzignano,
Biblioteca Civica e Centro Territoriale di Formazione e con il patrocinio del
Comune di Arzignano, organizza una serie di incontri sul tema della
globalizzazione. Venerdì 28 Febbraio, presso la Sala Conferenze di Villa
Brusarosco (Arzignano), ore 20.30, Antonio Silvagni (Ist. “Leonardo da Vinci”)
parlerà sul tema: «Le parole della globalizzazione», mentre Claudia Longhi (Ist. “Leonardo da Vinci”)
interverrà su «Globalizzazione: evoluzione inevitabile, processo irreversibile o
scelta condivisa?». ENTRATA LIBERA. Per gli studenti che ne faranno richiesta è
previsto il rilascio di un attestato di partecipazione che potrà essere
valutato, ai fini del credito, dai Consigli di Classe. Per Informazioni:
Informagiovani di Arzignano, Tel. 0444.452867 ig@comune.arzignano.vi.it
28/02/03 - Saronno (VA) - Incontro sulla Finanza Etica
Venerdì 28 febbraio alle ore 21.00 presso l’Istituto Padre Monti di Saronno (VA), in via Legnani 4, si svolgerà un dibattito sulla FINANZA ETICA, organizzato da numerosi enti e associazioni saronnesi. Saranno presenti: Paolo Lambruschi (direttore del mensile Valori), Giampaolo Meneghin (coordinatore locale della Banca Popolare Etica), Giovanni Acquati (presidente di MAG2), ed Angelo Ricciardi (rappresentante della cooperativa XEtnica).
01/03/03 - Legnago (VR) - Fiaccolata per la Pace
Il Comitato per la Pace del Basso Veronese promuove una Fiaccolata per la Pace che partirà alle ore 17.30 dal piazzale della Chiesa di Porto di Legnago, per terminare in Piazza Garibaldi, a Legnago. All'arrivo sono previsti alcuni interventi e spazi musicali con bevande calde. Per informazioni lino_pironato@libero.it
01/03/03 - Nogara (VR) - Spettacolo degli «Operai del cuore» promosso da Amnesty International
SABATO 1 MARZO 2003 alle ORE 21.00 presso il TEATRO COMUNALE DI NOGARA (VR) la compagnia teatrale OPERAI DEL CUORE (Bergamo) presentano «BOIA CHI MOLLA», spettacolo promosso da AMNESTY INTERNATIONAL e patrocinato dall'Amministrazione comunale di Nogara. Lo spettacolo racconta l'iter per cui passa un condannato a morte, a partire dal processo per poi proseguire con gli avvocati d'ufficio, il processo d'appello, le visite dei parenti, le pratiche burocratiche ed infine l'esecuzione. Nel realizzare questo spettacolo sono stati utilizzati dati e notizie tratti dall'attualità e da archivi storici oltre che testi e testimonianze di condannati a morte. Il materiale raccolto è stato sviluppato cercando di sottolinearne gli aspetti più tragici ma al contempo più comici e grotteschi causa la loro assurdità di fondo. Compare così la lista infinita delle ragioni per cui si può essere condannati a morte in Cina, si possono ascoltare testimonianze di condannati a morte, il tutto inframmezzato da visite di turisti, avvocati pasticcioni, giornalisti e il circo dei mass media, la presenza costante dei boia... La scelta di fondo dello spettacolo è coraggiosa: affrontare il tema della pena di morte in modo tragicomico e grottesco, riportando la realtà per quello che è, e spingendo il pubblico a ridere di situazioni assurdamente reali per poi colpirlo allo stomaco con la crudezza dei fatti. Non è uno spettacolo contro la Pena di Morte, ma sulla Pena di Morte. Nel suo sviluppo lo spettacolo si incammina verso un finale tragico e molto forte emotivamente. Per realizzarlo è stato svolto un lavoro di ricerca sui diversi linguaggi teatrali scomponendoli e sovrapponendone i piani in modo asimmetrico: di conseguenza lo spettacolo si caratterizza per i continui cambi di genere e di ritmo, alternando momenti densi di forte vena comico grottesca a situazioni di elevata intensità emotiva. Per propria scelta la compagnia, nel caso di spettacoli organizzati per la sensibilizzazione sulla Pena di Morte, chiede solamente il rimborso delle spese. Ingresso: 5.00 euro, che verranno devoluti ad Amnesty International. Per informazioni contattate Amnesty International: 045/8001237 e/o visita il sito http://digilander.libero.it/biblionogara/
01/03/03 - Vicenza - Mercatino biologico
Sabato 1 marzo in Piazza delle Erbe
a Vicenza, dalle ore 8.30 alle 12.30, MERCATINO BIOLOGICO.Come ogni sabato
mattina i produttori biologici vi aspettano per farvi assaggiare frutta,
formaggi tipici, miele e altri prodotti dell'alveare, pane e prodotti da forno
provenienti da agricoltura biologica. Per informazioni: Coldiretti Vicenza -
Tel. 0444 238111-238139.
01/03/03 - Marostica (VI) - Capodanno tibetano
LO.SAR ANNO 2130, IL CAPODANNO
TIBETANO, Cena con “momo” tibetani, sabato 1 marzo alle ore 20,30 presso il
Ristorante “Roberta”, Via Panica (dopo il castello,a 100 metri dal
benzinaio) Marostica (VI). Nel corso della serata verranno proiettate
diapositive relative ai luoghi sacri della cultura tibetana, di Stefania
Marchesini. Esposizione inoltre di oggetti tibetani. Alle ore 19,30 ci sarà
una breve visita con meditazione al Centro Sherab Ling, con il monaco Jonathan
E. Per motivi organizzativi non potremo ospitare più di 50 persone (contributo
minimo 20 euro). Prenotazioni tel. 0424-470473. La festa non ha scopo di lucro
ma di raccolta fondi e promozione del Centro Sherab Ling di Marostica.
L’organizzazione è curata dall’associazione ”Referenti Diritti Umani per il
Tibet” via Fose – Marostica.
02/03/03 - Vicenza - Performance del comicoterapeuta, dottor Hunter Adams
I Dottor Clown dell'Ancis Aureliano
Onlus di Vicenza e del Piccolo Principe di Mestre ti invitano ad un incontro con
performance pubblica di Patchadams, presso la Sala Palladio (Fiera di
Vicenza - Uscita autostrada Vicenza-Ovest). Ingresso studenti: 10 euro; adulti:
15 euro. La manifestazione con il padre della comicoterapia si terrà domenica 2
marzo dalle ore 10 alle 13. Per prenotare il posto all'incontro con il
dottor Hunter Adams scrivere a dottorclownvicenza@libero.it
oppure telefonare a 3284167415. Gli interessati possono chiedere ai suddetti
recapiti informazioni in merito al Convegno Regionale sulle terapie del sorriso
che si terrà a Vicenza nei giorni 29 e 30 marzo. A Vicenza i dottor clown sono
presenti già da due anni, con una equipe di 15 medici formati dal Prof. Evaristo
Arnaldi Giovanni. “ Abbiamo invitato anche i nostri esperti in materia di
terapia dell'humor, la magicoterapia e la pat teraphy dell'università di Padova
e Bologna” spiega Araldi Giovanni. “L'obiettivo è fornire un servizio stabile e
di qualità a tutti gli ospedali del Veneto, specie nell'approccio con il
bambino, un paziente particolare dei nostri ospedali. Invitiamo la parte
politica perché si esprima ed eventualmente legiferi su questa questione.
Abbiamo a cuore il convegno nazionale che si terrà a fine novembre 2003 e per
questo ci si è confrontati per la presenza e l'appoggio del sottosegretario
Antonio Guidi”.
02/03/03 - Lonigo (VI) - Animazione in piazza con e per i bambini
Domenica 2 marzo, presso il Centro
storico di Lonigo (VI), dalle ore 15 alle 18, Carnevale Leoniceno con ANIMAZIONE
PER BAMBINI. Spettacolo di animazione per e con i bambini. Giochi, balli, musica
e tanto divertimento con l'High Promotion di Sandrigo. Info: www.highpromotion.it Ingresso libero Per
informazioni: Pro Loco Lonigo - Tel. 333 9696988
(Morena)
03/03/03 - Arco (TN) - La palla è rotonda. Lettere da bordo campo a un figlio adolescente
Giunto alla 32ma edizione, il Torneo
Beppe Viola rappresenta un appuntamento di primo piano nell’ambito del calcio
giovanile. Vi partecipano le più blasonate squadre italiane under 16, ma non
solo: quest’anno vi sarà anche la squadra danese del Copenhagen. Nell’ambito del
torneo un momento formativo è stato riservato ai genitori che seguono i figli in
attività agonistica (non solo il calcio), agli allenatori e dirigenti sportivi,
agli insegnanti ed educatori.
Nell’occasione verrà presentato il libro di Aldo Maria Valli, giornalista di
Raitre, pubblicato dall’editrice Monti con il titolo “La palla è rotonda.
Lettere da bordo campo a un figlio adolescente”. Il libro racconta storie di
personaggi, partite, gol, gioie, delusioni, fatti noti e sconosciuti. E tanti
problemi su cui riflettere: le spese folli, il ruolo della TV, il doping, la
gestione dei vivai, i palloni cuciti da piccole mani di bambini schiavi.
Messaggi in bottiglia, lanciati nel grande mare dell’adolescenza, dai bordi di
un campetto di periferia. L’appuntamento è fissato per lunedì 3 marzo alle ore
20.30, presso il Salone Municipale
del Casinò di Arco. Oltre all’autore parteciperà anche don Antonio Mazzi,
presidente della Fondazione Exodus, noto per la sua frequente presenza in TV, ma
soprattutto per l’impegno a favore del mondo giovanile più
disagiato.
04/03/03 - Verona - Incontro con Massimo Fini, autore de "Il vizio oscuro dell'Occidente"
La Federazione dei Democratici di
Sinistra di Verona (Sezione Centro) organizza per MARTEDI 4 MARZO alle ore 21.00 presso la sala dei Comboniani (a
Verona, quartiere s. Giovanni in Valle ) un INCONTRO-DIBATTITO con l’ autore
MASSIMO FINI - giornalista, scrittore che presenterà il suo ultimo libro dal titolo “IL VIZIO
OSCURO DELL’OCCIDENTE” Manifesto dell’ antimodernità (ED. Marsilio)
Introduce Renzo Magagnotti,
segretario della sezione centro. Tutti
sono invitati a partecipare al dibattito.
04/03/03 - Verona - «Insegnare oggi», seminario del Coordinamento per la scuola pubblica
Martedì 4 marzo, dalle ore 15 alle 18.30 presso L’ITIS “G. Marconi” (Piazzale Guardini 1 – Verona) si terrà un seminario regionale sul tema: “Insegnare oggi”, promosso dal Coordinamento dei Docenti di Verona per la scuola pubblica. Questo il programma dei lavori: ore 15, apertura con Illustrazione della “tesi”; ore15.30, interventi del Coordinamento dei docenti di Verona per la scuola pubblica e delle Associazioni professionali; ore 16.00, relazioni di GIANCARLO CERINI (CIDI Centro di Iniziativa Democratica dei Docenti) sul tema: “Insegnare oggi. La professione docente: realtà e prospettive”; DARIO MISSAGLIA (Segretario Generale della Federazione Formazione Ricerca della CGIL) sul tema: “Il lavoro che cambia nella scuola dell’autonomia”; ore 17.15, comunicazioni e dibattito; ore 18.30 conclusione lavori. Per informazioni: m.icarelli@libero.it
04/03/03 - San Bonifacio (VR) - Van Gogh all'Università popolare
L’Università popolare di Istruzione e Formazione organizza, martedì 4 marzo alle ore 15,30 presso la Sala Civica Barbarani (Via Marconi) di San Bonifacio un incontro sul tema: «Vincent Van Gogh: vita e opere» (con diapositive). Interverrà, nelle vesti di relatrice, la dottoressa Monica Saracino.
04/03/03 - Vicenza - Globalizzazione dal basso: cittadinanza attiva
Martedì 4 marzo, presso l’Istituto Missionari Saveriani di Vicenza (Viale Trento), dalle ore 17 alle 19, incontro sul tema: LA GLOBALIZZAZIONE DAL BASSO: CITTADINANZA ATTIVA, con Diego Marani. Costo dell'intero ciclo di incontri: Euro 30. Per informazioni sul programma: Centro Intercultura Unicomondo - Tel. 0444 316021.
04/03/03 - Arcugnano (VI) - Serata osservativa al telescopio
L’Osservatorio Astronomico di Arcugnano promuove, alle ore 20.30 una SERATA OSSERVATIVA AL TELESCOPIO, con Pierluigi Bruttomesso, Roger Grande, Gianni Ariot. Ingresso libero. Per informazioni: Gruppo Astrofili Vicentini - Tel. 0444 649513 (Graziano).
04/03/03 - Olmo di Creazzo (VI) - Turismo responsabile
Si terrà presso la Parrocchia di San
Nicola di Olmo di Creazzo, alle ore 20.45 un incontro sul tema del TURISMO
RESPONSABILE, incontro aperto con Massimo Zaccaria, consigliere di Unicomondo.
Ingresso libero. Per informazioni: Progetto Tanzania - Tel. 347
2623938
04/03/03 - Venezia - Carnevale Ettnic@ / 3
MARTEDI' 4 Marzo dalle ore 23.00
alle 4.00, “La festa Balcanica” & il rituale della Pizzica salentina
con gli Specimen (Salento), la Boban Markovic Orkestra i musicisti del fil
Underground di Kusturiza (Serbia) & Dj Stramonium (Puglia). Il rituale
salentino del sacrificio dell’inverno e’ la morte di Paulinu e la danza dei
coltelli, dove, il fantoccio che simboleggia l’aridità e l’infertilità della
stagione fredda viene arso per purificare attraverso il fuoco il passaggio ad
una nuova vita. Il momento è scandito dalle musiche ipnotiche e dalle
percussioni della pizzica salentina attorno alle braci ancora ardenti del
fantoccio della vecchia il gioco, la sfida ironica della competizione danzante
per il controllo del territorio e delle prede ha inizio attraverso il rito della
danza dei coltelli; la coreografia è un grande cerchio di musicisti (tamburelli
e organetti) all’interno del quale i Rom di Galatina si sfidano a coppie in una
guerra simbolica che imita la lotta di due tarantole. Dopo la parata che
accompagna i due rituali del profondo Sud d’Italia rappresentati da ben 19 tra
musicisti, artisti e danzatori salentini del gruppo Specimen di Lecce le
tradizioni musicali si mescolano e si contaminano e, dall’altra sponda
dell’Adriatico, si leva il coinvolgente ritmo delle fanfare balcaniche con 14
musicisti (la Boban Markovic Orkestra) che abbiamo visto e ascoltato negli indimenticabili film Underground e Arizona dream di Emir
Kusturica. L'unico regista dei sogni, il grande Federico, pensiamo non avrebbe
omesso di corredare un altro suo capolavoro con la musica dei nostri amici,
riproponendo le sue amate bande in una lettura contemporanea contaminata da
etnie, apparentemente tanto lontane, ma sempre più vicine. La manifestazione di
terrà presso il Padiglione Italia dei giardini della Biennale (Venezia).
