Programma Margherita per le elezioni comunali di
maggio 2006
"Gli obiettivi e gli indirizzi
generali della Margherita D.L. seguono alcune fondamentali direttive:
Partecipazione: tra gli abitanti della nostra città si riscontra – in
linea con la tendenza nazionale – una forte volontà di partecipazione
alla vita pubblica: sarà nostro impegno rispondere a questo, per attuare
quella democrazia partecipata (come previsto e finanziato dalla Ue), al
di là dei ruoli specifici dei singoli partiti.
Sviluppo sostenibile: - non come vincolo bensì come opzione positiva che
richiama il nodo ineludibile tra pubblico e privato – partendo dalle
risorse e opportunità in essere.
Politiche sociali e culturali: creare una rete seria e fattiva tra i
vari soggetti della città per rendere organici i vari interventi – in
gran parte già in essere e rispondere alle esigenze emergenti.
Qualità urbana: creare una città dove sia piacevole stare, muoversi,
vivere…
Questi obiettivi e indirizzi, nati dal confronto tra il Partito ed i
cittadini durante gli incontri pubblici, promossi da alcuni circoli di
Savona, l’estate scorsa, sono stati approvati in assemblea comune dagli
iscritti della Margherita D.L. della città di Savona in data 30 01 2006.
Sarà impegno di tutti coloro che rappresenteranno il partito della
Margherita D.L., nelle varie sedi e ruoli, di perseguire in ogni punto,
il programma concordato - conditio sine qua non - per proseguire tale
ruolo.
Partecipazione
La Partecipazione deve diventare il modus operandi, caratterizzante, del
futuro governo della città.
Occorrerà individuare gli strumenti adatti al coinvolgimento effettivo
della cittadinanza per avere una popolazione consapevole delle scelte e
cosciente di appartenere alla comunità comunale.
Dovranno perciò essere attuati interventi atti a coinvolgere i cittadini
nella vita pubblica e nel contempo l’Amministrazione dovrà avvalersi di
un contributo sempre più allargato alle decisioni, modificando lo
Statuto Comunale.
Sarà necessario rivitalizzare l’agenda 21 locale, la certificazione Iso
14001 in modo non formale ma sostanziale e attuare il bilancio
partecipativo.
Dovranno essere potenziati gli strumenti di comunicazione che dovranno
essere adeguati alla specificità della cittadinanza, si dovrà richiedere
una maggior partecipazione nella preparazione del Progetto Definitivo
del Puc e del Piano di Zona (che dovrà necessariamente riferirsi al
Piano Regolatore Sociale); dovranno essere favoriti gli interventi di
Progettazione Partecipata.
Riteniamo Indispensabile rivalutare il ruolo del Consiglio Comunale e
delle Circoscrizioni per le quali sarà necessario rivederne il ruolo
fattivo ed organizzarne il coordinamento: le periferie ed il centro
devono essere parti integranti ed integrate della politica
amministrativa savonese.
Sviluppo sostenibile
Lavoro come obiettivo strategico per consentire uno sviluppo organico
della città nella sua composizione demografica, nel suo potenziamento
economico e nel suo ruolo di capoluogo di una provincia a forte
vocazione turistica, portuale e produttiva.
I cambiamenti in atto nella società di oggi indirizzano verso nuove
forme lavorative e di attività che non contemplano più un percorso
uniforme e costante di “vita attiva” ma necessitano di un continuo
aggiornamento delle professionalità.
Dobbiamo riproporre il Centro di Eccellenza di Legino dove creare il
forte connubio tra Università, Scuole Superiori, industrie e centri di
ricerca esistenti, con la Città destinando la maggior parte di aree
ancora libere (in considerazione dell’approvazione definitiva del Puc)
agli insediamenti industriali per attrarre e favorire nuove attività
produttive, ovviamente compatibili con la qualità urbana, l’ambiente e
con la salute dei cittadini.
Dobbiamo attuare una politica del territorio finalizzata alla creazione
di condizioni favorevoli per l’imprenditoria e il commercio
(disponibilità di aree, infrastrutture, agevolazioni fiscali, facilità
burocratica) e promuovere una decisa azione di marketing per far
conoscere la nostra città a livello nazionale ed internazionale.
