03-10-17/02/03 - Verona - Qualità delle relazioni per un'efficace negoziazione
Ai blocchi di partenza due corsi promossi dal Centro servizio per il volontariato di Verona. Il 3 febbraio avrà infatti inizio il primo, incentrato sulla qualità delle relazioni per un'efficace negoziazione: l'obiettivo è mettere in grado i partecipanti di sviluppare la capacità di gestire situazioni conflittuali e, in particolare, di conseguire un buon accordo. nei processi di negoziazione. Le lezioni si terranno nei lunedì 3, 10 e 17 febbraio, dalle 18 alle 21,15 e saranno animate da Luigi Marastoni, consulente di sviluppo organizzativo e di formazione manageriale. Il 7 febbraio alle 18,30, invece, spiccherà il volo il corco «Tecniche di progettazione» che si propone di fornire strumenti per analizzare i fabbisogni territoriali e progettare interventi che vadano a risolvere le problematiche rilevate. Docente sarà Lucio garonzi, consulente delle organizzazioni non profit e direttore del Centro. Le altre lezioni avranno luogo il 21 febbraio e il 3 e 17 marzo. Per informazioni: Centro Servizio Volontariato, via Napoleone Primo, 8, tel. 045 8102419, e-mail: verona@csv.veneto.it
03/02/03 - Legnago (VR) - «Il vizio oscuro dell'Occidente»: incontro con Massimo Fini
Riello per la Cultura organizza, in collaborazione con l'aministrazione comunale, un incontro con lo scrittore e giornalista Massimo Fini. Giancarlo Beltrame, giornalista, presenterà l'ospite e il suo recentissimo lavoro editoriale: «Il vizio oscuro dell'Occidente» (Ed. Marsilio). L'incontro si terrà a Legnago, presso il Teatro Salieri, alle ore 21. La presenza deve essere confermata telefonando al 0442630111.
03/02/03 - Vicenza - Assemblea del «Coordinamento Vicenza contro la guerra»
Lunedì 3 febbraio alle ore 21,00 presso l'Hulk di Vicenza (contrà Pedemuro S.Biagio 65) assemblea del Coordinamento «Vicenza contro la guerra» per la definizione dei seguenti punti all'ordine del giorno: 1) 15 febbraio a Roma (organizzazione viaggio - treno/pullman); 2) 15 febbraio a Vicenza (chi resta e che cosa vogliamo fare); 3) appello contro la guerra "Non nel nostro nome" e metodi di diffusione; 4) la nostra posizione rispetto al Comune di Vicenza e convocazione della conferenza stampa per mercoledì o giovedì; 5) cosa fare in caso di scoppio della guerra e nel periodo successivo.
03/02/03 - Vicenza - Agenda di pace e venti di guerra; politica e movimenti dopo Porto Alegre
Lunedì 3 febbraio 2003 - alle ore 20.30 «PRIMOLUNEDI'DELEMSE» organizza l'incontro «AGENDA DI PACE E VENTI DI GUERRA, POLITICA E MOVIMENTI DOPO PORTO
ALEGRE/3» presso i Carmini, in corso Fogazzaro 250, a
Vicenza. Da un lato, c'è il
mondo di chi lotta contro la fame e la povertà e si batte per un giusto
ordine internazionale. Dall'altro, quello di
chi vuol fare la guerra anche per assicurarsi uno standard di vita ormai
evidentemente insostenibile. Ma se "un altro mondo è possibile",
questi due mondi sono senz'altro incompatibili. Uno degli effetti (e forse
degli obiettivi) dell'attuale escalation guerrafondaia è cercare di mettere
la sordina alla crescente presa di coscienza in questo senso di
gran parte del Sud e, pure, del Nord. Se ciò costituisce, di per sé, un
buon motivo per ritrovarci, per sentire dalla viva voce di chi è stato
al terzo Forum Sociale Mondiale come siano andate le cose, ancora più
urgente pare interrogarci tutti - partiti, sindacati, movimenti,
chiese, società civile, cittadinanza - sulla nostra agenda di pace. Che grazie a Porto Alegre può oggi
avere un respiro e un'incidenza mondiali, ma che va tradotta in scelte politiche
e personali, qui ed ora. Di tutto ciò parleremo con: Alfredo Somoza,
presidente dell'Istituto di Cooperazione Economica Internazionale (ICEI) e
Alberto Tridente, già sindacalista ed europarlamentare. Sono previste, inoltre, altre
testimonianze di vicentini di ritorno da Porto Alegre.
04/02/03 - San Bonifacio (VR) - Volontari del soccorso: un corso
Il gruppo della Croce Rossa Italiana di San Bonifacio organizza un corso di formazione per volontari del soccorso. Martedì 4 febbraio alle 20,30 si terrà la serata informativa di avvio del corso, presso la sede di via Tombole. Per Informazioni: 045 6102222 (ore serali).
04/02/03 - San Bonifacio (VR) - Obesità, all'Università popolare
Prosegue la programmazione degli incontri settimanali rivolti a tutti promossi nel nostro paese dall’ “Università Popolare”. Le lezioni hanno luogo presso la Sala Civica “Barbarani”, nel giorno di martedì, alle ore 15,30. Martedì 4 febbraio il dottor Giavarina parlerà dell’obesità, mentre martedì 11 febbraio sarà invece il professor Olinto Brugnoli ad intrattenere i presenti con la prima parte di una riflessione sul tema: «Cinema e donna», che proseguirà la settimana successiva.
04/01/03 - San Martino B.A. (VR) - «Dietro quel muro grigio»... per sapere qualcosa sul carcere/2
Il Gruppo di volontariato di animazione liturgica in carcere di San Martino, in collaborazione con la Fondazione Exodus e le Associazioni "Don Tonino Bello" e "La Fraternità", impegnate nell'aiuto al recupero sociale dei detenuti attraverso il riconoscimento della loro dignità e diritti, percorsi educativi, il sostegno alle loro famiglie e all'inserimento lavorativo, propone alla comunità di San Martino B.A. (VR) l’incontro di approfondimento e confronto sul problema “carcere”, che si terrà presso il Teatro Peroni di San Martino B.A., martedì 4 febbraio, alle ore 21.00. «Non c’è niente di meglio?» è il titolo della serata che verrà animata con una riflessione su quello che la pena si propone di ottenere, i suoi meccanismi e i suoi risultati - il ruolo della comunità esterna, i progetti educativi, il reinserimento - testimonianze di familiari, operatori penitenziari, volontari - la forza di una giustizia non violenta - corresponsabilità: forse anche questo ci riguarda.
04/02/03 - Monticello Conte Otto (VI) - Fiaccolata di Pace, con don Albino Bizzotto
Si è costituito, nei giorni scorsi, a Monticello Conte Otto, un Forum per la Pace, formato da gruppi e persone sensibili ed impegnate sui temi della solidarietà, della non-violenza, di un nuovo modello di sviluppo. Vogliamo lavorare per far crescere una cultura di pace e di tolleranza che contrasti efficacemente i venti di guerra, razzismo e sopraffazione che soffocano il mondo. La prima iniziativa che proponiamo è una FIACCOLATA DI PACE contro la guerra in Iraq. Si svolgerà MARTEDI’ 4 FEBBRAIO a Monticello con le seguenti modalità: ritrovo alle ore 20 nel piazzale del Municipio; dopo un breve percorso per le vie del paese arriveremo alle ore 20,30 circa alla scuola media di Cavazzale dove, in Aula Magna, terrà il suo intervento don Albino Bizzotto (Beati i Costruttori di Pace) reduce da un recente viaggio a Baghdad e saranno presentate le iniziative che il forum per la pace vuol proporre nei prossimi mesi. All’iniziativa hanno già aderito L’amministrazione comunale, associazioni di volontariato, parrocchie e singoli cittadini.
04/02/03 - Thiene (VI) - Mondo slavo e occidente
Il coordinamento NORD/SUD di Thiene-Schio altovicentino, organizza a Thiene, presso il Padiglione fieristico di Via Vanzetti, alle ore 20.30 di martedì 4 Febbraio 2003, un incontro sul tema: «Mondo slavo e occidente: quale connubio?». Relatore sarà Francesco Privitera, Università di Forlì.
04/02/03 - Rovereto (TN) - «L'orda», incontro con Gian Antonio Stella
La proposta della Lega di realizzare l'apartheid razziale sui treni ha portato nuovamente e negativamente il Trentino alla ribalta delle cronache nazionali nei giorni che precedono il 27 gennaio, la giornata della memoria. C' è bisogno dunque ancora una volta di riflettere, di capire, di reagire. «Costruire Comunità» lo fa promuovendo la presentazione del libro L'orda di Gian Antonio Stella inviato del Corriere della Sera, un libro che ci fa girare i cinque continenti per dimostrare che, nel bene e nel male, noi italiani all'estero non siamo stati per niente diversi dalle migliaia di immigrati, legali o clandestini, che oggi ci troviamo in casa.Anche i nostri emigranti, infatti, erano considerati "ladri" di posti di lavoro, tanto da essere massacrati dai francesi nelle saline della Camargue, in Alabama ci consideravano "visibilmente negri" e quindi oggetto di ogni tipo di discriminazione, compreso il fanatismo del Ku Klux Klan. L'incontro con Gian Antonio Stella si terrà a Rovereto, alla Sala della Filarmonica di Via Rosmini, martedì 4 febbaraio 2003 ad ore 20.30. L'autore sarà introdotto da Carlo Sabelli Fioretti, collaboratore di Sette e già direttore di "Cuore". Coordinerà l'incontro Vincenzo Passerini.
05/02/03 - Verona - Presentazione, presso la Casa Circondariale, della Guida per i detenuti
Mercoledì 5 febbraio alle ore 10 presso la Casa Circondariale di Montorio (Verona) si terrà la presentazione della «Guida per i detenuti» alle detenute di Montorio. Si tratta di un piccolo volume che vuole agevolare i detenuti nella comprensione delle leggi e delle regole che disciplinano il regime penitenziario con l'obiettivo di rendere le informazioni comprensibili; è uno strumento utile che insegna quali sono i diritti ed i doveri e consiglia comportamenti opportuni dal momento dell'ingresso in istituto fino alla scarcerazione. Interverranno: Lorenza Omarchi (magistrato), un redattore di Microcosmo, la professoressa Tacchella (insegnante), Jean Pierre Piessou (commissione intercultura) e il dottor Erminio (direttore Casa Circondariale). L'iniziativa è promossa dalla Casa Circondariale, dal CTP carducci, dal Progetto Carcere 663 del CSI di Verona e dalle Associazioni ARCA e La Fraternità. Per poter prendere parte all'iniziativa occorre richiedere, compilare ed inviare la domanda di partecipazione a: La Fraternità, via Provolo 28 - 37123 Verona fraternita@hotmail.com
05/02/03 - Verona -Incontro del Coordinamento dei docenti di Verona
Il COORDINAMENTO DEI DOCENTI DI VERONA per la scuola pubblica ha indetto la prossima riunione MERCOLEDI' 5 FEBBRAIO alle ore 16.00 presso l'IPSIA GIORGI (via Rismondo 10, Verona). All’ordine del giorno: "Professione docente", «argomento sul quale dovremo produrre un intervento in occasione del dibattito pubblico in programma per il 21 febbraio, organizzato da noi e CGIL.» spiegano gli organizzatori. E sottolineano inoltre che : «Probabilmente l'ospite dell'incontro sarà Missaglia; l'obiettivo, però, è quello di aprire un confronto serio su una questione centrale e piuttosto controversa, soprattutto nella fase di incerta transizione verso "l'autonomia a costo zero" che stiamo vivendo e in ordine al sistema misto pubblico-privato che il libero mercato della formazione sembra ormai delineare. Cercheremo di organizzare un'assemblea plenaria del Coordinamento; per cui sarà necessario riattivare i contatti con molti colleghi e con le associazioni che fino ad ora hanno lavorato con noi». Per informazioni: m.icarelli@libero.it
05/02/03 - Verona - Incontro con la scrittrice Barbara Alberti
Caffè Letterario in Libreria Rinascita a Verona (Corso Porta Borsari, 32). Mercoledì 5 febbraio alle ore 18,45, incontro con Barbara Alberti, autrice del libro «Gelosa di Majakowskij» (Ed. Marsilio). Introduce: Vera Meneguzzo, giornalista.
05/02/03 - Lugagnano (VR) - Ecumenismo: un cammino verso la riconciliazione...
I Negozi Associati di Lugagnano, la Commissione comunale per la Pace (Sona), l’Associazione «NOI» e il Gruppo missionario di Lugagnano organizzano, mercoledì 5 febbraio, alle ore 20,45 presso il Centro Parrocchiale di Lugagnano, un incontro di riflessione sul tema: «Ecumenismo: un cammino verso la riconciliazione delle diversità». Ci guideranno nella serata: Don Luigi Adami, sacerdote veronese esperto di Ecumenismo; Letizia Tomassone, teologa-pastora della Chiesa Valdese; Mimmo de’ Tullio, cantautore bolognese.
05/02/03 - Legnago (VR) - Comitato per la pace e contro la guerra in Iraq
05/02/03 - Ferrara - «Scusi signore, ha conosciuto mio padre...». Lettura dagli atti del Processo a "Micha" Seifert
La Comunità "La Genovesa" presenta lo spettacolo teatrale "Cyrano De Bergerac". Lo spettacolo, con inizio alle ore 21.15, sarà rappresentato il 6 e 7 Febbraio 2003 al Teatro Camploy di Verona da "Punto in Movimento" con la regia di Roberto Totola. Oltre alla possibilità di vedere uno spettacolo che ha già ottenuto nella scorsa stagione un grande successo di pubblico e di critica, sarà l'occasione di fare un gesto concreto di solidarietà nei confronti della Comunità "La Genovesa": l'incasso sarà devoluto per la ricostruzione di una delle nostre strutture abitative andata distrutta in un incendio nel novembre scorso. Il costo del biglietto d'ingresso è di 10 Euro.
