... psicologia astrologica...

 

 

… dell’essere con le proprie origini cosmiche e con la storia della propria esistenza prenatale...

 

 

… l’ariete…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

La Personalità dell'Ariete è una Personalità estremamente istintiva. Tutto viene fatto dietro l'impulso del momento, non c’é riflessione né ripiegamento su se stessi. Il tipo Ariete puro è un estroverso che non conosce nulla di se stesso e ha bisogno di passare attraverso l'esperienza vissuta per capire chi egli sia e che cosa voglia. È incapace infatti di osservare se stesso o gli altri. La vita lo penetra, viene rielaborata inconsciamente nel suo interno e viene poi espressa in azioni che assumono esclusivamente il significato ora di offesa ora di difesa. L'individuo, infatti, nato sotto il segno dell'Ariete, è un individuo naturalmente aggressivo. Nella sua natura la violenza non è solamente una risposta ad una frustrazione, ma si direbbe una componente naturale del suo carattere. Ora, come tutti sappiamo, l'aggressività fa parte del comportamento umano, anche se la questione della sua origine resta controversa, tuttavia nel caso degli Arietini essa raggiunge punte di gratuità che possono essere ascritte solo al temperamento violento ed irriflessivo dei nati sotto questo segno. L'essenza di questa natura è un'essenza combattiva e ne farà una bandiera per la vita. Giacchè riceve la sua influenza dal pianeta Marte, essa esprime la lotta per la sopravvivenza e simboleggia la violenza insita da quando è venuto al mondo in poi. Il venire alla vita, infatti con l'impatto improvviso che comporta, è sempre un avvenimento traumatico anche se non ce ne accorgiamo, perché in quel momento la nostra coscienza ancora non si è formata. Tuttavia questa posizione di inizio che potrebbe far pensare ad un’Essere proiettato verso il futuro, in realtà dona ai nativi di questo segno una buona dose di insicurezza che, essendo completamente inconscia, genera stati di ansia difficilmente controllabili. La vita in comune con queste personalità può diventare veramente drammatica, a volte, a causa del costante mutamento di umore a cui esse sono soggette e a cui vogliono a tutti i costi assoggettare gli altri. Una delle loro caratteristiche principali è appunto la variabilità, che è anche l'espressione del momento nel quale si colloca la loro nascita che è un momento intrinsecamente instabile nella natura, ancora indecisa tra la pioggia e il sereno, tra il freddo e il caldo. Mentre nel segno immediatamente precedente, i Pesci, questa situazione è vissuta come un dato di fatto a cui uniformare la propria natura, nel segno dell'Ariete prende la colorazione di uno stato angoscioso di cui non si sa l'origine e che sfocia inevitabilmente in facili crisi di ansia. La paura dell'ignoto infatti, in quanto rivolta ad un avvenimento concreto, in questo caso il futuro sconosciuto, non porta come conseguenza stati di nevrosi perché l'ansia si materializza nel sentimento della paura la cui origine è sempre individuale, mentre l'ansia pura trae origine dall'apparente mancanza di motivazione. Diviso normalmente tra la ricerca della propria identità attuale e la scoperta delle proprie possibilità future, il nativo dell'Ariete è continuamente in lotta con se stesso e quindi tende ad esportare questo suo senso primario di insicurezza in tutte le azioni della sua vita, che vengono quindi fatte all'insegna dell'improvvisazione e della prova, giacché è in esse che il soggetto cerca di capirsi e di trovarsi. Inconsciamente si sente all'origine e quindi sì identifica con un'immagine creativa, onnipotente e pertanto ha l'anima del condottiero che guida le sorti della battaglia. In questa versione è un buon tattico che si contenta di vittorie immediate, ma un pessimo stratega in quanto non può rinunciare a vincere la sua battaglia anche se questa rischia di fargli perdere la guerra. Ha sempre la sensazione che deve essere lui il responsabile in quanto da lui dipende la sorte del mondo, di tenerlo in vita o di sopprimerlo, ma nell'atto pratico l'Arietino soggiace facilmente all'inganno di cui difficilmente si accorge. Pur essendo infatti un insicuro non è un diffidente e reagisce alle manovre occulte con l'impulsività tipica della sua natura, mettendosi facilmente dalla parte del torto. Questa altalena tra gli opposti, consuma non poche delle sue energie, ma contribuisce paradossalmente a mantenerlo sempre adolescente. L'attività, infatti, alla quale si dedica inconsciamente, per tutta la vita, è la ricerca dell'identità. Per questo avremo molto facilmente in questa categoria degli individui conservatori. Dovendo subire, a livello privato, un continuo stato di stress a causa delle difficoltà di identificazione, la sicurezza sarà ricercata nel pubblico e soprattutto nell'affermazione di carattere sociale che può identificarsi anche con il  possesso di beni materiali, ricercati più come surrogato di sicurezza che come forma di comodità o di possesso in se stesso. Le difficoltà di identificazione si riflettono spesso in una vita familiare vissuta in modo problematico: la figura del genitore del proprio sesso, infatti, viene quasi costantemente vissuta come prevaricante, non importa se tale figura lo sia effettivamente nella realtà; mentre il genitore del sesso opposto è amato in modo irruente ed indiscriminato quali che ne siano le reali affinità con il soggetto. Se però il genitore del sesso opposto non incarna, per condizioni di vita, il ruolo che il nostro soggetto immagina debba incarnare, allora lo vediamo al centro di conflitti che possono divenire molto seri fino ad arrivare a forme di deviazione. Tuttavia queste ultime non saranno mai vissute in maniera morbosa ma più come esperienze da contrapporre ad un modello contro il quale si lotta con furia cieca. Trovandosi all'inizio di un ciclo, il nato del segno dell'Ariete dovrebbe risultare distaccato dal passato. Questo invece è solo parzialmente vero, anzi questa condizione è ancora una volta vissuta come urgente e quindi finisce per costituire un problema. Il distacco dal passato allora viene operato di preferenza in maniera traumatica e tramite rivolgimenti di carattere radicale che finiscono fatalmente per non rinnovare ma anzi per conservare con metodi diversi l'ordine precedente. L'Ariete non è un'innovatore, esprime bene, nella sua natura, il simbolo dell'animale a cui è associato, che affronta gli ostacoli a testa bassa preoccupandosi solo di trovarsi dall'altra parte e di abbattere la barriera, piuttosto che sapere che cosa c'è oltre l'ostacolo e se vale la pena di andare ad esplorare quest'altra parte di realtà. Anche se normalmente il tipo Ariete viene definito solo esclusivamente un tipo primario estroverso, questo non risulta del tutto vero. La sua introversione, anche se non si può identificare con il classico ripiegamento su se stessi, si esplica appunto in quel dualismo che ne fa un individuo che alterna, dentro di sé, stati contrapposti. La mancanza di una costruzione organica dell'io lo porta a rimuginare sogni di gloria ogni volta che vede le sue capacità frustrate o che sente di non potersi rivalere nell'immediato su persone o su cose. In questo senso è allora capace di rimuginare e di immaginare un mondo in cui la sua lancia infilzerà tutti i suoi nemici o la sua spada, come quella dell'angelo Gabriele, avrà ragione sul demonio. Nelle sue fantasie quindi di vittoria del bene sul male o del male sul bene, l'Ariete inconsciamente realizza la sintesi del suo dualismo primordiale che resta quella tra bene e male, tra positivo e negativo, tra l'essere e il nulla. L' “Io che Sono e l' “Io che non Sono” trovano, in una proiezione dell' “Io che vorrebbe Essere”, la pacificazione della lotta e l'identificazione che viene quindi realizzata sul piano della fantasia e non su quello della realtà. Se quindi la vita offre ai nati di questo segno la possibilità di vivere concretamente il proprio sogno, e a loro basta credere che sia così, avremo degli individui combattivi, capaci di realizzare anche grandi svolte nella storia. Insieme al Leone, infatti, l'Ariete è il segno a cui vengono legati normalmente gli individui che lasciano un segno di sé. Ma al contrario del Leone, la cui zampata resta indelebile, l'azione dell'Ariete è meno incisiva e a volte è capace di seminare sul suo cammino solo delle rovine. Il Leone, infatti, ha troppo il senso del dominio e della sua dignità per lanciarsi in imprese che lo vedono solo combattere, ciò che invece non si può dire dell'Ariete, che ama il conflitto per il conflitto e la polemica fine a se stessa. In questa ultima attività risulta un campione e per amore di polemica è disposto a tutto, anche a colpire i suoi amici più cari. Se appartiene al tipo raffinato, il suo spirito aggressivo si eserciterà soprattutto a livello di ironia sottile e non risparmierà a nessuno le sue sentenze, che risulteranno particolarmente ben piazzati. Intingere la penna nelle debolezze degli altri è cosa per lui facilissima, che gli riesce in maniera mirabile giacché è anche un ottimo individuatore dei talloni di Achille.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… il toro…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

