Commento al Programma della Margherita

  di Roberto Cuneo

Programma Margherita per le elezioni comunali di maggio 2006
 

"Gli obiettivi e gli indirizzi generali della Margherita D.L. seguono alcune fondamentali direttive:

Partecipazione: tra gli abitanti della nostra città si riscontra – in linea con la tendenza nazionale – una forte volontà di partecipazione alla vita pubblica: sarà nostro impegno rispondere a questo, per attuare quella democrazia partecipata (come previsto e finanziato dalla Ue), al di là dei ruoli specifici dei singoli partiti.

Sviluppo sostenibile: - non come vincolo bensì come opzione positiva che richiama il nodo ineludibile tra pubblico e privato – partendo dalle risorse e opportunità in essere.

Politiche sociali e culturali: creare una rete seria e fattiva tra i vari soggetti della città per rendere organici i vari interventi – in gran parte già in essere e rispondere alle esigenze emergenti.

Qualità urbana: creare una città dove sia piacevole stare, muoversi, vivere…

Questi obiettivi e indirizzi, nati dal confronto tra il Partito ed i cittadini durante gli incontri pubblici, promossi da alcuni circoli di Savona, l’estate scorsa, sono stati approvati in assemblea comune dagli iscritti della Margherita D.L. della città di Savona in data 30 01 2006.

Sarà impegno di tutti coloro che rappresenteranno il partito della Margherita D.L., nelle varie sedi e ruoli, di perseguire in ogni punto, il programma concordato - conditio sine qua non - per proseguire tale ruolo.

Partecipazione

La Partecipazione deve diventare il modus operandi, caratterizzante, del futuro governo della città.

Occorrerà individuare gli strumenti adatti al coinvolgimento effettivo della cittadinanza per avere una popolazione consapevole delle scelte e cosciente di appartenere alla comunità comunale.

Dovranno perciò essere attuati interventi atti a coinvolgere i cittadini nella vita pubblica e nel contempo l’Amministrazione dovrà avvalersi di un contributo sempre più allargato alle decisioni, modificando lo Statuto Comunale.

Sarà necessario rivitalizzare l’agenda 21 locale, la certificazione Iso 14001 in modo non formale ma sostanziale e attuare il bilancio partecipativo.

Dovranno essere potenziati gli strumenti di comunicazione che dovranno essere adeguati alla specificità della cittadinanza, si dovrà richiedere una maggior partecipazione nella preparazione del Progetto Definitivo del Puc e del Piano di Zona (che dovrà necessariamente riferirsi al Piano Regolatore Sociale); dovranno essere favoriti gli interventi di Progettazione Partecipata.

Riteniamo Indispensabile rivalutare il ruolo del Consiglio Comunale e delle Circoscrizioni per le quali sarà necessario rivederne il ruolo fattivo ed organizzarne il coordinamento: le periferie ed il centro devono essere parti integranti ed integrate della politica amministrativa savonese.

Sviluppo sostenibile

Lavoro come obiettivo strategico per consentire uno sviluppo organico della città nella sua composizione demografica, nel suo potenziamento economico e nel suo ruolo di capoluogo di una provincia a forte vocazione turistica, portuale e produttiva.

I cambiamenti in atto nella società di oggi indirizzano verso nuove forme lavorative e di attività che non contemplano più un percorso uniforme e costante di “vita attiva” ma necessitano di un continuo aggiornamento delle professionalità.
Dobbiamo riproporre il Centro di Eccellenza di Legino dove creare il forte connubio tra Università, Scuole Superiori, industrie e centri di ricerca esistenti, con la Città destinando la maggior parte di aree ancora libere (in considerazione dell’approvazione definitiva del Puc) agli insediamenti industriali per attrarre e favorire nuove attività produttive, ovviamente compatibili con la qualità urbana, l’ambiente e con la salute dei cittadini.

Dobbiamo attuare una politica del territorio finalizzata alla creazione di condizioni favorevoli per l’imprenditoria e il commercio (disponibilità di aree, infrastrutture, agevolazioni fiscali, facilità burocratica) e promuovere una decisa azione di marketing per far conoscere la nostra città a livello nazionale ed internazionale.

