A.T.S. Consorzio Artemide    Università degli Studi di Bari    ITC "Tannoia" Corato   Pandora S.p.A.

CORSO IFTS PROGETTO BA/18

Agente di Sviluppo Territoriale

 

   

 

Il manifatturiero in Puglia

 

Nei primi due cicli dell'economia nazionale (1951-58 e 1958-64) l'industria "leggera" in Puglia ha avuto nel settore manifatturiero un peso molto elevato in termini di occupati  (intorno al 50%) che non riuscirà più a raggiungere negli anni successivi. Una flessione dell'industria leggera si è avuta a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta nel momento in cui si avvertirono sensibilmente gli effetti occupazionali degli investimenti nei comparti a più alta intensità di capitale.

Tale flessione si è arrestata alla fine degli anni Settanta in corrispondenza della fase di deprezzamento della Lira; in vent'anni il settore manifatturiero è cresciuto lievemente in termini di percentuale: in riferimento all'occupazione si è passati dal 34% del 1980 al 41% del 2000. Meno regolare è stato l'andamento degli investimenti sul totale manifatturiero regionale: esso ha oscillato tra il 15% e il 22% sino agli inizi degli anni Novanta, mantenendosi al di sotto del peso che l'industria leggera ha avuto sul manifatturiero regionale in termini di valore aggiunto.

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 9 del 22/10/04 è stato pubblicato l'Avviso della procedura di attuazione della misura 4.18 "Contratti di programma", prevista dal POR PUGLIA (Programma Operativo Regionale) 2000-2006: si tratta di contributi a fondo perduto concessi alle imprese operanti nel settore manifatturiero; inoltre, nel mese di giugno (2004), la Regione ha stanziato 18 milioni di euro per sostenere la nascita di nuove imprese giovanili, tra cui cooperative, e il trasferimento generazionale delle aziende agricole. Questi incentivi sono stati concessi anche alle S.r.l., alle ditte individuali e alle cooperative.

 

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