Levanto.

Il primo spot ligure di cui sentimmo parlare in Versilia è stato Bogliasco, ma personalmente non ho mai avuto il piacere di surfare quest'onda che mi hanno detto essere molto potente e very hollow. Comunque, oltre Varazze che merita un discorso a parte, è Levanto lo spot più significativo della Liguria, regione che insieme con la Sardegna offre il maggior numero di onde di qualità. Levanto si presenta come il tipico paesino ligure: baia protetta, chiesetta, costa a picco sul mare, uno di quei posti, comuni in questo tratto di costa italiana, dove il verde della montagna e il blu del mare la fanno da padroni incontrastati. Dalla Versilia lo si raggiunge facilmente con l'autostrada A/12, uscendo al casello Carrodano e poi giù per una tortuosissima strada fino al mare. Il paese si trova al centro di una splendida baia protetta dai venti di sud ovest e la sua spiaggia, prevalentemente di sassi, non presenta un fondale particolarmente pericoloso a parte due o tre scoglietti e il vecchio pontiletto, quasi un rudere.

La prima volta, per me ed altri due amici d'onda, è stata nello '89 in autunno inoltrato. Il libeccio soffiava da portare via i capelli e da noi in Versilia il mare era coperto da schiumoni fin dove si poteva vedere; impensabile entrare in acqua da Viareggio a M.na di Carrara. "Che si fa? Andiamo verso Lerici? Proviamo Levanto". Usciti dall'autostrada, appena la strada si affaccia sulla baia, potemmo ammirare con gioia, infantile direi, che le condizioni erano fantastiche: c'erano tre picchi diversi, il più grosso al centro davanti al pontiletto, uno alla sua sinistra più piccolo e uno a destra un po' inquietante per la presenza degli scoglietti che con mare piatto non si vedono. Optammo ovviamente per il centrale anche se quel ca++o di moletto m'impensieriva un po'. No problem, le onde erano da favola, sui due metri con picchi sui due e mezzo, ripide, lunghe e potenti.E' incredibile l'enorme portata d'acqua delle onde di Levanto. Alcuni locali ci dissero che le condizioni di quel giorno erano particolarmente favorevoli perché molto più spesso le scadute sono improvvise e brevi. Con mare attivo poi neanche a pensarci, onde enormi e corrente da fiume in piena! Sicuramente Levanto è un'onda sempre impegnativa, particolarmente potente e spesso irregolare, quindi adatta esclusivamente a surfer esperti (o a kamikaze). Quando poi le condizioni sono veramente di una certa consistenza come un giorno di dicembre del '92, c'è veramente da farsela sotto! Solita situazione: depressione profonda sul golfo di Genova, vento di Libeccio e mareggiata su tutta la costa tirrenica. Io e l'amico surfista Marco decidiamo la solita capatina in Liguria: "prima proviamo Lerici, semmai andiamo a Levanto". Ok, partiamo.

Lerici, che spesso ci aveva consolati in giornate come quella, era super incasinato anche se qualche surfista bontempone stava tentando comunque l'impossibile. L'ultima speranza era dunque Levanto. Giusto il tempo di risalire in macchina e via verso l'autostrada. Alla curva che apre verso la baia, lo spettacolo che avemmo davanti era davvero incredibile: set di onde sui tre metri puliti arrivavano e rompevano al centro della baia, perfette a sinistra e nessun temerario in acqua. Nel giro di qualche minuto eravamo sul picco centrale. Enorme: e' proprio vero che dall'alto le onde sembrano sempre più piccole! L'attesa tra un'onda e l'altra era un po' lunga perché rompeva bene solo ogni 2 o 3 set, ma forse era meglio così. Trovarsi a tu per tu con quelle bestie necessitava di un lungo training di meditazione. Sulla mia prima onda naturalmente vengo spazzato via fino a riva, dolorante dalla testa ai piedi; essere frullati da onde così è come trovarsi in un'enorme lavatrice che sta centrifugando, un'esperienza da non ripetere troppo spesso. Nonostante tutto mi ributtai in acqua in preda ad una demenziale euforia che solo le onde sanno darmi. Forse incoraggiati dalla nostra presenza sulla line up, di lì a poco entrarono anche tre nostri amici viareggini, anche loro scappati dagli schiumoni versiliesi. Uno di loro era Stefano, il "Gighi", che di li a poco diventerà campione italiano. Facemmo tutti dell'ottimo surf, comunque intimoriti da quelle creste minacciose e scure. Il rispetto per il mare in tali circostanze può evitare di trovarsi in situazioni molto pericolose. Personalmente credo di non aver mai surfato (almeno in Italia) onde di questo calibro, così grosse e potenti. Non bisogna pensare però che Levanto lavori così molto spesso, anzi solitamente è raro avere onde regolari e pulite anche se sempre potenti.

Per concludere direi che Levanto è un ottimo spot solo con condizioni favorevoli che però sono piuttosto rare; scaduta di Libeccio o Maestrale attivo sono i momenti giusti per fare del buon surf con onde di una certa grandezza. I locali sono mediamente tranquilli (basta non rompere le palle) e poi ci sono due o tre ristorantini dove, oltre che mangiare dell'ottimo pesce, si può gustare il vinello locale niente male: "il Lievantu", da provare.

Free Surfers Tribe.