La spinta fondamentale della natura profonda del nato sotto il segno del Toro è quella verso il piacere. La sua ricerca prenderà allora forme diverse e si maschererà di volta in volta sotto le spoglie differenti ma resterà costante. Ciò che lo spinge a vivere, la molla principale del nostro segno Toro è la sensazione del benessere verrà identificato sul piano materiale o sul piano spirituale, potremo avere individui che condurranno una vita opposta ma se noi sapremo guardarla più da vicino vi troveremo delle sorprendenti analogie. Se osserviamo le influenze che gli elementi astrologici hanno sui nativi di questo segno, troviamo il pianeta Venere come domicilio notturno, il pianeta Giove in esaltazione, la Terra, il genere femminile e la seconda casa della progressione dello zodiaco. Combinando insieme questi fattori nel loro significato basilare, possiamo estrarre le seguenti indicazioni: affettività e amore del bello, potenza, concretezza, apprezzamento dei beni materiali. Se combiniamo ulteriormente questi elementi al positivo avremo un profilo psicologico corrispondente ad un carattere che metterà l'amore al centro della sua vita, lo realizzerà tramite manifestazioni tangibili, sarà degno di estrema fiducia e non commetterà mai azioni avventate. Se li combineranno al negativo avremo un carattere psicologico che farà passare le sue esperienze solo attraverso i sensi, le giudicherà dal piacere che ne ricava, tenderà allo sfruttamento e farà dei beni materiali lo scopo della sua vita. La dualità, insita nella natura umana, metterà il Toro sempre dinanzi ai due poli opposti del piacere in quanto strumento e del piacere in quanto fine. Se prevarrà la prima ipotesi avremo un individuo che si servirà dei beni della vita per scopi positivi, se prevarrà la seconda ipotesi avremo un individuo che interpreterà questi ultimi come un fine da raggiungere ad ogni costo. Tutto nello sviluppo armonico della personalità dalla reazione che avrà nei riguardi del concetto di piacere. E questo avverrà in dipendenza dell'educazione che avrà ricevuto. Se essa sarà stata repressiva ci troveremo di fronte ad una personalità che non saprà mai accettare se stessa ed i suoi impulsi più profondi. Questo scatenerà facilmente il senso di colpa ogni volta che il nostro nativo si troverà in situazioni che lo attraggono ma che il suo Super Io gli farà giudicare disdicevoli. È facile allora che si instauri un meccanismo di punizione che può prendere i più svariati aspetti. Uno dei più comuni può essere quello di sottoporsi ad un super lavoro, esaltando al massimo quelle che sono tutto sommato delle qualità positive, in questo caso la laboriosità. Un altro aspetto assai comune può essere quello di fargli aumentare al massimo il senso di responsabilità. Avremo allora una persona che tenderà a farsi carico di tutte le inevitabili difficoltà legate ad una situazione e che cercherà la propria rassicurazione dando la sicurezza agli altri. A questo gruppo appartengono i Tori “paterni” che tendono a svolgere il ruolo del salvatore e di guida della comunità che a loro si affida. Facilmente riescono in questo gioco giacché istintivamente sanno come utilizzare gli strumenti del potere. Sono anche molto abili a volte nel disorientare il gruppo che intendono proteggere per poter poi iniziare la loro azione riequilibratrice. Questo tipo esplica facilmente queste attitudini in famiglia e generalmente è proprio in seno ad essa che egli si sente più protetto e rassicurato nel ruolo che si è scelto. Un'altra situazione, cara al Toro che ha imboccato la via della repressione dei suoi istinti, è quella nella quale può fungere da pietra angolare in una struttura ben costituita come ad esempio un partito politico altamente organizzato, oppure la Chiesa. Se poi oltre alla struttura baderà anche al lato concreto di cui la struttura si occupa, avremo degli oculati banchieri e dei finanzieri di primo piano. Essi avranno esaltato al massimo le loro qualità di solidità e di organizzazione per gestire in qualche modo quel piacere del possesso del denaro che la coscienza in altro modo rimprovererebbe loro. Nel caso in cui invece ci trovassimo di fronte ad un Toro che non abbia vissuto il suo amore per il piacere in modo colpevolizzante, ma in modo libero, costui sarebbe in individuo che, mal sopportando in fondo la libertà, reagirà in maniera troppo indulgente nei confronti dei propri impulsi. Ricercherà allora la sicurezza di cui ha bisogno, il concreto da cui non può distaccarsi, proprio nelle sensazioni stesse e diventerà un esploratore di tutte le emanazioni piacevoli legate al proprio corpo e al proprio spirito. Non si fermerà davanti a nessuna esperienza che gli prometta un qualche piacere e giungerà spesso a livelli di raffinatezza assoluta. Come il tipo represso cercherà di riequilibrarsi esaltando in modo eccessivo alcune delle sue qualità, così il Toro lasciato troppo a se stesso, tenterà la medesima operazione esaltando i propri difetti. Avremo perciò una personalità pigra, lenta, che si potrebbe facilmente definire ottusa e per la quale l'unico scopo sembra quello di sfruttare al massimo tutte le possibilità che la vita gli offre. In questo atteggiamento cercherà di colmare il bisogno fisico di affetto da cui non potrà mai prescindere. Tuttavia nessun individuo apparterrà completamente alla prima o alla seconda categoria. Tutti infatti avranno elementi in sé combinati sia dell'una come dell'altra, e questo costituirà il loro dilemma. Giacché le due personalità risultano opposte e quindi conflittuali, sarà nella sintesi di un piacere, accettato e sublimato contemporaneamente, che il nativo del Toro troverà la sua pace. Se saprà accettare la spinta verso le sensazioni e contemporaneamente, che il nativo del Toro troverà la sua pace. Se saprà accettare la spinta verso le sensazioni e contemporaneamente inquadrarla in una cornice che soddisfi le richieste della sua coscienza, avrà fatto un grande passo verso la serenità. Avrà accontentato così la sua inclinazione alla libidine e allo stesso tempo avrà la sensazione di averla dominata. A questo punto se si tenterà di fargli capire il meccanismo di cui sta servendo non potrà sopportare questa realtà. Sarà l'unica realtà di fronte alla quale nulla potrà la sua natura legata al contingente e si difenderà strenuamente da essa, giacché inconsciamente sa benissimo che essa è l'unica in grado di distruggerlo completamente. Perciò è facile che il Toro passi nella sua vita degli stadi alterni di depressione e di esaltazione. La prima in conseguenza di una sensazione di cui si sente in qualche modo colpevole, la seconda in concomitanza con il rafforzamento della sua volontà di potenza, che non è altro che il risultato del superamento del senso di colpa per mezzo della costante affermazione di sé. In altri termini la personalità del Toro vivrà continuamente tra un'alternativa di materialismo e di idealismo che costituiranno il dilemma della sua esistenza. Se torniamo all'interpretazione astrologica, nella saggezza della sua simbologia, avremo Venere che si trova domiciliata in un segno di Terra che è il secondo dello zodiaco e governa tradizionalmente i beni materiali. Ciò sta a significare personalità in cui troviamo una preponderanza del lato affettivo in tutte le sue manifestazioni, dal sesso al denaro. L'elemento di Terra acuisce ancora maggiormente questa tendenza di base legandola al piacere fisico, mentre la seconda casa ospita assai armonicamente questo connubio. A completamento del quadro vi è l'influenza del pianeta Giove  che tradizionalmente sta ad indicare la natura morale superiore e ciò che vi è di buono e di generoso nella vita umana. Sempre sul piano della combinazione simbolica degli elementi astrologici, avremo allora individui indirizzati verso la terra o verso il cielo, a seconda dell'influenza dell'elemento costituito dal pianeta Giove. Esso è il vero equilibratore della personalità del Toro e sarà quindi la sua posizione nell'oroscopo di natività dei nati in questo segno che ci darà la chiave di quello che potrà essere lo sviluppo della personalista. Allegoricamente Giove, inoltre, rappresenta il Padre degli Dei quindi anche il padre di tutta l'umanità. In questa simbologia è nascosto il lato del Toro in quanto animale fecondatore.  La figura del padre infatti è per i nativi di questo segno assolutamente fondamentale. Tradizionalmente si tende a far risalire il bisogno di possesso del Toro all'elemento di Terra in quanto madre e grembo fecondo. Essendo poi il Toro un segno di genere femminile, si vuole simboleggiare la sua natura più profonda nella grande madre. Il grembo nel quale il Toro tuttavia si trova così a suo agio non è il grembo protettivo, l'utero nel quale trascorriamo il nostro periodo pre-natale, ma è il grembo fecondato dal suo seme rigeneratore.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… i gemelli…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

La matrice sulla quale si innesta il carattere dei Gemelli è l'ambivalenza. Essi sanno essere tutto e il contrario di tutto. È come se due nature si trovassero a convivere nella medesima persona. Due nature però che si specchiano l'una nell'altra. I Gemelli guarda volentieri se stesso, si apprezza ed ha generalmente una forte opinione di se. Se osserviamo le influenze che gli elementi astrologici hanno sui nativi di questo segno, troviamo il pianeta Mercurio nel suo domicilio notturno, il pianeta Plutone in esaltazione, i pianeti Giove e Nettuno in esilio. L'elemento è l'Aria, il genere è maschile e ci troviamo nella terza casa seguendo la progressione dello zodiaco. Combinando insieme questi fattori nel loro significato basilare, possiamo estrarre le seguenti conclusioni: intelligenza e curiosità a livello speculativo, disponibilità a tutte le esperienze, distacco dalla tradizione, comprensione immediata e superficiale della realtà, socievolezza e fascino con i più giovani o con i coetanei. Se combiniamo ulteriormente questi elementi al positivo, avremo un individuo che metterà al centro della sua vita l'interpretazione della realtà circostante, la realizzerà con tutti i mezzi che troverà a sua disposizione e ne farà partecipi gli altri in maniera spontanea, assolutamente non didattica. Se li combiniamo invece al negativo avremo un tipo psicologico superficiale, ambivalente, cerebrale negli affetti, un truffaldino nella sua ansia di piacere ad ogni costo al prossimo. Il tallone di Achille nel nativo dei Gemelli risiede proprio dove troviamo la sua maggiore qualità e cioè la ricchezza e la chiarezza di idee. Questa tensione continua a voler scoprire tutto e a voler capire tutto, logora spesso le energie e la carica nervosa che lo sostiene si esaurisce. Egli non è un robusto per natura, è poco attaccato alla realtà che, come bene concreto, vede sempre come rappresentazione. Questo fa sì che la sua personalità si trovi a dover fronteggiare tutti gli interessi che va perseguendo, sulla base delle riserve nervose e non sulle reali capacità del suo fisico. Ora tutti sappiamo che il termine “esaurimento nervoso” è un'immagine falsa che tuttavia viene appiccicata per comodo come etichetta a tutti i disagi della personalità. Ciò dipende probabilmente dal fatto che il senso di stanchezza che l'individuo prova di fronte alla vita, che non è altro che il rifiuto inconscio di accettare se stesso e gli altri in una determinata situazione, gli fa ritenere di avere “esaurito” le proprie energie vitali.  Eppure nel caso dei nativi dei Gemelli vale la pena di rispolverare questa dizione che, pure nella sua improprietà, in questo caso rende egregiamente l'idea di quello che accade loro. Se riesce a far convivere in sé questa immagine specchiata del proprio io, avremo un individuo assai sicuro di sé e che, pure sembrando fastidiosamente presuntuoso, rimane sempre una persona basilarmente serena ed allegra. Tuttavia se quest'immagine allo specchio viene vissuta come una duplicità, allora ci troveremo di fronte ad un temperamento narcisistico dalla vanità senza limiti e che passerà sopra ogni regola e dettame pur di appagare questa esigenza. Ecco allora il tipo fanfarone e un mitomane che non sopporterà il minimo scacco e la minima menomazione di quella che lui ritiene essere la sua importante ed originale personalità. Tutto questo però sarà sempre fatto con furbizia e senza uscire allo scoperto per evitare di dover affrontare delle delusioni. La chiave della sua personalità resta il cervello e solo attraverso di esso possiamo trovare la strada per giungere a lui, perché contrariamente alle apparenze non è un carattere che si dona facilmente. Non è chiuso e tantomeno riservato, ma in fondo basta a se stesso e nei sentimenti più profondi finisce sempre per essere solo. Raramente scopre che è così, impegnato come è ad inseguire perennemente la vita, a partecipare, a mettersi ovunque in prima linea. Se a livello cosciente questo disagio non affiora, a livello inconscio è vissuto spesso in maniera anche abbastanza drammatica e genera un senso di disorientamento che trova lo sbocco in una serie di somatizzazioni di cui diventa arduo fargli prendere coscienza. Una delle caratteristiche dei nativi di questo segno è il loro categorico rifiuto di fronte all'invecchiamento. Si stendo giovani tutta la vita, anzi adolescente questo perché non perdono mai la curiosità per le cose di questo mondo. Dell'adolescenza amano anche conservare il bisogno assoluto di amicizia e di scambio di idee in una continua ricerca di sé e della realtà. Sentono ben vivo dentro questo processo, non riescono a vedersi collocati nel tempo e lottano strenuamente ed inconsciamente contro il corpo al quale non possono più chiedere le stesse prestazioni e la mente che può iniziare a perdere colpi. Questi avvenimenti vengono allora attribuiti alle più svariate eventualità ma mai al trascorrere dell'età. A livello razionale sanno benissimo cosa sta succedendo ma non lo sanno a livello istintivo, con tutte le conseguenze che questo comporta. Ecco dunque che la seconda parte della vita, per i nativi di questo segno, diventa una sanguisuga che succhia le loro energie nel tentativo di restare eternamente giovani. Questo elemento della giovinezza fa anche sì che la personalità diventa una personalità matura.  Spesso troviamo delle persone che per tutta la vita conservano una sorta di ingenuità, non perché non sappiano rendersi conto della complessità delle situazioni, ma perché preferiscono non prendersi delle responsabilità. La fuga da queste ultime si può configurare anche come un atteggiamento cinico di fronte alla vita che piace molto ai Gemelli, i quali trovano in esso la scappatoia per non colpevolizzarsi quando le loro azioni li portano fuori dalla morale corrente. E questa è un'eventualità tutt'altro che rara nel tipo Gemelli, perché la sua curiosità  lo spinge a vedere e a provare tutto, senza curarsi delle reazioni e dei sentimenti altrui. Però una volta esaurita la ricerca, allora il nostro rientra nei ranghi e riprende ad agire come se nulla fosse accaduto. Questo avviene soprattutto nella vita di relazione, dove è inutile aspettarsi da lui un atteggiamento d'intensa partecipazione. Da un lato tenderà ad abbagliare tutti con la sua disinvoltura intellettuale, dall'altro sarà un buon consigliere ed avrà una visione concreta dei fatti che può molto aiutare colui che non si aspetta di essere riconfortato e coccolato.  In questo senso appunto è un buon fratello, sia nell'ambito della semplice amicizia, nella quale ama molto giocare questo ruolo.  Si sente infatti sempre complice e partecipe quanto c'è da unirsi contro l'autorità e fare la propria guerra di liberazione personale. Anche se poi accetta volentieri lo scappellotto, sempre per quella sua particolarità di portare difficilmente le cose a termine e prenderle comunque troppo sul serio. Se torniamo alla combinazione simbolica degli elementi astrologici, abbiamo quindi individui dove la prevalenza del domicilio notturno di Mercurio si fa sentire in maniera determinante. A questa influenza si mischia l'esaltazione di Plutone con l'esilio di Giove e di Nettuno. Se consideriamo che Mercurio rappresenta l'intelligenza e la versatilità e Plutone il principio di operatività a livello profondo, mentre Giove è la potenza e Nettuno le grandi profondità dell'io, possiamo concludere che i nativi di questo segno trovano comprensione e l'azione che non attraverso la speculazione vera e propria e le condizioni materiali soddisfacenti.  L'elemento Aria aggiunge una nota in più alla versatilità di Mercurio, mentre il genere del segno, maschile, rafforza il contenuto appunto nella simbologia profonda del pianeta Plutone. Tutto questo trova poi il suo ambiente naturale nella terza casa che è quella delle associazioni e dei piccoli viaggi. Se vogliamo quindi comprendere a fondo il nativo di questo segno dobbiamo renderci conto che per lui quello che conta non è il sentimento, ma il pensiero e che non è affatto vero che il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce. Tutto in lui passa attraverso il cervello anche e soprattutto l'esperienza sessuale nella quale può diventare facilmente un maestro di erotismo. Questa ricerca quasi razionale del piacere, se vista positivamente, può arricchire molto qualsiasi rapporto, ma se volge al negativo è foriera d'instabilità. Data l'ambivalenza profonda a cui anche la mitologia del mondo classico lega questa costellazione, non è raro che i nati del segno cerchino ad un certo punto della vita di fare l'esperienza concreta di quella che è la loro omosessualità latente.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… il cancro…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

