UN RAGAZZO DI NOME TOM

Drammatizzazione del romanzo di Mark Twain:

”Le Avventure di Tom Sawyer”

Sceneggiatura:Carla Gasparini

Regia: Carla Campanini

Musiche: Paolo Motta

Scenografie: Simona Mazzoni

Ambiente: St. Petersburg, immaginaria cittadina sulle rive del Nhssissippi

NARRATORE      - Ciao, ragazzi!~ pronti ad únbarcarvi sul battello a vapore che ci porterà a St.Pe.tersburg, una bella cittadina sulla riva dei grande Nfississippi?

RAGAZZO           - Che c'è di bello a St. Petersburg?

NARRATORE      - E' una cittadina come tante altre, ma qui abita un ragazzo speciale...

RAGAZZO           - Come si chiama?

NARRATORE      - Il suo nome è Tom, Toni Sawyer

RAGAZZO'          - Parlami un po' di questo Toni. Cos'ha di tanto speciale?

NARRATORE      - Dovete sapere che Tom è orfano di entrambi i genitori e vive in casa della zia Polly che con la cugina Mary e il fratellastro minore Sid. La zia vuole bene a Toni come ad un figlio ma lui la fa disperare...

RAGAZZO           - Come tutti i ragazzi dei mondo...

NARRATORE      - Certo... ma Toni è una vera peste .... ne combina una ogni giorno ... è bugiardo quando vuole nascondere le sue malefatte ...

RAGAZZO           - Ma non ha qualche buona qualità anche?

NARRATORE      - Certo... è generoso, ha coraggio e tanta fantasia .... con lui un amico non si annoia mai....

RAGAZZO           - Perché non ci racconti un po' delle sue avventure?

NARRATORE      - Vi farò vedere alcune scene tratte dal romanzo.  Innanzitutto la vita in famiglia. Ecco arrivare la zia di Tom....

PRIMA SCENA: LA MARMELLATA

Casa di Zia Polly - la zia sta cercando Tom

ZIA                       - Tom! (nessuna risposta) Tom!  Vorrei sapere dove s'è cacciato quel ragazzo. Ehi Tom! Se ti prendo ti faccio... (con la scopa fruga sotto i mobili) Non ho mai visto un monello simile! Ehi Tom! (la donna sente un fruscio e si volta in tempo per afferrare Tom) Ah, ecco!  Avrei dovuto pensarci subito a quell'armadio! Che ci facevi là dentro?

TOM                     - Nulla!

ZIA                       - Nulla? Guardati le mani e guardati la bocca... che cos'è quella roba lì?

TOM                     - Non lo so, zia.

ZIA                       - Ma lo so io! E' marmellata, proprio marmellata.. E sì che te I' ho detto tante volte che se non lasci stare la marmellata ti levo la pelle. Dammi quella frusta 1 (la zia prende la frusta)

TOM                     -Oh zia! guarda dietro a te! (la zia si volta e Tom ne approfitta per scappare)

ZIA                       - Diavolo di un ragazzo! Non imparerò mai a non fidarmi di lui!  E sì che me ne ha fatte di tutti i colori! A quest'ora avrei dovuto imparare la lezione! E' tanto bravo a studiare le sue burle che a volte non posso fare a meno di ridere! Ma dovrei invece trattarlo più severamente, ma ogni volta che lo punisco mi sento male e quando lo perdono mi rimorde la coscienza.Ma è figlio della mia povera sorella, come faccio a picchiarlo? Comunque questa non la passa liscia. Domani lo faccio lavorare anche se è sabato ed è vacanza. Devo fare il mio dovere, se no, lo rovino!

SECONDA SCENA:  LA MAGLIETTA

NARRATORE      - Visto che tipo il nostro Toni? Senza parlare di quando marinava la scuola per andare a fare il bagno...

RAGAZZO           - Noi non mariniamo la scuola anche se quando c'è la verifica ci viene voglia di scappare......

