Home

I Libri

Dizionario

J.R.R.Tolkien

Popoli della Terra di Mezzo

Approfondimenti

Linguaggi

Immagini

Genealogia

Cronologia

Quiz

Links

Contattaci

  Anteprima sulla versione estesa de “Il Ritorno del Re” (ROTK-EE).

Su TORn è apparso un resoconto dettagliato firmato Roberto, cui è seguita una risposta, con ulteriori osservazioni, a firma Warren.
In sintesi, come per gli altri film, la versione estesa è più completa e copre dei “buchi” nella narrazione. Mi limito a riportare gli elementi principali, con i rispettivi commenti (R e W).


IMPORTANTE! SPOILERS!
Ovviamente tutto quello che segue è un’anticipazione del DVD / VHS!

4 - La voce di Saruman.
Saruman dall’alto della sua torre offre la pace a Theoden, che però gli ricorda i morti e il dolore provocati e conclude sostenendo che si potrà avere la pace solo impiccandolo. Saruman allora accusa Gandalf di tradire gli amici per raggiungere i suoi scopi. All’improvviso, attacca Gandalf con una palla di fuoco. Questi non solo rimane incolume, ma distrugge il bastone di Saruman.
Theoden si rivolge allora a Grima, proponendogli di non seguire Saruman. Ma lo stregone infuriato dice che Vermilinguo non sarà mai libero e lo colpisce. Grima lo pugnala e viene a sua volta ucciso da Legolas. Saruman precipita e finisce trafitto sulle punte di un ordigno, una specie di mulino. Il mulino ruota e il cadavere di Saruman scivola sott’acqua, perdendo il Palantir.
R. Francamente, dopo averla vista, si capisce perché la scena è stata tagliata un anno fa.
W. Non sono per niente d’accordo. Primo, era necessaria una fine per Saruman. Secondo, il discorso di Theoden non solo è molto bello, ma provoca anche la reazione di Saruman che lo accusa di essere un “figlio minore” perché non è lui che ha vinto al Fosso di Helm. Ciò spiega il senso di orgoglio e appagamento nelle parole di Theoden morente sul campo di battaglia. Infine si spiega perché Pipino trova il Palantir nell’acqua.

12 - Il declino di Gondor
Gandalf esce arrabbiato dopo aver discusso con Denethor e predice sventura alla città, raccontando la storia di Gondor e spiegando perché la stirpe dei re finì e come l’albero bianco appassì. Si sentono tuoni da Mordor, e Gandalf spiega che Sauron sta tentando di oscurare il sole per facilitare gli orchi. Pipino propone scherzosamente di andar via, ma Gandalf gli dice che non si può e gli preannuncia un aiuto.
R. Una scena notevole per le vedute spettacolari della città, ma poco importante per la narrazione.
W. Non sono d’accordo neanche qui. Gandalf spiega molte cose utili (l’Albero Bianco potrà rinascere se tornerà il Re).

22 - Il pupillo del mago
Faramir è rimproverato da Denethor per non essersi impadronito dell’Anello, ma è ben consapevole del suo potere, e sostiene che non lo utilizzerebbe neanche se Minas Tirith crollasse. Denethor ovviamente ne approfitta per fare l’ennesimo confronto con Boromir, che a suo dire gli avrebbe portato l’anello. Ma Faramir lo gela, dicendo che invece se lo sarebbe tenuto e al suo ritorno non sarebbe più stato riconoscibile. Denethor si adira, e all’improvviso dietro a Faramir gli appare Boromir sorridente. Ma si accorge che è stata un’allucinazione, e vuole restare solo.
R. Come altre scene nuove che seguiranno, dovrebbe approfondire meglio il rapporto padre - figlio. Ma ne abbiamo veramente bisogno?
W. Sì, ne abbiamo bisogno. Quando Denethor nella sua allucinazione vede Boromir ed esclama “Figlio mio!”, Faramir dapprima pensa che si rivolga a lui, e fa pena allo spettatore quando cambia espressione perché capisce che in realtà suo padre è impazzito.

25 - Peregrino Guardiano della Torre.
Pipino si rammarica e si dà dello stupido per aver osato offrire i suoi servigi ad un uomo potente. Arriva Faramir che invece apprezza la sua disponibilità, arruolandolo nella guardia nella torre. Gli offre una divisa che era stata fatta per lui quando era un ragazzo. Da qui parte un discorso sulle differenze fra lui e Boromir.


