01/07/05
Commento al Rendiconto del Bilancio 2004
Il Bilancio 2004 era già brutto come preventivo ed è peggiorato come consuntivo.
Ricordo che nella discussione nel marzo 2004 definii il Sindaco “tassator cortese” per l’aumento dell’ICI, dal 2002 al 2004, del 37% e della TARSU del 23%: aumenti confermati a consuntivo per l’ICI e aumentati ulteriormente al 32% per TARSU (senza considerare il recupero dell’evasione che aumenta la torchiatura). Aumenti che già a preventivo erano ben superiori alla diminuzione dei trasferimenti statali.
Una voce che emerge nelle uscite è quella relativa alle perdite straordinarie di ACTS: oltre ai 983.000 Î di contributo annuo previsto inizialmente, in occasione dell’assestamento, il Comune dovette prevedere 156.000 Îdi perdite straordinarie. L’Assessore ci raccontò che si trattava di una voce eccezionale perché era la messa a posto di una partita pluriennale. In questi giorni, invece, abbiamo saputo dai giornali che ACTS è sulla strada di perdere in più 1 milione di Î annuo.
La cosa che più ci preoccupa è il livello di indebitamento: nel 2003 l’Assessore Nofroni prevedeva, dopo un 2003 spaventoso con 19,7 MÎ di nuovi debiti, un 2004 morigerato con 1,5 MÎ di nuovi debiti, per diminuire l’esposizione. Nel preventivo del 2004, invece, i nuovi debiti erano previsti in 5,3 MÎ. Poi a consuntivo sono stati 4,4 MÎ che è sempre molto di più di quanto promesso nel 2003, e l’indebitamento complessivo resta a 78 MÎ, con l’aggravante, rispetto al 2003, di essere prevalentemente a tasso variabile e quindi esposto ai rischi del rialzo dei tassi di interesse. Un aspetto gravissimo di questo indebitamento è che solo una parte è produttiva di investimenti e quindi di miglioramento della vita cittadina: una parte è relativa ad impianti ormai non più esistenti (es. impianto trattamento rifiuti Ferrero) o impianti gestiti da terzi cui il Comune non ha saputo attribuire i costi di investimento sostenuti (es. depuratore). Un’altra parte è invece relativa ad iniziative che l’Amministrazione comunale non ha saputo avviare o completare (es. macello, piscina coperta, Via Tissoni, Sacro Cuore ecc.) per le quali subiamo però un pesante carico di interessi passivi (circa 24 milioni di Î ci costano e non producono). Tre quarti dei mutui sottoscritti nel 2003 (15 MÎ) non hanno portato a nulla se non la spesa degli interessi: perché la Giunta non ha aspettato a sottoscriverli quando erano pronti i progetti, i permessi e i contratti? Chi è l’incapace? L’Ufficio Tecnico, la Ragioneria, la Giunta o tutti e tre?
Il valore previsto per le alienazioni del 2004 era 6,3 milioni di euro: si trattava di una cifra senza senso, infatti il consuntivo è stato un misero 0,7 MÎ. Questo fallimento deve allarmarci se pensiamo che il bilancio 2005 sta in piedi condizionato dall’incasso dei soldi della vendita di Via Cava.
Per quanto riguarda i lavori pubblici (il “riciclo delle promesse”) è consolidata, anzi peggiorata, la incapacità di mantenere gli impegni: nel Preventivo si prevedeva una spesa di 21,8 MÎ, nell’assestato, a novembre 2004, l’Assessore le stimava in 18,4 MÎ, le somme alla fine impegnate sono state 13,3 MÎ (61% del preventivo cifra minima degli ultimi anni). E’ da notare che, per amore dell’oscurità, mentre i revisori, giustamente, confrontano il consuntivo con il preventivo iniziale, l’ufficio finanziario, insensatamente, confronta il consuntivo con il preventivo finale di novembre 2004 con la conseguenza che la Giunta nello stesso documento dà per uno stesso parametro due percentuali diverse.
Il Rendiconto dei Lavori Pubblici presenta una grave carenza: il Consiglio Comunale, con l’approvazione del Bilancio 2004, aveva espressamente voluto, con l’approvazione specifica di due emendamenti, il Completamento della Passeggiata di Corso Vittorio Veneto, finanziato con la vendita dell’edificio di Via Sansoni. L’organo esecutivo, la Giunta, non ha fatto nulla, non ha nemmeno avviato la vendita di Palazzo Sansoni, con evidente disprezzo degli indirizzi del Consiglio Comunale. Ritengo gravissimo che i due emendamenti approvati dal Consiglio non sono stati accettati dalla ragioneria che non li ha inseriti in Bilancio. Cioè la Ragioneria, come altri uffici del Comune, si ritiene al di sopra del Consiglio Comunale e non ne accetta le decisioni.
Nel rendiconto, tra gli investimenti, c’è anche un UFO: la permuta delle aree Orsa: compariva, senza spiegazioni, nella relazione dei Revisori, sul Preventivo 2004, per un costo di 1.370.000 Î e sparisce, sempre nella relazione dei Revisori, sul Rendiconto 2004: è una partita gigantesca e misteriosa che transita nelle colonne del Bilancio senza commento e senza lasciare segni evidenti, dedicata agli appassionati di Oggetti non identificati.
E’ un brutto bilancio ma il Consiglio Comunale lo rimpiangerà quando farà il consuntivo del 2005.
Roberto Cuneo