C o s t a    q u a n t o   u n    s o r r i s o ,   e d    è    u g u a l m e n t e    u t i l e   
il GRILLO parlante
p e r    u n ' i n f o r m a z i o n e    e q u a    e    s o l i d a l e
 
supplemento a " www.educare.it " - Aut. Trib. VR n.1418 del 21 novembre 2000
Direttore Responsabile ed Editoriale: Amedeo Tosi
Redazione:  località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (VR)
«il GRILLO parlante» è consultabile anche nel siti della Biblioteca di Nogara (VR) http://digilander.iol.it/biblionogara/periodicoinformativo.htm 
che sta curando anche l'archivio di tutti i numeri della newsletter http://digilander.libero.it/ilgrilloparlantevr/
nel sito dell'Associazione Altravicenza  www.altravicenza.it su www.stilelibero.org e

La responsabilità degli articoli e delle informazioni è tutta ed esclusiva dei rispettivi autori. il GRILLO parlante ospita volentieri ogni opinione e si assume la responsabilità degli articoli a cura della Redazione e di quelli non firmati. 

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Torneremo con «IL GRILLO PARLANTE» Appuntamenti N.44 qualche giorno prima di Natale

FIEREZZA PERSONALE E RISPETTO VERSO TUTTI
«Lo scoiattolo è piccolo, ma non è schiavo dell'elefante»
(Etnia: Bornu - Nazione: Ciad)

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
Inviaci gli appuntamenti organizzati dalle associazioni del tuo paese! grilloparlante@mbservice.it

14/12/02 - Valeggio sul Mincio (VR) - Tra il serio e l'ironico, con la frizzante Rosa Pia Bonomi

Sabato 14 dicembre, alle ore 21.00, Rosa Pia Bonomi dal vivo. Tra il serio e l'ironico, tra il frizzante e il riflessivo. Saranno presenti Massimo Valieri per la recitazione, Massimo Rubulotta per le musiche.  La serata si terrà presso la sede dell'Associazione Forneletti - Impegno e Solidarietà, loc. Forneletti Valeggio S/M (Vr).

14/12/02 - San Zeno di Colognola ai Colli (VR) - La Pace e il sentimento del tempo

SABATO  14  dicembre dalle 16.30 presso la chiesa di S.Zeno di Colognola ai Colli, le donne di Pax Christi hanno organizzato una veglia di riflessione e l'animazione della celebrazione eucaristica (ore 18) sul tema "LA PACE E IL SENTIMENTO DEL TEMPO".

14/12/02 - Verona - Veglia in preparazione del Natale

La Comunità Capi del Gruppo Scout Verona 8 organizza, sabato 14 dicembre alle ore 21.00 presso la parrocchia di S. Maria di Azzano, una veglia in preparazione al Natale. L'invito è rivolto ad animatori parrocchiali, giovani (scout e non) e tutti coloro che vogliono riflettere con noi su questo grande Mistero che, a più di 2.000 anni di distanza, coinvolge e sconvolge le nostre vite. Potrà anche essere l'occasione  per conoscere uno stile di lavoro diverso dal solito: quello scout.

14/12/02 - Verona - Cre-Attività con «La Chimica»

Sabato 14 dicembre, GIORNATA in MOVIMENTO: ARRIVANO I SOVVERSIVI! Dalle ore 14.00, il Centro Sociale «La Chimica» di Verona organizza attività per liberare la cre-ATTIVITA' lungo le strade di Verona, con festa conclusiva e stand informativi in piazza Bra. Dalle 21.00 si torna presso il Centro Sociale «La Chimica» (Lungadige Attiraglio, 150 metri prima della diga del Chievo, direzione Parona) con serata S.H.A.R.P.: RABBIA (Oi Tn) - REIETTI (Oi Tn) - FECCIA ROSSA (Oi-punk Vr). Allo spazio CHINEMA: proiezione di filmati di movimento (Napoli, Genova...). Per informazioni: andreadanzi@virgilio.it

Dal 10 al 23/12/02 - Milano - Piazze solidali

Dal 10 al 23 dicembre si tiene a Milano “PIAZZE SOLIDALI (Un altro mondo e' in costruzione)”. In un tendone in pz.le Loreto a Milano, dalle 10 alle 21, dietro al monumento ai caduti partigiani, nel parcheggio di via Andrea Doria. Si potranno acquistare prodotti del commercio equo e solidale, di coop. agricole biologiche, di ecoartigiani, di artigianato dall'America latina, dall'Est Europa (Lituania), dal continente africano e dall'Oriente, moltissimi libri... e molto, molto altro ancora. Ci saranno banchetti di associazioni che promuoveranno la loro attività sociale. Ad illuminare e a riscaldare le buie e fredde giornate invernali ci verranno a trovare tantissimi artisti, autori ed esperti che presenteranno i loro libri al pubblico! E artisti di strada che, nei pressi della tenda si esibiranno! Fra gli altri: Franca Rame, Mario Capanna, Ugo Tramballi, Mitoka Samba, Unza!, Banda degli Ottoni, Jose Del Rojo, Ditta Gioco Fiaba, Piccola Scuola di Circo,  Giocolieri e claun di Alcatraz, Alfredo Somoza, il teatro per bambini Bussolì, il ballerino del ventre Maiz, la cantante blues Betty Gilmore con Nelly Rios, il comico Michele La Fortezza, il cantastorie Franco Trincale. Il Progetto Piazze Solidali: Un altro mondo è in costruzione è promosso da AceA onlus. Per informazioni 0267574326/21

15/12/02 - Verona - Concerto di Natale e raccolta fondi

L’Istituto Don Bosco di Verona, situato in via A. Provolo 16, a Verona, organizza domenica 15 dicembre 2002 un Concerto di Natale  per raccogliere fondi per gli oratori di due Missioni Salesiane in Brasile ed in Romania. In particolare vogliamo completare l’impianto elettrico e di amplificazione per l’oratorio di Bacau in Romania, e contribuire alla costruzione dell’Oratorio a Juazeiro do Norte in Brasile visto che ora esiste solo un “oratorio volante”. Il concerto, che avrà inizio alle ore 17.30, nella chiesa dell’Istituto stesso, sarà composto da diversi brani musicali e spazierà dalla musica sacra, fino alla classica ed al gospel. Si esibiranno alcuni musicisti di fama internazionale come la flautista Serena Domenichini  che attualmente collabora con l'Orchestra di Padova e del Veneto come primo flauto, dopo esperienze maturate presso la Giovane Orchestra Italiana di Firenze e nei più importanti teatri. Salirà sul palco anche Guido Elponti, organista noto a livello internazionale oltre che docente di pianoforte, organo e musica elettronica, attualmente direttore artistico del festival internazionale che si svolge a Soave. Parteciperà al concerto anche Alberto Grollo che dopo aver esplorato per anni i territori della musicoterapica, ora compone brani strumentali con caratteristiche tali da indurre uno stato di rilassamento, pubblicando numerosi cd dal 1995 ad oggi. E si esibirà anche Thomas Sinigaglia, fisarmonicista jazz, che vanta oltre a numerosi esibizioni nei teatri italiani anche la direzione musicale e gli arrangiamenti di alcuni spettacoli musicali. Parteciperanno al concerto inoltre anche il sestetto gospel Tea for Six diretto dal maestro Aronne Gasparato, nato per soddisfare la voglia di sperimentare, di creare e di intrecciare armonie con la voce, attraverso generi e stili vari, improvvisazioni e la ricerca di sonorità "particolari". E parteciperanno anche i Friend’s Village Gospel Choir di Legnago  con la formazione completa di oltre 40 elementi, reduci da numerose esibizioni internazionale di cui ricordiamo quella di Magonza in Germania e quella di New York ospitati da uno dei più grandi cori Gospel del mondo il Brooklyn Thabernacle Choir. Il biglietto d’ingresso  è in vendita presso la segreteria dell’Istituto a 6 Euro. Per informazioni telefonare a 045/8070777.

15/12/02 - Vicenza - Gli spazi sociali a Vicenza

DOMENICA 15 DICEMBRE alle ORE 16 non mancare alla TAVOLA ROTONDA CON PROFESSORI, STUDENTI, INTELLETUALI, ASSOCIAZIONI SUGLI SPAZI SOCIALI a Vicenza. L’incontro si terrà presso il LABORATORIO STUDENTESCO in via Btg. Monte Berico, di fianco al parcheggio in costruzione in via Verdi, a due passi da viale Roma e Campo Marzio, a Vicenza.

15/12/02 - Torri di Quartesolo (VI) - Spirit in Dance al Palladium

La Pastorale Giovanile del Vicariato di Camisano (VI) organizza l'appuntamento musicale "Spirit in dance" domenica 15 dicembre alle ore 17 presso il Palladium di Torri di Quartesolo (VI) (Via marconi 19, autostrada A4 uscita Vicenza Est, tel. 0444583577). Sarà presente Fra Michael Daniels. Verrà proposta musica dal vivo e con Dj Michele Toson. Nel corso della serata sarà attivo un servizio "Open-Bar" per bibite analcoliche e poi... pastasciutta per tutti! Ingresso 8 euro. Infoline: 329 9037081 - www.spiritindance.com  

15/12/02 - Abano Terme (PD) - Natale con nuovi orizzonti... equi e solidali

Si chiama "Natale con nuovi orizzonti" la manifestazione organizzata ad Abano Terme (PD) per domenica 15 dicembre. I nuovi orizzonti sono quelli della solidarietà: l'iniziativa è stata pensata infatti dalla cooperativa sociale Nuova Idea, dall'associazione Il Fa.ro, in collaborazione con le altre associazioni del territorio e vuole proporre un modo nuovo di vivere il Natale. A partire dalle 15, presso Villa Trevisan Savioli, si susseguiranno la costruzione dell'albero, i laboratori creativi per i bambini, l'esposizione e la vendita di articoli e artigianato del Commercio Equo e Solidale e delle cooperative sociali, uno spettacolo teatrale. Per informazioni: Centro Servizi per la disabilità Nuova Idea (tel. 049-812660). In occasione del nuovo anno, Pax Christi ha realizzato un calendario per accompagnarci giorno per giorno con riflessioni, pensieri, suggerimenti e spunti di spiritualità. All'interno anche gli appuntamenti per costruire un mondo di pace, le parole e i percorsi di don Tonino Bello. Per informazioni o per ricevere il calendario: segreteria@paxchristi.it; 080.3953507. Grazie alla collaborazione con Organic Sur le mense scolastiche di Gubbio hanno scelto le banane biologiche ed equosolidali garantite dal marchio Transfair. Il servizio comprenderà la scuole materne, elementari e medie della città. Il portale www.greenplanet.net informa che la catena britannica di supermercati Co-op si prepara ad importare tutto il cacao per i propri prodotti di cioccolato con la garanzia Fair Trade. Co-op ha raggiunto un accordo con una cooperativa di piccoli agricoltori del Ghana (Kuapa Kokoo) per le forniture di cacao a prezzi decisi con i produttori che coprano i costi e permettano ai lavoratori un livello di vita dignitoso. Info: TransFair Italia, Passaggio De Gasperi 3 35131 Padova, tel. 049-8750823, fax 049-8750910, info@transfair.it

16/12/02 - S.Michele Extra (VR) - La «Luce di Betlemme» a Villa Buri

Una proposta per i Gruppi aderenti alla Rete Lilliput da parte degli Scout di Verona. Lunedì 16 dicembre 2002 alle ore 20,45 siete invitati a Villa Buri (S. Michele Extra, Verona) per accendere la nostra lampada alla Luce di Betlemme e portare un concreto messaggio di pace e fraternità nei nostri gruppi e nei nostri ambienti di vita quotidiana. Per molti sarà l’occasione anche per prendere contatto con un sogno che sta diventando realtà: “Il Progetto Villa Buri”. Per informazioni: info@villaburi.it

16/12/02 - Legnago (VR) - «Storia dell'emigrazione - Arrivi», con Franzina, Brunello e Donzelli

«Riello», l'Università del tempo libero di Legnago (VR) e l'Amministrazione comunale promuovono l'incontro con Emilio Franzina (professore ordinario di Storia Contemporanea all'università di Verona). Piero Brunello (professore di Storia Sociale all'università di Venezia) presenterà l'ospite e il recentissimo libro "Storia dell'emigrazione - Arrivi", edito da Donzelli, di cui il prof. Franzina è coautore. Sarà presente all'incontro l'editore Carmine Donzelli, già consigliere di amministrazione Rai. Il palinsesto si terrà lunedì 16 dicembre alle ore 21 presso il Teatro salieri di Legnago (VR). La presenza deve essere assolutamente confermata telefonando al numero 0442 630111.

