Savona, 28/01/2006 GRUPPO CUNEO
Al Presidente del Consiglio Comunale di Savona
La stampa ha informato che nel Comitato Portuale è stato annunciato l’accordo siglato tra Privati ed Autorità Portuale relativamente al traffico del carbone.
E’ indubbiamente positivo il fatto che si razionalizzi il traffico del carbone in una prospettiva di sviluppo, anche perché lo Stato ha investito in questo progetto circa 70 milioni di euro.
Però nulla è stato detto relativamente ai gravi rischi che possono emergere da questo accordo:
· Poiché la capacità di scarico (superiore a 2000 t/h) è pari a 5 volte la capacità di inoltro delle Funivie (400 t/h), è prevedibile che una significativa parte del traffico proceda via terra: potrà andare tutta via treno o andrà via camion come il traffico attuale da Vado a Cairo? Quali le conseguenze sul traffico di Savona? Quali le garanzie che il materiale in eccesso rispetto alla capacità delle funivie, verrà trasportato via treno?
· Poiché le Funivie sono sempre state in perdita (poi coperta dallo Stato, cosa oggi non più sostenibile), con volumi di traffico anche superiori a quelli previsti, si profila il rischio che la nuova società continui a perdere; poiché l’Autorità Portuale dovrebbe essere socia al 6%, se i soci privati non dovessero coprire le perdite future, l’Autorità Portuale resterebbe proprietaria dell’azienda che perde (trasporto) mentre i privati gestirebbero la parte che guadagna (scarico). Questa riflessione nasce dal fatto che, invece di fare una società unica, siano state fatte due società, una con l’Autorità Portuale come socio ed una senza.
Chiedo di avere la risposta in aula su come siano state ideate le contromisure ai rischi sopra esposti e che in Prima Commissione siano presentati e discussi il Piano Industriale e tutti gli accordi tra i soci.
Pur riconoscendo la eccellente qualità degli imprenditori impegnati in questa iniziativa, il precedente di ACTS richiede di affrontare con estrema cautela questo tipo di accordi.
Roberto Cuneo