30/09/2005

 

Appunti per la presentazione dell’interpellanza sull’area camper

 

1° L’Ufficio Tecnico ha preparato la delibera affermando che il progetto finanziario era stato approvato dal Consiglio Comunale. E’ vero il contrario: il CC ha bocciato all’unanimità il progetto finanziario preparato dall’UT. Si ha una prima questione estremamente sgradevole e cioè che l’UT, per arroganza o indifferenza, se ne frega delle decisioni del Consiglio Comunale.

 

2° La Giunta non legge le delibere che l’UT presenta: si tratta di psicodipendenza dal potere reale?

 

3° Dopo la mia segnalazione la Giunta ha corretto la delibera limitandosi a cancellare la frase falsa ( quella che affermava che il CC aveva approvato il progetto finanziario). Però la delibera non torna in CC. Ma come? Se abbiamo bocciato il progetto finanziario originale, dobbiamo discutere e approvare o bocciare il progetto corretto. Questa è un punto per il quale richiedo specificamente il parere al Segretario Generale.

 

4° C’è poi un problema complesso di urbanistica. Il PRG vecchio e vigente prevede che l’area sia destinata a Servizi, escludendo implicitamente attività quali il florovivaismo, il nuovo PUC documenta che nell’area non c’era alcuna attività florovivaistica, però indica che l’area è destinata a servizi e, misteriosamente, acconsente ad un’attività florovivaistica, (una mia osservazione al PUC richiede di correggere questa forzatura e destinare l’attività solo a servizi). Non ha alcun senso destinare a florovivaismo una striscetta di 560 m2, quando il vivaio più piccolo dispone di almeno un ettaro e il terreno restante è già piccolo per l’area camper. Abbiamo 62 km2 di territorio, perché non diamo ai florovivaisti 2 ettari al Santuario, consentendo loro di guadagnarsi la vita con il florovivaismo e destiniamo totalmente l’area all’attività decisa dal CC ?

 

5° Ad integrazione del punto precedente aggiungo che il progetto dell’Ufficio Tecnico è sbagliato: gli stalli hanno una larghezza di 3 m, come si fa per il rimessaggio dei camper: le Aree Camper hanno stalli di almeno 4 m (i disegni forniti dall’associazione danno 4,5 e 5 m). Consegue che mentre il progetto dice che ospiterà 72 camper, in realtà ne potrà ospitare solo 50.

 

Chiedo pertanto quanto segue:

·        Che l’analisi economica finanziaria sia portata alla discussione del CC;

·        Che l’area sia totalmente dedicata ai Camper;

·        Che il progetto sia rifatto correttamente.

 

Roberto Cuneo

 

 Interpellanza per la illegittima Deliberazione178 19/7/2005 della Giunta Comunale riguardante i lavori per l’Area Camper

Interrogazione relativa alla introduzione della nuova normativa sui dehors

Interpellanza sulla iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente nell’ambito dei rapporti di cooperazione internazionale

Intervento sugli equilibri di bilancio del 2005

 

OdG con mia richiesta di commissione di inchiesta su ACTS

 

 

 

 

 

 

Oggetto: Interpellanza per la illegittima Deliberazione178 19/7/2005 della Giunta Comunale riguardante i lavori per l’Area Camper 

Nella delibera citata, tra le premesse, è indicato che, con deliberazione n° 24 il Consiglio Comunale, il 24/9/2004, avrebbe approvato il Piano Finanziario volto a determinare il canone da corrispondere alla regione Liguria.

Invece il 24/9/2004 il Consiglio ha approvato la pratica insieme con un mio emendamento, approvato all’unanimità, che richiedeva di rielaborare il Piano Finanziario per ridefinire il valore di affitto dell’area. In concreto il Piano presentava errori grossolani e portava ad un affitto pari a cinque volte quello attuale.

E’ evidente che con tale emendamento la delibera deve tornare in Consiglio per sottoporre al Consiglio stesso le modifiche apportate.

La Delibera di Giunta è basta su un’affermazione falsa e quindi non è valida.

Osservo anche che nel Piano Regolatore vigente l’area è destinata a servizi e quindi la delibera destina illegittimamente una parte ad attività florovivaistiche. Nel nuovo PUC è, insensatamente, previsto di destinare una parte dell’area ad attività florovivaistiche ma una mia osservazione di correzione richiede di cancellare tale destinazione.  