Tom Mary e Sid sono a tavola e la zia.sta servendo la cena. Quando la zia non vede Tom ruba lo zucchero

ZIA                       - Oggi faceva caldo a scuola, vero Toni?

TOM                     - Piuttosto

ZIA                  - E con tutti quel caldo ti sarà venuta voglia di andare a tuffarti nell'acqua

TOM                     - No, zia ... o almeno non molta voglia

ZIA                 (tocca la camicia di Tom) - Mii sembra che nemmeno ora tu abbia troppo caldo...

TOM                     - Beh ... dei ragazzi mi hanno gettato dell’acqua sulla testa con la pompa. senti com'è ancora umida!

ZIA                       - Tom, per bagnarti la testa con la pompa, non ti sarai tolto la maglietta? Fammi vedere... (Tom mostra alla zia il colletto ancora attaccato alla camicia) Va bene, hai ragione tu..Eppure ero sicura che tu fossi andato a nuotare invece di andare a scuola ... L' hai passata liscia anche stavolta...

SID                       - Zia, sono quasi sicuro che la maglietta che aveva stamattina era bianca e invece ora è nera...

ZIA                       - Adesso che mi ricordo .tu avevi la maglietta bianca che ti avevo appena comprato al mercato, birbante...

TOM                     (Scappa via prima che la zia possa fermarlo ma sulla porta si volta verso Sid e lo minaccia) Sid, questa me la paghi, fratellastro spione!

SID                       - Così impari a fare il furbo. Credevi di farla franca, eh?

TOM                     - Adesso ti prendo!

SID                       - Provaci!

TOM                     - Spione! Spione!

SID                       - Non mi prendi, ha..ha!

ZIA                       - Basta, finitela….mi fate impazzire…

 

TERZA SCENA: LO STECCATO

 

NARRATORE      - Allora che ne pensate dei nostro amico Toni?

RAGAZZO           - Io lo trovo simpaticissimo ... ma perché non ci racconti qualcosa di pìù divertente?

NARRATORE      - Beh potrei raccontarvi l'episodio dello steccato ....quando Tom dimostra tutta la sua furbizia a scapito degli amici. State un po' a vedere...

Tom compare con un secchiello ed un pennello in mano

TOM                     - Questa non ci voleva ... proprio di sabato quando tutti fanno vacanza, mi tocca dipingere lo steccato! Questa volta la zia non scherza ... se non lo faccio si mette male ... devo trovare un sistema per… (arriva Jim col secchio dell'acqua) Senti Jini, se tu dipingi quest'asse vado io a prendere l'acqua

JIM                       - Non posso, la signora l' ha ordinato a me e mi ha detto di far presto, anzi mi ha detto “se per caso incontri il signorine Toni e lui ti chiede di dipingergli lo steccato mentre lui va a prendere l'acqua, non dargli retta e va per i fatti tuoi”...

TOM                     - Lasciala dire e dammi il secchio Vado e tomo in un minuto.

JIM                       - No, signor Toni, poi se ne accorge e si mette ad urlare e magari anche mi picchia...

TOM                     - Macché, sa soltanto gridare e le parole non lasciano lividi!  Dai, Jim, ti do una biglia, guarda!

JIM                       - Ho tanta paura della signora, signor Tom! (posa il secchio e prende la biglia, poi riprende il secchio e scappa con la biglia ridendo)

TOM                     - Mi sono fatto fregare come uno stupido da quello scemo... (si rimette a dipingere di malavoglia)

BEN                     (arriva imitando un battello a vapore e mangiando una mela) Fermate le macchine! Ting ling ling! Macchina indietro.Ting ling ling! Fermi piano, piano dall'altra parte. Buttate la gomena! Sveglia! Buttate la cima! Cosa mi combinate? Presto, un giro intorno a quel tronco. Un bel nodo. Pronti tutti? Lasciate andare. Spegnete, capo. Tin ling ling! Scii, sci, s..(vedendo che Tom continua il suo lavoro senza badare a lui) Ehi, Toni sei diventato sordo? (Tom non risponde e continua il suo lavoro) Oh, come mai lavori oggi?