06/02/03 - Verona - Presentazione del libro di Andrea Demarchi
Giovedi 6 febbraio alle ore 21.00, presso la Libreria Gheduzzi Verona - Corso Santa Anastasia (Verona) per la rassegna letteraria "LETTERATURA DI NOTTE SCRITTORI GAY A VERONA" si terrà una serata con lo scrittore Andrea Demarchi che presenta «Nico Cattapan»; durante la serata Mirco Cittadini leggerà dei passi dall'opera dello scrittore. Serata patrocinata dalla Società Letteraria di Verona e dalla Prima Circoscrizione Centro Storico Verona.
06/02/03 - San Bonifacio (VR) - Dante
L’Università degli Studi di Verona e il Centro Scaligero Studi Danteschi promuovono una serie di incontri sulla figura ed opere del grande cantore italiano, che si tengono presso la Sala Civica Barbarani di San Bonifacio, con inizio alle ore 15,30. Giovedì 6 febbraio il professor Giulio Modena interverrà su «La funzione della Vergine nella Divina Commedia», mentre il giovedì 13 febbraio sarà la professoressa Enrica Mattioli ad introdurre il tema: «La Porta dell’Inferno e gli Ignavi».
06/02/03 - Palù (VR) - Referendum Articolo 18
A Palù (VR) il 6 FEBBRAIO alle ore 20,45 presso la sala civica (scuole elementari) si terrà un incontro organizzato dal PRC sul tema «REFERENDUM ARTICOLO 18» il referendum dell'opposizione. Interverrà RENATO PERETTI, membro della segreteria provinciale di Rifondazione Comunista.
06/02/03 - Padova - Organizziamoci contro la guerra
TUTTI I PADOVANI, TUTTI QUELLI CHE
SONO CONTRO LA GUERRA ALL’IRAQ, TUTTI QUELLI CHE SONO CONTRO LA GUERRA, AL DI
SOPRA DI OGNI DIFFERENZA RELIGIOSA, POLITICA, ETNICA, VENGANO ALLA RIUNIONE PUBBLICA-ASSEMBLEA POPOLARE
CONTRO LA GUERRA che si terrà a PADOVA GIOVEDI 6 febbraio, ALLE ORE 20,45, SALA
DI QUARTIERE EX FORNACE CAROTTA (quartiere SACRA FAMIGLIA). "NO ALLA GUERRA
ALL’IRAQ! CHE FARE CONTRO QUESTA GUERRA?"; Sviluppiamo assieme l'impegno di
ognuno e di tutti contro la guerra; Diamo impulso alla costituzione di comitati
cittadini, di quartiere, di scuola, di facoltà per un'efficace mobilitazione;
Proponiamo una manifestazione a Padova; Organizziamo assieme una partecipazione
di massa del Veneto alla manifestazione nazionale contro la guerra del 15
febbraio a Roma. Comunicate le vostre adesioni a: noallaguerra@libero.it ; che saranno visibili sul sito http://www.venetocontroguerra.net
06/02/03 - Bologna - Incontro con Giancarla Codrignani
Il Circolo ACLI Giovanni XIII e Pax Christi di Bologna promuovono un ciclo di incontri per una lettura continuata e comunitaria della lettera enciclica di Giovanni XXIII “Pacem in terris” nel quarantesimo anniversario della sua proclamazione. Con la guida generale di Monsignor Giovanni Catti, si terrà giovedì 6 febbraio, alle ore 20.30 presso SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA, in Piazza di Porta Castiglione 4, l’incontro sull tema: «Fra le comunità politiche nella comunità mondiale» . Relatrice: Giancarla Codrignani (ex-parlamentare). Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a: Umberto Tavolini, tel. 051.564293.
07/02/03 - Verona - La Patagonia cilena
Il Comune di Verona in collaborazione con gli Amici della bicicletta organizzano un incontro sulla "Patagonia cilena", con testimonianze di appassionati di cicloturismo. L'incontro si terrà alle ore 21 presso la Sala Lodi - Corte del Duca, in Via San Giovanni in Valle 13/b a Verona. Per informazioni: 045 8078903.
07/02/03 - Villafranca (VR) - La Buona Terra/1
La prima di quatto lezioni per imparare i principi fondamentali dell’alimentazione naturale vegetariana, per conoscere e cucinare insieme cereali, legumi e verdure, la base di questo tipo di alimentazione, si terrà il 7 febbraio, dalle ore 19, presso «La Buona Terra» di Villafranca (Via Custoza 32/b - Tel. 045 6303434 - Fax 045 7979272 e.mail la_buonaterra@libero.it ). Il tema trattato sarà: introduzione teorica sui più comuni errori alimentari, come evitarli e le alternative. Preparazione, cottura e degustazione di MIGLIO ed AVENA.
07 e 08/02/03 - Verona - Il cinema per la formazione
Università degli studi di Verona promuove un Convegno di Studi sul tema: «Il cinema per la formazione» che si terrà a Verona nei giorni 7 – 8 febbraio, presso Aula Magna del Polo Zanotto - (Viale dell’Università - zona Veronetta) e il Centro Mazziano di Studi e Ricerche (Via Madonna del Terraglio - zona Ponte Pietra). Questo il programma: Venerdì 7 febbraio 2003 (Aula Magna) 9.00 – 10.30 Saluto ai partecipanti ed introduzione, Autorità accademiche e amministrative territoriali Video di presentazione: Il cinema per la formazione (durata 25 minuti) Introduzione (a cura degli organizzatori Alberto Agosti, Mario Guidorizzi, Paolo Mottana); 10.30 – 13.30 Relazioni (Presiede Paolo Mottana) Roberto Escobar: Il mestiere di critico per la cultura cinematografica Pierluigi Malavasi: Finzione filmica, simulacri e valori educativi. INTERVALLO. Fulvio Carmagnola: Teoria e tecnica del blob Alberto Agosti/Umberto Galvan: Immagini di sieropositività e di AIDS conclamato nel cinema. PAUSA PRANZO Presso il Centro Mazziano: 15.30 – 19.30 (Presiede Alberto Agosti) Proiezione del film: Prendimi l’anima, 2003, di Roberto Faenza. Segue incontro/dibattito con il regista In the Mood for Love, 2000, di Wong Kar – Wai : lettura del film (a cura di Marco Campedelli). Sabato 8 febbraio, presso l’Aula Magna, ore 9.00 – 11.00 (Presiede Mario Guidorizzi) Il cinema di Franco Piavoli: incontro con il regista (con proiezioni). Ore 11.15: Paolo Mottana: Cinema e formazione: l’approccio clinico Alberto Agosti/Luigina Mortari: Con più sguardi… Mario Guidorizzi: Estetica come formazione . 13.30 Saluti e chiusura dei lavori. Avviso per le Studentesse e gli Studenti delle Facoltà di Scienze della Formazione e di Lettere e Filosofia di Verona: la partecipazione al Convegno può essere riconosciuta con l’attribuzione di n. 1 credito formativo. Le modalità di acquisizione verranno illustrate durante il convegno. Iscrizioni via e-mail entro il giorno 5 febbraio ore 17.00 c/o alberto.agosti@univr.it specificando i propri dati generali (attendere conferma di accettazione della richiesta).
07-08-09/02/03 - Verona - Corso di scrittura creativa
07/02/03 - San Bonifacio (VR) - Incontri promossi dall'Associazione Anziani
Proseguono gli incontri culturali promossi a San Bonifacio dall’Associazione Anziani Sambonifacesi, che si svolgono presso la sede di Corso Venezia (a fianco della Casa della Giovane) con inizio alle ore 15,30. Venerdì 7 febbraio, mons. Gino Bassan terrà una relazione sul tema: «Fede e dubbio». La settimana successiva, il 14 febbraio, sarà invece l’ex sindaco, dottor Luigi Trevisoi, ad intrattenere i presenti con una riflessione su: «Esperienze di un pubblico amministratore».
07/02/03 - Vicenza - Le origini del miracolo economico vicentino
Venerdì 7 febbraio dalle ore 16 alle 18, l'Auser vi invita all'incontro sul tema: «ORIGINI DEL MIRACOLO ECONOMICO VICENTINO NEGLI ANNI 60'» che si terrà presso Aula Francescana, Chiostro di S. Lorenzo. Relatore sarà il professor Luca Romano, ricercatore.
07/02/03 - Padova - Dalla pace della coscienza alla coscienza della pace
Sei invitato/a ALL'INCONTRO DIBATTITO PROMOSSO DAI MISSIONARI COMBONIANI CON I COPRODUTTORI DELLA VIDEOCASSETTA "Facciamo Pace": DALLA PACE DELLA COSCIENZA ALLA COSCIENZA DELLA PACE. Venerdì 7 febbraio 2003 - ore 20.45 presso il Piccolo Teatro - via Asolo, 2 - Padova (tel. 049 8827288). Al dibattito, animato da P. Mosè Mora, Missionario Comboniano coordinatore della "Carovana della Pace", intervengono: Marco Piccolo - portavoce di Banca Etica; P. Luciano Segafreddo - Messaggero S. Antonio; Diletta Della Casa - A.I.F.O.; Francesco Meneghetti - Caritas Italiana; P. Giorgio Padovan - Missionari Comboniani. Partecipano: Centro Missionario Diocesano Padova; Beati i costruttori di pace; Rete Lilliput. Durante l'incontro verrà presentata la videocassetta "FACCIAMO PACE". Per informazioni: Missionari Comboniani - Gim, tel. 049 8751506
SABATO 8 FEBBRAIO, PARTENZA DA PIAZZA SAN ZENO ALLE ORE 15.30 della «Biciclettata per la Pace, per le vie di Verona». "No alla guerra in Iraq. Costruiamo la pace e la giustizia in Medio Oriente". Gli obiettivi sono: sollecitare il Parlamento italiano ed europeo a dire NO alla guerra, rispettando la volontà della maggioranza dei cittadini; promuovere una campagna perché l'articolo 1 della Nuova Costituzione Europea ribadisca in modo chiaro che l'Europa ripudia la guerra; sollecitare una decisa azione dell'Italia, dell'Europa e dell'Onu per mettere fine alla violenza e all'occupazione militare che insanguina il Medio Oriente e per risolvere i numerosi conflitti aperti nel mondo. IL GRUPPO VERONAGIROTONDI – CITTADINI PER LA DEMOCRAZIA INVITA COLORO CHE SONO CONTRARI ALLA GUERRA CONTRO L’IRAQ A LASCIARE A CASA LE AUTOMOBILI, ALLO SCOPO DI SPEZZARE IL LEGAME PERVERSO TRA IL TRASPORTO AUTOMOBILISTICO, IL BISOGNO DI PETROLIO E LE GUERRE CHI NON PUO’ PARTECIPARE CON LA BICI SI RECHI IN PIAZZA BRA’ DOVE STAZIONA UN GRUPPO IN ATTESA DELL’ARRIVO DELLA BICICLETTATA.
Caffè Letterario» in Libreria Rinascita (Corso Porta Corsari 32 – Verona) promuove, sabato 8 febbraio alle ore 19, un incontro con Francesco Tonucci, responsabile del progetto del CNR «La città dei bambini» e autore del libro «Se i bambini dicono: adesso basta!» (Ed. Laterza). Introduce: Patrizia Bravo (Presidente AGEC)
08/02/03 - Verona - Le mura di Verona: patrimonio dell'umanità o terra di nessuno?
«LE MURA DI VERONA: PATRIMONIO DELL’UMANITA’ O TERRA DI NESSUNO? Prospettive e problemi per il Parco delle mura» è il tema del convegno curato da «Legambiente Verona», con il patrocinio del Comune di Verona Assessorato Arredo urbano e Giardini, che si terrà a Verona l’8 febbraio 2003 presso la Sala convegni Cariverona, via Garibaldi 2, Verona, dalle ore ore 10 alle 13 Programma: Introduce, Carlo Furlan. Relazioni: Roberto Uboldi, Assessore all’Urbanistica "Le mura nel PRG"; Lino Vittorio Bozzetto, Architetto "La proprietà delle mura, una storia infinita" ; Francesca Tamellini, Assessore Arredo urbano e Giardini "Verde urbano e verde delle mura"; Albino Perolo "Una proposta di Legambiente per il bastione di Santo Spirito"Interventi: Alberto Ballestriero (Italia Nostra) " Il ruolo delle associazioni. L’esperienza di Italia Nostra a Ferrara"; Giovanni Montresor (Amici di Castelvecchio) "Il colle di San Pietro"; Andrea Ederle (Fondazione Ederle) " Il forte Biondella, un’esperienza di gestione e valorizzazione"; Arnaldo Vecchietti (Comune di Verona) "L’Ufficio Valorizzazione Architetture Militari e i progetti europei"; Scuola media Caliari - Betteloni"Adozione di un bastione: un’esperienza didattica concreta". Per informazioni: Lgambiente Verona (Via Bertoni 4 – 37122 Verona Tel. 045/8009686 – Fax 045/8005575 - e-mail: legambienteverona@legambienteverona.it .
08/02/03 - Verona - Assemblea del Mlal: «Aderenti, assemblea e Movimento»
Si tiene l'8 febbraio la Terza assemblea tematica per il Mlal (Movimento Laici America Latina). Il tema è: «Aderenti, assemblea e Movimento». L’appuntamento è per il pomeriggio di sabato 8 alla sede del Cum di Verona (via Bacilieri). Gli atti della prima Assemblea tematica su “Laicità e Movimento” sono disponibili sul sito Mlal. http://www.mlal.org/documenti/ass_tem_16_nov.htm
Per qualsiasi informazione sul movimento: www.mlal.org
08/02/03 - Lugagnano (VR) - Serata concerto: «La buona novella» di De Andrè
I Negozi Associati di Lugagnano, la
Commissione comunale per la Pace (Sona), l’Associazione «NOI» e il Gruppo
missionario di Lugagnano organizzano, sabato 8 febbraio, alle ore 20,45 presso
il Centro Parrocchiale di Lugagnano, una serata concerto di Mimmo de’ Tullio e «Le
Nuvole Ensamble» con la partecipazione
del Piccolo Coro Veronese diretto da Matteo
Salvemini. Presentano di Fabrizio de
André «LA BUONA NOVELLA - Storia di una
donna». Arrangiamenti di Thomas Sinigaglia e Flaviano
Righelli
08/02/03 - Meledo (VI) - Informazione e commercio equo
Il Gruppo Equo e solidale di Meledo-Monticello-Sarego (VI) vi invita nella propria sede, messa a disposizione, a Meledo, dalla parrocchia, nella quale i volontari hanno allestito uno spazio per l'informazione e lo scambio di idee ed un altro per l'esposizione e vendita di prodotti del commercio equo e solidale. Sabato 8 febbraio la sede aprirà i battenti dalle ore 15.30 alle 20.30.