Ingresso libero, per informazioni visita il sito ufficiale di ettnic@ www.mediaculture.it
05/03/03 - Verona - «La guerra vigliacca», recital dell'Iqbarteatro
“Uqbarteatro” nell’ambito delle Manifestazioni per l’8 Marzo organizzate dal Comune di Verona - Assessorato alle Pari Opportunità, promuove, mercoledì 5 marzo alle ore 21 presso il Teatro Camploy di Verona, il recital ininterrotto per attrici e coro teatrale “LA GUERRA VIGLIACCA”, dalla parte delle donne, dei bambini e degli uomini fuori dal coro; racconti, azioni,immagini, testimonianze, diari, lettere, riflessioni, poesie, invocazioni, canzoni. Parole di filosofe, poetesse, scrittrici, giornaliste, medici, donne e ragazzi di paesi in guerra, prigioniere, soldatesse, vittime e testimoni, per smentire la fatalità della guerra. Saranno in scena: Daria Anfelli, Alice Anselmi, Nica Massagrande, Marta Menditti, Evelina Pershorova, Ilaria Rigoli, Anna Zampieri, Alberto Falezza, Andrea Masotti, Bruno Soriato. Consulenza: Elisabetta Zamarchi. Regia: Daria Anfelli .Ingresso gratuito. Per informazioni: Uqbarteatro 045 942290 - dariaan@tiscali.it
05/03/03 - San Martino B.A. (VR) - Il potere terapeutico della parola e dell'immagine
L'Instituto Universal Vida e il Comune di San Martino Buon Albergo (VR) organizzano un ciclo di conferenze ad ingresso libero presso il Centro Socio Culturale Gambero, situato in via Roma a S.Martino B.A. (Verona), alle ore 20,30, sul tema: "ESSERE PROTAGONISTI DELLA PROPRIA GUARIGIONE" L’importanza delle emozioni e dello stato mentale, come Volontà di Guarire il mal vivere, radice dell’albero della malattia. Il 5 marzo 2003 si parlerà de «IL POTERE TERAPEUTICO DELLA PAROLA E DELL'IMMAGINE» con il dottor Carlo Piazza - Psichiatra Psicoterapeuta Ipnologo. Per informazioni tel/fax 045 8820144 E-mail vida@sis.it
05/03/03 - San Bonifacio (VR) - Incontro con la giornalista-scrittrice Matilde Lucchini
L’Assessorato alla Cultura di San Bonifacio in collaborazione con la Fondazione AIDA, la Regione veneto ed il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale promuove, all’interno del palinsesto culturale “Libri infiniti 2003” l’incontro con Matilde Lucchini, giornalista milanese, autrice di romanzi per ragazzi. La manifestazione si terrà mercoledì 5 marzo alle ore 16,30 presso la Sala Civica Barbarani di San Bonifacio. Per informazioni: 045 7611163.
05/03/03 - San Bonifacio (VR) - Donne e migrazione
Proseguono le iniziative organizzate
dalla locale sezione dell’Associazione FIDAPA, in collaborazione con il Centro
Territoriale Permanente. Mercoledì 5 marzo alle ore 20,30 presso la Sala Civica
Barbarani si terrà un incontro,
aperto a tutti, sul tema: «Donne e migrazione». Nel corso della serata
interverranno la dottoressa Sofia Di Bella, dei Servizi Sociali dell’Ulss 22 e
la professoressa Elisabetta Bartuli,
arabista.
05/03/03 - Vicenza - L'economia globalizzata
NOI E GLI "ALTRI"... QUELLI "DIVERSI" DA NOI è il tema degli incontri formativi, promossi dalla Caritas vicentina e rivolti ai giovani dai 18 ai 30 anni, che si tengono dalle ore 20.30 alle 22.30 presso la sede della Caritas, in Contrà Torretti 38 – Vicenza (tel. 0444 304986). Mercoledì 5 marzo il tema affrontato sarà: “L'economia globalizzata” con Cristiano Desiderà, economista, Padova.
06/03/03 - Verona - Incontro con lo scrittore Andrea Rossetti
GIOVEDI 6 MARZO alle ore 21.00 "Letteratura di notte, srcittori gay a Verona" presso la Libreria Gheduzzi “Giubbe Rosse”; presenta lo scrittore Andrea Rossetti. La rassegna è patrocinata dalla Società Letteraria di Verona e dalla Prima Circoscrizione Centro Storico Verona. Durante la serata Mirco Cittadini leggerà dei brani dall'opera dello scrittore.
06/03/03 - San Bonifacio (VR) - Il Limbo dantesco
L’Università degli Studi di Verona e
il Centro Scaligero Studi Danteschi promuovono una serie di incontri sulla
figura ed opere del grande cantore italiano, che si tengono presso la Sala
Civica Barbarani di San Bonifacio, con inizio alle ore 15,30. Giovedì 6 marzo la
professoressa Enrica Mattioli introdurrà il tema: «Il Limbo
dantesco».
06/03/03 - Villafranca (VR) - Turismo Responsabile: Sudafrica e Swaziland / 3
Circolo Fagiani nel mondo e il COORDINAMENTO TURISMO RESPONSABILE VERONA in collaborazione con LA BUONA TERRA presentano: «TURISMO RESPONSABILE… un altro modo di viaggiare è possibile. Diaporacconti di viaggio». Giovedì 6 marzo si parlerà del SUDAFRICA e SWAZILAND, alle ore 20,45 presso LA BUONA TERRA, Via Custoza 32/b a VILLAFRANCA (VR). Fare “Turismo responsabile” significa viaggiare con il massimo rispetto dell’ambiente e delle culture locali creando nuove opportunità di lavoro ecologicamente sostenibile ed economicamente eque. Significa anche e soprattutto incontrare luoghi e persone in modo diverso… Aderiscono al Coordinamento: Nigrizia, Coop. La Buona Terra, Legambiente, Coop. Azalea, Amici della Bicicletta, MLAL, Coop. La Rondine, Ass. Planet Viaggiatori Responsabili, Agenzia Planet viaggi Verona e Agenzia viaggi Soluzioni Verona. INGRESSO GRATUITO, BEVANDA CALDA e piccoli assaggi equosolidali. Liberamente ispirati alla cucina del paese presentato e offerti da LA BUONA TERRA. Per informazioni: Circolo Legambiente “Fagiani nel mondo” Via Casette di Camacici 3/4 - 37057 San Giovanni Lupatoto (VR), Tel. 045 549841 – http//wed.tiscali.it/fagianinelmondo/ - e.mail fagianinelmondo@libero.it
06/03/03 - Vicenza - Presidio davanti alla caserma Ederle
Per dire NO alla alla guerra in Iraq, iI Coordinamenti Vicenza Contro la Guerra e Veneto contro la guerra promuovono tutti i giovedì, dalle ore 20 alle 22 un presidio settimanale davanti alla caserma Ederle in viale della Pace (Vicenza).Per informazioni: 3406874793, noallaguerra@libero.it - sparta@libero.it www.venetocontroguerra.net
06/03/03 - Vicenza - Incontro della Lega Anti Vivisezione
Giovedì 6 marzo presso la Sede della
Lega Anti Vivisezione di Vicenza, alle ore 21.15 si terrà la RIUNIONE DELLA LEGA
ANTIVIVISEZIONE, come ogni primo giovedì del mese. Ingresso libero. Per
informazioni: LAV - Lega antivivisezione - Tel. 333 5367412 (Erika) (fonte: www.informacitta.vi.it )
06/03/03 - Magrè (VI) - Conoscere il mondo arabo-islamico / 3
Il Circolo operaio di Magrè (Vi) e la cooperativa "Percorsi sociali" organizzano un ciclo di incontri per conoscere il mondo arabo-islamico. Oggi, giovedì 6 marzo, alle ore 20,30 presso la sala del Circolo operaio, situata in via Cristoforo a Magré, il tema che verrà affrontato sarà: «Afghanistan Iraq: tanti inizi, nessuna fine».
06/03/03 - Legnaro (PD) - Convegno su deforestazione e commercio illegale di legname
CONVEGNO NAZIONALE SU DEFORESTAZIONE E COMMERCIO DI LEGNAME DA TAGLI ILLEGALI il 6 MARZO, dalle ore 9 presso l’AGRIPOLIS (Facoltà di Agraria dell'Università di Padova) a Legnaro (PD). Il convegno è organizzato da Agronomi Senza Frontiere e da AUSF/IFSA (Associazione Internazionale degli Studenti Forestali e sua Sezione italiana), in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell'Università di Padova e con il contributo di BancaEtica. Per informazioni: laura.secco@unipd.it
06/03/03 - Mestre (VE) - Veglia di preghiera per la pace
Mentre uniamo la nostra alla voce di milioni di "uomini e donne di buona volontà", che gridano il diritto alla vita e alla pacifica convivenza, come credenti nel Signore risorto, datore della vera pace, siamo consapevoli che la pace sia soprattutto un dono da implorare. Vi invitiamo perciò ad una VEGLIA DI PREGHIERA DI ASCOLTO E COMUNIONE in collegamento satellitare con i cristiani di BAGDAD. "VIGILIA DI GUERRA, VEGLIA DI PACE", GIOVEDI 6 MARZO nel DUOMO DI SAN LORENZO di Mestre alle 20.45. Con larghi spazi di silenzio e di ascolto della Parola di Dio chiederemo ad alcuni fratelli cattolici e di altre confessioni religiose di aiutarci a sostenere la nostra speranza di pace. Il direttore del settimanale diocesano di Gorizia appena tornato dall’Iraq attiverà un collegamento diretto con la comunità cristiana a Bagdad per supplicare insieme il dono della riconciliazione e della pace. Imploriamo la pace, costruiamo la pace! Tra i primi promuovono questa semplice e vorremmo il più possibile condivisa occasione di riflessione IL PUNTO PACE DI PAX CHRISTI, LA RIVISTA ESODO, L’AGESCI, e nei prossimi giorni comunicheremo tutte le realtà che, dalla Carovana della Pace a singoli vicariati e parrocchie, vorranno unire la loro voce e la loro supplica. Referente organizzativo: Marco Lattanzio di Pax Christi Mestre 3357727732
07/03/03 - Verona - Assemblea generale della Rete Lilliput di Verona
Venerdì 7 marzo, alle ore 21.00 presso la Sala Comboni (Missionari Comboniani, Vicolo Pozzo 1 – Verona) Assemblea Generale - della Rete di Lilliput – Nodo di Verona. Siamo alla vigilia di una possibile guerra e il movimento dei movimenti sta sviluppando, a livello internazionale, nazionale e locale una mobilitazione eccezionale. Sul piano locale il nostro Nodo è pienamente coinvolto nel promuovere ed organizzare la mobilitazione (Campagna Bandiere; Promozione del Coordinamento cittadino contro la guerra; Presenza alle manifestazioni ed ai dibattiti locali; Pullman per Roma; Diario di Pace; Promozione di campagne nazionali). Allo stesso tempo stiamo cercando di procedere nella gestione ordinaria che permetta di far nascere nuovi legami e relazioni politiche tra gruppi e singoli individui, nonché a consolidare quelli già esistenti. Per dare maggiore solidità ai fili che uniscono questa Rete riteniamo indispensabile un maggior coinvolgimento dei gruppi nelle attività comuni; una riattivazione dei Gruppi di Lavoro Tematico; momenti di riflessione comune. Per informazioni: stefanoguffanti@libero.it
07/03/03 - Verona - Genitori e figli davanti al dolore
“Essere genitori ecologici” è il
titolo della serie di incontri organizzati a Verona dall’associazione “il
Melograno” (Via Villa, 12 – e-mail: ilmelograno.verona@tiscali.it
tel 045 8300908). Oggi, venerdì 7 marzo, alle ore 20.45 presso la sede si
parlerà di “Genitori e figli davanti al dolore: la sofferenza nel bene e nel
male” con Donatella Levi, formatrice operatori psichiatrici. Per partecipare è
necessario essere socie/soci de Il Melograno. La tessera associativa è di 30
euro.
07/03/03 - San Bonifacio (VR) - Incontro con l'A.D.I.Q.
La sezione del Club Alpino Italiano di San Bonifacio organizza un incontro con dell’A.D.I.Q. (Alpini Diabetici in quota) sul tema: «CHO OYO la dea del Turchese». Racconto della spedizione scientifico-alpinistica al Cho Oyo la dea del Turchese (m. 8201) la più affascinante montagna della catena Himalayana. L’incontro si terrà oggi, 7 marzo, alle ore 21 presso la Sala Civica Barbarani di San Bonifacio. Ingresso libero.
07/03/03 - San Bonifacio (VR) - Ridiamo con l'ex Sindaco della Gramigna
Proseguono gli incontri culturali promossi a San Bonifacio dall’Associazione Anziani Sambonifacesi, che si svolgono presso la sede di Corso Venezia (a fianco della Casa della Giovane) con inizio alle ore 15,30. Venerdì 7 marzo Angelo Bocchese intraterrà i presenti con una divertente performance relativa all’esperienze carnevalesca maturata quale ex Sindaco della Gramigna.