TOM                     - Oh, sei tu, Ben? Non ti avevo visto.

BEN                     - Vado a nuotare.  Vieni anche tu? 0 forse ti diverti di più a stare qui a lavorare...

TOM                     - Che cosa intendi per lavoro?

BEN                     - Oh bella! Quello che stai facendo!

TOM                     - E' un lavoro e non lo è; ma certo è che mi piace.

BEN                     - Via non raccontarmi balle!

TOM                     - Sì, mi piace e non capisco perché non dovrebbe piacermi. Non capita tutti i giorni un'occasione come questa a un ragazzo come me!

BEN                     - Tom, mi faresti dipingere un pochino anche a me?

TOM                     - Non posso. Zia Polly ci tiene moltissimo a questo steccato che dà sulla strada. Se fosse quello sul retro non ci baderebbe. Ma questo deve essere fatto come si deve e non c'è un ragazzo su mille che lo sappia fare bene.

BEN                     - Davvero? Lascia provare un poco anche a me!

TOM                     - Se fosse per me, ti lascerei provare, ma si tratta della zia. Pensa che anche Jim e Sid lo volevano fare, ma lei non ha voluto. Se ti lasciassi fare, mi metterei nei guai.

BEN                     - Ma via, starò attento. Lasciami provare e ti do mezza mela

TOM                     - No, no, per carità!

BEN                     - Ti do tutta la mela! (Tom fingendo di farlo di malavoglia cede il pennello e si siede a mangiare la mela mentre Ben lavora al posto suo)

QUARTA SCENA:IL DENTE

RAGZZO                - Proprio furbo quel Tom!

NARRATORE        - E non è finita qui.  Pensa che poi sono arrivati altri ragazzi e Toni è riuscito a farli lavorare al posto suo. Così finì che lo steccato fu verniciato tre volte e Tom si trovò in tasca un vero tesoro ... biglie, tappi, soldatini, e tanti altri oggetti che gli amici gli avevano ceduto in cambio del permesso di lavorare al posto suo...

RAGAZZO              - Ha, ha, la storia si sta facendo interessante.

NARRATORE        - Allora senti che cosa ha escogitato per non andare a scuola ....

Lunedì mattina in camera da letto di Tom e Sid

SID                         - Tom, Tom che hai? Cosa ti senti?

TOM                       - Non mi toccare, Sid!

SID                         - Ma cos’ hai Toni? Chiamo la zia!

TOM                       - No, no, mi passerà. Non chiamare nessuno.

SID                         - Da quanto stai così male?

TOM                       - Da ore ... da molte ore Ahi! Ahi! Stai fermo Sid, se ti muovi mi uccidi!

SID                         - Toni, calmati! Mi fai venire la pelle d'oca a sentirti! Ma dove ti fa male?

TOM                       - Ti perdono, Sid, tutto quello che mi hai fatto...

BEN                        - No, Toni, tu non devi morire!

TOM                       - Perdono a tutti .... Dillo alla zia. Síd, ti prego di dare quel gattino con un occhio solo a quella bambina forestiera..dille anche ... (Sid scappa fuori dalla stanza)

SID (fuori scena)    - Zia, zia, corri! Tom sta per morire (Tom cerca di trattenere le risate)

ZIA (fuori scena) - Morire? Ma cosa dici!

SID (fuori scena)    - Sì, corri, corri!

ZIA (fuori scena)    - Non ci credo, sarà un'altra burla di quel monello!

(entrano la zia e Sid, mentre Tom continua a lamentarsi)

ZIA                         - Tom, Torn, che cos' hai?

TOM                       - Oh, zia mia!

ZIA                         - Che cosa ti senti, bambino mio?

TOM                       - Il dito malato del piede mi va in cancrena! (la zia si lascia cadere sulla sedia ridendo e piangendo nello stesso tempo)

ZIA                         - Che spavento mi hai fatto Tom! Ma ora, smettila con queste scemenze! Alzati è ora di andare a scuola!

