A.T.S. Consorzio Artemide    Università degli Studi di Bari    ITC "Tannoia" Corato   Pandora S.p.A.

CORSO IFTS PROGETTO BA/18

Agente di Sviluppo Territoriale

 

 
 

 

Che si fa stasera? Andiamo a Mola?

Indagine statistica sul fenomeno turistico molese

del Dott. Giuseppe Tribuzio

pubblicato sulla rivista molese "Città Nostra", Anno IV, n. 37, Novembre 2005 

€ 1,50  reperibile nelle edicole di Mola di Bari

 

 

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Premessa

Dal 15 al 29 luglio 2005 ho condotto personalmente a Mola un’indagine statistica[1]qualitativa, rivolta esclusivamente ai non molesi, per analizzare il notevole flusso di gente che popola il nostro centro cittadino d’estate. Per compiere quest’indagine mi sono avvalso della preziosa consulenza della Dott.ssa Carmela De Pinto (esperta in Comunicazione) e del Dott. Marco Paolillo (Ricercatore in Econometria applicata presso l’Università di Bari). Li ringrazio vivamente per avermi aiutato e consigliato (gratuitamente) mossi, come me, da spirito filantropico. Ho scoperto cose molto interessanti su come i frequentatori percepiscono il nostro paese, le loro motivazioni, cosa vogliono, cosa li attrae e chi sono.

 

Analisi dati

Cominciamo a snocciolare l’argomento, eviterò i decimali per una più semplice lettura del dato. Età media 36 anni (38 per gli uomini – 33 per le donne). Il 45% viene a Mola sempre, il 38% giunge con la bella stagione, l’8% non sa, mentre il 9% è arrivato per la prima volta. Quest’ultimo dato c’indica un flusso in ingresso di notevole portata, quindi ai fini turistici è un ottimo indicatore. Circa il 40% viene a Mola addirittura 1-2 volte a settimana, mentre il 30% 1-2 volte al mese, il resto non sa/dipende. Quasi la metà si concentra nel week-end, mentre l’altra metà sceglie, volta per volta, se venire in settimana o nel week-end, il 4% preferisce esclusivamente i giorni infrasettimanali. Per quanto riguarda la fascia oraria in cui gradiscono il nostro paese, si concentrano la sera (55%) ed in qualsiasi fascia oraria (31%), mentre mattina e pomeriggio sono fasce marginali. Il 51% è diplomato, il 28% ha la licenza media o elementare ed il 21% è laureato. I primi frequentatori di Mola si dichiarano studenti 15%, poi impiegati pubblici 12%, artigiani 11%, casalinghe, dipendenti privati e liberi professionisti sono ognuno il 10%, i disoccupati il 9% e così via.

Aggregando e stimando i dati della composizione professionale si può dedurre il reddito disponibile, e risulta che i frequentatori di Mola hanno per il 38% un reddito medio (oltre 1.500€/mese), il 28% un reddito basso (sotto i 1.500€/mese) e ben il 34% non dispone di reddito proprio (studenti, casalinghe e disoccupati), i redditi alti sono in pratica inesistenti, pertanto, è ragionevole affermare che il “turista” è di fascia medio-bassa/bassa. Questo dato è ulteriormente confortato da un altro fenomeno, si osservi il prossimo grafico.

 

Grafico n. 1

 

 

Ovviamente, oltre alla funzione di sostegno alla precedente ipotesi, il Grafico n. 1 ci da uno spaccato molto definito delle attrattive che Mola offre. Inoltre, altro fenomeno rilevante è la distanza percorsa per raggiungere Mola (Grafico n. 2  -  Provenienza) che implica o no il pernottamento. Osserviamo le % di provenienza ed abbiamo la conferma di una sensazione che hanno in tanti, “sono tutti baresi”. A questo punto però ci si deve domandare: a Mola è opportuno parlare di “movida”, intesa come movimento di gente (come a Capitolo, Bari e Bisceglie) o di turismo in senso stretto?