07/03/03 - Vicenza - Le piapositive di Gianni Maitan, per la LIPU
Venerdì 7 marzo, alle ore 21 presso
Villa Lattes, a Vicenza, si terrà la proiezione di DIAPOSITIVE A CARATTERE
NATURALISTICO a cura di Gianni Maitan, fotografo naturalista già campione del
mondo a squadre. Promuove la serata la LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli. Per
informazioni: Tel. 0444 927375 (ore serali) (fonte: www.informacitta.vi.it )
07/03/03 - Vicenza - Le nuove frontiere dell'alpinismo e dell'arrampicata
Venerdì 7 marzo, presso la Sede CAI
di Vicenza, alle ore 20.45, si terrà l’incontro culturale sul tema: LE NUOVE
FRONTIERE DELL'ALPINISMO E DELL'ARRAMPICATA, serata dibattito con proiezione di
filmati a cura del Gruppo rocciatori Renato Casarotto.
Ingresso libero per soci. Per
informazioni: Club Alpino Italiano - Tel. 0444 513012 (fonte: www.informacitta.vi.it )
07/03/03 - Arzignano (VI) - Globalizzazione / 2
L'Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” di Arzignano (Vicenza), in collaborazione con Informagiovani Arzignano, Biblioteca Civica e Centro Territoriale di Formazione e con il patrocinio del Comune di Arzignano, organizza una serie di incontri sul tema della globalizzazione. Venerdì 7 marzo, presso la Sala Conferenze di Villa Brusarosco (Arzignano), alle ore 20.30, Edgard Serrano (Membro del forum nazionale per l'immigrazione e Manager didattico del corso di laurea in Cooperazione allo Sviluppo - Università di Padova) interverrà sul tema: «Vivere quotidianamente la globalizzazione». ENTRATA LIBERA. Per gli studenti che ne faranno richiesta è previsto il rilascio di un attestato di partecipazione che potrà essere valutato, ai fini del credito, dai Consigli di Classe. Per Informazioni: Informagiovani di Arzignano, Tel. 0444.452867 ig@comune.arzignano.vi.it
07/03/03 - Thiene (VI) - Capire e gestire consapevolmente il nostro lavoro e capitale
Venerdì 7 marzo, presso la
Biblioteca di Tiene (VI), alle ore 20.45 si terrà un incontro sul tema: CAPIRE E
GESTIRE CONSAPEVOLMENTE IL NOSTRO LAVORO E IL NOSTRO CAPITALE, con Mauro
Vaccani. Ingresso libero. Per informazioni contattare l’Associazione Pedagogica
Steineriana - Thiene - Tel. 0445 367272
07/03/03 - Ciriè (TO) - Il colore dei sentimenti, il colore delle emozioni
VENERDI 7 MARZO – ORE 17,30 presso la SCUOLA ELEMENTARE “DON BOSCO” (Via 4 Novembre 14 - 10073 CIRIE’ - TO) AQUILONE BLU O.N.L.U.S. - in difesa dei bambini, in collaborazione con la DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO – CIRIE’ (TO), con il Patrocinio del COMUNE DI CIRIE’ , Assessorato Politiche Sociali e Assessorato Istruzione, presenta “IL COLORE DEI SENTIMENTI, IL COLORE DELLE EMOZIONI - come leggere il disagio giovanile”. Relatore: dottor Sergio De Martino, Pedagogista Clinico di Neuropsichiatria Infantile, referente dipartimento salute mentale ASL 7 “OSSERVATORIO SUGLI ABUSI E I MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DEI MINORI” di Vittoria (Ragusa) e referente per la regione Sicilia di AQUILONE BLU ONLUS. Nel corso della conferenza verrà presentata la mostra itinerante di Aquilone Blu onlus “IL COLORE DEI SENTIMENTI, IL COLORE DELLE EMOZIONI” . Si tratta di 30 tavole realizzate dall’artista Giovanni Robustelli che si prefiggono lo scopo di rappresentare graficamente, e mediante l’uso dei colori, una sequenza di stati emozionali/sentimentali, legati al vissuto dei bambini. La mostra rimarrà esposta presso la Scuola Elementare “Don Bosco” fino al 22 marzo 2003 Sarà inoltre presentato il Progetto educativo DAL “SILENZIO DELLA SUPERFICIE” ALLE IMMAGINI RACCONTANO… UN COLORE, UN’EMOZIONE a cura delle dottoresse Flavia Barbaro (Sezione Didattica GAM Torino) ed Elisabetta Canestrini (Associazione Culturale Linee d’Arte rivolto alle Scuole di Ciriè). PER CONTATTI ED INFORMAZIONI: AQUILONE BLU ONLUS - Via P. Gobetti, 3 – 10015 IVREA (To) www.aquiloneblu.org - info@aquiloneblu.org telefono: 340-6660655
08/03/03 - San Bonifacio (VR) - Donna Impegno Sociale
Sabato 8 marzo, alle ore 11 presso la Galleria del Centro Commerciale di San Bonifacio si terrà la premiazione della 12a edizione del Premio "Donna Impegno Sociale", promosso dagli operatori economici del Centro stesso.
08-23/03/03 - Vicenza - Verso un'economia di giustizia / 1
"Verso un'economia di giustizia" – E’ il titolo del palinsesto di iniziative, comprendete una mostra del commercio equo e solidale e tre incontri, organizzati in marzo da Unicomondo, la cooperativa provinciale per un commercio equo e solidale. Da sabato 8 marzo a domenica 23 marzo, “Mostra su commercio equo e solidale”: cacao, caffè, banane, juta contro polipropilene, confronto fra mercato "libero" e mercato "alternativo", prodotti e progetti del commercio equo. "Verso un'economia di giustizia" è ospitata presso la Sala mostre - sotto alla Bottega di "Sala Sette Santi" Monte Berico – Vicenza e sarà aperta sabato e domenica nei seguenti orari: 8,30-12,00 e 14,30-18,30, o su richiesta per le scuole. Sempre sabato 8 marzo, alle ore 16, presso la sala mostra si terrà il primo di tre incontri. Tema: "Squilibri Nord-Sud: c'è motivo di speranza?", con don Giuseppe Stoppiglia (Associazione Macondo)
08/03/03 - Vicenza - Incontro di preghiera
La Pastorale Giovanile promuove
presso la Chiesa di San Gaetano a Vicenza, alle ore 20.45 di sabato 8 marzo, un
incontro di preghiera intitolato LE NOTTI DI NICODEMO. Per informazioni: Tel.
0444 512559
08/03/03 - Padova - Manifestazione contro la guerra, con le ragazze, le madri, il popolo dell'Iraq
Si terrò a Padova l'8 marzoa a partire dalle ore 14, una "MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA, con le ragazze, le madri, il popolo dell'Iraq". Punto di concentramento, presso il piazzale della Stazione Ferroviaria, e corteo fino a Prato della Valle, attraversando il centro cittadino. La manifestazione è promossa dal coordinamento "Padova contro la guerra"; per informazioni: noallaguerra@libero.it
VERONA SI ORGANIZZA. INCONTRO STRAORDINARIO LUNEDI' 24 FEBBRAIO
Sabato 22
febbraio, (e-mail giunta in Redazione alle ore 19,30). «Non ci eravamo sbagliati
a puntare l'attenzione sulla base della morte di Vicenza, Camp Ederle, sede di
numerosi battaglioni dell'US AIR FORCE truppe aviotrasportate. Stanno
trasportando un sacco di materiale verso Camp Darby e Aviano per mandarlo verso
le basi di partenza ravvicinate dell'aggressione, Turchia e Israele. Tutto ciò
con la connivenza del nostro governo. Giovedì sera (20 febbraio, a Vicenza,
ndr) avevamo notato un insolito spigamento di forze di Polizia e
Carabinieri contro il nostro picchetto davanti a Camp Ederle. Venerdì 21
febbraio, sciopero della CGIL, in particolare la Fiom sciopera otto ore. In
testa al grande corteo di Padova oltre 6000 operai con lo striscione: Fermare la
guerra!! Anche nelle ferrovie si vigila. I ferrovieri denunciano il treno carico
di armi che si vuol far partire da Vicenza verso Camp Darby. Il treno si blocca
a Grisignano di Zocco, a pochi chilometri dal paese. Gli operai avvisano i
sindacati che accorrono sul posto. Ci sono tutti i dirigenti regionali della
CGIL e della Fiom. Appaiono anche diversi pacifisti. Il treno poi viene fatto
proseguire. A Padova compagni di vari gruppi tra cui i nostri vanno sulle
rotaie, ma il movimento è ancora disorganizzato. Il blocco ferma per un pò il
treno. Più consistente il blocco più a valle a Monselice, organizzato questa
volta dai disobbedienti che alla fine si prendono il merito dell'azione la quale
va ascritta principalmente alla vigilanza e all'azione operaia (quegli operai
già considerati defunti dai postmoderni). Numerosi altri treni sono previsti da
Vicenza. C'è un continuo afflusso di materiale anche ad Aviano. E' prevedibile
un afflusso di materiale anche dalla Germania. Il governo italiano ha
ridotto il territorio a un sentiero della morte su cui i treni delle giacche blu
trasportano i loro ordigni atti a distruggere gli Apaches dell'Iraq. E' una
vergogna assoluta. Dobbiamo unirci tutti nella lotta contro i treni della morte,
contro i flussi materiali della guerra (comprtesi quelli dell'informazione),
soprattutto organizzando e radicando il movimento, creando centinaia di comitati
nei luoghi di lavoro e di residenza e focalizzando l'azione contro le basi della
morte. Intanto lungo il percorso dei treni creiamo comitati di mobilitazione e
lotta unitari: Padova contro la guerra; Monselice contro la guerra,
etc...Chiamiamo a tutti di mobilitarsi anche le scuole e nelle
fabbriche: blocchiamo i treni della morte!! Il nostro puntare l'attenzione su
Camp Ederle ha dato i primi frutti concreti. Ma adesso bisogna sviluppare,
radicare diversificare, organizzare il movimento. Se Bush vuole la guerra noi
dobbiamo fare resistenza. Fausto, noallaguerra@libero.it».
Quando chiesero a Ghandi, se si
fosse trovato al posto di inglesi e francesi, come avrebbe fermato le truppe di
Hitler che invadevano l'Europa, rispose che gli europei avrebbero dovuto
stendersi sui binari e non far passare alcun treno carico di armi e soldati.
Quello che Gandhi ignorava e' che probabilmente Hitler quei treni li avrebbe
fatti procedere lo stesso... Ma noi oggi siamo piu' fortunati e almeno per il
momento non possiamo essere spiaccicati. Mi sembra un vantaggio non indifferente
di cui approfittare. Molti anni fa Guccini cantava una canzone su una locomotiva
"lanciata a bomba contro l'ingiustizia". La canta ancora, a dire la verita', per
i piu' nostalgici, ai suoi concerti: parla della rivolta individuale di un
ferroviere anarchico che nei primi anni del secolo sequestra un treno eccetera
eccetera. Questo e' piu' di un accostamento d'idee. Da un lato e' la
constatazione di qualcosa che da 24 ore sta gia' accadendo; dall'altro e' la
premessa per dire che il movimento contro la guerra deve giungere a proclamare
l'obiezione di coscienza generalizzata. I ferrovieri si rifiutano di portare i
treni militari a destinzione (o comunicano quando e da dove partiranno); noi ci
mettiamo sui binari per impedirne il transito. L'intero movimento contro la
guerra dovrebbe convergere su questa opposizione pratica e pacifica allo stato
di belligeranza in cui ci troviamo ormai di fatto. Si tratta di offrire alle
decine di milioni di manifestanti del 15 febbraio l'opzione di un gesto concreto
e non violento, in piena sintonia con la miglior tradizione del pacifismo
militante. In fondo, la domanda che milioni di persone si stanno ponendo nel
mondo da mesi a questa parte e' proprio: "Come si ferma la guerra di fronte alla
criminale e ottusa determinazione di Bush & company?". Beh, le guerre si
fermano mettendo in minoranza e isolando i governi che le fanno, ma soprattutto
paralizzando i paesi che vi partecipano. Paralizzandoli di fatto. Con blocchi,
scioperi, diserzioni al regime di guerra che vorrebbero imporci nella maniera
piu' soft e subdola possibile. Disobbedire, obiettare, disertare. Giungere a uno
sciopero europeo contro la guerra. Uno sciopero politico continentale. Che si
assuma la responsabilita' di gettare badilate di sabbia negli ingranaggi
economici e di dare un segnale potente almeno quanto il 15
febbraio. Bloccare le rotte delle armi. Fermare le locomotive. Far
percepire ai militari americani in transito tutta la disapprovazione e il
rigetto della societa' civile europea nei confronti di quello che stanno andando
a fare. Essere semplicemente ovunque. Anche perche' sappiamo bene che non si
tratta "soltanto" di fermare i bombardamenti sull'Iraq. Bush ha annunciato che
Saddam e' solo il primo di una lunga lista di dittatori che verranno spodestati
con le bombe. Per risollevare l'economia americana dalla piu' grande crisi della
storia non bastera' mai la guerra-lampo irakena, come non e' bastata quella
contro i pastori afghani. La guerra sara' permanente. Quindi nemmeno la
battaglia dei pacifisti potra' essere una lotta breve. Dobbiamo prepararci.