16/12/02 - Zevio (VR) - Concerto Gospel

Concerto di musica Gospel con  “ROBIN BROWN & TRIUMPHANT DELEGATION”, presso la Chiesa Parrocchiale di Zevio (Vr) - Lunedì 16 dicembre 2002 - ore 20,30.  Considerato il vasto consenso di pubblico che la musica Gospel sta ottenendo in Italia negli ultimi anni e l’atmosfera gioiosa e coinvolgente che tipicamente tale musica rievoca, L’Assessorato alle Manifestazioni del Comune di Zevio e la Pro Loco di Zevio, in collaborazione con l’Associazione Riflessi Sonori, propongono, per la prima volta a Zevio , nella serata di lunedì 16 dicembre p.v., un concerto di musica Gospel. Ospite della serata il gruppo Gospel americano “Robin Brown & Triumphant Delegation”. Si tratta di una originale e dinamica formazione composta da sei elementi e diretta da Robin Brown una delle voci gospel più interessanti apparse sulla scena italiana in questi ultimi anni. L’ingresso è libero.

16/12/02 - Vicenza - Senso di cittadinanza

Lunedì 16 dicembre - VICENZA ore 20.30 Associazione Il Mosaico ONLUS CNCA WORKSHOP: Cittadini Cittadini c/o Villa Lattes Via Thaon de Revel 44 - sede Circoscrizione 6. Come è evoluto il senso di cittadinanza in questi vent'anni? Quale il rapporto fra i cittadini e le istituzioni? Istituzioni garanti di diritti per i cittadini o succubi delle congiunture economiche? Il significato della cittadinanza per le persone ai margini? Interverranno Lorenzo Bernardi Prorettore Università degli Studi di Padova, Lucio Babolin Vicepresidente CNCA - Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza, Francesco Buso Difensore Civico del Comune di Vicenza, Giorgio Zebele Presidente Associazione Il Mosaico onlus. Entrata libera, Per informazioni: Associazione Il Mosaico ONLUS via Aviano 7/9 36030 Caldogno VI tel/fax 0444/986933 348/8260515; Per arrivare: uscita autostrada A4 Vicenza Ovest, diritti per viale degli Scaligeri e ancora diritti per viale del Sole. Al secondo semaforo a destra per via Granatieri di Sardegna, quindi girare alla prima a destra per via Cavalieri di Vittorio Veneto: la prima a sinistra è via Thaon de Revel.

16/12/02 - Pordenone - Moni Ovadia e il Theatrum Instrumentorum

Lunedì 16 dicembre, alle ore 20,45 presso l'Auditorium  Concordia di Pordenone, ci sarà il concerto del Theatrum Instrumentorum & Moni Ovadia. Verranno eseguiti Canti per la Pace, Canti arabi e sefarditi, cantigas de Santa Maria. Il concerto rientra all'interno del palinsesto «Pace, Cooperazione, Intercultura». Il musicista serbo-croato Aleksandar Sasha Karlic, direttore del Theatrum Instrumentorum, il celebre attore e cantante Moni Ovadia, il cantante palestinese Faisal Taher, si incontrano per dar vita ad un programma che è un inno alla pace ed alla tolleranza. Sullo stesso palco artisti differenti, culture e nazionalità si uniscono per cantare le musiche delle tre religioni monoteiste: cristiana, ebraica, mussulmana. Informazioni: www.culturacdspn.it

17/12/02 - Verona - Capire la prostiuzione. Incontro con don Oreste Benzi

Il Circolo Verona Sud-Ovest delle ACLI organizza l’incontro sul tema: «I NUOVI SCHIAVI. PROSTITUZIONE E QUARTIERI». Martedì 17 dicembre 2002, alle ore 20,45 presso il Teatro Parrocchiale «San Giovanni Evangelista» Via del Quadrato 2, Santa Lucia ( Quartiere Indipendenza) – Verona. PER AFFRONTARE E CAPIRE IL FENOMENO DELLA PROSTITUZIONE sei invitato all’incontro pubblico con Don Oreste Benzi, fondatore dell’Associazione Papa Giovanni XXIII – dal 1991 presente sulle strade tra le donne straniere schiavizzate e i viados, per liberare le “nuove schiave” e denunciare il silenzio delle istituzioni. Don Benzi verrà intervistato dall’avvocato Guariente Guarienti. Presenta l’incontro Francesco Roncone, presidente Circolo ACLI Verona Sud – Ovest.

17/12/02 - San Martino B.A. (VR) - Incontro con Marco Travaglio

Martedì 17 dicembre 2002, ore 20.45  presso il Teatro Peroni di San Martino Buon Albergo (VR), con entrata libera, si terrà l'incontro con il giornalista-scrittore MARCO TRAVAGLIO e la relativa presentazione del libro "Mani Pulite". Interverranno, anche, Guido Papalia e Paolo Maruzzo.

17/12/02 - San Bonifacio (VR) - Università popolare

Prosegue la programmazione del tradizionale palinsesto “Università Popolare” che promuove incontri culturali settimanali rivolti a tutti. La lezione odierna avrà luogo presso la Sala Civica “Barbarani” (Via Marconi – San Bonifacio) nel giorno di martedì 17 dicembre alle ore 15,30, con la professoressa Carla Colosi parlerà di «Arei da operette».

17/12/02 - Schio (VI) - L'Afghanistan vissuto e raccontato dalla giornalista Giuliana Sgrena

SCHIO Martedì 17 dicembre alle ore 20.30 presso il Palazzo Toaldi-Capra ,Via Pasubio, a Schio (VI) si terrà un incontro con la giornalista scrittrice, corrispondente dall'Afghanistan del quotidiano "Il Manifesto" GIULIANA SGRENA che presenta il suo ultimo libro: "ALLA SCUOLA DEI TALEBAN". L’ospite sarà introdotta da LIDIA MENAPACE (Convenzione nazionale Donne contro la guerra). Promuovono l’iniziativa:  ASSOCIAZIONE PER LA PACE-DONNE IN NERO. Aderiscono: Zattera blu, CISL, CGIL, Coord. Nord Sud Thiene Schio, Salam ragazzi dell'ulivo Vicenza, Altovicentino Socialforum, Iris Centro Donna, Cineforum Altovicentino. INFORMAZIONI ED ADESIONI: Odilla tel.fax 0445512634.

17/12/02 - Quinto vicentino (VI) - Riunione Gruppo Emergency di Vicenza

Martedì 17 Dicembre - QUINTO VICENTINO (VI) ore 20.45, Riunione Gruppo Emergency di Vicenza. Il gruppo è aperto a tutti coloro ne condividono i principi e gli obbiettivi e che si sentono pronti a dare il proprio contributo a questa causa. Per informazioni su come trovare la nostra sede, consultate il sito il cui indirizzo trovate qui sotto. Per Informazioni sul Gruppo Emergency Vicenza visita il sito http://digilander.libero.it/emergencyVI/ 

17/12/02 - Trento - La democrazia perduta

La democrazia perduta Dalle antiche carte di regola  ai bilanci partecipati di Porto Alegre. L’incontro si terrà presso la Sala dell’Aurora di Palazzo Trentini in Via Manci a Trento, martedì 17 dicembre 2002 ad ore 17. Costruire Comunità - che nel corso dell’anno ha affrontato e denunciato i deficit di partecipazione e democrazia a livello regionale e provinciale - affronta ora lo scottante tema della democrazia perduta in tanti comuni del Trentino, ridotti ad essere semplici casse di risonanza di decisioni assunte da pochi, là dove un tempo era una diffusa partecipazione di popolo a decidere i destini delle comunità. Le antiche storie di partecipazione e responsabilità saranno  ricordate dal prof. Fabio Giacomoni dell’Università di Trento, le nuove prospettive di partecipazione nella costruzione delle decisioni comunali da Giacomo Bonazza. Interventi di consiglieri e operatori culturali nei comuni: Marina Bonometti (Dro) Dante Dossi (Brentonico) Osvaldo Dongilli (Tenno) Mara Maffei (Pinzolo) Stefano Turrini (Cavalese) Vigilio Valentini (Lases) Renata Tavernar (Capriana) porteranno testimonianze della  democrazia perduta in tanti momenti decisionali della vita locale. Coordina: Vincenzo Passerini, consigliere provinciale.

Dal 18/12/02 al 06/01/03 - Verona - I Nuovi Veronesi ... in Mostra

La mostra «I Nuovi Veronesi» è il risultato di una ricerca fotografica e biografica su un campione di immigrati residenti a Verona. Qui hanno gettato le prime radici per "rinascere" lontani dalle condizioni che impedivano loro di crescere o, in taluni casi, di sopravvivere. Molti sognano ancora di tornare nella propria terra. Quello di Caroline Groszer, l’autrice di questi ritratti, è uno sguardo limpido e privo di sentimentalismo nel quale si rispecchiano complesse storie private, progetti personali, aspettative e desideri di persone, che non possono essere omologate nella categoria generica dello "straniero". La mostra, promossa dal Comune di Verona e dal Centro Studi Immigrazione (CESTIM), sarà inaugurata il 18-12-02 alle 18.00 e rimarrà in allestimento a Verona, Palazzo della Gran Guardia (p.zza Brà) fino al 06-01-03 (Ore 10.00-19.00).  Il  25 dicembre e il 1° gennaio ore 15.30-19.30.(http://www.cestim.it/mostra-groszer/mostra.htm) (Per informazioni: CESTIM Centro Studi Immigrazione  - via S.Michele alla Porta 3 - 37121 Verona - Tel. 0039-045-8011032 - fax 0039-045-8035075 -info@cestim.org -  http://www.cestim.it )
 
1712/02 - Verona - Don Luigi Ciotti e l'itinerario di formazione e preghiera
 
Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele di Torino, inaugurerà oggi l'itinerario di formazione e preghiera per volontari della carità interessati ad una visione francescana del servizio, una serie di incontri di preghiera a tema francescano, alternata da incontri di testimonianza organizzati nell'ambito del servizio mensa e docce del povero dall'Ordine francescano secolare in collaborazione con l'associazione La Fraternità e i frati minori di San Bernardino. Alle ore 18, infatti, don Ciotti terrà una conversazione nella Chiesa di San Bernardino; alle 21 un incontro sull'etica dell'Incarnazione.
 
18/12/02 - Colognola ai Colli (VR) - Storia ed arte della Val d'Illasi
 
«Storia ed arte della Val d'Illasi» è il tema dell'incontro che si tiene oggi alle ore 16 presso la sede Auser di Colognola ai Colli (VR). Relatore: Giorgio Pirana.
 
18/12/02 - Vicenza - Bilancio partecipativo a Vicenza

È nato a Vicenza un gruppo (ancora senza nome) per l'applicazione del bilancio partecipativo e di altri strumenti di democrazia diretta. E' un gruppo aperto a tutti i cittadini, gruppi, associazioni e partiti. L'obiettivo è quello di permettere agli abitanti di Vicenza di poter decidere nelle scelte della propria città in maniera continuativa e non delegando i loro diritti una volta ogni 5 anni con le elezioni dei consiglieri comunali. Il gruppo si riunirà mercoledì 18 dicembre alle ore 20,30 alla Casa della Pace in contrà Porta Nova 2, a Vicenza.

18/12/02 - Bologna - Per la vita della città. L'impegno di Giuspeppe Dosetti

La Provincia di Bologna organizza, mercoledì 18 dicembre presso la Sala del Consiglio Provinciale di Bologna (via Zamboni, 13) un convegno suk tema: «Per la vita della città. L'impegno di Giuspeppe Dosetti». Inizio dei lavori alle ore 14,30 con interventi di Vittorio Prodi, Achille Ardigò, Marco Dogliani, Giancarla Codrignani, Umberto Allegretti ed altri.

