16/02/2006
Perplessità sul prestito obbligazionario
previsto nel Bilancio 2006
In linea di principio l’operazione è legittima, è prevista dalla Legge ed è stata già realizzata da altri comuni: ad esempio Pisa ha attuato una parziale riconversione del debito per circa 20 milioni di €, con l’IMI.
Però è un’operazione complessa che si può affrontare solo superando i seguenti fattori di perplessità:
E’ un’operazione affrettata
Per la valutazione e la discussione di una decisione estremamente complessa per:
i documenti disponibili sono inconsistenti ed il tempo disponibile è solo 28 ore.
Non è un’operazione trasparente
In Italia ci sono diversi operatori finanziari che realizzano questi tipi di operazioni (ABN, S. Paolo, Intesa, Unicredit ecc.). Per l’ammontare dell’operazione è indispensabile realizzare una gara aperta a tutti gli operatori principali, invece la strada scelta dalla Giunta è quella dell’affido diretto.
Siamo in presenza di un grave conflitto di interesse
Va sottolineato che l’operatore bancario scelto dal Comune è lo stesso che abbiamo assunto, senza una gara specifica, come consulente.
Non è un’operazione chiara
Viene proposta la estinzione anticipata mediante prestito obbligazionario a 30 anni, per 86 mutui senza precisarne la natura e senza verificare se la durata del nuovo prestito sia coerente con la durata del bene che è stato realizzato con quel mutuo: la buona amministrazione non consente di fare sopravvivere il debito al bene: le amministrazioni degli anni 2030 dovranno fare debiti per realizzare le opere che interesseranno i cittadini di quegli anni e non devono essere penalizzate per il ripagamento di debiti per beni ormai scomparsi. L’Assessore spiega questa scelta con la sua valutazione che dopo il 2014 le cose andranno meglio per Savona.
Per quanto sopra l’operazione non si può ancora approvare, soprattutto nei termini in cui è stata presentata.
Roberto Cuneo