Dobbiamo essere cauti, quanto determinati. Senza mai dimenticare che siamo
tantissimi, in tutto il mondo, una "superpotenza mondiale", e forse anche il
piu' grande mezzo di comunicazione di massa dopo Internet. Usiamo il peso di
questa pacifica armata di 110 milioni di persone. E non dimentichiamoci che alla
fine in India l'Impero Britannico ha perso... (pubblicato dalla newsletter di
www.peacelink.it , fonte: http://www.wumingfoundation.com/italiano/ )
BUONATESTIMONIANZA
23 FEBBRAIO 2003 - LETTERA DEI VESCOVI DI GERUSALEMME, SARAJEVO E DELL'IRAQ CONTRO LA GUERRA
In quest'ora di preoccupazione internazionale, tutti sentiamo il bisogno di rivolgerci al Signore per implorare il grande dono della pace." Noi pastori della Chiesa cristiana che è in Gerusalemme che è in Sarajevo, che è in Iraq facciamo nostre queste accorate parole del Papa, e insieme vogliamo unire la nostra voce alla sua per chiedere che la pace, dono di Dio, sia anche ricercata da tutti gli uomini e le donne sulla terra. La nostra è una voce debole, ma vogliamo essere voce della nostra gente che ha subìto e sta subendo la guerra, oppressioni e ingiustizie e che vive nelle nostre terre, diventate tragicamente simbolo di sofferenza, non solo negli anni scorsi ma anche oggi. Le nostre non sono tutte città sante come Gerusalemme, e nemmeno città cattoliche. Ma certamente sono città martiri. Noi che abbiamo vissuto o stiamo ancora vivendo la tragedia della guerra, vogliamo dire al mondo intero, in particolare ai potenti della terra: non imboccate la strada della guerra, perché è una strada senza uscita. La pace è l'unica strada da percorrere, è direzione obbligatoria. Non c'è violenza, non c'è terrorismo, non c'è guerra che non porti con sé altra violenza, odio, distruzione, sofferenza e morte. Cristo è la nostra pace. E' il Vangelo della pace che deve illuminare i nostri cuori e guidare le nostre scelte perché siano scelte di totale rifiuto della violenza e della guerra. Ci rivolgiamo a tutti, credenti e non credenti, uomini e donne di buona volontà, ma in particolare a chi ha la responsabilità e il potere di decidere sul futuro, perché possa far prevalere il buon senso e il dialogo ricordando che “la guerra è avventura senza ritorno”. Con il Papa anche noi diciamo: "No alla guerra! La guerra è sempre una sconfitta dell'umanità". Se la guerra è distruzione e morte, non meno tragiche sono le conseguenze che una guerra porta inevitabilmente con sé: divisioni, odi e tanti profughi. Sono davanti agli occhi del mondo i milioni di profughi della Bosnia e di tutta la ex Jugoslavia; le condizioni invivibili dei Palestinesi, profughi nella loro terra o in terra straniera. E, in caso di guerra, quanti saranno i profughi dall'Iraq, che si andranno ad aggiungere a chi ha già cercato speranze di vita fuggendo da quella terra, da troppi anni segnata dalla guerra e dall'embargo? Sappiamo che in ogni parte del mondo stanno crescendo incontri di preghiera e momenti di confronto civile e pacifico per invocare la pace. Questo per noi è motivo di grande speranza, speranza nel Dio che ascolta sempre la preghiera dei piccoli, dei poveri e degli indifesi. Non lasciateci soli, perché il mondo oggi ha bisogno di costruire questa speranza. (23 febbraio 2003 - Michel Sabbah, Patriarca latino di Gerusalemme e Presidente Internazionale di Pax Christi; Vinko Card. Puljic, Arcivescovo di Sarajevo; Raphael Bidawid, Patriarca di Babilonia dei Caldei – Iraq)
I VETERANI U.S.A. AI SOLDATI: RESISTETE
Questo testo, pubblicato su "La Jornada" di martedì 4 febbraio, è un appello. Più di 400 veterani dell'esercito degli Stati uniti, reduci dalla seconda guerra mondiale, da quella di Corea e Vietnam e da quella del Golfo, chiedono ai soldati in servizio di prendere una decisione in coscienza, quando saranno chiamati dai loro superiori a combattere e uccidere. E' un testo che colpisce, per la passione che esprime, e rende l'idea del clima nel quale, negli Usa, si sta andando verso la guerra all'Iraq. "Siamo veterani delle forze armate degli Stati uniti. Stiamo con la maggioranza dell'umanità - inclusi milioni nel nostro stesso paese - che si oppongono a che gli Stati uniti scatenino una guerra implacabile in Iraq. Abbiamo visto molte guerre, abbiamo molte e diverse idee politiche e tutti siamo concordi sul fatto che questa guerra è un male. Molti di noi credono che servire nell'esercito era il nostro dovere, e che era un affare nostro difendere questo paese. Ora crediamo che il nostro autentico dovere sia incoraggiare voi, come membri delle forze armate, a comprendere perché vi stanno mandando a lottare e morire, e quali conseguenze avranno per l'umanità le vostre azioni. Vi chiamiamo, militari attivi o della riserva, ad ascoltare la vostra coscienza e a fare quel che è giusto. Durante la passata Guerra del Golfo fu ordinato alle truppe di assassinare da una distanza sicura. Abbiamo distrutto molto dell'Iraq dal cielo, uccidendo migliaia di persone, compresi civili. Ricordiamo la strada verso Bassora - la Via della Morte – dove ci fu ordinato di uccidere gli iracheni che fuggivano. Distruggemmo con i bulldozer le loro trincee, seppellendo persone vive. L'uso di uranio impoverito rese radioattivi i campi di battaglia. L'uso massiccio di pesticidi, droghe sperimentali, l'incendio di depositi di armi chimiche e gli incendi nei pozzi petroliferi si fusero in un coktail tossico che oggi colpisce tanto il popolo iracheno quando i veterani della Guerra del Golfo. Uno ogni quattro veterani è disabile. Durante la guerra nel Vietnam ci fu ordinato di distruggere tutto dal cielo e da terra. A My Lai uccidemmo più di cinquecento donne, bambini e anziani. Usammo l'Agente Orange contro il nemico e sperimentammo i suoi effetti nella nostra stessa carne. Sappiamo come si individua, si sente e che sapore ha la sindrome da stress post-traumatico, perché i fantasmi di più di due milioni di uomini, donne e bambini ancora ci perseguita nei sogni. Tra noi sono più quelli morti per loro propria mano dopo essere tornati a casa di quelli che sono morti in battaglia. Se voi sceglierete di partecipare all'invasione dell'Iraq sarete parte di un esercito di occupazione. Sapete che significa vedere gli occhi di un popolo che vi detesta fino al midollo? Dovete pensare a quale sia la vostra vera "missione". Se vi si sta mandando a invadere e occupare un popolo che, come ciascuno di noi, sta solo cercando di vivere la sua vita e di fare i suoi figli. Questa gente non è una minaccia per gli Stati uniti, anche se hanno un brutale dittatore come leader. Chi, negli Stati uniti, può dire al popolo iracheno come deve essere governato il suo paese, quando molti negli Usa non credono neppure che il loro presidente sia stato eletto legalmente? Di Saddam si dice che ha usato gas velenosi contro il suo stesso popolo e che cerca di sviluppare armi di distruzione di massa. Eppure, quando Saddam ha commesso i suoi peggiori crimini godeva dell'appoggio degli Stati uniti, che gli diedero anche i mezzi per produrre armi chimiche e biologche. Mettete a confronto questo con gli orrendi risultati delle sanzioni economiche promosse dagli Stati uniti. Più di un milione di iracheni, principalmente neonati e bambini, sono morti a causa di queste sanzioni. Dopo aver distrutto totalmente le infrastrutture del paese, inclusi gli ospedali, le centrali elettriche, gli acquedotti, gli Stati uniti - con le sanzioni - hanno reso impossibile l'importazione di beni, medicine, alimenti e sostanze chimiche necessarie alla ricostruzione. Non esiste onore nell'assassinio, e questa guerra è un assassinio con un altro nome. Quando in una guerra ingiusta una bomba vagante uccide una madre con il suo bambino, questo non è un "danno collaterale": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta un bambino muore di dissenteria perché una bomba ha danneggiato l'impianto di trattamento delle acque reflue, non si sta "distruggendo l'infrastruttura nemica": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta un padre di famiglia muore per un attacco cardiaco perché una bomba ha distrutto le linee telefoniche e non si è potuta chiamare un'ambulanza, questo non è "neutralizzare le installazioni di comando e controllo": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta muoiono in una trincea mille contadini poveri che servivano come coscritti per difendere il paese nel quale avevano passato tutta la loro vita, non è una vittoria: è un assassinio. Ci saranno veterani, a promuovere proteste contro questa guerra in Iraq e contro la vostra partecipazione. Durante la guerra del Vietnam migliaia, tanto in Vietnam che negli Stati uniti, si rifiutarono di obbedire agli ordini. Molti si sono trasformati in obiettori di coscienza e altri hanno preferito andare in prigione piuttosto che prendere le armi contro il presunto nemico. Durante la passata Guerra del Golfo, molti soldati hanno resistito in diverse forme e per molte ragioni differenti. Molti di noi sono tornati da queste guerre e si sono uniti al movimento contro la guerra. Se mai la popolazione terrestre sarà libera, questo avverrà quando essere cittadino del mondo avrà la precedenza sull'essere soldato di una nazione. Ora è questo momento. Quando arrivasse l'ordine di partire, la vostra risposta avrà un profondo effetto sulla vita di milioni di persone in Medio Oriente e qui a casa nostra. La vostra risposta determinerà il corso del nostro futuro. Voi dovrete fare delle scelte, lungo il cammino. I vostri comandanti vogliono che obbediate. Noi vi invitiamo a pensare, a prendere decisioni sulla base della vostra coscienza. Se sceglierete di resistere, vi appoggeremo e saremo al vostro fianco, perché siamo riusciti a capire che il nostro autentico dovere è verso la gente del mondo e il nostro comune futuro." (dal sito www.carta.org)
BUONASSOCIAZIONE
“Coordinamento veronese contro la guerra” sta curando la redazione di un “Diario di Pace” che riporta le iniziative pacifiste organizzate a Verona e provincia. Chi volesse ricevere queste comunicazioni può farne richiesta mediante e-mail a stefanoguffanti@libero.it . Fanno parte del Coordinamento le seguenti associazioni aderenti: ARCI Verona; Associazione Amici di Cini; Associazione Don Tonino Bello; Associazione per la Pace; ATTAC; Banca Etica; CGIL; Comunità Cristiana di base "La Porta"; Coordinamento antirazzista Cesar K; Comitato Genitori Democratici; Coordinamento Insegnanti; Democratici di Sinistra; Donne Città Futura; Donne in nero; Fagiani nel Mondo; GIM.Comboniani; Il Melograno; Rete di Donne di Verona e provincia; Rete Lilliput (Associazione Rurale Italiana; Movimento Laici America Latina; ACLI; AGESCI; La Rondine; Rete Radiè Resch; CESTIM; Centro Missionario Diocesano; Comitato Educazione alla Mondialità, Sommacampagna; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Nonviolento; Pax Christi; Proutist Universal); Partito della Rifondazione Comunista; Radio Popolare; Sambiarti Onluss; Verdi Sole che ride; Verdi Colomba; Veronagirotondi; WWF Verona.
VERONA. PRESSIONE E TESTIMONIANZA PERMANENTE: «ATTAC» E «DONNE IN NERO»
Le Donne in nero da anni si ritrovano in Piazza Bra a Verona, ogni mercoledì, dalle ore 18.00 alle 19.00; i vestiti sono neri perché in lutto per la guerra … tutte le guerre. Per informazioni: Maria Rosa Guandalini namagna@tin.it Ed ogni sabato pomeriggio, dalle ore 16 alle 17.30, ATTAC organizza un presidio, con cartelli e volantini, davanti a Palazzo Carli (Via Cavour angolo via Roma), luogo con particolare valenza simbolica: è la sede del comando militare della NATO. Obiettivo: informazione e distribuzione di materiale contro la guerra ed il neoliberismo, per aggregare su questi temi. Per Informazioni: Arrigo Mamone (Attac) arrigo.mamone@tin.it (Fonte: Coordinamento veronese contro la guerra).
ZEVIO (VR). UN CORSO PER LEGGERE ED ANALIZZARE UN FILM E I MESSAGGI IN ESSO CONTENUTI
Il Comune di Zevio e la locale PRO LOCO organizzano un corso di GUIDA ALLA LETTURA DEI FILM, come imparare a leggere ed analizzare un film e i messaggi in esso contenuti. Corso in 4 serate condotto dal prof. MARIO GUIDORIZZI, docente presso l’Università di Verona. L’iniziativa si terrà presso la Sala consiliare al Castello di Zevio nei giorni di MERCOLEDI’ 5, 12, 19 e 26 MARZO. La quota di partecipazione è di 20 euro. Per informazioni ed iscrizioni: Pro Loco di Zevio tel. 338/7580422.
VERONA. DIAPORACCONTI ED ESCURSIONI CON I "FAGIANI NEL MONDO"
Il Circolo “Fagiani nel mondo” (Legambiente) (www.fagianinelmondo.it) di Verona, organizza una serie di iniziative interessanti, come "Impressioni di Viaggio - Diaporacconti 2003” e varie ciclo-escursioni e gite. Per i dettagli organizzativi e le date potete consultare il loro sito.
SOMMACAMPAGNA (VR). LA BANDIERA DELLA PACE PIU' GRANDE DEL MONDO
L’Associazione Culturale Locomotiva
Fumante promuove una singolare iniziativa: creare la bandiera della pace più
grande del mondo, realizzata mediante un “patchwork” che riunisca le fotografie
con i volti delle persone che hanno esposto al proprio balcone la bandiera della
pace e di coloro che hanno partecipato alle manifestazioni del 15 Febbraio 2003.