18/12/02 - Tricase (Le) - Marcia della Pace, ricordando don Tonino Bello

Mercoledì 18 dicembre, a dieci anni dalla marcia della pace a Sarajevo di don Tonino Bello e dei suoi Costruttori di pace, Tricase (Lecce) ospiterà la Marcia nazionale della Pace organizzata da Pax Christi, di cui don Tonino fu presidente fino al giorno della sua morte. 

19/12/02 - Cavazzale (VI) - Ricordo di padre David Maria Turoldo, con Bepi De Marzi

In occasione della ricorrenza del decimo anniversario della morte di padre Turoldo, l’amministrazione comunale di Montecello Conte Otto promuove una serata di incontro con la presenza del maestro Bepi De Marzi per il prossimo giovedì 19 dicembre, alle ore 20.45, presso l’aula magna delle scuole medie di Cavazzale. Bepi De Marzi racconterà padre David Maria Turoldo, la vita, le poesie, i salmi. Introdurrà la serata il sindaco Michele Pasqualetto. La serata si pone in continuità con il tradizionale appuntamento di fine anno che l’amministrazione comunale propone ormai regolarmente in occasione delle festività natalizie. Già lo scorso anno ha avuto luogo la cerimonia di gemellaggio fra il Comune e la cittadina bielorussa di Luninetz; l’anno prima è stato presentato il volume “La Cavazzale dei Roi. Nel corso di quegli incontri così come in quello di giovedì prossimo l’amministrazione comunale ha proposto e proporrà un reciproco scambio di auguri con la cittadinanza.

19/12/02 - Brescia - Sviluppo sostenibile

«Un confronto per lo sviluppo» è il tema del settimo seminario organizzato dal CeTAmb che si terrà giovedì 19 dicembre 2002, ore 9.00-12.30, presso la Facoltà di Ingegneria-Università degli Studi di Brescia (aula Magna). Si parlerà di problematiche, esperienze e prosepttive per uno sviluppo sostenibile, con un occhio di riguardo ai Paesi in via di Sviluppo. Per informazioni e iscrizioni: fax. 030 3715503  e-mail: cetamb@ing.unibs.it

20/12/02 - Verona - Sintomo e sogni

L'Associazione culturale «SoleLuna» di Verona (Via S. Cosimo, 6  37121  Verona - tel. e fax 0458010845 e-mail: soleluna@shiatsu.it ) organizza un incontro sul tema: «Sintomo e Sogni» con Franca Bedin c/o Sala Comunale – Via Macello, 17. L'inizio è fissato per le ore 20,30. Ingresso libero.

20/12/02 - Verona - La Falìa a Santo Stefano

Il coro «La Falìa» di Velo Veronese canterà le canzoni di Bepi De Marzi e del suo direttore, Alessandro Anderloni, presso la chiesa parrocchiale di Santo Stefano (Ponte Pietra - Verona) venerdì 20 dicembre 2002 alle ore 21.00.

20/12/02 - Verona - No man's land

Venerdi 20 dicembre, dalle ore 14.00, presso il Centro Sociale «La Chimica» di Verona (Lungadige Attiraglio, 150 metri prima della diga del Chievo, direzione Parona)  spazio CHINEMA: proiezione del film «NO MAN'S LAND». Per informazioni: andreadanzi@virgilio.it

20/12/02 - San Martino B.A. (VR) - Immagini e suoni della terra: Senegal / 1

IMMAGINI E SUONI DELLA TERRA è il titolo della  terza rassegna di Cinema e musica – 2002 promosso dall’Amministrazione comunale di San Martino B.A. (VR). L’obiettivo è quello di  incontrare, dal punto di vista cinematografico e musicale, le culture vicine e lontane della nostra terra. In primo piano sarà, oggi, il Senegal. Infatti, venerdì 20 dicembre 2002, presso il Teatro E. Peroni - Ore 21.00 – si terrà la proiezione di: «LE FRANC» (Il franco) di Djibril Diop Mambéty (Senegal 1993) 45' , con Dieye Ma Dieye e Aminta Fall, e «LA PETITE VENDEUSE DE SOLEIL» (La piccola venditrice di sole) di Djibril Diop Mambéty (Senegal 1999) 30', con Lissa Baléra e Taorou M'Baye. Versioni originali con sottotitoli in italiano . ENTRATA LIBERA.

20/12/2002 - San Giovanni Lupatoto (VR) -  Seminario sull'immigrazione 

Venerdì 20 dicembre a S.Giovanni Lupatoto (Vr) si parlerà di immigrazione nel corso della mattinata durante il seminario Fim/Cisl sull'immigrazione. All'appuntamento sarà presente Carlo Melegari (CESTIM) e Raffaello Zordan (NIGRIZIA).

20/12/2002 - San Bonifacio (VR) -  La storia di Natale 

L’Associazione Anziani di San Bonifacio vi invita all’incontro che si terrà venerdì 20 dicembre alle ore 15,30 presso la sede (Casa della Giovane) sul tema: “La storia di Natale”. Interverrà Paola Bressan.

20/12/2002 - Schio (VI) -  Incontro con Fulvio Grimaldi 

Altrovicentino Social Forum organizza a Schio, oe 20,30, un incontro con Fulvio Grimaldi e... il suo ultimo video: «Chi vivrà.... Iraq». Maggiori informazioni sul sito: www.altravicenza.it

20/12/2002 - Schio (VI) -  Con i lavoratori Fiat 

SOSTENIAMO LA LOTTA DEI LAVORATORI FIAT. La Fiat di Agnelli ha deciso di sbarazzarsi di migliaia di operai nei vari stabilimenti italiani. Gli operai non hanno accettato passivamente il piano: al contrario stanno esprimendo lotte importanti. Lotte che hanno unificato i vari movimenti presenti nella società. E’ FONDAMENTALE ESSERE UNITI AL FIANCO DI QUESTI LAVORATORI: la crisi è più generale oltre a colpire loro colpisce anche i lavoratori dell’indotto. Nella nostra provincia  comincia a tirare  aria di crisi e di licenziamenti:  Poletto,  Marzotto-Lanerossi. ASSEMBLEA PUBBLICA, VENERDI’ 20 DICEMBRE ORE 20,30 presso il CIRCOLO OPERAIO DI POLEO A SCHIO (Vicenza) (per arrivare: stazione corriere, strada ospedale, dritti fino alla chiesa). Saranno presenti operai e CARLO PARIANI RSU dell’ ALFA ROMEO di Arese. Interverranno  delegati rsu delle fabbriche della zona ed esponenti dei movimenti sociali  del territorio. Per informazioni: CONFEDERAZIONE UNITARIA DI  BASE Vicenza, via natale del grande 24; telefax. 0444514937.

Fino al 20/12/2002 - Sàrmede (TV) -  Mostra Internazionale d'illustrazione per l'infanzia 

Per dare il benvenuto alla stagione autunnale, il "Cerchio Magico" di Soave invita amiche ed amici a visitare la mostra «Le Immagini della Fantasia 2002 - Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia»  a Sàrmede (Treviso) Palazzo Municipale dal 26 ottobre al 20 dicembre 2002. Orario: feriali 9-13 , 14-16, 20-21.30, prefestivi e festivi 10-12.30, 14.30-21.30. Ogni sabato dalle ore 14.30 alle ore 16.30, laboratori per bambini e spettacoli di strada. Fiera del teatro: 24 novembre e 1 dicembre. Ogni domenica pomeriggio laboratori dei dolci  a cura di "Intavolando" (escluso il 24 novembre e il 1 dicembre). Per informazioni: Tel. 0438.959582.

20 e 21/12/2002 - Padova -  International Christian Music Festival 

Torna l'International Christian Music Festival, manifestazione giunta alla sua seconda edizione e organizzata dall'Associazione Spirit in Dance. L'appuntamento di quest'anno sarà diviso in due serate: il 20 e 21 dicembre alle ore 21 presso la Chiesa di S. Bellino a Padova. Il cast (non definitivo) è il seguente: 20 dicembre: Roberto Bignoli, don Gaetano Borgo, comunità "Nuovi Orizzonti", Morena Garbin,  "Gospel 'n' Dance" e Fra' Michael Daniels, trio "Le magiche stagioni". 21 dicembre: Junior Robinson (GB), Ruth Lynch (GB), Emmanuel Waldron (GB), "Anno Domini",  "Notenere", Saba De Rossi. Alla domenica mattina (22 dicembre) presso chiesa di S. Bellino ci sarà una messa in stile gospel. Domenica 22.12, ore 14.30 presso patronato di S. Bellino
Seminari didattici sul gospel tenuti dagli artisti stranieri (con traduttori) ospiti del festival, in collaborazione con GMWI (Gospel Music Workshop of Italy). Emmanuel Waldron: "Piano gospel e jazz" Strutture e info base su piano gospel tradizionale e contemporaneo. Struttura accordi. Come accompagnare una corale e/o un solista. Junior Robinson e Ruth Lynch: "Let's sing the gospel" Introduzione all'uso delle corde vocali; tecnica vocale e pratica. Armonizzazione, colore ed espressione. Scoprire le radici del gospel, cantarlo, viverlo con gioia, emozionandosi in coro! Per i seminari è richiesta preventiva iscrizione al numero 329/9037080 (Antonio). Costo seminario: 15 Euro. Per ulteriori informazioni: 329/9037081 http://www.spiritindance.com/index.htm e-mail: info@spiritindance.com 

21/12/02 - Verona - Palestinesi ed israeliani: due popoli, una terra, un interminabile conflitto

"Fagiani nel Mondo" Circolo di LegaAmbiente, organizza una serata sul tema: PALESTINESI E ISRAELIANI: DUE POPOLI, UNA TERRA, UN INTERMINABILE CONFLITTO, il 21 dicembre 2002 presso Corte Molon, Lungadige Attiraglio, a Verona. Sarà un incontro per cercare di osservare più da vicino la realtà di un paese vittima di una guerra infinita. Questo, nel dettaglio, in programma: ore 19.00, incontro con Giannina Dal Bosco dell'associazione Donne in Nero di Verona  e con Bassima, rappresentante dell'ALQUDS, istituto di cultura Italo-Palestinese;  ore 20.30 cena dal sapor mediorientale; ore 22.00 scambio regalini rigorosamente impacchettati, ma riciclati. Contributo per la cena 15 euro. Il ricavato sarà devoluto in favore dell’associazione la "GAZZELLA" che si occupa di adozioni a distanza di bambini palestinesi feriti. Per informazioni e prenotazioni contattare Donatella, Tel 045-918145.

21/12/02 - Verona - Murales proletario

Sabato 21 dicembre, dalle oore 15.00 andiamo a finire il restauro del murales "proletario" di villa Pulle' al Chievo: siete tutti invitati a partecipare, a dipingere e a fare festa con noi. Dalle 22.00, presso il Centro Sociale «La Chimica» di Verona (Lungadige Attiraglio, 150 metri prima della diga del Chievo, direzione Parona)  musica con «THE MIRRORS» (rock-blues VR) + WHIZZ KIDS (elettronica). Per informazioni: andreadanzi@virgilio.it 

21/12/02 - San Martino B.A. (VR) - Immagini e suoni della terra: Senegal / 2

IMMAGINI E SUONI DELLA TERRA è il titolo della  terza rassegna di Cinema e musica – 2002 promosso dall’Amministrazione comunale di San Martino B.A. (VR). L’obiettivo è quello di  incontrare, dal punto di vista cinematografico e musicale, le culture vicine e lontane della nostra terra. In primo piano sarà, oggi, il Senegal. Infatti, sabato 21 novembre 2002, presso il Teatro E. Peroni - Ore 21.00 – si terrà il Concerto degli «AFRICAN CHIOSSAN» con Moris Sene: diembe' e ballerino; Kodou Ndiaye: voce e ballerina del gruppo;  Mansour Diouf: diembe e il sabar; Cheick Moussa: diembe e il balafon; Modou Fall: doun doun; Daniele D'Errico: diembe e le congas. Biglietto 5 Euro.

