C o s t a    q u a n t o   u n    s o r r i s o ,   e d    è    u g u a l m e n t e    u t i l e   
il GRILLO parlante
p e r    u n ' i n f o r m a z i o n e    e q u a    e    s o l i d a l e
 
supplemento a " www.educare.it " - Aut. Trib. VR n.1418 del 21 novembre 2000
Direttore Responsabile ed Editoriale: Amedeo Tosi
Redazione:  località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (VR)
«il GRILLO parlante» è consultabile anche nel siti della Biblioteca di Nogara (VR) http://digilander.iol.it/biblionogara/periodicoinformativo.htm 
che sta curando anche l'archivio di tutti i numeri della newsletter http://digilander.libero.it/ilgrilloparlantevr/
nel sito dell'Associazione Altravicenza  www.altravicenza.it su www.stilelibero.org e

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Dal 18/12/02 al 06/01/03 - Verona - I Nuovi Veronesi ... in Mostra

La mostra «I Nuovi Veronesi» è il risultato di una ricerca fotografica e biografica su un campione di immigrati residenti a Verona. Qui hanno gettato le prime radici per "rinascere" lontani dalle condizioni che impedivano loro di crescere o, in taluni casi, di sopravvivere. Molti sognano ancora di tornare nella propria terra. Quello di Caroline Groszer, l’autrice di questi ritratti, è uno sguardo limpido e privo di sentimentalismo nel quale si rispecchiano complesse storie private, progetti personali, aspettative e desideri di persone, che non possono essere omologate nella categoria generica dello "straniero". La mostra, promossa dal Comune di Verona e dal Centro Studi Immigrazione (CESTIM), sarà inaugurata il 18-12-02 alle 18.00 e rimarrà in allestimento a Verona, Palazzo della Gran Guardia (p.zza Brà) fino al 06-01-03 (Ore 10.00-19.00).  Il  25 dicembre e il 1° gennaio ore 15.30-19.30.(http://www.cestim.it/mostra-groszer/mostra.htm) (Per informazioni: CESTIM Centro Studi Immigrazione  - via S.Michele alla Porta 3 - 37121 Verona - Tel. 0039-045-8011032 - fax 0039-045-8035075 -info@cestim.org -  http://www.cestim.it )

20/12/02 - Verona - Notte dei senza dimora

Dopo il 17 ottobre, Giornata mondiale dell’ONU di lotta alla povertà, ci ritroviamo venerdì 20 dicembre alle ore 20.00 per passare un’altra serata insieme. Invitiamo le istituzioni, le associazioni e i cittadini a trascorrere una serata "senza-dimora" con i senza-dimora. Ore 19.00 - 20.00, PIAZZA BRA (Verona), musica e interventi; la festa continuerà dopo le 20.00 nella piazza del Tempio Votivo con musica, the, caffè, vin brulé, cibo, dolci, pandori, pizzette per passare la nottata. Promuovono: Coordinamento CesarK, Terre di Mezzo, Rifondazione Comunista, Verdi del Sole che Ride, C.O.S.A. La Chimica ed altri. Barboni, poveri, emarginati, senza fissa dimora, Rom che vivono in baracche di fortuna, Sinti a cui non viene data una sistemazione definitiva, gli immigrati che neanche con il permesso di soggiorno trovano un alloggio dignitoso e altri ancora. Famiglie monoreddito, ex-carcerati, anziani. Questi sono i senza-dimora. Persone senza diritti.  Verona è una delle tante città dove trovare un alloggio è difficile e si riduce ad un lusso per pochi. Le normative sugli affitti non riescono a regolare il mercato in modo che diventi accessibile a tutti. Il problema non è quindi la carenza di alloggi ma la loro gestione. Sono oltre 45.000 le case lasciate vuote a Verona per speculazioni o incuria. Ci sono edifici, ville, casolari, rustici, ex scuole, strutture inutilizzate e lasciate decadere, che spesso diventano rifugi per i senza-dimora. Rifugi disperati che vengono murati o chiusi dal Comune. Anche l’ingresso della Stazione di Piazza Isolo è stato murato (nel 2000), il luogo dove Cesar Karabowski, un giovane polacco, viveva e dove è morto a causa dell’abbandono e di uno stupido incendio. Morto nell’indifferenza della città e di una Giunta troppo occupata a chiudere, murare, rendere inaccessibile un luogo che serviva libero per poter realizzare un parcheggio. Oggi Verona non è cambiata molto, chiude la stazione di Porta Nuova e i portici della Biblioteca Comunale. Illumina a festa le vie principali per gli acquisti di Natale, allontanando con violenza e arroganza immigrati, venditori ambulanti, che danneggiano l’immagine luccicante delle vie del centro e distolgono le persone dallo spirito natalizio dello shopping. Anche le ex-cartiere verranno abbattute per permettere la costruzione di nuovi centri commerciali, uffici, appartamenti. Ex-cartiere, un altro rifugio di senza-dimora. Un rifugio disperato che verrà eliminato ma non per rendere Verona una città più aperta verso chi ha bisogno. Verona si chiude e si mura di fronte a queste persone che non hanno diritto alla dignità. Persone che vengono ridotte a numeri, nelle liste dei flussi migratori. Muratori, manovali, operai, conciatori, raccoglitori di frutta, forza lavoro per costruire case e prodotti che finiranno in un mercato a cui non hanno accesso. Chiediamo al Comune che onori il Natale come si deve, che si interessi del problema studiandolo e pianificando soluzioni differenziate a seconda delle realtà dei senza-dimora. Un dovere verso coloro che nella nostra città non hanno diritti.

20/12/02 - Verona - La Falìa a Santo Stefano

Il coro «La Falìa» di Velo Veronese canterà le canzoni di Bepi De Marzi e del suo direttore, Alessandro Anderloni, presso la chiesa parrocchiale di Santo Stefano (Ponte Pietra - Verona) venerdì 20 dicembre 2002 alle ore 21.00.

20/12/02 - Verona - No man's land

Venerdi 20 dicembre, dalle ore 14.00, presso il Centro Sociale «La Chimica» di Verona (Lungadige Attiraglio, 150 metri prima della diga del Chievo, direzione Parona)  spazio CHINEMA: proiezione del film «NO MAN'S LAND». Per informazioni: andreadanzi@virgilio.it

20/12/02 - San Martino B.A. (VR) - Immagini e suoni della terra: Senegal / 1

IMMAGINI E SUONI DELLA TERRA è il titolo della  terza rassegna di Cinema e musica – 2002 promosso dall’Amministrazione comunale di San Martino B.A. (VR). L’obiettivo è quello di  incontrare, dal punto di vista cinematografico e musicale, le culture vicine e lontane della nostra terra. In primo piano sarà, oggi, il Senegal. Infatti, venerdì 20 dicembre 2002, presso il Teatro E. Peroni - Ore 21.00 – si terrà la proiezione di: «LE FRANC» (Il franco) di Djibril Diop Mambéty (Senegal 1993) 45' , con Dieye Ma Dieye e Aminta Fall, e «LA PETITE VENDEUSE DE SOLEIL» (La piccola venditrice di sole) di Djibril Diop Mambéty (Senegal 1999) 30', con Lissa Baléra e Taorou M'Baye. Versioni originali con sottotitoli in italiano . ENTRATA LIBERA.

20/12/2002 - San Giovanni Lupatoto (VR) -  Seminario sull'immigrazione 

Venerdì 20 dicembre a S.Giovanni Lupatoto (Vr) si parlerà di immigrazione nel corso della mattinata durante il seminario Fim/Cisl sull'immigrazione. All'appuntamento sarà presente Carlo Melegari (CESTIM) e Raffaello Zordan (NIGRIZIA).

20/12/2002 - San Bonifacio (VR) -  La storia di Natale 

L’Associazione Anziani di San Bonifacio vi invita all’incontro che si terrà venerdì 20 dicembre alle ore 15,30 presso la sede (Casa della Giovane) sul tema: “La storia di Natale”. Interverrà Paola Bressan.

20/12/2002 - Vicenza - Incontro con Leyda Oquendo Barrios

VENERDI' 20 DICEMBRE 2002 - ore 20,00 Sala Circoscrizione n.7 - Via Vaccari (Quartiere Ferrovieri) VICENZA, incontro - dibattito sul tema: «L'IMPERIALISMO USA E LA GUERRA INFINITA» con LEYDA OQUENDO BARRIOS Antropologa e giornalista, professoressa e ricercatrice dell'Università di Pedagogia dell'Habana e Pinar del Rio. Afroamericanista, Consulente della Casa Africa e della Casa Simon Bolivar dell'ufficio Storico dell'Habana. Membro dell'Associazione cubana delle Nazioni Unite, membro della Commissione dell'Unione giornalisti di Cuba. Per informazioni: sparta@libero.it -puntorosso@inwind.it -malgazonta@libero.it -soccorsopopolare@libero.it 340 6874793 - 340 0 666128

20/12/2002 - Schio (VI) -  Incontro con Fulvio Grimaldi 

Altrovicentino Social Forum e PRC organizzano a Schio, alle ore 20,30 presso l'Auditorium delle Scuole Fusinato un incontro con il giornalista Fulvio Grimaldi. Nel corso della serata verrà proiettato il suo video reportage: «Chi vivrà.... Iraq». Ingresso libero.

20/12/2002 - Schio (VI) -  Con i lavoratori Fiat 

SOSTENIAMO LA LOTTA DEI LAVORATORI FIAT. La Fiat di Agnelli ha deciso di sbarazzarsi di migliaia di operai nei vari stabilimenti italiani. Gli operai non hanno accettato passivamente il piano: al contrario stanno esprimendo lotte importanti. Lotte che hanno unificato i vari movimenti presenti nella società. E’ FONDAMENTALE ESSERE UNITI AL FIANCO DI QUESTI LAVORATORI: la crisi è più generale oltre a colpire loro colpisce anche i lavoratori dell’indotto. Nella nostra provincia  comincia a tirare  aria di crisi e di licenziamenti:  Poletto,  Marzotto-Lanerossi. ASSEMBLEA PUBBLICA, VENERDI’ 20 DICEMBRE ORE 20,45 presso il CIRCOLO OPERAIO DI POLEO A SCHIO (Vicenza) (per arrivare: stazione corriere, strada ospedale, dritti fino alla chiesa). Saranno presenti operai e CARLO PARIANI RSU dell’ ALFA ROMEO di Arese. Interverranno  delegati rsu delle fabbriche della zona ed esponenti dei movimenti sociali  del territorio. Per informazioni: CONFEDERAZIONE UNITARIA DI  BASE Vicenza, via natale del grande 24; telefax. 0444514937.

Fino al 20/12/2002 - Sàrmede (TV) -  Mostra Internazionale d'illustrazione per l'infanzia 

Per dare il benvenuto alla stagione autunnale, il "Cerchio Magico" di Soave invita amiche ed amici a visitare la mostra «Le Immagini della Fantasia 2002 - Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia»  a Sàrmede (Treviso) Palazzo Municipale dal 26 ottobre al 20 dicembre 2002. Orario: feriali 9-13 , 14-16, 20-21.30, prefestivi e festivi 10-12.30, 14.30-21.30. Ogni sabato dalle ore 14.30 alle ore 16.30, laboratori per bambini e spettacoli di strada. Fiera del teatro: 24 novembre e 1 dicembre. Ogni domenica pomeriggio laboratori dei dolci  a cura di "Intavolando" (escluso il 24 novembre e il 1 dicembre). Per informazioni: Tel. 0438.959582.

