21 gennaio 2006

Proposta di articolazione della raccolta differenziata con stazioni ecologiche mobili

Nell’Assemblea del Consiglio Comunale del 20/1/2006 l’Assessore Casaccia ha dichiarato che ritiene di realizzare a Savona due Stazioni Ecologiche, una al PAIP ed una in Via Valloria.

Questa articolazione presenta alcuni difetti:

• Il Piano Provinciale indica come appropriata la collocazione in area artigianale e questo vale solo per il PAIP;
• La collocazione in Via Valloria presenta alcuni aspetti negativi quali la vicinanza con residenze, la collocazione nei pressi di un nodo di traffico futuro molto congestionato (Aurelia bis); la pendenza e la rischiosità geologica, il pregio di una zona che, con lo spostamento delle funivie diventa di particolare valore ricreativo.
• Articolare su due localizzazioni rischia di essere inefficace in quanto la popolazione residente è sostanzialmente lontana da entrambi i centri e si corre il rischio che si realizzino le stazioni e continui il fenomeno dell’abbandono del rifiuto ingombrante.
• Due localizzazioni significano due occupazioni di territorio con tutte le servitù derivanti, due aree da presidiare con personale e servizi, senza peraltro avere la garanzia di risolvere il problema complessivo.

I difetti sopraindicati sarebbero evitati adottando per Savona la soluzione adottata nella città di Merano (circa 35.000 abitanti) caratterizzata da una grande area artigianale ed un territorio cittadino orograficamente complesso e pregiato, analogamente a quello di Savona.

Qui è stato realizzato un grande centro di riciclaggio nella zona artigianale e sono stati predisposti dieci punti di raccolta nelle zone centrali e periferiche, dove una volta alla settimana sono collocati raccoglitori mobili che sostano alcune ore e raccolgono i rifiuti ingombranti delle diverse zone della città. La sosta varia da 1,5 ore a 5 ore a seconda dei punti. Nessun cittadino è lontano da un centro di raccolta più di 500 metri. (vedere www.comune.merano.bz.it/servizi/dettaglio.asp). I raccoglitori mobili non sono cassoni generici ma attrezzature progettate specificamente.

Credo che questo modello sarebbe molto più adatto, efficace ed economico rispetto a quello ipotizzato dall’Assessore.

Chiedo che, prima di proseguire su qualsiasi realizzazione, sia esaminata la possibilità di realizzare un sistema analogo.

                                                                                  Roberto Cuneo