Si dovrà fare una analisi sul collocamento e sul
sovradimensionamento delle “grandi” aree commerciali.
Dobbiamo fare arrivare a Savona lavoro stabile e qualificato che dia
possibilità e prospettiva ai giovani, a chi è stato espulso dai processi
produttivi, alle donne che vogliano re-inserirsi sul mercato del lavoro.
Sarà indispensabile creare supporti legati a progetti di ricerca
universitaria che trovino finanziamenti a vario livello: regionale,
nazionale, europeo e sviluppare il rapporto tra fabbisogni delle aziende
locali, scuola e Formazione Professionale attraverso una fattiva
collaborazione tra i vari Enti preposti (Provincia, Centro Servizi
Amministrativi già Provveditorato, ecc). Sarà sostenuta, in relazione
alla normativa vigente, la formazione scolastica dell’obbligo (Piano
dell’ Offerta Formativa).
Dovremo promuovere una rete organizzativa concreta tra gli Enti della
città (oggi pressoché inesistente), i Comuni limitrofi, le Comunità
Montane, la Provincia unitamente alle attività commerciali e produttive,
per creare politiche rivolte alla strutturazione ed organizzazione di
percorsi turistici per croceristi con impiego di disoccupati e di
cooperative di soggetti svantaggiati.
Dobbiamo far diventare la nostra città un luogo dove i giovani possano
sperare di spendere al meglio le loro capacità professionali è
sicuramente possibile, anche semplicemente incominciando dalle risorse
già esistenti e dalla vocazione turistica, portuale e culturale di
Savona.
Per la realizzazione di tali interventi risulta indispensabile
recuperare risorse tramite la lotta all’evasione fiscale (Ici in
primis), la realizzazione di progetti integrati finanziabili dalla Ue,
il miglioramento della macchina comunale (motivando i dipendenti e
responsabilizzando maggiormente i Dirigenti), il controllo sulla
gestione economica delle Società a partecipazione comunale (Ata, Acts,
Depurazione acque, Ips), una fattiva collaborazione tra pubblico e
privato e l’utilizzazione al meglio di qualsiasi possibilità offerta
dalle Leggi Finanziarie.
Considerata la necessità di attivare azioni tempestive si ritiene
opportuno attuare la delega “Sviluppo Sostenibile”.
Politiche sociali e culturali
Riteniamo sia ormai indispensabile progettare, in modo organico una
risposta alle emergenze sociali che sono venute delineandosi in questi
anni prima che assumano dimensioni non più controllabili, anche in
considerazione delle nuove povertà che purtroppo stanno avanzando anche
sul nostro territorio cittadino.
Occorrono innanzitutto politiche rivolte alle famiglie per aiutarle, sia
nella cura dei bambini, che – problema più attuale – nell’assistenza
degli anziani e dei disabili, affinché anche le donne possano pensare di
entrare a pieno titolo nel mercato del lavoro e magari fare anche più
figli!
Le famiglie necessitano inoltre un reale sostegno nell’accudimento di
bambini e disabili attraverso un allargamento dell’accesso agli asili
nido (con un adeguamento delle rette proporzionato alle reali
disponibilità economiche) la creazione di luoghi di socializzazione, la
cura e pulizia dei giardini pubblici.
Sarà necessario attivare sinergie concrete tra le varie Istituzioni per
rivedere e migliorare la gestione dei servizi di assistenza agli anziani
(ivi compresa l’assistenza domiciliare e le Residenze Sanitarie
Assistenziali) ed ai cittadini appartenenti alle fasce deboli, anche
tramite il Distretto Socio Sanitario.
La leggera ripresa delle nascite è data dalla presenza di immigrati:
dovremo tenerne buon conto al fine di attuare una serie di misure atte a
favorire il loro inserimento nel tessuto sociale della città: importante
sarà la fruizione della figura del mediatore culturale.
Necessaria è l’individuazione di aree per l’edilizia residenziale
pubblica e/o stipulare convenzioni con l’edilizia privata per la
destinazione di quote parti dell’edificato all’edilizia pubblica, per
poter dare una risposta concreta alla ricerca d'alloggio delle famiglie.
