Da
quando il Carro Armato ha preso la sua configurazione tradizionale, è
sempre stato composto da: un motore, un cannone, uno scafo e una
torretta girevole a 360° (o anche no, direbbe una mia amica, per
giustificare quei pochi mezzi del genere che nella storia hanno
presentato il cannone fisso in casamatta).
I pesi
sono andati via via incrementandosi man mano che la lotta
corazza/cannone accelerava la propria corsa. I carri attuali pesano
mediamente sulle 60 tonnellate ma vanno più veloci di quelli di un
tempo, grazie all’adozione di motori che partono come minimo da
1200-1500 CV (che però hanno incrementato i consumi) e al miglioramento
dei sistemi di sospensioni.
Il
cannone, stando ferme le preferenze dei singoli costruttori riguardo ad
anima liscia/anima rigata è arrivato al calibro 120mm (oltre non sarebbe
sinceramente nemmeno necessario), mentre il diffondersi dei proietti
APFSDS con nocciolo in uranio impoverito ha assicurato quella
penetrazione che tutti andavano ricercando sin dagli albori del concetto
“carro contro carro”.
Cosa ci
sarebbe da fare ancora? Come sarebbe possibile sviluppare un mezzo che,
già oggi, appare giunto al limite superiore del proprio sviluppo? Una
corazza più resistente? La fisica e la balistica non consentono ancora
oggi l’invulnerabilità. Un cannone migliore? Per farci cosa? Quegli
attuali “bucano” qualsiasi cosa. Una maggior mobilità? Difficile…tenendo
conto che nel carro c’è anche un equipaggio che viene “sbatacchiato” a
destra e a sinistra.
No, al
momento non esiste alcun margine significativo per lo sviluppo di un
Carro Armato, perché già oggi marcia veloce, spara preciso e lontano, va
su qualsiasi terreno, vede di notte e di giorno, riesce a guadare un
corso d’acqua ed è protetto contro agenti NBC…cosa chiedere di più?.
Forse
l’aspetto più interessante della possibile evoluzione dei Carri Armati
si sta rilevando in Inghilterra, dove il Il professor Bryn James, che
sta sviluppando la tecnologia, sostiene che "I super-condensatori
possono essere caricati e scaricati in un singolo, potente evento che
respinge il fuoco in arrivo. Potreste pensare che sia richiesta una
grande quantità di energia, ma abbiamo scoperto che può essere fatto con
una piccola carica elettrica. Le armature convenzionali sono solo un
ammasso di metallo, ma un proiettile di RPG può passare attraverso più
di 30 centimetri di acciaio. Trasportare abbastanza corazza per
proteggersi è estremamente pesante."
Questo
genere di “Corazza magnetica” sarà in grado di ridurre il peso dei carri
armati di almeno il 70%. Non sarà più necessario trasportare ingenti
quantità di metallo per la protezione dai proiettili pesanti e dalle
mine anticarro, lo scudo di energia provvederà a proteggere l'equipaggio
del carro.
La
protezione da proiettili di armi da fuoco leggere potrà essere fornita
da armature ben più leggere rispetto a quelle attualmente utilizzate nei
carri armati, rendendoli più veloci e manovrabili.
Sarà comunque necessario sviluppare parallelamente dei sistemi di
rilevamento in tempo reale dei proiettili in arrivo, per poter calibrare
l'attivazione dello scudo di energia poco prima del momento dell'impatto
con il carro.
Tali
sistemi di rilevamento dovranno coprire tutti i 360° attorno al carro,
rilevare tracce termiche di proiettili in arrivo, ed elaborare il timing
necessario per l'attivazione dello scudo.
Sistemi
simili sono già stati sperimentati dal Ministero della Difesa inglese.
Uno di questi, testato nel 2002, era composto da una serie di placche
metalliche parallele, che ricoprivano tutto il carro. Quando un
proiettile oltrepassava la più esterna, chiudeva il circuito ed azionava
il campo di energia, che ne respingeva i frammenti metallici evitando
che penetrassero nello scafo del carro armato. Il sistema si è rivelato
efficace anche dopo diverse cariche esplosive e proiettili perforanti,
ma risulta ancora troppo pesante, oltre a compromettere lo strato
esterno della corazza.
Un’altra
indiscrezione, sempre dall’Inghilterra, affermerebbe che la più grossa
azienda britannica nel settore della difesa, la BAE Systems, sta
lavorando ad un nuovo tipo di Carro Armato dotato di una tecnologia
definita “E-camouflage'', una sorta di mimetizzazione elettronica. Si
tratta di sensori, posti sullo scafo del veicolo, che proiettano su di
esso le immagini dell'ambiente circostante, mimetizzandolo alla
perfezione…un po’ come faceva il l’alieno “Predator” nei films
dell’omonima saga. Quanto c’è di vero e dove arriva la fantasia in
queste notizie nessuno lo sa; di certo, qualcuno ci sta studiando. |