9 settembre 2005

Storie savonesi

“E così la CGIL, invece di difendere i lavoratori e l’azienda, difende il Presidente ed il partito”

La CGIL ha prodotto un comunicato stampa in cui difende il presidente Delbene dagli attacchi personali ricevuti in questi mesi...LEGGI... Richiede alcune cose corrette (sviluppare il trasporto pubblico, non realizzare tagli di linee, unificare azienda e bacini di traffico con SAR) ma trascura gli aspetti sostanziali della discussione di questi mesi.

Il comunicato nulla dice sui punti  principali contestati al Presidente:

• ACTS era in pareggio quando lui ne ha assunto la guida e nel bilancio 2004 perde 1,7 M€;
• Ha fatto un accordo con i soci privati per il trasporto pubblico, per il quale se l’ACTS guadagna, guadagnano tutti, se l’Azienda perde, perde solo la parte pubblica;
• Ha acquisito dalla Provincia il contratto di trasporto pubblico facendo un prezzo in netta perdita (sono capaci tutti ad acquisire contratti in perdita);
• Ha sviluppato attività collaterali che, come risulta dal Bilancio, sono in perdita (officina -0,3 M€, noleggio ed agenzia viaggi -0,1 M€, rimozione -0,1 M€, Rivierametrobus -0,1 M€);
• Ha sviluppato un progetto di Metrobus infattibile (su gomma con costruzione parziale di sede nuova, compreso un nuovo ponte sul Letimbro) mentre a Savona sarebbe necessario (e finanziariamente sostenibile) un progetto interamente su rotaia, su sede esistente, molto meno costoso come investimento e come gestione.

Queste scelte superficiali e non professionali mettono a rischio l’Azienda ed il servizio pubblico, ed è di questo che un sindacato dovrebbe preoccuparsi.

Certo Delbene non è il solo responsabile: la sua colpa è condivisa dai membri del Consiglio di Amministrazione che hanno acconsentito all’iniquo accordo con i privati ed hanno approvato la copertura delle perdite dei privati. La colpa è anche dei partiti che ce lo hanno messo, in primis i DS, cui Delbene appartiene.

                                                                                              Roberto Cuneo