 

Si dovrà fare una analisi sul collocamento e sul sovradimensionamento delle “grandi” aree commerciali.

Dobbiamo fare arrivare a Savona lavoro stabile e qualificato che dia possibilità e prospettiva ai giovani, a chi è stato espulso dai processi produttivi, alle donne che vogliano re-inserirsi sul mercato del lavoro.

Sarà indispensabile creare supporti legati a progetti di ricerca universitaria che trovino finanziamenti a vario livello: regionale, nazionale, europeo e sviluppare il rapporto tra fabbisogni delle aziende locali, scuola e Formazione Professionale attraverso una fattiva collaborazione tra i vari Enti preposti (Provincia, Centro Servizi Amministrativi già Provveditorato, ecc). Sarà sostenuta, in relazione alla normativa vigente, la formazione scolastica dell’obbligo (Piano dell’ Offerta Formativa).

Dovremo promuovere una rete organizzativa concreta tra gli Enti della città (oggi pressoché inesistente), i Comuni limitrofi, le Comunità Montane, la Provincia unitamente alle attività commerciali e produttive, per creare politiche rivolte alla strutturazione ed organizzazione di percorsi turistici per croceristi con impiego di disoccupati e di cooperative di soggetti svantaggiati.

Dobbiamo far diventare la nostra città un luogo dove i giovani possano sperare di spendere al meglio le loro capacità professionali è sicuramente possibile, anche semplicemente incominciando dalle risorse già esistenti e dalla vocazione turistica, portuale e culturale di Savona.

Per la realizzazione di tali interventi risulta indispensabile recuperare risorse tramite la lotta all’evasione fiscale (Ici in primis), la realizzazione di progetti integrati finanziabili dalla Ue, il miglioramento della macchina comunale (motivando i dipendenti e responsabilizzando maggiormente i Dirigenti), il controllo sulla gestione economica delle Società a partecipazione comunale (Ata, Acts, Depurazione acque, Ips), una fattiva collaborazione tra pubblico e privato e l’utilizzazione al meglio di qualsiasi possibilità offerta dalle Leggi Finanziarie.

Considerata la necessità di attivare azioni tempestive si ritiene opportuno attuare la delega “Sviluppo Sostenibile”.

Politiche sociali e culturali

Riteniamo sia ormai indispensabile progettare, in modo organico una risposta alle emergenze sociali che sono venute delineandosi in questi anni prima che assumano dimensioni non più controllabili, anche in considerazione delle nuove povertà che purtroppo stanno avanzando anche sul nostro territorio cittadino.

Occorrono innanzitutto politiche rivolte alle famiglie per aiutarle, sia nella cura dei bambini, che – problema più attuale – nell’assistenza degli anziani e dei disabili, affinché anche le donne possano pensare di entrare a pieno titolo nel mercato del lavoro e magari fare anche più figli!

Le famiglie necessitano inoltre un reale sostegno nell’accudimento di bambini e disabili attraverso un allargamento dell’accesso agli asili nido (con un adeguamento delle rette proporzionato alle reali disponibilità economiche) la creazione di luoghi di socializzazione, la cura e pulizia dei giardini pubblici.

Sarà necessario attivare sinergie concrete tra le varie Istituzioni per rivedere e migliorare la gestione dei servizi di assistenza agli anziani (ivi compresa l’assistenza domiciliare e le Residenze Sanitarie Assistenziali) ed ai cittadini appartenenti alle fasce deboli, anche tramite il Distretto Socio Sanitario.

La leggera ripresa delle nascite è data dalla presenza di immigrati: dovremo tenerne buon conto al fine di attuare una serie di misure atte a favorire il loro inserimento nel tessuto sociale della città: importante sarà la fruizione della figura del mediatore culturale.

Necessaria è l’individuazione di aree per l’edilizia residenziale pubblica e/o stipulare convenzioni con l’edilizia privata per la destinazione di quote parti dell’edificato all’edilizia pubblica, per poter dare una risposta concreta alla ricerca d'alloggio delle famiglie.