Ci troviamo di fronte ad un soggetto che ha la Luna nel segno come domicilio. Questo potrebbe già di per sé spiegare tutto. Aggiungiamo Venere in esaltazione, Saturno e Urano in esilio, Marte in caduta ed avremo il profilo preciso di un carattere che si basa esclusivamente sull'istintività e per cui il lato inconscio diventa fondamentale. Inquadriamo poi il tutto nella Casa IV che rappresenta le origini, ed avremo un altro elemento per comporre un mosaico che il soggetto, osservandolo, non potrà certo rinnegare. Vediamo che cosa ci dà la combinazione di questi elementi. Abbiamo un temperamento timido, introverso, irrazionale, nemico delle novità e dei cambiamenti, affettuoso e molto attaccato ai valori della famiglia, specialmente quella da cui proviene. Se è stato aiutato ad aprirsi alla vita, ci troveremo di fronte ad una personalità equilibrata e fondamentalmente serena, ma se è stato represso ed ha avuto molte occasioni per rifugiarsi nel suo guscio, avremo allora un individuo ombroso, diffidente, che non affronterà mai di petto gli ostacoli o le situazioni che fanno soffrire ma si ritirerà in una specie di vago mutismo che va per prima cosa a discapito di lui stesso. E questo perché gli altri, per un si preoccuperanno del suo umore, ma poi fatalmente proseguiranno per la loro strada, lasciando il Cancro a covare il suo rancore sul ciglio. Difficilmente il nostro soggetto sa uscire da queste situazioni, perché l'atteggiamento degli altri, ai suoi occhi noncurante, lo conferma sempre di più nella sua convinzione di non essere compreso ed apprezzato. Il nocciolo del problema sta infatti tutto qui. Non sapendo e non potendo, per la particolare configurazione astrale, imporsi con determinazione, quando il sistema della persuasione e della dolcezza fallisce, egli si ritrova senza armi e allora viene travolto dalla prepotenza degli altri e si sentirà ingiustamente messo da parte. In fondo resta sempre un bambino che vuole la ricompensa perché si è mostrato disciplinato e ha fatto tutti i compiti. Pur essendo un tradizionalista, attaccato ai valori che gli sono stati trasmessi in famiglia e che lui riproporrà ai propri figli, senza spostare una virgola, è però anche molto aperto alla vita che vede scorrere intorno a sé, perché ha doti di intuizione che gli fanno comprendere al volo quello che sta accadendo, anche se non si getterà mai nella mischia. La vita interiore ha per lui un interesse preminente ed ha bisogno del soprannaturale per poter vivere armoniosamente. È un segno che non conosce il cinismo e deve credere in qualcosa di “religioso” per poter sopravvivere. Questo, anzi, sarà lo strumento che sceglierà di preferenza per cercare di dare un equilibrio alla sua vita quando lo sentirà minacciato. Odia gli eccessi qualsivoglia natura siano e molte decisioni di ragionevolezza e di prudenza non provengono affatto, in lui, dalla razionalità fredda, ma dalla paura della vita. Così come si rinchiude nel guscio di fronte all'incomprensione e all'aggressività degli altri, altrettanto tende a rinchiudersi di fronte alle grosse decisioni che potrebbero sconvolgere l'ordine stabilito fin dall'inizio della sua vita. Allora la rinuncia prende generalmente il sapore dello sposare una causa che sia anche un sistema di spiegazioni della vita e che contenga delle regole simili a quelle che gli sono state insegnate. È quindi, una persona estremamente paziente, capace di sopportare delle prove assai dure e anche spesso dei caratteri opposti al suo, ma lo fa non per passività o pusillanimità, ma perché detesta ribaltare cose e situazioni solo a beneficio di se stesso. Con questo suo atteggiamento si mette generalmente in posizione difficile e rischia costantemente quello che teme di più, cioè l'isolamento e l'indifferenza degli altri. La nostra personalità in fondo poggia sulla contraddizione con il mondo esterno. I poli opposti, che tuttavia si attraggono sono alla base del mondo nel quale siamo immersi. Ora nel Cancro questa contraddizione, si esplica tra il desiderio di dare e ricevere affetto e l'impossibilità di farlo. È il conflitto tra Venere e la Luna che, mentre apparentemente simboleggiano, sia pure con sfumature diverse, la medesima cosa, in realtà si trovano agli opposti di uno stesso messaggio. Il significato resta l'amore, l'affettività, la vita dell'istinto, ma mentre nel caso della Luna tutto questo e vissuto a livello inconscio e irrazionale nel caso di Venere la carica affettiva si finalizza a scopi ben precisi, rendendo principalmente le forme della sessualità. Questo dualismo, che generalmente viene sublimato a livello concreto nella funzione parentale, è vissuto profondamente dal nato nel segno del Cancro che lo recepirà in maniera addirittura drammatica se non riuscirà a farlo coincidere nella situazione di genitore. Se c'è quindi un segno che ha bisogno di figli questo è il segno del Cancro.  Non solo per i motivi che tutti conosciamo, ma anche perché per lui essi diventano l'elemento equilibratore senza il quale il nostro nativo rischia di far prevalere la parte “LUNATICA” per conseguenze prevedibili. Bisogna anche considerare l'esilio di Saturno e di Urano che, in presenza di una forte Luna, acquista un significato ancora più determinato. Ci troviamo di fronte anche alla caduta di Marte e quindi manchiamo di tutti quelli elementi che fanno in genere un carattere forte e che sa imporsi. Manca anche la spinta vitale che a questo punto viene delegata esclusivamente al momento generativo. La parte più importante della vita del Cancro sarà appunto quella che si svolgerà insieme alla famiglia al gran completo. Se ci troviamo di fronte ad un tipo evoluto, intendendo con ciò un tipo che ha trovato sul suo cammino situazioni che gli hanno consentito di svilupparsi armoniosamente, avremo un individuo ottimamente inserito nella famiglia, sia quella di origine sia quella propria. In questo ambiente riscuote il massimo interesse, la stima incondizionata di tutti e sa rendersi assolutamente indispensabile. Nel mondo esterno cercherà di riprodurre la medesima situazione e istintivamente andrà a svolgere la sua attività in ambienti che gli consentiranno di comportarsi come se fosse in famiglia. Anche in questa situazione, che risulta ottimale per lui, il Cancro evoluto sarà stimato e apprezzato per le sue doti di dolcezza, amabilità, equilibrio, affettuosità aperte e senza riserve. Se ci troviamo di fronte ad un tipo involuto, intendendo con ciò un individuo che non ha potuto svilupparsi armoniosamente, questi sarà un personaggio piuttosto difficile. Mutevole di umore, instabile, sempre in cerca di un affetto che però non troverà mai definitivamente di suo gusto, cambierà continuamente occupazione e famiglia. Sarà cioè, all'opposto del tipo evoluto, portato a crearsi continuamente una famiglia collezionandone diverse, una dopo l'altra. Poiché l'avventura gli è estranea, e quindi ogni nuovo affetto sembra sempre essere il più importante e il definitivo, ciò lo spinge a vivere tutte le relazioni come se fossero dei matrimoni, e spesso a sposarsi successivamente. Se ci vogliamo addentrare in definizioni che ormai sono diventate viete, possiamo dire che il Cancro, più di qualsiasi altro segno, vive il complesso della “Madre”, e questo, sia che non riesca a liberarsi della figura materna dell'infanzia, con tutto l'insieme di premi e punizioni che questo comporta, sia che non riesca ad uscire dalla propria immagine di “Madre”, con tutto il bagaglio di responsabilità e di sacrificio che questo vuole dire. Nel primo caso ci troveremo allora davanti all'individuo instabile che in ogni uomo e in ogni donna cercherà di riprodurre una relazione madre-figlio, che lui avrà vissuto male, sia per carenza della figura materna, come per eccesso della medesima, intendendosi, in questo caso, una figura troppo decisa e determinata che ha soffocato la personalità del nostro timido cancerino. Nel secondo caso, invece, avremo una personalità che affronterà le responsabilità familiari con troppa abnegazione tanto da farne l'unico centro ed interesse della propria vita. Con le prevedibili conseguenze di crisi assai profonde qualora la famiglia, per i motivi più disperati, non corrisponda alle aspettative. Sebbene poco incline alle depressioni, nonostante la posizione della Luna, l'essere  o il credersi abbandonato dai figli sarà l'unico elemento che riuscirà a mandare veramente in crisi il nostro nativo. Si rinchiuderà allora in uno dei suoi lunghi silenzi, che più che esplicarsi con un silenzio materiale, si traduce in una piccola ed ininterrotta serie di resistenze.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… il leone…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

