25/02/2006

 

Bilancio 2006: come non scontentare gli elettori di oggi, fregando i loro nipoti

Pratica 6 del CC del 3/3/2006

 

Il secondo mandato di Ruggeri e della sua giunta finisce nel modo peggiore: l’ultimo frutto avvelenato è l’indebitamento del nipote.

 

Per raccattare i soldi necessari per il pareggio (mantenendo gli appalti senza gara alle cooperative,  lo scialacquare di ACTS e tanto altro ancora) la Giunta ha pensato bene di diluire fino al 2035 il rimborso dello spaventoso indebitamento del comune di Savona (passato da 65 M€ del 2002 a 84 M€ del 2005), diminuendo così la rata annua di rimborso. Ricordo che l’indebitamento è frutto di una politica finanziaria fuori controllo, non solo di investimento ma anche di finanziamento con mutui delle spese correnti. Se si esaminano i quasi 300 mutui contratti troviamo anche quelli fatti per pagare le ferie non godute a dipendenti, per coprire le perdite delle partecipate, per acquisto di servizi e molti sono proprio quelli dilazionati al 2035. Non nego la possibilità di dilazionare a lungo termine un mutuo contratto per realizzare un ponte o una struttura che durerà nel tempo, nego che si possa farlo per un investimento a breve o addirittura una spesa corrente.

 

L’Assessore dice che così riesce a salvare le spese per i servizi sociali ma dice il falso. Con questa operazione salva le spese per i servizi sociali per gli elettori di oggi: quelle che sono colpite gravemente sono le spese sociali che dovrebbero fare i nostri figli dopo il 2018. Su questo punto l’Assessore, in commissione, si è superato: ha vestito i panni dell’oracolo ed ha detto che dopo il 2018 per Savona le cose andranno meglio. Si vede che si deve riciclare da assessore ad oracolo. Ma se leggesse libri e giornali saprebbe che il destino economico italiano, e quindi savonese, con la esplosiva crescita della Cina, non può che essere di difficoltà e di riduzione del tenore di vita complessivo. Il nostro mondo non può mantenere un livello di stipendi pari a venti volte quello di un paese che cresce al 10% annuo, che ha un miliardo e trecento milioni di abitanti, immense risorse naturali, una cultura omogenea e determinata e produce con elevata qualità molte delle cose che fino ad oggi produciamo noi. La crescita della Cina non potrà che portare ad una riduzione del tenore di vita italiano e ciò che deve fare il buon amministratore è anticipare per tempo questa tendenza con interventi prudenti e con un aumento dei sacrifici per tutti. Soprattutto si deve rendere meno pesante l’indebitamento, sia come cittadini italiani che come cittadini savonesi.

 

Invece i nostri figli e nipoti, mentre dovranno accendere dei mutui per fare le cose che serviranno loro, dovranno anche pagare le rate per spese correnti di oltre 30 anni prima e per beni che non saranno nemmeno più esistenti, quali programmi di software, l’impianto di compostaggio (già demolito), gli interventi di emergenza per il Bacigalupo ecc.

 

Auguro ai componenti di tutta la Giunta, lunga vita, in modo che i poveri cittadini che saranno vittime di questa scelta di questo bilancio possano, nel 2030, rinfacciare a questi amministratori la loro passata superficialità.

 

Amministrare significa usare le risorse che si hanno, senza gravare su chi non ha responsabilità né possibilità di difendersi.

 

Il buon padre di famiglia si impegna per lasciare ai figli beni e non debiti. Ma loro fanno il contrario!!!

 

Ad aggravare il quadro poi contribuisce il fatto che la emissione di 43 milioni di € è prevista senza gara alcuna, anzi, scandalosamente l’operatore è anche il consulente che ci suggerisce l’operazione. Magari facciamo una gara per comprare tre block notes e poi facciamo un’operazione da 43 milioni di € con lo stesso operatore che paghiamo come consulente. Questo può essere consentito dalla Legge ma non è consentito dal buon senso, dal rigore amministrativo e dall’interesse della città.

 

Per fare tornare i numeri però la Giunta è intervenuta anche taroccando la previsione per le voci del conto economico. Ricordo che il bilancio del 2005 ha sottovalutato le spese correnti per 3 milioni di €, da 50 a 53 milioni di €, apprestiamoci a ritrovare un errore analogo anche quest’anno.

 

L’ACTS nel 2004 ha perso 1,8 Milioni di euro. Per il 2005 la perdita non potrà che essere di questo ordine di grandezza visto che non è cambiato niente nella direzione di ACTS. C’è anche il milione e mezzo di spese (consulenze, viaggi e sprechi vari) che è stato patrimonializzato per il Metrobus, che sarà da mettere a perdita visto che il Metrobus, se si farà, sarà totalmente diverso. Per ACTS invece il comune di Savona ha previsto in bilancio una cifra inferiore a quella che aveva previsto l’anno passato quando ACTS, mentendo, si presentava con un bilancio in pareggio. Non c’è logica nella previsione del Bilancio 2006. Il monte di perdite di ACTS, che si è mangiata nel 2005 tutta la riserva liquida in bilancio, dovrebbe far prevedere almeno il doppio del 797950 € previsti nel bilancio.

 

Le alienazioni sono usate per fare finanziamenti a nuove opere: questa è l’ideologia dello spendere. Prioritariamente, invece, vanno utilizzati per estinguere i mutui per beni che non esistono più (es. compostaggio).

 

Negli investimenti è previsto il rifacimento di Piazza Diaz. Qui tocchiamo il massimo dello schizoide: siamo abituati a vedere i settori che non parlano tra loro (es. Zonizzazione acustica che è fatta dall’Ambiente all’insaputa dell’Urbanistica) ma qui ci troviamo di fronte ad un settore che non parla con sé stesso: mentre mette il rifacimento della Piazza Diaz nelle Opere Pubbliche da fare nell’anno, l’Assessore Caviglia ci presenta il progetto di Parcheggio sotterraneo sotto Piazza Diaz, che farà distruggendo la Piazza appena ristrutturata.

 

Il bilancio 2006 è il peggiore di tutto il mandato e deve essere bocciato. 

 

                                                                                  Roberto Cuneo