20 e 21/12/2002 - Padova -  International Christian Music Festival 

Torna l'International Christian Music Festival, manifestazione giunta alla sua seconda edizione e organizzata dall'Associazione Spirit in Dance. L'appuntamento di quest'anno sarà diviso in due serate: il 20 e 21 dicembre alle ore 21 presso la Chiesa di S. Bellino a Padova. Il cast (non definitivo) è il seguente: 20 dicembre: Roberto Bignoli, don Gaetano Borgo, comunità "Nuovi Orizzonti", Morena Garbin,  "Gospel 'n' Dance" e Fra' Michael Daniels, trio "Le magiche stagioni". 21 dicembre: Junior Robinson (GB), Ruth Lynch (GB), Emmanuel Waldron (GB), "Anno Domini",  "Notenere", Saba De Rossi. Alla domenica mattina (22 dicembre) presso chiesa di S. Bellino ci sarà una messa in stile gospel. Domenica 22.12, ore 14.30 presso patronato di S. Bellino
Seminari didattici sul gospel tenuti dagli artisti stranieri (con traduttori) ospiti del festival, in collaborazione con GMWI (Gospel Music Workshop of Italy). Emmanuel Waldron: "Piano gospel e jazz" Strutture e info base su piano gospel tradizionale e contemporaneo. Struttura accordi. Come accompagnare una corale e/o un solista. Junior Robinson e Ruth Lynch: "Let's sing the gospel" Introduzione all'uso delle corde vocali; tecnica vocale e pratica. Armonizzazione, colore ed espressione. Scoprire le radici del gospel, cantarlo, viverlo con gioia, emozionandosi in coro! Per i seminari è richiesta preventiva iscrizione al numero 329/9037080 (Antonio). Costo seminario: 15 Euro. Per ulteriori informazioni: 329/9037081 http://www.spiritindance.com/index.htm e-mail: info@spiritindance.com 

21/12/02 - Verona - Palestinesi ed israeliani: due popoli, una terra, un interminabile conflitto

"Fagiani nel Mondo" Circolo di LegaAmbiente, organizza una serata sul tema: PALESTINESI E ISRAELIANI: DUE POPOLI, UNA TERRA, UN INTERMINABILE CONFLITTO, il 21 dicembre 2002 presso Corte Molon, Lungadige Attiraglio, a Verona. Sarà un incontro per cercare di osservare più da vicino la realtà di un paese vittima di una guerra infinita. Questo, nel dettaglio, in programma: ore 19.00, incontro con Giannina Dal Bosco dell'associazione Donne in Nero di Verona  e con Bassima, rappresentante dell'ALQUDS, istituto di cultura Italo-Palestinese;  ore 20.30 cena dal sapor mediorientale; ore 22.00 scambio regalini rigorosamente impacchettati, ma riciclati. Contributo per la cena 15 euro. Il ricavato sarà devoluto in favore dell’associazione la "GAZZELLA" che si occupa di adozioni a distanza di bambini palestinesi feriti. Per informazioni e prenotazioni contattare Donatella, Tel 045-918145.

21/12/02 - Verona - Murales proletario

Sabato 21 dicembre, dalle oore 15.00 andiamo a finire il restauro del murales "proletario" di villa Pulle' al Chievo: siete tutti invitati a partecipare, a dipingere e a fare festa con noi. Dalle 22.00, presso il Centro Sociale «La Chimica» di Verona (Lungadige Attiraglio, 150 metri prima della diga del Chievo, direzione Parona)  musica con «THE MIRRORS» (rock-blues VR) + WHIZZ KIDS (elettronica). Per informazioni: andreadanzi@virgilio.it 

21/12/02 - San Martino B.A. (VR) - Immagini e suoni della terra: Senegal / 2

IMMAGINI E SUONI DELLA TERRA è il titolo della  terza rassegna di Cinema e musica – 2002 promosso dall’Amministrazione comunale di San Martino B.A. (VR). L’obiettivo è quello di  incontrare, dal punto di vista cinematografico e musicale, le culture vicine e lontane della nostra terra. In primo piano sarà, oggi, il Senegal. Infatti, sabato 21 novembre 2002, presso il Teatro E. Peroni - Ore 21.00 – si terrà il Concerto degli «AFRICAN CHIOSSAN» con Moris Sene: diembe' e ballerino; Kodou Ndiaye: voce e ballerina del gruppo;  Mansour Diouf: diembe e il sabar; Cheick Moussa: diembe e il balafon; Modou Fall: doun doun; Daniele D'Errico: diembe e le congas. Biglietto 5 Euro.

21/12/02 - San Martino B.A. (VR) - Mostra d'arte contemporanea

Sabato 21 dicembre 2002, alle ore 18.30, presso la Biblioteca comunale di San Martino Buon Albergo sarà inaugurata la MOSTRA D'ARTE CONTEMPORANEA DI UGO TONELLO E ANDREA MASOTTO "...che l'arte sia in tornare e andare...",  a cura di Paolo Tricarico e Ivano Mariotto. Nella serata inaugurale saranno presentate e lette poesie di Luigi Pedilarco. La mostra rimarrà aperta sino all'11 gennaio 2003. Per informazioni: Tel. 045 8874314

21/12/02 - Sommacampagna (VR) - Notte di note

Sabato 21 dicembre alle ore 20.30 presso la Chiesa di Caselle di Sommacampagna, «Notte di Note»  (Concerto di Natale e XXV° Schola Cantorum SS Redentore) organizzato da: Assessorato Cultura - Scuola di Musica "A. Salieri" - Corale S. Pietro in Vinculis Custoza - Corale Sant’Andrea Sommacampagna - Schola Cantorum SS Redentore Caselle - Assoc. Vol. Centro Lettura Caselle

21 e 22/12/02 - Verona - Orsetti per la Pace / 2

Arci Nuova Associazione di Verona  e Libreria Bra presentano: «ORSETTI PER LA PACE». Sabato 21 e domenica 22 dicembre 2002. La mostra avrà luogo  presso la Libreria Bra—P.zza Bra 24 - 37121 Verona Tel. 045 592850. Orari di apertura della mostra: dalle 10.00 alle 12.30 - dalle 16.00 alle 19.30. Una straordinaria esposizione di opere artistiche e manuali per bambine e bambini realizzate da Jlona Lamprecht. L’artista berlinese Jlona Lamprecht risiede ed opera sul Lago di Garda da 4 anni. Le sue creazioni, alcune di stile nostalgico, altre moderno, sono legate alla tradizione tedesca e tutte realizzate a mano con stoffe di diverso valore. Una quota parte di ogni acquisto sarà devoluta alla campagna nazionale Attivarci in favore dei bambini “in guerra” di tutto il mondo. Regalando un orsetto ai vostri figli darete l’opportunità ad altri bambini meno fortunati, che vivono in luoghi di guerra, di ricevere un aiuto per continuare a vivere. Per maggiori informazioni sulla Campagna Nazionale «AttivArci» visitate il sito: www.arci.verona.it oppure chiamate: 045 8033589.

21/12/02 - Bassano del Grappa (VI) - Manifestazione contro la guerra, con fiaccole e musica

Sabato 21 dicembre a BASSANO DEL GRAPPA (VI), FIACCOLATA PARTENDO DA PIAZZOTTO MONTEVECCHIO A BASSANO DEL GRAPPA alle ore 17. Alle ore 20.45, gli organizzatori vi invitano all'ascolto dell' «Impossibile banda d'ottoni», concerto per EMERGENCY. Presso il Teatro Remondini. PROMUOVONO LA MANIFESTAZIONE: Acli, A.c.r.a., Amnesty Int., Arci, Bassano social forum, Casa Colori, C.n.g.e.i., Centro Romano Carotti, Comitato di solidarietà per la Palestina, Comitato per il Chiapas, EMERGENCY, Giovani per un mondo unito, Greenpeace, L’Abbraccio, L.A.V., Loma Santa, Macondo, Mani Tese, Mir sada, Unicomondo, Unione degli Studenti, Consulta per l’ambiente di Rosà. ADERISCONO: CGIL, CISL, UIL, RdB-CUB.

Dal 21 al 22/12/02 - Vicenza - Mostra-mercato per il Madagascar

Il Gruppo di Animazione Missionaria dell'Unità Pastorale di Debba-Longara-Santa Croce Bigolina e il Gruppo "Banane" del  Commercio Equo e Solidale di S. Croce Bigolina (Vicenza) promuovono il PROGETTO DI ADOZIONE SCOLASTICA A DISTANZA nella regione Sud-Est del Madagascar. Sabato 21 dicembre, dalle  ore 15,30 alle 19,30 e domenica 22 dicembre dalle ore 9,30 sarà possibile visitare la MOSTRA-MERCATO di ARTIGIANATO DEL MADAGASCAR presso l’Auditorium di S. Croce Bigolina - Vicenza

22/12/02 - Camposilvano (VR) - Marcia per la Lessinia

«NON CAVATECI LA LESSINIA» è lo slogan che contraddistingue la «Marcia per la Lessinia», appuntamento per dire BASTA! alle cave. Ce ne sono già 155 aperte in Lessinia. Crollano le contrade, cresce il cemento. É in pericolo l'acqua: la risorsa più preziosa. Per questo un numerosissimo gruppo di associazioni ha deciso di promuovere una Marcia, che si terrà Domenica 22 dicembre a Camposilvano (VR). Questo il Programma: ore 10,30 - Ritrovo nel piazzale del Museo Geopaleontologico di Camposilvano; ore 11,00 - Partenza della Marcia. Percorso a piedi della durata di 90 minuti; ore 12,30 - conclusione davanti al Museo con Fausto De Stefani, Bepi De Marzi e i Crodaioli, il Coro "La Falia" di Velo Veronese, e con Massimo Bubola. Informazioni e adesioni: marciaperlalessinia@yahoo.it . Aderiscono: WWF Lessinia, WWF Verona, Lessinia Viva, Lessinia Ambiente, Coordinamento Lessinia Europa, Coratorium Cimbricum Veronese, Accademia della Lessinia, Valpolicella 2000, ANA Verona, CNGEI, Rete Lilliput Verona, Movimento Nonviolento, Altri Mondi World Group, Altri Mondi Verona, Pax Christi, Donne Città Futura, Newsletter «il GRILLO parlante», Associazione Culturale Lucignolo, Circolo ARCI Malacarne, Mountain Wilderness, Legambiente, Italia Nostra, Lipu, Consorzio delle sezioni CAI di Boscochiesanuova, San Bonifacio, San Pietro Incariano, Tregnago, Verona, Giovane Montagna di Verona, Gruppo Alpinistico Cesare Battisti, Commissione interregionale del CAI per la tutela dell'ambiente montano Veneto-Friuli V.Giulia, CAI Alto Adige, GASV, GEM Caprino, Comitato Gruppi Alpinistici Veronesi, CAI Desenzano, Associazione Naturalisti Veronesi, Associazione «Il Cerchio Magico», SAI Ala, Circolo Culturale «Pietro Ciami». INFORMAZIONI LOGISTICHE: Per non intasare tutta la zona con auto private sono stati organizzati dei pullman che partiranno dalla piazza antistante il Cimitero Monumentale di Verona (parcheggio Ex-gasometro) alle ore 9.00 precise. Ritorno previsto alle ore 16.00. Costo 6 Euro, da versare, possibilmente in anticipo. Prenotazioni presso la sede del WWF Verona, in Via Bertoni, n. 6, Tel. 045/594872 (lunedì dalle 10.00 alle 12.00 e mercoldì dalle 17.00 alle 19.00) oppure 335/6628956 (Manuela). A Camposilvano ci saranno dei tendoni con panche e sedie, ma non ci sarà da mangiare. Portare il necessario per un pranzo al sacco in compagnia.

22/12/02 - Schio (VI) - Lotte e reati associativi

L'Altovicentino Social Forum organizza, domenica 22 dicembre, ore 16,30, presso il Circolo operaio di Magré di Schio (VI), un incontro dibattito sul tema: Lotte e reati associativi. Interverranno: Emanuele Battiain (avvocato); Marco Rigamo (Radio Sherwood); Angelo Zaccaria (rappresentante Cobas dell'assemblea reti antagoniste di Milano). Alle ore 20,30 seguirà una CENA DI SOLIDARIETA’ PER SPESE LEGALI DEGLI INQUISITI a cui occorre prenotarsi. Informazioni: gruppoisolon@libero.it

23/12/02 - Verona - Anìmula Gospel Singers

L’Associazione culturale “Lo spirito della terra” organizza, lunedì 23 dicembre alle ore 20.45 presso il teatro Alba (S.Lucia, a Verona), un concerto degli Anìmula Gospel Singers. Si tratta di un appuntamento molto interessante dato che nel corso della serata, che verrà particolarmente curata, verrà registrato un CD live, che segna il punto d’arrivo dell’attività concertistica degli Anìmula. Ingresso: 6 euro; bambini :gratis; anziani: 3 euro. Per informazioni: 045 8621731 E-mail: robertoleopardi@libero.it Sito web: www.animula.it

Fino al 23/12/02 - Milano - Piazze solidali

Dal 10 al 23 dicembre si tiene a Milano “PIAZZE SOLIDALI (Un altro mondo e' in costruzione)”. In un tendone in pz.le Loreto a Milano, dalle 10 alle 21, dietro al monumento ai caduti partigiani, nel parcheggio di via Andrea Doria. Si potranno acquistare prodotti del commercio equo e solidale, di coop. agricole biologiche, di ecoartigiani, di artigianato dall'America latina, dall'Est Europa (Lituania), dal continente africano e dall'Oriente, moltissimi libri... e molto, molto altro ancora. Ci saranno banchetti di associazioni che promuoveranno la loro attività sociale. Ad illuminare e a riscaldare le buie e fredde giornate invernali ci verranno a trovare tantissimi artisti, autori ed esperti che presenteranno i loro libri al pubblico! E artisti di strada che, nei pressi della tenda si esibiranno! Fra gli altri: Franca Rame, Mario Capanna, Ugo Tramballi, Mitoka Samba, Unza!, Banda degli Ottoni, Jose Del Rojo, Ditta Gioco Fiaba, Piccola Scuola di Circo,  Giocolieri e claun di Alcatraz, Alfredo Somoza, il teatro per bambini Bussolì, il ballerino del ventre Maiz, la cantante blues Betty Gilmore con Nelly Rios, il comico Michele La Fortezza, il cantastorie Franco Trincale. Il Progetto Piazze Solidali: Un altro mondo è in costruzione è promosso da AceA onlus. Per informazioni 0267574326/21

24/12/02 - Covolo di Camposilvano - Velo Veronese (VR) - Vigilia di Natale con La Falìa

Il Coro «La Falìa» canterà alla Santa Messa della vigilia di Natale nella suggestiva grotta del Covolo di Camposilvano. La celebrazione inizierà alle ore 22.15 con una fiaccolata dal piazzale antistante lungo il sentiero che porta alla grotta dove alle ore 23.00 verrà celebrata la messa. L'appuntamento avrà luogo anche se dovesse nevicare (in maniera modesta).