08/02/03 - Gorizia - Dopo Porto Alegre: diritto all'acqua e globalizzazione
“Il Diritto all’acqua negli scenari della globalizzazione” è il titolo del convegno che si svolgerà sabato 8 febbraio a Gorizia, organizzato dal Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua, C.I.P.S.I., Ce.V.I., Comune di Gorizia e Provincia di Gorizia, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato FVG. Nel corso del convegno verrà presentato il Manifesto dell’Acqua, per il diritto alla vita, e verranno approfonditi i seguenti argomenti: il diritto all’acqua come diritto fondamentale, le problematiche poste dalle politiche di privatizzazione e le prospettive di rilancio del settore pubblico nella gestione dei servizi idrici integrati in Italia, alcuni confronti con l'esperienza internazionale, le politiche di gestione delle risorse idriche e le Istituzioni internazionali, la privatizzazione in Italia e il ruolo degli Enti Locali. Tra i presenti al convegno ricordiamo: Riccardo Petrella – segretario Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale sull’Acqua, Giorgio Brandolin – Presidente Provincia di Gorizia, Vittorio Brancati – Sindaco del Comune di Gorizia, Emanuele Lobina – Public Services Privatisation Research Unit (PSIRU) – Università di Greenwich (Gran Bretagna), Luigi Ferrajoli – costituzionalista e docente presso l’Università di Camerino, Jaroslava Colajacomo – Campagna per la riforma della Banca Mondiale, Emilio Molinari – vicepresidente del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua. Il convegno si colloca in un momento politico importante – in occasione dell’anno Internazionale dell’Acqua proclamato dalle Nazioni Unite – e in preparazione del primo Forum Alternativo mondiale dell'acqua che avra' luogo a Firenze il 21-22 marzo in contrapposizione al Vertice mondiale sull'acqua che si terra' negli stessi giorni a Kyoto. Inoltre Gorizia sarà un’occasione per elaborare le azioni sul piano legislativo, politico-istituzionale, finanziario-economico e socio-culturale per assicurare a tutti il diritto all'acqua, favorendo la crescita di comportamenti più responsabili, a livello individuale e collettivo, per la difesa della risorsa acqua.
Per informazioni: CEVI, Massimo Morettuzzo, 0432.548886 – cell. 328.9652455 – acqua@mail.nauta.it
09/02/03 - Verona - «Figli del ghetto», gli italiani, i campi nomadi e...
La presentazione del libro «“Figli del ghetto” Gli italiani, i campi nomadi e l’invenzione degli zingari» di Nando Sigona, si terrà Domenica 9 febbraio alle ore 17.00 presso la Sala Lodi – via S.Giovanni in Valle 13b, a Verona “L'oggetto di questo libro non sono i Rom, ma il nostro modo di interagire con loro; l'uso strumentale che facciamo di categorie quali nomadismo e stanzialità; i campi e il loro obbrobrio architettonico e umano. I campi li facciamo noi, i nostri architetti, ingegneri, geometri, assessori, e sono una rappresentazione architettonica di come noi vediamo loro, gli zingari. Rappresentazione, certo, ma non priva di conseguenze per chi la subisce e vi cresce dentro. Parlare di campi non ha senso se non in rapporto al territorio in cui esistono. I campi non sono fuori dal mondo, come non lo sono i Rom.” (dall’introduzione) Introduce: Piero Colacicchi, Associazione per la Difesa delle Minoranze (ADM Firenze), Co.Na.R.e.S. (Comitato Nazionale Rom e Sinti) Interviene: l’autore Nando Sigona, Com.p.a.re. (Comitato per l’assegnazione e la realizzazione di soluzioni abitative non-ghetto per i rom), Co.Na.R.e.S. (Comitato Nazionale Rom e Sinti). A promuovere l’iniziativa è il Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K (Via Scrimiari 7/a) di Verona.
09/02/03 - Verona - Religioni a confronto: difficoltà e opportunità
Il settore adulti dell'Azione Cattolica diocesana, in collaborazione con la Commissione terza età, organizza per domenica 9 febbraio, presso le Suore della Sacra Famiglia a San Giovanni in Valle, una giornata di studio su di un tema d'attualità: «Religioni a confronto: difficoltà e opportunità». Si iniziarà alle 9,30 con una relazione di don Francesco Massagrande.
09/02/03 - Pieve di Colognola ai Colli (VR) - Memoria di padre David Maria Turoldo
Il Gruppo per il Pluralismo e il Dialogo organizza, domenica 9 febbraio 2003, dalle ore 18.00 alle 19,30, presso la Chiesa romanica di Pieve di Colognola ai Colli (VR), ad un incontro in "Memoria di p. David Maria Turoldo" a 11 anni dalla morte. Interverranno: Elisabetta Zampini, Alessandro Anderloni, Marco Campedelli, Massimo Benedetti, Luigi Adami.
10/02/03 - Verona - Il diavolo nell'acqua santa
Lunedì 10 febbraio, presso il Circolo Pink, Via Scrimiari 7 a Verona (tel e fax 045 8065911) si terrà la proiezione del FILM DOCUMENTO “IL DIAVOLO NELL’ACQUA SANTA” Documentario sul World Gay Pride del 2000 a Roma. Presenta GIULIO RUSSO.
10 e 25/02/03 - Vicenza - «2003: odissea degli spazi»: il Teatro-Legislativo di Boal
”2003: odissea degli spazi” tecniche di partecipazione cittadina alla cosa pubblica: Teatro-Legislativo e bilancio partecipativo applicate al problema degli spazi di aggregazione in Vicenza. Il Gruppo di Teatro dell’Oppresso di Vicenza e “Giolli” - Centro Ricerche sul Teatro dell’Oppresso e la Coscientizzazione, organizzano in due tappe “Camera in Piazza”. Prima tappa: lunedì 10 febbraio 2003 - ORE 20,45 – 23,00 c/o Patronato Leone XIII, Via Vittorio Veneto, 1 – Vicenza. Approfondimento: Martedì 25 febbraio 2003, dalle ore 20,45 alle 23,00 sempre presso il Patronato Leone XIII, Via Vittorio Veneto, 1 – Vicenza. Incontro per conoscere il Teatro-Legislativo di Augusto Boal, (regista brasiliano, inventore del metodo Teatro dell’Oppresso e collaboratore al bilancio partecipativo nel Comune di Porto Alegre e Sant’André); avviare un processo di ricerca-azione sul tema degli spazi in Vicenza. CONTIAMO SULLA VOSTRA PARTECIPAZIONE. Per informazioni: Marta Fracasso 347 1600273 oppure m.brondino@cisl.it
10/02/03 - Padova - Don Vitaliano, il film e l'incontro con il prete "scomodo"
«DON VITALIANO» un film di Paolo Pisanelli, verrà presentato a Padova, lunedi 10 Febbraio 2003 - ore 20.45 presso il Cinema Astra - Quartiere Arcella. Introduce la serata l'Associazione Ya Basta. Partecipano: Don Vitaliano, don Albino Bizzotto (Beati Costruttori di Pace ) e Paolo Pisanelli.
10/02/03 - Milano - Parole e musiche contro la guerra
Nell'ambito delle iniziative di mobilitazione contro la guerra, segnaliamo che a MILANO si svolgerà una serata di "Parole e Musiche contro la Guerra" presso il Mazda-Palace (MM Lampugnano). Lunedì 10 febbraio alle ore 20. Con la partecipazione di artisti e relatori come Vinicio Capossela, Moni Ovadia, Jovanotti, Mercanti di Liquore, Dario Fo e Franca Rame, Paolo Rossi, Alex Zanotelli, Fabio Alberti, Gino Strada (in collegamento telefonico) e tanti altri. Ingresso a Sottoscrizione: 5 euro; tagliandi di ingresso disponibil presso Emergency di Milano, via Orefici 2 (4 piano) da lunedì a venerdì ore 10-18. Per informazioni: paolab@emergency.it
12/02/03 - San Martino B.A. (VR) - Equilibrio ed armonia
L'Instituto Universal Vida e il Comune di San Martino Buon Albergo (VR) organizzano un ciclo di conferenze ad ingresso libero presso il Centro Socio Culturale Gambero, situato in via Roma a S.Martino B.A. (Verona), alle ore 20,30, sul tema: "ESSERE PROTAGONISTI DELLA PROPRIA GUARIGIONE" L’importanza delle emozioni e dello stato mentale, come Volontà di Guarire il mal vivere, radice dell’albero della malattia. Il 12 febbraio 2003 L'EQUILIBRIO E L'ARMONIA: UNA VIA PER LO SVILUPPO NATURALE E CONSAPEVOLE DELL'UOMO. Parlerà la dottoressa Valeria Franzini – Odontoiatra. Per informazioni tel/fax 045 8820144 E-mail vida@sis.it
12/02/03 - San Martino B.A. (VR) - Delmiglio presenta il libro
MERCOLEDI' 12 FEBBRAIO alle ore 20.45 presso la Biblioteca di San Martino B.A. (Piazza del popolo, 26) si terrà la presentazione del libro di Emanuele Delmiglio "Ultima uscita" (Il Riccio editore) Raccolta di diciannove racconti. Intervengono l'autore e Beppe Giuliano (direttore dell'Adige di Verona). Tiziana Cavallo (Corriere del Veneto) presenta e legge alcuni brani dell'opera.
13/02/03 - Verona - Marco Paolini al Teatro Camploy/1
Marco Paolini si esibirà oggi, 13 febbraio, alle ore 21 presso il Teatro Camploy di Verona. Titolo dello spettacolo: «Stazioni di transito». Per informazioni: Fondazione AIDA, vicolo Satiro 6, Verona, tel. 045 8001471.
13/02/03 - San Bonifacio (VR) - La comunicazione politica. Una proposta della Fidapa
Proseguono le iniziative organizzate dalla locale sezione dell’Associazione FIDAPA.. Giovedì 13 febbraio alle ore 20,30 presso la Sala Civica Barbarani si terrà l’ultimo incontro, aperto a tutti, del palinsesto «Donne e politica: formazione, strategie, realizzazioni». Nel corso della serata sarà affrontato il tema della «Costruzione del prodotto Comunicativo». La Fidapa organizza inoltre in febbraio un altro appuntamenti presso la Sala Civica e con inizio alle ore 20,30: mercoledì 19 febbraio il tema sarà: «Donne e territorio: il femminile e le donne: ambiti di vita, lavoro, relazione. L’incontro con donne provenienti da altri Paesi», con la sociologa Maria Grazia Mazza ed il pedagogista Gabriele Poletti.
13/02/03 - Vicenza - Associazioni, gruppi e cittadini invitano ad un incontro-confronto i candidati sindaco della città
Incontro tra i Candidati Sindaci e la città di Vicenza all'Auditorium Canneti, giovedì 13 febbraio alle ore 20,30. In una sola settimana, molti gruppi, comitati e associazioni di Vicenza e singoli cittadini, hanno aderito alla proposta di un incontro aperto a tutta la cittadinanza, tra i tutti i candidati sindaci e la città. L'incontro si farà, l'auditorium Canneti è già stato prenotato. Due dei possibili candidati sindaci hanno già aderito, così come 4 partiti, e decine di associazioni e comitati di cittadini. Ma l'incontro è aperto a tutti i partiti, candidati e cittadini che desiderino partecipare. Per informazioni: info@verademocrazia.it
13/02/03 - Rastigliano (BO) - La sicurezza stradale dei ciclisti
Gli utenti non motorizzati, ciclisti e pedoni, sono sempre più vittime di tragici incidenti stradali. Ma al di là della momentanea attenzione dell'opinione pubblica e di generici inviti agli automobilisti alla prudenza, poco o niente viene fatto in sede di pianificazione, gestione ed organizzazione dei trasporti e della viabilità affinchè anche alla mobilita ciclistica e ciclopedonale, vengano riconosciuti con piena dignità standard di sicurezza e di confort. Per questo motivo FIAB onlus (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) hanno deciso di proclamare il 2003 "Anno della sicurezza stradale dei ciclisti" e di promuovere una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e delle autorità preposte sulla necessità di intervenire per arrestare e invertire questo trend. Prima iniziativa in programma è un convegno nazionale su "LA SICUREZZA STRADALE DEI CICLISTI" che si svolgerà giovedi 13 FEBBRAIO 2003 presso lo Junior di Rastignano (STAR CITY HOTEL, Via Serrabella, 1, Rastignano - BOLOGNA), a cura della Provincia di Bologna in collaborazione con FIAB, UISP e FONDAZIONE CASARTELLI, e con il patrocinio dell'UPI. Il convegno, aperto dall'Assessore alla Viabilità della Provincia di Bologna, Pamela Meier, tratterà i seguenti argomenti: il piano nazionale della sicurezza, un nuovo modello per il monitoraggio della sicurezza stradale, gli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti, i piani di sicurezza della mobilità locale, sicurezza dei ciclisti, moderazione del traffico e codice della strada. E' prevista la presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi.