21/12/02 - Sommacampagna (VR) - Notte di note

Sabato 21 dicembre alle ore 20.30 presso la Chiesa di Caselle di Sommacampagna, «Notte di Note»  (Concerto di Natale e XXV° Schola Cantorum SS Redentore) organizzato da: Assessorato Cultura - Scuola di Musica "A. Salieri" - Corale S. Pietro in Vinculis Custoza - Corale Sant’Andrea Sommacampagna - Schola Cantorum SS Redentore Caselle - Assoc. Vol. Centro Lettura Caselle

21 e 22/12/02 - Verona - Orsetti per la Pace / 2

Arci Nuova Associazione di Verona  e Libreria Bra presentano: «ORSETTI PER LA PACE». Sabato 21 e domenica 22 dicembre 2002. La mostra avrà luogo  presso la Libreria Bra—P.zza Bra 24 - 37121 Verona Tel. 045 592850. Orari di apertura della mostra: dalle 10.00 alle 12.30 - dalle 16.00 alle 19.30. Una straordinaria esposizione di opere artistiche e manuali per bambine e bambini realizzate da Jlona Lamprecht. L’artista berlinese Jlona Lamprecht risiede ed opera sul Lago di Garda da 4 anni. Le sue creazioni, alcune di stile nostalgico, altre moderno, sono legate alla tradizione tedesca e tutte realizzate a mano con stoffe di diverso valore. Una quota parte di ogni acquisto sarà devoluta alla campagna nazionale Attivarci in favore dei bambini “in guerra” di tutto il mondo. Regalando un orsetto ai vostri figli darete l’opportunità ad altri bambini meno fortunati, che vivono in luoghi di guerra, di ricevere un aiuto per continuare a vivere. Per maggiori informazioni sulla Campagna Nazionale «AttivArci» visitate il sito: www.arci.verona.it oppure chiamate: 045 8033589.

21/12/02 - Bassano del Grappa (VI) - Concerto per Emergency

Sabato 21 dicembre a BASSANO DEL GRAPPA (VI) alle ore 20.45, il Bassano Social Forum Contro la guerra invita all'ascolto dell' Impossibile banda d'ottoni, concerto per EMERGENCY. Presso Teatro Remondini.

22/12/02 - Camposilvano (VR) - Marcia per la Lessinia

«NON CAVATECI LA LESSINIA» è lo slogan che contraddistingue la «Marcia per la Lessinia», appuntamento per dire BASTA! alle cave. Ce ne sono già 155 aperte in Lessinia. Crollano le contrade, cresce il cemento. É in pericolo l'acqua: la risorsa più preziosa. Per questo un numerosissimo gruppo di associazioni ha deciso di promuovere una Marcia, che si terrà Domenica 22 dicembre a Camposilvano (VR). Questo il Programma: ore 10,30 - Ritrovo nel piazzale del Museo Geopaleontologico di Camposilvano; ore 11,00 - Partenza della Marcia. Percorso a piedi della durata di 90 minuti; ore 12,30 - conclusione davanti al Museo con Fausto De Stefani, Bepi De Marzi e i Crodaioli, il Coro "La Falia" di Velo Veronese, e con Massimo Bubola. Informazioni e adesioni: marciaperlalessinia@yahoo.it . Aderiscono: WWF Lessinia, WWF Verona, Lessinia Viva, Lessinia Ambiente, Coordinamento Lessinia Europa, Coratorium Cimbricum Veronese, Accademia della Lessinia, Valpolicella 2000, ANA Verona, CNGEI, Rete Lilliput Verona, Movimento Nonviolento, Altri Mondi World Group, Altri Mondi Verona, Pax Christi, Donne Città Futura, Newsletter «il GRILLO parlante», Associazione Culturale Lucignolo, Circolo ARCI Malacarne, Mountain Wilderness, Legambiente, Italia Nostra, Lipu, Consorzio delle sezioni CAI di Boscochiesanuova, San Bonifacio, San Pietro Incariano, Tregnago, Verona, Giovane Montagna di Verona, Gruppo Alpinistico Cesare Battisti, Commissione interregionale del CAI per la tutela dell'ambiente montano Veneto-Friuli V.Giulia, CAI Alto Adige, GASV, GEM Caprino, Comitato Gruppi Alpinistici Veronesi, CAI Desenzano, Associazione Naturalisti Veronesi, Associazione «Il Cerchio Magico», SAI Ala, Circolo Culturale «Pietro Ciami».

22/12/02 - Schio (VI) - Lotte e reati associativi

L'Altovicentino Social Forum organizza, domenica 22 dicembre, ore 16,30, presso il Circolo operaio di Magré di Schio (VI), un incontro dibattito sul tema: Lotte e reati associativi. Interverranno: Emanuele Battiain (avvocato); Marco Rigamo (Radio Sherwood); Angelo Zaccaria (rappresentante Cobas dell'assemblea reti antagoniste di Milano). Alle ore 20,30 seguirà una CENA DI SOLIDARIETA’ PER SPESE LEGALI DEGLI INQUISITI a cui occorre prenotarsi. Informazioni: gruppoisolon@libero.it

24/12/02 - Covolo di Camposilvano - Velo Veronese (VR) - Vigilia di Natale con La Falìa

Il Coro «La Falìa» canterà alla Santa Messa della vigilia di Natale nella suggestiva grotta del Covolo di Camposilvano. La celebrazione inizierà alle ore 22.15 con una fiaccolata dal piazzale antistante lungo il sentiero che porta alla grotta dove alle ore 23.00 verrà celebrata la messa. L'appuntamento avrà luogo anche se dovesse nevicare (in maniera modesta).

24/12/02 - Sommacampagna (VR) - Festa sotto l'albero 

Martedì 24 dicembre alle ore 16.00 presso il Circolo Alpini di Sommacampagna, Panettone e Brulè sotto l'albero, organizzato da: Associazione Alpini Sommacampagna. Lo stesso giorno, alle ore 21.00, a Custoza, «Rintocchi d’attesa» organizzato da: Associazione Campanari Custoza. Infine, sempre martedì 24 a mezzanotte, in Piazza 24 Maggio a Custoza, «Buon Natale! (Cioccolata e Brulè). Organizzato da: Pro Loco Custoza - Gruppo Alpini e dalle 23 alle 24 di fronte Cinema Virus, a Sommacampagna «Aspettando Natale» (Cioccolata Brulè Pandoro), organizzato da: AVIS Sommacamapagna.

Dal 25/12/02 al 06/01/03 - Sommacampagna (VR) - Presepi in Mostra

Dal 25 dicembre fino al 6 gennaio, presso il Teatro parrocchiale di Caselle di Sommacampagna, Mostra "L'espressività dei presepi in miniatura", Rassegna Presepi in famiglia organizzata da: Gruppo Amici del Presepio - Circolo "La Fonte" di Caselle.


BUONADICHIARAZIONE - IL NOSTRO DIRITTO 
di Gino Strada
(Emergency)
 
Due mesi fa avevamo chiesto ai cittadini di dare un segno di pace per il 10 dicembre, nell'anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Avevamo chiesto di portare stracci bianchi, candele e bandiere di pace nelle piazze delle nostre città, dei nostri comuni, per dire che non vogliamo guerre nel futuro dei nostri figli. Per tenere l'Italia fuori dalla guerra. E la guerra fuori dall'Italia. Oggi, in Italia, sta succedendo qualche cosa di nuovo. L'iniziativa «Fuori l'Italia dalla guerra», lanciata da Emergency, Libera, Rete Lilliput e Tavola della Pace, è stata rigorosamente, scientificamente ignorata dai grandi mezzi di comunicazione televisivi e della carta stampata. A volte, quando frettolosamente ne è stata data notizia, se ne è travisato il significato presentandola come una «manifestazione di protesta». Eppure la censura, in questo caso, non ha funzionato. Né hanno funzionato le stupidaggini dei vari «opinionisti» guerrafondai, pagati per trasformare l'informazione in spot pubblicitario della guerra. E' successo che le persone, i cittadini, hanno ripreso a parlarsi, a interrogarsi sulla guerra e sulla pace, a comunicare gli uni agli altri il disagio, l'angoscia – o più semplicemente la perplessità - per un mondo che anziché progredire si ritrova, un'altra volta, sull'orlo di un conflitto che sarà devastante per tutti.Un mondo sul quale si proietta come un'ombra lo spettro di un conflitto - l'attacco all'Iraq - che potrebbe allargarsi, e nel quale potrebbero essere usati anche ordigni nucleari. Così, nonostante la censura, o forse proprio a causa della censura, è scattato il passaparola: oggi in centinaia di città si svolgeranno iniziative contro la guerra. Milioni di cittadini saranno coinvolti, in questa gigantesca dimostrazione nonviolenta, esprimeranno la loro voglia pace. Regioni, Province, Comuni, centinaia di scuole, centinaia di associazioni di volontariato cattoliche e laiche, sindacali, centinaia di migliaia di famiglie diranno oggi con noi no alla guerra.Negli ultimi decenni, decine di conflitti hanno angustiato il pianeta producendo milioni di vittime e un enorme carico di disperazione e di povertà. Nel terzo millennio ancora non riusciamo a mettere al bando la guerra come mezzo di risoluzione dei nostri problemi. Perché? Perché non siamo capaci di trovare strategie alternative? Il mondo in cui viviamo non è un quel «villaggio globale» che molti si ostinano a farci credere. Di villaggi, infatti, ce ne sono almeno due: il primo, di medie dimensioni - conta solo un miliardo e duecentomila persone - consuma l'83% delle risorse del pianeta. Di fronte a questo dato statistico si passa oltre frettolosamente, si prosegue nella lettura. Invece occorrerebbe rileggere la frase fino ad impararla a memoria, e a capirne il senso, perché lì dentro c'è tutta la cattiva coscienza - e soprattutto il crimine – del mondo sviluppato, civilizzato, democratico, libero. Noi di Emergency, da cittadini di quel villaggio, crediamo sia un dovere morale riconoscere che ai quattro aggettivi di cui sopra dovremmo mettere le virgolette, per toglierle solo quando avremo risarcito e restituito il maltolto. Perché noi consumiamo l'83% delle risorse di tutti, e siamo solo il 20 percento della popolazione mondiale. E allora la nostra libertà e i nostri lussi, il potere e il danaro che ostentiamo ogni momento, tutto quello che abbiamo, insomma, è nostro, in buona parte, perché lo abbiamo sottratto ad altri. Certo non siamo andati noi personalmente a rubare di notte, ma è un fatto che nei Paesi dai quali importiamo frutti esotici per i nostri party gli esseri umani muoiono a milioni. Loro, abitanti del secondo villaggio – di dimensioni enormi, in cui vivono quattro miliardi e settecento milioni di persone - sono nella situazione di doversi spartire quel 17% delle risorse rimasto disponibile. Lì, in quel villaggio, gli esseri umani nel terzo millennio muoiono di fame e di malattie, di povertà e di guerre.Riusciamo ancora, noi democratici, donne e uomini liberi, a capire che cosa voglia dire morire di fame? Riusciamo a immaginare i mesi, i giorni, le ore che precedono la morte di un uomo, quando la sua vita si spegne semplicemente perché non ha nulla da mangiare? In quello sterminato villaggio si muore di povertà, perché chi deve tirare avanti con un dollaro al giorno spesso mangia poco e male, e vive in immondezzai, dove abitano anche malaria e tubercolosi, e alla fine, per una ragione o per l'altra o per tutte insieme, muore. E si muore per le guerre. Conflitti tribali, sentenziano in molti, con il disprezzo tipico degli ignoranti, «si ammazzano da sempre, sono dei selvaggi». Non ci meraviglia che ci sia tanta violenza dove la vita è misera, squallida e umiliante per tutti. Stupisce, piuttosto, che i grandi media liberi e indipendenti non facciano sapere ai cittadini che l'85% delle armi che massacrano donne e bambini in quei conflitti provengono dai rispettabilissimi paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che le vendono ai dittatori e ai macellai di turno. La maggior parte dei conflitti oggi in corso, e di quelli cui abbiamo assistito negli ultimi quarant'anni, sono stati incoraggiati, finanziati, armati, e in qualche caso pianificati dall'uno o dall'altro di quei paesi che insieme dovrebbero garantire «la sicurezza del pianeta». Perché lo hanno fatto, e lo stanno facendo: libertà e democrazia, giustizia e diritti umani? Non prendiamoci in giro, sappiamo tutti benissimo che lo fanno per interessi economici, cioè perché in quei paesi c'è chi sulle guerre guadagna enormi quantità di danaro. Loro, le grandi lobby che decidono le scelte politiche, sono una piccolissima parte del nostro villaggio, una specie di quartiere residenziale molto esclusivo: famiglie potenti, padroni del petrolio e delle armi, della finanza e dell'informazione, tanto per incominciare. Hanno preso il potere in moltissimi paesi, a volte, dove sono riusciti, perfino in modo «democratico», imbottendo i cittadini di false informazioni per carpirne il consenso e il voto. «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti» afferma l'articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948. E' stata sottoscritta anche dall'Italia. E' davvero così, per gli esseri umani che nascono nel 2003 sul pianeta Terra? C'è giustizia nel mondo in cui viviamo, c'è solidarietà tra gli esseri umani? Agiscono, come dovrebbero in base all'articolo 1 della Dichiarazione universale, «gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza?» Il 10 dicembre del 1948, poco dopo la fine di una guerra devastante, è stata scritta la Dichiarazione universale dei diritti umani. Nel preambolo, l'assemblea generale dell'Onu considera il riconoscimento dei diritti umani, uguali e inalienabili per tutti gli uomini, come «il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo». La Dichiarazione universale è stato il tentativo di definire le regole del nostro stare insieme, i diritti di ciascuno di noi, i valori da promuovere perché l'orrendo massacro non avesse a ripetersi, mai più. Per cancellare l'incubo dell'olocausto e di Hiroshima. A 54 anni da quella Dichiarazione, non uno dei paesi firmatari può affermare di averla rispettata. Siamo convinti che le vittime civili siano la prima e forse l'unica verità della guerra, e che l'alternarsi di governi e dittatori ne siano soltanto, questi sì, effetti collaterali. A cinquantaquattro anni da quella solenne Dichiarazione firmata e poi calpestata, siamo arrivati a un punto critico. Dobbiamo ricostruire i rapporti tra gli uomini sulla giustizia e sulla solidarietà. Altrimenti saremo condannati alla autodistruzione, non ci saranno vincitori né vinti, l'«esperimento umano» sarà fallito. Praticare la Dichiarazione universale dei diritti umani è l'unico antidoto per vincere il cancro della guerra che sta divorando il pianeta. E' il primo dei compiti da scrivere nella nostra agenda, riuscirci è davvero nelle nostre mani. Per questo stasera si riempiranno le piazze italiane. Basta guerre, basta morti, basta vittime.