24/12/02 - Sommacampagna (VR) - Festa sotto l'albero 

Martedì 24 dicembre alle ore 16.00 presso il Circolo Alpini di Sommacampagna, Panettone e Brulè sotto l'albero, organizzato da: Associazione Alpini Sommacampagna. Lo stesso giorno, alle ore 21.00, a Custoza, «Rintocchi d’attesa» organizzato da: Associazione Campanari Custoza. Infine, sempre martedì 24 a mezzanotte, in Piazza 24 Maggio a Custoza, «Buon Natale! (Cioccolata e Brulè). Organizzato da: Pro Loco Custoza - Gruppo Alpini e dalle 23 alle 24 di fronte Cinema Virus, a Sommacampagna «Aspettando Natale» (Cioccolata Brulè Pandoro), organizzato da: AVIS Sommacamapagna.

Dal 25/12/02 al 06/01/03 - Sommacampagna (VR) - Presepi in Mostra

Dal 25 dicembre fino al 6 gennaio, presso il Teatro parrocchiale di Caselle di Sommacampagna, Mostra "L'espressività dei presepi in miniatura", Rassegna Presepi in famiglia organizzata da: Gruppo Amici del Presepio - Circolo "La Fonte" di Caselle.

Dal 26 al 30/12/02 - Verona - Campo invernale dell'Azione Cattolica

L'Azione Cattolica di Verona organizza un campo invernale GVSS a San Giovanni in Loffa dal 26 al 30 dicembre. Per informazioni: 045 8004925.

27/12/02 - Sommacampagna (VR) - Corsa podistica di Santo Stefano

Il 26 dicembre alle ore 8.00 partirà da Piazza 24 Maggio, a Custoza di Sommacampagna, la Corsa Podistica di Santo Stefano organizzata dalla Pro Loco di Custoza e dall’Unione Marciatori veronesi.

27/12/02 - Verona - I film de «La Chimica»

Venerdi 27 dicembre, presso il Centro Sociale «La Chimica» di Verona (Lungadige Attiraglio, 150 metri prima della diga del Chievo, direzione Parona) proiezione del film «MONTY PYTON-il senso della vita» e «BRYAN DI NAZARETH». Per informazioni: andreadanzi@virgilio.it

Dal 27 al 31/12/02 - Assisi - 57 Convegno Giovani, con Alex Zanotelli, Oscar Luigi Scalfaro, Giulietto Chiesa, Tonio dell'Olio, Enzo Bianchi, Antonio Mazzi, Livia Turco e molti altri testimoni

Il 57° CONVEGNO GIOVANI promosso dalla Cittadella di Assisi, Pax Christi Italia e Comunità di Bose si terrà ad Assisi dal 27 al 31 dicembre 2002. Tema: «NELLA FORESTA DEI SENTIMENTI... un cuore sapiente e intelligente» (1 Re 3,12). Oggi, di fronte ai tanti, ai troppi gesti ed eventi 'estremi', non è più realistico affermare che viviamo nel 'deserto' delle emozioni e dei sentimenti? Non si sta andando, forse, verso uno svuotarsi di senso del mondo emotivo e affettivo? Perché non proviamo a chiamare per nome i sentimenti, per coglierne l'intrigante implicanza con le relazioni e l'identità? La pista biblica del «cuore sapiente e intelligente», nella sua trasversalità, non potrebbe essere significativa per i giovani che, sempre più numerosi, di fronte all'indifferenza dei potenti, gridano la rabbia e l'insoddisfazione per un mondo che, così com'è, non è “sopportabile” ? PROGRAMMA: venerdì 27 dicembre, ore 21,15 apertura: «Nella foresta dei sentimenti ...» con don Antonio Mazzi e Davide Peron. Sabato 28 dicembre, ore 9.00: «diamo un nome ai sentimenti» con Paolo Crepet, intervistato dai giovani. Ore 16.00: la relazione, «Crocevia dei sentimenti» con Sara Alimenti; Rossella De Leonibus; Mino Spreafico; Francesco Testa. Ore 21.00: proiezione di un film. Domenica 29 dicembre, ore 9.00: «Sentimenti e intelligenza politica» con Tonino Perna, Livia Turco, Tonio Dell'Olio. Ore 12.00: Oscar Luigi Scalfaro dialoga con i giovani. Ore 16.00: «Pace e diritti umani: maschera di sentimenti»?, con Giulietto Chiesa; Alex Zanotelli; Gianni Novello. Ore 21.00: liturgia eucaristica festiva con padre Alex Zanotelli. Lunedì 30 dicembre, ore 9.00: «Esperienza religiosa: ragione, emozioni, sentimenti» con Marco Gallizioli, Paolo Giulietti, Lidia Maggi e Federico Giubilei. Ore 16.00: «Un cuore sapiente e intelligente» con Enzo Bianchi; Marco Lodoli, Raffaele Luise. Ore 21.00: Serata di festa. Per adesioni o informazioni: Cittadella Ospitalità – Assisi - tel.075813231 - fax 075812445; e-mail: ospitalita@cittadella.org Note organizzative: Contributo spese: per giovani dai 18 ai 30 anni: 32,00 euro; adulti accompagnatori: 50 euro; per i gruppi, una gratuità ogni 10 partecipanti. Soggiorno: dalla cena del 27 alla piccola colazione del 31 dicembre: in camere a 3/4 letti  presso la Cittadella o dipendenza, 138,00 euro; in camerata (posti limitati), 110,00 euro. Adesioni: Chi desidera vitto e alloggio, verserà all'atto dell'adesione - a mezzo vaglia o assegno bancario NT - il contributo spese più una caparra confirmatoria di 38,00 euro.

28/12/02 - Verona - Los Venturas

Sabato 28 dicembre, dalle oore 22.00, presso il Centro Sociale «La Chimica» di Verona (Lungadige Attiraglio, 150 metri prima della diga del Chievo, direzione Parona) «LOS VENTURAS» in concerto (surf dal Belgio); allo spazio CHINEMA: proiezione del film SANTA SANGRE di Alejandro Jodorwsky. Per informazioni: andreadanzi@virgilio.it

28/12/02 - Bussolengo (VR) - Concerto Gospel con Robin Brown & Triumphant Delegation

Si rinnova anche quest’anno a Bussolengo, in occasione delle festività natalizie, l’appuntamento con la grande musica Gospel.  A seguito del grande successo registrato lo scorso anno, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bussolengo (VR) organizza e propone anche per il 2002 un concerto di musica Soul Gospel. L’appuntamento è previsto per sabato 28 dicembre 2002, alle ore 21, presso la Chiesa di Cristo Risorto (nei pressi del piazzale dello Zodiaco) a Bussolengo. Ospite della serata il gruppo americano “Robin Brown & Triumphant Delegation”. Ingresso libero.

29/12/02 - Povegliano (VR) - Concerto di Natale

Dicembre 29 dicembre 2002, ore 16.30 presso il Palatenda di Illasi (VR) concerto di Natale del il Corpo Bandistico S. Cecilia di Povegliano Veronese. INGRESSO GRATUITO

31/12/02 - Cremona - Marcia per la Pace. E dal 29 al 31/12/02 Convegno

Marcia per la Pace, Cremona 31 dicembre 2002: "PACEM IN TERRIS: IMPEGNO PERMANENTE". La prossima Marcia per la Pace promossa da Pax Christi Italia, dalla Commissione CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, Caritas Italiana e Diocesi di Cremona  si svolgerà a Cremona e sarà preceduta, come consuetudine, da un Convegno Nazionale dal titolo: SMILITARIZZARE DIO SMILITARIZZARE L'UOMO Cremona 29-30-31 Dicembre 2002 presso il Centro Pastorale Diocesano Via S. Antonio del Fuoco 9°. Chiediamo a quanti fossero interessati, di collegarsi al sito: www.marciaperlapce.it  dove si possono trovare tutte le informazioni e notizie inerenti i due eventi. Ad accompagnare la Marcia sarà il tema ed il messaggio di Giovanni Paolo II, Pacem in terris: un impegno permanente commentato in apertura da Grazia Bellini, presidente nazionale dell’AGESCI. Alle ore 17.00 presso il Palazzetto dello Sport - località Ca' de' Somenzi (zona Fiera) testimonianze, musiche, interviste e video. Partecipano tra gli altri Mons. Tommaso Valentinetti (presidente di Pax Christi Italia), Mons. Loris Capovilla (già segretario di Giovanni XXIII), Cristina Calvo (Vice direttore Caritas Argentina), Antonio Papisca (docente Università di Padova). Nella sosta successiva (ore 20,15 Chiesa di S. Ambrogio) p. Alex Zanotelli, l’economista Riccardo Moro e don Giuseppe Giussani porranno in evidenza i pilastri della pace indicati dalla Pacem in terris. Giustizia, libertà, amore e verità. In particolare don Giussani riattualizzerà la figura e l’impegno di don Primo Mazzolari figlio della Diocesi di Cremona. La marcia si concluderà in Cattedrale dove, a partire dalle 22.30 circa, mons. Dante Lafranconi - Vescovo di Cremona presiederà la S. Messa per la pace nel mondo, tra i concelebranti Mons. Giancarlo Bregantini – vescovo di Locri e presidente della Commissione CEI Giustizia e Pace, Mons. Diego Bona e Mons. Luigi Bettazzi.  Seguirà un momento di convivialità con scambio degli auguri nel cortile Federico II e festa in piazza Stradivari.

06/01/03 - Velo Veronese (VR) - Epifania con La Falìa, Bepi De Marzi e Alessandro Anderloni

Bepi De Marzi e Alessandro Anderloni presenteranno la Falìa d'Epifania, domenica 06 gennaio 2003 presso la chiesa parrocchiale di Velo Veronese (VR) alle ore 16.00. Canterà il coro La Falìa e i bambini della scuola elementare di Velo presenteranno uno spettacolo cantato e mimato dal titolo "I Magi" dell'autore Bepi De Marzi. In questo consueto appuntamento verrà consegnata la falìa d'Epifania ad una persona del paese che si è distinta per aver compiuto gesti di generosità e bontà verso la sua terra e la sua gente.

06/01/03 - Sommacampgna (VR) - Falò dell'Epifania

Lunedì 6 gennaio alle ore 18.00 presso gli Impianti Sportivi di Sommacampagna, Falò dell'Epifania- Brujel organizzato da: Ass. Famiglie con Portatori di Handicap - Comitato Madonna di Monte - Circolo Tre Colli. Il Bruiel dell'Epifania si terrà anche in P.zza 24 Maggio, a Custoza, alle ore 19. 

07/01/03 - Thiene (VI) - Europa: globalizzazione e trasformazioni sociali

Il coordinamento NORD/SUD di Thiene-Schio altovicentino, organizza a Thiene, presso il Padiglione fieristico di Via Vanzetti, alle ore 20.30 martedì 7 Gennaio 2003, un incontro sul tema: «Europa: globalizzazione e trasformazioni sociali da cittadini a sudditi?» Relatore sarà Umberto Allegretti, costituzionalista Università di Firenze.