13/02/03 - Bologna - Incontro con Giovanni Catti
Il Circolo ACLI Giovanni XIII e Pax Christi di Bologna promuovono un ciclo di incontri per una lettura continuata e comunitaria della lettera enciclica di Giovanni XXIII “Pacem in terris” nel quarantesimo anniversario della sua proclamazione. Con la guida generale di Monsignor Giovanni Catti, si terrà giovedì 13 febbraio, alle ore 20.30 presso SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA, in piazza di Porta Castiglione 4, l’incontro sul tema: «In questi giorni», con GIOVANNI CATTI (Rettore Universita' della Pace "Ernesto Balduccci" In Cesena-Forli'). Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a: Umberto Tavolini, tel. 051.564293.
14/02/03 - Verona - Mlal: Incontro con Riccardo Moro
14 FEBBRAIO:
Giornata di formazione sul debito e sugli accordi di conversione e
cancellazione del debito attuati in questi anni. Il Mlal (Movimento Laici
America Latina) ha invitato come relatore Riccardo Moro, coordinatore della
campagna sul debito per la Cei, e direttore della Fondazione Giustizia e
Sviluppo. L’incontro si terrà presso la sede Mlal ed è a numero chiuso. Nel
pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30, si terrà invece un incontro aperto al
pubblico (e dedicato ad amministratori e rappresentanti
dell’associazionismo locale) nella sede della Società Letteraria a Verona. Il
patrocinio è del Comune di Verona.
Per informazioni: ufficiostampa@mlal.org - 045-8102105.
14/02/03 - Verona - Marco Paolini al Teatro Camploy/2
Marco Paolini terrà oggi, 14 febbraio, alle ore 21 presso il Teatro Camploy di Verona, uno spettacolo dal titolo: «Aprile '74 e 5». Per informazioni: Fondazione AIDA, vicolo Satiro 6, Verona, tel. 045 8001471.
14/02/03 - San Bonifacio (VR) - Serata culturale promossa dal CAI/1
La sezione sambonifacese del CAI
promuove una serata culturale presso la Sala Civica Barbarani di San Bonifacio
con inizio alle ore 21. Venerdì 14 febbraio si parlerà di “Montagne e Deserti “
con Giuliano Bressan. Esperienze
verticali sulle pareti dell’Hoggan (Algeria), del Wadi Rum (Giordania), del
Sinai (Egitto) della Main de Fatma (Mali), a contatto con affascinanti mondi e
arcaiche etnie. PER INFORMAZIONI CONTATARE IL NUMERO 045-7611130 O 335
6479983.
14/02/03 - Villafranca (VR) - La Buona Terra/2
Prosegue il corso di lezioni per imparare i principi fondamentali dell’alimentazione naturale vegetariana, per conoscere e cucinare insieme cereali, legumi e verdure, la base di questo tipo di alimentazione. L’incontro numero due (di quattro in programma) si terrà il 14 febbraio, dalle ore 19, presso «La Buona Terra» di Villafranca (Via Custoza 32/b - Tel. 045 6303434 - Fax 045 7979272 e.mail la_buonaterra@libero.it ). Il tema trattato sarà: introduzione teorica sulle combinazioni alimentari. Preparazione, cottura e degustazione di RISO e GRANO SARACENO.
14/02/03 - Vicenza - I diritti umani a Vicenza. Verso la costruzione di un dialogo...
Venerdì 14 febbraio a VICENZA, alle ore 20.30, l'Ufficio del Difensore Civico promuove l'incontro sul tema: «I DIRITTI UMANI A VICENZA. VERSO LA COSTRUZIONE DI UN DIALOGO PERMANENTE CON LA SOCIETA' CIVILE», presso la Sala Marzotto della Camera di Commercio, in corso Fogazzaro Tavola rotonda con le associazioni della città. Quest'incontro presenterà alcuni strumenti adottati dall'Ufficio del Difensore civico di Vicenza (forum on-line nel sito internet; percorsi di formazione con le realtà scolastiche e associative ecc.) e sarà soprattutto un momento per lasciare la parola alle realtà che a Vicenza operano nel campo della tutela e promozione dei diritti umani. Per informazioni, tel. 0444 221561; www.difensorecivico.vicenza.it
14/02/03 - Vicenza - Incontro promosso dall'Auser
Venerdì 14 febbraio dalle ore 16 alle 18 l'Auser organizza un incontro sul tema: «VICENZA DALL'ECONOMIA LOCALE ALLA GLOBALIZZAZIONE» presso Aula Francescana, Chiostro di S. Lorenzo. Relatore sarà il professor Luca Romano, ricercatore.
15/02/03 - Roma - Manifestazione nazionale contro la guerra in Iraq
«Fermiamo la guerra all'Iraq», questo lo slogan della manifestazione nazionale contro la guerra in Iraq che si svolgerà a Roma il 15 febbraio 2003. La manifestazione sarà il contributo italiano alla giornata europea contro la guerra promossa dal Forum Sociale Europeo tenutosi a Firenze nel novembre scorso ed è un appuntamento importante per esprimere in coro la nostra voce di dissenso verso questa minacciata guerra allIraq. Nello stesso giorno milioni di cittadini e cittadine europee saranno nelle piazza di molte capitali e città europee e tante altre manifestazioni sono previste anche in altri continenti. Le modalità di svolgimento del corteo, che partirà alle ore 14.00, e il programma della giornata sono in fase di definizione. Le organizzazioni promotrici sono al termine delle trattative con le Ferrovie dello Stato sia per i treni speciali che per tariffe speciali sui treni ordinari (non Eurostar).Chi fosse disponibile a organizzare, inoltre, anche pullman insieme a parrocchie locali, ad associazioni, può comunicarcelo in modo da innescare un tam tam.dei bambini ci saranno fornite da amici di Pax Christi, recentemente recatisi in visita a Bagdad. Altre informazioni sono reperibili sul sito: www.fermiamolaguerra.it appositamente realizzato.
16/02/03 - Meledo (VI) - Informazione e commercio equo
Il Gruppo Equo e solidale di Meledo-Monticello-Sarego (VI) vi invita nella propria sede, messa a disposizione, a Meledo, dalla parrocchia, nella quale i volontari hanno allestito uno spazio per l'informazione e lo scambio di idee ed un altro per l'esposizione e vendita di prodotti del commercio equo e solidale. Domenica 16 febbraio la sede sarà aperta dalle ore 8.30 alle 12.00.
17/02/03 - Verona - Pourquoi pas moi?
Lunedì 17 febbraio , presso il Circolo Pink, Via Scrimiari 7 a Verona (tel e fax 045 8065911) proiezione del film "POURQUOI PAS MOI?" di Stephane Giusti Francia/Spagna 1999 (95 minuti) “Uscire allo scoperto” riguardo la propria omosessualità alle volte può risultare difficile, soprattutto con i propri genitori. E allora perché non farlo in compagni degli amici più cari e dei rispettivi genitori?” Vincitore del Premio del Pubblico e della giuria come migliore regia al Miami Gay and Lesbian Film Festival 1999. VERSIONE ORIGINALE FRANCESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO.
19/02/03 - San Martino B.A. (VR) - Bepi De Marzi racconta Turoldo
MERCOLEDI' 19 FEBBRAIO alle ore 20.45 presso la Biblioteca di San Martino B.A. (Piazza del Popolo, 26) Bepi De Marzi racconta: " David Maria Turoldo. I Salmi: la grande utopia". Musiche di Bepi De Marzi.
21/02/03 - Villafranca (VR) - La Buona Terra/3
Prosegue il corso di lezioni per imparare i principi fondamentali dell’alimentazione naturale vegetariana, per conoscere e cucinare insieme cereali, legumi e verdure, la base di questo tipo di alimentazione. L’incontro numero tre (di quattro in programma) si terrà il 21 febbraio, dalle ore 19, presso «La Buona Terra» di Villafranca (Via Custoza 32/b - Tel. 045 6303434 - Fax 045 7979272 e.mail la_buonaterra@libero.it ). Il tema trattato sarà: introduzione teorica sull’equilibrio dei pasti fondamentali: Colazione, pranzo e cena. Preparazione, cottura e degustazione di ORZO e FARRO.
21/02/03 - Vicenza - Parlare con gli alberi e gli animali
Venerdì 21 febbraio a VICENZA, ore 17.30 - 19.00, presso la Casa per la Pace (c.trà Porta Nova, 2), incontro sul tema: «Parlare con gli alberi e gli animali». Interverrà lo scrittore Giancarlo Ferron.
21/02/03 - Vicenza - La ricostruzione e il nuovo sviluppo della città
Venerdì 21 febbraio dalle ore 16 alle 18 l'Auser vi invita all'incontro sul tema: «LA RICOSTRUZIONE E IL NUOVO SVILUPPO DELLA CITTA'», che si terrà presso Aula Francescana, Chiostro di S. Lorenzo. Interverrà il professor Renato Camurri, Università di Verona.
21/02/03 - Schio (VI) - Qualcuno si ricorda dell'Algeria?
Il coordinamento NORD/SUD di Thiene-Schio altovicentino, organizza a Schio (VI), presso il Cinema-Teatro Pasubio di Via Maraschin 77, alle ore 20.30 di venerdì 21 febbraio 2003, un incontro sul tema: Qualcuno si ricorda dell'Algeria? Film: "Rachida" di Yamina Bachir Chouikh presentato da Elisabetta Bartuli, università di Venezia.
22/02/03 - San Bonifacio (VR) - Anonima Magnagati
Sabato 22 febbraio alle ore 21 presso il Cinema teatro Centrale si terrà uno spettacolo di cabaret della comicissima compagine vicentina «Anonima Magnagati». Le prevendite dei biglietti sono attive presso alcuni negozi presenti in zona: «Tuttamusica» di San Bonifacio e «L’exagon» di Lonigo.
23/02/03 - San Bonifacio (VR) - In gita a Faenza
L’Associazione degli Amici dell’Abbazia di Villanova promuove «Faenza, terra d’arte», una gita con visita al Museo Internazionale delle ceramiche, al Palazzo Milzetti e al Teatro comunale. L’iniziativa si terrà domenica 23 febbraio, con partenza in pullman da p.zza Costituzione alle ore 7,30. Costo della gita: 40 euro. Adesioni: Libreria Bonturi, 0457610339.
23/02/03 - Vicenza - Progetto «Campo Profughi» e pranzo di solidarietà... per la Palestina
Domenica 23 febbraio alle ore 11.00 il FORUM DONNE PALESTINA della provincia di Vicenza e Rdb CUB Vicenza, organizzano una iniziativa per la PALESTINA: "Progetto campo profughi di SHU'FAT (Gerusalemme)" presso la Trattoria "ALLA FONTANA" strada Cattane n.98 (di fronte Auchan). Interverranno: ANNA MANCUSO, NEDDA PETRONI, MIRIAM GAGLIARDI, LETIZIA MANCUSI, EMIDIA PAPI, HAMDI SALIM- dal campo profughi di Deisha (Betlemme). Coordina: Patrizia Cammarata -R.d.B.CUB; alle ore 13.00:pranzo di solidarietà (previa prenotazione - costo 15 euro). Per informazioni e prenotazioni: Patrizia 0444/512766 -tel. 0444/565131
24/02/03 - Verona - Stranieri a Verona
Il Gruppo Missionario di San Massimo (VR) e il gruppo Teatro San massimo, in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano di Verona e il Centro Pastorale Immigrati organizzano un ciclo di incontri culturali dedicati ai temi dei rapporti con gli stranieri. Lunedì 24 febbraio, alle ore 20,45 presso il Cinema teatro San Massimo si terrà una tavola rotonda sul tema: «La Presenza di extracomunitari a Verona e a San Massimo. Situazione generale. Relatori: Tito Brunelli (Assessore), Jean Pierre Piessou dell'Ufficio Immigrazione CISL. Modera l'incontro il giornalista Ugo Piccoli.
Da soli alla guida del mondo
Raniero La
Valle. Nel 1989, con la rimozione del Muro di Berlino, gli Stati Uniti
iniziarono a pensare la propria candidatura alla leadership del mondo: dalla
Guerra del Golfo in avanti, questo è diventato evidente. P. Balducci si allarmò.
E nella premessa al libro La strategia dell'Impero: dalle direttive del
Pentagono al nuovo modello di Difesa (di Umberto Allegretti, Domenico Gallo e
Manlio Dinucci, Ed. Cultura della Pace, 1992, pp 256) manifestò tale
preoccupazione. The National Security Strategy of United States, questo
documento reso pubblico il 17 settembre 2002, è in sé innovativo. Si può
definire il Manifesto dell'Impero. È il primo testo, dove l'America esprime
apertamente la propria intenzione, senza falsi pudori. Quella di governare il
mondo. I criteri enunciati sono sovversivi; rivelano un'antropologia e una
visione delle cose. All'inizio si afferma che, dalle grandi lotte del XX secolo,
è uscito un solo modello fondato su tre pilastri: libertà, democrazia e libera
impresa. Ma si può davvero parlare di un solo modello? E chi non lo adotta,
diventa automaticamente uno "stato canaglia"? Ciò che sta accadendo, è una
cosa del tutto nuova. Siamo nella fase iniziale della formazione di un Impero.
Nel documento, c'è appunto una sorta di atto formativo. E la guerra contro
l'Iraq sarà la prima guerra dell'Impero. Quest'azione militare si farà. E
l'America è già lì, pronta ad insediarsi. Dopo l'11 settembre, è dunque cambiato
vertiginosamente il concetto di identità che l'America ha di
sé.