I giovani, a Savona, devono potersi anche divertire ed esprimere le loro capacità al di fuori dell’impegno scolastico e/o lavorativo: abbiamo la fortuna di annoverare, sul nostro territorio, numerose compagnie teatrali, gruppi musicali, giovani artisti e sportivi, società sportive agonistiche e amatoriali che spesso non hanno un luogo fisico adeguato dove potersi allenare ed esprimere. E’ necessario aggiornare le strutture ricreativo-culturale e gli impianti sportivi esistenti e recuperare i “contenitori vuoti” della città creando sinergie con chi ne detiene la proprietà e/o la gestione ed eventualmente realizzarne di nuovi.

Coordineremo fattivamente e sosterremo le risorse dei vari settori del Volontariato esistenti sul territorio cittadino.

Occorre valorizzare coordinatamente le risorse locali culturali, storiche ed artistiche: possediamo ottimi musei e luoghi artistici che potrebbero essere valorizzati ed aperti alle visite anche con l’aiuto concreto di associazioni culturali cittadine: il Priamar può accogliere, in modo regolare, mostre di rilevanza anche internazionale ed attirare, come in altre città, il turismo culturale; le aree ex Italsider – opportunamente riconsiderate nella loro funzione urbana, facendo prevalere le scelte del Puc sul Piano Regolatore Portuale – possono diventare la cerniera tra il centro storico, il Priamar, il porto ed il mare.
E’ necessario un centro congressi che porterebbe anche notevole “indotto” alla città, recuperare i “Contenitori Storici secondo destinazioni d’uso consoni agli interessi dei savonesi e non ad interessi particolari: ex Ospedale S. Paolo, Palazzo Santa Chiara, San Giacomo, Loreto, Seminario, Complesso del Santuario e di Monturbano, Villa Zanelli… sollecitando i vari Enti alla creazione di sinergie; organizzare spazi per le Associazioni culturali.

L’istituzione di deleghe quali Pari Opportunità, Politiche Giovanili e l’immigrazione renderebbe il futuro governo della città capace di leggere le esigenze più nascoste e conoscere le possibilità e le idee di chi fino ad oggi è stato per troppo tempo “poco” considerato.

Qualità urbana

Savona deve diventare una città piacevole e sicura per viverci.

Occorre creare una completa e significativa rete infrastrutturale, nel centro città e fino alle periferie, per la mobilità pedonale e ciclabile, costituita da piazze e strade senza traffico, con un alto livello di sicurezza per gli utenti, residenti e turisti, che colleghi bene sia i punti caratteristici del centro e delle frazioni, sia gli spazi verdi esistenti o in progetto, sia, infine, i vari edifici pubblici sedi di funzioni.

Questa rete deve avere la spina dorsale centrata sull’asta verde lungo il Torrente Letimbro dai giardini del Prolungamento a mare, agli Orti Folconi e piazza del Popolo, ai giardini di via Trincee fino a Lavagnola.

E’ necessario trovare urgentemente una soluzione urbanistica per le aree degli Orti Folconi e di piazza del Popolo. Esse devono diventare il nuovo polo del centro di Savona con funzioni sociali (Rsa), culturali e sportive (Auditorium- Palazzetto dello Sport), cerniera di raccordo tra la Savona Ottocentesca e i più recenti sviluppi di ponente, con Via Paleocapa asse pedonale di eccellenza di collegamento tra il porto e la Stazione Fs attraverso un importante ponte pedonale che scavalchi il Letimbro e Corso Ricci.

Dovremo trovare soluzioni al problema del traffico (ineluttabile la soluzione del traffico portuale ormai insostenibile sulla rete cittadina con particolare riferimento al collegamento porto-autostrade) e della sosta sia stanziale sia di rotazione con la costruzione di posteggi interrati, silos e parcheggi decentrati da realizzarsi con interventi pubblici e privati, cercando una soluzione diversa alla collocazione del Mercato del Lunedì. Tali interventi dovranno essere adeguatamente coordinati all’interno del Piano Urbano del Traffico e del Piano Urbano dei Posteggi di alto profilo.

Riteniamo strategicamente indispensabile la realizzazione del Metrobus, integrato in un sistema intermodale di mezzi pubblici, per ridurre il carico del traffico privato gravante sulla città.