L'importante è che, in ogni foto, oltre alle persone sia visibile anche la
bandiera della pace. Inviate le vostre foto ai promotori, ovvero contatatre
Lucio Allegri - Via del Lavoro, 48 – 37066 Sommacampagna (VR) - http://www.locomotivafumante.it - info@locomotivafumante.it
VICENZA. CD IN MEMORIA DI CARLO GIULIANO, PER FINANZIARE PROGETTI DI SOLIDARIETA'
Presso la nostra sede sono disponibili i CD "In memoria di Carlo Giuliani". Il costo è di 12 euro ed il ricavato va al Comitato Piazza Carlo Giuliani che ha destinato i fondi per le seguenti iniziative: l'adozione a distanza decennale di tre bambini (in Cambogia, in Salvador e in Mozambico) tramite la Comunità di Sant'Egidio; un contributo al finanziamento di una scuola elementare per 620 bambini nel Saharawi (progetto AUSER SPI CGIL di Genova); l'apertura a Gerusalemme Est, in collegamento con Progetto Sviluppo della CGIL, di un Centro per sussidi tecnici per disabili destinati ai ragazzi palestinesi mutilati di guerra; un contributo ad Emergency per iniziative in favore della popolazione afghana. Per informazioni contattare l'Associazione Culturale Punto Rosso - C.trà Pedemuro San Biagio, 65 - 36100 Vicenza - lunedì e giovedì ore 21,00 - tel.0444-542084 -3400666128 e-mail: puntorosso@inwind.it
IVREA 15 E 16 MARZO. UNA DUEGIORNI PER I GIOVANI, ORGANIZZATA DA PAX CHRISTI. ADESIONI ENTRO IL 10 MARZO
PAX CHRISTI di Ivrea organizza la duegiorni sul tema “NESSUNO PUO' VOLARE AL TUO POSTO”, che si terrà il 15-16 marzo al Castello di Albiano (Torino). Sei giovane? Hai voglia di confrontarti sulla PACE, di scoprire e di scoprirti? Ti aspettiamo per uno scambio di idee aperto a tutti gli interessati. Questo il programma: Sabato 15 marzo: 15.30, Accoglienza e sistemazione presso il Castello di Albiano; 16.00 L'attualità di Don Tonino Bello- Intervento di Mons. Bettazzi; 18.00 Video IRAQ: La guerra oggi (segue discussione); 20.00 Cena con la comunità CISV; 21.00 Costruiamo insieme... Domenica 16 marzo: 9.00 Lavori di Gruppo; 10.30 Laboratorio biblico con Marco Gambarino; 12.30, Pranzo con la comunità CISV; 14.00 Verifica e conclusioni; 15.00 Conclusioni e celebrazione Eucaristica presieduta da Don Renato Pipino della Fraternità Carmelitana di Lessolo. NOTE TECNICHE: Iscrizioni: Per iscriverti puoi telefonare ai seguenti numeri (ore pasti) Enrica e Laura Alberghino 0125-253054, Giuliana Bonino 0125-251989, Silvio Salussolia 0125-719149, oppure puoi scrivere un email a:elibio@libero.it Le iscrizioni devono pervenire entro il 10 marzo. Quota iscrizione: euro 28.00 comprende i due pasti, la colazione e l'alloggio. Chi avesse difficoltà nel pagare tale cifra, non si senta impedito a partecipare. E' necessario portarsi lenzuola o sacco a pelo.
ANCONA 28-30 MERZO. CONVEGNO INTERNAZIONALE: "L'AFRICA IN PIEDI, LA VIA STRETTA DELLA SOCIETA' CIVILE"
Agesci, Beati i costruttori di pace, Campagna Sudan, Chiama l’Africa, Cipsi, Centro Volontari Marchigiani, Conferenza Istituti Missionari in Italia, Dehoniani, Emmaus Italia, Nessun Luogo è lontano, Operazione Colomba, Pax Christi, CON LA COLLABORAZIONE dell’Università di Ancona, Centro Missionario Diocesano di Ancona, Comunità africane della Regione Marche, promuovono un Convegno Internazionale sul tema: “L’AFRICA IN PIEDI - La via stretta della società civile” che si terrà ad Ancona dal 28 al 30 marzo. E’ prevista la presenza di diversi testimoni: Joseph Ki-Zerbo, P. Alex Zanotelli, Wahome Muthai, Emanuel Ntakarutimana, Terezinha Da Silva, Mons. Tommaso Valentinetti, Jean Leonard Touadi ed altri. Per informazioni ed adesioni contattare la SEGRETERIA DEL CONVEGNO, in servizio tutti i giorni dalle ore 10 alle 17, Tel. 06 7811144 - Fax 06 7802672 e-mail: convegno@chiamafrica.it - www.chiamafrica.it
VICENZA. C'E' TEMPO FINO AL 15 MARZO PER SEGNALARE LA PROPRIA BAND AGLI ORGANIZZATORI DI GHETO ROCK
L’Associazione «Gheto Rock» è alla ricerca anche quest’anno di nuovi gruppi (musica, teatro, cabaret) da proporre alla nona edizione della manifestazione che si terrà nel quartiere di Laghetto (Vicenza) nei giorni 29-30-31 maggio e 1 giugno. Se suonate rock, blues, reggae, funky, rock italiano, grunge, acid, jazz o altro genere, inviateci un demo-tape con almeno quattro brani. Nel caso facciate parte di un gruppo teatrale o altro, inviateci il vostro programma, foto e recapito telefonico a questo indirizzo: Marangoni Stefano, via Marco Polo, 26—36010 Monticello Conte Otto (Vi). Il materiale deve pervenire entro il 15 marzo, e non sarà restituito. («il GRILLO parlante»)
"Per un’Europa solidale e nonviolenta” è il titolo del 13° Seminario nazionale della Tavola della Pace che si terrà ad Assisi dal 14 al 16 marzo. Un seminario che si propone alcuni obiettivi: decidere insieme come proseguire la mobilitazione contro la guerra in Iraq e per la pace in Medio Oriente; decidere come proseguire la campagna per l’articolo 1 della Costituzione Europea “L’Europa ripudia la guerra”; organizzare la 5a Assemblea dell'Onu dei Popoli e la Marcia per la pace Perugia-Assisi (4-12 ottobre 2003): gli obiettivi, il programma, gli invitati, le modalità di lavoro; definire il progetto “La mia scuola per la pace” per l’anno scolastico 2003-2004; discutere il contributo dell’Italia al processo del Forum Sociale Mondiale; discutere come rafforzare la Tavola della Pace e migliorare la sua organizzazione. La Tavola raggruppa decine di associazioni cattoliche e laiche impegnate sul versante della Pace ed è un luogo di confronto, di verifica e di progettazione comune, una sede di raccordo delle tante strade che molti stanno seguendo nel proprio impegno per la pace. Il Seminario, che si svolgerà presso la Cittadella (sede della Pro Civitate Christiana), sarà organizzato in gruppi di lavoro. Le iscrizioni al Seminario devono essere effettuate inviando una apposita scheda che dev’essere richiesta via fax: 075/5739337 o all’indirizzo email: segreteria@perlapace.it Chi intende usufruire dell'alloggio presso “La Cittadella Ospitalità” deve telefonare quanto prima alla Cosmo Viaggi della Pro-Civitate Christiana tel. 075/812371 (fax 075/812849 - e-mail ospitalita@cittadella.org www.cittadella.org ).
Sono ormai più di 150 le persone che attraverso il corso "Commercio Equo: istruzioni per l'uso: come aprire o gestire un punto vendita di Commercio Equo e Solidale", proposto da TransFair Italia, hanno avvicinato il mondo del commercio equo e della cooperazione allo sviluppo per avviare un'attività imprenditoriale. Per la quarta volta consecutiva insieme ad Arci Nuova Associazione, che di TransFair è socia, il marchio di garanzia propone la fortunata formula il 7 e 8 marzo prossimi nella cornice del Centro Studi Cisl di Fiesole. Nuova edizione in aprile (4 e 5) in collaborazione, questa volta, con le Acli di Milano. L'appuntamento è al Centro Oreb di Cazzago San Martino, in provincia di Brescia, per chi desidera aprire un nuovo esercizio o integrare l'attività del proprio circolo con i prodotti del Commercio Equo e Solidale. L'obiettivo del corso è quello di fornire una full immersion di 2 giornate a chi vuole avvicinarsi a questo settore con la prospettiva di sviluppare un'impresa, anche grazie all'apporto di esperti. Il programma prevede un'introduzione al tema, con la storia del commercio equo; relazioni sulla gestione fiscale e finanziaria del punto vendita e la simulazione dei modelli proposti; contributi sulle tecniche di comunicazione e gli eventi per la promozione del punto di vendita. Ai corsisti viene richiesto un contributo a copertura dei costi di accoglienza nelle strutture, dei materiali di supporto e gestione del corso e delle spese per i relatori, professionisti nel settore non profit e nel Commercio Equo e Solidale. Informazioni ed iscrizioni: Indira Franco - tel. 049.8750823 fax 8750910 - e-mail : segreteria@transfair.it
BUONREPORTAGE - Porto Alegre: «Un altro mondo è possibile»
di Cristiano Morosin*
"Chi si riunisce a Porto Alegre non sta pensando alla
lotta al capitalismo, ma sta lottando per la vita, perché il capitalismo è
l'unica forma di vita che vuole essere imposta nel mondo da alcuni stati, dalle
grandi corporation. Ma il capitalismo distrugge le comunità locali, provoca
miseria. Così le persone che sono qui stanno lottando per la vita, anzi stanno
pensando alla vita dopo il capitalismo". Le parole di Noam Chomsky (ascoltate da ben 15.000
persone accalcate per l'ultimo seminario del FSM "come fermare l'impero" lunedì
27 gennaio) sintetizzano il significato della terza edizione del Forum Sociale
Mondiale appena conclusasi a Porto Alegre (Brasile). I 100.000 partecipanti, rappresentanti di 126 nazioni
del mondo, sparsi tra 1500 seminari, dibattiti, tavole rotonde (di cui hanno
scritto ben 4.500 giornalisti accreditati, più di quelli che seguono un mondiale
di calcio !) danno un'immagine di questa nuova Babele, simbolo di una carovana
colorata di diversità planetarie, spazio nomade di una mappa che abbraccia tutto
il mondo per far viaggiare il desiderio di ribellione, lo spirito di giustizia,
la sete di costruire un mondo eco-sostenibile più fraterno, a misura dei Piccoli
della Terra.
Candido Grzybowski (presidente dell'IBASE www.ibase.org.br Istituto Brasiliano di Analisi Sociale
ed Economica, fondato da Betinho, profeta della lotta per la giustizia sociale),
impronunziabile portavoce del Consiglio internazionale del Forum commenta: "il
problema è inventare una nuova cultura politica che renda efficiente e
funzionale tutta questa diversità. Il movimento è un'onda che continua a
crescere fino a toccare paesi e strati sociali da troppo tempo lontanissimi da
qualsiasi speranza di cambiamento: l'Africa e i paesi dell'Est europeo così come
gli strati più disagiati del sottoproletariato urbano. E' un'onda che sta
arrivando a lambire anche l'agenda delle grandi istituzioni finanziarie,
imponendosi come interlocutore pur senza esserlo direttamente, proprio in quanto
entità collettiva, magmatica disorganizzata e fertile, che non può produrre
dichiarazioni finali proprio perché il Forum non è un'istituzione ma uno spazio
e un processo. Siamo un magma di differenze unificate da una Carta dei principi
generali che vede al primo posto il valore della pace a qualsiasi costo. Quello
che dobbiamo fare è tenere in moto il processo e mantenere attive le relazioni
che, nel forum, vengono allacciate".
Tanti militanti per la pace, tanti costruttori di
pace sono presenti a Porto Alegre; c'è Alzenì Tomaz della Commissione Pastorale
della Terra CPT (minacciata di morte per la sua difesa a fianco dei sem-terra);
c'è Aurora Danoso di ACCION ECOLOGICA dell'Ecuador e di OILWATCH (rete
internazionale che sviluppa strategie globali per le comunità colpite dallo
sfruttamento petrolifero e che appoggia i processi di resistenza delle comunità
che lavorano per la sostentabilità e i diritti collettivi) che a Porto Alegre ha
partecipato ai seminari sul debito estero e sul debito ecologico, c'è Alejandro
Cussianovich e Derlys Herrera del Movimento Latinoamericano Nats - MOLACNATs dei
bambini e adolescenti organizzati qui a Porto Alegre per la prima volta in
rappresentanza del Movimento Mondiale dei Nats, c'è Marli de Fatima Aguiar e i
giovani brasiliani della JOC - Gioventù Operaia Cristiana che a Porto Alegre
hanno organizzato il seminario "Fine della disoccupazione e diritto al lavoro
dignitoso.
Al Forum Sociale Mondiale, terza edizione, ci sono
anche vescovi come Mons. Ruiz del Chiapas, teologi della liberazione come Frei
Betto, Leonardo Boff, Pablo Richard, espressione di quella Chiesa dei poveri che
resiste alla normalizzazione vaticana ma continua a soffiare speranza e profezia
per i popoli oppressi del mondo. Abbiamo scelto di intervistare Dom Demetrio
Valentini, vescovo di Jales, accompagna la pastorale sociale della CNBB
Conferenza Episcopale del Brasile e coordina la Campagna contro ALCA, il
trattato di libero commercio delle Americhe che segnerebbe non l'integrazione ma
l'annessione dell'America Latina da parte degli USA.
"Questo Forum è una delle sedi in cui si cercano vie
alternative all'attuale sistema economico e sociale. Un sistema che aggrava il
fossato tra ricchi e poveri. La Chiesa non può ignorare questi ricercatori, deve
ascoltarli e dare il suo aiuto a trovare il senso e le motivazioni del cammino.
Va anche detto che a Porto Alegre ci sono molti che vengono dalle Comunità
Ecclesiali di base, dagli organismi della Pastorale Sociale, dalle Caritas. Ma
al di là della presenza dei "nostri", in Brasile apprezziamo sempre più la
"parceria" che significa lavorare con chi, pur non condividendo esplicitamente
la nostra fede, ha in comune con noi la preoccupazione sociale, l'impegno con i
più poveri, il desiderio di costruire un mondo più giusto rispetto all'attuale,
dominato dal modello unico del neoliberismo. (…) Ed è vero che l'utopia di un mondo diverso
incomincia finalmente a concretizzarsi. Ad esempio, anche quest'anno partecipa
al Forum Luiz Inacio Lula da Silva, ma adesso è il presidente del Brasile e un
simbolo delle possibilità di cambiamento, anche se solo iniziale. (…) In questo Forum si è realizzato un lavoro
comunitario mondiale di ri-elaborazione delle formule di relazione, di
responsabilità e di convivenza tra popoli e paesi, tra nazioni e continenti, tra
natura e tecnologia, tra religioni e culture, tra uomini e donne che si rendo
conto sempre più dell'urgenza di ripensare il nostro mondo, per sintonizzare i cammini
della vita con le aspirazioni più profonde che manifestano lucidamente.
L'umanità vuole vivere, vuole ricercare la pace, non vuole morte, né una guerra
stupida che sacrifica la vita per garantire egemonie
oppressive.