 

                             Grafico n. 2  -  Provenienza                                                                                 Grafico n. 3

 

 

 

Alla domanda “per quale motivo si ferma a Mola?” (Grafico n. 3) hanno risposto, inequivocabile, che si frequenta Mola per trascorrere una piacevole serata, mentre gli eventi culturali ed il mare non sono motivazioni caratterizzanti.

Si notino i tassi di gradimento espressi dal campione nel Grafico n. 4, nel caso in cui devono esprimere un desiderio, insomma cosa sarebbe gradito trovare.

 

Grafico n. 4

 

 

Oltre al “cibo”, anche la cultura ha il suo peso rilevante, basti vedere la posizione che occupano i concerti, i monumenti ed i cortei storici. Ciò che proprio non attrae è l’intrattenimento da discoteca.

Statisticamente questo fenomeno è spiegabile chiaramente: se avessimo somministrato il questionario a Monopoli – Capitolo (località regina delle discoteche estive) i dati sarebbero sicuramente opposti, a Mola non essendoci questo genere d’attrattive è normale che non ci sia nemmeno questo genere di pubblico.

Il nostro è un paese frequentato da famiglie e gruppi mediamente da 6-7 persone che giudicano molto positivamente Mola in generale, un pò meno la bellezza puramente estetica ed architettonica, insomma siamo onesti: Mola non è Taormina, ma è pur sempre una bella cittadina di mare. Sicuramente apprezzano la ristorazione e, per chi le conosce, anche le iniziative dell’Estate Molese (circa l’80%) un po’ meno la pulizia delle strade, ma in fondo, quando ho dato loro la possibilità di valutare, esprimendo un voto da 1 a 10, i nostri visitatori hanno espresso giudizi molto positivi.

 

                                       Grafico n. 5                                                                                                    Grafico n. 6

 

 

Allo stato attuale si cerca una piacevole serata da trascorrere serenamente, allietata da un pasto di qualità a prezzi modici, passeggiando, guardando uno spettacolo, un monumento o semplicemente il lungomare, in un posto sicuro, dove sia facile trovare un parcheggio.

Casella di testo: Graf. 6

Tra le 16 domande, 2 sono dedicate a questo tema spinoso, alla domanda “come considera trovare parcheggio qui a Mola”?  Il 21% degli intervistati ritiene trovare un parcheggio “facile/facilissimo”, mentre il 79% lo valuta “difficile/difficilissimo”. Considerando che il 74% del campione ha risposto a questa domanda tra le 20 e mezza notte[2], si può dedurre che la difficoltà di trovare parcheggio di sera in estate sia generalizzata. Noi molesi sappiamo quanto è difficile circolare e parcheggiare d’estate a Mola, ma osserviamo di fronte a 5 opzioni di scelta sulle modalità di parcheggio come si esprimono i “turisti” (Grafico n. 7).

 

Grafico n. 7

 

 

È scontato che se si può evitare di pagare, si evita! Specie se si tiene conto delle considerazioni fatte sul reddito del nostro universo statistico. Vediamo come cambia il giudizio se selezioniamo il campione in base al reddito (Grafico n. 8). 

 

Grafico n. 8

 

 

Il parcheggio libero, resta sempre il più desiderato dalla tipologia di turista che frequenta Mola. Mentre, la scelta che sembra mettere tutte le fasce di reddito d’accordo è quella del parcheggio esterno collegato da bus navetta. Di sicuro risolvendo il problema del parcheggio, noteremmo dei benefici da non sottovalutare in termini di fidelizzazione del visitatore e di ricadute economiche legate al turismo.

 

Turismo in senso stretto

Un discorso molto interessante si apre quando si analizzano esclusivamente i dati di chi proviene da altre province e/o dall’estero, sono l’11% del campione e sinteticamente si possono descrivere così: hanno un grado d’istruzione alto ed un livello di reddito basso, un’età media di 38 anni e la metà sono venuti per trovare i parenti. Quest’ultimo dato è molto incoraggiante, emerge che l’altra metà invece trascorre le vacanze a Mola. Difatti, il 50% è stato a Mola per la prima volta. Ciò indica la presenza allo stato attuale di un flusso turistico in entrata (incoming) seppur in piccola parte, quindi è ragionevole affermare che a Mola c’è anche il turismo in senso stretto.