TOM                       - Zia, avevo paura che andasse in cancrena e mi faceva così male che non sentivo neanche il dolore al dente...

ZIA                         - Anche il dente ora? Ma che cosa hai al dente?

TOM                       - Ne ho uno che dondola e mi fa male!

ZIA                         - Apri la bocca. Sicuro, il dente tentenna, lo sento, ma non è un male da morire. Sid, dammi un filo di seta e un carbone acceso.

TOM                       - No, zia, non togliermelo.  Ecco, ora non mi fa più male. Zia, non voglio stare a casa, voglio andare a scuola.

ZIA                         - Vuoi andare a scuola? Invece penso che questa commedia l' hai inventata apposta per rimanere a casa e andare più tardi a pescare. Tom, io ti voglio tanto bene, ma tu fai di tutto per spezzare il cuore a questa povera vecchia...

(mentre Tom grida, la zia gli strappa il dente col filo)

QUINTA SCENA   TOM E BECKY

RAGAZZO              - Non mi hai ancora parlato di come se la cavava Tom con le ragazze...

NARRATORE        - Toni era un vero Don Giovanni. Alle ragazze piaceva molto la sua spavalderia. Era simpatico e anche romantico. Guarda come se l'è cavata con Becky Tatcher...

A scuola. Mentre il mastro sta sonnecchiando sulla cattedra e viene svegliato, dall'entrata di Tom in ritardo.

MAESTRO              - Thomas Sawyer!

TOM                       - Signore?

MESTRO                - Vieni qui, signorine! Dimmi perché sei in ritardo!

TOM                       - Mi sono fermato con Huckleberry Finn

MESTRO                - Vuoi dire con...

TOM                       - Dico che mi sono fermato con Huckleberry Finn

MAESTRO              - Thomas Sawyer, questo è gravissimo! Non c'è punizione sufficiente per una colpa simile, perciò va a sedere tra le ragazze e spero che imparerai la lezione!! (va a sedersi accanto a Becky e si mette a disegnare. La ragazza cerca di vedere ma Tom si copre con il braccio ma Becky riesce a sbirciare

BECKY                   - Oh che bello! Come sei bravo a disegnare.Vorrei essere capace anch'io come te.

TOM                       - E' facile! Se vuoi, t'insegno.

BECKY                       - Quando?

TOM                       - A mezzogiorno. Vai a casa per il pranzo?

BECKY                   - Se tu resti, resto anch'io

TOM                       - Siamo intesi allora. Come ti chiami?

BECKY                   - Becky Tatcher e tu? Ah, lo so, Toni Sawyer!

TOM                       - Quello è il nome di quando mi puniscono. lo mi chiamo solo Toni. Tu chiamami Toni.

BECKY                   - Va bene, Toni.

Riprende a disegnare e Becky vuole vedere

TOM                       - Non è nulla

BECKY                   - Fammi vedere!

TOM                       - No, tu non devi vedere

BECKY                   - E invece voglio vedere..

TOM                       - Poi tu vai a raccontarlo!

BECKY                   - No, no, lo giuro!

TOM                       - Non lo dirai a nessuno?

BECKY                   - No, a nessuno, ma fammi vedere

TOM                       - No, tu non devi vedere...

BECKY                   - Ma perché non vuoi, Toni?

(pur riluttante scopre il foglio e Becky legge)

BECKY                   - Ti ... amo. Oh, che brutta parola

MAESTRO              (il maestro si accorge che i due stanno chiacchierando)- Basta chiacchierare, voi due. Toni Sawyer torna al tuo posto!

NARRATORE        - Così è cominciata la storia d'amore tra Toni e Becky

RAGAZZO              - Ma poi come è andata a finire?

NARRATORE        - Come sai le storie d'amore non sono sempre facili, specialmente per le ragazze che sono un po' complicate. Ma sta a vedere cosa è successo a mezzogiorno dopo le lezioni...