I nati nel segno del Leone vengono al mondo sotto l'influenza di un segno di Fuoco con domicilio del Sole e in casa quinta. Saturno ed Urano si trovano in esilio e Nettuno è in caduta. Quindi cominciamo col dire che tutto ciò che è segreto, intimo, viene accuratamente bandito. Anche la ragione si trova in difficoltà per fare posto incontrastato al sentimento e alla passione. La spinta è più verso l'affermazione che non verso l'innovazione. Vi è una consapevole valutazione del proprio ruolo nella vita. Il nativo del Leone è un estroverso, aperto verso la vita, sempre molto disponibile e generoso. La chiave della sua personalità si trova proprio in questa disponibilità perenne verso il mondo che lo circonda. È un atteggiamento che non si basa sull'intelligenza o sulla curiosità, ma sul sentimento e sull'intuizione. Egli non cerca di scoprire il meccanismo per il quale la bambola dice “Mamma”, ma vuole sapere la ragione per la quale la bambola chiama la madre. Non è quindi interessato alla parte, diciamo così, “tecnica” della nostra esistenza ma a quella sentimentale. Non è la ragione che lo attrae ma è il cuore; ed è proprio in base a questo suo atteggiamento di fondo che prenderà le decisioni importanti della vita. Ha un carattere esuberante e come tale tutta la gamma delle passioni si alternerà nel suo animo. È certamente il segno più ricco dello zodiaco ed in esso possiamo trovare vissute tutte le esperienze fondamentali dell'uomo, che sono la vita, la morte e, a raccordo tra i due, l'amore. Quest'ultimo infatti è il cavallo di battaglia dei nativi del segno che in esso trovano il massimo della loro espressione. Il punto di equilibrio del Leone infatti passa proprio da qui, dall'amore che sa di poter dare e da quello che riceve. Tutti siamo assetati d'amore e il bambino accucciato nel seno materno che succhia il latte è in fondo l'immagine perenne della felicità, il paradiso perduto che continuiamo ad inseguire, coscientemente o meno, per tutta la vita. Ma questo per il nativo del Leone è più vero che per i nativi di altri segni perché lui sogna di essere contemporaneamente il fanciullo e il seno materno. Il domicilio del segno nella quinta casa, che sta a testimoniare i rapporti di noi stessi con la nostra immagine di genitori, ne è una riprova, Il Leone si sente sempre padre e madre, oltre che figlio, in ogni situazione. In questo è simile al Toro anche se i moventi sono assolutamente diversi. Mentre per quest'ultimo l'atteggiamento nasce dal possesso, per il Leone l'origine si trova nella sua spinta basilare a dare e ricevere in uno scambio continuo che rappresenta per lui il massimo della gratificazione. Quindi il sesso acquista nella vita del Leone una grande importanza, non come veicolo di piacere o come strumento di fecondazione, ma come vero e proprio dialogo con l'altro. Ha bisogno di proteggere e di amare, di essere protetto ed amato nei suoi momenti di difficoltà. È un carattere che trova la sua sicurezza allo specchio. Egli infatti si ricarica delle sue energie e si riconferma nei suoi propositi non attraverso la speculazione, ma tramite l'immagine che gli rimandano gli altri. Lo specchio quindi non è un oggetto inanimato ma la società nella quale il nostro Leone vive ed opera. È dalla sensazione di ciò che gli ruota intorno che trarrà motivo per mettere in atto la sua politica di potenza. È infatti un numero unico e andrà sempre a collocarsi in prima fila perché la sente come un suo diritto. È una natura ottimista. Non perché pensa che tutto vada bene nel migliore dei modi, come il Candido di Voltaire, ma perché sa trovare i lati positivi nelle cose. Questo gli viene appunto dalla natura solare e luminosa che rischiara gli angoli oscuri dell'esistenza. Soprattutto sa vedere i lati buoni delle persone, come ne coglie immediatamente i difetti, da cui poi sa difendersi difficilmente perché non è astuto e soprattutto si fida, in special modo se il rapporto che si instaura con lui è un rapporto di amicizia. Non concepisce il tradimento per sé e quindi non lo immagina neppure negli altri. Nasce e resta un ingenuo, in un certo senso. Se viene compreso fin da piccolo e se la vita non gli riserverà troppe frustrazioni avremo quindi un individuo ambizioso, superbo e a volte vanaglorioso, ma certamente estremamente umano e generoso, con una carica di vitalità e di sentimento assolutamente fuori dal comune. Sarà amico caldo e fedele, amante completo accanto al quale sentirsi totalmente protetto e riconfortato. Ma così come questa natura può portare notevoli qualità, altrettanto, se frustrata, può essere piena di difetti. La base di questo carattere è la passione e, come si sa, quest'ultima può sempre avere una doppia faccia. Così l'esuberanza di vita può divenire megalomania, la buona concezione di sé, stupida vanagloria impiantata sulla più scoperta e vieta adulazione, la generosità inutile sperpero di energie per mettersi in mostra. Avremo allora degli individui sempre alla ricerca della gloria, costi quello che costi, e quindi pronti a sacrificare tutto e tutti alla soddisfazione della propria ambizione. Crederanno sempre di aver il vento in poppa, anche quando questo avrà girato, e si andranno a cacciare nei peggiori guai. Basti ricordare una per tutte la vicenda umana, ci si perdoni l'accostamento, di Napoleone Bonaparte e di Benito Mussolini nati entrambi sotto questo segno. E l'elenco potrebbe continuare da Petrarca a Lorenzo il Magnifico fino ai Dumas, padre e figlio, e a Camillo Benso conte di Cavour. Tutte personalità, ciascuna a suo modo, hanno lasciato un'impronta indelebile di potenza. Perché la base della natura del Leone è l'uno. Esso in derivazione dal Sole è il maschio, l'essere, colui che dà. Rappresenta il principio vitale, l'adulto realizzato che sa e può guidare se stesso e gli altri. Ma rappresenta anche il Super Io, e come tale può essere causa delle peggiori lacerazioni interne, laddove non torvi la sua giusta collocazione. In tutti i segni è presente la dinamica di questo supervisore che non è altro che la proiezione di un'immagine perfetta di noi alla quale dobbiamo corrispondere. Qualora non si verifichino le condizioni per questa corrispondenza, in nessun segno come nel Leone, l'avvenimento sarà registrato come un dramma totale. L'impossibilità di vedersi realizzato come si immagina, cozzerà profondamente con il naturale sentimento di autostima di questo carattere, generando inevitabilmente dei grandi sensi di colpa e siccome il Leone non ama mostrarsi senza criniera, tenterà di risolverli da sé di nascosto riuscendo solo a peggiorare la situazione. È difficilissimo aiutare il Leone in crisi di identità, perché assai difficilmente lascerà vedere la sua ferita. È l'unica situazione nella quale si mostrerà riservato e ve ne accorgerete speso solo dalle somatizzazioni che produrrà e che saranno sempre vistose.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… la vergine…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

Ci troviamo di fronte ad una Personalità che si colloca nella sesta casa dello zodiaco, ha Mercurio in domicilio diurno, Urano in esaltazione e Giove e Nettuno in esilio, la Luna è in caduta. E' un segno femminile, mobile e il uso elemento è la Terra. Se cerchiamo ora di combinare ed interpretare questi elementi possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una natura in cui l'intelligenza ha la preminenza, sorretta dalla ricerca del vero nel nuovo. Tuttavia queste  qualità si esercitano nell'ambito del privato e del quotidiano. Esse sono inoltre frenate da un attaccamento costante alla realtà e da una visione dell'inconscio non positiva. Le forze occulte che operano dentro di noi, ovvero ciò che di noi non riesce ad apparire alla coscienza, vengono percepite intensamente ma altrettanto intensamente respinte perché sfuggono all'analisi razionale. La natura profonda è tendenzialmente pessimista, prudente, con sfumature di timidezza che provengono da un'impossibilità naturale a godere della vita se non vi siano dei presupposti razionali per farlo. Se combiniamo al positivo gli elementi su cui la personalità dei nativi di questo segno si basa, avremo degli individui in cui la prevalenza dell'intelligenza analitica assai acuta troverà un suo equilibrio con l'attaccamento alla concretezza dell'esistenza e con il rifuggire dalla creazione di fantasmi che spesso un'intelligenza così orientata può portare con sé. Vi sarà un'osservazione perspicace delle situazioni contingenti. In mancanza di diplomazia, la natura riflessiva e temporeggiatrice del soggetto ne farà un individuo che si destreggerà molto bene nei contrari anche se non saprà conciliarli. Avremo una persona che, pur nella docilità apparente del carattere, saprà mantenere fede alle proprie convinzioni senza però sbandierarle. Ci troviamo di fronte ad un solitario che tuttavia non disdegnerà la compagnia purché non sia rumorosa o non distragga troppo da quelle che sono le sue abitudini alle quali più di ogni altro segno resta attaccato. L'introversione lo porterà ad analizzarsi e a sapere così gestire al meglio le proprie forze nell'ambito che si è proposto. Avrà grande cura di sé sia per il lato spirituale come del proprio corpo e della propria persona in genere. Se invece combiniamo al negativo gli elementi avremo degli individui in cui l'introspezione può divenire patologica fino a rasentare l'ipocondria. La solitudine allora, la pigrizia e l'occupazione di sé prenderanno il sopravvento dandoci un ritratto perfetto del malato immaginario. Saranno sempre alla ricerca dei più vari sintomi e si preoccuperanno esageratamente della propria salute. L'intelligenza analitica li porterà verso la pedanteria e verso una saggezza spicciola legata al quotidiano che può renderli a volte davvero indisponenti. Pignoli e con un orizzonte ristretto davanti, si rifugeranno nel tradizionale più per quieto vivere che non per vera convenzione. Diventeranno anche opportunisti perché questo atteggiamento consente loro di vivere senza essere disturbati dalla realtà esterna, che per loro risulta sempre indigesta. Il sistema neurovegetativo, che è il loro tallone di Achille, va in questi individui sempre sorvegliato. A parte le fantasie sulla salute nelle quali amano rifugiarsi e a volte giocare, i nativi di questo segno soffrono veramente di tutta una serie di disturbi che sono poi la loro reazione alle responsabilità della vita. Il loro è un segno poco vitale e loro lo sanno benissimo, non sono quindi in grado di affrontare con la necessaria energia le difficoltà e le lotte che la vita riserva al destino di ciascuno di noi. Ecco che, quando la situazione li sovrasta, interviene provvidenziale il malanno a salvarli dal dover prendere decisioni difficili e irrevocabili. Saranno quindi gli altri a decidere per loro, ma loro non se ne addoteranno, anzi saranno grati a chi gestirà per loro l'evento, anche se poi non lesineranno critiche e recriminazioni. Non bisogna allora starli a sentire perché in fondo le loro osservazioni sono fatte più per amore di polemica spicciola che non per vera convinzione. Non sono dei passionali e quindi, per vivere sereni, hanno bisogno di un ambiente che risparmi loro scene drammatiche e complicazioni. Alla tranquillità interiore sono infatti capaci di sacrificare qualsiasi cosa, anche gli affetti più cari. Non sanno imporsi con l’autorità, ma sanno convincere con la fondatezza delle loro buone ragioni. Hanno attaccamento al dovere e solo la pigrizia, qualora prenda il sopravvento, può distoglierli dal portare a termine un compito a loro affidato. Temperamento basilarmente nervoso, la chiave della loro personalità si ritrova nella repressione dell'istinto. Sono incapaci di agire direttamente ed ogni reazione propria ed altrui viene vagliata e passata al setaccio. Non sanno e non vogliono lasciarsi andare e tutto in essi, viene ricondotto ad un ordine superiore che hanno precedentemente stabilito ed al quale intendono uniformarsi. Come sono critici verso gli altri lo sono anche verso se stessi e non conoscono indulgenza per le proprie e le altrui debolezze. Come sono disciplinati nella vita esteriore così lo sono nella vita interiore; nei tipi maggiormente evoluti troviamo il temperamento dell'asceta che sa privarsi di tutto in modo razionale in vista del raggiungimento della perfezione. In questa loro ascesi non saranno mai alla ribalta, tutto avverrà nella modestia e nel silenzio. Il sacrificio che chiedono ai propri istinti infatti non verrà mai raccontato ma tenuto gelosamente custodito, perché per i nativi di questo segno la gratificazione passa per la buona coscienza e basta il sentimento di quest'ultima per rimeritare dei sacrifici che si sono fatti. Proprio a causa di questo amore per il sacrificio non di rado nella loro esistenza, consciamente od inconsciamente, si cela un lato sadico/masochista che si esplica nella privazione (sia verso gli altri come verso se stessi) di ciò che si ritiene un bene ma del quale per ragioni moralistiche si è deciso di privarsi. Quando non si attuano meccanismi di sublimazione oppure la repressione dell'istinto non avvenga in maniera compiuta, allora si profila una tendenza al sacrificio che non è più l'attaccamento al dovere o ad un ideale da perseguire, ma un meccanismo di autopunizione che si mette in moto per istinti che a torto o a ragione si ritengono riprovevoli.  Questo atteggiamento è frequente in tutte le personalità quando non si sia riusciti ad accettare se stessi e a perdonarsi gli inevitabili lati negativi superando il giudice inappellabile che è stato definito “Super Io”. Ma nei nativi di questo segno la situazione può assumere toni veramente drammatici. Ci troviamo di fronte ad un temperamento analitico, con tendenza all'introspezione, un forte desiderio di perfezione e di ripiegamento su se stesso. Sembra quindi naturale che il tutto sfoci in forme di vera  e propria tortura verso se stessi e verso gli altri che prenderanno la via della critica malevola ed esasperata. Tuttavia in questo segno troviamo anche nativi che poco corrispondono al ritratto che siano venuti fino a d’ora designati e ciò dipende soprattutto dalle componenti planetarie che possono invertire gli elementi. Il rapporto Impulsività/Repressione viene allora rovesciato e abbiamo a che fare con un soggetto che diventerà indisciplinato, ribelle, anticonformista ed autoritario nello stesso tempo, che si rifiuterà completamente di vivere la propria natura cercando di costruirsi un'altra individualità per tutta la vita. Questo tipo manterrà la cura eccessiva di sé che diventerà egoismo, attaccamento all'ordine ed al denaro, che diventeranno per assurdo, Indisciplina e Prodigalità. Tutto ciò sarà fatto non per naturale tendenza, ma per la costruzione sadica  di una personalità con l'obbiettivo di colpire le persone che le mostrano attaccamento. Al di là degli aspetti planetari, però questi tipi Vergine sono in genere caratteristici di coloro che hanno sofferto di carenze affettive. Vorranno allora vendicarsi utilizzando il lato sadico che è in loro per punire ripetutamente tutti quelli che cercheranno di creare una relazione affettiva con loro. Utilizzeranno la propria capacità di introspezione per studiare le debolezze di chi sta di fronte a loro e per cercare di approfittarne a proprio vantaggio. Si rifugeranno nell'ostinazione e nella pigrizia tutte le volte che si troveranno a dovere gestire delle responsabilità. Inoltre il loro carattere chiuso li porterà a farsi delle conoscenze basate sull'opportunità più che sull'amicizia. Sessualmente saranno freddi e, contrariamente al tipo positivo, svogliati.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… la bilancia…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