Il Forum sociale è nato come contrapposizione al Foro
Economico di Davos (Svizzera). Ora le posizioni si invertono. E' il Forum
sociale che si trasforma in referente principale e più ampio. Ha aperto un
panorama di proposte, indispensabile per contemplare la diversità delle
dimensioni che hanno bisogno di entrare in un progetto di mondo per tutti. Il
Forum Sociale ha inaugurato la cittadinanza universale, la cui coscienza deve
essere coltivata, per tradursi in nuove strutture che la garantiscano per tutto
il mondo, senza esclusi. Il
viaggio del Presidente Lula a Davos, dopo aver entusiasmato Porto Alegre, si è
trasformato nel simbolo di questa inversione di importanza: è andato in Svizzera
per sollecitare la centralità del destino umano rispetto
all'economia".
In questo senso Candido Grzybowski, portavoce del
Consiglio internazionale del Forum sottolinea nella conferenza stampa
conclusiva: "La nostra maggior vittoria di quest'anno è che tutto il mondo ci ha
ascoltati. Il Forum Sociale Mondiale FSM è un'eco delle proposte di tutta la
società civile e per questo molte delle questioni discusse nella seconda
edizione del 2002 fanno parte oggi del nuovo programma del governo Lula. Questo
grande incontro di movimenti sociali, Organizzazioni non governative ONG e
personalità progressiste di tutto il mondo in soli tre anni di esistenza ha
cambiato l'agenda internazionale per indicare che le questioni sociali devono
predominare rispetto a quelle economiche".
La calorosissima accoglienza riservata al presidente
Lula (simbolo di riscatto, dell'orgoglio ritrovato dell'America Latina insieme a
Gutierrez in Ecuador, a Chavez in Venezuela, a Castro in Cuba) indica la
direzione di un governo popolare per la nona potenza economica mondiale, frutto
di tante lotte dei movimenti sociali, personificati anche dalla storia di Marina
Silva, la voce dell'Amazzonia. Marina è l'erede di Chico Mendes, figlia di
seringueiros (raccoglitori di caucciù), ex senatrice dell'Acre e neo ministra
dell'ambiente del governo Lula. Racconta la sua militanza in difesa della foresta
amazzonia, della Pachamama MADRE TERRA. Impara a leggere e scrivere solo a
diciassette anni dopo un'infanzia durissima in Amazzonia dove la sua famiglia si
era trasferita per sfuggire alle ricorrenti carestie dell'arido nordest. Ha
lavorato fin da bambina per aiutare i sette fratelli, camminando 14 Km al
giorno. A 14 anni muore la madre e diventa capo-famiglia. La sua vocazione di
ambientalista, anzi de socio-ambientalista, che coniuga preoccupazioni sociali
ed ecologiche, sorge da questa infanzia in mezzo alla foresta, in mezzo alle
conoscenze tradizionali dei popoli della foresta e della lotta nella sua
difesa.
"Era una vita durissima. Riuscivamo a sopportarla
solo grazie alle tradizionali conoscenze indigene, che ti insegnano come
sopravvivere e curarti utilizzando le risorse della foresta e grazie alla
solidarietà della comunità che è, era fortissima": in queste comunità
attanagliate da conflitti tra latifondisti, compagnie multinazionali e
seringueros, Marina viene designata come rappresentante e spedita a frequentare
una scuola di formazione politica per attivisti sindacali, che le permetterà di
incontrare Chico Mendez e Leonardo Boff. L'esponente della teologia della
liberazione la definisce "figlia di uno spirito evangelico radicale e la degna
rappresentante di un popolo come quello brasiliano nella sua umanità africana,
indigena e femminile".
Marina conclude la sua lunga testimonianza davanti a
5.000 ascoltatori: "Dobbiamo impegnarci tutti affinchè Il Brasile sia un esempio
di soluzione pacifica dei conflitti sociali, etnici e ambientali, senza
dimentare che l'Amazzonia è il polmone del mondo e la distruzione della sua
foresta, così come la sopravvivenza dignitosa delle comunità che l'hanno
conservata per migliaia di anni, sono questioni che riguardano il mondo
intero".
Alla fine non è stato redatto un documento finale (ma solo le risoluzioni del Consiglio internazionale qui allegate) del FSM ma MST del Brasile, la Marcia mondiale delle donne di Quebec, Attac-Francia e Focus on the Global South della Tailandia hanno lanciato un documento per costruire una rete mondiale dei movimenti sociali: "Una rete mondiale dei movimenti sociali aiuterebbe a sviluppare le condizioni affinchè i diversi movimenti sociali del mondo possano scambiarsi analisi, opinioni ed informazioni sulle congiunture presenti ed individuare priorità comuni e compiti necessari, prima e dopo gli incontri del SFM. Il dibattito, lo scambio e la coordinazione tra noi potrebbe quindi diventare un processo permanente. L'obiettivo è di andare oltre gli episodici incontri tra Movimenti di diversi paesi e continenti, per la costruzione di un più profondo dibattito politico, per stabilire strutture orizzontali che facilitino gli scambi di informazioni e agiscano sulla coordinazione di azioni comuni, così da estendere il contatto fra Movimenti di tutti i continenti. Questo processo richiede di stabilire almeno un minimo di coordinazione e di scambi d'informazione attraverso un sito internet, un'e-mail ed una segreteria." Per adereire alla Rete Mondiale dei Movimenti sociali: www.redesocialmundial.org
(*) Cristiano Morsolin, giornalista militante, educatore di strada, operatore di rete internazionale, recentemente rientrato in Italia dopo un anno di condivisione con i ragazzi/e lavoratori organizzati nei Movimenti NATs dell’America Latina; dopo varie esperienze a Vicenza, a Palermo, a Roma, a Rio de Janeiro e a Salvador do Bahia (Brasile), a Ibarra e Quito (Ecuador), a Lima (Perù), attualmente lavora nell' Ong ASPEm (Associazione Solidarietà Paesi Emergenti) a Cantù (CO), è socio dell’Associazione “Nats” con sede a Bologna; è tra i fondatori di SELVAS, Osservatorio Indipendente sulla regione andina. E-mail : morsolin2002@yahoo.it
di Federico Ginato (da La Paz-Bolivia)
La popolazione
boliviana si ribella agli aumenti delle tasse decretati dal governo. A
capeggiare le proteste lo stesso corpo della polizia che si è ammutinato e
chiuso nelle caserme. Pensantissime le conseguenze degli scontri, un
bilancio provvisorio parla di 16
morti e 90 feriti.
Lunedì mattina,
10 febbraio 2003, il popolo boliviano si è svegliato con una finanziaria che,
senza nessun preavviso, ha istituito una imposizione fiscale del 12,5 % per
tutti redditi superiori a 880 bolivianos mensili (poco più di 100$). Una misura
che colpisce soprattutto i ceti medio-bassi. Il Governo, alla
prese con l’ennesima recessione economica, non ha trovato niente di meglio che
optare ancora una volta per le ricette di “aggiustamento strutturale” suggerite
dal FMI (Fondo Monerario Internazionale) a tutti i Paesi del mondo,
indipendentemente dalle loro peculiarità economiche e sociali. Gli effetti sono
stati, come sempre, disastrosi.
Secondo la Banca
Mondiale, è considerato povera la persona che possiede meno di 2$ dollari al
giorno per vivere ed estremamente povera chi possiede meno di 1$.
Un impiegato medio in Bolivia guadagna al mese 2000 boliviani che,
decurtati delle varie tasse, tra le quali l’ultima, si riducono a 1315
bolivianos mensili (circa 180 $), che divisi per i 5 componenti di una famiglia
media boliviana e per i 30 giorni di un mese, non risultano più di 1,15 $ al
giorno. La maggioranza della popolazione boliviana è quindi sulla soglia della
povertà estrema. Le misure
economiche adottate sono riuscite ad ottenere quello che solo fino a qualche
giorno fa sembrava impossibile. L’intera società civile boliviana, senza alcuna
eccezione, si è ritrovata unita nel criticare la politica del governo. Vigorose
proteste sono state mosse sia dai partiti di opposizione, campeggiati dal MAS di
Evo Morales e leader molto popolare tra i ceti più deboli, sia da tutte le
organizzazioni di categoria a cominciare dai sindacati fino alla organizzazione
degli industriali. Anche la chiesa cattolica ha preso posizione affermando che
non si può togliere il “pane a coloro che non hanno niente”.
Ma l’elemento che ha fatto scattare gli atti di violentza è stato
l’ammutinamento delle forze di polizia che, esasperate per i salari bassissimi,
si sono rinchiuse nelle caserme e hanno lasciato incustodite le strade della
capitale. La situazione si è aggravata nei pressi di Piazza Murillo, la piazza
dove si affacciano i palazzi del congresso, del governo e la cattedrale. Circa 200 poliziotti, asserragliatisi nel palazzo del
Ministero degli Esteri, sono stati circondati da reparti dell’esercito decisi a
riprendere il controllo della piazza. Lo scontro è stato inevitabile ed è durato
6 ore con scambi di colpi anche di grosso calibro che hanno lasciato sul terreno
16 persone tra poliziotti, militari e civili che si erano inseriti nella
contesa. A quel punto, malgrado il
diffondersi di un messaggio della Presidenza che annunciava la sospensione delle
misure fiscali, la situazione è ulteriormente degenerata. Gruppi numerosi di
cittadini, tra i quali molti studenti, hanno iniziato ad assaltare e ad
incendiare alcuni ministeri e le sedi dei partiti di governo. In serata,
approfittando dell’oscurità e dell’assenza dell’ordine pubblico, è iniziato il
sacchegggio di negozi ed uffici da parte di centinaia di vandali che hanno
imperversato indisturbati per tutta la zona del centro.
Stamane, La Paz appariva come una città presa al sacco. Tutte le
attività, di qualsiasi tipo, sono paralizzate. Ancora non si sa se a causa dello
sciopero generale proclamato da tempo per oggi o per la paura di nuove violenze
e rapine. A soli sei mesi
dalle elezioni che hanno sancito il ritorno al governo del presidente Gonzalo
Sanchez de Lozada, esponente del partito di destra MNR (Movimento Nazionalista
Rivoluzionario), la Bolivia si ritrova nel caos. In questi mesi sono falliti
tutti i tentativi promossi dalla presidenza per trovare un accordo con la
seconda forza politica del Paese, il MAS (Movimento Al Socialismo) capeggiato da
Evo Morales, un leader carismatico che, salito alla ribalta internazionale per
la sua lotta a difesa dei piccoli coltivatori di coca (cocaleros) minacciati
dalla politica statale di sradicamento delle piantagioni, ha saputo unificare
sotto un’unica bandiera gruppi sociali molto eterogenei tra loro: movimenti
indigeni, sindacati, alcune forze politiche di sinistra, cocaleros,
studenti. La situazione
della Bolivia non fa che appesantire il quadro di una America Latina che soffre di una cronica instabilità
politica, economica e sociale che non si presta a facili soluzioni. Dopo il
fallimento delle politiche economiche sostenute dal FMI e dalla Banca Mondiale,
l’intero continente guarda con speranza al Brasile di Lula per poter credere
ancora in un futuro che appare sempre più grigio ed incerto. Troppo peso, forse, per un uomo solo.
BUONPROGETTO
Emmaus di Villafranca (VR) comunica l’imminente avvio del «Progetto Bosnia per l’agricoltura» Programma di formazione e di finanziamento per 2 progetti di sviluppo in agricoltura nel settore ortofrutticolo e lattiero caseario nella provincia di Tuzla. Settore Ortofrutticolo - Luogo: Doboj, provincia di Tuzla. Obiettivo: campo dimostrativo per nuove varietà di melo poco sensibili alle malattie fungine; campo di confronto per specie di ortaggi per il consumo fresco e per l’industria di conservazione. Aree interessate: circa 2 ettari per il frutteto, circa 2 ettari per gli ortaggi. Saranno situati in prossimità del campo profughi e del centro di Doboj Istok per potere disporre di sufficiente mano d’opera e per coinvolgere gli ospiti del campo. Collaborazioni: industria conserviera VEGAFRUIT di Doboj per valutare l’interesse produttivo e commerciale del prodotto ottenuto. Eventuale apertura di uno spaccio aziendale per la promozione del consumo fresco e per garantire un reddito alla comunità. Formazione di giovani bosniaci presso Istituti scolastici, Cooperative e Aziende agricole del Veronese e del Trentino per la durata di 3 settimane. Costi previsti: 15.000,00 euro circa per l’acquisto e la spedizione di piante, mezzi meccanici, ospitalità e per la formazione professionale. Tempi previsti di realizzazione: 2 anni. Settore zootecnico e Lattiero caseario - Luogo: provincia di Tuzla. Obbiettivi: potenziare il numero di bovini da latte esistente nella stalla di Emmaus con lo scopo di costituire un’azienda pilota per la produzione di latte (bovino , ovino e caprino) a cui andranno aggiunte adeguate attrezzature meccaniche; realizzare un caseificio in grado di lavorare il latte prodotto dalla stalla Emmaus e anche quello di altre piccole aziende agricole, numerose nel territorio. Contemporaneamente sarà predisposto un programma di magazzinaggio, confezionamento e vendita dei formaggi ottenuti. Collaborazioni: operatori ed istituti di ricerca mantovani e veronesi, costruttori di macchinari per la caseificazione, strutture bosniache per la distribuzione dei prodotti agroalimentari. Formazione degli addetti: stage di formazione di 3-4 settimane per alcuni giovani bosniaci presso Istituti di Ricerca, Cooperative e Aziende agricole del Mantovano e del Veronese. Costi previsti: 45.000,00 euro per l’acquisto e la spedizione di una macchina « policaseificio », di una cella frigo e di animali da riproduzione. Tempi di realizzazione: 1 anno. Esigenze di mezzi: Atomizzatore, trinciasarmenti, trincia mais, botte per trasporto latte, animali da riproduzione e un automezzo attrezzato per la distribuzione e la vendita dei latticini prodotti. I progetti sono realizzati in collaborazione con: Comunità Emmaus di Villafranca, Amici di Emmaus Villafranca, Comune di Villafranca, Federazione Coltivatori Diretti (sezione di Villafranca), Forum della solidarietà di Tuzla, Parrocchie di Villafranca, Cooperativa « La Buona Terra » Villafranca, AIV, Villafranca, APO, Scaligera. Come collaborare ! Fornendo attrezzature agricole con un contributo economico sul conto corrente « Comunità Emmaus » : C ABI 2008 CAB 59960 n. conto 4737569 presso la Unicredit Banca, agenzia di Villafranca di Verona. Per saperne di più: Comunità Emmaus Villafranca, Tel. 045 633 70 69; Dott. Enzo Corazzino, Tel. 335 70 46 369; Sig. Olivo Prati, Tel. 045 79 028 14; Dott. Severino Fraccaroli, Tel. 045 790 12 89; Dott. Giovanni Rigo, Tel. 338 449 79 16; Dott. Arrigo Califfi, Tel. 0376 46 60 98, Dott. Sante De Padova, Tel. 0376 63 90 68.