Il liberismo
armato
Domenico Gallo - L'89 è stato interpretato come
una vittoria della Guerra Fredda. In altre parole, "abbiamo vinto perché la
forza paga". Un intervento di Colin Powell del '92 - allora capo di Stato
maggiore di Bush padre - è in questo senso illuminante. Cito testualmente:
"Siamo l'ultima speranza di bene per la Terra. Siamo l'unica superpotenza
rimasta. Siamo una nazione destinata ad essere leader. Dunque dobbiamo condurre
le vicende del mondo". E più avanti: "Le Forze armate sono una parte importante
della fabbrica dei nostri valori". Nell'agosto '90, Bush padre lanciò l'idea del
"nuovo ordine mondiale". Esattamente un anno dopo, venne emanata una direttiva
che anticipava i contenuti del documento odierno: già lì si ribadiva il ruolo
dell'America come unica leader. Nel '92, venne pubblicata una guida alla
pianificazione della Difesa. Era redatta da Paul Wolfovitz, sottosegretario alla
Difesa. Il New York Times anticipò questo testo. Fra l'altro si diceva che gli
Stati Uniti intendevano scoraggiare la Difesa europea, potenziale agente che
avrebbe offuscato la Nato. Lo scompiglio che questo testo provocò fu tale, che
venne riscritto in termini più morbidi da Dick Cheney (attuale vicepresidente,
ndr). Tuttavia alcuni principi restarono chiari, fra cui l'indivisibilità tra la
forza del mercato e la Difesa; l'intercambiabilità di valori e interessi
americani. La Guerra del Golfo del '92 costituisce la prima messa in atto di
questa teoria. Così arriviamo a questo testo, alla nuova dottrina Bush,
presentata il 17 settembre 2002. Il gran salto, nella sua formulazione, s'è
registrato a partire dall'11 settembre 2001. È un testo di dottrina politica. In
particolare, è il Manifesto della nuova destra. E diventa la strategia ufficiale
del governo che lo applica. Che mondo immagina George W. Bush? Un mondo unico,
governato dagli Usa.
Nazioni Unite
addio
Domenico Gallo - Il documento si compone di
un preambolo e 9 capitoli. Il 3 e il 5 riguardano il terrorismo, mentre il 6 e
il 7 la teoria economica e dello sviluppo. Si teorizza il liberismo armato: gli
Stati Uniti dichiarano d'essere disponibili ad agire anche da soli, con azioni
preventive. Delle Nazioni Unite si parla, assimilandole alle Ong che soccorrono
i profughi. Nel capitolo 5, c'è il cuore della strategia militare e politica.
Viene detto che l'epoca della deterrenza è finita: non è praticabile contro i
leader degli stati canaglia. La Difesa dev'essere preventiva; un principio,
questo, che gli altri stati non possono applicare. Si sta cercando una
giustificazione ideologica all'attacco contro l'Iraq. La teoria è simile a
quella che stette alla base del bombardamento del reattore nucleare civile
iracheno da parte di Israele nel 1981. Questa teoria indica comunque un
cambiamento eversivo della Carta delle Nazioni Unite: si passa, in sostanza, ad
un ordinamento dove la guerra è insita nel sistema. Il capitolo 6 è invece il
cuore della teoria economica e resta forse il più interessante. Si dice che
esiste un unico modello economico e che questo dev'essere esteso a tutto il
mondo. Tale modello viene assunto come un dato morale. E in questo c'è una buona
dose di fondamentalismo. Si raccomanda all'Europa di rimuovere le barriere
strutturali; mentre il riferimento al G7 è in questi termini: gli alleati
vengono consultati per dare loro istruzioni sulle politiche che "devono" mettere
in atto. Si parla anche dell'Africa; si cita l'Accordo quadro, Africa Growth and
Opportunity Act, che Nelson Mandela ha definito "inaccettabile" tacciandolo di
"nuovo colonialismo", e che invece le multinazionali hanno comprensibilmente
salutato con grandi entusiasmi. Nel capitolo 7, si tocca la questione ecologica
con l'unico obiettivo di non creare allarmismi. Non si discute nemmeno
dell'insostenibilità di questo modello di sviluppo; nessun accenno allo spreco
delle risorse energetiche, né ai rifiuti. E ancora: non viene posto il problema
della distribuzione delle risorse. Qualsiasi investimento nei paesi del Sud del
mondo è vincolato all'attuazione, da parte di quei governi, di riforme
economiche. Delle biotecnologie si parla in termini di "premi", che verranno
dati ai paesi del Terzo Mondo in linea con le aspettative americane. Mentre le
Nazioni Unite scompaiono come centro di potere, viene ribadito il ruolo della
Nato, dell'Asean (Associazione delle nazioni dell'Asia sud-orientale), della
Cina e della Russia. Nell'ultimo capitolo, gli Stati Uniti scoraggiano gli
avversari che potrebbero voler competere con la loro potenza militare. Di fatto,
essi si sono sostituiti alle Nazioni Unite. Ed è per questa ragione che non
possono tollerare la presenza e l'azione della Corte penale internazionale.
Leggiamo testualmente: "Prenderemo le misure necessarie per garantire che i
nostri sforzi per adempiere ai nostri impegni per la sicurezza globale e per la
protezione degli americani non siano ostacolati dalle potenzialità
investigative, da inchieste o da un rinvio a giudizio da parte della Corte
Penale Internazionale, la cui giurisdizione non riguarda gli americani e che noi
non accettiamo". E l'atto di nascita dell'Impero americano è senz'ombra di
dubbio la guerra ormai prossima contro l'Iraq.
Un ruolo per le
chiese
Raniero La Valle - Al di là di come le cose
andranno a finire, è importante decifrare i segnali. Gli Usa non fanno neppure
più parte della Nato; questa non costituisce più la loro proiezione mondiale.
Essi ormai giocano in proprio. Con un orgoglio quasi luciferino, dopo l'11
settembre, si presentano da soli. Dal tetto del mondo. È una potenza, quella
americana, solitaria e sovrana. Due questioni, a mio parere, restano
fondamentali. La prima riguarda l'assenza di una politica statunitense in
materia ecologica. Nella misura in cui essi non si pongono il problema, le
chiese - custodi del creato - devono porselo. La seconda è che di fronte alla
tragedia della fame e della sete di gran parte del pianeta, loro raccomandano il
free trade. Ma questo non risolve. Di nuovo, le chiese dovrebbero porsi il
problema. L'unicità del comando dà le dimensioni del
problema.
DAL DOCUMENTO SULLA SICUREZZA NAZIONALE AMERICANA - Riportiamo alcuni brani del testo commentato.
Valori e interessi. "Lavoreremo per tradurre questo momento di grande influenza in decenni di pace, prosperità e libertà. La strategia statunitense per la sicurezza nazionale sarà basata su di un internazionalismo squisitamente americano che rifletta l'unione dei nostri valori e dei nostri interessi nazionali. Lo scopo di questa strategia è contribuire a rendere il mondo non soltanto più sicuro, ma anche migliore. I nostri scopi sulla via del progresso sono chiari: libertà politica ed economica, relazioni pacifiche con gli altri stati e rispetto della dignità umana. E questa via non appartiene ai soli Stati Uniti, ma è aperta a tutti".
Deterrenza addio. "I concetti tradizionali di deterrenza non funzioneranno contro un nemico terrorista, le cui tattiche dichiarate sono la distruzione sfrenata e l'uccisione di innocenti; i cui cosiddetti soldati, morendo, perseguono il martirio e la cui più potente protezione è l'assenza dello stato. La sovrapposizione tra stati che sostengono il terrorismo ed agenti che cercano di procurarsi armi per la distruzione di massa ci chiama all'azione".
Attacchi preventivi. "Gli Stati Uniti sostengono ormai da lungo tempo l'opzione dell'attacco preventivo per contrastare una minaccia anche di moderata entità alla nostra sicurezza nazionale. Maggiore è la minaccia, maggiore è il rischio insito nell'inazione: e più è stringente la motivazione per intraprendere un'azione preventiva di autodifesa, anche se rimangono incerti il tempo ed il luogo dell'attacco nemico. Per precedere o evitare tali atti di ostilità da parte degli avversari, gli Stati Uniti, se necessario, agiranno preventivamente".
Corte penale internazionale. "Prenderemo le misure necessarie per garantire che i nostri sforzi per adempiere ai nostri impegni per la sicurezza globale e per la protezione degli americani non siano ostacolati dalle potenzialità investigative, da inchieste o da un rinvio a giudizio da parte della Corte penale internazionale, la cui giurisdizione non riguarda gli americani e che noi non accettiamo. Collaboreremo con altre nazioni per evitare complicazioni nelle nostre operazioni e cooperazioni militari, attraverso meccanismi come accordi multilaterali e bilaterali, che tutelino i cittadini statunitensi dal Tribunale penale internazionale. Renderemo pienamente operativo l'American servicemembers protection act (legge per la protezione dei soldati americani), le cui clausole servono a garantire e migliorare la tutela dei soldati ed ufficiali statunitensi". (traduzione curata da Sabrina Fusari)
LA GUERRA INFINITA SECONDO GIULIETTO CHIESA - "Prevenire non è curare: la guerra in Iraq e la nuova dottrina Bush". Questo il titolo dell'incontro con Giulietto Chiesa organizzato il 26 novembre, presso l'Università Bocconi, da Lilliput e dal Coordinamento contro la guerra di sud Milano.
Il mio ultimo libro, La guerra infinita (Nuova Serie Feltrinelli), è stato scritto fra il novembre 2001 e il gennaio 2002. Pur non essendo stato recensito da nessuno dei grossi quotidiani italiani - né dal Corriere della Sera, né da Repubblica, né dalla Stampa - ha venduto finora 55mila copie. È già questo ne fa un caso. Esso contiene inoltre molte notizie che sono al di fuori dalla corrente dei media. E che nessuno, in realtà, è in grado di contestare. Una cosa è certa: dell'11 settembre, la verità, non la conosceremo mai. Sappiamo tuttavia con certezza che la versione ufficiale è falsa. Da lì è iniziata una spirale che ci porterà alla militarizzazione del mondo e quindi alla fine della democrazia. Lo scopo dichiarato è il dominio. Sto parlando di una svolta epocale. Precisazione n. 1: la globalizzazione americana è andata in crisi da sola; non è stato certo l'impatto del movimento di Seattle a farla traballare… A Washington, la recessione era in atto già nel gennaio del 2001, ma questa notizia è stata diffusa solo 10 mesi dopo, in novembre. Gli Stati Uniti sono comunque in buona compagnia: il Giappone è fermo da 12 anni, mentre l'Europa arranca. In controtendenza, la Cina cresce otto volte più velocemente di noi; da vent'anni mantiene questo ritmo. Soltanto che il Pianeta ha ormai raggiunto il limite estremo dello sviluppo. Noi, abitanti dei paesi cosiddetti "sviluppati", siamo meno di un miliardo. E non ci chiediamo nemmeno che cosa succederebbe alla Terra se un miliardo e 200 milioni - ovvero la popolazione cinese - accedesse al mercato mondiale con le nostre stesse pretese… Siamo arrivati ai limiti dello sviluppo. Nell'arco di un decennio, tra il 1992 e il 2002, abbiamo mangiato metà dei pesci di tutti gli oceani. Del restante 50%, ne abbiamo compromesso il 20%. Che faremo nei prossimi dieci anni? Mangeremo quel che resta? Queste non sono ipotesi, ma statistiche. Il fatto è che il resto del mondo non si può e non si deve sviluppare. Intanto ci stiamo preparando alla guerra con la Cina, nel 2017. Nel dicembre 2000, un documento del Pentagono diceva a chiare lettere che questo paese sarà presto in grado di minacciare gli Stati Uniti. Solo nel 2002, sono stati stanziati dall'Amministrazione americana 507 miliardi di dollari per la Difesa. È pensabile che i nuovi sistemi d'arma servano "solamente" per combattere il terrorismo internazionale? Molto più probabilmente, gli Usa si stanno preparando ad una guerra di dominio. In termini diretti, al governo americano c'è un gruppo di petrolieri. Esso, oltretutto, è stato eletto da meno del 18% della popolazione. Va dato atto, tuttavia, che quest'Amministrazione è sincera. Il vicepresidente Dick Cheney ha detto che ci stiamo avviando ad una guerra destinata a durare 50 anni. Dunque, la minaccia rappresentata da Bin Laden e da Al Qaeda continuerà per cinque decenni? È per questo che sospetto che l'11 settembre sia successo qualcosa di diverso. Nel documento The National Security Strategy of the United States of America del 17 settembre 2002 (v. pag. 9), scritto da Cordoleeza Rice, si precisa fra l'altro questo: gli Stati Uniti non possono accettare che alcun paese o coalizione di paesi si avvicini alla loro superpotenza militare. Ritengo dunque che gli Usa vogliano armarsi a tal punto da costringere la Cina a fermarsi sulla via dello sviluppo. C'è naturalmente un "ma". I cinesi ne sono consapevoli e si stanno preparando al momento della verità. Qualcuno, un domani, a Pechino potrebbe dire: "No, un momento. Anche noi abbiamo diritto ad una fetta consistente della torta". E allora sarà guerra, con milioni e milioni di morti. Anche se questo scenario non dovesse realizzarsi, resta il problema più grave: quello della Terra che stiamo distruggendo. Per la prima volta, l'uomo riduce drasticamente le risorse. Questa non è nient'altro che la nostra "civiltà". Oggi siamo ad un bivio. O proseguiamo su questa strada: e allora sarà la guerra, tutte le libertà saranno azzerate e perderemo su tutti i fronti. O l'alternativa è di sedersi ad un tavolo, togliersi la pistola di dosso e cominciare a discutere. Certo, se optiamo per la scelta della guerra, poi sarà impossibile fermarsi. Dopo l'Iraq, ci sarà l'Iran e dopo ancora la Corea del Nord. La lista degli "stati canaglia" è infinita. Per prima cosa, dobbiamo impedire al nostro governo di partecipare a questo conflitto. Perché è ingiusto. Senza prospettive. (Giulietto Chiesa)
Un dibattito vivacissimo, quello che gli studenti della Bocconi hanno intessuto con l'ex inviato de La Stampa. È durato quasi due ore in un'aula stipata. Attenti, ironici, preparati, curiosi, essi hanno rivolto molte domande. Qui ne riportiamo soltanto alcune.
Perché proprio adesso l'America ha deciso di
chiudere il conto in sospeso con l'Iraq?
