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Su iniziativa del Comune di Bellegra (RM) è stato recentemente pubblicato il volume “Guerra e Resistenza a Sud di Roma - Monti Prenestini e Alta Valle del Sacco, 8 settembre  1943 - 5 giugno 1944” di Roberto Salvatori. L’autore, studioso di storia della Resistenza laziale, ha svolto un approfondito lavoro di ricerca, per il periodo dell’occupazione tedesca, nei comuni posti a cavallo tra le province di Roma e Frosinone, immediate retrovie di Cassino e di Anzio, con l’obiettivo di dare “organicità ed esaustività” – come sollecitava tanti anni fa A. Trombadori – ai tanti episodi della lotta contro gli occupanti tedeschi del Basso Lazio, che non furono di secondaria importanza nell’ambito della Resistenza laziale. Dal lavoro emergono alcuni elementi nuovi e fecondi dal punto di vista storiografico, che pongono sotto una luce diversa la lettura della Resistenza in questa zona del Lazio, per la quale mancava uno studio unitario con caratteristiche così specifiche. Innanzitutto emerge l’importanza strategica e militare dell’area presa in esame, in quanto l’esercito tedesco, impegnato a combattere la più grande battaglia della seconda guerra mondiale in territorio italiano nei fronti di Anzio e Cassino, organizzò saldamente il suo sistema difensivo nelle retrovie, dislocando funzioni e comandi, aumentando di conseguenza il controllo militare dei centri abitati occupati. Una seconda considerazione riguarda la lotta di resistenza armata vera e propria combattuta in un contesto così caratterizzato. In questo caso l’autore cerca di dimostrare con solida ed ampia documentazione, fin nei dettagli, come si sia potuto procedere ad organizzare la lotta di resistenza all’invasore, coinvolgendo con esiti diversi, un po’ ovunque gruppi di giovani, spesso scollegati tra loro.

I risultati della ricerca hanno sicuramente il pregio di modificare i tradizionali criteri di lettura della Resistenza nell’area prenestina e nella contigua Alta Valle del Sacco, riportando al centro il valore etico e politico delle scelte individuali e le capacità organizzative manifestate da resistenti e dirigenti, tra cui spiccano le figure del palianese Enrico Giannetti, ex combattente nella Spagna repubblicana, che svolse un effettivo ruolo di dirigente, dei giovanissimi Dante Bersini, di Carla Capponi e Rosario Bentivegna, dell’ex ministro Aldo Finzi. Insomma se le condizioni ambientali e di durata della lotta non permisero di raggiungere risultati eclatanti sul piano politico e militare, consentirono tuttavia di far emergere cospicui gruppi di giovani, che assunsero in taluni casi anche funzioni di governo delle comunità locali, di soccorso alle popolazioni sottoposte a bombardamenti, di controllo della reazione popolare a stragi (Paliano e Palestrina) e ruberie dell’esercito tedesco occupante o in ritirata. Un contributo quello dei resistenti dei Monti Prenestini e dell’Alta Valle del Sacco che può inserirsi nelle pagine migliori della resistenza italiana (V.Perin).

 

Il libro, formato 15x21 e di 248 pagine, non è in vendita ma è reperibile presso le seguenti biblioteche della provincia di Roma: Bellegra, Carpineto Romano, Cave, Colleferro, Genazzano, Palestrina, San Vito Romano, Zagarolo. Della provincia di Frosinone: Acuto, Anagni, ISALM Anagni, Ferentino, Fiuggi, Biblioteca provinciale Frosinone, Paliano, Serrone. Inoltre è reperibile presso le Biblioteche di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, dell’Archivio Centrale dello Stato e della Fondazione-Istituto Gramsci di Roma.

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