Tom entra circospetto e si siede al banco, dopo un po'arriva Becky Tom insegna a Becky a disegnare guidandole la mano

TOM                     - A te, ti piacciono i topi?

BECKY                - Che schifo, non li posso vedere!

TOM                     - Neppure io, quelli vivi. Ma quando sono morti che si attaccano ad un filo e si fanno dondolare?

BECKY                - No, i topi non mi piacciono in nessun caso, A me piace la gomma da masticare.

TOM                      - Anche a me.E' proprio buona.

BECKY                - Come mi piacerebbe averne un po' adesso!

TOM                     - Davvero? lo ce l’ ho. Te la lascio masticare un po'.Ma dopo me la devi restituire. (Masticano un po' per ciascuno)

TOM                     - Sei mai stata al circo?

BECKY                - Sì, il babbo m' ha promesso che mi ci porterà ancora se sarò buona.

TOM                     - lo ci sono stato molte volte. La chiesa non è nulla in confronto al circo. C'è sempre da divertirsi. Quando sarà grande farò il pagliaccio.

BECKY                - Davvero? Come sono belli i pagliacci vestiti in quel modo!

TOM                     - E poi guadagnerà tanti soldi ... quasi cinque lire al giorno. Ma dimmi Becky, sei mai stata fidanzata tu?

BECKY                - Cosa vuol dire?

TOM                     - Ma sì, fidanzata per poi sposarsi.

BECKY                - No

TOM                     - Ti piacerebbe?

BECKY                - Forse ... non so ... come si fa?

TOM                     - Oh, è una cosa da poco: tu dici a un ragazzo che per marito vuoi solo lui e poi lo baci. Ecco tutto. E' molto facile.

BECKY                - Ma perché baciare?

TOM                     - Beh, è per ... perché tutti fimo così..

BECKY                - Tutti?

TOM                     Tutti quelli che si vogliono bene.Ti ricordi cosa ho scritto sul foglio?

BECKY                - Sì

TOM                     - Che cosa ti ho scritto?

BECKY                - Non te lo dico

TOM                     - Te lo devo dire io?

BECKY                - Sì, ma un'altra volta..

TOM                     - No, adesso...

BECKY                - No, adesso no, domani

TOM                     - Ti prego, Bechy, adesso..te lo dico piano

(Tom sussurra all'orecchio di Becky) Ora dillo tu a me.

BECKY                - Sì, però voltati. Non voglio che tu mi veda. Però non devi raccontarlo a nessuno! (Tom si volta e Becky gli sussurra "ti amo')

TOM                     - Ora Becky abbiamo fatto tutto. Manca solo il bacio. Non aver paura. Non c'è nulla di male

Dopo una debole resistenza Becky si lascia baciare

TOM                     - Ecco, ora siamo fidanzati. Non puoi più amare né sposare un altro. Solo me. Lo farai?

BECKY                - Sì, Tom, io amerà solo te e sposerà solo te. Ma tu farai lo stesso, vero?

TOM                     - Ma certo. D'ora in poi Tu sceglierai sempre me e io sceglierà sempre te..

BECKY                - E' così che si fa quando si è fidanzati?

TOM                     - Certo, anche con Amy Lawrence...

BECKY                - Oh Tom, allora non sono io il tuo primo amore!

TOM                     - Non piangere, Becky. Non m'importa più nulla di Amy

BECKY                - Bugiardo! Invece te ne importa ancora!

TOM                     - Becky, m'importa solo di te. Te lo giuro!

(Becky continua a piangere. Tom le offre un pomo d'ottone),Prendi, Becky, per favore! (ma lei lo getta a terra. Tom se ne va con passo deciso.

BECKY                - Tom, Tom, torna indietro! (scoppia a piangere e se ne va)

 

SESTA SCENA: L'ISOLA JACKSON

NARRATORE      - Così, Tom si sente incompreso e abbandonato, anche da Becky che fingeva di non vederlo...

