Un’ora fa si è conclusa al sacrario di El Alamein
la cerimonia di celebrazione dei gloriosi caduti della Folgore.
Il pellegrinaggio, organizzato magnificamente
dall’AnpDi, ha visto la presenza di oltre 500 Paracadutisti con i
relativi labari di ogni sezione d’Italia, del Presid.Naz.le generale
Fantini, del sottosegretario alla difesa Dott. Gianluigi Magri, di un
nutrito numero di catanesi col loro Consigliere Naz.Tommaso Daidone e
siciliani vari, ha toccato momenti di viva commozione e di esaltante
ammirazione nel ricordo dell’immane sacrificio, testimoniato anche
dall’impegnativa presenza di 3 veterani ultra novantenni.
Una nota a parte, di orgoglio campanilistico
merita il cappellano militare nazionale don Alfio Spampinato, catanese e
Parà purosangue, che nella Messa commemorativa, mentre i labari
s’inchinavano ammutoliti, è riuscito con un virile messaggio di pace ad
infiammare i cuori dei folgorini vibranti di incrollabile fede nei
valori della Patria.
A fine cerimonia in tutto l’Egitto è rimbombato
l’eco di diversi tuoni: "FOLGORE!"
Le successive visite guidate da esperti ai campi
di battaglia hanno scatenato in tutti noi delle sensazioni di commozione
che la semplice conoscenza storica non poteva realizzare ed altre di
impotenza, soffrendo per quei soldati ventenni, molti volontari, che in
un rapporto di 1 a 15 si scagliarono contro forze preponderanti, non
solo numeriche, ma anche per armamenti e logistica.
Il fior fiore della nostra gioventù tutto poteva
immaginare tranne che in Patria potessero esistere altri italiani
(documentati con nomi e cognomi) che tramavano contro lo sforzo bellico
italiano, segnalando agli Alleati i nostri convogli di rifornimento via
mare da far affondare assieme agli equipaggi composti dai loro stessi
connazionali.
Nessun processo ad oggi per questa pagina oscura
della nostra storia, ma anzi, medaglie e promozioni!
Ora come ogni granello di sabbia del deserto di El
Alamein ricorderà la gloria dei Parà della Folgore, anche i presenti a
questo 70esimo anniversario di quell’epica battaglia, raccontando ai
posteri questa legenda, ricorderanno. SEMPRE!
Folgore!
Morando Moretti |