GRUPPO CUNEO

5 marzo 2006

 

Bilancio 2006: come non scontentare gli elettori di oggi, fregando i loro nipoti

Pratica 6 del CC del 6/3/2006

 

Prima di tutto un apprezzamento alla forma di presentazione del Bilancio 2006. Molto migliorato per comprensibilità e semplicità: va ringraziato il Segretario Generale per questo. Nei contenuti, purtroppo, invece va malissimo. Il secondo mandato di Ruggeri e della sua giunta finisce nel modo peggiore: l’ultimo frutto avvelenato, dopo quello del 2004, in cui Ruggeri si meritò il nomignolo di “tassator cortese”, arrivando ad un aumento del 37% dell’ICI e del 23% della Tarsu, quest’anno il titolo di testa è: la fregatura del nipote.

 

Per raccattare i soldi necessari per il pareggio (mantenendo gli sprechi) la Giunta ha pensato bene di diluire fino al 2035 il rimborso dello spaventoso indebitamento del Comune di Savona (passato irresponsabilmente in questi anni da 65 M€ del 2002 a 84 M€ del 2005), diminuendo così la rata annua di rimborso. Ricordo che l’indebitamento è frutto di una politica finanziaria fuori controllo, infatti i mutui sono stati accesi non solo per grandi opere pubbliche ma anche per manutenzioni e spese correnti. Se si esaminano i quasi 300 mutui contratti, troviamo, tra quelli dilazionati al 2035, anche quelli fatti per pagare le ferie non godute nel 1998 ai dipendenti, per coprire le perdite delle partecipate che buttano i soldi, per acquisto di servizi. Non nego la possibilità di dilazionare a lungo termine un mutuo contratto per realizzare un ponte o una struttura che durerà nel tempo, nego che si possa farlo (e lo nega la corretta pratica di contabilità) per un investimento a breve o addirittura una spesa corrente.

 

L’Assessore dice che questa è una scelta tecnica che consente di salvare le spese per i servizi sociali, ma dice il falso. E’ una scelta politica, come tutte le scelte che spostano costi o benefici da un gruppo di cittadini ad un altro; infatti sposta un costo da un gruppo di cittadini (gli elettori di oggi) ad un altro gruppo di cittadini (i residenti degli anni dopo il 2018). Con questa operazione l’Assessore salva prima di tutto gli sprechi ed in subordine le spese per i servizi sociali per gli elettori di oggi: quelle che sono colpite gravemente sono le spese sociali che dovrebbero fare i nostri figli dopo il 2018. Non è una scelta tecnica ma politica, particolarmente odiosa perché colpisce chi non si può difendere. Su questo punto l’Assessore, in commissione, si è superato: ha vestito i panni dell’oracolo ed ha detto che dopo il 2018 per l’Italia, e quindi per Savona, le cose andranno meglio. Si vede che si deve riciclare da Assessore ad oracolo. Ma se leggesse libri e giornali saprebbe che il destino economico italiano, e quindi savonese, con la esplosiva crescita della Cina, non può che essere di difficoltà e di riduzione del tenore di vita complessivo. Il nostro mondo non potrà mantenere a lungo un livello di stipendi pari a venti volte quello di un paese che cresce al 10% annuo, che ha un miliardo e trecento milioni di abitanti, immense risorse naturali, una cultura omogenea e determinata e produce, con elevata qualità, molte delle cose che fino ad oggi produciamo noi. La crescita della Cina non potrà che portare ad una riduzione del tenore di vita italiano e ciò che deve fare il buon amministratore, è anticipare per tempo questa tendenza con interventi prudenti e con un aumento dei sacrifici per tutti. Soprattutto si deve rendere meno pesante l’indebitamento, sia come cittadini italiani che come cittadini savonesi. Questo non è un oracolo ma una semplice previsione basata sull’esperienza del Giappone che nel 1950 era circa un decimo di quello che è la Cina oggi (con molte meno risorse naturali).

 

Invece i nostri figli e nipoti, mentre dovranno accendere dei mutui per fare le cose che serviranno loro, dovranno anche pagare le rate per spese correnti di oltre 30 anni prima e per beni che non saranno nemmeno più esistenti, quali programmi di software, l’impianto di compostaggio (già demolito), gli interventi di emergenza per il Bacigalupo ecc.

 

Auguro ai componenti di tutta la Giunta, e a coloro che approveranno il bilancio, lunga vita, in modo che i poveri cittadini che saranno vittime di questa scelta di questo bilancio possano, nel 2030, rinfacciare a questi amministratori la loro passata superficialità.

