14 agosto 2005

Egr. Ing. Paliotto

Assessore alla Difesa del Suolo

Provincia di Savona

 

p.c.      Egr. Dr. Filippi

Assessore alla Protezione Civile

Provincia di Savona

 

           Egr. Ing. Zunino

Assessore all’Ambiente

Regione Liguria

 

Egr. Sig. Caviglia

Assessore ai Lavori Pubblici

Comune di Savona

 

Egr. Sig. Casaccia

Assessore all’Ambiente

Comune di Savona

 

Oggetto: Aumento del livello di pericolo di inondazione a seguito dell’allargamento del Letimbro, tra i ponti di S. Rita e di Corso Mazzini, deciso dal Consiglio Comunale di Savona

 

Il Comune di Savona, con Delibera Consiliare del 5/8/2005 ha approvato il progetto del I° stralcio del I° lotto degli interventi prioritari per la messa in sicurezza del Torrente Letimbro e cioè l’allargamento tra i ponti di S. Rita e di Corso Mazzini, con una spesa di 1,8 milioni di €, di cui 1,2 finanziato dalla Regione Liguria.

 

Mentre appare apprezzabile l’impegno ad allargare la foce del Letimbro per diminuire il rischio di esondazione, è però assolutamente insensato e controproducente anticipare l’allargamento del tratto citato rispetto a quelli finali, verso la foce.

 

Infatti, proprio dal punto di vista della sicurezza, l’intervento peggiora il regime idrico, in quanto la parete di raccordo verso mare, tra l’allargamento e la sezione attuale, costringerebbe il flusso dell’acqua, nella zona immediatamente a valle, ad un restringimento della sezione effettiva di deflusso: ciò, diminuendo la sezione di deflusso, aumenta il rischio di esondazione. Un altro effetto negativo è la deposizione di ghiaie in corrispondenza dell’allargamento, a seguito della riduzione della velocità di trascinamento, con conseguente riduzione della sezione di flusso anche nella zona oggetto dell’intervento.

 

Dal punto di vista della resa degli investimenti, questo intervento è ben poco utile in quanto la sezione più stretta dell’asta è quella corrispondente al ponte sull’Aurelia ed al parcheggio del Sacro Cuore, che costituisce il collo di bottiglia di tutto il flusso del torrente; una volta risolto quel problema sarà possibile ed utile intervenire sulle parti a monte del fiume.

 

Sempre dal punto di vista della resa degli investimenti va ricordato che la parete di raccordo verso mare andrà demolita quando si farà l’intervento verso mare; questo spreco non avverrebbe se si procedesse da mare verso monte.

 

Questa scelta illogica e pericolosa non è stata motivata dall’Amministrazione Comunale. Essa è, comunque, nell’interesse dell’iniziativa edilizia che sta per essere avviata, immediatamente a monte dell’area.                                                          

 

Roberto Cuneo