Da alcuni mesi è attivo un nuovo servizio call-center di consulenza per disabili istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il 2003 è l’Anno Europeo dei Disabili e sono molte le risorse finanziarie, in gran parte provenienti dall’Unione Europea, che verranno impiegate per ridare dignità ai lavoratori con handicap motori e psicofisici. Si calcola che in Italia le persone diversamente abili certificate siano poco meno di 3 milioni, anche se in realtà sono molte di più, se nel computo vengono inseriti anche gli invalidi del lavoro. Qualcosa di concreto, comunque, inizia a muoversi. La legge sul collocamento al lavoro di disabili trova ora voce anche con un call-center, si tratta del numero verde 800.18.99.66 destinato ad offrire servizi di consulenza a disabili in cerca di occupazione e a imprenditori interessati ad assumere un lavoratore disabile. Il servizio si pone l’obiettivo di agevolare l’accesso la lavoro tramite gli strumenti e le iniziative in materia di occupazione stabilite dalla legge numero 68 del 1969, che offre agevolazioni economiche e supporti tecnici e di consulenza ai datori di lavoro pubblici e privati che, avendo più di 15 dipendenti, devono rispettare l’obbligo di assunzione di una quota di lavoratori disabili. La nuova legge abbassa la quota obbligatoria dal 15% al 7%, ma estende l’obbligo ad un numero maggiore di aziende: tutte quelle con più di 15 dipendenti, anche se tra i 15 e i 35 dipendenti l’obbligo si ha solo nel caso di nuove assunzioni. Attraverso questo numero verde ogni quesito in materia di collocamento viene risolto immediatamente dagli operatori; i casi particolarmente complessi sono invece sottoposti ad un esperto giuridico, che in tempi brevi comunica il parere all’operatore, e questi a sua volta all’utente. Il call-center è operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17. Vi segnaliamo infine che altre interessantissime informazioni su questo settore sono reperibili nel sito internet www.disabili.it («il GRILLO parlante»)
VALPIANA (PRC). IRAQ, FERMARE LA GUERRA ANCHE CON L'OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI
"Ogni guerra, oltre che costi non quantificabili in termini di perdita di vita, di dolore fisico e morale e di incalcolabili conseguenze, comporta elevatissimi costi economici per approntare arsenali e apparati bellici. Uno dei principali mezzi con cui materialmente ‘ripudiare’ la guerra è il rifiuto di destinare risorse umane e materiali alla sua preparazione. - è quanto ha dichiarato Tiziana Valpiana, deputata di rifondazione Comunista - Aderendo alla Campagna per l'Obiezione alle spese militari, iniziata in Italia nel 1982, intendo non essere complice della predisposizione di strumenti bellici, nemmeno, indirettamente, con un contributo economico. In questo drammatico momento, in cui sembra difficilmente scongiurabile un’incostituzionale ‘guerra di aggressione preventiva’ contro l’Iraq, un problema personale può assumere un significato simbolico e - ha proseguito Valpiana - va, quindi, reso pubblico, anche scrivendo al Presidente Ciampi. Personalmente ogni anno ho destinato la quota parte dell’IRPEF non versata allo Stato per le spese militari al Fondo per la Pace, per molti anni consegnato al Presidente della Repubblica, in qualità di garante della Costituzione. Nel corso di questi anni ho ricevuto solleciti al pagamento delle quote non versate, fino ad arrivare, in alcuni casi, al pignoramento di beni mobili, all'inizio di quest'anno, però, il Servizio Riscossione Tributi Concessione di Verona mi ha comunicato il fermo amministrativo dell’autovettura in relazione al debito tributario di soli 136 euro. Ritengo questo provvedimento un mezzo eccessivo per ‘costringere’ al versamento della quota dovuta chi, tanto più, non l'ha versata per motivi di coscienza, e - ha aggiunto Valpiana -, considerato il mio status di parlamentare eletta nella circoscrizione Veneto 1, che si sia prodotta un’indebita limitazione del mandato elettivo. La lotta contro il terrorismo e le dittature si realizza affermando i diritti fondamentali di tutti i popoli del pianeta, riducendo le ingiustizie e rinforzando l'Onu, non certo attraverso le guerre. Oggi per fermare la guerra c’è bisogno del coinvolgimento in prima persona di ciascuno di noi ed è per questo che porterò avanti la mia obiezione alle spese militari, per dire no alla guerra senza se e senza ma. Sia Come cittadina contribuente sia come parlamentare, farò sentire in ogni modo la mia voce contraria alla guerra, in sintonia con i milioni di cittadine e cittadini italiani che sostengono iniziative per la Pace e la difesa dell'Art. 11 della Costituzione."
DAL TRENTINO PRATICHE DI PACE
Una moltitudine mai vista di persone che riempiono le piazze di mezzo mondo, gli appelli di donne e uomini che fanno il giro del pianeta, innumerevoli forme di testimonianza individuale e collettiva per dire che la guerra non porta a nient'altro che alla barbarie... eppure la corsa alla guerra non sembra fermarsi. Ecco dunque che si richiedono pratiche attive di pace e forme diffuse di disobbedienza civile, a cominciare dall'indisponibilita' a condividere responsabilita' verso questo nuovo crimine contro l'umanita', ma anche affermando il diritto alla vita di una popolazione come quella irachena gia' sottoposta da piu' di un decennio alla disumanita' di un embargo che ha gia' prodotto una strage silenziosa nella quasi completa indifferenza dell'opinione pubblica mondiale. Questo e' il significato dell'impegno della comunita' trentina che in questi giorni ha deciso di investire sulla pace e sul futuro dell'Iraq, con un segnale forte che interpreti e faccia propria l'inquietudine e la contrarieta' verso la guerra espressa attraverso le decine di migliaia di bandiere della pace che colorano ogni angolo del Trentino. Un investimento di pace, in continuita' con l'impegno che in questi anni di embargo ha visto la comunita' trentina fra le regioni che piu' hanno sviluppato azioni umanitarie verso l'Iraq, rappresentato dalla realizzazione - in collaborazione con "Un ponte per..." - di un nuovo impianto di potabilizzazione e di distribuzione di acqua nell'area di Abu Kassib, nella regione di Bassora. Uno stanziamento da parte della Provincia Autonoma di Trento di 100 mila euro al quale si vanno aggiungendo in queste ore quello dei principali Comuni trentini e di tutti i cittadini che vorranno far corrispondere alle loro bandiere di pace un impegno concreto per il diritto alla vita di migliaia di persone. Per dire che il diritto all'acqua e alla vita vale anche per i bambini e la gente irachena. Mentre il governo italiano decide di mettere a disposizione le infrastrutture logistiche del proprio territorio per l'intervento armato degli Usa, un'intera comunita' locale intende lanciare un segnale diverso, che crediamo possa essere fatto proprio da altre comunita' locali e dalle loro istituzioni per dire in modo concreto "non nel mio nome". Con questo o altri analoghi progetti. Cosi' che dalle Regioni e dai Comuni italiani possa prendere corpo una diplomazia parallela contraria alla guerra. Una delegazione in rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento, degli enti locali, della societa' civile, accompagnati da "Un ponte per..." e dai rappresentanti del Contratto mondiale per il diritto all'acqua si rechera' nei prossimi giorni in Iraq per dare il via a questo progetto di speranza verso il futuro. (Michele Nardelli)
CONFLITTO D'INTERESSI E PUBBLICITA' MEDIASET
Il Consumo Responsabile è un
invito a non collaborare al conflitto di interessi di Silvio Berlusconi,
proprietario di Mediaset e Publitalia ed anche Presidente del Consiglio. Ogni
nostro acquisto di prodotti reclamizzati sulle reti Mediaset significa un
contributo economico a sostentamento di questa inaccettabile situazione:
invitiamo pertanto tutti i cittadini a compiere i loro acquisti in modo
responsabile. A tale scopo pubblichiamo regolarmente un elenco dei 15 prodotti
maggiormente pubblicizzati sulle reti Mediaset. L'elenco completo delle presenze
pubblicitarie ed ulteriori dettagli su questa iniziativa sono disponibili sul
sito internet http://www.consumoresponsabile.it
Lo scopo dell'iniziativa è interagire con i meccanismi del mercato pubblicitario
televisivo, in modo che le aziende coinvolte facciano pressione su Berlusconi
perché venga data una soluzione credibile alla situazione di conflitto di
interessi nell'informazione televisiva, dato che Silvio Berlusconi è nello
stesso tempo Presidente del Consiglio e controllore delle principali reti
televisive italiane, nonché della distribuzione pubblicitaria televisiva. E'
molto importante comunicare alle aziende questa nostra decisione e le
motivazioni, in modo che le aziende conoscano ciò che stiamo chiedendo. Per
questo vi invitiamo a scrivere alle aziende andando alla pagina http://www.consumoresponsabile.it/lettere.php
DALLAPARTEDEIBAMBINI - L'accattonaggio minorile in Italia
di Greta Blu (www.aquiloneblu.org)
Il triste
fenomeno dell’accattonaggio minorile in Italia ha inizio verso la metà degli
anni Ottanta e vede inizialmente l’utilizzo di minori slavi Rom e
successivamente di bambini marocchini, impegnati a chiedere l’elemosina e a
lavare i vetri delle auto ai semafori. Oggi, accanto a queste 3-4.000 presenze,
si sono aggiunti minori albanesi che sembrano far parte di un vero e proprio
racket, dipendente da organizzazioni dedite all’immigrazione clandestina, e che
si occupano di inserire questi minori in Italia. La mafia albanese è nota per la
violenza esercitata sui bambini che vengono ceduti ai trafficanti dalle famiglie
e diventano schiavi: sono malnutriti, vestiti di stracci e mandati a chiedere
l’elemosina, per attirare la pietà della gente. Se al termine della giornata non
hanno raccolto il minimo previsto, sono intimoriti e percossi. Alcuni bambini
invece vengono “trattati meglio”: sono quelli destinati ai pedofili.
La possibilità di un loro rimpatrio risulta spesso molto
difficoltoso per la mancanza di documenti di identità, per l’ostilità da parte
della famiglia d’origine ma soprattutto perché l’accattonaggio “rende” intorno
alle ex 150.000 lire al giorno di cui buona parte va all’organizzazione,
un’altra alla famiglia e circa ex 10.000 lire rimangono al
minore.
Nel 1998, nella regione Lazio, sono state 4.523 le denunce di casi di sfruttamento minorile di diverso tipo (prostituzione, delinquenza, mendicità, etc.). Ciò sottolinea la necessità, in tutta la nazione, di interventi mirati e definitivi nei confronti di questa forma di sfruttamento dei bambini, nel rispetto di tutti i diritti enunciati nella Convenzione ONU a favore dell’infanzia. Una sentenza della Corte costituzionale del 1997 ha dichiarato che è lecito elemosinare e mendicare, ma è reato utilizzare a questo fine un minore di anni 14 (come ha ribadito una sentenza –forse la prima in Italia- nei confronti di una donna Rom, emessa dalla pretura di Terni). Se il minore è sottoposto all’autorità o alla custodia di chi mendica, la pena prevede l’arresto da 3 mesi ad 1 anno. Se il fatto è commesso dal genitore, la condanna comporta la sospensione dell’esercizio della potestà e può dar luogo all’apertura di un procedimento per l’adozione del minore (art. 671 del Codice Penale). Spesso, per non incorrere in queste pene, la persona che usa il minore nell’accattonaggio non è un parente oppure lo si manda per strada da solo, minacciandolo di punizioni se non porta a casa i soldi.: Tali accorgimenti sono frequenti tra i nomadi e non sono purtroppo rari i casi in cui i bambini vengano appositamente storpiati per suscitare pietà. Accade anche che i piccoli siano addirittura imbottiti di sedativi, affinché stiano buoni e tranquilli in braccio alle madri che chiedono l’elemosina sui marciapiedi Questi bambini maltrattati da grandi diverranno a loro volta “capetti”, ricreando il circolo dello sfruttamento. Occorre un maggior rispetto delle leggi, maggior controllo ed assistenza nei confronti delle famiglie disagiate ed una mirata informazione all’opinione pubblica sul fenomeno. Chiedere elemosina significa stare per strada ogni giorno, non frequentare la scuola, non giocare, non socializzare con altri coetanei. Significa obbligare il bambino ad una vita che non gli appartiene e obbligarlo a non credere in un futuro migliore. Significa annientare i suoi diritti. Di fronte a quelle mani tese che dicono “ho fame”, non rispondiamo con qualche spicciolo, per lavarci la coscienza: così facendo non li liberiamo certamente dalla schiavitù alla quale sono costretti, non li liberiamo da nulla. Al posto del denaro diamo loro qualcosa da mangiare, non avremo così il “dubbio” di aver “contribuito” al racket dell’accattonaggio, che genera emarginazione. Ricordiamoci conto che dietro a quelle mani ci sono organizzazioni criminali che li sfruttano dopo averli rapiti o comprati, riducendoli in schiavitù, annientandone la dignità.
Riferimenti bibliografici: www.comune.roma.it : “Comune di Roma, Assessorato alle Politiche per l’Infanzia, Comunicato Stampa, gennaio 2002”; www.camilliani.org ; www.savethechildren.it .