I giovani, a Savona, devono potersi anche divertire ed esprimere le loro
capacità al di fuori dell’impegno scolastico e/o lavorativo: abbiamo la
fortuna di annoverare, sul nostro territorio, numerose compagnie
teatrali, gruppi musicali, giovani artisti e sportivi, società sportive
agonistiche e amatoriali che spesso non hanno un luogo fisico adeguato
dove potersi allenare ed esprimere. E’ necessario aggiornare le
strutture ricreativo-culturale e gli impianti sportivi esistenti e
recuperare i “contenitori vuoti” della città creando sinergie con chi ne
detiene la proprietà e/o la gestione ed eventualmente realizzarne di
nuovi.
Coordineremo fattivamente e sosterremo le risorse dei vari settori del
Volontariato esistenti sul territorio cittadino.
Occorre valorizzare coordinatamente le risorse locali culturali,
storiche ed artistiche: possediamo ottimi musei e luoghi artistici che
potrebbero essere valorizzati ed aperti alle visite anche con l’aiuto
concreto di associazioni culturali cittadine: il Priamar può accogliere,
in modo regolare, mostre di rilevanza anche internazionale ed attirare,
come in altre città, il turismo culturale; le aree ex Italsider –
opportunamente riconsiderate nella loro funzione urbana, facendo
prevalere le scelte del Puc sul Piano Regolatore Portuale – possono
diventare la cerniera tra il centro storico, il Priamar, il porto ed il
mare.
E’ necessario un centro congressi che porterebbe anche notevole
“indotto” alla città, recuperare i “Contenitori Storici secondo
destinazioni d’uso consoni agli interessi dei savonesi e non ad
interessi particolari: ex Ospedale S. Paolo, Palazzo Santa Chiara, San
Giacomo, Loreto, Seminario, Complesso del Santuario e di Monturbano,
Villa Zanelli… sollecitando i vari Enti alla creazione di sinergie;
organizzare spazi per le Associazioni culturali.
L’istituzione di deleghe quali Pari Opportunità, Politiche Giovanili e
l’immigrazione renderebbe il futuro governo della città capace di
leggere le esigenze più nascoste e conoscere le possibilità e le idee di
chi fino ad oggi è stato per troppo tempo “poco” considerato.
Qualità urbana
Savona deve diventare una città piacevole e sicura per viverci.
Occorre creare una completa e significativa rete infrastrutturale, nel
centro città e fino alle periferie, per la mobilità pedonale e
ciclabile, costituita da piazze e strade senza traffico, con un alto
livello di sicurezza per gli utenti, residenti e turisti, che colleghi
bene sia i punti caratteristici del centro e delle frazioni, sia gli
spazi verdi esistenti o in progetto, sia, infine, i vari edifici
pubblici sedi di funzioni.
Questa rete deve avere la spina dorsale centrata sull’asta verde lungo
il Torrente Letimbro dai giardini del Prolungamento a mare, agli Orti
Folconi e piazza del Popolo, ai giardini di via Trincee fino a Lavagnola.
E’ necessario trovare urgentemente una soluzione urbanistica per le aree
degli Orti Folconi e di piazza del Popolo. Esse devono diventare il
nuovo polo del centro di Savona con funzioni sociali (Rsa), culturali e
sportive (Auditorium- Palazzetto dello Sport), cerniera di raccordo tra
la Savona Ottocentesca e i più recenti sviluppi di ponente, con Via
Paleocapa asse pedonale di eccellenza di collegamento tra il porto e la
Stazione Fs attraverso un importante ponte pedonale che scavalchi il
Letimbro e Corso Ricci.
Dovremo trovare soluzioni al problema del traffico (ineluttabile la
soluzione del traffico portuale ormai insostenibile sulla rete cittadina
con particolare riferimento al collegamento porto-autostrade) e della
sosta sia stanziale sia di rotazione con la costruzione di posteggi
interrati, silos e parcheggi decentrati da realizzarsi con interventi
pubblici e privati, cercando una soluzione diversa alla collocazione del
Mercato del Lunedì. Tali interventi dovranno essere adeguatamente
coordinati all’interno del Piano Urbano del Traffico e del Piano Urbano
dei Posteggi di alto profilo.