09/01/03 - Vicenza - Prapariamo insieme l'Assemblea Regionale contro la guerra e le sue cause

Il 9 gennaio 2003, alle ore 21 presso l’Hulk ‑ contrà Pedemuro San Biagio, 65 – Vicenza, si terrà un INCONTRO PREPARATORIO dell’ ASSEMBLEA REGIONALE CONTRO LA GUERRA E LE SUE CAUSE e del PRESIDIO A CAMP EDERLE del 18 gennaio 2003 (giornata internazionale contro la guerra-ANSWER). Per contatti e adesioni: 340 6874793 e-mail: noallaguerra@libero.it

12/01/03 - San Bonifacio (VR) - Spettacolo per bambini

Domenica 12 gennaio alle ore 16 presso il Cinema Teatro Centrale di San Bonifacio, la compagnia teatrale “Teatrino dell’Es” proporrà la commedia per bambini «Quel tesoro del mare».

12/01/03 - Verona - Giornata di studio per i ragazzi dell'ACR

L'Azione Cattolica di Verona organizza per i ragazzi dell'ACR una giornata di studio sull'ascolto e le sue dinamiche. L'incontro si terrà domenica 12 gennaio 2003 dalle ore 9,30 alle 16 presso l'Istituto delle Figlie di Gesù, via San Cosimo, 3, a Verona. Per informazioni ed adesioni: Stefy, 045 8004925.

17/01/03 - Schio (VI) - Rom e Sinti, un popolo in viaggio

Il coordinamento NORD/SUD di Thiene-Schio altovicentino, organizza a Schio (VI), presso il Cinema-Teatro Pasubio di Via Maraschin 77, alle ore 20.30 di venerdì 17 gennaio 2003, un incontro sul tema: Un popolo in viaggio: Rom e Sinti. Relatore sarà Santino Spinelli, università di Trieste.

21/01/03 - Vicenza - Consumare meno, vivere meglio

L'AZIONE CATTOLICA SAN PAOLO di Vicenza in collaborazione con il vicariato urbano è lieta di invitarvi alla serata dal titolo: Consumare meno, vivere meglio. Si parlerà e ci sarà materiale con banchetti su: COMMERCIO EQUO E SOLIDALE, CONSUMO CRITICO, FINANZA ETICA, RISPARMIO CONSAPEVOLE e TURISMO RESPONSABILE. L’incontro è fissato per martedì 21 gennaio 2003, ore 20,30 presso la sala della comunità parrocchia di S. Paolo (dietro la chiesa). Parteciperanno: Massimo Mabilia – relatore, Cooperativa Unicomondo, Banca Popolare Etica, Sportello del turismo responsabile.

23/01/03 - Verona - Shiatsu ponte con l'infinito

L'Associazione culturale «SoleLuna» di Verona (Via S. Cosimo, 6  37121  Verona - tel. e fax 0458010845 e-mail: soleluna@shiatsu.it ) organizza un incontro sul tema: «Shiatsu ponte con l’infinito» con Attilio Somenzi c/o Sala Comunale – Via Macello, 17. L'inizio è fissato per le ore 20,30. Ingresso libero.

23/01/03 - Vicenza - «Il lager come fabbrica dello sterminio: dalla memoria personale a quella collettiva

Giovedì 23 gennaio a VICENZA, ore 20.30, presso la scuola media Ambrosoli, il Centro Territoriale Permanente di Vicenza ovest, nell’ambito del palinsesto «Cinque serate di Storia del '900: Il giorno della memoria» invita all’incontro sul tema: «Il lager come fabbrica dello sterminio: dalla memoria personale a quella collettiva». Relatore avv. Brogliato.

Dal 25 al 31/01/03 - Verona - Professione Cittadini... in Mostra

MOSTRA “PROFESSIONE CITTADINI”: sette percorsi-mostra sui Diritti Umani realizzati dal Mlal (Movimento Laici America Latina) e corredati da materiale didattico e informativo, a vari livelli e su diverse tematiche, sempre inerenti ai Diritti Umani.. Presso la Gran Guardia di Verona, dal 25 al 31 gennaio 2003.

29/01/03 - San Martino Buon Albergo (VR) - Essere protagonisti della propria guarigione: terzo incontro

L'Instituto Universal Vida e il Comune di San Martino Buon Albergo (VR) organizzano un ciclo di conferenze ad ingresso libero presso il Centro Socio Culturale Gambero, situato in via Roma a S.Martino B.A. (Verona), alle  ore 20,30, sul tema: "ESSERE PROTAGONISTI DELLA PROPRIA GUARIGIONE" L’importanza delle emozioni e dello stato mentale, come Volontà di Guarire il mal vivere, radice dell’albero della malattia. Il 29 gennaio 2003: DALLA FRAMMENTAZIONE ALL’UNITÀ, DALLA SPERIMENTAZIONE ALL’OLISMO: UNA STRADA ALLA CONSAPEVOLEZZA. Parlerà il dottor BARANA ROBERTO, Medico Osteopata e il dottor DE SANTI CLAUDIO, Medico omeopata. Per informazioni  tel/fax 045 8820144 E-mail vida@sis.it


BUONARIFLESSIONE - RIPUDIARE LA GUERRA. EDUCARE ALLA PACE. 
di Sergio Paronetto
 
La riflessione che vi proponiamo è stata redatta da Sergio Paronetto (Pax Christi - Verona) quale introduzione ad un recente convegno su don Lorenzo Milani, tenutosi in provincia di Verona.
Per costruire una nuova cittadinanza attiva, locale e universale, quotidiana e planetaria, ritengo fondamentale comprendere bene e realizzare  la Costituzione italiana, la Carta dell'ONU e la Dichiarazione Universale dei Diritti umani, anzi il Codice Internazionale dei Diritti umani. Ognuno può, ovviamente, avere altri punti di riferimento, aggiungere altri testi o esaminare i profili di tanti testimoni di pace. Per me è anche importante conoscere e sviluppare le riflessioni maturate nell'ambito della Tavola della pace, dell'Onu dei Popoli, della Rete Lilliput, dello straordinario Forum Sociale Europeo di Firenze, del cantiere di Porto Alegre. 
Oggi è urgente dedicare tempo e spazio all'articolo 11 della Costituzione. Sta partendo una proposta di legge di iniziativa popolare orientata alla sua applicazione integrale. A Firenze si è anche proposto di inserire nella futura Costituzione Europea il contenuto dell'articolo 11 della nostra Costituzione. L'articolo 11 della Costituzione è di grande bellezza. In esso vibra il dolore per le vittime della guerra mondiale appena conclusa e delle possibili vittime di guerre future sempre più totali, sempre più e solo aggressive. Si agita ancora l'orrore per il massacro atomico di Hiroshima e Nagasaki. E' presente la dimensione planetaria delle Nazioni Unite (ONU), della sua Carta (1945) e del neonato, ma contrastato, diritto internazionale. Da anni, purtroppo, anche l'ONU fa parte dell'infanzia negata o abbandonata. Nell'articolo 11 si evoca una nuova pedagogia. Si muove un desiderio di riforma delle menti e dei cuori. S'avverte in profondità lo spirito della nonviolenza intesa come azione per la pace con mezzi di pace, nuovo diritto internazionale, impegno per la libertà, per la giustizia, per la democrazia, per la solidarietà, per la "convivialità". Ripudiare la guerra  è un'espressione fortissima. Estrema. Vuol dire non accettare, non riconoscere, rigettare da sé qualcosa di proprio, rinnegare un'appartenenza ritenuta un tempo importante. Come dire: ora cambia lo scenario della storia. Si volta pagina. Anzi si cambia libro. Mutano gli strumenti di scrittura. Ripudiare la guerra è rifiutare ciò che sembrava decisivo e necessario ma che ora, sulla base della novità della guerra moderna e della complessità dei problemi, si ritiene ripugnante. Ripudio è rifiuto, ripulsa, ripugnanza. Allontanare ciò che è ripugnante. Ripugnante vuol dire tante cose: refrattario, disdicevole, disgustoso, incompatibile, nauseabondo, nauseante, odioso, orrido, repellente, ributtante, ripulsivo, schifoso, stomachevole, sconveniente.Viene in mente lo stile ironico e sarcastico di Erasmo da Rotterdam. Ripugnante è anche avverso, contrario, alieno (alienum a ratione scriveva Giovanni XXIII nella "Pacem in terris"),  cioè assurdo, impossibile. Oggi crollano le teorie delle guerre giuste. Tanto più quelle preventive. Allora, solo la prevenzione della guerra conta, la guerra non ha più un fine ragionevole ma è la fine. La fine della ragione, della politica, del diritto, della religione, della vita, dell'umanità. Soprattutto quando si teorizza e si pratica l'azione internazionale unilaterale, la politica di supremazia e di prepotenza. Soprattutto in presenza non solo della guerra  totale ma della ribadita necessità della guerra di aggressione e di aggressione anche nucleare. Viene a orribile maturazione lo scenario descritto da don Milani nella pagina conclusiva de "L'obbedienza non è più una virtù": ormai la guerra o è aggressione o è vendetta. La guerra è uscita per sempre da qualunque criterio di razionalità. Oggi la prospettiva militare è così complicata e terribile che anche coloro che si rifanno alla teoria della "guerra giusta" non trovano motivi reali e plausibili per accettare un'azione bellica. La Dichiarazione dei vescovi statunitensi contro la politica militarista dell'amministrazione Bush rivela che anche il tradizionale insegnamento sulla guerra ci porta al rifiuto delle guerre, può trasformarsi in tentativo di prevenzione di esse (cfr "Adista" n.85, 30 novembre 2002). Un felice paradosso! Un bel salto culturale! Che tristezza, allora, sentire molti parlare di revisione demolitrice dell'articolo 11 della Costituzione!  E' inutile tirar fuori la bandiera italiana se non si tira fuori la Costituzione. E' inutile voler cantare bene l'inno nazionale se non si canta la Dichiarazione dei Diritti umani che la Costituzione a modo suo ripropone. Giuseppe Dossetti si alzerebbe in piedi severo e fremente. Ricordo un suo pensiero poco prima di morire:  "In questo momento, se avessi qualche anno di meno sulle spalle, mi tirerei su le maniche e cercherei proprio di promuovere a tutti i livelli una revisione dei nostri comportamenti. Credo che questo debba essere un compito affidato ai più giovani: di non darsi pace se non facendo veramente opere di pace, in tutti i sensi. E poi...ci vuole anche fiuto: bisogna esercitarsi un po' a sentire puzza di bruciato, quando l'incendio è ancora domabile. E questo non lo stiamo proprio facendo. Dobbiamo sentirci tutti personalmente e comunitariamente responsabili di quest'inerzia irrazionale e di questo grande egoismo paralizzante di questo fatalismo, per cui la guerra sarebbe una fatalità, comparabile a quella che grava su quegli animali polari che vanno incontro periodicamente a un grande suicidio collettivo, per estinguersi o sistemare lo sviluppo della specie. Così dovrebbero fare anche gli uomini. Io non posso rassegnarmi a una visione del genere, però, se non ci interroghiamo, c'è il rischio che, senza pensarci, anche noi adottiamo questo punto di vista". Penso anch'io che in troppi, anche tra gli "esperti" o gli "opinionisti", consapevoli o inconsapevoli "cattivi maestri", ci sia un insensato irrigidimento polare, una specie di "cupio dissolvi", un desiderio di sparire come se si fosse gli ultimi uomini della storia, quasi un gusto macabro della fine, un'accidia da rassegnazione e resa. Ecco, bisogna svegliarsi. Alzarsi in piedi. Vegliare.  Non rassegnarsi:  "condurre a termine con coraggio quest'opera di immenso amore per gli uomini". Così la Costituzione conciliare "Gaudium et spes" descriveva l'azione dell'operatore di pace spinto dalle novità del mondo moderno a "considerare l'argomento della guerra con mentalità completamente nuova". Così parlavano  Albert Einstein e Bertrand Russel negli anni '50  ai capi delle nazioni. L'agire politico dovrebbe incarnare l'idea di libertà come nascita: "dare inizio a qualcosa di nuovo" (Arendt), creare storia. E' urgente farlo a partire dal ripudio della guerra  e della sua preparazione. Anche la corsa agli armamenti, scriveva il documento presentato all'ONU nel 1976 dalla Santa Sede, costituisce di per sé un  fenomeno di aggressione, un'ingiustizia, un pericolo e un crimine. Le armi moderne, diceva Paolo VI all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 4 ottobre 1965, "ancor prima di produrre vittime e rovine, generano cattivi sogni, alimentano sentimenti cattivi, creano incubi, diffidenze e propositi tristi; esigono enormi spese, arrestano progetti di solidarietà e di utile lavoro, falsano la psicologia dei popoli".
Educare alla pace significa anzitutto concepire il sogno buono diurno, cominciare a far nascere il mondo umano. Il primo passo è liberarsi dalla paura, nostro vero avversario, scegliendo la nonviolenza trasformatrice.  E' tempo di  raccogliere le iniziative per la difesa delle leggi 185 (commercio delle armi) e 209 (annullamento del debito estero di alcuni paesi), quelle contro le mine, le banche armate, le armi varie all'interno di una grande campagna per il disarmo. Occorre prevenire la "guerra totale e infinita" (espressione disumana e blasfema!) con l'azione reticolare e capillare per il "disarmo totale e infinito"  partendo da piccoli gesti e dai piccoli passi. Pax Christi statunitense e inglese, in caso di guerra, invitano alla disobbedienza civile, all'obiezione di coscienza popolare. Teniamo gli occhi attenti e freschi. Quelli che don Milani indicava come fonte dell'azione pedagogica per gli educatori che intendono prendersi cura dei volti e assumersi la responsabilità del futuro. Sergio Paronetto.