BUONAINTERVISTA QUELLE SPORCHE, "GRAZIOSE" COSE QUOTIDIANE CHE SI FANNO IN EUROPA
di Maria & Elisa De Falco Marotta
per «il GRILLO parlante»
 
Intervista a Stephen Frears, alla 59.ma Mostra del Cinema di Venezia

Nei paesi europei si sta sviluppando un commercio illecito di esseri umani, che approfitta dell'immigrazione illegale. Nell'industria tessile, come negli altri settori, compreso l’alberghiero, per non parlare del mercato del sesso, specie dei minorenni, predominano pratiche che ricordano il mercato degli schiavi. Secondo la World Health Organization e la Crime Prevention and Criminal Justice Branch delle Nazioni Unite, vive, poi,  un prospero, sporco traffico illecito di organi. Non è il Medioevo, né il tempo della tratta dei neri, ma la compravendita degli esseri umani, è la nuova schiavitù del Terzo Millennio. Ogni anno circa 700 mila persone(ma le stime sono approssimative)sono oggetto di traffico nel mondo. In Europa il fenomeno riguarda le donne, ma sempre di più i bambini, di cui non c’è alcuna traccia negli schedari della polizia. I governi dell’Unione europea hanno tenuto nel settembre 2002 una conferenza, assieme a molte Ong, per  dichiarare guerra ai mercanti di uomini. Si doveva arrivare ad una dichiarazione congiunta, quella appunto, di Bruxelles, rimandata  sine die, per l’impossibilità di trovare uno straccio di accordo comune sull’esigenza di perfezionare la legislazione europea per distinguere tra gli immigranti clandestini quelli che vengono per delinquere e le vittime di commercio umano. La Dichiarazione di Bruxelles è importante, perché dovrebbe essere la base per i futuri adeguamenti delle misure nazionali e, in prospettiva, per la creazione di uno strumento legislativo europeo che permetta di affrontare in modo nuovo ed efficace il dramma della nuova schiavitù. Parecchi governi stanno affrontando la grande sfida dell'immigrazione dai paesi poveri, però la sensazione è che la volontà politica sia ancora la grande assente per risolvere la spinosa questione. Intanto le Ong e la cultura non si danno pace. Magari presentano il problema in modo schoccante come ha fatto il regista inglese Stephen Frears con Dirty Pretty Things (59.ma Mostra di Venezia). Il film che è un pugno nello stomaco e non lascia indifferenti neanche quelli che hanno il cuore più duro dell’acciaio, tratta il  difficile tema dell'inserimento degli immigrati clandestini nell'odierna società inglese che, in quanto agli immigrati, è stata sempre molto ospitale, per la questione delle sue numerose colonie. Tutta la storia ruota sulla figura di un immigrato clandestino nigeriano Okwe, bravissimo, misurato, umanissimo Chjwetel Ejiofor che riesce a vivere nella capitale britannica esercitando un doppio lavoro: tassista e portiere di notte in un vecchio albergo di West London. In questo lussuoso albergo alcune camere sono destinate a delle prostitute per un trattamento speciale riservato a certi clienti. Senza fissa dimora e in attesa del permesso di soggiorno, l’onesto nigeriano e' costretto a vivere in uno squallido appartamento di periferia con Senay, una giovane cameriera turca che lavora nel suo stesso albergo anche se la legge non lo permetterebbe. Una notte Okwe, per riparare un guasto nel bagno di una camera, scopre la sconcertante presenza di un cuore umano. Preoccupato, ne parla con il resto dello staff e con gli amici e inizia ad indagare. Ben presto scopre che l'albergo dove presta servizio è al centro di un ampio e sudicio scambio clandestino di organi, gestito dal proprietario dell'albergo, un fosco personaggio senza scrupoli, che scambia organi trapiantati da immigrati con passaporti e permessi di soggiorno riservati agli stessi. Okwe, medico e uomo generoso, si convince di dover agire per fermare tale illegalità criminale, in cui  viene coinvolta anche la bella Senay. Un modo davvero originale, quello che propone Frears, di affrontare le angosce e le difficoltà legate all'inserimento degli immigrati clandestini nelle opulente società occidentali. Il nucleo più vigoroso toccato dal regista inglese è una dolorosa ferita purtroppo ancora lontana dall'essere rimarginata: il giro clandestino di organi legato alla disperazione di tanta gente, è gestito da uomini senza scrupoli. La situazione descritta è aberrante: tantissimi immigrati irregolari, che non potendo rivolgersi alle autorità per avere un aiuto, sono sfruttati, costretti non solo a fare turni di lavoro massacranti, ma anche a mettere la propria vita a repentaglio, nelle mani della criminalità. Naturalmente queste ”sporche piccole cose” sono mirate alla conquista di un permesso di soggiorno o un passaporto che in una società democratica dovrebbero essere diritti acquisiti. La legge e lo stato sono screditati: ci si adopera con solerzia solo nel reprimere e perseguitare, piuttosto che nel comprendere e dunque nel riformare. Londra allora si trasforma da sogno in un'enorme trappola dove migliaia di lavoratori immigrati vivono di stenti, senza alcun tipo di tutela e costretti a gesti impensabili. Questo è il triste quadro in cui è ambientata la storia del giovane nigeriano Okwe che decide di ribellarsi a questa situazione. Il suo personaggio, che in un mondo di corruzione e lassismo decide di rimanere moralmente integro e di non prestarsi allo sporco gioco in cui viene suo malgrado trascinato, è uno dei migliori della filmografia di Stephen Frears. Il regista de Le relazioni pericolose costruisce la figura di Okwe legandola strettamente a quella di Senay (interpretata dalla bravissima Audrey Tautou, ex Amelie Poulaine) e alle problematiche connesse alla loro situazione di immigrati. Il merito di Frears è quello di non aver fatto di questo personaggio un eroe, errore in cui facilmente si sarebbe potuti cadere, se il film non fosse stato costruito in maniera così magistrale. Il nigeriano è dopo tutto un uomo che conserva i suoi difetti, le sue piccole manie, i suoi limiti, ma che riesce alla fine ad avere la forza di salvare Senay e di scendere (ma  solo per finta: il finale è da gridare: Arrivano i nostri!) a patti con il diavolo. Il film accenna anche a temi come l'amicizia, la complicità tra poveri, l'incontro tra diverse culture, in modo soft, delicato, coerente, come solo i buoni cineasti sanno fare.

DOMANDA: il suo film è toccante, ma propositivo. Il problema etnico è sempre così lacerante? Stephen Frears : «C'è un quartiere periferico di Londra che è abitato da Immigrati giunti da ogni angolo della Terra, ciascuno con i propri usi e costumi e. soprattutto, con la propria lingua. Circa 80 sono gli idiomi parlati nel quartiere, che si chiama Tower Hamlets, ma che è stato ribattezzato come  Tower of Babel, "Torre di Babele". I tantissimi  bambini di Tower Hamlets hanno imparato presto a giocare insieme, ma riescono a comunicare con una certa difficoltà, anche perché da una ricerca effettuata risulta che pochi, pur abitando nella capitale dell'Inghilterra, non hanno mal sentito parlare in inglese. E questo, credo, si sta verificando anche in altre parti dell’Europa».

DOMANDA: il suo film, seppure in sottofondo, fa intuire le laceranti tensioni etniche che troppo spesso sono celate dai media. Stephen Frears: «A fine maggio del 2001, il sobborgo di Oldham è stato teatro dei più gravi scontri razziali degli ultimi venti anni in Gran Bretagna: oltre cinquecento i dimostranti asiatici scesi in piazza, un centinaio di estremisti di destra del British National Party (Bnp) coinvolti nella guerriglia urbana e venti poliziotti finiti all’ospedale in una sola notte. In questo grande centro della cintura metropolitana di Manchester le minoranze etniche costituiscono l’11 per cento della popolazione e il loro numero pare destinato a raddoppiare entro il 2011. Allo stato attuale sono censiti 16mila pakistani, novemila bengalesi e 1.600 indiani. Dopo Oldham, nell’arco di qualche settimana sono esplose Burnley, Stoke e Bradford. Sempre la stessa dinamica, giovani asiatici senza più un filo di pazienza ed estrema destra bene in guardia, spesso impegnata a soffiare sul fuoco. Si trattava di una bomba a tempo, in attesa soltanto di un’occasione per far male a qualcuno. Il risultato è stato che, alle elezioni del 7 giugno, il Bnp ha toccato il suo massimo storico con l’11 per cento dei voti. Ora il paese è preso tra la preoccupazione sincera per il futuro delle aree depresse del nord e una gran voglia di dimenticare. A fine 2001 è stato finalmente reso pubblico il rapporto Cantle, frutto del lavoro di una commissione incaricata di fare chiarezza sugli eventi della scorsa primavera e di individuare una cura per una piaga che rischia di compromettere la fragile convivenza interetnica. Al di là della retorica su Londra come città globale europea e sulle trecento lingue parlate nelle scuole della capitale, questo non è un paese pacificato, sebbene abbia fatto molta strada rispetto ad altre esperienze europee. Considerata la portata e la natura particolare dell’immigrazione in Gran Bretagna è facile avere un’idea di quale sgomento possa suscitare nei cittadini il guardarsi attorno e, in alcuni casi, scoprire di vivere in una società segregata. Il Regno Unito conta 4 milioni di immigrati non bianchi, più dell’intera popolazione della Repubblica Irlandese. Di questi, poco meno della metà vive nella capitale e il resto in comunità disperse nel  paese, con una maggiore concentrazione nelle ex aree ad alta densità industriale del nord inglese.