Perché l'America è in
crisi. Le cifre economiche di cui disponiamo, sono edulcorate. La situazione è
ben più grave di quanto traspare; e i segnali sono numerosi. Tanto che gli
stessi indici del Dow Jones, come i dati forniti dal Fmi (Fondo monetario
internazionale), sono stati ripetutamente truccati. L'immensa bolla speculativa
costruita in questi anni a Wall Street è esplosa. Un'altra bolla è lì lì per
esplodere: quella immobiliare, che ha tenuto in piedi gli Stati Uniti in questi
ultimi due anni. Per pagare il debito, gli Usa hanno svalutato il dollaro.
Mentre nel 2000 si pensava ancora di poter far fare all'economia americana un
"atterraggio morbido", oggi sono in pochi a crederci. La recessione era già
cominciata nel gennaio 2001; eppure ne è stata data notizia solo in novembre.
Tutto dunque ora dipende dal mercato immobiliare: se i proprietari iniziano a
vendere in massa, l'America si troverà in una crisi peggiore di quella del '29.
Ecco allora la via d'uscita: se gli Usa si impadroniranno del petrolio iracheno,
dopo quello afgano, saranno nelle condizioni di dettare il prezzo del greggio.
Con ciò faranno un grosso regalo, oltre che a se stessi, ai cinesi e agli
europei. Pensano ad una guerra breve, di 48 ore, con bombardamenti su tre punti
e la rimozione di Saddam, sostituito da un governo fantoccio. Di conseguenza, il
prezzo del petrolio prima schizzerà a 30 dollari al barile, per poi scendere a
12. Hanno fretta di raggiungere questa cifra. Ce la faranno? Secondo me, no.
Tutti gli stati americani sono sull'orlo della bancarotta, perché hanno
investito in fondi pensione. Se gli Stati Uniti vanno a rotoli, anche l'Europa
comunque andrà a rotoli. Siamo di fronte ad un paradosso: l'America è un gigante
dai piedi d'argilla militarmente potentissimo ed economicamente debole. Guardate
che cosa è successo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: persino la
Siria ha dato l'ok sulla risoluzione riguardante l'Iraq. L'Impero dispone di
tali mezzi di pressione, che non ci saranno più decisioni libere. Gli Usa sono
in grado di ostacolare qualsiasi paese. In merito al Teatro della Dubrovka
di Mosca, ho il sospetto che la vicenda non sia così limpida, non così sotto il
segno di Al Qaeda, come poteva sembrare. Il signor Putin forse recalcitrava
troppo... La Nato, a suo avviso, sta cambiando pelle? La
Nato sembrava essere diventata poco interessante, invece mi sbagliavo. È una
forza di subalterni. È più che mai la Nato americana, una "loro" organizzazione.
Serve dunque per controllare ogni mossa dell'Europa.
E l'Italia? Da tempo Silvio Berlusconi accarezza l'idea
di diventare presidente della Repubblica, eletto a suffragio universale. Per
questo si sta attivando nel modificare la Costituzione. È come se fra George
Bush e il premier italiano ci fosse un tacito accordo: "Tu mi lascerai mano
libera in Italia; e io ti lascerò scardinare il sistema di diritto dell'Europa".
Ho già visto questa scena. Ma gli italiani lasceranno
fare? Mi auguro proprio di no. Sono convinto che in Italia ci sia
moltissima forza. Molta gente non vuole la guerra, malgrado i media ci dicano da
mesi che è inevitabile. In quest'ultimo anno e mezzo, ho fatto almeno 160
conferenze nel nostro paese e ovunque ho potuto constatare una forte eredità
democratica. Siamo figli di una Costituzione fra le più democratiche; siamo
sparsi, ma vivi. E inizia ad esserci un gran fermento anche nel mondo cattolico.
Serve però un ampio schieramento di tutti gli uomini e le donne di buona
volontà. Se aspettiamo che la classe operaia americana si emancipi, addio. Il
guasto intellettuale prodotto dalle tv commerciali è devastante: 250 milioni di
americani sono stati lobotomizzati; e non sono dunque più in grado di reagire.
Essi non sanno nulla del resto del mondo; guardano la Fox Tv, che è propaganda
bellicosa allo stato puro, quella con la bava alla bocca. Queste immagini si
sedimentano negli occhi della gente. È pura istigazione al terrore che, anno
dopo anno, produce i suoi effetti. Ne risulta una società profondamente
autoritaria. Ma l'Europa piegherà la testa?
L'Europa non può accettare un ruolo subalterno. Ha una sua storia, una
sua tradizione democratica. Ci sono, tuttavia, due Europe: quella delle
multinazionali che ragionano in termini americani; e quella della gente che
ragiona invece in termini europei. Gli elettori, nonostante tutto,
contano. Certo, per il momento l'Europa subisce. Ma la questione chiave
resta la Cina, che non è riconducibile a questo modello. E che per ora non ha
bisogno di chiedere: cresce; non ha reso convertibile la propria moneta; decide
senza telefonare a Washington. Finché esiste la Cina, gli Usa non saranno
"l'Impero". In realtà l'Europa, la Russia e la Cina potrebbero allearsi. Ma gli
Stati Uniti hanno già creato le condizioni perché il governo russo dipenda dagli
americani. A Mosca, il potere è ancora saldamente in mano alla famiglia Eltsin;
il presidente Putin ha tentato di emanciparsi, senza riuscirci. E il Teatro
della Dubrovka è una pugnalata, un avvertimento, a Putin: "O fai quello che
vogliamo noi. O ti spacchiamo le ossa". A suo avviso, chi c'è
dietro l'11 settembre? C'è un'interessante dichiarazione del presidente
pakistano Mussharaf in proposito: "Non credo che l'11 settembre sia stato
congeniato da Osama Bin Laden. Chi lo ha progettato, doveva conoscere alla
perfezione i sistemi di difesa aerea americani". Dunque non un fanatico, non un
musulmano. Come mai i cacciabombardieri ci hanno messo 25 minuti prima di
alzarsi in volo? Per questo penso che molti altri, oltre agli autori materiali,
abbiamo preso parte all'11 settembre: molto probabilmente cristiani, di lingua
inglese. Il 9 settembre, il presidente George Bush aveva sul suo tavolo un
ordine di attacco già pronto contro l'Afghanistan. Non lo firmò. Che cosa stava
aspettando? Quando Lei dice
"molti altri", chi intende? Una cupola formata da pezzi dei servizi
segreti dell'Arabia Saudita, del Pakistan, degli Stati Uniti, più alcune
componenti della finanza internazionale. Tutto ha l'aria di un colpo di stato,
con una cospicua presenza di fanatici - manovalanza (anche se loro credevano di
condurre il gioco) - e con l'obiettivo di cambiare il corso del mondo. Di fatto,
l'11 settembre ha aperto la strada alla conquista americana dell'Asia Centrale.
Niente succede a caso.
IL COSTO DELLE GUERRE E DEL TERRORISMO
Mentre si susseguono sempre più numerose le discussioni sulle stime del costo di una eventuale guerra in Iraq - stime che oscillano tra i 99 ed i 1929 miliardi di dollari a seconda della durata del conflitto - solo pochi studiosi ci hanno raccontato quali sono i costi delle guerre dimenticate e del terrorismo. La mancanza di stime precise è dovuta forse alla difficoltà di quantificare gli eventi: come diceva Keynes " è meglio indicare cifre vagamente esatte che offrire stime precise totalmente errate". O forse ci siamo dimenticati delle numerose guerre che si sono consumate nel mondo negli ultimi 12 anni, della dimensione del fenomeno del terrorismo e degli effetti economici che ne sono derivati . A chiarirci le idee ci aiutano le stime elaborate dallo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) e dal Fondo Monetario. Nel periodo compreso tra gli anni 1989 e 2000 quasi 4 milioni di persone sono morte in conflitti armati mentre 37 milioni di persone sono state dichiarate "rifugiati". Nell’anno 2000 dei 25 conflitti armati nel mondo 23 sono avvenuti tra cittadini appartenenti allo stesso stato. Gli attacchi terroristici sono passati da 342 all’anno nel periodo tra il 1995 ed il 1999 a 387 tra il 2000 ed il 2001. Molti degli attacchi terroristici sono avvenuti in paesi a medio-basso reddito: più del 20% sono avvenuti in Asia e in Africa infliggendo perdite ingenti. Uno degli esempi più lampanti è il conflitto armato in Sri Lanka, nel periodo compreso tra il 1983 ed il 1996: il costo stimato della guerriglia è pari a due volte il PIL dello stesso paese nel 1996. Molti sono i canali attraverso cui le guerre e il terrorismo riescono ad influenzare le economie: i conflitti limitano infatti la crescita sia direttamente che indirettamente. Si pensi che l’esplodere del terrorismo nei paesi baschi ha comportato una diminuzione del reddito pro capite dell’area del 10% rispetto a quello che potenzialmente la stessa regione avrebbe potuto raggiungere.Una maggiore spesa militare riduce la spesa in istruzione e sanità così come quella per altre attività produttive. Il terrorismo porta alla distruzione delle infrastrutture, all’interruzione dell’istruzione, alla diminuzione del commercio, del turismo e riduce la fiducia dei produttori e dei consumatori nell’economia. Ma non solo. La paura del terrorismo agisce come una tassa sulle transazioni economiche. Il raddoppio dei casi di terrorismo in un paese si stima che diminuisca i flussi commerciali bilaterali del 6%. Inoltre misure volte a limitare la possibilità di attacchi terroristici possono impedire il flusso di beni e di servizi. I controlli per aumentare la sicurezza dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre si stima siano costati all’economia mondiale circa 75 miliardi di dollari e si pensa raggiungeranno lo 0.75 del PIL mondiale nel lungo periodo. I conflitti armati e il terrorismo influenzano quindi negativamente l’attività economica, erodendo la base fiscale imponibile ( distruggendo le imprese, per esempio) e distorcendo la composizione della spesa pubblica. Mancano però stime precise che rilevino l’entità del fenomeno. In parte ciò è dovuto alla mancanza di una definizione univoca ed accettata universalmente di terrorismo. Solo dopo l’11 settembre gli Stati Uniti hanno dato una definizione precisa del fenomeno. La sconfitta del terrorismo libera risorse per l’economia. Le stime che abbiamo comprendono quindi sia atti di terrorismo che guerre civili. Utilizzando un campione di 45 paesi, due terzi dei quali non hanno conosciuto il terrorismo nel periodo tra il 1980 ed il 1999, alcuni studiosi del Fondo Monetario Internazionale hanno quantificato l’ aumento della crescita economica subito dopo la cessazione della guerriglia, così come l’accresciuto investimento, specialmente del settore privato. Durante il conflitto invece i paesi vedono un drammatico aumento del tasso di inflazione, fino a 6-7 volte quello precedente la guerra ed una caduta delle entrate fiscali. Naturalmente i dati rilevano anche un aumento della spesa pubblica, specialmente per la difesa, che poi crolla nel periodo successivo il conflitto. Osservando l’andamento dell’economia di 45 paesi osserviamo che i paesi che hanno combattuto e sconfitto il terrorismo sono cresciuti maggiormente e godono di una maggiore stabilità macroeconomica: ogni punto percentuale in meno di spesa per la difesa aumenta il tasso di crescita del paese dello 0.25%. La conclusione dei conflitti e la sconfitta del terrorismo libera risorse nella economia che possono essere utilizzate per ridurre il deficit di bilancio, ridurre le tasse ed accrescere l’allocazione in spesa produttiva. La presenza del terrorismo pone le economie nella necessità di aumentare la spesa militare per aumentare la sicurezza dei paesi. (Laura Bottazzi)
BUONABANDIERA - Pace da tutti i balconi: ecco dove trovare le
bandiere
GLI ITALIANI SONO
CONTRARI ALLA GUERRA: 200 MILA BANDIERE DI PACE SVENTOLANO GIA' NEI BALCONI
ITALIANI Oramai non c'è via, piazza o strada in Italia che non
esponga almeno una bandiera della pace. E' la conferma che la maggioranza degli
italiani non vuole la guerra all'Iraq. E' l'iniziativa "Pace da tutti i
balconi!", partita in sordina a metà ottobre e che sta crescendo di giorno in
giorno in modo esponenziale, inondando finestre e balconi d'Italia di colorate
bandiere arcobaleno con la scritta "Pace", per esprimere con un gesto preciso il
proprio NO alla guerra ed il proprio SI alla pace e alla via del dialogo. Un
gesto semplice ma molto esplicito, che prevede di appendere alla finestra o a un
balcone, o comunque in un luogo ben visibile, la bandiera della pace e di
tenerla esposta finché non sarà scongiurato un attacco contro l'Iraq e
l'intervento dell'Italia in guerra, in qualsiasi forma essi avvengano. Quante.
Dall'inizio della campagna la rete di associazioni che ha promosso la campagna
ne ha già distribuite quasi 200 mila, in tutta la penisola, dalla Sicilia al
Trentino, con picchi in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia. In questi ultime
settimane sono state distribuite dalle 25 alle 30 mila bandiere alla settimana
(in allegato la "mappa" regione per regione).
Adesioni. All'iniziativa hanno
aderito molte associazioni (Associazione Botteghe del Mondo, Associazione
Obiettori Nonviolenti, Attac, Azione Cattolica, Banca Etica, Beati i Costruttori
di Pace, CEM Mondialità, Chiama l'Africa, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità
Telematica Manipulite.it, Coordinamento Comasco per la Pace, Emergency, Focsiv,
Gi.Fra. Minori, Libera, Manitese, Medici Senza Frontiere, Missione Oggi,
Movimento Nonviolento, Nigrizia, Pax Christi, Peacelink, Rete di Lilliput, Rete
Radiè Resch, Sermig, Tavola della Pace, Arci) e la bandiera è appesa, oltre che
al balcone di tante famiglie, anche nelle sedi di enti locali, coinvolgendo
trasversalmente sia giunte di centro-destra (come il Comune di Taranto e Regione
Puglia) che di centro-sinistra (come il Comune di Venezia), nonché in scuole e
luoghi di lavoro, conventi e persino all'esterno di qualche Curia Vescovile,
come quelle di Trento e Vittorio Veneto. Fra le particolarità da segnalare,
quella del paese di Pezzoli (Rovigo) nel quale tutte le abitazioni, grazie
all'intraprendenza del parroco, espongono la bandiera arcobaleno. Nonostante la
crescita esponenziale delle persone che vogliono affermare attraverso la
bandiera la loro contrarietà all'entrata in guerra del nostro paese sia dovuta
soprattutto alle persone semplici, alla gente comune, non sono pochi i "vip" che
hanno esposto la bandiera fuori dalla loro casa, a partire da Jovanotti.
