Il desiderio di aprire una nuova libreria nella nostra città nasce dalla percezione di quanto sia importante dedicare tempo alla lettura per custodire un’interiorità umana che sembra dissiparsi ogni giorno di più.
Certo, l’invito alla lettura sembra andare controcorrente rispetto a una tendenza culturale che privilegia ciò che si vede e ciò che appare. E non sarà certo un caso se nella nostra città, che pure conta più di 30.000 abitanti c’è una sola libreria, che pure svolge un notevole e pregevole servizio.
Dunque da questo punto di vista si tratta di una sfida rischiosa, visto che non molto tempo fa a San Donato una libreria è stata costretta a chiudere.
Ma vale più che mai il richiamo evangelico: “L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola …”.
Una libreria in più allora perché la nostra città ha sempre più bisogno di un’anima, di persone che sono molto di più di quello che appaiono, di gente capace di entrare in risonanza con le emozioni e i sentimenti consegnati da tanti uomini e donne capaci di interiorità alle pagine discrete di un libro Pensiamo che anche così si possa arginare una sorta di barbarie che produce spesso solo le immagini della propria violenza e ha perso la capacità di lasciarsi ammaestrare dalle parole di chi ha già percorso le strade della bellezza.
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