RAGAZZO           - Beh, le ragazze sono strane ... un giorn sono carine e fanno le smorfiose.. . un altro ti piantano il muso e tu non sai neanche che cosa hai fatto di male...

NARRATORE      - Appunto ... potete immaginare lo stato d'animo del nostro Toni, che decide di fuggire di casa...

RAGAZZO           - E dove scappa?

NARRATORE      - Sull'isola Jackson...

RAGAZZO           - E come ci va?

NARRATORE      - Con una zattera rubata...

RAGAZZO           - Da solo?

NARRATORE      - No, no ... con lui vanno anche Joe e Huck suoi inseparabili amici..

RAGAZZO           - Ma cosa fanno sull'isola?

NARRATORE      - Immaginano di essere dei pirati: Toni Sawyer, il capo è il Vendicatore Nero dei Continente spagnolo, Joe Harper, il terrore dei Mari e Huck Fiun dalla Mano Rossa I tre Pirati entrano in scena

TOM                     - Alt! Fermatevi! Ci accampiamo qui!

JOE                      - Questo posto è meraviglioso!

TOM                    - Una vera delizia

JOE                      - Che direbbero gli altri ragazzi se ci vedessero?

TOM                    - Morirebbero d'invidia vero, Huck?

HUCK                  - Lo credo! A me piace un sacco stare qui! Qui nessuno ci maltratta!

TOM                     - E' proprio la vita che fa per noi! Non dobbiamo più alzarci la mattina e andare a scuola e lavarci e fare tutte quelle stupidaggini. Un pirata vive come gli piace.

JOE                      - Hai ragione Toni. E pensare che volevo fare l'eremita ma ora che so com'è la vita del pirata, preferisco questa.

TOM                     - E poi gli eremiti di oggi non sono più quelli di una volta, mentre i pirati sono sempre rispettati!

HUCK                  - Ma cosa deve fare un eremita?

TOM                     - Deve vestirsi di sacco, dormire per terra e cospargersi la testa di cenere..

JOE                      - Davvero deve fare tutte queste cose strane?

TOM                     - Sì, anche tu avresti dovuto farle se volevi fare l'eremita

JOE                      - Non sono mica matto...

HUCK                  - E i pirati cosa fanno?

TOM                     - Oh si divertono. Catturano le navi e le bruciano. S'impadroniscono dei denaro e lo seppelliscono su un'isola o sotto un albero. Uccidono gli equipaggi...

JOE                      - Ma le donne le portano sull'isola, non uccidono le donne..

TOM                     - E' vero non le uccidono, sono troppo nobili i pirati e le donne sono sempre bellissime.

JOE                      - E che vestiti hanno! D'argento e d'oro!

HUCK                  - Chi?

JOE                      - I pirati!

HUCK                  - Beh, allora mi pare che non sono vestito da pirata, ma ho solo questo!

TOM                     - Presto avremo vestiti bellissimi! Vedrai! Ma ora dormiamo (si coricano)

Si ode il rombo di un cannone

JOE                      - Che cos'è?

TOM                     - Non so...

HUCK                  - Questo è il tuono...

TOM                     - Zitto! Ascolta! Questi sono colpi di cannone! Qualcuno deve essere annegato!

JOE                      - Ho sentito parlare di questo

TOM                     - Ragazzi, so chi sono gli annegati! Siamo noi! Si sono accorti che siamo scappati e ci stanno cercando. Andiamo a vedere! Escono di corsa.

RAGAZZO           - A dir la verità, piacerebbe anche a me un'avventura così.... vivere libero per un po' di tempo senza dover andare a scuola, andare a dormire quando ho sonno, andare in giro tutto il giorno....

NARRATORE      - A tutti viene questo desiderio prima o poi, ma la vita lontana da casa non è poi così piacevole come sembra. Anche i nostri amici se ne accorgono ben presto.... Entrano i tre amici con aria un po'abbattuta.