I nativi del segno della Bilancia hanno un solo problema: la scelta. Equidistanti come sono sempre da tutto, a volte dovere prendere una decisione può divenire perfino drammatico. Hanno una tendenza naturale a vedere sempre i vari lati delle questioni e prendere posizione sembra loro quasi commettere un'ingiustizia. E siccome di tutti i segni dello zodiaco quello della Bilancia è il segno che privilegia la giustizia, ogni pensiero od azione che paiono loro contrari li trovano perlomeno esitanti. Vi è anche un'altra ragione per questo atteggiamento: essi desiderano sempre compiacere tutti e aborriscono discussioni e atmosfere conflittuali intorno a loro. Come i nati nell'Ariete si realizzano solo creando e superando tensioni, così i nati della Bilancia, segno opposto all'Ariete, si sentono bene solo quando sono riusciti a creare o a ristabilire l'armonia. Marte nel loro segno è in esilio. Anche Plutone si trova nella medesima condizione e ciò porta i soggetti della Bilancia a non amare i cambiamenti improvvisi e fondamentali che destabilizzano l'equilibrio raggiunto. Essi amano mutare, ed in quanto segno d'Aria ricercano una vita varia e situazioni nuove ma sempre inserite nel medesimo quadro. I rivolgimenti in campo affettivo soprattutto sono particolarmente negativi per essi e difficilmente sanno reagire in maniera definitiva. Trascinano così a volte situazione penose, fino a farsi tacciare di ipocrisia e di ambiguità. Ciò non è vero, almeno nel tipo evoluto, il che sta solo a testimoniare la loro volontà di uscire dalle traversie senza mettersi dalla parte del torto. A volte tuttavia questo è assolutamente impossibile e così li vediamo impegnati a sprecare energie per cause che sono ormai manifestamente perse e irrimediabili. La molla che li spinge e li sostiene è l'affetto e ciò avviene a causa di Venere che ha il domicilio diurno in questo segno, con il sentimento e con l'amore si ottiene tutto dai nati nella Bilancia ed essi stessi sono sempre aperti e disponibili per gli altri. La loro cordialità a volte resta in superficie perché hanno la tendenza a prendere troppi impegni anche dal punto di vista sentimentale e si possono quindi trovare in situazioni nelle quali non sanno più come fare per dare retta a tutti. La famosa volubilità della Bilancia ha origine appunto da questo. Da questa stessa radice proviene anche il senso di inafferrabilità che comunicano. Sono nati per il dialogo. Hanno spesso il dono della conversazione e comunicare è per loro un bisogno vitale. Tramite la parola essi spiegano se stessi e ricercano la spiegazione degli altri. Possiedono generalmente un'intelligenza duttile che afferra immediatamente il significato di ogni cosa, ma è incapace di approfondire. A meno di posizioni particolari piantate nell'oroscopo individuale di nascita, il soggetto nato nella Bilancia non sa applicarsi a lungo perché si stanca facilmente ed una volta compreso il problema, passa oltre. Il Sole in questo segno si trova in caduta e questo spiega la mancanza di energia, spesso confusa con la pigrizia, di cui soffrono i nativi. Essi infatti non sono pigri, semplicemente le loro forze si esauriscono facilmente e per sopravvivere non devono mettere a repentaglio l'equilibrio tra emotività e energie fisiche che li tiene in vita; la passione, infatti, non è per loro. Quando ne vengono coinvolti non ne traggono alcun vantaggio e ne possono solo soffrire. Essi hanno tre nemici assoluti: l'alcool, il freddo e la stanchezza. Per alcool si intende tutto quello che ha a che fare con l'assuefazione. Come amano cambiare amici, ambiente e a volte occupazione, altrettanto detestano sentirsi schiavi di abitudini. Non si accostano quindi al fumo, alla droga e ad altri surrogati, non per dimostrazione di virtù, ma per non essere costretti a soggiacere a riti che, una volta provati per curiosità, non li interessano più. Anche se per un periodo della vita si lasciano andare, alla lunga la situazione non dura ed essi ritornano ad usufruire di questi ingredienti senza però farsene condizionare. Il freddo è contrario in generale alla loro costituzione fisica. Non sono robusti e sopportano molto male i climi duri. Questi ultimi hanno una grande influenza anche sul tono generale della loro personalità che detesta i contrasti netti e preferisce i mezzi toni. Il loro sistema nervoso è un congegno perfetto, ma assai delicato, che può saltare anche per stimoli che hanno a che fare con l'ambiente circostante, dal punto di vista fisico. È nei nati sotto questo segno che si ritrova un grande numero di metereopatici. Sono molto sensibili ai cambiamenti di tempo e di stagione e si difendono male dalle intemperie proprio a causa della loro facile esauribilità. Quest'ultima costituisce, più il loro tallone di Achille. I nati nella Bilancia sono noti per essere degli amanti delle comodità. Se però osserviamo più da vicino questa loro caratteristica ci accorgiamo che essa in realtà costituisce una difesa inconscia da fatiche che in effetti il loro fisico sopporta male. La stanchezza è per loro sempre dietro l'angolo e se ne allontanano come possono. Essa non è solo del corpo, spesso si tratta di una stanchezza dell'anima che li prende quando si sentono soli, oppure al centro di conflitti.  Mentre i nati in altri segni reagiscono alle difficoltà nei modi più vari, con lo scontro diretto  o con la fuga, i nati in Bilancia vi oppongono la malattia, che spesso prende proprio la forma della stanchezza nervosa. Abbiamo parlato della loro disponibilità al dialogo. Anche questo lato del loro carattere ha un suo risvolto negativo ed è la paura della solitudine, che può condizionare la loro esistenza. Il segno della Bilancia è un segno doppio, come i Gemelli e i Pesci. Ma mentre per questi la duplicità sta a significare tendenze diverse che si contrastano e si sovrappongono, per il segno della Bilancia si tratta di opposti che si equilibrano. Vi è perciò sempre nell'inconscio di questo segno una natura doppia che cerca l'unificazione nello scambio tra l'Io ed il Tu che contiene in sé. La realizzazione completa e rasserenante avviene solo in presenza della conoscenza perfetta. Questo il nativo della Bilancia lo sente istintivamente. Ora però, come spiegato bene nel mito di Eros e Psiche legato a questo segno e ribadito anche nella leggenda medievale del Lohengrin, questa conoscenza può avvenire solo dall'accettazione incondizionata dell'amore, situazione quest'ultima impossibile per il nato in questo segno, in quanto egli condiziona l'armonia e l'unione proprio alla conoscenza e quindi alla razionalità. In questa ambivalenza sta il nodo difficilmente risolvibile del carattere di questi soggetti, che si può far risalire alla presenza di Saturno in esaltazione. La razionalità e la lucidità intellettuale posseduta dai nativi è la loro arma più efficace quando si tratti di giudicare situazioni e persone. Nessuno come i nati nel segno sa vedere le cose con occhio distaccato ed obbiettivo. Però questa qualità ha anche un risvolto negativo, che sta nella tendenza ad applicarla anche nei sentimenti. La Bilancia infatti è un'amante cerebrale e non di rado possiede un lato erotico che la spinge a fare delle esperienze per pura curiosità intellettuale. Per essa spesso i gesti equivalgono alle parole e sa dialogare con essi. Il segno corrisponde alla settima casa dello zodiaco, quella preposta alle associazioni, alle unioni ed al matrimonio. Da qui la tendenza naturale dei nati verso la compagnia, soprattutto la compagnia a due. Abbiamo già accennato alla solitudine. Essa è per loro veramente insopportabile, la rifuggono continuamente e sono pronti a scendere a qualsiasi compromesso pur di evitarla. Quest'ultimo d'altronde è per essi un'arma che usano con molta disinvoltura. La loro natura conciliante li porta speso a negoziare con se stessi e con gli altri su tutto e su tutti. Il discorso dei principi a cui bisogna restare fedeli è un discorso che non piace ai nati nella Bilancia. Preferiscono non prenderne atto e sono incapaci di vivere e morire per una causa, se non altro perché si fa troppa fatica. Un pizzico di cinismo li aiuta a vivere e loro non lo rifiutano di certo. Un'altra situazione che resta loro difficile sopportare è quella nella quale si verificano delle ingiustizie. Ne soffrono moltissimo, soprattutto se ne sono le vittime dirette. Ma anche quando le ingiustizie riguardano gli altri, la Bilancia si sente coinvolta e metterà a disposizione tutte le sue capacità diplomatiche e di negoziato pur di risolvere la situazione. È solo in casi come questi che i nativi diventano estremamente severi e rigorosi e cessano di ricorrere ai compromessi. Cercheranno sempre la via della conciliazione, ma non saranno disposti a concedere nulla che non sia chiaro e lineare. Soprattutto non si lasceranno influenzare dagli altri, cosa questa che hanno invece tendenza a fare.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… lo scorpione…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