Chiedo la risposta in aula. 

                                                                  Roberto Cuneo

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Interrogazione relativa alla introduzione della nuova normativa sui dehors

Savona, 5 settembre 2005                                                                                       

Al Presidente del

Consiglio Comunale di Savona 

L’Assessore all’Urbanistica Aglietto, prendendo atto della insufficienza della normativa vigente sui dehors, il 2/4/2003 annunciò sul giornale prescrizioni innovative per una parte della città; dopo l’annuncio non seguì alcun atto.

Il 1/8/2004 presentai un’interpellanza per conoscere dove si fosse fermato l’iter della nuova normativa e l’Assessore mi rispose in Aula che l’uscita della normativa era imminente. La bozza consegnatami faceva presumere un sicuro miglioramento della qualità dell’arredo urbano di Savona.

Nulla però accadde.

In carenza di indicazioni prescrittive gli operatori commerciali hanno applicato le normative in modo molto elastico sia per quanto riguarda l’estensione dei dehors, ben al di là dello spazio concesso e pagato, sia per quanto riguarda la conformazione fisica (tamponamenti e strutture). Diversi dehors sono diventati ingombranti ed orribili stanzoni chiusi o vaste aree di privativa del suolo pubblico. Alcuni spazi pubblici hanno perso il carattere della piazza per assumere quello di contenitore di dehors.

Ritengo che, come avviene nelle cittadine della Riviera, i dehors debbano essere spazi aperti attraverso i quali si debba continuare a percepire la dimensione urbana che li ospita, che debbano essere proporzionati al luogo e che debbano avere il carattere del servizio al pubblico e non del luogo esclusivo.

Chiedo quando la nuova normativa, annunciata ai giornali più di due anni fa, sarà, deliberata, applicata e fatta rispettare. Auspico che la normativa riguardi l’intera città (con le eventuali opportune variazioni) e non sia limitata all’area portuale.

Chiedo di avere la risposta in Consiglio Comunale                                                      

                            Roberto Cuneo

 

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 OGGETTO: Interpellanza sulla iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente nell’ambito dei rapporti di cooperazione internazionale

Savona, 10 settembre 2005 

 

 

Al Presidente del Consiglio Comunaledi Savona

 

L’Assessore all’Ambiente ha organizzato per il 13 settembre, un incontro “invitando un rappresentante della realtà sociale del Salvador, con il quale l’Amministrazione Comunale ha rapporti per progetti di cooperazione internazionale”.

Chiedo:

·        Quali siano gli obiettivi;

·        Quali siano i contenuti;

·        Quali siano i costi;

·        Quale sia la delibera che delega l’Assessore all’Ambiente per compiti extra istituzionali;

·        Quale sia la posta di bilancio in cui erano compresi i costi di questa iniziativa;

·        Quali siano le iniziative eventualmente rinviate per finanziare questa iniziativa. 

Chiedo la risposta scritta ed in aula.

 

                                                                  Roberto Cuneo

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Intervento sugli equilibri di bilancio del 2005

Questa delibera non vale la carta su cui è scritta.

 

Tutto il Bilancio sta in piedi su un azzardo che ho già denunciato in sede di Previsione e che, oggi, appare, purtroppo, ancora più fondato: il plusvalore preventivo, categoria inventata dal Comune di Savona e non prevista dalla legge, che parla di plusvalore (e quindi di qualcosa che emerge all’incasso ed è sempre consuntivo e non preventivo). 

L’equilibrio del Bilancio si basa ipotizzando di acquisire il plusvalore delle scuole di Via Cava. Tale ipotesi non si è verificata e non si può verificare nel corso dell’anno; essa bilancia soldi realmente spesi con una speranza di soldi da ricevere. Si tratta di un aspetto che va ben oltre ad un problema di cassa, che è comune a molte poste di bilancio del Comune, cioè un diritto all’incasso che può avvenire anche in esercizi successivi. Una plusvalenza, in una contabilità corretta, emerge solo quando si incassa realmente. Conoscendo i comportamenti della macchina statale (e ricordiamo tutti la vicenda della Capitaneria di Porto, del nuovo Carcere, dell’Aurelia bis ecc.), ci sono infatti molte possibilità che l’iniziativa non si concretizzi o per un cambio di idea dei Carabinieri, o per una nuova urgenza (esempio nuovi centri di raccolta per immigrati ecc.). In questi termini fare un equilibrio tra una spesa reale ed una speranza è una forzatura che invalida l’intero bilancio 2005.

