Come se al mondo non ci fosse
Capri...
di Riccardo Pecoraro
Buona primavera e buona estate a
tutti i capresi, agli amanti della nostra bella isola, a coloro che a Capri
lavorano nel turismo, per l’accoglienza e l’offerta di servizi.
Già, ma qual’è
il nostro servizio?
Curiamo Capri, gestiamo Capri, la
amministriamo, la vendiamo?
Io credo che abbiamo il delicato
compito di condividere questa bellezza, un compito molto simile a quello degli artisti.
Tempo fa un caro amico mi disse:
“ti immagini come sarebbe la vita senza la musica?”
Bellissima domanda (e chi ci
aveva mai pensato?)
Allo stesso modo potremmo
chiederci “come sarebbe il mondo senza Capri?” e già Majakovskij un secolo fa
indirettamente ci rispondeva “... tutti così noiosi, come se al mondo non ci
fosse Capri...”
Eppure ben sappiamo che questo è
un minuscolo continente, che per quanto piccola Capri contiene tante altre
Capri tanto diverse tra loro. Ognuno di noi ha quella che più ama e (talvolta)
gli somiglia; inutile elencarle, le conosciamo!
Noi abbiamo certamente a cuore la
Capri primordiale, quella delle rocce, degli alberi, dell’incredibile mare,
l’isola dello Spirito e dei poeti! Su
questa isola sono venute e cresciute le altre, invitate o meno.
Così, la musica che offriamo
nasce e vive per quella isola e rare
volte emerge col suo frutto elementare nelle pieghe del gossip, fosse pure del
gossip che s’ammanta di intelletto.
Ma così intendiamo rassicurare
che quell’isola c’è, esiste sotto le altre, anzi, più delle altre, e i suoi
fiori crescono e continueranno a crescere, così come c’è la sua musica, la
nostra musica; raffinata o popolare, poetica o allegra, è una cosa
semplicemente... vera.
Riccardo Pecoraro
Aprile 2008