Il carattere dei nati nel segno dello Scorpione non è quello che comunemente si può definire facile. Sono nascostamente aggressivi come l'animale che li rappresenta e sembrano avere quello che si dice “il diavolo in corpo”. Sono infatti preda delle passioni più scatenate, ma invece di viverle alla luce del sole, come fa generalmente l'Ariete, le vivono in segreto, nell'oscurità del loro inconscio, che è particolarmente ricco di fantasmi. Il tipo poco evoluto ci rimanda un'immagine davvero poco lusinghiera dei nativi di questo segno. Marte è in domicilio notturno e quindi ha una gran voglia di combattere e di distruggere, di fare insomma la guerra a tutti i costi. Marte non si trova solo, ma domiciliato insieme a Plutone, che è il pianeta dei cambiamenti forzati, dell'ascesa improvvisa, dell'evoluzione collettiva, ma anche delle cose e delle persone subdole. Plutone inoltre governa il sesso e quindi per analogia le forze creative e rigenerative del corpo. Questa situazione planetaria basilare va associata a Mercurio, che in questo segno si trova esaltato. Ciò sta a significare che le valenze dei piante in domicilio vengono esaltate dall'intelligenza. L'aggressività quindi, indirizzata a fini e scopi ben precisi, non diventa più uno sfogo bruto ma abbastanza innocuo, che può tingersi però di macchinazione e di intenti dichiaratamente nocivi. Questi scopi vengono perseguiti con tutti i mezzi a disposizione, soprattutto con quelli più raffinati. Non di rado questi fini sono intesi a mutare radicalmente una situazione, per cercare di raggiungere delle posizioni elevate, soprattutto se alla base di questo comportamento si trova un desiderio di vendetta e comunque di rivalsa verso situazioni o persone o anche verso la società in genere. Lo Scorpione non sopporta di essere umiliato e quando ritiene di esserlo stato si vendicherà con tutti i mezzi a sua disposizione, senza alcuno scrupolo. Questi suoi atteggiamenti di dominio e di aggressione gli riescono facili perché non ha scrupoli di carattere affettivo. È forse l'unico segno al quale non importa di nuocere ai propri familiari. Se questi, per qualche motivo, si trovano sul suo cammino, egli non esiterà a scostarli con la freddezza e con l'intrigo che gli sono congeniali, senza preoccuparsi assolutamente dei loro sentimenti. L'esilio di Venere si fa sentire particolarmente. Ci troviamo in un segno che vede potenziato il sesso a causa dei valori di Plutone, ma contemporaneamente c'è carenza di sentimento. Il segno si trova, inoltre, opposto al Toro. Quanto quest'ultimo è affettuoso, paterno, fecondo, tanto lo Scorpione e scontroso, chiuso e arido. Questa aridità non gli deriva dalla mancanza di spinta sessuale, che è anzi molto forte, ma dalla poca considerazione che godono i sentimenti nella valutazione che egli fa delle cose.  Eppure i nativi di questo segno sono provvisti di una grande dose di fascino, no per affettuosità o per gentilezza, come può avvenire per la Bilancia, ma per l'ambivalenza fra Cielo e Terra, così palese nella loro natura, che attira i segni passionali dello zodiaco. Questo è il segno dove si realizza in maniera perfetta il binomio amore e morte e dove appunto la vita dei sentimenti viene vissuta sempre in modo drammatico e distruttivo. La forte spinta sessuale, non mitigata dalla  dolcezza e dalla tenerezza, fa sì che il desiderio si a molto acuto e il senso di possesso assoluto. Abbiamo di nuovo i valori di Plutone che si ripresentano. Il senso di evoluzione e di elevazione diventa esclusivo, così le persone che lo Scorpione incontra sul suo cammino e che decide debbano continuare la via con lui, diventano sua proprietà. La gelosia sarà quindi una delle molle della sua personalità e anche la parte debole del suo carattere. Uno Scorpione non perderà mai nelle lotte per l'esistenza, perché sa dominare tutto e tutti con freddezza e sagacia estreme, ma sarà terribile se incontrerà Jago sul suo cammino. Allora la vittima non diventerà solo la persona che lo ha tradito ma, come Orione cieco, si scaglierà contro l'intero genere umano, cominciando dai familiari che saranno i primi a risentirne. Il nato nello Scorpione raramente sa godersi la vita. La caduta di Giove, infatti, gli impedisce di affrontare l'esistenza con ottimismo. Insieme al Capricorno, che deve questa sua peculiarità a Saturno,il nativo dello Scorpione appartiene alla categoria dei pessimisti inguaribili. Al contrario del Capricorno, il suo pessimismo non gli suggerisce la prudenza, bensì la sfiducia nel prossimo e nella vita in genere. Una volta che si ritenga offeso, e questo avviene abbastanza facilmente, non perdona e conserva per tutta la vita rancore contro coloro che giudica gli abbiano nociuto. È un carattere introverso, rimurgina pensieri e sentimenti senza mai conoscere un attimo di vera distensione e il suo temperamento può definirsi bilioso. Ciò avviene anche per la caduta del pianeta Giove, che governa il fegato e le sue funzioni, e che in questo segno si trova in cattiva posizione. I nati in questo segno poi devono fare i conti con il significato profondo dell'ottava casa, che è il domicilio del loro segno. Una parte della loro aggressività e della tendenza verso l'occulto viene proprio dal significato di morte che si attribuisce a questa casa. In questa è anche insito però il concetto di resurrezione e di rigenerazione. I nati nel segno dello Scorpione hanno molto forte il senso della distruzione e dell'inutilità delle sorti umane di fronte al mistero affascinante dell'oltretomba. In questo senso sono individui essenziali, che non si perdono in chiacchiere o in sogni ad occhi aperti, Sono anche capaci di sentire fortemente il richiamo religioso, non come sublimazione mistica, ma come accettazione cosciente ed intelligente di una realtà ultraterrena che la loro intelligenza, legata a valori di Acqua, gli fa intuire per via analogica più che per via scientifica. La possibilità di un'esistenza nuova e diversa oltre la morte è quindi un'altra chiave della loro personalità, che si esprime anche con la ricerca di qualcosa di nuovo che possa produrre un cambiamento totale. Il tipo più evoluto dello Scorpione è spesso un innovatore e comunque un rivoluzionario, anche se le sue sono rivoluzioni all'insegna della razionalità più che della lotta aperta ed armata. Gli scopi saranno raggiunti con un abile gioco intellettuale lasciando da parte la violenza, con risparmio di energie e di uomini. Difficilmente il nativo dello Scorpione resterà legato alla sua famiglia di origine. È un carattere indipendente e i valori dell'ottava casa si faranno sentire anche in queste situazioni. Vorrà vivere a modo suo ed in maniera diversa da come gli è stato insegnato, quindi lo troveremo spesso solo e lontano da una mentalità basata su schemi preesistenti.  Non è un tradizionalista ma nel caso lo sia, è solo perché ha scoperto negli schemi precedenti la possibilità di legare a sé le persone che lo interessano sentimentalmente. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che lo Scorpione è un segno di Acqua, che significa l'inconscio, il principio femminile, il grembo materno. Queste associazioni, da Freud in poi vengono comunemente accettate. L'Acqua rappresenta si il liquido protettivo che misteriosamente ci sostenta e nel quale galleggiamo beati prima della nascita, ma anche l'ignoto, l'inesplorato. Sulla terra ci si sente al sicuro e la sua pericolosità è modesta se paragonata alle insidie che l'acqua spesso nasconde, all'impenetrabilità e al silenzio dei suoi fondali. Pensiamo ai fondali marini, ancora oggi per lo più inesplorati. Quindi lo Scorpione, assieme al Cancro ed ai Pesci, fa parte di quella triade nella quale si riconosce l'opera delle forze occulte, ma anche il predominio dell'istinto e della vita, intesa come generazione. Benché possa sembrare anomalo, è proprio in questo segno che si ripresentano, ancora una volta, i problemi legati alla maternità. Il Cancro sembra essere la loro sede naturale, e di fatti lo è, ma nel segno del Cancro essi sono vissuti in maniera positiva, mentre nel segno dello Scorpione vengono spesso espressi in modo negativo. La madre può essere vissuta come castrante dai nativi del segno, oppure essi stesi possono esserlo per i loro figli. La protettività materna può apparire inibente e, in un segno così marcato dal sesso, questo può creare veri e propri drammi. A loro volta le madri Scorpione, con il loro atteggiamento geloso, possono essere causa di conflitti familiari di pericolosa entità. Quest'ultima pennellata di occulto, legato appunto all'elemento cui appartiene il segno dello Scorpione, rende i nativi ancora più interessanti e pieni di fascino.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… il sagittario…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

I nativi del Sagittario sono di temperamento attivo, espansivo ed egocentrico. Se possono sviluppare appieno la loro personalità mantengono un equilibrio psico-fisico invidiabile.  Generalmente però questo avviene spesso a spese di colore che vivono loro acconto perché i nativi di questo segno non sono per nulla introversi e sono quindi poco propensi a comprendere le difficoltà psicologiche che essi possono creare negli altri. La loro è una personalità concentrata su se stessa. Rischiano pertanto di divenire preda di ossessioni e di fobie in quanto difficilmente riescono a spostare l'attenzione costante che rivolgono a se stessi. Anche se non si analizzano costantemente, perché questa non è la loro tendenza d'occhio nel timore basilare inconscio di venire defraudati di quello che essi individuano come “bene”. Alla base della loro personalità sta l'insicurezza che viene generata dalla opposizione di due nature che devono cercare di coesistere. Non vi è quindi la proiezione di sé, come immagine perfetta, che può causare malessere, ma una vera e propria alternanza di bene e di male a cui vengono continuamente sottoposti. Le pulsioni interne sono vissute in maniera molto intensa e vengono spesso estrinsecate in comportamenti che, laddove i condizionamenti esterni siano stati particolarmente frustanti, possono diventare anche assai aggressivi. Ma è proprio attraverso l'espressione aggressiva che il Sagittario ricostruisce il proprio equilibrio interno tubato dalla altalena di sensazioni opposte a cui è continuamente sottoposto. Generalmente non è cosciente di questo suo stato e tende quindi alla somatizzazione dei suoi conflitti. Cade quindi facilmente preda di comportamenti ipocondriaci, mettendo in modo un meccanismo isterico che non è tuttavia prerogativa del suo segno soltanto. Si può quindi ammalare in maniera del tutto inconscia e la malattia è presso di lui una espressione di disagio che non colpisce soltanto le parti del corpo che vanno soggette a disturbi da malessere psichico, come ad esempio l'apparato digerente, ma anche da vere e proprie malattie anche provocate da virus  per un abbassamento delle difese dell'organismo. I motivi alla base di queste situazioni devono essere ritrovati in situazioni della vita che per il Sagittario possono divenire altamente stressanti. Esse sono da ricercarsi soprattutto in tutte quelle condizioni nelle quali il nativo si trova in posizione di dipendenze e di ripetitività. Esse si possono verificare sia nel campo del lavoro come nell'ambiente familiare e nella vita di relazione. A questo disagio il Sagittario opporrà una difesa che per lui è classica: la difesa del gioco. Tenderà quindi ad evadere tramite una serie di passatempi che possono andare dal viaggio al gioco d'azzardo vero e proprio. Tenderà anche a combattere lo stress a cui va particolarmente soggetto, con l'assunzione di stimolanti che tuttavia prenderà sempre come difesa e mai come rifugio. Se tuttavia il meccanismo non ottiene il suo effetto, per il perdurare della condizione infelice, abbiamo lo sviluppo di malattie che diventano il baluardo ottimo nel quale concentra tutte le sue forze di resistenza. Un'altra minaccia basilare al suo equilibrio è costituito dai rapporti che instaura e nei quali non ravvisa quella risposta alla sua domanda d'amore che è sempre molto esigente. Non sopporta infatti nessuna relazione di nessun tipo alla base della quale non riconosca, in qualche modo, i connotati dell'affetto. E in questo la sua personalità tende a non maturare mai. Resterà infatti dal punto di vista affettivo spesso un bambino per tutta la vita e cercherà di attirare l'attenzione su di sé con ogni mezzo. Dopo aver sperimentato con altri metodi, alfine si rivolgerà alla malattia di cui farà un docile strumento, per cercare di canalizzare l'affetto dell'ambiente esterno su di sé. La malattia, a questo punto, diventerà uno strumento di compensazione e sostituirà egregiamente le altre alternative a cui precedentemente sia ricorso. Un'altra abitudine che un ambiente esterno sfavorevole può far sviluppare nel Sagittario, è l'abitudine al sogno. Una realtà circostante che il nativo non riesce a maturare, soprattutto a causa di condizionamenti materiali, sarà l'esca per far lavorare la sua fantasia che non si limiterà soltanto a fargli fare vaghe scorribande nella memoria, ma assorbirà tutte le sue energie nel tentativo di costruire un mondo diverso da quello attuale, fatto di elementi da proiettare nel futuro. Nessuno come lui infatti, se insoddisfatto, sarà capace di immaginare una realtà in prospettiva nella quale andrà a vivere astraendosi completamente dal quotidiano. Questa tendenza può prendere anche forme patologiche ed è fra i nativi di questo segno che possiamo ritrovare numerosi casi di “piccolo male”. Il sesso è un altro elemento fondamentale della sua personalità. Esso ne ha estremamente bisogno e non può venire condizionato in questa che egli giudica una attività primaria della esistenza. È per lui non soltanto un mezzo di cui fruire, ma un vero e proprio scopo da raggiungere costantemente. Costituisce anche un campo di ricerca e la sua curiosità in questo settore è praticamente inestinguibile. Se si trova in una condizione sfavorevole dal punto di vista sessuale, diventerà ansioso ed irrequieto e non avrà pace fintantoché non avrà trovato soddisfazione alle sue esigenze. Regole, divieti in questo campo, sono per lui parole inesistenti, tuttavia, se incontrerà difficoltà, tenderà a risolverle con un comportamento conformista che solo può mettere a tacere la dialettica che è alla base delle sue esigenze più profonde. Se in altri campi si rifugerà nella iperattività o nella profonda malattia vera e propria, in questo campo tenderà a formarsi delle difese contro i propri impulsi, tramite la accettazione di una morale corrente che lo metterà al riparo dalla fatica di doversi analizzare e giudicare. La sua spinta sessuale così accentuata, qualora non si soddisfi al di fuori di condizionamenti, lo porterà a farsi paladino di idee innovatrici. La sublimazione quindi più che avvenire con la forma della trasposizione mistica e ascetica, prenderà l'avvio della ideologia sulla quale costruire una visione del mondo nuova. una elaborazione diversa dei rapporti della società e degli individui tra di loro. Se appartiene al tipo estroverso, il suo incontro con la realtà sarà una vera e propria esplorazione e il suo atteggiamento sarà quello della persona che vive nel presente solo e in quanto vi ravvisa semi per il futuro. In questo senso sarà anche un carattere dispersivo e vivrà molto intensamente nell'attimo che si costruisce. Se appartiene al tipo introverso la sete di avventura si placherà nella ricerca di se stesso, di una immagine di sé che mirerà alla perfezione e al superamento della sua natura duplice in un contesto più ampio che ingloberà un ideale di saggezza e di equilibrio. Questi ultimi elementi li vedrà come meta ultima del suo viaggio interiore. È attratto quindi più dalle grandi idee che dai miti che trasfigurano e fissano i modelli base del comportamento. I modelli della cultura sono per lui infatti un campo di ricerca e non un elemento di rassicurazione. In questo senso egli resta fondamentalmente un insicuro che tuttavia sa gestire la propria insicurezza in quanto in essa ravvisa gli elementi della sua natura profonda. Non ne è perciò spaventato in quanto l'ansia in lui non viene generata dal mutamento ma dalla solitudine spirituale e materiale che non sopporta. Il mondo circostante è molto importante per lui ed egli ha una sensibilità incredibile per l'atmosfera che lo circonda. Ogni ostacolo che vi si possa verificare inteso a limitare la sua libertà ed il suo amore per la ricerca, le difficoltà esistenziali prolungate nel tempo, tutti questi elementi sono alla radice degli stati patologici che possono colpirlo e minare il suo equilibrio psichico che altrimenti può condurlo verso mente di maturazione di sé assai elevate anche e soprattutto a beneficio della società nella quale ha scelto di vivere. È in questo segno infatti che ritroviamo spesso condottieri e innovatori. È un segno fortemente condizionato dal successo. Ma non da quello d'applauso e di palcoscenico, ma di quello duraturo legato all'espletamento di compiti specifici. I nativi del segno difficilmente vanno soggetti  a stati depressivi. Se questa eventualità dovesse verificarsi, più che mai nel senso di abbandono (a cui abbiamo visto il Sagittario reagisce somatizzando), affonderebbe le sue radici nella perduta stima di sé.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… il capricorno…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