35 - Il sentiero dei morti
Non è una scena nuova (è “soltanto” allungata), ma è talmente interessante da meritare l’inclusione in questa lista. Dopo l’ingresso nella Porta Nera che vedemmo già nella versione normale, arriva nuovo materiale. Al loro ingresso, i tre vedono centinaia di teschi. Iniziano ad essere inquieti, anche perché Legolas rivela di vedere delle sagome di cavalli e uomini. Gimli è visibilmente preoccupato, ma come suo solito ci scherza su. Anche quando tutti sono circondati da strani fumi con forme vagamente umane, Gimli pensa bene di soffiare sulle “mani” che lo circondano per farle svanire. Il nano è poi molto meno ironico quando si accorge di camminare su dei teschi. Da qui, i tre arrivano nell’enorme sala che abbiamo già visto nella versione cinematografica. Ma la scena non finisce qui. Dopo che Aragorn ha chiesto quali sono le intenzioni dell’esercito dei morti, li vediamo scomparire, dando l’impressione di voler rifiutare l’offerta dell’erede di Isildur. Subito dopo dall’alto crollano migliaia di teschi, che rischiano di travolgere il trio. E’ una scena “alla Indiana Jones”, molto spettacolare ed efficace. I tre riescono ad uscire all’esterno, dove vedono l’arrivo della navi dei corsari. Aragorn crolla in ginocchio, disperato. Quando tutto sembra perduto, il Re dei Morti arriva alle loro spalle e pronuncia la parola fatidica: “Combatteremo”.

45 - Il Signore dei Nazgul
Mentre Pipino e Gandalf corrono a fermare Denethor che sta per bruciare Faramir, c’è lo scontro fra il Negromante (il Re dei Nazgul) e Gandalf. Il Negromante annuncia a Gandalf che ha fallito e spezza il suo bastone [così si spiega la misteriosa sparizione del bastone nella versione cinematografica], ma mentre sta per ucciderlo si sentono i corni delle truppe di Rohan. Il Negromante va via, convinto che Gandalf, senza il suo bastone, non può più nulla.

56 - Le case di guarigione
Una delle scene più attese, anche perché racconta la vicenda di Eowyn a chi non ha letto il libro. Vediamo il pianto straziante di Eomer, che poi abbraccia la sorella. Passiamo alle case di guarigione. Aragorn la cura con grande attenzione, mentre Eomer assiste preoccupato. Quando Eowyn si sveglia vede Faramir in piedi vicino al suo letto.

60 - Aragorn assoggetta il Palantir
Aragorn, nella sala del trono, guarda nel Palantir. Prova grande sofferenza, ma poi decisamente mostra la spada di Elendil.

62 - In compagnia degli orchi
Sam e Frodo, travestiti da orchi, incrociano le truppe in arrivo e si rannicchiano sperando di non essere visti. Vengono invece scovati, frustati e riportati nel gruppo. C’è un’ispezione e vengono scoperti dal comandante. Per fuggire fingono di lottare tra di loro e sfruttano la confusione, mentre nessuno li nota. Poi si incamminano verso il Monte Fato e si liberano dall’armatura.

64 - La Bocca di Sauron
La compagnia va verso il Cancello Nero, mentre Frodo è sempre più distrutto. Il cancello si apre ed esce La Bocca di Sauron. Dà loro il benvenuto, mentre Aragorn mantiene un’aria superiore. Gli chiede chi ha l’autorità di trattare tra loro, ma Gandalf lo sfida e dice che Sauron deve abbandonare le terre. La Bocca di Sauron mostra la cotta di maglia di Frodo, sostenendo che l’hobbit ha provato molto dolore prima di morire. Poi Aragorn si avvicina e lo fa fuori senza pensarci due volte. “Fine delle trattative”, dice ironicamente Gimli. Aragorn rincuora tutti, dicendo che non crede alla versione dei fatti appena sentita.




a cura di Fastolfo Strafficapiede



<< Indietro









Copyright © Il Fosso di Helm- Tutti i diritti riservati
E' severamente vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo sito
se non dietro autorizzazione del webmaster