 

Amministrare bene significa usare le risorse che si hanno, senza gravare su chi non ha responsabilità né possibilità di difendersi. Il buon padre di famiglia si impegna per lasciare ai figli beni e non debiti. Ma loro fanno il contrario!!! Lasciano puffi e non beni.

 

Ad aggravare il quadro poi contribuisce il fatto che la emissione di 43 milioni di € è prevista senza gara alcuna, anzi, scandalosamente, l’operatore è anche il consulente che ci suggerisce l’operazione. Magari facciamo una gara per comprare tre block notes e poi facciamo un’operazione da 43 milioni di € con lo stesso operatore che abbiamo come consulente, non pagato perché ci fa questo servizio gratis (e non ci viene il dubbio che la sua remunerazione non venga da un contratto finanziario più oneroso di quello ottenibile su un mercato competitivo?). Questo può essere consentito dalla Legge ma non è consentito dal buon senso, dal rigore amministrativo e dall’interesse della città.

 

Per fare tornare i numeri, però, la Giunta è intervenuta anche taroccando la previsione per le voci del conto economico. Ricordo che il bilancio del 2005 ha sottovalutato le spese correnti per 3 milioni di €, da 50 del preventivo a 53 milioni di € del preconsuntivo (più o meno come aveva fatto nel 2004), apprestiamoci a ritrovare un errore analogo anche quest’anno.

 

Il più evidente degli errori (fatti consciamente e quindi sono più dei falsi che degli errori) riguarda l’ACTS: nel 2004 ha perso 1,8 Milioni di euro. Per il 2005 la perdita non potrà che essere di questo ordine di grandezza visto che deriva da fatti strutturali, a parte una piccola cifra per lo scuolabus, e visto che non è cambiato niente nella direzione di ACTS. Per ACTS invece il Comune di Savona ha previsto in bilancio 797.950 € una cifra inferiore agli 865.600 € che aveva previsto l’anno passato quando ACTS, mentendo, si presentava con un bilancio in pareggio. Non c’è logica nella previsione del Bilancio 2006. Il monte di perdite di ACTS, che si è mangiata nel 2005 tutta la riserva liquida in bilancio, non potrà che rifluire nei bilanci delle azienda proprietarie. Certo l’ACTS potrà fare il trucco di rivalutare alcune partite patrimoniali per compensare le perdite, però ricordo a coloro che si troveranno a fronteggiare questa forzatura, che nel bilancio ACTS c’è anche un altro grosso buco non ancora emerso: il milione e mezzo di spese (consulenze, viaggi e sprechi vari) che è stato patrimonializzato per il Metrobus, che sarà da mettere a perdita visto che il Metrobus, se si farà, sarà totalmente diverso. Senza tenere conto del Metrobus il bilancio del Comune di Savona dovrebbe far prevedere almeno 500.000 € in più: sarà un problema del prossimo sindaco. L’Assessore dice che non ha ricevuto nessun preventivo ufficiale dall’azienda. Ma come? A giugno 2005 esce fuori la perdita spaventosa del 2004 e nessuno del Comune di Savona ha richiesto un documento con la previsione della perdita del 2005? Cioè il Vice sindaco ha fatto un comunicato di fuoco e poi non ha chiesto come andassero realmente le cose?. Ma siamo a marzo 2006 per cui il 2005 è finito e l’ordine dei grandezza della perdita è certamente nota e nessuno l’ha chiesta. La risposta è che nessuno l’ha chiesta proprio per poter ignorare il problema: che se la sfanghi il prossimo sindaco e tanti saluti alla buona amministrazione, questa sconosciuta.

 

Le alienazioni sono usate per fare finanziamenti a nuove opere (es. Riqualificazione di Piazza Diaz): questa è l’ideologia dello spendere. Prioritariamente, invece, vanno utilizzati per estinguere i mutui per beni che non esistono più (es. compostaggio).

 

Ho citato il rifacimento di Piazza Diaz. Qui tocchiamo il massimo dello schizoide: siamo abituati a vedere i settori che non parlano tra loro (es. Zonizzazione acustica che è fatta dall’Ambiente all’insaputa dell’Urbanistica) ma qui ci troviamo di fronte ad un settore che non parla con sé stesso: mentre mette il rifacimento della Piazza Diaz nelle Opere Pubbliche da fare nell’anno, l’Assessore Caviglia ci presenta il progetto di Parcheggio sotterraneo sotto Piazza Diaz, che farà distruggendo la Piazza appena ristrutturata.

 

Il bilancio 2006 è il peggiore di tutto il mandato e deve essere bocciato.

 

 

                                                                                  Roberto Cuneo