Il tipo Capricorno è decisamente l'opposto di ciò che si ritiene una persona istintiva ed impulsiva. Infatti nel nativo di questo segno l'istinto e l'impulsività sono tenute generalmente a freno, mentre vengono messi in risalto altri atteggiamenti psicologici quali la calma, la compostezza, il distacco.  È dunque un “tipo introverso” che ha cioè una specie di resistenza nei confronti del mondo. È come se tenesse a distanza le qualità intrinseche delle persone o le situazioni di vita, poiché sul piano cosciente non dà molto valore all'esterno, ed il coinvolgimento non è mai tale da essere sopraffacente. L'emotività è dunque un lato carente della sua personalità, o perlomeno, quando è presente, è ben tenuta sotto controllo fino ad essere, in casi estremi, del tutto inibita. Il tipo Capricorno pertanto può essere anche molto timido,  perché ha timore del coinvolgimento affettivo e delle situazioni in cui non si troverebbe a suo agio, perché teme di non potersi dominare. Dunque, controllo, dominio di sé, orgoglio, sono le note caratteristiche e salienti dell'atteggiamento del Capricorniano. Questo tipo, infatti, riuscendo a svuotare la propria coscienza dagli stimoli emotivi provenienti dall'esterno e ponendosi col proprio “Io” come dominatore delle situazioni, rimane però distaccato, al di fuori delle proprie emozioni e, di conseguenza è come se avesse, caratterialmente, un blocco ad esprimersi. Poiché l'inconscio possiede una naturale attività compensatoria, ciò che lui non fa arrivare alla soglia della coscienza, in questo caso l'emotività, si rivale nell'inconscio.  Infatti, le fantasie del Capricorno sono per lo più caratterizzate dalla paura nei confronti della gente, di oggetti animati. Ciò che lui apparentemente svaluta con la freddezza esteriore, lo tormenta interiormente. L'oggetto o la persona assumono un significato magico, fortemente emotivo, di sproporzionato valore. È dunque facile vedere un Capricorno timido che arrossisce facilmente di fronte alla gente. La percezione viene così interiorizzata da assumere un potere inconscio tale che lui stesso ne è spaventato. Tutto questo meccanismo non è altro che quella che il grande psicologo C. G. Jung definisce “un'angoscia da oggetto”. Per tornare al tipo Capricorno, ne risulta che, siccome ai suoi occhi, gli oggetti (o persone, naturalmente) hanno delle qualità potenti ed inquietanti, non riuscendo lui stesso a stabilire con essi un rapporto diretto, per via del suo atteggiamento interiore a livello inconscio, si stabilisce un attaccamento molto forte e un infantile. Ne deriva che il rapporto con l'oggetto per il Capricorno diviene di tipo primitivo, proprio perché diventa simbolico - arcaico. Gli oggetti estranei e nuovi provocano paura e diffidenza come se nascondessero pericoli sconosciuti, ogni cambiamento risulta spiacevole, anzi pericoloso, perché sembra essere il segno di un potere magico dell'oggetto. Il mondo esterno perciò può divenire estremamente minaccioso nel suo perenne alternarsi e mutare. È meglio, per il Capricorno, dunque, rimanere attaccato saldamente a dei principi fissi ed inalterabili: alla tradizione, oppure ad esperienze già acquisite. Più il Capricorno si mostra freddo nei confronti di chi ama, più dentro di lui si instaura un rapporto forte che, naturalmente, essendo moto interiorizzato e primitivo, tende a fissarsi e a durare nel tempo. La tendenza che i nati di questo segno hanno alla malinconia ed alla depressione sono dovuti a Saturno, piante guida: che è il pianeta “più grave” di tutto lo Zodiaco e spinge gli appartenenti al segno ad un atteggiamento disincantato di fronte alle illusioni e alle apparenze della vita. Il Capricorno, oltre ad essere un freddo, è anche però molto severo con sé e con gli altri: per lui non ha valore ciò che appare, va diritto allo scopo e al significato delle cose. Tende cioè ad una selettività nelle questioni che lo riguardano, vuole infatti scegliere e separare per riordinare poi il tutto in uno schema, pieno di cose importanti, perché lui non è un superficiale e va diritto all'essenza, soprattutto per sentirsi sicuro. La sicurezza, o la ricerca di essa, si traduce, per il Capricorno, nel fissare punti di riferimento stabili nella propria esistenza, come la scelta di uno schema da seguire a cui lui stesso si adeguerà con inflessibilità esemplare. Generalmente, il Capricorno, forse per compensare una mancanza di gioia di vivere cioè di Eros, è spinto dalla molla dell'ambizione o, meglio, dell'affermazione di sé, poiché le caratteristiche essenziali del Capricorno sono una notevole volontà, per acquistare prima di tutto il dominio su se stesso e, successivamente, sugli altri e sulle cose. È il tipo capace di raggiungere una buona posizione sociale e mantenerne il prestigio, dato che si impone di dominare gli eventi senza le implicazioni emotive che potrebbero distoglierlo dallo “scopo”. In compenso, ha una visione fin troppo realistica dei propri limiti e delle proprie possibilità, per cui è difficile per lui non arrivare alla meta prefissata: il suo occhio lucido gli permette di “prevedere” le manovre e le tappe della propria ascesa. Pessimista nato, è sempre pronto al peggio ed è quindi incitato a lottare anche nelle circostanze più avverse, gli ostacoli sembrano ricaricarlo invece di scoraggiarlo e, con le doti di tenacia che si ritrova, può veramente sopportare le situazioni più sfavorevoli fino a superarle del tutto. È un tipo dunque che sa lottare; Marte, infatti, in questo segno è esaltato, ma qui la forza marziana perde di passionalità e diventa durezza e forza granitica. L'ambizione, nel inferiore, può essere molto materialistica e può fondarsi sul desiderio di aver prestigio e sulla costituzione di una “maschera” sociale. Nel tipo superiore, l'ambizione può essere rivolta verso conquiste di tipo spirituale ma può essere condotta con eccessivo rigore e durezza di intenti e di propositi. Di conseguenza la parola chiave del Capricorno è Azione. Il Capricorno, come tutti, non deve prendere troppo sul serio se stesso “Uccidi l'Ambizione...” dice un vecchio proverbio orientale. Egli deve, quindi, evitare di indurirsi ed essere strumentalizzato da se stesso. Ed ancora, per gli ambiziosi spirituali, “Uccidi la sete di crescere... cresci come cresce un fiore, inconsciamente, ma ardentemente ansioso di aprire l'anima tua...” ciò che manca al Capricorno è l'abbandono, la fiducia, il lasciarsi andare. Non dilatandosi, il Capricorno si ispessisce. Diventa eccessivamente selettivo nello scegliersi le persone, perché non gli interessa chi non fa parte del suo campo d'azione. Molto portato a scindere se stesso dal resto dell'umanità, vuoi per scelta, vuoi per paura e diffidenza, la solitudine rimane la forma esistenziale da preferire. Può dunque vivere alienato e separato dal resto dell'umanità. Per quanto riguarda la forma di nevrosi che colpisce i nati del segno, si può notare una predisposizione alle forme cicliche maniaco-depressive, poiché Saturno, simbolo del tempo, inclina alla periodicità di tali stati psichici, mentre l'elemento terra rende attaccati alla materia ed alla gravità che giustifica le depressioni. I segni di terra sono legati, infatti alle sensazioni che derivano dalla materia e dal corpo fisico. Esiste in loro una brama di possesso e di attaccamento all'oggetto esterno che nel Toro, per esempio, si esplica nella ricerca di appagamenti Erotici-Affettivi. Nel tipo Capricorno, invece, tale brama si fissa a livello di ambizione, e mentre nel Toro predomina l'Eros, in lui invece predomina desiderio di potenza (opposto dell'Eros) che può essere parimenti insaziabile. La nevrosi che lo caratterizza, si può simbolicamente riferire alla paura della perdita dell'oggetto da tenere sotto controllo. Sono note di questo segno le forme di avarizia nei confronti del denaro, per esempio. Al Capricorno anca il senso dell'umorismo, si prende troppo sul serio e spesso precipita in stati di depressione proprio perché è troppo attaccato alla materia, che di per se stessa è sofferenza. L'autoironia diviene in questo caso la reazione più idonea per superare se stesso e per distaccarsi dal proprio senso di pesantezza esistenziale. Il “pagliaccio” simbolicamente è “terra e aria” in quanto da una malinconia e da una tristezza profonda di base (terra) riesce, attraverso l'umorismo (aria) a progredire modificando e oltrepassando i limiti della propria natura.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… l’acquario…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

Il tipo Acquariano è, essenzialmente, un estroverso. Egli si apre spontaneamente verso il mondo che è lo scopo della sua vita. Non si ripiega quindi su se stesso e gli sono estranei i sentimenti nascosti. I suoi conflitti li risolve esteriorizzandoli e cercando comprensione con offerta della propria. È un individuo che non ha difficoltà a socializzare e che vede gli altri come un terreno per realizzare la propria personalità. Sarà quindi portato a consigliare ed a aiutare, ma non in senso didattico, bensì nel senso di comunicare la propria esperienza e attraverso di essa cercare di comprendere quella degli altri. Conosce per istinto l'arte di porsi sempre un gradino al di sopra delle polemiche nelle quali assai difficilmente si lascia coinvolgere. È quindi una persona fondamentalmente serena perché ha il dono di potersi distaccare da se stesso e dai propri impulsi. Questo distacco si opera non per sublimazione, ma per il senso di libertà e di costante distanza da tutto, che lo contraddistingue. L'Acquariano infatti per sentirsi realizzato deve sentirsi libero da legami, fossero pure essi dovuti ai suoi propri istinti. A questo senso di libertà è pronto a sacrificare tutto tranne il contatto umano da cui non sa prescindere. In questa ricerca dell'altro tuttavia, non si fa condizionare troppo dall'aspetto affettivo. Egli infatti ricerca la compagnia più perché ha bisogno di scambiare idee e opinioni  che non perché vuole sentirsi capito e amato. La comunicazione quindi avviene piuttosto a livello di intelligenza che non a livello di cuore. Scava nelle situazioni umane con cui viene a contatto e la sua reazione è una reazione di carattere razionale che lo spinge ad analizzare i sentimenti degli altri cercando sempre e comunque soluzioni ai conflitti propostigli. Qualora i conflitti lo riguardino personalmente, cercherà di evitare il coinvolgimento facendo carico all'altra persona delle difficoltà che pure egli stesso ha contribuito a creare. È un essere molto lucido nelle sue analisi e il senso di lontananza, che mantiene in tutte le relazioni con il mondo lo aiuta a superare le fasi di aggressività. Rivolge infatti questa ultima sempre al di fuori di se stesso verso oggetti o persone che in quel momento diventano lo strumento con cui cerca di ristabilire il suo equilibrio. A volte questo senso di distanza può farsi sentire in modo particolare ed è proprio nel tipo Acquario che si trovano assai spesso forme di dissociazione della personalità. Per altro è assai difficile che venga colto da depressione o che rivolga la propria aggressività verso se stesso. Qualora questo dovesse verificarsi sarebbe vissuto ancora una volta in maniera dissociata quasi che in lui convivano due persone ben distinte ed estranee l'una all'altra. Spesso per questa particolarità la personalità dei nati in questo segno può risultare, ad una osservazione superficiale, una personalità doppia, insincera. Ma la doppiezza non è frutto di una cosciente elaborazione bensì della distanza che queste persone mettono sempre tra loro stesse e i loro impulsi. In questo senso la personalità dell'Acquario trova difficilmente la via della maturazione in quanto è molto raro che egli sappia mettersi di fronte a se stesso e accettarsi per quello che effettivamente [È]. La sua tendenza naturale è quella di proiettarsi continuamente nel futuro dandosi dei connotati lusinghieri ai quali assai difficilmente rinuncia. In caso di insuccesso infatti, non ne cercherà mai l'origine nel proprio comportamento ma ne darà la responsabilità alla avversa fortuna o a persone malevole nei suoi riguardi. Nel tipo più evoluto nel senso di svincolamento dalle necessità materiali e dalle passioni umane può concretizzarsi in un superamento del contingente che gli consente di affrontare le miserie e le difficoltà della vita a viso aperto e senza esserne colpito. Questo lo porta a mantenere un atteggiamento armonioso e a coltivare aspirazioni spirituali. È infatti una personalità capace di nutrire ideali profondi che riguardano il cammino dell'umanità verso un sempre maggiore benessere fisico e spirituale. In questo senso vi è in lui una tendenza verso la protezione dei deboli che non si opera tuttavia per la via della giustizia, ma per quella della generosità. La sua personalità trova negli ideali sia una compensazione alla tendenza verso il mondo esterno forse dispersiva, sia un elemento unificante nel quale far confluire la varietà molteplice delle aspirazioni. Nel tipo meno evoluto abbiamo il senso dell'avventura che predomina incontrastato. Egli allora vive in uno stato di perenne eccitazione ed ha bisogno di eccessi per sentirsi vivo. È sempre alla ricerca di novità e nulla lo annoia maggiormente quanto il doversi piegare alle esigenze della vita quotidiana. Diventa ribelle e indipendente, più che per una scelta precisa e meditata per una sorta di insoddisfazione che lo porta a cercare sempre nuove esperienze nelle quali si getta a capofitto con tutto se stesso. In queste nuove esperienze non esita a trascinare anche gli altri e non si cura per nulla dei risultati che queste ultime potrebbero avere per essi. Essendo in genere un buon parlatore, che non manca di argomenti convincenti, può facilmente indurre gli altri a seguirlo su strade non ancora battute che si oppongono al corrente modo di sentire. I legami composti da consuetudini, pregiudizi, ma anche dalla morale, diventano parole vuote di significato per lui, volto come è ad immaginarsi un mondo completamente diverso. La disapprovazione ed il rimprovero non lo colpiscono affatto e non si ottiene nulla da lui usando l'arma di farlo sentire in colpa. Infatti egli non ha davanti a sé una immagine perfetta di se stesso da realizzare ma l'immagine di una società perfetta. E non potendosi sentire responsabile della non realizzazione di quest'ultima, non prenderà in considerazione le situazioni nelle quali si cercherà di farlo sentire in difetto. Se non può espandere la sua personalità nella direzione dell'avventura diventa un individuo che cercherà la compensazione di questa  frustrazione nel dedicarsi in maniera eccessiva a qualche surrogato che può farlo sentire vivo.  Questo può ritrovarsi in attività sportive di carattere rischioso, ma anche nel dedicarsi periodicamente al mangiare, al bere o anche al fumare smodatamente. La tendenza fondamentale di questa personalità a tenersi lontano da qualsiasi schiavitù potrà proteggerlo dal divenire un vizioso. Riguardo al sesso la sua reazione potrà essere la medesima tenuta di fronte al cibo. Ne userà, ne abuserà, talvolta per irrequietezza, ma non se ne farà mai condizionare. In sostanza all'Aquariano non interessa “quello” che fa ma “quanto” fa. L'importante per lui non è che riesca a portare in porto un progetto con successo, quanto che abbia molti progetti da portare a buon fine. Se poi questo buon fine non si realizza, questo non costituirà un problema per lui perché la cosa importante è l'esperienza che gli è stato consentito di fare.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