BUONPASTORE DON TONINO BELLO: VOCE FORTE PER CHI NON HA VOCE

di don Luigi Ciotti
Trascrizione di una relazione (non rivista dall´autore)

Sono passati 20 anni dal giorno in cui, il 30  ottobre 1982, don Tonino Bello veniva ordinato vescovo di Tricase (Le). Il 30 ottobre 2002 il vescovo-compagno di strada degli ultimi, voce profetica ed evangelica della Pace, è stato ricordato da tanti amici. Tra i presenti c'era anche don Luigi Ciotti (Gruppo Abele - Libera). Vi proponiamo la relazione pubblicata dal periodico Adista il 18 novembre.

Mons. Mincuzzi il 30 ottobre 1982 profeticamente pronunciò, rivolto al novello vescovo, queste parole: "Per quanta mitezza e discrezione ci potrà mettere Tonino, dovrà annunciare le beatitudini, i paradossi evangelici, dovrà condannare la violenza, la possibilità di manipolazione delle masse; sarà malvisto e non avrà consolazioni neppure da coloro gli appartengono". Cosi è stato. Don Tonino una cosa sembra volerci dire oggi: che dobbiamo essere tutti analfabeti sul tema dei diritti, nel senso che dobbiamo continuare a cercare. Solo se continuiamo a cercare, a documentarci, a leggere i cambiamenti, a lasciarci prendere dallo stupore, riusciremo a espellere dalla nostra vita il maledetto personaggio che tanto ci affascina: la paura del nuovo, del cambiamento. Ad esempio, egli non ha conosciuto materialmente i 5 curdi  che recentemente sono morti soffocati in quel camion sulla Canosa-Napoli, e neppure  gli altri 39 morti  in questo modo nell´ultimo anno; non ha conosciuto materialmente i 700 immigrati morti annegati nei nostri mari alla fine del loro viaggio della speranza. Ma certamente ci inviterebbe, oggi come allora, a guardare i volti, anzi chiamerebbe per nome ognuna di quelle persone. Don Tonino ha testimoniato il linguaggio della vita quotidiana, ha usato parole comprensibili alla gente, consapevole del fatto, che possiamo dire chi siamo solo quando ci assumiamo la responsabilità di rispondere alla domanda "Dov´è tuo fratello?", cioè nella misura in cui ci si mette in gioco nel rapporto con i fratelli. Un altro grande insegnamento viene dal nostro amico vescovo, quello cioè di evitare linguaggi e prassi "esclusivi" e di scegliere invece linguaggi  e prassi "inclusivi": non esiste la mia idea o la mia chiesa o la mia nazione o la mia associazione/gruppo ... ma c´è la "mia e la tua" idea, chiesa, nazione, associazione, e insieme possiamo costruire un mondo più umano, più rispettoso dei diritti di tutti, nella convivialità delle differenze. Esasperando le diversità e i conflitti, invece, non si arriva da nessuna parte, solo alla sopraffazione del più forte sul più debole.
Agli ultimi della fila, alle "pietre di scarto", don Tonino guardava con un occhio privilegiato, con la precisa consapevolezza che non sono oggetto di assistenza ma soggetti di diritto: a voi che non fate la storia - diceva - a voi che non contate agli occhi degli uomini ma che siete grandi agli occhi di Dio deve essere data l´opportunità  di diventare cittadini, e questa non è una concessione magnanime ma questione di giustizia. Occorre dire, però, che anche se la parola giustizia è una delle 30 parole più usate nel mondo, non sempre la sua traduzione nei fatti è coerente con il suo significato. Sulla parola giustizia si operano numerose manipolazioni. Chi opera queste manipolazioni (i nostri politici sono maestri in quest´arte) a favore di una giustizia fai da te, oppure a propria misura o a misura dei propri interessi, ha una grande responsabilità politica e sociale. "La giustizia è una parola terribile, come la verità" diceva Saveria Antiochia, la madre di Roberto, il poliziotto trucidato con 80 colpi di pistola a Palermo il 5 agosto del 1985 mentre volontariamente si era aggiunto alla scorta del commissario Cassarà il giorno in cui la mafia lo uccise. Dobbiamo sentire forte la "fame e sete  di giustizia", ci dice don Tonino. La povertà infatti non è un evento biologico ma un frutto dell´ingiustizia. Se creiamo le condizioni per cui le persone siano libere veramente, cioè non dipendenti dagli altri, allora costruiamo una società più solidale, dunque più giusta. E don Tonino non è venuto mai meno alle domande dei poveri del suo territorio, domande di solidarietà, di giustizia, di legalità, anche quelle domande che non emettono suoni: si è inventato di tutto per ascoltare, condividere, aiutare. Egli è stato profeta, non per leggere il futuro, ma perché si è sporcato le mani nel presente, ha fatto emergere contraddizioni, ha fatto concretamente accoglienza, si è messo in gioco. Ha abbattuto le mura della sua chiesa e l´ha fatta diventare una casa dove c´era accoglienza e relazione: "Un vescovo senza fantasia - diceva don Tonino - senza creatività, incapace di mischiarsi per paura di contaminarsi, ridotto a distributore di verità, non mi sembra in linea con l´incarnazione". E aggiungeva: "L´importante per un Vescovo è che non sia arrogante". Diciamole ai nostri vescovi queste parole. Diciamole anche a quei vescovi che oggi affermano di essere stati amici di don Tonino, e sono tanti. Diciamo loro che la Chiesa o è profetica o non è. Di fronte alla nuova legislazione italiana in tema di immigrazione don Tonino non avrebbe taciuto. Un credente, e un pastore in particolare, non può e non deve stare zitto di fronte alle violazioni della giustizia. E la giustizia oggi è piena di ferite gravissime. Alcuni esempi: la legge sull´immigrazione che consacra l´esistenza di "cittadinanze diseguali" e che viola 8 direttive europee sul tema dei diritti; la consacrazione di "cittadinanze diseguali" a livello geografico tra Nord e Sud d´Italia; l´impossibilità di rendere usufruibili i diritti sociali per tutti, ecc. I diritti sono risposte ai bisogni delle persone e, dunque, sono i bisogni delle persone a definire i diritti. Occorre avere la strada come punto  di riferimento. Don Tonino, come Gesù che nel Vangelo ha avuto 109 incontri, ha preferito una evangelizzazione "per contagio d´amore" lungo la strada: la strada ci invita a incontrare la povertà e ad entrare in relazione con i poveri, ci costringe a non dimenticare che la povertà è espressione della visibilità dell´ingiustizia. Il 30 aprIle 1983 don Tonino all´Arena di Verona, parlando di pace propose di sostituire la parola "Beati" dalla famosa frase delle beatitudini con la Parola "in piedi", in modo che suoni cosi: "In piedi costruttori di pace, sarete figli di Dio". Voleva dire che dobbiamo stare in piedi davanti a tante croci che incontriamo nella vita: solitudini, sofferenze degli anziani e dei malati, famiglie toccate dalla malattia, esclusi, inclusi ma disperati dentro ecc. Don Tonino ha avuto il coraggio della denuncia, attenta, puntuale mai generica, dell´ingiustizia, facendolo con umiltà e utilizzandola come annuncio di salvezza. Il suo obiettivo era infatti semplicemente di "saldare la Terra con il cielo" e quello di sparare a zero sui cattivi. Diceva ancora: "Dio non fa graduatorie. Non saranno sufficienti i propositi (le promesse) dei partiti per tranquillizzarci sulle situazioni di ingiustizia. Il futuro sarà con i piedi scalzi". Come a dire che la giustizia è un criterio dell´azione individuale, ma anche un criterio della politica, altrimenti la politica è sotto la schiavitù dei privilegi di pochi. Dobbiamo spezzare la catena dei privilegi che genera ingiustizie e dobbiamo sconfiggere l´omertà. Ecco una piccola litania o via crucis dei fatti che ogni giorno ascoltiamo, ma poi facilmente rimuoviamo: Bernardo Romano, padre di sei figli, si è bruciato qualche mese fa perché aveva perso il lavoro; è stata quantificata in 16.000 unità la tratta dei minori nel nostro Paese che vengono utilizzati soprattutto nel mercato della prostituzione; sull´asse Bucarest-Madrid la mafia "acquista" migliaia di piccoli disabili per mandarli sulle strade dei Paesi europei ed elemosinare; alla conferenza di Johannesburg - boicottate da Bush, e non solo da lui - l´OMS ci ha detto che il 40% dei bambini che muore ogni anno nel mondo sono vittime degli effetti diretti o indiretti dell´inquinamento (come se precipitasse un boeing carico di bambini ogni 45 minuti); c´è poi lo scandalo degli aiuti, con i Paesi ricchi che riescono a dare ai paesi poveri appena lo 0,7 % del loro Pil; si muore prima per conseguenze del "dio mercato" che per la malattia o la povertà (3,5 milioni i morti di Aids). Oggi si sta affermando un orizzonte culturale estremamente pervasivo e pericoloso, una vera insidia per l´umanità, che passa attraverso i media, la pubblicità, le trasmissioni televisive di intrattenimento. Questo orizzonte culturale vuole convincerci che ciò che conta è apparire, e che per ottenere il potere di apparire, di essere come questo o quel personaggio, tutto è consentito, anche di passare sopra agli altri. Ebbene, don Tonino ci direbbe che dobbiamo avere il coraggio di essere "persone inadeguate". C´è bisogno oggi di persone adulte, di cittadini adulti, di cristiani adulti, sul piano personale e sul piano sociale e politico, persone responsabili, persone che alla domanda di Caino "Sono forse io il custode di mio fratello?" rispondono un secco "Sì". C´è bisogno di prudenza e sana follia, e il coraggio di osare: non basta andare a rimorchio dei ricercatori delle scienze sociali, che ci presentano il quadro dei problemi sociali; c´è bisogno di rischiare. C´è bisogno di diventare più vivi, perché a volte ci illudiamo soltanto di essere vivi, che significa non porre impedimenti al futuro che irrompe. Don Tonino cita Montale che dice "la morte odora gia di resurrezione". Come dire che la sofferenza e la morte hanno una "collocazione provvisoria" nella nostra vita, perché prima o poi irrompe la resurrezione e dunque la speranza. Perché si muoia non lo so, ma il senso della vita, dell´amicizia, dell´amore - diceva - non si trova nei ragionamenti ma nella base dell´impegno. Non si può concludere un ricordo del vescovo don Tonino, " voce forte per i diritti di chi non ha voce", se non si parla della pace. Questa mattina 26 guerre si stanno combattendo nel mondo. Secondo l´Osservatorio di Stoccolma negli ultimi 20 anni 9 milioni di persone, soprattutto civili, sono morti in queste guerre. La diplomazia si è dimostrata impotente, l´informazione incompleta se non cieca. La prima vittima delle guerra è la verità. Il primo vincitore invece è la volontà di controllare le ricchezze naturali (diamanti, petrolio, droga, ecc.) altro che ideologie o progetti sociali e politici o religiosi: il potere, la volontà di dominare,  di possedere le risorse è il solo motore delle guerre, dell´oppressione. Nessuno vuol fare sconti ai dittatori che minacciano e preparano guerre nei punti più critici del mondo, ma occorre riconoscere che le modalità di risposta alle loro provocazioni o violenze non sono neutrali, una a caso la volontà degli Usa di bombardare a tutti i costi Saddam e il suo Paese. Sarebbe paradossale pensare che per prendere quel mafioso di Provenzano bisognerebbe bombardare tutta la Sicilia... Il terrorismo non è mai figlio della povertà, anche se si alimenta nella disperazione. Dilatare la giustizia: è questo il vero antidoto alla guerra e al terrorismo. Non c´è pace senza giustizia, ce lo ripete in tutti i suoi discorsi il papa Giovanni Paolo II. Una pace stabile richiede una politica dialogica, che si basa su due pilastri: 1) bisogna spostare il baricentro del diritto internazionale dagli Stati alle persone: è questa la ragione per cui don Tonino è andato a Sarajevo oppure si è bonariamente preso gioco delle Forze Armate; 2) bisogna rinforzare il tribunale penale internazionale, costringendo i Paesi che non hanno firmato la Convenzione a farlo subito (sono gli stessi Paesi che si ostinano a dirsi difensori della pace nella vicenda di Saddam Hussein). Concludo con una frase di David Maria Turoldo, che salutò don Tonino con queste stupende parole: "Grazie fratello vescovo per il tuo coraggio ... perché ci inviti a metterci in ascolto del futuro." (da "Adista" n. 82 - 18 novembre 2002 www.adista.it )