 Approfondiamo l’argomento osservando altri punti di vista. Il 72% di chi pernotta considera trovare un parcheggio a Mola difficile, il 45% vuole trovare parcheggi gratuiti dove capita, il 18% a pagamento con strisce blu, il 9% è disposto anche a parcheggiare all’esterno della cittadina, nessuno ha scelto l’opzione del parcheggio sotterraneo in Piazza. Circa 60% chiede monumenti visitabili, il 54% concerti ed il 45% cortei storici, questa serie di dati c’indica che questa tipologia di persone desidera trovare anche eventi legati alla cultura. Il 64% è attratto dal lungomare, da passeggiate (55%), da gente e dai ristoranti (circa 46%), ecc. Danno un voto basso alla sicurezza, mentre è alto quello dato alla pulizia delle strade ed a Mola in generale. Il voto è un’espressione di giudizio “emotivo”, e come tale si è voluto coglierlo, non mi meraviglia quindi che chi viene da lontano (specie se qui ha le sue radici), consideri Mola molto bella in generale, pulita e in ogni caso la percepiscono in maniera molto positiva. Così come non mi stupisce che per la sicurezza prevale una percezione negativa oramai culturalmente consolidata: il mito della “mafia” che influenza la percezione sulla sicurezza.

 

Conclusione

Posso affermare con certezza che Mola piace sia a chi la conosce e la frequenta settimanalmente, sia a chi non la conosce. Ci sono i presupposti attrattivi ed ambientali, affinché il turismo diventi una risorsa non trascurabile per l’economia locale.

Questa indagine non vuole essere la “Bibbia” anche perchè è stata condotta in economia e su iniziativa personale, però ci offre uno spaccato preciso, ma limitato. Non vuole essere un compendio sul fenomeno turistico molese, ma semplicemente un’analisi scientifica. Sono convinto che la Scienza Statistica ci possa far rendere conto della realtà più facilmente, oltre le nostre convinzioni personali e/o politiche.

URBAN II, tra le altre cose, sostiene (sosterrà! NdR) proprio i punti carenti emersi dall’indagine: 1) cultura, 2) mare/spiagge, 3) parcheggi.

Così facendo s’incentiva fortemente il turismo in senso stretto, quello che si concreta con il pernottamento. È un processo complesso che necessita di forti investimenti pubblici e privati, oltre che d’Imprenditori con forte cultura d’impresa in grado di impiantare e sostenere questo nuovo “business” nei segmenti ricettivi e d’intrattenimento.

Spero di aver fornito un supporto agli operatori, agli amministratori ed ai cittadini affinché possano afferrare meglio questo fenomeno e colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che pazientemente hanno compilato il questionario e tutti gli imprenditori[3] che hanno collaborato rendendosi disponibili, dimostrando di comprendere l’importanza dei “numeri” per intendere la realtà e di conseguenza migliorare.

 

giuseppe.tribuzio@libero.it


 

[1] Il questionario somministrato consiste in 16 domande a risposta chiusa. Il campione è composto da 100 persone (50% uomini e 50% donne). È stato somministrato in diversi luoghi pubblici, diverse fasce orarie con una concentrazione alla sera. Per la stessa tipologia d’indagine a livello nazionale, è utilizzato un campione di circa 1000/56milioni di popolazione. In questo caso il campione rappresentativo è composto da 100/4mila (max) persone stimate presenti in una sera a Mola. Errore 5%.

[2] È una scelta volontaria, fatta in base ad una considerazione soggettiva, che trova fondamento dall’osservazione empirica che la stragrande maggioranza del flusso si concentra la sera.

[3] Bar 42; Trattoria Nonna Rosa; Trattoria il Cuoco Amico; Ristorante Le Antiche Mura; Bar Viola

 

 

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