Us Monari e Fratellanza Modena impegnate nel progetto conoscenza dello sport.
Una ventina di ragazzi della società sportiva Monari, prestigiosa scuola di calcio modenese, si sono divisi tra allenamenti di calcio e allenamenti di atletica presso la struttura indoor di Via Piazza.
Veniamo a fare atletica per imparare dagli altri sport. Questa una delle risposte ad una delle tante domande che i giovanissimi atleti in erba di nove e dieci anni, dell’Us Monari, hanno dato alla breve intervista intercorsa nel corso del loro allenamento pomeridiano di venerdì scorso.
I genitori assiepati sugli spalti sono abbastanza entusiasti dell’iniziativa. Lo sport per loro è una pratica importante per i loro figli perché li aiuta a socializzare e fare gruppo, una parte essenziale della loro crescita che li porta a stare lontano da PlayStation e televisione spazzatura, evitando anche brutte compagnie. Ai genitori i bambini esordiscono affermando che l’atletica è uno sport divertente, tra le specialità che affascinano di più i giovani atleti vi è il Vortex, una sorta di piccolo missile da lanciare come un giavellotto che avvitandosi nell’aria con i suoi fori ai lati, grazie al passaggio dell'aria, provoca un fischio durante il volo, al Vortex segue il salto in lungo, perché ricorda il mare con la sua spiaggia, la corsa è bella perché ogni volta da sfogo ad una nuova sfida verso i propri compagni su chi arriva primo e più lontano, affascina anche il salto in alto con la sua tecnica, ma il sogno proibito di tutti è il salto con l’asta, perché è come volare. Il progetto è nato da un’idea del professor Bertarini con l’aiuto del presidente Marchesi da parte dell’Us Monari, mentre per La Fratellanza 1874 vi è il consigliere Luciano Ansaloni che ha curato la parte della gestione dell’atletica. L’idea è quella di insegnare ai ragazzi cosa è lo sport praticando sul campo le altre discipline, i corsi sono organizzati in sedute che comprendono ogni venerdì del mese, così calcio e atletica sì stringono per mano divenendo una scuola interdisciplinare non solo di sport ma anche è soprattutto di vita, che porta ad un gemellaggio tra due sport, che poi tanto lontani non sono.
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Luigi Esposito(Gino)