BUONAMEMORIA - UN IMPEGNO TARGATO 2003

 
La Carovana della Pace 2002, la manifestazione itinerante che nel mese di settembre ha fatto tappa in diverse città d'Italia, ha rilanciato i temi delle ingiustizie e dei divari lungo l'asse Nord-Sud del mondo, temi già denunciati dal Giubileo degli Oppressi 2000, che si era concluso con un forte appello dal titolo "Noi ci impegniamo". Quegli impegni, per molte associazioni ecclesiali e laiche, sono stati una vera pista per costruire la pace tramite la difesa della dignità dell'uomo, la denuncia delle ingiustizie, la promozione della non-violenza attiva, la proposta di una vita sobria, la costituzione di piccole comunità alternative. Purtroppo in questi due anni non si è arrestata una deriva politica e sociale che vede una crescente corsa alle armi (specialmente dopo l'11 settembre), la militarizzazione dell'economia, la frammentazione delle comunità e l'isolamento delle persone. Una deriva che il sistema dei mass
media - dedicato in gran parte ad intrattenere il consumatore più che a informare il cittadino - tenta, e spesso riesce, a mascherare.
Le migliaia di persone e le tante esperienze territoriali di base che questa Carovana della Pace ha incontrato, sono qui a dirci che in giro c'è voglia e bisogno di mettersi in gioco per cambiare questo stato di cose. Per questo, raccogliendo le sollecitazioni delle diverse realtà locali incontrate, vi presentiamo le proposte orientative su cui, chi vuole, è invitato a riflettere ed agire.

1) SUPERARE LA LOGICA DELLA GUERRA E DEL NEMICO
Dinanzi ad una logica di guerra ormai imperante, denunciamo che le guerre programmate hanno solo una finalità economica, funzionale ai potenti della Terra. Perciò: Proponiamo di riflettere per far emergere tutte le possibili forme di resistenza - come l'obiezione di coscienza e l'obiezione fiscale - agli interventi armati. Incoraggiamo gli enti locali a dedicare parte delle loro risorse alla diffusione di una cultura di pace e di opposizione alla guerra. Chiediamo alla Conferenza Episcopale Italiana di solidalizzare con il Papa nel dichiarare, in modo inequivocabile, che "con la guerra tutto è perduto". Riteniamo, infatti, che la comunità cattolica e la stessa società civile abbiano bisogno di una direttiva magisteriale chiara, che condanni la guerra che sta per cominciare e la "logica di guerra" che la dichiara inevitabile. Noi questo bisogno lo sentiamo. Proponiamo a tutte le componenti della società civile che aspirano ad un mondo diverso di ritirare il proprio denaro dalle banche armate, colluse con le fabbriche che lavorano per la guerra, e di indirizzarsi verso realtà alternative di risparmio sociale. Proponiamo inoltre di boicottare tutti i prodotti delle aziende compromesse con operazioni ingiuste e lo sfruttamento dei paesi poveri e deboli. Proponiamo che la comunità cattolica, in dialogo con la società civile, si impegni con maggior decisione per una legislazione sulla immigrazione che sia rispettosa delle persone e delle famiglie immigrate, e non accetti politiche discriminatorie nei confronti di nessuna persona che cerca condizioni di vita più umane. Chiediamo a questa società civile di non usare più la parola extracomunitario: serve a perpetuare logiche di esclusione e a creare nemici. Proclamiamo forte la eguale dignità di ogni essere umano di cui nessuno può determinare il diritto di esserci o di non esserci. Richiamiamo alla memoria la Dichiarazione universale dei diritti umani.
 
2) RECUPERARE IL SENSO DELLA COMUNITÀ
Come popolo in cammino, in cerca di pace e giustizia, sentiamo la necessità di recuperare una spiritualità profonda che ci riporti alle radici del nostro essere, e motivi e illumini la nostra azione, perché sia azione di fratelli, figli dello stesso Padre. Una spiritualità che si sviluppa nelle comunità e nei gruppi e conduce al ricupero delle relazioni tra le persone, con Dio e con l'ambiente. Proponiamo, perciò, che ognuno si ritagli nella giornata spazi di silenzio, di preghiera e di riflessione sulla situazione del paese e del mondo intero; che si costituiscano gruppi di spiritualità, riflessione e convivialità per migliorare i rapporti e ridare gioia e fiducia alle persone. Essere comunità non è un elemento accessorio, ma un carattere fondante di una società civile organizzata che sappia ridare senso e progetto ai tanti "dispersi" di oggi. Proponiamo il dialogo come norma di comportamento con tutte le componenti della società civile e con tutti i gruppi religiosi. NO ai fondamentalismi e agli arroccamenti sulle proprie verità. NO alle guerre di religione. Sì al confronto, magari con l'aiuto di un saluto e di un sorriso. Proponiamo a tutte le associazioni che vogliono costruire una società fraterna e attenta agli ultimi, di incontrarsi, di condividere e di mettersi in rete per denunciare con più efficacia le ingiustizie e farsi sentire. Insieme si può di più.

3) PRENDERSI CURA DELL'INFORMAZIONE E DELLA FORMAZIONE
Il sistema dei mass media è sempre più una macchina che serve a mantenere l' opinione pubblica incatenata allo stile di vita e ai modelli di consumo occidentali. La tivù, in particolare, fa più intrattenimento che informazione. "Con questo tipo di televisione non può esserci nessuna democrazia" (K. Popper). Proponiamo, perciò, ai singoli, alle famiglie e alle associazioni di essere critici e dedicare tempo all'analisi e alla selezione dei mass media, così da poter scegliere con cognizione le fonti informative cui attingere e da contrastare. Il digiuno televisivo, ad esempio, è una delle forme di lotta più efficaci. Incoraggiamo le associazioni e i gruppi ad incalzare i media del loro territorio, ad essere interlocutori delle redazioni dei giornali e delle tivù. Chiediamo ai giornalisti di non lasciarsi fuorviare dalle logiche del potere del denaro, ma di farsi invece guidare dalla ricerca della verità.
Proponiamo che le scuole e le università siano luoghi di educazione alla pace, e cioè alla legalità, alla giustizia, alla capacità di vivere insieme nel rispetto delle differenze. Chiediamo, perciò, agli insegnanti e ai responsabili degli istituti scolastici di riflettere sulle loro responsabilità e di non lasciarsi appiattire nei valori, accontentandosi semplicemente di servire il sistema del momento.
Infine vogliamo ricordare: alla nostra Chiesa che Gesù è la vera pace e il suo vangelo non ammette la guerra; a tutta la società che la strada da seguire è quella della non-violenza impegnata, presente, attiva, lucida e informata. Allora la fraternità sarà più importante del guadagno. Allora la pace non sarà più una utopia. (Fonte: Giovaniemissione)
 

BUONRITROVO - NO ALLA GUERRA, SIT IN & PORTO ALEGRE

18 GENNAIO 2003, A VICENZA, MANIFESTAZIONE REGIONALE CONTRO LA GUERRA

Diversi gruppi veneti contro la guerra, in accordo con gruppi pacifisti americani e di molti altri Paesi stanno preparando anche a Vicenza una mobilitazione contro la guerra all'Irak. A Vicenza tale iniziativa si terrà il 18 gennaio 2003, alle ore 10, di fronte alla base americana, la più grande di Europa e una delle più grandi del mondo, per numero di soldati americani. Invitiamo i gruppi a pronunciarsi, aderire, venire alle riunioni e partecipare all'azione. Il sito di riferimento dell'iniziativa è http://www.venetocontrolaguerra.net  La progettazione e programmazione della manifestazione è appena agli inizi; ogni gruppo porti le sue idee e i suoi contenuti, l'unica discriminante è quella di essere contro la guerra.  METTETEVI IN CONTATTO, ADESSO E' IL MOMENTO DI UNIRE LE FORZE CONTRO LA GUERRA E MANIFESTARE APERTAMENTE CONTRO I RESPONSABILI. Il 9 gennaio 2003, alle ore 21 presso l’Hulk ‑ contrà Pedemuro San Biagio, 65 – Vicenza, si terrà un INCONTRO PREPARATORIO dell’ ASSEMBLEA REGIONALE CONTRO LA GUERRA E LE SUE CAUSE e del PRESIDIO A CAMP EDERLE del 18 gennaio 2003 (giornata internazionale contro la guerra-ANSWER). Per contatti e adesioni: 340 6874793 e-mail: noallaguerra@libero.it

No alla guerra, a tutte le guerre
 
Tutti i sabato dalle ore 15.30 alle 17.00 in Via Roma - Verona davanti a Palazzo Carli, Presidio contro la Guerra per dire NO ALLA GUERRA, NO A TUTTE LE GUERRE promosso da ATTAC Verona
 
Porto Alegre 23-28/01/2003
 
La terza edizione  del Forum Sociale Mondiale avrà luogo a Porto Alegre ­ (Brasile) dal 23 al 28 gennaio 2003. La Tavola della Pace, in quanto membro del Comitato Internazionale per il Forum Sociale Mondiale, è impegnata nel processo di organizzazione del Forum. Per dare seguito al grande successo del Forum Sociale Europeo, che ha avuto luogo a Firenze dal 6 al 10 novembre 2002, vorremmo invitare il maggior numero di organizzazioni, associazioni, gruppi informali a partecipare a questo importantissimo appuntamento della società civile globale. Per facilitare l¹organizzazione - visto soprattutto il numero limitato dei posti disponibili sui voli - gli interessati dovrebbero cercare di comunicarci da subito via e-mail (segreteria@perlapace.it) o via fax (075 5739337) il proprio  interesse a partecipare al Forum.
 