DOMANDA: tutto ciò mette un senso di angoscia, perché si pensava all’Inghilterra come una specie di Eldorado per gli immigrati. Stephen Frears: «Nel  1948 approdava nel  porto di Tilbury la prima nave carica di immigrati dalle Indie Occidentali  e il Times del 1951 per dare un’idea di quale importanza strategica avesse la manodopera proveniente dal Commonwealth scriveva: "Il risultato dell’immigrazione può essere misurato direttamente in termini di più cibo per i lavoratori, più carbone per le industrie vitali, più tessuti per l’esportazione e più mattoni per le case." Il 1956 vide 30mila lavoratori dall’ex impero arrivare legalmente in Gran Bretagna, poi un’ondata di ricongiungimenti famigliari e continui flussi migratori hanno portato ai numeri di oggi.

DOMANDA: da ciò che dice e da quanto mostra nel suo film, non c’è troppa comunicazione tra le varie comunità etniche che si sono formate nel tempo sia a Londra che in altre parti del paese. Stephen Frears: «La gente comune pensa che è inconcepibile  per le autorità sistemare le orde di immigrati accanto ai residenti britannici: bianchi vicino a pakistani, indiani ed altri gruppi. Era inconcepibile anche per chi veniva da fuori, e non è difficile da comprendere. Infatti, basta guardarsi intorno per vedere in un lampo cosa può essere stato per queste famiglie asiatiche trovarsi a vivere in pieno Nord Europa, di quanto fosse importante e addirittura vitale per loro, rifondare in fabbrica o nel vicinato isole di familiarità. Poi i decenni sono passati e il tasso d’interrazialità nelle scuole di alcune zone è oggi dello zero per cento. Ciò significa che se un bambino bianco vive per caso nella parte ‘sbagliata’ della città, avrà soltanto compagni asiatici e viceversa. Per esempio, a Glodwick, nello spazio di poche centinaia di metri, si contano tredici moschee: praticamente una in ogni strada. I passanti salutano gentili. Non pare esserci aria di tensione finché non si incontrano i primi gruppi di adolescenti. Recentemente la polizia ha ufficialmente negato che zone come questa fossero "no go", assolutamente chiuse per i bianchi. Forse lo saranno, ufficialmente, ma i ragazzi del posto hanno ogni  intenzione di far capire allo ‘straniero’ che andarsene potrebbe essere davvero l’idea migliore. Sono arrabbiati, parlano di "discriminazione da codice postale", perché affermano di non poter trovare lavoro quando confidano il loro quartiere di provenienza. Non hanno niente di asiatico negli abiti che indossano, come gran parte dei loro genitori, né i modi, né alcun accento. Sono nati e cresciuti nello Yorkshire e hanno gli identici atteggiamenti, e perfino le manie, degli adolescenti europei. Sono anche irrimediabilmente aggressivi come molti dei loro coetanei e l’abuso razziale nei loro confronti deve aver prodotto qualcosa di simile a una doppia ferita: non si sentono solo discriminati, ma anche impossibilitati ad avere un’identità che non sia quella di provenienza delle loro famiglie. Non possono contare sulla comunità per rassicurarsi e non hanno l’atteggiamento accondiscendente dei più anziani che, avendo vissuto le pene dell’arrivo, hanno la sincera percezione di non essere del tutto a casa loro».

DOMANDA: e a livello politico, che si fa? Stephen Frears: «Il rapporto dell’ex sindaco di Nottingham, Ted Cantle, ha costretto il paese a guardarsi allo specchio: l’auto- segregazione delle comunità è stata riconosciuta come la principale causa degli ultimi episodi di violenza e come una realtà sulla quale intervenire senza esitazioni. Nel rapporto si parla di una polarizzazione nei rapporti tra bianchi e non bianchi e, letteralmente, di "comunità che conducono vite parallele". La via per sciogliere questo nodo è indicata sorprendentemente in un nuovo e condiviso concetto di identità nazionale che possa e debba riguardare tutti. Si propone addirittura una specie di dichiarazione di fedeltà "primaria" al Regno Unito (pensata sul modello del giuramento di cittadinanza canadese) da sottoporre ai cittadini britannici acquisiti. La conoscenza della lingua inglese dovrà inoltre essere esaminata più attentamente durante il processo di naturalizzazione. Per quanto riguarda le soluzioni a breve termine, sarà suggerita una soglia minima di interrazialità del 25 per cento nelle scuole sia statali che private e una più equa distribuzione dei fondi pubblici per il risanamento delle aree a rischio che, secondo l’estrema destra, tende a beneficiare prevalentemente le minoranze. L’intento è quello di far crescere un senso di identità nazionale interetnica che rispecchi la composizione sociale del Regno Unito. L’idea è quella di creare una società multirazziale e consapevole, con identità diverse ma valori condivisi, che veda culture diverse convergere verso l’obiettivo comune della convivenza pacifica. E` un’idea basata sul riconoscimento dell’altro, che non prevede punti ciechi o segmenti della società che restino fuori. I ragazzi asiatici rappresentano un buco nero per il rapporto Cantle. Conoscono l’inglese come loro lingua madre, ma non si riconoscono pienamente nella cultura britannica. Sarà difficile per loro accettare il nuovo senso di identità nazionale. I loro genitori lavoravano quasi tutti nell’industria tessile e ciò contribuiva a dare forza alle loro aspettative e sicurezza nella vita quotidiana. Ma oggi il lavoro tessile è praticamente scomparso nello Yorkshire e il futuro dei giovani è tutto da inventare. Ben pochi credono che qualcuno pensi sul serio a migliorare la loro condizione. Ed è difficile non dar loro ragione».

DOMANDA: il suo film, però, pur facendo capire le violente tensioni etniche tra le varie comunità, affronta un tema spaventoso: il commercio degli organi, su cui vi sono ancora molti tabù. E’ stato bravissimo. Stephen Frears: «Purtroppo, più di quanto si pensi, vi sono delle persone usate anche per lo schifoso mercato degli organi per i trapianti. È una realtà brutta, sporca e cattiva quella su cui l’Europa sta aprendo gli occhi . Una realtà con la quale, con colpevole ritardo, si comincia a fare i conti. Il mio film è lo spaccato di una realtà in espansione. Non la condivido affatto, ma capisco chi, disperato, vende un rene per avere soldi e documenti. Se tanti immigrati non fossero obbligati alla clandestinità, non cadrebbero vittime della criminalità. Mi auguro che la storia che racconto, spinga tutti ad una maggiore comprensione verso loro che non sono tutti delinquenti e la legge ad un più efficace controllo  per contrastare il traffico di esseri umani  che è, nel mondo, il più grande business banditesco, dopo quello di droga e di armi».

IL MERCATO DEGLI SCHIAVI : 12.500.000.000 di dollari l’anno. Per la Oim (Organizzazione internazionale delle migrazioni) è questo il giro d’affari del traffico di esseri umani; 4.000.000 le persone "schiavizzate" nel mondo annualmente; 500.000 i "nuovi schiavi" che ogni anno giungono in Europa occidentale; 500.000 nella sola Europa occidentale le donne coinvolte nel traffico finalizzato allo sfruttamento della prostituzione; (dai giornali italiani, settembre 2002).

SCHEDA BIOGRAFICA DI STEPHEN FREARS

La carriera cinematografica di Frears e’ un continuo oscillare tra i richiami luccicanti del cinema statunitense ed il ritorno a quella madrepatria che quasi vent’anni fa ne decreto’ l’enorme fama: fece scalpore in questo senso, nel 1999, l’adattamento di un romanzo assolutamente impregnato di umore british, come Alta fedeltà, ambientato dal regista  a Chicago. Con il suo ultimo film, Dirty Pretty Things, presentato alla 59.ma Mostra di Venezia, le ambientazioni ricordano molto da vicino quelle dei primi, arrabbiati, lungometraggi di successo, quali My beautiful laundrette (1985) o Sammy e Rosie vanno a letto (1987). In Dirty Pretty Things  rappresenta in modo convincente il sottobosco dell’immigrazione clandestina in una Londra livida e squallida.  Nato a Leicester, in Inghilterra, il 20 giugno 1941 e laureato in legge a Cambridge, ha iniziato a collaborare con il Royal Court Theatre di Londra, dove ha conosciuto i registi Karel Reisz e Lindsay Anderson. Assistente di Reisz nel film Morgan matto da legare (1966), con David Warner e Vanessa Redgrave, Stephen Frears è stato aiuto regista di Lindsay Anderson in Se… (1968), con Malcolm McDowell, e ha collaborato a L’errore di vivere(1968), diretto ed interpretato da Albert Finney. Nel 1972, Frears dirige il suo primo film, Gumshoe. Poi, realizza diversi film per la televisione, affinando le proprie capacità e sviluppando una tecnica basata su un metodico e duro lavoro svolto con attori e sceneggiatori. Nel 1984, dirige l’originalissimo road movie Il colpo, con Terence Stamp e John Hurt, e l’anno dopo ottiene il suo primo successo con My Beautiful Laundrette (1985), girato in 16mm per la televisione britannica e poi distribuito nelle sale cinematografiche. My Beautiful Laundrette segna anche l’inizio della collaborazione di Frears con lo scrittore anglo-pakistano Hanif Kureishi, continuata con Sammy e Rosie vanno a letto (1987). Dopo Prick Up – L’importanza di essere Joe (1987), adattamento cinematografico della biografia di Joe Orton scritta da John Lahr, a Stephen Frears si aprono le porte di Hollywood con il film Le relazioni pericolose (1988), tratto dalla versione teatrale di Christopher Hampton del capolavoro di Pierre Choderlos de Laclos. Nel 1990, Martin Scorsese produce Rischiose abitudini, con John Cusack, Anjelica Huston e Annette Bening, seguito da un altro film americano, Eroe per caso (1992), con Dustin Hoffman, Geena Davis e Andy Garcia. Poi Frears dirige due film a basso costo, tratti dai romanzi di Roddy Doyle e ambientati a Barrytown, un sobborgo di Dublino: The Snapper (1993) e Due sulla strada – The Van(1996). Dopo Mary Reilly (1996), con Julia Roberts e John Malkovich, The Hi-Lo Country (1998) e Alta fedeltà (2000), con John Cusack, il regista inglese ha realizzato Liam (2000), interpretato da Ian Hart e Anthony Borrows, un eccezionale piccolo attore di cui sentiremo ancora parlare.

Filmografia: Dirty Pretty Things (2002) Alta fedeltà (2000) Liam (2000) A prova di errore - TV (2000) The Hi-Lo Country (1998) Mary Reilly (1996) Due sulla strada (1996) The Snapper (1993) Eroe per caso (1992) Rischiose abitudini (1990) Le relazioni pericolose (1988) Prick up - L'importanza di essere Joe (1987) Sammy e Rosie vanno a letto (1987) My Beautiful Laundrette (1985) Vendetta (2) (1984) Sequestro pericoloso (1972) .


