Savona, 12 marzo 2006
Egr. Sig.
XY
Via ZW
SAVONA
Con l’approvazione del Bilancio 2006 la maggioranza, di fronte alla riduzione dei contributi statali, invece di tagliare gli sprechi (contratti alle cooperative senza gara, il doppio degli assessori che servono, con la loro frotta di consulenti di partito, le visite dei sindacalisti del Salvador, la perdita di ACTS ormai fuori controllo, tolleranza verso i vandalismi ecc.) ha deciso di ridurre la quota annua di rimborso dei mutui, prolungandone gran parte (43 milioni di €) fino al 2035; con ciò ha indebitato figli e nipoti dei savonesi. Ciò che più indigna è che questi mutui furono contratti, prevalentemente, non per costruire opere durature (ponti, strade ecc.), ma per pagare le spese correnti degli anni passati (ferie non godute dei dipendenti comunali del 1998, le perdite di partecipate, bus degli anni 1991-1996, software informatici già obsoleti ecc. ecc.).
Quando i nostri nipoti pagheranno l’ICI, non sarà per pagare i loro servizi sociali, ma per pagare le rate di beni che non esisteranno più perché questa amministrazione ha preferito mantenere lo spreco clientelare. E’ odioso che ciò avvenga contro chi non si può difendere perché è bimbo o deve ancora nascere!!! Un buon genitore cerca di lasciare ai figli beni e non debiti, questi cattivi amministratori lasciano pochi beni e tanti debiti.
Come scandalo nello scandalo, sottolineo come questa ingente operazione finanziaria sia fatta senza gara, con il consulente che opera gratuitamente perché il comune fa l’operazione con la sua banca. Siamo unici in Liguria a fare così: i comuni e le province degli altri capoluoghi della regione (e la Provincia di Savona) hanno fatto la gara per questo servizio. Tutto questo è stato deciso nei corridoi, senza una precedente discussione pubblica in cui il provvedimento avrebbe potuto essere migliorato (ad esempio limitandolo ai mutui contratti per le opere durature e facendo una gara pubblica). Ma questa giunta è contraria alle gare pubbliche: ricordiamo l’incarico dato alla Sestri a trattativa privata per l’accertamento dell’evasione, con cui ha riconosciuto all’azienda un aggio del 60% (quello precedente, con gara, era del 30%).
E non è stato l’unico squallore della seduta del Consiglio Comunale del 6/3/2006!!.
L’Assessore Casaccia ha imposto l’approvazione di un Piano di Zonizzazione acustica grottesco. In base questo piano la zona del Brandale, Piazza Leon Pancaldo, Via Famagosta è messa in Classe V come “Area Prevalentemente Industriale”!!!! E quindi senza limiti per i rumori. Non è l’unica insensatezza: l’ospedale di Valloria (la legge indica per gli ospedali la classe I, cioè quella di massima protezione) è messo in classe III (area con residenze commerci ed artigiani), come il Cimitero (non c’è pace tra i cipressi di Savona). Tutto il Piano è all’insegna del non dare vincoli ambientali. E questo sarebbe l’assessore che deve tutelare l’ambiente!!
Con questa quarta lettera si conclude la mia attività di informazione ai cittadini in quanto termina il mandato elettorale iniziato nella primavera del 2002. Non mi ricandido poiché sono stato in totale solitudine in questi anni e non credo che la politica si debba fare solo nel momento elettorale.
Saluto i cittadini che hanno avuto la pazienza di leggere queste note ed auguro alla nostra collettività un’amministrazione fatta da persone migliori di quelle che ho conosciuto e criticato in questi anni.
Roberto Cuneo