Per il popolo palestinese
 
Tutti i mercoledì dalle ore 18.00 in Piazza Bra - Verona le DONNE IN NERO di VERONA organizzano un Presidio in solidarietà con il popolo Palestinese
 

BUONAINTENZIONE - APPELLO: GIU' LE MANI DAI LIBRI DI STORIA

 
GIU' LE MANI DAI LIBRI DI STORIA
Vi invitiamo a sottoscrivere l'appello promosso da LIBERTA' E GIUSTIZIA ( www.libertaegiustizia.it ) inviando una e-mail a: appello@libertaegiustizia.it

I Garanti di Libertà e Giustizia assistono con viva preoccupazione alla proposta ventilata in commissione parlamentare di un controllo esercitato dal Ministero della Pubblica Istruzione sui manuali di storia per le Scuole. Rilevano che l'idea di un controllo governativo sulle idee espresse da libri di testo evoca stagioni evidentemente non ancora remote, in cui i regimi fascista, nazista e stalinista esercitavano tale diritto censorio, e giudicano l'idea indegna di un paese democratico. La responsabilità della stesura dei libri di testo compete agli editori e agli autori e la responsabilità della loro adozione compete agli insegnanti, alla cui oggettività e senso critico si delega il compito di giudicare se un testo sia valido, e in che misura possa essere eventualmente criticato e integrato in sede di lezione, addestrando così gli studenti non solo ad apprendere ma anche a giudicare le loro fonti di apprendimento. Questo è l'unico controllo che in un paese libero si può e si deve esercitare sui manuali scolastici. Confidando pertanto nel senso di responsabilità degli editori e degli insegnanti, e nella dinamica di un libero mercato delle idee, si confida che la proposta rimanga semplicemente nel limbo delle cattive intenzioni. Tuttavia non si può fare a meno di rilevare che il fatto stesso che qualcuno l'abbia ventilata suscita serie preoccupazioni sullo stato di salute del nostro sistema democratico. Promotori: Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Enzo Biagi, Umberto Eco, Alessandro Galante Garrone, Franzo Grande Stevens, Claudio Magris, Guido Rossi, Giovanni Sartori, Umberto Veronesi
 
 
Libri di storia sotto controllo
dalla rivista La Tecnica della Scuola
 
di Adalberto Reggiani
La VII commissione cultura e Istruzione della Camera dei deputati ha approvato una risoluzione, presentata dall'on. Garagnani (FI), che impegna il governo ad esercitare un controllo sul contenuto dei libri di storia. Arrivano già le prime proteste da parte dell'Associazione professionale degli insegnanti.
Il governo dovrà darsi da fare "per far sì che nelle scuole di ogni ordine e grado l'insegnamento della storia, in particolare di quella contemporanea, si svolga secondo criteri oggettivi rispettosi della verità storica e della personalità dei discenti attraverso l'utilizzo di testi di assoluto rigore scientifico che tengano conto, in modo obiettivo, di tutte le correnti culturali e di pensiero, per un confronto democratico e liberale che assicuri un corretto apprendimento del passato, in special modo di quello più recente".    
La commissione istruzione della Camera dei deputati ha approvato, infatti, l'11 dicembre scorso, una risoluzione presentata dell'on. Garagnani, di Forza Italia, che limita la facoltà di scelta dei testi di storia da parte dei docenti.  In buona sostanza, dunque, i docenti non potranno più scegliere liberamente tra i testi proposti dalla case editrici, ma dovranno, invece, fare riferimento a precise direttive che dovrebbero essere emanate dal Ministero dell'istruzione quando il governo recepirà la risoluzione. Durissimi i primi commenti, a caldo, di alcuni leader dei sindacati della scuola: "Con questa risoluzione la censura e l'inquisizione entrano in luoghi che si sono sempre caratterizzati per il confronto e per la  discussione". Così Enrico Panini, segretario della Cgil scuola. Per Alessandro Ameli, leader della Gilda, associazione professionale di soli insegnanti: "La risoluzione approvata dalla Commissione Cultura della Camera di impegnare il Governo a controllare i libri di testo di storia ignora le regole più elementari della democrazia e del pluralismo, rappresenta una pericolosa violazione di diritti costituzionalmente garantiti come quelli di libertà di espressione del pensiero e di libertà di insegnamento". "E' un rozzo, maldestro e intollerabile tentativo" ha detto ancora Ameli "di rivisitazione della storia nazionale che prelude evidentemente alla riabilitazione di periodi e uomini che la storia ha condannato".
 

BUONAPAROLA CLEMENZA PER IL POPOLO DEGLI SCONFITTI

di Vincenzo Andraous
vincenzo.andraous@cdg.it - Tel. 0382 3814417
per «il GRILLO parlante»
 
Vincenzo Andraous è nato a Catania il 28-10-1954,  una figlia Yelenia che definisce la sua rivincita più grande, detenuto nel carcere di Pavia, ristretto da ventinove anni e condannato all’ergastolo “FINE PENA MAI”. Da otto anni usufruisce di permessi premio e lavoro esterno in art.21, da due anni e mezzo è in regime di  semilibertà svolgendo attività di tutor-educatore presso la Comunità “Casa del Giovane “di Pavia. Per dieci anni è stato uno degli animatori del Collettivo Verde del carcere di Voghera, impegnato in attività sociali e culturali con le televisioni pubbliche e private, con Enti, Scuole, Parrocchie, Università, Associazioni e Movimenti culturali di tutta la penisola,  Circa venti le collaborazioni a tesi di laurea in psicologia e sociologia; E’ titolare di alcune rubriche mensili su riviste e giornali, laici e cattolici; altresì su alcuni periodici on line di informazione e letteratura laica, e su periodici cattolici di  vescovadi italiani; ha conseguito circa 80 premi letterari; ha pubblicato sette libri di poesia, di saggistica sul carcere e la devianza, nonché la propria autobiografia; “Non mi inganno” edito da Ibiskos di Empoli; “Per una Principessa in jeans”  edito da Ibiskos di Empoli; “Samarcanda” edito da Cultura 2000 di Siracusa; “Avrei voluto sedurre la luna“ edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Carcere è società” edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Autobiografia di un assassino-dal buio alla rinascita” edito da Liberal di Firenze; “Oltre il carcere” edito dal Centro Stampa della “Casa del Giovane” di Pavia e l'ultimo libro, presentato lo scorso mese: «UN VIAGGIO, devianza minorile, carcere, comunità» www.cdg.it
 
 
Mi è stato chiesto cosa penso dell’intervento del Santo Padre svolto nelle scorse settimane alle Camere riunite a Montecitorio. Confesso che mi sento imbarazzato quando debbo parlare del Pontefice, perché non c’è niente che possa essere messo in discussione del suo pensiero, persino le ideologie perdono (giustamente) l’urto, così è anche per il pensiero aperto del razionalismo che non può opporre armi di offesa. Sarebbe sufficiente quel Suo sguardo stanco e martoriato, per piegare il busto e ogni dura cervice, al suono di quella voce che non è mai superata da quanto non è più, ma irrompe ogni volta dall’alto per donare non parole, ma segni di speranza che non hanno necessità di convincere, di accodare, di illudere, bensì di coinvolgere le coscienze nel valore del bene. Ho seguito il Suo discorso e ascoltato l’applauso fragoroso che i Parlamentari gli hanno tributato. Inizio questo contributo da quel discorso e da quell’applauso, perché meritano davvero una riflessione profonda. Infatti ascoltare sottende capacità di ascolto, è udire intenzionalmente, immergendo il senso primario dell’udito, quale volontà di udire. Il messaggio svolto dal Papa è stato un abbraccio che ha avvolto l’intero sistema Italia, e, più in là, il mondo che ci circonda, che noi spesso tentiamo di ingabbiare per renderlo supino ai nostri interessi. Guerre tutte ingiuste, povertà ingiustificabili, poteri impropri non accompagnati da servizio, pari opportunità e pari dignità per tutti, questo ho inteso nel Suo verbo. Poi ho sentito la Sua preghiera nell’auspicio di un atto di clemenza verso il popolo detenuto, ho ascoltato in silenzio quelle parole, un silenzio che mi ha attraversato in una emozione nuova, forte e intima. Una emozione non certamente riconducibile al calcolo derivante dall’incasso di una eventuale riduzione di pena, personalmente non ho mai beneficiato di indulti né di amnistie a causa dei reati commessi (ciò la dice lunga sulla gran cassa mediatica che indica l’esercito di malfattori  che ne godrebbero gli effetti). No, l’emozione che mi ha assalito deriva dall’attenzione che il Pontefice ha circoscritto e sottolineato, una attenzione che pare essere sfuggita ai molti. Purtroppo. Papa buonista e iper garantista? Dai facili sentimenti solidaristici, tutti improntati alle comode scorciatoie, ai perdonismi che consentono USCITE di emergenza ai soliti furbi o ignoti fin troppo conosciuti? Quell’applauso scoccato all’unisono da destra e da sinistra, dal mezzo, dal sopra e dal sotto di ogni pensiero differente, pareva indicare una comprensione frontale, diretta, non derogabile nel tempo, eppure in pochi istanti si è ridotto l’Uomo nella sola espressione di fede e di buona Novella. Ho ascoltato il Santo Padre, e quella richiesta per un atto di clemenza per i detenuti,  e mi ero convinto fosse stata percepita l’essenza del ragionamento. Invece, nel momento stesso in cui Egli faceva ritorno in Vaticano, le gabbie di partenza sono state immediatamente ricomposte, anzi fornite di nuove serrature. Le dialettiche stantie, sepolcrali, hanno ricoperto l’uditorio, e gli slogans si sono sprecati in nome di una Giustizia divenuta una coperta stretta, stiracchiata a tal punto da non soddisfare alcuno. Eppure in quella preghiera del Santo Padre non c’è polemica per un carcere ormai ridotto a un mero contenitore di…numeri, per una pena che imprigiona e abbruttisce, e abbandona a se stessa la persona, costringendola ad arrangiarsi,  perché di rieducazione c’è solamente una discrezione in qualche operatore…anch’esso avvilito e in sottonumero. Non c’è neanche disattenzione per le vittime del reato, perché in quell’attenzione per la istanza di clemenza vi è il senso e la spinta di una attesa in cui collocarsi, ora, adesso, in una seppur minima prospettiva futura, come ha ben detto S. Agostino: “ciò che mi interessa in questo momento, nasce prima di esso; e si estende oltre di esso, come tempo squisitamente umano“,  che appartiene anche alla coscienza del recluso. Infatti se io faccio attenzione a te, se imparo a rispettarti, vuol dire che ti attendo, tendo verso di te e mi prendo cura anche di te, e nel contempo ti sto aspettando (perché la pena ha un suo termine e poi ricomincia il viaggio). Ciò è rieducazione, è forma pratica e costruttiva di recupero, ciò è soprattutto, una pena che, sì, toglie la libertà, ma promuove la persona, la quale entra in possesso di capacità e strumenti per non tornare a delinquere. Sì, sono imbarazzato a parlare del Papa, perché ognuno ha le proprie ragioni, le proprie verità, spesso coniate come somme di scambio. Quell’applauso così sentito, così parente prossimo di una empatia ontologica, forse non ha colto l’importanza di tanto amore e di tanta vista prospettica, in un atto di clemenza che non ha vincolo alcuno con la bonarietà di un incontro Istituzionale, bensì possiede intrinseco l’invito, non a concedere metri al delitto, ma a recuperare chilometri di dignità  per chi l’offesa l’ha recata, attraverso una clemenza che vuole, deve, sarà un punto di partenza per tentare una riconciliazione con se stessi e con gli altri, una ricomposizione di tante fratture, non ultima quella di un art. 27 della nostra Costituzione che rimane solo un segno incerto, che però scopre il  fallimento di una rieducazione, che le leggi indicano inequivocabilmente, ma mancando gli strumenti appropriati e idonei per poter essere correttamente applicate. C’è tanto e di più da dire, ma forse è più opportuno limitarsi ad affermare che il Pontefice ha tracciato per tutti la condotta morale per trasformare la speranza in pazienza del possibile, e ai presenti in MonteCitorio, ha consegnato le chiavi di accesso per formulare un patto sociale di responsabilità operativa delle coscienze.
 

BUONASSOCIAZIONE - FORMAZIONE

 
ASPIRANTI SOCCORRITORI
L'associazione Advanced Life Support (A.L.S.) organizza a Vago di Lavagno (Vr) un corso di formazione per aspiranti soccorritori. La A.L.S. opera nell'ambito dell'emergenza territoriale su autoambulanza. Le iscrizioni sono aperte dal 20 Dicembre 2002 ed il corso inizierà nel mese di marzo 2003. Per informazioni ed iscrizioni: Croce Gialla, 045.98.34.94. Responsabile formazione, signor Fumana 348.27.37.197.
 

BUONALETTURA PACE E DINTORNI

 
VIOLENZA, ZERO IN CONDOTTA
a cura dell'Associazione Pace e Dintorni, Editrice La Meridiana www.lameridiana.it E-mail: edizioni@lameridiana.it , 15 euro.
 