BUONNONACQUISTO - AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA: "I DIAMANTI DELLE IMPRESE STATALI GRONDANO SANGUE INNOCENTE"

 
"Ogni giorno viene versato del sangue innocente nelle miniere di diamanti gestite dal governo della Repubblica democratica del Congo, e il tutto nella totale indifferenza della comunità internazionale". È un quadro drammatico quello che emerge dal rapporto pubblicato alla fine di ottobre da Amnesty International e che ricostruisce quanto accade nelle miniere di Mbuji-Mayi, capoluogo del Kasai orientale nella Repubblica democratica del Congo. "Decine di minatori sospettati di operare senza autorizzazione, tra cui molti bambini, vengono uccisi ogni anno e moltissimi vengono feriti dal personale incaricato di garantire la sicurezza nelle strutture. Le guardie, che agiscono nella più totale impunità, si macchiano di violenze gratuite - continua Amnesty - e i civili disarmati vengono uccisi a sangue freddo. Tra loro vi sono numerosi bambini e finora nessuno dei responsabili di questi omicidi è mai finito davanti ad una Corte di giustizia per rendere conto del suo comportamento. Inoltre nessuno sembra essere intenzionato a fare qualcosa per porre fine a questa pratica". Il documento attacca duramente l'esecutivo di Kinshasa accusandolo di collusione con il regime di "anarchia" che regna nel settore diamantifero del Paese. Stando a quanto riportato da Amnesty, infatti, la maggior parte di queste morti 'silenziose' avviene nelle aree che sono state date in concessione alla Miba, la principale compagnia diamantifera del Paese di proprietà dello Stato congolese. Il personale della Miba addetto alla sicurezza, sottolinea ancora Amnesty, non ha ricevuto nessun addestramento formale nelle gestione dell'ordine pubblico. Ma nello stesso drammatico quadro rivestono un ruolo importante anche i soldati del vicino Zimbabwe, alleato storico del governo di Kinshasa. Le truppe agli ordini del presidente zimbabwano Robert Gabriel Mugabe, nelle ultime settimane hanno cominciato a ritirarsi dal Kasai orientale, come previsto dagli accordi internazionali siglati recentemente nel tentativo di porre termine alla guerra nelle Rdc. Stando a quanto riferito da Amnesty, però, i soldati di Harare hanno per lunghi periodi affiancato le 'guardie' della Miba nel controllo delle miniere, utilizzando gli stessi metodi e godendo della stessa impunità dei primi. Ma oltre alle decine di morti ammazzati, da anni si consuma anche il dramma dei tanti minatori illegali incarcerati. Stando agli ultimi studi effettuati nel mese di Aprile, l'età media di questi 'prigionieri', trattenuti nelle carceri che la società statale Miba possiede all'interno delle stesse miniere, si aggira intorno ai 15 anni. Uno scenario che le autorità congolesi continuano a smentire e di cui negano la stessa esistenza. Gli operatori dell'informazione e i difensori dei diritti umani locali, che hanno provato a rompere il muro di omertà che circonda quanto accade nelle miniere gestite dallo Stato, sono stati arrestati o costretti a subire pesanti intimidazioni. Ma secondo l'organizzazione per la difesa dei diritti umani più famosa al mondo, è altrettanto colpevole il silenzio della comunità internazionale che lascia che il binomio diamanti-violazioni dei diritti umani, prosegua indisturbato. A dimostrazione di questo disinteresse il fatto che Kinshasa abbia potuto sottoscrivere lo scorso aprile il cosiddetto 'processo Kimberley', senza che nessuno sollevasse la benché minima obiezione. Si tratta del sistema di certificazione internazionale dei diamanti congolesi chiamato ‘Kimberley’, dal nome del centro diamantifero sudafricano. Una tecnica che prevede la trasmissione per via elettronica di un messaggio cifrato che informa l'Alto consiglio mondiale del diamante, in Belgio, della spedizione a un posto determinato di un carico di diamanti. La comunicazione, segretissima, contiene indicazioni precise riguardo alla destinazione, alla quantità spedita, al valore in dollari e ad altri dettagli. Il Paese destinatario conferma la ricezione del messaggio sempre per via elettronica e in codice. In questo modo, può essere garantita la legittima provenienza delle pietre che dal Congo partono alla volta dell’Europa e del resto del mondo. Un procedimento studiato per evitare lo sfruttamento illegale da parte di gruppi ribelli e di governi stranieri dei diamanti congolesi, ma che, almeno nelle intenzioni, avrebbe anche il fine di porre un freno alle numerose violenze che spesso accompagnano l'estrazione dei diamanti nel Paese africano. "Sembra alquanto ipocrita che il governo dell'ex Zaire ostenti, con la sottoscrizione del 'processo Kimberley', il proprio impegno a rispettare i diritti umani, quando gravissimi abusi vengono compiuti quotidianamente nel commercio di diamanti gestito dalle compagnie statali", sottolinea Amnesty. "Questi omicidi devono cessare. Il governo di Kinshasa deve al più presto istituire una commissione di inchiesta indipendente e fare luce sugli abusi che vengono perpetrati ai danni di civili innocenti nell'area diamantifera di Mbuji Mayi e in tutto il settore legato all'industria delle pietre preziose", conclude l'organizzazione (fonte: MISNA 23/10/02)
 

BUONRITROVO - SIT IN & PORTO ALEGRE

Per il popolo palestinese - Tutti i mercoledì dalle ore 18.00 in Piazza Bra - Verona le DONNE IN NERO di VERONA organizzano un Presidio in solidarietà con il popolo Palestinese

No alla guerra, a tutte le guerre - Tutti i venerdi dalle ore 18.00 alle 19.00 in Via Roma - Verona davanti a Palazzo Carli, Presidio contro la Guerra per dire NO ALLA GUERRA, NO A TUTTE LE GUERRE
 
Porto Alegre 23-28/01/2003 - La terza edizione  del Forum Sociale Mondiale avrà luogo a Porto Alegre ­ (Brasile) dal 23 al 28 gennaio 2003. La Tavola della Pace, in quanto membro del Comitato Internazionale per il Forum Sociale Mondiale, è impegnata nel processo di organizzazione del Forum. Per dare seguito al grande successo del Forum Sociale Europeo, che ha avuto luogo a Firenze dal 6 al 10 novembre 2002, vorremmo invitare il maggior numero di organizzazioni, associazioni, gruppi informali a partecipare a questo importantissimo appuntamento della società civile globale. Per facilitare l¹organizzazione - visto soprattutto il numero limitato dei posti disponibili sui voli - gli interessati dovrebbero cercare di comunicarci da subito via e-mail (segreteria@perlapace.it) o via fax (075 5739337) il proprio  interesse a partecipare al Forum.
 

BUONCALENDARIOATUTTI - 2003 
Pax Christi
Cara/o  amica/o, in occasione del nuovo anno, Pax Christi ha realizzato un calendario per accompagnarci giorno per giorno con riflessioni, pensieri, suggerimenti e spunti di spiritualità... Un calendario che segua il nostro impegno per la costruzione della pace, in modo semplice e immediato. Sarà una maniera festosa, peraltro, per ricordare gli appuntamenti importanti che segnano e danno spessore alla storia del popolo della pace. Abbiamo scelto di farci accompagnare da don Tonino Bello e dai percorsi di spiritualità che ci ha suggerito e che saranno ripresi mese per mese. E' il nostro modo di fare memoria di don Tonino, a noi tutti molto caro, nel 10° anniversario della sua scomparsa. La distribuzione del calendario costituisce un importante sostegno a Pax Christi e alle sue attività,  azioni e campagne che nel corso dell' anno ci vedono fortemente impegnati e che richiedono, oltre che un impegno costante e partecipato di tutti, anche un supporto economico che ci consenta di proseguire il lavoro e di dare gambe a tanti altri nostri progetti nel cassetto...
Vi chiediamo, quindi, di aiutarci nella diffusione del calendario, nelle vostre città, nei vostri gruppi, presso gli amici, per rilanciare il nostro comune sogno e la nostra speranza di pace. Abbiamo valutato che se vogliamo essere certi di un ritorno economico sulle spese e sperare di sostenere qualche progetto il costo minimo del calendario dovrà essere di 5 euro. Attendiamo di sapere quanti calendari puoi acquistare (minimo 10, perché il costo di spedizione di un numero inferiore di calendari e i tempi di consegna postale creerebbero qualche problema e non sarebbero vantaggiosi). Per informazioni: paxchristi@tiscali.it
 

BUONAINTENZIONE - APPELLI

 
Con i contadini del Nicaragua
Campagna a sostegno dei contadini nicaraguensi contaminati da Nemagòn. Firma l'appello che trovi sul sito www.edizioni-achab.it  (clicca sul tasto campagna)
 
PROPOSTA DI LEGGE PER LA DEDUCIBILITA' DELLE DONAZIONI ALLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT
Se ritieni giusto che tu possa dedurre dal tuo reddito le donazioni che devolvi per sostenere le cause in cui credi, insieme a noi e insieme a più di 3.000 associazioni non profit, RIVOLGI UN APPELLO AL PARLAMENTO perché approvi questa proposta di legge che riconoscendo la deducibilità fiscale delle donazioni ti faccia versare meno imposte. L'obiettivo e' raccogliere più firme possibili. 100mila, 200mila! Ma far questo abbiamo davvero bisogno del tuo contributo, e sappiamo come sempre di poter contare su di te! DIVENTA PROTAGONISTA! Aderisci online alla pagina http://web.vita.it/ap/dedux.htm  e scarica il kit di mobilitazione, coinvolgi le associazioni che conosci.
 

BUONAPAROLA SEPOLCRI IMBIANCATI

di Vincenzo Andraous
vincenzo.andraous@cdg.it - Tel. 0382 3814417
per «il GRILLO parlante»
 
Vincenzo Andraous è nato a Catania il 28-10-1954,  una figlia Yelenia che definisce la sua rivincita più grande, detenuto nel carcere di Pavia, ristretto da ventinove anni e condannato all’ergastolo “FINE PENA MAI”. Da otto anni usufruisce di permessi premio e lavoro esterno in art.21, da due anni e mezzo è in regime di  semilibertà svolgendo attività di tutor-educatore presso la Comunità “Casa del Giovane “di Pavia. Per dieci anni è stato uno degli animatori del Collettivo Verde del carcere di Voghera, impegnato in attività sociali e culturali con le televisioni pubbliche e private, con Enti, Scuole, Parrocchie, Università, Associazioni e Movimenti culturali di tutta la penisola,  Circa venti le collaborazioni a tesi di laurea in psicologia e sociologia; E’ titolare di alcune rubriche mensili su riviste e giornali, laici e cattolici; altresì su alcuni periodici on line di informazione e letteratura laica, e su periodici cattolici di  vescovadi italiani; ha conseguito circa 80 premi letterari; ha pubblicato sette libri di poesia, di saggistica sul carcere e la devianza, nonché la propria autobiografia; “Non mi inganno” edito da Ibiskos di Empoli; “Per una Principessa in jeans”   edito da Ibiskos di Empoli; “Samarcanda” edito da Cultura 2000 di Siracusa; “Avrei voluto sedurre la luna“ edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Carcere è società” edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Autobiografia di un assassino-dal buio alla rinascita” edito da Liberal di Firenze; “Oltre il carcere” edito dal Centro Stampa della “Casa del Giovane” di Pavia
 