[ Operatività On ]

 

… i pesci…

 

… la costituzione fisica…

… il comportamento emozionale…

… il temperamento umorale…

… il carattere mentale…

… la ricerca del sé o dell’io spirituale…

 

Il nativo del segno dei Pesci è essenzialmente un emotivo. Questo lo porta ad essere la persona più malleabile dello zodiaco con tutte le implicazioni positive e negative. Positive perché questo significa duttilità, aderenza ai problemi e quindi grande comprensione di situazioni e ricerca di soluzioni spesso indovinate, negativo perché questo vuole anche dire passività ed indeterminatezza. Questo secondo lato è all'origine dell'interpretazione della loro personalità che spesso viene definita falsa e comunque insincera. Alla base invece dei loro atteggiamenti c'è il bisogno istintivo di uniformarsi di aderire alla realtà delle cose che li fa stare spesso indecisi sulla soglia delle situazioni in veste di spettatori. Se da una parte questo loro atteggiamento può essere fatto risalire alla natura più profonda del loro essere, che è il liquido che sfugge ad ogni tentativo di dargli una forma, dall'altra bisogna tenere presente un'altra componente fondamentale della loro personalità che discende direttamente dalla simbologia della casa nella quale si situa il loro segno e che è la casa dodicesima. In questa accezione possiamo interpretare la loro tendenza verso l'intrigo come una tendenza all'interpretazione dell'universale quale si può configurare al termine di una esistenza temporale. Ancora una volta, al negativo, possiamo dire che la personalità dei Pesci è una personalità complessa che preferisce attaccare se lo deve fare, alle spalle, al positivo possiamo invece interpretarla come una natura che cerca la sua difesa nelle forze nascoste che si celano dietro tutte le situazioni. D'altro canto non possiamo dimenticare di trovarci di fronte ad un segno doppio che non si specchia in se stesso come fanno i Gemelli, ma che si sdoppia in due nature distinte. Da un lato abbiamo un essere che tende a partecipare a tutte le sensazioni e le emozioni che può ricavare dalla sua esistenza, dall'altra ci troviamo ad osservare un individuo che tende a rinchiudersi in un suo mondo sognato dove quello che conta sono le meravigliose storie che sa raccontare a se stesso. Tuttavia non soffrirà mai di questa sua doppiezza perché tende a viverla come una unità, assommando nella sua vita momenti di partecipazione a momenti di totale estraneità. Il nemico principale per il suo equilibrio resta la realtà quotidiana e questo fa sì che nati di questo segno si trovino assai spesso personalità nevrotiche che non riescono a vivere la propria vita affettiva accettando la realtà dei sentimenti umani nelle loro dimensioni, ma ricercando continuamente una perfezione di affiatamento che riposa solo nei loro sogni. A questo tipo appartengono infatti facilmente coloro che nella infedeltà al proprio partner non vedono solo l'avventura ma la ricerca della perfetta anima gemella sempre vagheggiata e mai raggiunta. Questo fa di essi facilmente degli insoddisfatti in campo sessuale e difficilmente si instradano verso il matrimonio. Qualora lo facessero avrebbero delle situazioni facili alla rottura. Quando non si verifichino delle rotture avremo facilmente un matrimonio che poggia le basi su di un'intesa di carattere cerebrale. Questa componente cerebrale la possiamo ritrovare tipicamente anche nelle espressioni a livello sessuale. Un altro motivo di intesa con il partner è l'amore per le complicazioni che, se riuscirà a prevalere, contenterà la loro fondamentale aspirazione verso l'occulto. Bisogna fare bene attenzione con i nativi di questo segno a non confondere il loro amore per l'insolito con l'amore per l'ignoto. Non sono infatti degli avventurosi ma degli amanti delle cose che non risultano ovvie. Sul piano puramente psichico questo atteggiamento, se non controbilanciato da un ambiente che li costringa a fare i conti con la quotidiana realtà, può diventare pericoloso perché tenderà a fare di loro degli essere introversi che cercheranno un compenso, alle inevitabili frustrazioni, in pratiche che hanno qualche cosa a che fare con la percezione extra sensoriale. Se non arriveranno a ricorrere a questo, è tuttavia in questa categoria che ritroviamo spesso persone che cercano di superare l'angoscia, derivante da situazioni di realtà vissuta in modo disturbato, facendo ricorso a fobie che concentrano in un sintomo evidente e ripetitivo ciò che altrimenti, lasciato allo stato latente, potrebbe scatenare gravi crisi di ansia. L'ansia infatti è uno dei disturbi ricorrenti nei nati dei Pesci e l'incanalarla in un sintomo da esorcizzare diventa un comodo sistema per superarla. Per contro, se il nativo di questo segno riesce a trovare un equilibrio, abbiamo un essere che più di chiunque altro saprà farsi carico delle pene degli altri e non perché sia particolarmente generoso o per senso di giustizia, ma perché vivrà la realtà degli altri come se fosse la propria realtà. Sarà una persona assai disponibile per tutte le emozioni e le sensazioni e quindi, alfine, avremo con noi un individuo assai ricco che, tra l'altro, potrà farci partecipare a questa ricchezza. E ciò avverrà soprattutto perché saprà trovare i mezzi giusti per renderci partecipi della sua ricchezza interiore. Non a caso il segno dei Pesci genera facilmente degli artisti, soprattutto nel campo musicale e figurativo, che, con il silenzio della loro espressione, si adattano mirabilmente alla comunicazione, qualità tipica dei Pesci, che avviene preferibilmente al di fuori della parola. Bisogna sempre tenere presente che queste persone sono generalmente dotate di un grande fascino. Si può dire facilmente che lo emanano dalla loro persona in modo naturale. Non vi sono spiegazioni scientifiche per questo. Possiamo solo ricollegare questa loro peculiarità al senso di mistero che emanano e nel quale adorano condurre la loro esistenza. Un'altra delle caratteristiche di questa personalità è infatti quella di fare in modo di essere sempre un poco reticenti così da mantenere intorno a sé un clima di attesa che serva mirabilmente al loro scopo di non concedersi mai completamente. Ci sarà sempre infatti un lato della loro personalità che non scopriranno mai, e non perché ci troviamo di fronte ad un carattere chiuso, ma perché abbiamo a che fare con un individuo che vuole mantenere un margine di manovra. Che poi questo angolo segreto diventi a volte un peso e si trasformi per il loro essere più vero e più intimo, è lo scotto che devono inevitabilmente pagare per mantenersi nel giusto equilibrio. Da questa prigione senza sbarre, qualora appartengono al tipo tendenzialmente introverso, osserveranno il mondo circostante. Questo loro atteggiamento li porta a trovare difficilmente la strade delle decisioni rapide e tempestive. Esse saranno sempre maturate a poco a poco lungo la curva del tempo, e troveranno un giorno all'improvviso la loro conclusione. Allora senza drammi saranno messe in atto ma saranno certamente irrevocabili. Specie in campo sentimentale, il Pesci tende a meditare a lungo prima di compiere un passo, ma una volta che lo ha fatto sarà impossibile per lui tornare indietro. Non bisogna meravigliarsi se questo avverrà da un giorno all'altro. Questo sarà il modo nel quale gli altri recepiranno la sua azione. Lui sa benissimo che essa è il risultato di una lunga elaborazione non comunicata agli altri. E questa elaborazione può durare degli anni e fare assolutamente a meno dell'interlocutore. Ciò di cui un nato nei Pesci soffre maggiormente è proprio questo atteggiamento di indecisione che gli procura non poche incomprensioni. L'interpretazione corrente che si dà di esso è la confusione di cui si taccia spesso il nativo di questo segno. Che i Pesci abbiano come caratteristica fondamentale del loro carattere la chiarezza di idee sarebbe totalmente errato, ma l'impressione di confusione che essi danno deve farsi risalire più a dei tempi assai lunghi di maturazione in tutte le cose, che non ad una vera e propria incapacità. Se non vengono capiti in questo, e in presenza di sollecitazioni troppo veloci per la loro natura, si trinceranno dietro la inafferrabilità che è la loro migliore arma di difesa. Le tendenze negative di questo tipo, che sono poi quelle che rischiano di farlo soffrire maggiormente, sono essenzialmente la lentezza nell'azione e l'amore per l'intrigo. Il lato positivo, che può invece far loro godere pienamente l'esistenza, è la capacità di adattamento e di comunicazione. Un giusto equilibrio tra il lato negativo e il lato positivo si realizza solo attraverso l'accettazione del mondo reale quale si presenta e non quale si desidera. È solo attraverso una sintesi che la personalità del nato nel segno dei Pesci può dare il meglio di sé. Questa sintesi infatti realizza anche l'armonico sviluppo delle due nature fondamentali: quella legata al mondo dell'istinto primordiale, al liquido nel quale origina il segreto stesso della vita e quella legata al mondo oltre la morte che prolunga e rinnova la vita apparente che conduciamo nei confini del tempo.

 

[ Operatività On ]

 

[ nome ]

[ data di nascita ]

[ astrologia interattiva ]

 

… Miscelare le Cinque Componenti Predisposte…

 

TERRA - ACQUA - ARIA - FUOCO - ETERE

 

[20% Psicologia Astrologica]

[20% Eredità GeneticoFamigliare]

[20% Vissuto Personale]

[20% Supporto Nozionale]

[20% Percezioni Extra-Sensoriali]

 


 

… in costruzione… 

 

Lavori in corso

 


… aggiornato il 15/02/2012…