Indipendentemente dalla mia storia personale, dall’esperienza delle mie negazioni, e in forza del mio impegno nella Comunità Casa del Giovane di Don Franco Tassone a Pavia, ( dove tanti minori vengono accolti e accompagnati quotidianamente, alla ricerca di risposte esaustive per allontanarsi dalle solitudini imposte, dal dolore non del tutto riconosciuto, per le assenze a mancanze ricevute ), divengo sempre più consapevole che è fin troppo facile ottenere provvedimenti di incapacitazione, consentendo così alle Istituzioni di eludere il carico più opprimente, e cioè la responsabilità operativa di individuare le cause del malessere, per circoscriverle, se non è possibile superarle. In questa Italia del resistere-resistere-resistere ( a chi ed a cosa non lo so ), oppure del rinnovamento a 360° ( di chi e di cosa non lo so ), rimane certo un inciampo, almeno uno, che al disagio per droga dilagante di ieri, si sta sommando un disagio psichico devastante, dove davvero l’insorgenza delle doppie diagnosi sta a quantificare come la nostra collettività sia ormai abituata al ciglio del baratro, al dirupo scosceso che non consente uscite di emergenza, se non quelle per non pagare il giusto dazio. Un filosofo ci ha spiegato l’importanza del peccato, ma noi preferiamo andare incontro ad una torsione identitaria che ci induce a mimetizzarci tra errori e dimenticanze, anzi ci autorizza a imputare ai giovani le colpe più nefande: la più grave è quella di “ non essere più fatti della nostra pasta “. E allora, cosa c’è di meglio se non incarcerarli, recintando con del solido filo spinato i loro comportamenti disturbati e disturbanti. A volte penso che si voglia intervenire così rumorosamente nei riguardi dei minori, proprio perché ci coglie un silenzio annichilente, quando dobbiamo impegnarci affinché il “ guerriero in erba “ cresca fisicamente sano, e in sintonia con uno sviluppo psichico accettabile, proprio per evitare gravi e incombenti disagi derivanti da un ambiente più consono al sopravvivere che al vivere. Non credo si possa contribuire al risanamento ambientale, della scuola e della famiglia, con un intervento prettamente giudiziario, nell’illusione di riconciliare il minore con ciò che gli sta intorno, ma forse questa richiesta di maggiore punibilità, di ricorso estremo al penale, nasconde carenze profonde in esclusioni galoppanti, per ciò che nei giovani, invece, andrebbe non solo investito, ma anche corrisposto: fiducia. Lavoro nella Comunità CDG, e debbo dire che questa cittadella priva di mura, ma colorata di coraggio e passione nell’aiutare tanti giovani, mi consegna ancora una volta gli strumenti per comprendere che non è debordando su risposte penali e penitenziarie che si crea un sentimento di accoglienza e presenza significativa con i ragazzi. Piuttosto è comunicando e formando che si realizza il piccolo miracolo della ricostruzione, attraverso una educazione (che non è rieducazione per chi mai ne ha avuta), e ciò senza fare ricorso alle solite retoriche di circostanza, ai luoghi comuni, con i quali si accatastano le lamentele per il non facile coordinamento delle agenzie educative. Infatti, chi spesso è contrapposto al mondo degli adulti, ha bisogno di essere preso in considerazione per quello che è, con i propri bisogni e le proprie esigenze, ultima, ma non per importanza, la certezza dell’errore, nella peculiarità adolescenziale, dove la perdita di riferimenti certi favorisce le sconfitte, le posizioni di rincalzo, perfino in quei “ guerrieri in erba “ prima presi a esempio per la loro “ bravura e mitezza “, ma implodenti e esplodenti nei comportamenti a seguire. Un disagio che rimarca una maturazione sempre più in balia di una società schizofrenica e autogiustificante. Abbassare l’imputabilità a 12 anni? O supplicare i potenti dei Palazzi per istituire corsi di formazione genitoriale? Chissà quale di queste esagerazioni parossistiche è più consona all’esigenza di Giustizia che sale a pervadere una intera generazione, senza che alcuno dei protagonisti possa dichiarare il proprio diritto ad accedervi. (Vincenzo Andraous, tutor Comunità Casa del Giovane, 5 febbraio 2003, Pavia).
BUONAINTERVISTA - Sami A.
Aldeeb Abu-Sahlieh
di Maria De Falco Marotta
LA GUERRA? DISTRUGGERA' DEFINITIVAMENTE LA RELAZIONE TRA L'OCCIDENTE E IL MONDO MUSULMANO
Intervista a SAMI A. ALDEEB ABU-SAHLIEH, dottore in diritto, specialista del diritto arabo e musulmano in Svizzera, autore di molti libri e articoli di diritto arabo e musulmano e sul Medio Oriente).
DOMANDA: Professore, Lei è
un esperto dell'islam. Cosa pensa che ci sarà sicuramente uno scontro
inevitabile tra l'Oriente e l'Occidente?
ABU-SAHLIEH: Lo scontro tra Oriente
ed Occidente non è inevitabile... intendo dal punto di vista militare. E non
credo che la guerra potrà risolvere i problemi. Anzi, la guerra non farà che
peggiorarli. Questa guerra farà tanti morti e feriti nei due campi e tutta la
regione soffrirà. Gli Arabi e i Musulmani saranno contro gli Arabi e i Musulmani
(quelli che hanno aperto i loro paesi all'occupazione militare americana e
britannica). Sono convinto che l'Europa occidentale risentirà anche di più
perchè il petrolio rischia di costare 100 dollari il barile... e questo l'Europa
non potrà sopportarlo. L'America ha il petrolio, ma non l'Europa occidentale.
Indirettamente questa guerra sarà la maniera americana di rompere le ossa
economicamente agli Europei. Si pensa poi che i musulmani nei paesi occidentali
(ce ne sono una ventina di milioni) accetteranno di tacere di fronte a questa
guerra? Come diventeranno i rapporti tra musulmani e non musulmani in Europa?
Nessuno può saperlo. Il pericolo è enorme per tutti. Anche per i musulmani che
vivono negli Stati Uniti. E poi non si dimentichi che di musulmani nel mondo ce
ne sono un miliardo.. Accetteranno la sconfitta dell'Iraq? Quale avvenire
potranno avere le relazioni tra paesi cristiani e musulmani dopo la guerra?
Credo che l'Occidente dovrebbe rispondere a queste questioni prima di lanciare
la guerra... Considero che lo
scontro tra Oriente e Occidente ci sarà, ma non dovrebbe essere sul piano
militare perchè con le armi non si guadagna mai. Deve essere sul piano
filosofico, giuridico e religioso. Un dialogo fermo, senza concessioni, esigendo
il rispetto dei diritti dell'uomo e il principio della reciprocità da parte dei
musulmani (e degli ebrei). Questo implica una soluzione giusta anche del
conflitto israelo- palestinese, non con la creazione di due stati (uno per gli
ebrei, e l'altro per i palestinesi), ma un solo stato democratico e laico dove
tutti possono vivere senza discriminazione a causa della religione delle
persone, uno stato che accetti il ritorno dei rifugiati nelle loro terre e lo
smantellamento dei campi di concentramento dove vivono oggi. Ecco come io vedo lo
scontro tra Occidente e Oriente.: una lotta basata sui principi: La pace sarà il
frutto della giustizia (Isaia 32:17). Ma non credo che Bush gradisca un tale
principio. Bush vuole soltanto dominare la regione, rubare il petrolio, e fare
dell'Europa un continente di schiavi al suo servizio.
DOMANDA: perchè? Esistono ragioni tali da giustificare questa guerra che tutti( o quasi) ritengono inutile e dettata solo da sporchi interessi economici?
ABU-SAHLIEH:
questa guerra può essere giustificata soltanto dal punto di vista del
dominio americano sulle fonti di
petrolio e sull'Europa.
DOMANDA: Saddam- Bush. Il cerchio si è ristretto
e, ancora una volta, mette di fronte l'occidente con l'oriente. Cosa fare, come
agire per placare quest'odio infinito?
ABU-SAHLIEH: per evitare questa
guerra, l'Europa deve valutare il
danno disastroso che le deriverà e i paesi arabi e musulmani devono essere più
fermi riguardo all'America. Né
l'Europa, né i paesi arabi e musulmani oggi possono fare qualche cosa.
Avremmo
potuto avere una speranza nell'ONU se questa organizzazione fosse
stata democratica. Oggi questa
organizzazione è peggio della mafia siciliana. E’ al servizio dei cinque grandi
potenti e del sionismo, perciò non aspetto nulla da questa. La popolazione
civile europea è forte, ma non credo che i loro governi siano abbastanza
democratici, da farsi influenzare (si dovrebbe votare prima della guerra:
Berlusconi accetterà? Mai). Oggi i
paesi che erano qualche anni addietro sotto la dittatura sovietica sostengono
gli Stati Uniti. Questo prova che essi non sono ancora maturi per la democrazia.
Il loro statuto di schiavi di ieri li ha marcati nel profondo. Sono sempre
schiavi, ma hanno soltanto cambiato il padrone. L'unica possibilità per evitare
questa guerra è che Dio intervenga in una maniera o in un'altra (per esempio, con un attacco
cardiaco o altre miserie). Nel fondo del mio cuore, io prego che Dio prenda
Bush, Blair e Sharon nello stesso giorno, per liberare il mondo da questi tre
satana. Oggi mi rendo conto che Khomeini aveva ragione!!!
DOMANDA: si pensa e, non a torto, che
l'informazione su questo conflitto, sia in gran parte deviante, nel senso che
non si racconta veramente la verità sui due, chiamiamoli così,
contendenti(Oriente- Occidente). E' vero, falso, o c'è qualcosa di altro che
bisognerebbe far conoscere alla gente?
ABU-SAHLIEH: credo che si deve mettere
in mente che gli Stati Uniti sono un pericolo per il mondo, molto più grande di
Saddam Hussayn. Gli Stati Uniti stanno funzionando come un gangster che si
permette tutto. Non porto nel mio cuore Saddam Hussayn, ma devo riconoscere che
il suo partito ha migliorato lo statuto della donna nella regione del medio
oriente. La donna e i cristiani in questo paese hanno più diritti che in altri
paesi, compresi gli Stati Uniti, che molti considerano i loro amici. Ricordiamo,
per esempio, la situazione dell’Arabia Saudita. Non credo che la guerra condurrà
la democrazia nel medio oriente perché la democrazia sarà fatale per gli
americani stessi. Se ci fosse una democrazia nel medio oriente nessun soldato
americano potrebbe rimanere un solo giorno in questa regione poiché la popolazione non vuole la loro
presenza. Sono i regimi dittatoriali che permettono l’ intervento americano
nella terra araba e musulmana.
DOMANDA: per fortuna, né Saddam, né Bush,
chiamano in causa Dio. Per lei il mondo si è così secolarizzato da farne a
meno?
ABU-SAHLIEH: verissimo, né Saddam, né Bush si appellano a Lui.. Bush fa
parte del protestantesimo fondamentalista, al servizio del sionismo
fondamentalista. Saddam, dal punto di vista religioso, è più laico di Bush. Ma anche Saddam si serve della
religione ogni volta che si trova in difficoltà. Bush ha parlato della
crociata.... anche se ha poi ritirato l'espressione. Lo rimugina sempre. Egli
sta dando ai fondamentalisti musulmani i migliori argomenti per essere ancora
più fanatici. Con la sua guerra ingiusta, Bush obbliga tutti i moderati
musulmani arabi a diventare fanatici. Ce ne sono già fanatici musulmani che
dicono che questa guerra è una benedizione per loro, perchè distruggerà
definitivamente la relazione tra l'Occidente cristiano e il mondo musulmano.
Bush è un matto. Egli pensa di
lottare contro il terrorismo islamico, ma è il suo stato che ha sviluppato
questo terrorismo a causa dell'aiuto incondizionato alla politica criminale
israeliana, e oggi con la sua
presenza militare sulla terra araba e musulmana.
«Io
non sono di qui. Non appartengo a questa terra dove sono nato; e nella vita si
impara, impara chi vuole imparare, che nessuno appartiene alla terra dov'è nato,
dove lo hanno messo al mondo. Che nessuno è di nessun posto. Alcuni cercano di
mantenere l'illusione e si costruiscono nostalgie, sensi di possesso, inni e
bandiere. Tutti apparteniamo ai luoghi dove non siamo stati prima. Se esiste
nostalgia, è per le cose che non abbiamo mai visto, per le donne con cui non
abbiamo dormito, e per gli amici che ancora non abbiamo avuto, per i libri non
letti, per i cibi nella pentola ancora non assaggiati. Questa è la vera e unica
nostalgia».
da "Ombre nell'ombra" di PACO IGNACIO TAIBO 2 (pag 218) –
(segnalazione di Daniele Barbieri)
BLUES DEL TRENO DELLA MORTE
Raccontava nella presentazione parlata l'anonimo autore di questo blues che aveva cominciato il suo impegno politico quando aveva quattordici anni, bloccando treni occupando binari in nome della dignita' di ogni essere umano; e aggiungeva che da allora non aveva piu' smesso di lottare, e sempre piu' si era accostato alla nonviolenza all'ascolto di Mohandas Gandhi, di Martin Luther King, del movimento delle donne; e affermava di pensare che se in Europa nella prima meta' del Novecento tanta piu' gente si fosse messa sui binari, tante stragi e tanti orrori sarebbero stati evitati; poi tossiva, si schiariva la voce, cominciava a maltrattare la chitarra, e diceva, accennando una subito soffocata intonazione, all'incirca le parole seguenti: «E tu fermalo il treno della morte col tuo corpo disarmato sui binari con la voce che si oppone all'urlo roco delle bombe, delle fruste al vile schiocco. / E tu fermalo il treno della morte sono pochi gli oppressori, innumerevoli le vittime, non possono arrestarci se tutti insieme ce li riprendiamo i diritti, la terra, la vita. / E tu fermalo il treno della morte con la tua persona fragile sconfiggi gli apparati e gli strumenti della guerra e salva il mondo con la tua persona fragile. / E tu fermalo il treno della morte perche' tu, cosi' indifeso, puoi fermarlo col tuo corpo, la tua voce, la speranza che sa unire tante braccia, e sa fermarlo maledetto il treno nero della morte. / E tu fermalo e cosi' ferma la guerra». (Traduzione di Benito D’Ippolito)
BUONAINFORMAZIONE - Mosaico di Pace
L'Amore è... / 8