Ci risiamo, un altro detenuto si è tolto la vita, un altro numero da immettere nel pallottoliere, un altro rompiscatole in meno. Per la cadenza impressionante che assumono questi accadimenti, verrebbe da dire che il problema del sovraffollamento sta per essere risolto per vie del tutto naturali, per autoesclusione. Ciò che però rende dura la digestione anche ai più disinteressati, sta nel fatto che l’ennesimo scomparso non era un delinquente incallito, neppure un uomo abituato alla gabbia, né era una persona che si sentiva illusoriamente eroe vincente in una prigione, bensì era un poveraccio extracomunitario con pochi giorni da scontare.  E allora? Dirà qualcuno. Beh, si potrebbe obiettare, che non occorrono navi in mare né uomini in divisa alle frontiere, si potrebbero risparmiare dei bei denari, conducendo il bagaglio umano in galera, una volta ripescato sulle strade, tanto non è gran spesa un po’ di corda e di sapone. Sarcasmo, cinismo? O ricorso spregiudicato all’estremismo reale? Non so più quale delle due opzioni mi appartenga, ma forse sarebbe bene che qualcuno si chiedesse come rendere le parole meno vuote e i fatti più consistenti. Certo è che del carcere tutti sappiamo tutto, ma a pochi importa qualcosa davvero. Questo vale anche per chi in carcere muore, per chi in galera sopravvive e per chi ci lavora, perché ognuno parla, agisce, dimentica, per ideologia, per appartenenza, di conseguenza ognuno mira al proprio interesse personale, al rafforzamento della propria casta, al male minore da scegliere. E così i morituri non fanno notizia né suscitano pietà: quella è finita da un pezzo nelle carceri italiane. Esaurita la pietà, come la sensibilità, perché la prigione così deve essere: un luogo di morte, in cui ipocritamente è richiesta speranza e riabilitazione. Il carcere e la pena, il carcere e la persona umana, il carcere e gli operatori mai sufficienti, il carcere e la sicurezza, il carcere…..e l’uscita con i piedi in avanti. Un tempo ( fortunatamente superato ) si “evadeva” in questo modo tra rivolte e omicidi, oggi per somma di sofferenza e di abbandono, e seppure la differenza sia abnorme, non saprei quale delle due eredità sia un fardello accettabile. In questa inumanità che allontana e divide, appare pressante una domanda. Si tratta di stabilire una certezza, non solo quella della pena, troppo spesso usata come nascondimento di ben altre assenze politiche, occorre piuttosto delineare un’altra certezza, quella della vita, della dignità, della speranza. E lo si può fare partendo da un interrogativo, che può apparire anacronistico: a chi il compito di educare? Educare perché e a che cosa e quando? Queste domande, che possono riguardare ambiti diversi e ruoli distanti tra loro, sono interrogativi esistenziali, e dalla risposta che daremo, responsabile o disimpegnata, dipende in generale la qualità della vita sociale, nello specifico invece il sentire e l’agire di chi il carcere lo gestisce e ancor di più lo vive, subendolo passivamente. Quando una persona muore tragicamente e, peggio, in solitudine, non ci sono soluzioni esaustive o convincenti per far sì che quanto accaduto non si ripeta, ma almeno si può tentare di chiamare con il suo nome quella assenza che ha causato il danno: in questo caso l’attenzione. Si parla spesso di rieducazione, di trattamento, di pena che recupera, di mezzi e strumenti che mancano, forse occorre fare un passo indietro, e pensare, dentro e fuori, nella posizione che ognuno occupa, che siamo educatori e educandi, sempre e comunque, e  educare alla vita può diventare un imperativo anche in galera: se sapremo riconoscere il valore della dignità umana. Educare a rieducare non è uno slogan, né una critica, bensì è intendimento e capacità operativa, affinché il costruire e ricostruire insieme non rimangano forme dialettiche rinsecchite, che servono solo a giustificare il proprio compito, ma ritrovino un sistema di valori, di diritti e doveri condivisi, come processo veritativo per una conquista di coscienza. Il carcere c’è in tutto il suo fisico-psicologico e non se ne può fare a meno: ma di morti ammazzati per sofferenza, solitudine e abbandono, credo proprio di sì. Forse il metodo da adottare e portare avanti per riuscire ad accettare le prove della vita, anche le più dure, sta nel tentare di delineare progetti futuri, che vedano il detenuto impegnato in prima persona. Infatti è al detenuto ( giustamente ) che si chiede di fare autocritica, di accettare l’accompagnamento in un tragitto di vita privo di libertà, a causa delle proprie azioni sbagliate. Di fronte all’impiccato di turno, potrebbe essere salutare ribadire l’importanza dell’autorità in quanto autorevole, perché chiamata a svolgere una funzione delicata, non limitata al contenere, una funzione ineliminabile nelle tante storie anonime e lacerate, quella di educare alla vita, senza falsi moralismi, ma attraverso una relazione, un rapporto con la società, perché è solo nell’incontro con l’altro che esiste possibilità di uscire dal proprio sé. L’altro siamo noi, nessuno escluso.
 

BUONAEDUCAZIONE PRODOTTI CERTIFICATI FSC

Crescono i prodotti certificati FSC (ovvero da foreste gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali, sociali ed economici) disponibili sul mercato italiano, grazie  a Coop, ad oggi unica azienda in Italia ad aver risposto alle sollecitazioni di Greenpeace. Ad aprile Coop Italia ha lanciato sul mercato italiano il primo prodotto a largo consumo certificato FSC, i fazzoletti di carta. Ora Coop ha immesso sul mercato anche tovaglioli e "Tutto Casa" (2) con la stessa certificazione. "In media un'area dalle dimensioni di un campo di calcio viene disboscata ogni due secondi, mettendo a rischio animali in via d'estinzione e distruggendo l'habitat di centinaia di popoli indigeni- spiega Sergio Baffoni, responsabile campagna foreste di Greenpeace - Il nostro paese è un grande importatore di legno e cellulosa, e ha grandi responsabilita'. Prima fra tutte quella di scegliere prodotti che non distruggono le foreste". Una strada è rappresentata dalla certificazione di buona gestione forestale come il Forest Stewardship Council (1) che garantisce l'utilizzo delle foreste senza metterne in pericolo l'integrita'. L'affermazione sul mercato italiano della prima linea di prodotti derivati dalla cellulosa certificati FSC dimostra due fatti: che una presenza qualificata nel mercato è compatibile con l'impegno per la protezione dell'ambiente, in particolare delle foreste, e che i consumatori sanno afferrare la differenza: in meno di un anno sono stati venduti 15 milioni di pacchetti di fazzolettini, pari a un totale di oltre 100 tonnellate di cellulosa certificata FSC. "La decisione di allargare la certificazione FSC agli altri prodotti in carta, smentisce quanti sostengono che la certificazione FSC non è fatta per il mercato italiano, perché troppo costosa. La cellulosa FSC è oramai reperibile sul mercato italiano della cellulosa, e Greenpeace si rivolge alle altre grandi catene, come Esselunga, Standa, Auchan, Pam, Conad, Metro affinché mostrino la volonta' di seguire la stessa strada, certificando FSC anche i propri prodotti a base di carta o cellulosa" ha commentato Sergio Baffoni di Greenpeace.

(1) FSC, Forest Stewardship Council, è il sistema di certificazione per le foreste e il legno e riguarda tutti i prodotti derivati. FSC si basa su 10 principi e criteri di buona gestione forestale condivisi a livello internazionale. Il logo FSC su un prodotto indica che il legno usato per fabbricarlo proviene da foreste gestite in modo ecologicamente compatibile, socialmente utile ed economicamente valido. La trasparenza dei processi è: garantita dalla chain of custody (catena di custodia) che permette la tracciabilita' del prodotto e quindi la sua identificazione chiara ed univoca, in qualsiasi fase o momento del processo di produzione, trasformazione e commercializzazione-certificata da un ente terzo di certificazione (2) Tutto casa Coop 6 rotoli, Tutto casa Coop 2 maxi-rotoli, Tovaglioli Coop monovelo, Tovaglioli Coop doppio velo, Fazzoletti Coop 15x10. sono realizzati solo con cellulosa non proveniente da pratiche distruttive di foreste primarie e con almeno il 30% di cellulosa certificata FSC. 


BUONALETTURA Vicenza(abc) E "LE ALI DELLA PACE"

 
Vicenza(abc)
 
L'Editore è una Cooperativa (aperta a tutti!). Il nome della nuova testata settimanale è «Vicenza(abc), settimanale di attualità, politica, cultura, sport e associazionismo» . E da alcune settimane i lettori vicentini lo possono trovare in edicola al modico prezzo di 1 euro. Abbiamo sfogliato e letto le 12 pagine del tabloid a colori, trovandole molto interessanti, gradevoli e ad alto contenuto sociosolidale (come piace dire a noi). Inviatiamo pertanto tutti i nostri lettori vicentini ad acquistare e sostenere questo nuovo progetto editoriale. Per informazioni e richieste: www.vicenzaabc.it ; info@vicenzaabc.it , Tel. 0444 305512.
 
 
LE ALI DELLA PACE
di Enzo Romeo, Editrice EMI www.emi.it , pagg. 128, 7 euro.
 
Chi guarda il nostro pianeta con uno sguardo sensibile al dolore dell'umanità, lo vede costellato di ferite: dagli abitanti delle discariche, così simili a Nairobi, al Cairo e a Manila, alla gente dello Zambia martoriata dall'AIDS, dai bambini di strada in America Latina ai malati senza assistenza di Calcutta, ai due popoli ostaggi dell'odio in Palestina. Ma chi sa guardare con occhi di speranza vede che dalle stesse ferite nascono testimoni di giustizia e di solidarietà: uomini e donne di ogni razza e colore, di ogni cultura e religione, capaci di sognare insieme un mondo nuovo. «Se sogni da solo, il tuo rimane un sogno. Se sogniamo tutti insieme il sogno diventa realtà» scriveva Helder Camara. E un proverbio del Burkina Faso afferma che «se molte formiche si mettono d'accordo, possono spostare un elefante». Non c'è che una strada che porta alla vita per tutti: sognare volando con le ali della pace.
Enzo Romeo è giornalista dal 1986. Dal 1988 lavora alla Rai, prima al TG1 poi come caporedattore a Rai International, quindi dal 1996 come vaticanista e inviato per gli esteri dal TG2. Ha seguito molti viaggi di Giovanni Paolo II, e alcuni tra i maggiori avvenimenti internazionali, dalla crisi in Albania al conflitto mediorientale, dalla fine dell'era Kohl in Germania al dramma dei Paesi in via di sviluppo.
 

BUONAMUSICA ZAMPOGNA MADE IN ITALY

 Dal rischio d’estinzione ad un vero e proprio boom di richieste. Per la zampogna italiana, dopo la crisi degli anni sessanta (quando non si trovavano più conciatori per la pelle delle otri) si preannuncia un nuovo periodo d’oro, legato principalmente al boom della musica etnica e all’internazionalizzazione del mercato grazie ad internet. Scongiurato il rischio d’estinzione per uno dei più antichi strumenti musicali (duemila anni di storia alle spalle, mille in più della cornamusa scozzese), oggi si assiste ad una significativa crescita di interesse soprattutto all’estero, in primo luogo nell’America del Nord, ma anche all’attivazione di corsi finalizzati all’uso dello strumento. A Scapoli (Isernia), 1200 abitanti, capitale italiana dello strumento musicale dei pastori, dai quattro costruttori del 1991 si è passati ai sette di oggi. I suonatori sono oltre un centinaio ed ogni nascita continua ad essere accompagnata dagli antichi suoni della zampogna. Nel resto del paese esistono due costruttori di pive in Lombardia, altri di strumenti tradizionali in Ciociaria, di zampogne a pala nel Salento, di sordoline in Calabria e di quattro tipi diversi in Sicilia. “Il piccolo centro molisano è però quello che vanta il maggior numero di costruttori e di cultori al mondo – sottolinea Franco Izzi, uno dei più giovani costruttori, artigiano dal 1982. I dati incoraggianti sono stati diffusi - nell’ambito del “Molisedays” svoltosi nei giorni scorsi a Roma - da Antonietta Caccia, presidente del “Circolo della zampogna” di Scapoli. “Il fattore più importante è il coinvolgimento dei giovani non solo nell’uso della zampogna ma soprattutto nella costruzione – sottolinea Caccia. “Per cui stanno fiorendo una serie di attività collegate al settore come la realizzazione di video didattici o la straordinaria crescita dei festival musicali legati a questo affascinante strumento. Quello che si svolge a Scapoli a fine luglio costituisce ormai una delle più importanti vetrine internazionali".  Per ulteriori informazioni: 06-7029692-7024177
 
BUONUMORE

 
CHI HA ROSICCHIATO LA LUNA?
scritta da La Rosa dei Veneti
 
Ah com'è dolce questa sera bruna:
cantano i grilli, dalla mia contrada
sento laggiù ronzare l'autostrada,
è zitta in cielo e tenera la luna.

Ma, porco can, che succede stasera?
Chi ha fatto quest'orrenda cavolata?
Di sicuro la luna è mutilata!
Povera luna, aihmè, non è più intera.

Sentiam cosa ne dice il mio vicino:
"Questa per tutti è una sorpresa brusca.
L'han detto anche i canali del Berlusca:
è stato di sicuro un marocchino!

Il maomettan, sul palo della luce
s'arrampicò, per la sua gran cazzata:
ora la luna è tutta rosicchiata.
Venga l'Umberto a far la faccia truce!"

Che mi frega se l'altra mia vicina
afferma che soltanto qualche sera
la luna si presenta tutta intera?
Lo sanno tutti che lei è mancina!

Se quella pensa che io sia proprio un pirla!
I marocchini vengano arrestati,
così la luna e noi sarem salvati,
parchè oramai l'è ora de finirla!
 

Leggi il Programma della Stagione Teatrale 2002-2003 a Nogara (VR)
 
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