23/04/05
Savona ha una nuova filodrammatica:
il Consiglio Comunale
Grande recita ieri sera a palazzo Sisto: totale insuccesso di pubblico e di critica.
Ieri sera Savona ha vissuto l’atto di maggiore importanza nella stagione teatrale: la recita del fine mandato del Sindaco.
Si tratta di un’opera teatrale di autori vari, tutti senza talento, per cui con un Sindaco che da giorni se ne è andato, salutando collaboratori e consiglieri, vuotando la sua stanza e stando assente dai problemi municipali, fa finta di non avere scelto tra Comune e Regione e si fa contestare la necessità di una scelta tra i due ruoli, scelta che anche i sassi sanno che è già avvenuta e consolidata, lo sanno i sassi ma non la maggioranza del Consiglio Comunale.
Per evitare la recita ho presentato un emendamento alla delibera di contestazione dell’incompatibilità, emendamento che voleva riconoscere ciò che era dichiarato ovunque meno che con un atto formale, e cioè che il sindaco aveva deciso di por fine al suo mandato e quindi aveva deciso le proprie dimissioni.
La recita allora è diventata una farsa: il consigliere Tortarolo dichiarava che l’emendamento andava respinto perché, finalmente, assente il Sindaco, il Consiglio Comunale poteva tornare a contare qualcosa, il consigliere Tuvè, in preda ad un delirio di arroganza, ricordava che poiché il centro sinistra aveva vinto le regionali aveva il diritto di fare quello che gli pareva. Nella foga Tuvè affermava che il Sindaco aveva dato le dimissioni (cioè proprio quello che con il successivo voto poi negava).
Dal resto della maggioranza un coro a bocca chiusa con bocciatura del mio emendamento, che rivendicava il diritto del Consiglio a non farsi prendere in giro da una maggioranza che usa le leggi ma non le rispetta.
Sipario, come pietoso velo ad una stagione fallimentare.
Roberto Cuneo