A.T.S. Consorzio Artemide    Università degli Studi di Bari    ITC "Tannoia" Corato   Pandora S.p.A.

CORSO IFTS PROGETTO BA/18

Agente di Sviluppo Territoriale

 

 
 

 

Il turismo pugliese

 

La Puglia è la quinta regione più amata dai turisti italiani e stranieri (risultato per il 2003 conquistato dalla nostra regione - dati elaborati dall’Osservatorio Nazionale sul Turismo).

La Puglia sta valorizzando le sue strutture ricettive in modo da esaltare la competitività del territorio sul mercato internazionale, allo scopo di vincere il duro confronto con la qualificata concorrenza dell’offerta turistica degli altri Paesi, soprattutto dell’Europa mediterranea. La politica regionale ha l'obiettivo di rafforzare il rapporto con gli operatori presenti sul mercato, puntando anche ad una 'destagionalizzazione' che porterebbe alla Regione un aumento delle presenze durante il corso di tutto l'anno. Il turista dovrà essere attirato anche in periodi alternativi all’estate, accompagnandolo in gite alla scoperta dei nostri sapori perduti, della nostra storia, lungo un calendario che può snodarsi dal Carnevale al Natale, praticamente tutto l’anno.

La Puglia può vantare circa 180.000 posti letto da dividere tra strutture alberghiere, villaggi turistici, campeggi, agriturismi, affittacamere e bed & breakfast.

A raccogliere i primi frutti del successo di una pianificazione territoriale accurata la valle d’Itria con i suoi trulli carichi di storia e cultura: grazie al nuovo splendido aeroporto di Bari ma soprattutto ai voli diretti Bari - Londra sono sempre di più i turisti inglesi che stanno acquistando e ristrutturando vecchie case e masserie nella zona, per passarci periodi lunghi o anche un solo week-end.

La terra della Puglia è cosparsa di fattorie isolate nella campagna che portano in sé un mondo di sapori e di tradizioni di una terra racchiusa tra mare e Appennino in un mosaico composto da orti, vigne, oliveti, distese di cereali e pascoli. La sua gastronomia risulta pertanto influenzata da tanta ricchezza. I principali protagonisti della gastronomia pugliese sono il vino, l’olio, la pasta e le verdure e la cucina pugliese proprio per questo vasto panorama di preparazioni, di materie prime e di usanza, è una tra le più difficili da descrivere in quanto cambia da campagna a campagna.

 

La Puglia ed i suoi averi

 

Fatta eccezione per l'arte orafa, che ha trovato a Corato le condizioni per svilupparsi in un distretto di grande vitalità imprenditoriale, il patrimonio storico e culturale di questa regione è riuscito a dare spessore a tutte le forme di artigianato che operano su materiali umili quali il ferro, la creta, gli arbusti e il legno e addirittura la carta straccia.

La tessitura e il ricamo sono espressi dalla vita di “masseria”, cittadella autosufficiente, classico nucleo abitativo della campagna pugliese. Una delle aree più attive e il leccese. A Maglie e Surano si interessano tappeti in lana e cotone grezzo in cui viene applicata la tecnica, forse di origine saracena, del cosiddetto “fiocco leccese”, che conferisce alla superficie un aspetto arricciato. Maglie e in nota anche per i suoi merletti ad ago, mentre a Lecce, Galatina e Ruffano si possono ammirare splendidi esemplari di “chiacchierino” un ricamo di cotone molto sottile, lavorato con una piccola spola, che forma una sorta di tela di ragno a disegni concentrici. Nel resto della regione la produzione e molto varia e spazia dai tessuti i fatti a mano del Gargano e del Barese, decorati con motivi grafici ripresi dalla tradizione balcanica, alle bisacce di Alberobello, ai tessuti per arredamento di Carpino, ai preziosi ricami merletti realizzati un po' ovunque, da Troia, nel Foggiano, a Francavilla Fontana e Fasano, nel brindisino, a Capurso, in provincia di Bari, dove nei ricami impera il motivo del grappolo d'uva.

Il ferro battuto è sviluppato a Mattinata e Cerignola, nel Foggiano, dove si producono numerosi oggetti di uso domestico e soprammobili; oppure di Gravina in Puglia, in provincia di Bari, dove i fabbri si sono specializzati nella realizzazione di oggetti artistici e piccole statue. Scendendo più a sud, il territorio in cui si concentra la produzione più significativa e la provincia di Lecce, dove la grande tradizione del Barocco ha influenzato e ancora influenza l'attività degli artigiani, dediti soprattutto alla realizzazione di elaborati candelieri, i lampioni e grate dalla lavorazione alquanto raffinata.

La ceramica e la terracotta rappresentano il comparto artigianale più diffuso della Puglia, favorito, nei secoli, anche dalla ricchezza di cave di argilla rossa. Il centro di produzione più importante è Grottaglie, in provincia di Taranto che ne ha fatto per secoli della sua principale fonte di ricchezza. In città si è sviluppato un vero e proprio quartiere delle ceramiche, ubicato alle spalle del castello, dove operano laboratori - alcuni sistemati in grotte - che ancora oggi seguono i tradizionali sistemi artigianali. In passato, qui si producevano principalmente oggetti d'uso comune, vale a dire stoviglie, contenitori per vino, acqua, componenti per l'edilizia in genere. Da tempo, alle produzioni tradizionali si affiancano manufatti sempre più raffinati, frutto di una ricerca che guarda al futuro senza dimenticare il passato e che ha reso le ceramiche di Grottaglie famose nel mondo.

La Puglia conta 25 vini a denominazione di origine controllata (D.O.C.)  (Aleatico di Puglia, Alezio, Brindisi, Cacc’ è mitte, Castel del Monte, Copertino, Gioia del Colle,  Gravina, Leverano, Lizzano, Locorotondo, Martina, Matino, Moscato di Trani, Nardò, Ortanova, Ostuni, Primitivo di Manduria, Rosso di Barletta, Rosso di Canosa, Rosso di Cerignola, Salice Salentino, San Severo, Squinzano, Galatina) con 128 preparazioni diverse: 52 vini rossi, 28 bianchi, 22 rosati, 17 dolci e/o liquorosi e 9 spumanti. I comuni di riferimento per la produzione vinicola sono Cellino S. Marco, Manduria, San Donaci, Leverano, Salice Salentino, Guagnano, S. Severo, S. Pietro Vernotico, Locorotondo, Andria, Gravina, Corato, Fasano, Noci, Mottola e Turi.

La Puglia, con i suoi oltre 50 milioni di alberi di ulivo, è al primo posto per quanto riguarda la produzione di olive e olio e per questo possiamo dire che è senz’altro la più importante regione olivicola italiana. L’olio che vi si produce è rigorosamente extravergine come l’Olio extravergine di oliva Collina di Brindisi D.o.p., l'Olio extravergine di oliva Dàuno D.o.p., Olio extravergine di oliva Terra di Bari D.o.p. e l'Olio extravergine di oliva Terra d’Otranto D.o.p.

 

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