PAROLE DI
SPERANZA E DI PACE
«Coraggio,
fratelli profeti! Diciamo che ogni guerra è iniqua. Promuoviamo una cultura di
pace... denunciamo a chiare lettere l'ingiustizia della corsa alle armi.
Insorgiamo quando vengono violati i più elementari diritti umani in ogni angolo
del mondo. Aiutiamo la gente distratta a rendersi conto che lo sterminio per
fame di milioni di persone pesa sulla coscienza di tutti... Preserviamo i nostri
ragazzi, che hanno sempre più come principale referente lo schermo televisivo,
dalle trasfusioni di violenza che essi metabolizzano paurosamente... smettiamola
di tacere! Ricordiamo che delle nostre parole dobbiamo rendere conto agli
uomini, ma dei nostri silenzi dobbiamo rendere conto a Dio»
(Don Tonino Bello, da «LESSICO DI COMUNIONE», Ed. Insieme,
1991)
P R O G R
A M M A D E F I N I T I V O - V I C E N Z A
Vicenza, sabato
18 gennaio 2003
«VICENZA CONTRO
LA GUERRA»
ANIMA, CON LA TUA PARTECIPAZIONE, I QUATTRO APPUNTAMENTI PER
LA PACE, ORGANIZZATI IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE
PER DIRE «NO ALLA GUERRA IN
IRAQ»
PACE: IMPEGNO
PERMANENTE
Lo slogan che echeggiava il 31 dicembre a Cremona, nel corso
della Marcia per la Pace, torna a farsi sentire. Cento associazioni aderenti,
centinaia di adesioni personali. Forse mai si era visto a Vicenza un tale
fermento di voci, di inviti a scendere in strada. A ritrovarsi in piazza
insieme. Voglia di manifestare: per la pace, contro le guerre. Contro la guerra
all'Iraq. All'appello hanno aderito in tantissimi, ma ancora di più dobbiamo
esserci, partecipare, animare gli appuntamenti in programma, frutto di un
lavoro di intelligenza e passione elaborato in pochi giorni, con mezzi
ristretti, ma con tanta passione.
L'Answer (Agisci ora contro la guerra e contro il razzismo),
coalizione mondiale formatesi nell'autunno 2001 per combattere la guerra e
il razzismo, ha indetto una manifestazione in tutto il mondo per il 18 gennaio
2003, in occasione del dodicesimo anniversario della Guerra nel Golfo e della
nascita di Martin Luther King. Anche Vicenza ha aderito all'appello mondiale di
ANSWER, accolto da Washington a Bruxelles, da Hiroshima a Madrid, dalle città di
molti paesi arabi a quelle di Austria, Danimarca, Russia. L'obiettivo e' quello
di denunciare la guerra che poche lobby di potenti vogliono a tutti i costi
scatenare contro l'Iraq, con ripercussioni immediate sulla popolazione irachena
che sta già subendo un lungo embargo, nonche' in tutto il mondo e
su ognuno
di noi. Questo riguarda in particolare una citta' come Vicenza, dove e' presente
una delle piu' grandi caserme statunitensi a livello europeo. Gli Usa e i loro
alleati hanno il reale obiettivo di continuare ad avere il controllo delle
risorse petrolifere della regione, di avere le mani libere coi palestinesi, con
l'Iran, con la Siria, con i paesi dell'area del Caspio. Scopi, dunque, di
dominio e sfruttamento, legati a uno sviluppo che sta distruggendo il pianeta e
i suoi abitanti, in una accelerazione innaturale che provoca disastri incombenti
su tutta l'umanità. L'art.2 (Pace e Cooperazione) dello Statuto comunale del
comune di Vicenza recita:
1. Il Comune, in conformita' ai principi
costituzionali ed alle norme internazionali che riconoscono i diritti innati
delle persone umane, sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali e promuovono la cooperazione fra i
popoli, riconosce nella pace un diritto fondamentale della persona e dei popoli;
2. A tal fine il Comune promuove una cultura della pace e dei diritti umani
mediante iniziative culturali e di ricerca, di educazione e di informazione, e
con il sostegno alle associazioni che promuovono la solidarieta' con le persone
e con le popolazioni piu' povere. Per la prima volta 100 associazioni e
gruppi del Veneto e nazionali (e molte altre continuano ad aderire), pur nella
loro diversità, agiscono insieme su una piattaforma comune che e' la Pace,
richiamandosi proprio al citato articolo. Le uniche risposte del comune
riguardano invece i "supposti" problemi dei commercianti e questioni di ordine
pubblico. Contro l'affermazione che i pacifisti tolgono la piazza ai cittadini,
i partecipanti con la manifestazione di sabato rispondono restituendo la piazza
alla città, ovvero a sé stessi. Proprio perché l'indifferenza rende complici,
l'invito a partecipare è allargato a tutti.
Ore 9,30 Via Maurisio - Ca
Balbi
ASSEMBLEA CONTRO LA
GUERRA
Assemblea con la presenza di vari relatori
per discutere assieme e confrontarsi sulla tematica della guerra.
INTERVERRANNO
Giulio Girardi, filosofo
e teologo della Liberazione, presenterà il libro "Resistenze
Alternative";
Angiolo Gracci, partigiano di Firenze;
Kutaiba, Unione democratica Arabo-Palestinese;
Federico
Giusti, Confederazione Nazionale Cobas