E’ necessario creare un lungo fronte mare di ponente caratterizzato da una importante passeggiata che prosegua quella già esistente di Corso Vittorio Veneto fino a Zinola (il Puc deve individuare il tracciato di tale passeggiata, da realizzarsi a lotti attraverso convenzioni da stipulare con i soggetti attuatori negli ambiti R2 R3).

E’ importante, per poter attuare questi servizi, definire, nella stesura definitiva del Puc, tutte le aree di intervento; residenziali, produttive ed a servizi, per normarne le realizzabilità attraverso permessi di costruire convenzionati in modo da equilibrare gli interessi privati e quelli pubblici nelle successive fasi di attuazione Puc.

Per quanto riguarda la difesa e la valorizzazione dell’ambiente sono necessarie alcune azioni:

1. Incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (almeno 50%), ed il riciclaggio scegliendo un sistema di smaltimento finale più compatibile con l’ambiente stesso.
2. Adottare politiche di salvaguardia delle zone verdi e dei giardino, di miglioramento della manutenzione e della pulizia urbana con una forte riflessione sulla gestione dei servizi afferenti.
3. Considerare le risorse idriche come bene comune e patrimonio dell'umanità attraverso il mantenimento della proprietà e gestione pubblica delle reti (rivedendo le ultime scelte).
4. Salvaguardare i litorali costieri ed i corsi d’acqua (programmando pulizie periodiche), favorire la manutenzione dei boschi e dei sentieri, consolidare i versanti e realizzare piccoli invasi.
5. Dotare il Comune del Piano Energetico incentivando (tramite la Normativa del Puc e agevolazioni economiche) l’uso di tecniche di risparmio ed efficienza energetica degli edifici, di impianti solari termici, fotovoltaici, eolici, di caldaie piccole e medie a biomasse (promuovendo il recupero dei residui agroforestali) e introducendo la certificazione energetica delle costruzioni nuove o ristrutturate, con particolare impegno per gli edifici di proprietà comunale e pubblica.

Infine, per la sicurezza dei cittadini (ivi comprese le truffe di vario genere, agli anziani ecc.) e la percezione della stessa, occorrerà attuare politiche di salvaguardia tramite il miglioramento degli accordi con le Forze dell’Ordine e la Polizia Urbana."
 

Commento

Anche se dal programma non si capisce, nel mandato Ruggeri la Margherita ha condiviso la responsabilità di governo della città, ha avuto il vicesindaco (che è sindaco reggente), il Presidente del Consiglio, ed il Pres. della Commissione Bilancio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il PUC è stato fatto ed adottato (anche dalla Margherita) tenendo all’oscuro tutti, compresi i consiglieri, le circoscrizioni e la popolazione

Il Pres. del Consiglio Renato Giusto era della Margherita (recentemente passato allo Sdi)

 

 

 

 

Però incarichi di consulenza (rifiuti, traffico) all’Università non gliene hanno dato.

 

 

Disponibilità di aree per insediamenti industriali è proprio quello che hanno tolto con il PUC che hanno approvato

L’analisi sul collocamento e sul sovradimensionamento delle “grandi” aree commerciali dovevano farlo prima di approvare l’insediamento alla Metalmetron.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma ce l’hanno già il controllo delle partecipate (e perché dimenticano le Opere Sociali di NS di Misericordia dove hanno messo il loro Biamino?)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hanno approvato il PUC che non prevede un metro quadrato per l’edilizia residenziale pubblica

 

In 8 anni al governo della città non hanno fatto niente di tutto questo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Però hanno dato la precedenza al progetto Bofill

 

 

 

Tema che il loro PUC ha ignorato

 

 

 

 

 

Qui accetta la speculazione edilizia sulle aree del cantiere Solimano

 

 

 

 

 

 

 

In realtà la rete idrica è privata e funziona bene

 

       Roberto Cuneo 

 

PS va poi ricordato che con il programma si deve valutare la credibilità di chi poi lo deve mantenere: ad es. Ruggeri aveva promesso, nel suo programma del 2002, che la Metalmetron sarebbe restata produttiva.