Riteniamo strategicamente indispensabile la realizzazione del Metrobus,
integrato in un sistema intermodale di mezzi pubblici, per ridurre il
carico del traffico privato gravante sulla città.
E’ necessario creare un lungo fronte mare di ponente caratterizzato da
una importante passeggiata che prosegua quella già esistente di Corso
Vittorio Veneto fino a Zinola (il Puc deve individuare il tracciato di
tale passeggiata, da realizzarsi a lotti attraverso convenzioni da
stipulare con i soggetti attuatori negli ambiti R2 R3).
E’ importante, per poter attuare questi servizi, definire, nella stesura
definitiva del Puc, tutte le aree di intervento; residenziali,
produttive ed a servizi, per normarne le realizzabilità attraverso
permessi di costruire convenzionati in modo da equilibrare gli interessi
privati e quelli pubblici nelle successive fasi di attuazione Puc.
Per quanto riguarda la difesa e la valorizzazione dell’ambiente sono
necessarie alcune azioni:
1. Incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (almeno
50%), ed il riciclaggio scegliendo un sistema di smaltimento finale più
compatibile con l’ambiente stesso.
2. Adottare politiche di salvaguardia delle zone verdi e dei giardino,
di miglioramento della manutenzione e della pulizia urbana con una forte
riflessione sulla gestione dei servizi afferenti.
3. Considerare le risorse idriche come bene comune e patrimonio
dell'umanità attraverso il mantenimento della proprietà e gestione
pubblica delle reti (rivedendo le ultime scelte).
4. Salvaguardare i litorali costieri ed i corsi d’acqua (programmando
pulizie periodiche), favorire la manutenzione dei boschi e dei sentieri,
consolidare i versanti e realizzare piccoli invasi.
5. Dotare il Comune del Piano Energetico incentivando (tramite la
Normativa del Puc e agevolazioni economiche) l’uso di tecniche di
risparmio ed efficienza energetica degli edifici, di impianti solari
termici, fotovoltaici, eolici, di caldaie piccole e medie a biomasse
(promuovendo il recupero dei residui agroforestali) e introducendo la
certificazione energetica delle costruzioni nuove o ristrutturate, con
particolare impegno per gli edifici di proprietà comunale e pubblica.
Infine, per la sicurezza dei cittadini (ivi comprese le truffe di vario
genere, agli anziani ecc.) e la percezione della stessa, occorrerà
attuare politiche di salvaguardia tramite il miglioramento degli accordi
con le Forze dell’Ordine e la Polizia Urbana."
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Commento
Anche se dal programma non si capisce, nel mandato
Ruggeri la Margherita ha condiviso la responsabilità di governo della
città, ha avuto il vicesindaco (che è sindaco reggente), il Presidente
del Consiglio, ed il Pres. della Commissione Bilancio.
Il PUC è stato fatto ed adottato (anche dalla
Margherita) tenendo all’oscuro tutti, compresi i consiglieri, le
circoscrizioni e la popolazione
Il Pres. del Consiglio Renato Giusto era della
Margherita (recentemente passato allo Sdi)
Però incarichi di consulenza (rifiuti, traffico)
all’Università non gliene hanno dato.
Disponibilità di aree per insediamenti industriali
è proprio quello che hanno tolto con il PUC che hanno approvato
L’analisi sul collocamento e sul
sovradimensionamento delle “grandi” aree commerciali dovevano farlo
prima di approvare l’insediamento alla Metalmetron.
Ma ce l’hanno già il controllo delle partecipate (e
perché dimenticano le Opere Sociali di NS di Misericordia dove hanno
messo il loro Biamino?)
Hanno approvato il PUC che non prevede un metro
quadrato per l’edilizia residenziale pubblica
In 8 anni al governo della città non hanno fatto
niente di tutto questo.
Però hanno dato la precedenza al progetto Bofill
Tema che il loro PUC ha ignorato
Qui accetta la speculazione edilizia sulle aree del
cantiere Solimano
In realtà la rete idrica è privata e funziona bene
Roberto Cuneo
PS va poi ricordato che con il programma si deve
valutare la credibilità di chi poi lo deve mantenere: ad es. Ruggeri
aveva promesso, nel suo programma del 2002, che la Metalmetron sarebbe
restata produttiva. |