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Sabato al Pala Anderlini di Modena si è tenuto il quinto seminario monotematico sulla preparazione atletica.
Moderatore del seminario è stato il prof. Francesco Franceschetti presidente della scuola regionale dello sport dell’Emilia Romagna, il saluto dall’amministrazione della città di Modena è stato portato ai presenti da Maria Carafoli, responsabile servizio sport del Comune, che ha sottolineato il notevole valore raggiunto da questi seminari che stanno divenendo un punto importante per l’aggiornamento di molti esperti del settore.
Diversi i partecipanti al seminario, dai tecnici delle varie discipline sportive ai vari insegnanti che da ogni regione d’Italia sono confluiti per assistere alle ultime discussioni nel campo della ricerca applicata all’allenamento.
Stella del seminario è stato il prof. Gilles Cometti, dell’università delle scienze dello sport di Diijon Francia, il merito della presenza del famoso ricercatore dello sport va al prof. Luigi Trotta, responsabile per il Coni di Modena per il settore tecnico.
La discussione tenuta dal professor Cometti, che parla perfettamente italiano, ha portato alla luce alcune contraddizioni che il mondo dello sport ha al suo interno per quanto riguarda la pratica dell’allenamento.
Cometti è apprezzato da molti come un moderno Galileo Galilei, per aver portato alla pratica della metodologia sportiva grandi innovazioni.
Il discorso tenuto dal metodologo dell’università francese, ha seguito un filo logico fatto d’analogie dove l’atleta è visto come una macchina da formula uno, che nel tempo vari ingegneri, in questo caso i vari tecnici sportivi, intervengono per ottimizzare la sua prestazione.
Nonostante molte delle sue tesi sono state formulate anche da altri metodologi della ricerca sportiva, ricordiamo ad esempio la ricerca russa fatta negli anni sessanta, la pratica sportiva del terzo millennio si rifà spesso a delle “mode” sbagliate che portano a diversi errori e in alcuni casi, a gravi infortuni. In proposito il professor Cometti ha dibattuto alcune recenti scoperte fatte usando una tecnologia basata sugli ultrasuoni che hanno avvalorato alcune delle sue tesi sostenute da diversi anni.
Alla fine del suo dibattito il professor Cometti ci ha rilasciato una breve intervista.
Professor Cometti come mai la pratica sportiva degli ultimi anni sembra essere dominata dalla moda invece che dalla ricerca scientifica?
La preparazione atletica purtroppo non ha l’importanza che dovrebbe avere, rifacendoci al mondo del calcio perché più popolare, un giocatore ha un costo, ed un club sportivo di solito non ha nessun interesse a fare ricerca sportiva per migliorare la performance, ma vuole solo far rendere il giocatore per cui ha pagato diversi milioni, quindi si arriva a curare solo l’aspetto esteriore del mondo dello sport.
Un pericoloso controsenso quindi che può minare alle sue basi il mondo sportivo, quali soluzioni lei pensa che si possano portare avanti per rimediare a quest’errore?
La speranza è che i giovani crescano buttando letteralmente fuori i vecchi che continuano ad ostinarsi ad usare pratiche sbagliate è l’unica soluzione possibile!
Nel pomeriggio il seminario e continuato con il saluto del presidente del Coni modenese, Franco Bertoli, la discussione e poi continuata con le due esposizioni pratiche dei professori Giampietro Alberti e Lucio Ongaro, discussioni che sono state molto gradite dai vari tecnici delle varie discipline sportive presenti al seminario.
Gli atti del seminario si possono scaricare gratuitamente da Lunedì 18 Dicembre dal sito del Coni di Modena (www.sportmodena.it) è anche possibile richiedere un dvd (a pagamento) con il video integrale della manifestazione
Luigi Esposito (Gino)