L'Associazione "PACE e DINTORNI" di Milano vi comunica con piacere l'uscita del suo primo libro collettivo: "VIOLENZA, ZERO IN CONDOTTA" Editrice La Meridiana. Un manuale per lavorare con adolescenti, giovani e adulti sulla nonviolenza e il cambiamento sociale. Il libro propone diversi metodi e strumenti didattici: 1. Simulazioni, giochi, attività, dinamiche per attivare la riflessione all'interno di un gruppo; 2. Presentazione di casi storici di difesa non armata e di personaggi e gruppi che vivono e agiscono la nonviolenza; 3. Indirizzi, bibliografie, siti internet, contatti per agire concretamente. Il mondo è così com’è, la violenza è sempre esistita e per cambiare le cose occorre avere potere, essere un “grande”, contare molto: questa è la convinzione comune. Se si vuole stimolare il senso di corresponsabilità dei giovani rispetto al destino del nostro mondo, l’educazione deve però riuscire a scuotere il loro crescente senso di rassegnazione. Sentirsi insignificanti significa divenire passivi. Solo emozioni intense possono generare riflessioni profonde. Eppure i grandi cambiamenti sono stati realizzati da migliaia e migliaia di persone “insignificanti” che hanno colto il potenziale enorme che può assumere il potere dei deboli se organizzato, condiviso e partecipato. La partecipazione non è una nozione. Non si camuffa come argomento speciale in qualche disciplina. Si apprende sperimentandola. Insomma, alla partecipazione si educa facendo soprattutto positive esperienze di gruppo. Questo libro è uno strumento didattico unico e indispensabile. Si rivolge agli educatori di giovani e adolescenti ma anche agli animatori di gruppi impegnati per la pace. Sulla base di una lunga e stimolante esperienza degli autori, fornisce una ricchissima gamma di percorsi per scegliere modelli di riferimento che favoriscano la partecipazione e il coraggio dell’azione positiva e nonviolenta. Non si tratta di un pacchetto rigido e preconfezionato quanto piuttosto di un ventaglio ampio e ragionato di attrezzi (giochi, esperienze, biografie, indirizzi, riferimenti bibliografici) con cui costruire concretamente, nel proprio specifico gruppo, esperienze di cooperazione e di impegno sociale e sperimentare soluzioni non distruttive dei conflitti. Il prezzo di una copia è di 15,00 euro (sconto del 10% per chi acquista direttamente da noi). ASSOCIAZIONE "PACE E DINTORNI" presso la "CASA PER LA PACE", Via Marco D'Agrate 11 - 20139 (MILANO) Tel. 02/55230332
 
LE ALI DELLA PACE
di Enzo Romeo, Editrice EMI www.emi.it , pagg. 128, 7 euro.
 
Chi guarda il nostro pianeta con uno sguardo sensibile al dolore dell'umanità, lo vede costellato di ferite: dagli abitanti delle discariche, così simili a Nairobi, al Cairo e a Manila, alla gente dello Zambia martoriata dall'AIDS, dai bambini di strada in America Latina ai malati senza assistenza di Calcutta, ai due popoli ostaggi dell'odio in Palestina. Ma chi sa guardare con occhi di speranza vede che dalle stesse ferite nascono testimoni di giustizia e di solidarietà: uomini e donne di ogni razza e colore, di ogni cultura e religione, capaci di sognare insieme un mondo nuovo. «Se sogni da solo, il tuo rimane un sogno. Se sogniamo tutti insieme il sogno diventa realtà» scriveva Helder Camara. E un proverbio del Burkina Faso afferma che «se molte formiche si mettono d'accordo, possono spostare un elefante». Non c'è che una strada che porta alla vita per tutti: sognare volando con le ali della pace.
Enzo Romeo è giornalista dal 1986. Dal 1988 lavora alla Rai, prima al TG1 poi come caporedattore a Rai International, quindi dal 1996 come vaticanista e inviato per gli esteri dal TG2. Ha seguito molti viaggi di Giovanni Paolo II, e alcuni tra i maggiori avvenimenti internazionali, dalla crisi in Albania al conflitto mediorientale, dalla fine dell'era Kohl in Germania al dramma dei Paesi in via di sviluppo.
 

BUONPOLLICEVERDE CONSUMI RIDOTTI

 
SMILE BY GREENPEACE
Ai cancelli dello stabilimento torinese di Mirafiori 2, a mezzogiorno di giovedì 19 dicembre 2002, quando iniziava lo sciopero di due ore degli operai Fiat, c'erano Beppe Grillo, Fabrizio Fabbri, direttore scientifico di Greenpeace, Günter Hubmann e Eduard Weinstein, i responsabili del progetto di Greenpeace della ''Smile'', una vettura a bassi consumi, messa a punto nel 1996 dall'associazione ambientalista e che consuma la meta' dell' autovettura con i piu' bassi consumi allora sul mercato. La Smile ha
attirato subito l'interesse degli operai, mentre il comico genovese ha parlato da un palchetto improvvisato per circa un'ora. Pur essendo stata realizzata ormai alcuni anni fa, l'idea e' applicabile a qualsiasi vettura a benzina e rappresenta la possibilita' di abbassare i consumi di un auto intervenendo sulle varie componenti. La Smile (Small, Intelligent, Light, Efficient) e' del 23% piu' leggera perché il motore pesa 80 chili in meno rispetto all'originale, batterie e radiatore sono di dimensioni ridotte ed altre componenti sono state realizzate in leghe leggere. L'aerodinamica e' stata migliorata del 30%, i materiali usati sono riciclati e i pneumatici a basso attrito. Le prestazioni della Smile sono analoghe a quelle della Twingo dalla quale si e' partiti e le prove su strada sono state effettuate dagli esperti della motorizzazione tedesca e svizzera. "Abbiamo voluto dimostrare che con la buona volonta' e un limitato impegno economico si possono gia' produrre auto piu' ecologiche- spiega Fabbri mentre le tecnologie come celle a idrogeno e motori ad aria compressa potranno essere a breve applicate su larga scala. Serve pero' una chiara volonta' politica di rilanciare la Fiat scegliendo il futuro ed il futuro dell'auto non puo' che essere ecocompatibile".
 
CONSIGLIO UTILE: LAVATRICE
Dal gruppo nazionale «Impronta Ecologica e Sociale» della Rete Lilliput proviene questa utile informazione ai fini del risparmio energetico nell'installazione di una lavatrice. «Per quel che puo' servire, vi cito la mia esperienza - molto poco tecnologica, ma tutto sommato semplice (e funzionante). A casa mia abbiamo una lavatrice convenzionale (scelta tra quelle a basso consumo), che
prevede il lavaggio a freddo, che selezioniamo sempre, in modo da escludere l'intervento della resistenza posta all'interno della lavatrice per scaldare l'acqua. All'attacco dell'acqua della lavatrice arrivano sia la calda (scaldata con calderina a metano) che la fredda attraverso un banalissimo "T"; due banali rubinetti permettono di controllare il passaggio dell'acqua calda e/o fredda: all'avvio della lavatrice la fredda viene chiusa e la calda aperta (l'acqua calda sanitaria e' regolata alla calderina sui 50-60 gradi); appena la lavatrice ha caricato l'acqua, si chiude il rubinetto della calda e si apre quello della fredda (che verra' cosi' presa per i risciacqui). Nei rarissimi casi in cui e' necessario lavare con acqua piu' tiepida, viene parzialmente aperto il rubinetto di accesso dell'acqua fredda, controllando la temperatura con la mano dalla vaschetta del detersivo. Anche se qualche venditore esprime dubbi sulla possibilita'  di alimentare la lavatrice direttamente con l'acqua calda, la mia funziona tranquillamente da oltre 5 anni (famiglia con 2 figli) senza aver dato la minima grana. Il tutto e' reso esteticamente gradevole e praticamente comodo poiché in fase di ristrutturazione della casa e' stato previsto l'attacco lavatrice con l'arrivo di acqua calda e fredda, con i rubinetti sul muretto a fianco
della lavatrice. Ciao, Paola. (Segnalato da Giovanni Zampini)
 
ECO-TASSE
25 Luglio 2002 - Negli ultimi anni molti paesi hanno adottato tassazioni sulle attivita' che danneggiano l'ambiente e contemporaneamente ridotto le tasse sul reddito. Sebbene a livello mondiale esse rappresentino solo il 3% dei ricavi da tasse, i governi stanno cominciando a considerare seriamente l'adozione di eco-tasse per combattere l'inquinamento. Il prezzo di mercato per ogni litro di benzina riflette i costi di estrazione, lavorazione e trasporto del greggio, ma non considera i costi che i governi devono affrontare per l'inquinamento dell'aria, le piogge acide o i danni provocati dai disastri naturali causati dal riscaldamento globale di cui i combustibili fossili sono i maggiori responsabili. Le eco-tasse servono quindi per allineare i prezzi di mercato dei prodotti e delle attivita' ambientalmente dannose con i loro costi reali. La Germania ha adottato una riforma sulle tasse abbassando le tassazioni sul reddito e aumentando quelle sulla benzina, sui combustibili da riscaldamento, sul gas naturale e sull'elettricita'. I ricavi sono stati utilizzati per diminuire i contributi dei lavoratori ai fondi pensione. Tuttavia gli aumenti delle eco-tasse per le industrie che consumano molta energia sono stati sostanzialmente piu' bassi per il rischio di perdere competitivita' nel mercato internazionale. Nel 2000 la Germania ha ulteriormente aumentato le tasse sui carburanti, il risultato e' stata una riduzione del 5% delle vendite di combustibili nella prima meta' del 2001 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Finora la Germania ha trasferito il 2% del carico tributario dai redditi alle attivita' inquinanti.  L'Olanda ha adottato una tassa sui carburanti nel 1988 e tra il '96 e il '98 un'altra sul consumo di gas naturale, elettricita' e combustibili da riscaldamento. I maggiori consumatori di energia, cioe' le industrie, sono stati esentati da queste tasse per mantenere competitivita' nel mercato internazionale, percio' le eco-tasse sono ricadute soprattutto sui singoli cittadini. Comunque i ricavi sono stati utilizzati per ridurre le tasse sul reddito. Questo trasferimento ha fatto alzare i costi energetici delle abitazioni, il risultato e' stata una riduzione del 15% del consumo energetico e del 5-10% del consumo di carburante. La Finlandia ha adottato la carbon-tax nel 1990. Nel 1998 le emissioni di CO2 erano inferiori del 7% rispetto al '90. Ma anche qui le eco-tasse sono ricadute soprattutto sui singoli consumatori e non sulle grandi industrie. Nel 1991 la Svezia ha aumentato le tasse sulle emissioni si carbonio e zolfo riducendo allo stesso tempo quelle sul reddito. Le industrie manifatturiere hanno avuto esenzioni da molte tasse ambientali. Nel 2001 il governo ha aumentato le tasse sul carburante diesel, sui combustibili da riscaldamento e sull'elettricita', mentre ha ridotto le tasse sul reddito e i contributi per la sicurezza sociale. Finora il 6% del carico tributario e' stato trasferito dai redditi alle attivita' inquinanti. Questo ha contribuito a ridurre le emissioni di gas serra piu' rapidamente del previsto: si prevedeva una riduzione del 4% delle emissioni entro il 2012, ma gia' nel 2000 le emissioni erano inferiori del 3.9% rispetto al 1990. In Danimarca le tasse sui combustibili fossili e sull'elettricita' hanno favorito l'ascesa dell'industria energetica eolica che attualmente produce il 18% del fabbisogno nazionale. I governi devono anche eliminare i sussidi che favoriscono le attivita' inquinanti. A livello mondiale questi sussidi ammontano a 500-700 miliardi di dollari all'anno. Finche' i sussidi statali incoraggeranno le attivita' che le eco-tasse scoraggiano, l'efficacia di queste ultime sara' limitata. Bisognerebbe tassare anche i carburanti degli aerei che attualmente sono esentati da tasse in tutto il mondo, pur rappresentando il 3.5% delle emissioni mondiali di CO2. Il gran numero di esenzioni concesse alle grandi industrie inquinanti, dovute alle legittime preoccupazioni per la perdita di competitivita' nel mercato internazionale, rallenta la creazione di sistemi di imposte piu' efficaci. Alcuni aggiustamenti nelle tasse doganali sulle importazioni e sulle esportazioni, possono assicurare il mantenimento della competitivita' internazionale senza ricorrere alle esenzioni. Fonte: Earth Policy Institute; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it www.ecquologia.it (Segnalato da Giovanni Zampini)
 

BUONVERSO - «NO GH'É VITORIE» di Gipì

Scusème se ancò no go voja

de pensieri sereni,

de ciacole, de boresso,

se me lasso ciapar da strucacor:

sento parole brute,

sento parlar de guera…

e a mente, de l’ultima

me torna tuto l’oror.

 

I dir che la storia l’è maestra.

Sarà ‘nca vera.

Ma l’è na maestra strassa;

no la ‘nsegna gnente

ai potenti sucòni

che no capisse la gente.

 

Da na parte e da l’altra

se sente parlar de vitorie:

ci g’ha pì armi, ci g’ha pì armati…

Falsi tuti quanti;

falsi birbanti e mati!

 

No pol essar vitoria

‘n do pietà l’è morta.

 

Na guera no l’ha mai vinta nessun:

tanti che scrive sui libri,

de questa o de quela storia,

o i è disonesti fanfaroni

o no i g’ha memoria.

 

Con l’odio tuti saren de novo persi,

tuti tanto i sofrirà:

anca par na sola morte violenta

more l’Umanità! 
 
 
@@@ FINE @@@
 

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