GRUPPO CUNEO
26 ottobre 2005
Aspetti tecnici da chiarire sul progetto dell’Area Camper
Queste note sono proposte non per mettere in discussione la realizzazione dell’Area Camper, già approvata dal Consiglio Comunale, ma perché il progetto risponda al meglio all’obiettivo.
Dal punto di vista progettuale va sottolineato che il progetto in esame corregge opportunamente l’impostazione precedente e porta la dimensione dello stallo a 4 m (era 3 m). La conseguenza di questa correzione progettuale è però che, mentre il progetto esaminato ed approvato in Consiglio Comunale diceva che l’area poteva ospitare 72 camper, il progetto attuale prevede solo 43 camper. Ciò limita fortemente la previsione di servizio reso e di entrate; di ciò si deve tenere conto nel piano economico e finanziario (il Piano economico finanziario bocciato in Consiglio Comunale prevedeva 72 piazzole con un incasso proporzionale al numero di piazzole pari a 89.000 €/anno).
Il progetto deve, inoltre, chiarire bene problema dell’accesso. La via più critica di Savona è Via Nizza, i VVUU hanno in corso un progetto per ridurne la dimensione e la pericolosità. Per legge l’utente deve lasciare l’area per camper entro 36 ore: nel periodo di maggiore attività, quindi, considerando che i camper arrivano al mattino e partono la sera dopo, ci sarà una immissione ogni 2-3 minuti: l’accesso va studiato per fare sopportare a Via Nizza questo ulteriore traffico.
Dal punto di vista urbanistico va considerato che il PRG vecchio ed ancora vigente prevede che l’area sia destinata a Servizi, escludendo implicitamente attività quali il florovivaismo. Il nuovo PUC tratta questa area in due punti: nella Descrizione Fondativa è riportata la fotografia dell’area: non c’è alcuna attività florovivaistica ed il testo a commento della foto dice “adibito a deposito a cielo aperto, abbandonato, con fondo in terra battuta”, ”tutta l’area vuota recintata è in cattivo stato di manutenzione”. Nella parte strutturale, invece, indica che l’area è destinata a servizi e acconsente ad un’attività florovivaistica, (una mia osservazione al PUC richiede di correggere questa forzatura e destinare l’attività solo a servizi). Non ha alcun senso destinare a florovivaismo una striscetta di 560 m2, quando il vivaio più piccolo, per avere una dimensione economica reale, dispone di almeno un ettaro (cioè 20 volte l’area in questione). Va sottolineato che il terreno restante è già piccolo per l’area camper. A Savona abbiamo 62 km2 di territorio: è meglio dare ai florovivaisti 2 ettari di terreno al Santuario o in altra area dell’interno, consentendo loro di guadagnarsi la vita con il florovivaismo, e destinare totalmente l’area all’attività del camperismo.
Conclusioni
Per recuperare il calo di ricavi connesso con la riduzione dei posti disponibili e per dare una risposta di dimensione significativa alla domanda il progetto deve esser modificato dedicando l’area totalmente alla sosta dei Camper.
Roberto Cuneo