Una
iniziativa "dal basso". Si tratta di un'iniziativa semplice, di un gesto che
proprio per questa sua caratteristica è stata fatta propria da moltissime
famiglie italiane. Una campagna che si è sviluppata dal basso, fatta di tanta
gente comune, di passaparola e di un grande utilizzo di Internet attraverso il
fornito sito http://www.bandieredipace.org (più di
4000 accessi giornalieri; vi si trova tutto per una diffusione capillare sul
territorio: volantini, documenti, elenco dei punti di distribuzione - come le
botteghe del commercio equo e solidale, gruppi di solidarietà, gruppi sindacali
locali, ecc. - e anche un sostegno di tipo legale nel caso di condomini contrari
all'affissione). Spesso l'invito ad esporre la bandiera è diventato fra
colleghi, amici, vicini di casa, un'occasione per avviare un dibattito su quanto
sta accadendo a livello internazionale.
Come è nata la proposta. L'idea di
manifestare il NO alla guerra in Iraq con la bandiera della pace esposta
dalle abitazioni nasce la sera del 15 settembre 2002, a conclusione del
Giubileo degli oppressi a Bologna: un gruppo di persone appartenenti a diverse
associazioni insieme ad Alex Zanotelli pensa un'iniziativa che possa attivare
tutti i cittadini italiani e che consiste appunto nell'appendere ai balconi di
casa la bandiera della pace per dichiarare il proprio no alla guerra. La
richiesta di adesioni viene inoltrata alle associazioni legate alla Rete di
Lilliput e trova un'immediata ed entusiasta risposta. Successivamente,
l'iniziativa si è affiancata alla campagna "Fuori l'Italia dalla guerra"
promossa tra gli altri da Emergency, Libera, Rete di Lilliput e Tavola della
Pace. Da metà ottobre è attivo il sito Internet.
Il simbolo. La bandiera
della pace è stata importata alcuni decenni fa in Italia da Aldo Capitini - il
fondatore del Movimento Nonviolento, nonché ideatore della prima Perugia-Assisi
- che l'aveva vista utilizzata dai pacifisti inglesi. Nel racconto del diluvio
universale Dio pone l'arcobaleno come sigillo della sua alleanza con gli uomini
e con la natura, promettendo che non ci sarà mai più un altro diluvio
universale. L'arcobaleno è diventato così il simbolo della pace tra terra e
cielo e, per estensione, tra tutti gli uomini. I colori dell'arcobaleno sono
anche utilizzati come segno della 'convivialità delle differenze' per la loro
caratteristica fisica di restituire la luce bianca se fatti roteare velocemente.
E' stata usata diffusamente a partire dagli anni '80 nelle marce per la pace e
in tutte le manifestazioni italiane, nonché nelle iniziative di pace di
volontari italiani all'estero (a Sarajevo, in Iraq, in Kosovo, nella Repubblica
Democratica del Congo). (Mariagrazia Bonollo)
Dopo la presa di posizione eversiva di Silvio Berlusconi i nostri concittadini debbono rendersi pienamente conto che l’Italia sta attraversando un periodo drammatico. Berlusconi minaccia elezioni anticipate perché è in gravi difficoltà politiche ed economiche – i conti pubblici sono allo sbando – e coloro che nel centrosinistra avallano la permanenza a Palazzo Chigi di Berlusconi, anche se condannato, e mostrano di temere le nuove elezioni commettono un errore madornale. L’opposizione politica e civile deve superare i dissidi e concordare un calendario di riunioni per definire in tempi brevi le linee programmatiche e discutere una proposta politica: la Costituente dell'Ulivo, che non ha nulla che vedere con un nuovo partito o un superpartito, ma che deve promuovere una coalizione unificante di partiti, associazioni e movimenti. Per salvare lo stato di diritto, la democrazia e la dignità dobbiamo opporci alla guerra di Berlusconi e dei suoi soci contro i magistrati; dobbiamo opporci alla guerra contro lo stato sociale; dobbiamo opporci al progetto dissennato di partecipare alla guerra in Iraq. Per opposizione Civile: Alessandro Galante Garrone, Enzo Marzo, Paolo Sylos Labini, Elio Veltri.
Nella nostra precedente assemblea (1 ottobre 2002) prendemmo ferma posizione in favore della pace in di fronte alla diffusione di conflitti e violenze in varie parti del mondo. Adesso noi vescovi della Toscana per fedeltà al Vangelo della pace, in comunione con il magistero del Papa e condividendo il desiderio di pace del nostro popolo, constatando che gli organismi deputati all'esercizio del diritto internazionale si trovano di fatto esautorati e in particolare come l'ONU non sia posta in grado di intervenire con pari efficacia nei confronti di tutte le violazioni dei diritti umani, della libertà, della sicurezza e della democrazia, dovunque e da chiunque vengano perpetrate, esprimiamo un chiaro, preoccupato e deciso NO alla guerra, di fronte agli avanzati preparativi e al dispiegamento di forze in atto, con la prospettiva di azioni militari che potrebbero svilupparsi anche ignorando o forzando le norme del diritto internazionale; chiediamo al Parlamento e al Governo italiani, chiamati a prendere importanti e gravi decisioni di politica estera, di confrontarsi con responsabilità e coraggio con gli accorati appelli alla pace del Santo Padre Giovanni Paolo II - in particolare il messaggio per la Giornata della pace 2003 e il discorso al corpo diplomatico accreditato presso la S. Sede - volti a promuovere il dialogo, la mediazione e la riconciliazione tra le parti in conflitto e quindi a scongiurare guerre sempre inutili e con dannosissimi effetti in primo luogo sulle popolazioni inermi; invitiamo tutte le comunità ecclesiali e ogni cristiano, insieme con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, a convertirsi alla pace, a coltivare e diffondere pensieri e gesti di pace, a celebrare momenti comunitari di riflessione e preghiera, a digiunare per la pace, a manifestare con franchezza ai membri del Parlamento e del Governo il profondo desiderio di pace, di giustizia e di democrazia del nostro popolo e di tutti i popoli del mondo dicendo un fermo e chiaro NO all'ipotesi di partecipazione o sostegno alla guerra all'Iraq da parte dell'Italia e chiedendo invece di adoperarsi con ogni mezzo nonviolento perché in quel paese si affermino i diritti umani e la democrazia; come pure di moltiplicare le attenzioni e gli sforzi per la pace in Terrasanta e in tutte le altre situazioni di guerre e conflitti dimenticati; riaffermiamo l'esigenza di maggiore giustizia distributiva su base planetaria, come fonte di vita e di sviluppo per tutte le aree del mondo da liberare dalla fame e dalla miseria. Raccomandiamo a tutti i sacerdoti che questo messaggio sia letto in tutte le chiese della Toscana, come pure a tutti i laici e alle associazioni e movimenti cattolici di darne la massima diffusione in tutti gli ambienti e realtà civili e sociali della nostra regione.
Non si può arruolare Dio. Con queste parole don Renato Sacco, parroco di Cesara ed Arola, si è rivolto al ministro della Difesa Antonio Martino in risposta alle affermazioni fatte da quest´ultimo che «un prelato, anche un alto prelato, dovrebbe benedire una missione militare». Don Sacco, prete pacifista, non è d´accordo ed ha espresso il proprio «disappunto ed amarezza» scrivendo al ministro. Il documento, che è firmato anche da un altro sacerdote, don Fabio Corazzina di Brescia, in poche ore ha fatto il giro della Penisola ed è diventato lettera ufficiale di Pax Christi, l´organizzazione cattolica che lotta per la Pace nel mondo e di cui don Sacco è consigliere nazionale. «Certo è sorprendente che un ministro della Difesa dica cosa debbano fare «prelati o alti prelati», soprattutto dica che si devono benedire delle missioni militari - scrive don Sacco - come preti siamo abituati a benedire: un bimbo appena nato, un uomo ed una donna che dichiarano il loro amore e formano una famiglia, la scelta coraggiosa di giovani impegnati nella vita; benediciamo una comunità nel suo dolore, l´intimità di una fatica o di una gioia. Ma mai abbiamo benedetto un contingente in partenza per la guerra, mai benedetto un´arma, un gesto di violenza che può fare vittime. Non fa parte del nostro patrimonio spirituale, culturale. Non fa parte del Vangelo». «Siamo pronti a benedire ogni gesto di pace - conclude don Sacco - ed in quanto a Lei, signor Ministro, si impegni ad essere fedele al principio della Costituzione secondo il quale l´Italia ripudia la guerra: questa sarebbe davvero una benedizione».
Con il patrocinio di ULSS 20, ULSS 21, ULSS 22, Comune di Verona e in collaborazione con il Gruppo di Studi Ricerche sull’ Handicap Università degli Studi di Verona Handicap & Sport, prenderà il via prossimamente un CORSO DI FORMAZIONE (130 ore) PER OPERATORI SPORTIVI DI ATTIVITA’ CON RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI. A Verona e provincia il C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), già da 14 anni offre l’opportunità a circa 250 giovani diversamente abili di svolgere attività ludico-sportiva nel tempo libero, seguiti da operatori qualificati, coadiuvati da gruppi di volontari. Lo scopo del Progetto Handicap & Sport è duplice: favorire l’integrazione dei ragazzi disabili attraverso attività sportive mirate all’inserimento in società sportive di quartiere; sensibilizzare ed educare la comunità perché si faccia carico, in collaborazione con i servizi, della possibile riduzione dell’ handicap. Il corso è rivolto a: maggiorenni abitanti nel territorio di Verona e Provincia in possesso di diploma di scuola superiore, che abbiano svolto studi in campo socio-educativo o motorio. Oppure che abbiano esperienza nel campo del volontariato con disabili e nell’animazione ludica e sportiva o che abbiano già partecipato alla realizzazione del Progetto Handicap & Sport del C.S.I. . I candidati dovranno essere disponibili ad attivarsi sul territorio. Il corso avrà una durata di 94 ore didattiche a cui si aggiungono 36 ore di tirocinio per un totale di 130 ore. Inizio corso: Marzo 2003. Gli incontri saranno tenuti da professionisti esperti su varie tematiche legate all’educazione delle persone diversamente abili, in ambito ludico-motorio, utilizzando una metodologia interattiva. Al termine del corso verrà rilasciato un diploma di Partecipazione riconosciuto dagli enti patrocinatori. LE ISCRIZIONI SI RICEVONO, ENTRO IL 28/02/2003, PRESSO Centro Sportivo Italiano Via Aldo Fedeli, 37 37132 Verona Tel. 045 8922035 / Fax 045 974198 (chiedere di Roberto Nicolis , di Gianpaolo Passarelli , Matteo Sacchetti ); fino al raggiungimento di 40 partecipanti, che dovranno inviare il proprio curriculum, su apposito modulo da ritirare in segreteria del C.S.I. o scaricandolo dal sito internet www.csiverona.it Il corso si terrà presso il Cento Avanzi Via Flavio Gioia,3 B.go Roma. Fin da subito i candidati devono prestare servizio di volontariato c/o le palestre del Progetto Handicap & Sport.
MLAL: RICOMINCIAMO DAL SOSTEGNO A DISTANZA
In questi giorni a Treviso, nell’ambito del mese per la
pace promosso dalla Commissione diocesana Giustizia e Pace, abbiamo avuto tra
noi mons. Pero Sudar, Vescovo ausiliare di Sarajevo e presidente della
Commissione per la giustizia e la pace della Bosnia Erzegovina. Lo abbiamo
incontrato e gli abbiamo posto alcune domande sulla situazione del suo
Paese.
Molti in Bosnia Erzegovina sono oggi senza lavoro.
Quotidiane le file di persone davanti alle ambasciate europee per avere un visto
per emigrare. Vivere a Sarajevo oggi risulta perciò difficile soprattutto per i
giovani. Perché?
La terribile guerra in Bosnia Erzegovina è stata fermata
con una decisione che in qualche modo ha confermato i risultati della guerra,
cosicché la pace è rimasta a metà strada. Una pace che ha concluso la guerra,
però ne ha riconosciuto i risultati dividendo il Paese in una modo che lo rende
quasi incapace di seguire uno sviluppo normale. Basti dire che più del 40% della
popolazione non ha lavoro, il 58% vive sotto la soglia della povertà. Più del
50% di coloro che lavorano non ricevono regolarmente il proprio salario. Tutto
questo rende la gente consapevole che il futuro sarà molto difficile e
specialmente i giovani non intendono aspettare a lungo, vogliono andarsene. La
situazione politica non incoraggia coloro che hanno i mezzi per investire,
cosicché l’economia e specialmente le industrie - che sono state distrutte
durante la guerra - non si mettono in moto e la gente che vi lavorava (l’80%
della popolazione attiva) è oggi senza lavoro. Queste fabbriche sono ferme e non
sono ancora state privatizzate. La divisione del Paese fatta a Dayton e imposta
dalla comunità internazionale, guidata dagli Stati Uniti, è sentita come
ingiusta dalla gente. Ecco perché il futuro sembra veramente
difficile.
