Al Presidente del
Consiglio Comunale
di Savona
L’incarico di revisore nasce per dare ai cittadini la garanzia che l’amministrazione comunale segua criteri legittimi, formalmente e sostanzialmente, senza forzature che possano nascere per obiettivi politici.
La responsabilità dei revisori è quindi ben separata da quella degli amministratori e le scelte politiche non possono e non devono confondersi con le scelte amministrative che ne devono essere la conseguenza obiettiva, senza veli o elusioni.
Nell’art. 236 del D.L. 18/8/2000 n° 267 si sottolinea l’incompatibilità dell’incarico di revisore con quella di amministratore, per lo stesso organismo, anche in tempi successivi.
Già con la costituzione della Giunta Provinciale è emersa la sostanziale incompatibilità tra l’incarico di Revisore attribuito al Dr. Berruti, contemporaneamente all’incarico di Vice Presidente della Provincia, per la stessa parte politica che amministra il Comune.
Infatti, data l’importanza del Comune capoluogo in relazione alla Provincia, non sfugge la marcata controindicazione in una situazione in cui come Vice Presidente determina comportamenti e costi anche per l’amministrazione comunale e come revisore deve valutare la legittimità degli stessi costi (es. le diverse ATO, l’ACTS, l’ATA, il Depuratore ecc.).
A maggior ragione la incompatibilità si riscontra in relazione alla recente indicazione della candidatura a Sindaco del Dr. Berruti per il comune di cui attualmente è revisore.
La revoca dell’incarico è ormai indispensabile sia per regioni di legittimità, sia per ragioni di rispetto sostanziale dei doveri dell’amministrazione pubblica e della osservanza al distinguo tra ruoli politici ed amministrativi.
Ricordo che dubbi sulla legittimità del bilancio 2005 sono stati da me già espressi per l’avere inserito tra i ricavi, forzatamente, una plusvalenza non registrata in cassa per la cessione delle scuole di Via Cava. Roberto Cuneo