Appalti a Savona
Continua la stagione dei sospetti (con l’aiuto dell’opposizione)
Ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo regolamento sui contratti.
Disporre di un nuovo regolamento, voluto dal nuovo segretario Generale, Dottoressa Spina, è una buona cosa per mettere ordine ed omogeneità nel funzionamento della macchina comunale.
Però abbiamo perso un’occasione per escludere il sistema degli appalti concorso. Il metodo normale per fare gli appalti è il seguente: il Comune fa un progetto, lo verifica con tutti (Sovrintendenza ecc.), lo approfondisce, lo dettaglia e lo mette in gara con un bando pubblico, aperto a tutte le imprese italiane ed estere. Il confronto tra i partecipanti è semplice, l’aggiudicazione è concorrenziale e, se tutto è fatto bene, il progetto si realizza rapidamente e con spesa certa. Invece, nell’Appalto Concorso, il progetto è lasciato ai partecipanti che, quindi, presentano soluzioni diverse. Poiché i progetti sono differenti è difficile e non trasparente confrontarli. Inoltre il progetto vincente è poco approfondito in quanto preparato in fase di offerta da un’azienda che non è certa di prendere l’ordine e quindi cerca di risparmiare. Il confronto con i terzi (es. Sovrintendenza, è fatto dopo e quindi può portare a complicazioni ed ostacoli). Il costo forte di offerta comporta inevitabilmente scarsa partecipazione. Si tratta di una formula che ha dato risultati infelici, in Italia in generale, ed a Savona in particolare (due casi: Copertura Piscina in cui due sole aziende hanno partecipato, ed il costo è più che raddoppiato rispetto alla stima iniziale del Comune ed i lavori sono fermi e Vecchio San Paolo in cui hanno partecipato in tre e si sono messi d’accordo tra loro).
Ho pertanto preparato un emendamento per cancellare la formula dell’Appalto Concorso tra i sistemi di appalto del Comune di Savona. L’ufficio Contratti del Comune aveva dato parere favorevole al mio emendamento.
In aula ho illustrato e sostenuto il mio emendamento; l’assessore Nofroni è intervenuto per sostenerne la bocciatura.
L’emendamento è stato bocciato. Il risultato della votazione è stato il seguente:
Favorevoli: 5 Cuneo, Bottaro, Romagnoli, Vallarino, Remigio
Contrari: 12: Giusto, Cerva, Martino, Germano, Ghersi, Ulivi, Apicella, Ingravalieri, Bossolino Berio, Di Tullio, Bosio
Astenuti: 8 Toscano, Briano, Demontis, Madini, Tuvè, Casalinuovo, Buscaglia, Pozzo
Presenti non votanti: 13 Scosceria, Orsi, Susco, Tortarolo, Guerrisi, Santi, Acquarone, Delfino, Turchi, Monteleone, Ghigo Gaspari, Barbano, Varaldo.
Va sottolineato che la maggioranza si è dimostrata perplessa con ben 6 astenuti ed 1 a favore e che l’opposizione ha avuto ben 9 presenti non votanti e 2 astenuti: se avessero votato avrebbero battuto largamente la maggioranza e modificato il risultato della votazione.
Roberto Cuneo