La comunità internazionale ha quindi una grande
responsabilità sul futuro della Bosnia Erzegovina…
La comunità internazionale appare innanzitutto
schizofrenica perché da un lato condanna Milosevic, dall’altro accetta il piano
di spartizione (fatto a Dayton) proposto dai potenti amici dello stesso
Milosevic. Per questo li ha chiamati a testimoniare nel processo che si sta
tenendo all’Aja. Senza la capacità di trovare un “modus vivendi” pacifico tra le
varie etnie non è possibile arrivare ad una pace duratura.
In questi anni lei ha detto con forza che “Sarajevo è
la frontiera per costruire la pace in Europa”. Ha aggiunto anche che Sarajevo
dovrebbe essere la Gerusalemme per l’Europa. Quali percorsi allora sono
possibili, visto che la Bosnia Erzegovina è tra i paesi più poveri dell’Europa
assieme all’Albania?
In Bosnia, nonostante tutte le ingiustizie e tutte le
sofferenze che abbiamo dovuto sopportare durante i secoli, la gente era quasi
abituata a vivere insieme, a portare il peso ma anche la ricchezza della
“convivenza”. La divisione del Paese ha voluto dire che la convivenza non è
possibile. Questa divisione non ha favorito la pace, anzi. Mi auguro che i
grandi del mondo si accorgano che le loro soluzioni non sono un dogma, che
possono essere cambiate quando non funzionano. Correggendo l’ingiustizia,
cancellando la linea che divide questo Paese, favorendo il ritorno dei profughi
che sono stati cacciati via da una metà del Paese, si ridarà fiducia alla gente.
Sarà così di nuovo possibile che i diversi si riconoscano come tali, si
accettino a vicenda e si sforzino di costruire un futuro migliore, il futuro
della pace, specialmente dopo aver visto che la guerra non risolve i problemi,
anzi li aggrava. In questo senso io mi auguro che Sarajevo, che chiamiamo
Gerusalemme d’Europa (racchiuse in 500 metri quadrati ci sono le chiese, le
moschee e il tempio ebraico) torni ad avere una convivenza di diverse etnie,
nazioni, culture, dove si incontrano occidente e oriente europeo, dove si
toccano e convivono due grandi religioni – che oggi, purtroppo, si crede non
possano stare insieme – il cristianesimo e l’islam. Questo potrebbe e dovrebbe
essere anche un segnale al mondo d’oggi, che la convivenza non soltanto è
possibile, ma è “qualcosa” che ci obbliga, perché ogni città europea occidentale
oggi è gremita delle diversità. Penso che bisognerebbe sostenere Sarajevo a
causa dei suoi abitanti che hanno sofferto, ma anche a causa del significato che
questa città potrebbe avere.
Il presidente della Commissione dell’Unione europea
Prodi ha detto nei giorni scorsi che a spingere l’Europa contro la guerra “non è
la vecchiaia, ma la saggezza”. Quale saggezza auspica per l’Europa
oggi?
Penso che l’Europa ha un obbligo alla saggezza,
specialmente quando si tratta della guerra. L’Europa ha vissuto le più grandi
guerre del mondo: sono sorte dall’Europa e poi si sono estese quasi su tutto il
pianeta. Dopo le due guerre mondiali partite dall’Europa c’è l’obbligo di
imparare dalla propria esperienza. Questa bella frase che il presidente Prodi ha
detto ci obbliga tutti. La guerra non dipende soltanto dai presidenti dei
diversi stati. La guerra dipende prima di tutto dall’opinione pubblica. In
questo senso penso che noi, che ci onoriamo di essere europei, siamo obbligati a
questa saggezza anche dal punto di vista della nostra cultura, che in fondo è la
cultura che è fiorita dal cristianesimo. L’Europa ha scoperto la persona umana
dopo aver capito, dalla rivelazione, che Dio è una persona. In questo senso
abbiamo i nostri diritti che non sono e non devono essere violati. L’esperienza,
la cultura, il nostro progresso europeo - di cui pure ci vantiamo - ci obbliga
veramente a dire il nostro “no” a tutto ciò che va contro l’uomo. La guerra va
contro la natura umana perché distrugge la mentalità sana dell’uomo. L’Europa
deve dire “no” non soltanto alla guerra all’Iraq, ma a tutte le forme della
guerra e della violenza. L’Europa deve dire “no” alle vittime di una nuova
guerra, anche se fosse in nome dell’11 settembre.
Il mondo occidentale non può continuare a fare la
gara con il mondo islamico sulle ideologie, ma deve cercare e costruire dei
percorsi di convivenza fondati sulla saggezza. E’ il Vangelo che chiede ai
cristiani di costruire una società più giusta in Bosnia-Erzegovina, così come in
Italia e nelle altre parti del mondo. La scelta della nonviolenza è quindi per
lei oggi l’unica strada possibile?
Sì, in quanto la nonviolenza è l’unica strada per salvare l’umanità. Oggi è nell’interesse dei ricchi condividere la propria ricchezza se non vogliono perderla tutta. Anche se sembra un paradosso, oggi non solo l’altruismo, ma anche l’egoismo dei ricchi richiede di condividere, per il futuro stesso dell’umanità. La nonviolenza, però, è l’unica strada con cui possiamo risolvere i problemi accumulati nella società d’oggi, per darle nuova speranza. L’umanità, infatti, ha prima di tutto fame di speranza.
Aquilone Blu, associazione
o.n.l.u.s. impegnata nella tutela dell’infanzia contro abusi ai minori e
pedofilia, ha da tempo attivato l’importante Progetto Solidarietà, nato dalla
convinzione che ognuno di noi, anche con minimo impegno, può aiutare chi ha
bisogno. Aquilone Blu raccoglie generi di
prima necessità, giocattoli, giornalini, libri, vestiti per bambini –usati e
non- per destinarli a famiglie che vivono situazioni di disagio economico o
sociale, ad associazioni e gruppi che operano nel mondo del volontariato,
oratori, centri di accoglienza e case famiglia che ospitano minori in
difficoltà. Attualmente
Aquilone Blu ha preso a cuore due Centri che ospitano minori in difficoltà, con
sede a Vittoria, in provincia di Ragusa. Si tratta della CASA FAMIGLIA IRIS –
ARCOBALENO SOCIETA’ COOPERATIVA, in Via Montebello 228 a VITTORIA. La Casa
ospita attualmente 8 ragazzini maschi di età compresa tra i 14 ed i 17
anni. La seconda
realtà “adottata” da Aquilone Blu è A.I.F.F.A.S. - LABORATORIO PER LA
VALORIZZAZIONE E L’INTEGRAZIONE DI PORTATORI DI HANDICAP, sita in Via Marangio –
angolo Via G.M. Serrati, a VITTORIA. Questa comunità accoglie ragazzi
portatori di handicap con situazioni famigliari difficili anche dal punto di
vista economico, sostenendoli in
tutti i modi (alcuni di essi dormono anche lì). I ragazzi, 13 maschi dai 10 ai
18 anni e 6 femmine dai 13 ai 17 anni, trascorrono all'interno di questa
comunità dalle 6 alle 8 ore al giorno. I suddetti Centri versano in
situazioni di estrema precarietà: hanno bisogno di tutto (dal gasolio per il
riscaldamento ai beni di prima necessità) e ne hanno diritto. Essi sono costantemente seguiti dal
referente di Aquilone Blu per la regione Sicilia, il dottor Sergio De Martino,
Pedagogista clinico, Dirigente di neuropsichiatria dell'A.S.L.
locale.
Aquilone Blu, inoltre, continua la sua azione solidale con LA CASA DI POLLICINO, una casa famiglia finalizzata ad accogliere ragazzi vittime di abuso e maltrattamenti: la loro età è compresa tra 11 e 17 anni. Hanno vissuto la terribile esperienza dell’abuso e del maltrattamento. E’ gestita dalla Cooperativa Sociale Spazio Incontro con sede in Via Appia n. 1 Lato Napoli Km. 148 – 04023 FORMIA (Latina) che da tredici anni si occupa del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. La Cooperativa vede al suo interno la presenza di figure professionali qualificate e specializzate quali animatori socio-culturali ed assistenti sociali, psicologi e pedagogisti, consulenti legali, sociologo ed istruttrice ISEF. Oltre all’aiuto costante a diversi nuclei famigliari in situazioni di disagio, continua anche il sostegno alla CASA DI ACCOGLIENZA PER BAMBINI “SANTA TERESINA”, gestita dai volontari dell’associazione Hesed o.n.l.u.s., con sede in Cascina Gribuglia a RIVA PRESSO CHIERI (To). Hesed è un segno di speranza che grida che le cose possono cambiare, che la vita è possibile per tutti, anche per i più piccoli: per i bambini che non hanno più famiglia, o che si trovano in situazioni di disagio, e per tutti i ragazzi in difficoltà, per dare una famiglia "vera" a chi non ha avuto la fortuna di averla. Contribuisci anche tu a realizzare il sogno di questi ragazzi: un futuro migliore, una nuova vita non con orchi cattivi ma adulti responsabili che li aiutano e li rispettano. aiuta Aquilone Blu ad aiutare Aquilone Blu onlus – Via P. Gobetti 3 10015 IVREA (To) www.aquiloneblu.org
Finalmente ACT (Associazione Cannabis Terapeutica) si è decisa a pubblicare un “suo” libro sugli usi medici della cannabis e dei suoi derivati. Non pretendiamo di poter dire nulla di nuovo per chi è già esperto e ha seguito la copiosa letteratura scientifica pubblicata in questi ultimi anni. Ma per tutti gli altri, che sono certamente la maggioranza, abbiamo cercato di fare il punto della situazione e di fornire una buona sintesi di quello che è attualmente noto ai ricercatori e agli specialisti del settore. Il libro si rivolge a tutti. Abbiamo cercato di scriverlo in modo chiaro e leggibile per tutti, anche se naturalmente, data la materia, almeno in alcuni capitoli siamo stati costretti ad usare un linguaggio piuttosto “tecnico”. Quando si parla di specifiche malattie e dei loro sintomi, o quando si parla di norme di legge, non ci sono alternative: la precisione è un obbligo. Speriamo che nessuno si spaventi se qualche termine non è proprio chiaro: il glossario finale dovrebbe riuscire a dare tutte le definizioni importanti. Abbiamo scritto questo libro, pur nella consapevolezza dei suoi e dei nostri limiti, con grandi speranze. Vorremmo aver fatto qualcosa di veramente utile. Ci auguriamo perciò di trovare molti lettori fra i politici, in particolare fra coloro che sono coinvolti nella politica sanitaria: sono i soli che potranno - in primo luogo correggendo le inadeguate leggi in vigore - avviare concretamente un processo di studio, di ricerca e di applicazioni cliniche. Ci auguriamo anche di trovare molti lettori fra i giornalisti, della carta stampata e delle reti radiotelevisive: su temi difficili e controversi come quello della “cannabis terapeutica” il loro ruolo è assolutamente fondamentale per risvegliare e mantenere la consapevolezza e l'attenzione . Ci auguriamo infine, e soprattutto, di trovare molti lettori anche fra i medici e gli operatori sanitari. Non è colpa loro se la cannabis è stata cancellata dalle farmacopee di tutto il mondo prima ancora di essere studiata con i moderni metodi scientifici, e se le notevoli proprietà dei cannabinoidi non sono citate nei testi di farmacologia se non - in maniera assolutamente incompleta e distorta - nei capitoli dedicati all'abuso di sostanze psicoattive. In realtà, molti studi controllati e innumerevoli evidenze aneddotiche dimostrano che la cannabis, i suoi componenti, e i loro analoghi di sintesi hanno un interessante potenziale terapeutico. La recente scoperta del cosiddetto sistema cannabinoide endogeno - che potrebbe esser definito come un sistema di regolazione e modulazione attivo ad almeno tre livelli: psichico, neurologico e immunitario - ha per così dire portato alla luce il terreno biologico della loro attività farmacologica, che non può più essere negata. Proprio per i medici, nei capitoli di interesse più specificamente medico, abbiamo ritenuto necessario inserire una bibliografia esauriente ed aggiornata alle ultime novità. I lettori non medici ci perdoneranno queste pagine del tutto insolite in un libro essenzialmente divulgativo. Ma attenzione. Questo libro non può e non deve esser visto come un invito al "fai da te" nella terapia con cannabis e cannabinoidi, che di fronte a malattie serie è sempre pericoloso. Deve esser visto come uno strumento di informazione, che ha la sola ambizione di presentare in modo adeguato lo “stato dell'arte” per chiunque sia interessato, e in particolare per i malati e i medici che sempre più spesso chiedono lumi a un'associazione come la nostra.
COSTRUIRE LA CIVILTA`
DELL`AMORE
Antologia di
scritti di Raoul Follereau - pp. 160, EMI 2003,
Euro 14,00 SCHEDA: http://www.emi.it/scheda.asp?nisbn=1217-5
Raoul Follereau ha attraversato per intero il '900 e vi ha
lasciato un'impronta indelebile. Il suo pensiero e la sua azione resistono al
tempo e, a cento anni dalla nascita (1903), la continuità della sua opera è
assicurata dalle associazioni che portano il suo nome o che alla sua esperienza
sono legate.
Il suo pensiero è diffuso attraverso numerosissimi scritti,
libri, opuscoli e articoli di ogni tipo, tradotti in decine di lingue in tutto
il mondo. Chi ha avuto modo di conoscere le sue idee e le sue campagne converrà
sulla straordinaria attualità del suo pensiero. Se la sua figura e la sua opera
sono conosciute soprattutto grazie all'impegno per sconfiggere tutte le forme di
miseria e di ingiustizia attraverso l'amore. È l'amore e non il fatto materiale
di donare che è alla base della sua azione. Nel corso di tutta la sua vita non
si è mai stancato di ripetere che la carità senza amore non ha valore. Nel
passaggio al nuovo millennio il suo pensiero risulta tanto più attuale quanto
più si sono perse le radici delle ragioni della comune convivenza, della fede,
della solidarietà, della pace, dell'amore. Questa antologia vuole offrire uno
strumento per conoscere e soprattutto per capire Follereau, suggerendo nuovi
percorsi di riflessioni.