Tutti
gli appassionati di storia militare conosceranno il famoso scatto che
ritrae il generale Mark Wayne Clark, comandante della V Armata USA,
accanto al cartello che indicava l'ingresso alla città di Roma.
Lo
stesso alto ufficiale, notoriamente molto incline a farsi pubblicità,
volle che il fotografo militare scattasse quella foto per suggellare il
momento in cui, si credeva, la Campagna d'Italia raggiungeva il suo
apice maggiore e per testimoniare la caduta della prima Capitale di
quell'Asse Italo-tedesco-giapponese che aveva avviato ormai in maniera
irreversibile la sua parabola discendente.
Non
tutti sanno però che proprio nel momento dello scatto di quella foto, un
cecchino tedesco aprì il fuoco sul gruppetto di ufficiali composto dallo
stesso Clark, dal generale Keyes (comandante del II Corpo USA) e dal
generale Frederick (comandante della FSSF), costringendoli ad una
precipitosa fuga per mettersi al riparo. Il cecchino, forse perchè
troppo distante, mancò gli ufficiali, ma centrò il cartello.
Da qui
nacque "il giallo del cartello", nel senso che quello esposto alcuni
anni fa ad una mostra a Roma non mostrava, come doveva essere normale, i
segni dei fori delle pallottole, mentre quello nello scatto (poi
ripetuto, a pericolo passato per i tre ufficiali americani) li portava
incontestabilmente.
Dopo varie ricerche, si
appura che presumibilmente il vero cartello ROMA si trovava presso la
Scuola Militare "Citadel", nel South Carolina (tra l'altro scuola della
quale il generale Clark fu comandante e nella quale fu sepolto dopo la
sua morte, avvenuta il 17 aprile 1984). Il Sito di "The Citadel" è il
seguente:
www.citadel.edu/root/.
Da quel
momento, essendo anche socio di un gruppo di ricercatori storici ALARIS,
il Bianchini inizia la sua ricerca, trovando in un archivio la foto che
risale al giorno del pensionamento del Gen. Clark e nella quale è
esposto in bella mostra il famoso cartello.
Alessandro
prende quindi contatto con un addetto all'ufficio stampa, tale Russ, al
quale invia le foto degli alleati che entrano a Roma nel 1944 e smontano
il cartello, chiedendo se ne sa qualcosa. La risposta arriva presto: "Si,
il cartello si trova nel museo della nostra caserma, anzi, i cartelli
sono due".
Dopo un
attesa spasmodica di un paio di settimane ecco che Russ finalmente invia
le foto.
Da qui la conclusione del mistero, secondo la quale i cartelli asportati
dalla Capitale e portati negli Stati Uniti non erano uno, ma due...e a
Roma, nel corso della mostra a Piazza Venezia, era esposto quello senza
fori di proiettile. Missione compiuta! |