JOE                      - Amici, io non ce la faccio più a vivere qui, voglio tornare a casa...

TOM                     - Ma Joe, non troverai mai più un posto come questo ... qui puoi nuotare quando vuoi..

JOE                      - A me non piace nuotare quando nessuno me lo proibisce...

HUCK                  -.Che bambino sciocco. Vuoi andare dalla mamma?

JOE                      - Sì, voglio andare dalla mamma e ci andresti anche tu se ce l'avessi.....(scoppia a piangere)

TOM                     - Poverino, lasciamolo andare, Huck. Ma noi restiamo qui, vero Huck?

HUCK                  - Sì ... certo....

JOE                      - Non ti parlerò più per tutta la vita, ecco!

TOM                     - E che m'importa? Non abbiamo bisogno di te! Vai, vai dalla mammina, così tutti rideranno di te. Bel pirata che sei! Noi possiamo fare a meno di un moccioso come te! Joe se ne va tristemente.

HUCK                    - Voglio andarmene anch'io, Toni.E' meglio che torniamo tutti insieme..

TOM                     - Vacci tu, io resto...

HUCK                  - Dai, Toni, andiamo ... ti aspettiamo sull'altra riva..

TOM                     - Mi aspetterete un bel pezzo!

Rimane a pensare un po’ poi chiama i due amici

TOM                     - Aspettate, aspettate! Devo dirvi una cosa.

i due tornano indietro

HUCK                  - Che c'è Toni?

TOM                     - Mi è venuta un'idea formidabile. Torniamo tutti e tre domattina di nascosto. E ci presentiamo di sorpresa durante la funzione m chiesa per il nostro funerale ... che ne dite?

HUCK                  - Ma è un'idea magnifica!

JOE                      - Vi immaginate la faccia che faranno tutti quando ci vedranno comparire?

TOM                     - Allora dobbiamo festeggiare e per finire in bellezza voglio imparare a fumare..

JOE                      - Non hai mai fumato, Toni? Nemmeno io ... vorrei provare anch'io...

HUCK                  - Vi insegno io come si fa. Ora preparo le pipe....

si sdraiano e cominciano a fumare

TOM                     - Se sapevo che era così facile, cominciavo prima. Penso che potrei fumare dalla mattina alla sera. Non mi dà nessun fastidio...

JOE                      - Anch'io, è proprio una cosa da nulla!

TOM                     - Scommetto che pochi altri potrebbero farlo

JOE                      - Sconunetto che basterebbe una sola tirata per metterli KO

TOM                     - Davvero, vorrei che i nostri compagni ci vedessero!

JOE                      - Anch'io.

TOM                     - Un bel giorno, quando ci sono tutti io arrivo e ti dico "Joe che ne dici di fare una fumatina?" Tu allora tiri fuori le pipe e le accendiamo tranquilli come se niente fosse.

JOE                      - Fantastico, Tom! pensa che faccia faranno quando gli diremo che abbiamo imparato mentre facevamo i pirati...

TOM                     - Moriranno d'invidia, te lo dico io..

passano alcuni minuti e i ragazzi cominciano a dare segno di malessere

JOE                      - Credo di aver perso il coltello ... devo cercarlo...

TOM                    - Ti aiuto io.  Tu vai da quella parte, io da questa. Tu Huck, rimani pure... ci pensiamo noi ... escono di corsa

HUCK        - Mi sa che quei due abbiano un altro problema ... di stomaco ... ha ... ha ...

EPILOGO

RAGAZZO            - E' veramente una storia movimentata Ma raccontaci ancora qualcosa.....come è andata a finire?

NARRATORE       - Caro il mi ragazzo, se vuoi conoscere tutta la storia, leggi il libro...

RAGAZZO            - Lo farò senz’altro, il tuo racconto mi ha incuriosito.

NARRATORE  - Spero che tutti voi vi siate divertiti con Tom Sawyer e desideriate leggere tutte le sue avventure. Buona lettura!

FINE

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