 

Ci sono poi altri elementi criticabili nel Bilancio, già sottolineati al momento della Previsione, e non corretti nel corso dell’anno: in particolare il Piano delle Opere Pubbliche sembra schizoide con un’isola ecologica al Paip (indispensabile) che entra, e poi, come un UFO, sparisce per far posto all’assurdità dell’isola in Valloria. Facciamo un investimento di limitatissima utilità quale il centro di cultura agli ex Solimano e trascuriamo le manutenzioni dei rii e dei tombini, con le conseguenze che abbiamo visto. 

Le assunzioni a tempo indeterminato non hanno riguardato l’ufficio tributi che, unanimemente, è considerato il settore più critico del Comune. Anzi, lì ci sono tre assunzioni a tempo determinato cui facciamo investimenti di formazione: ha senso formare 3 persone assunte a tempo determinato? 

Resta abbandonato l’investimento fatto nel Macello: questo è stato così rimosso dai pensieri di assessori e funzionari che, nell’enorme volume allegato, non se ne fa nemmeno cenno, dopo averci speso oltre 3 miliardi. 

Nel bilancio non appare poi una perdita reale del 2005 per il Comune di Savona e cioè la perdita di ACTS che riduce il patrimonio comunale di oltre 600.000 €. La perdita non appare perché coperta dalle riserve di ACTS ma è una perdita reale del comune di Savona che si vede ridurre di altrettanto il proprio patrimonio. Nell’occasione ricordo che un quarto della perdita è dovuta all’assurdo accordo, illegittimo, per cui i privati, soci di Delbene, possono solo guadagnare ma non perdere e le perdite sono tutte a carico della parte pubblica.

 

Il Bilancio era ed è scadente e non va approvato.

 

                                                                                              Roberto Cuneo

 

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OdG con mia richiesta di commissione di inchiesta su ACTS

Savona, 15 luglio 2005 

Ordine del Giorno

Considerato che:

·         il giorno 1/6/05 la Commissione I ha incontrato l’ACTS e nel corso dell’incontro il Presidente Del Bene ha esposto la situazione dell’azienda ed ha quantificato il disavanzo dell’ACTS S.p.A. in 20.000 Î;

·         Nei giorni successivi sulla stampa cittadina è apparsa una serie di dichiarazioni del Presidente Del Bene da cui risulta che l’ACTS S.p.A. avrebbe un disavanzo di 1.000.000 Î e il disavanzo originerebbe in ACTS Linea ma che con “artifici” è stato spostato su ACTS S.p.A. (Come noto in ACTS Linea c’è una partecipazione di privati del 40% mentre ACTS S.p.A. è totalmente pubblica);

·         che nel rendiconto del bilancio del Comune del 2004, il contributo del Comune di Savona alla gestione di ACTS, inizialmente previsto in 983.946 Î, è dovuto aumentare di 156.474 Î per coprire le perdite 2003 di ACTS, inizialmente impreviste;

·         che il Presidente Del Bene non individua la causa del dissesto nel contratto in perdita da lui firmato ma, con estrema arroganza, nelle colpe dei suoi azionisti (La Stampa 14/7 u.s.);

·         che gli interventi annunciati dal presidente non riguardano il risanamento con riduzione dei costi ma l’assunzione di ulteriori rischi (Metrobus, incremento servizi commerciali ecc.)

 

richiedo la costituzione di una Commissione di Indagine che accerti:

·         la reale prospettiva di perdita di pertinenza ACTS s.p.a.;

·         il risultato delle iniziative commerciali di ACTS s.p.a.;

·         lo stato degli accordi tra ACTS spa ed ACTS Linea teso a spostare le perdite dall’azienda a partecipazione privata all’azienda totalmente pubblica.

 

                                                                       Roberto Cuneoeo

 

 

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