Claudio Ongaro conquista il titolo di campione del mondo ai mondiali Master di Riccione sulla maratona, nella categoria M50, ed è anche medaglia d’oro per il titolo a squadre conquistato dall’Italia nella sua categoria, con gli azzurri, Carlo Acconcia e Giuseppe Sestito, giunti rispettivamente al quarto posto e al sesto posto.
Il suo crono non è da meno delle due medaglie conquistate, il campione della Fratellanza 1874 ha coperto la distanza dei 42 chilometri e 195 metri in 2.40.31. E’ stata una gara difficile, sin dai primi metri combattuta contro tutto e tutti, il percorso si snodava tra Riccione e Cattolica, sotto un Sole e un tasso d’umidità molto elevato, queste avverse condizioni atmosferiche non hanno dato tregua agli oltre 1500 atleti provenienti da ogni parte del mondo
infatti quasi un quarto dei concorrenti è stato costretto al ritiro . Nonostante questo, il tifo degli spettatori assiepati lungo tutto il percorso ha aiutato non poco la lunga scia di maratoneti, numerosi i cori dei vari team che incitavano i propri atleti, tra questi si sono distinti i team della Spagna e quello della Gran Bretagna, che avevano occupato i punti chiave del percorso per incoraggiare i propri compagni.
Lo scontro al vertice sì è svolto tra lo spagnolo Alvaro Diez, partito fortissimo nei primi chilometri e il nostro Ongaro a cercare di seguire la sua scia, con vari atleti che si sono susseguiti al comando ma che poi hanno ceduto il passo al duo formato da Diez e Ongaro. Nel passaggio alla mezza maratona sì è, però iniziata a delineare il finale della gara, con lo spagnolo che iniziava a perdere terreno e Ongaro ad aumentare il suo vantaggio. Nonostante una crisi al 36° chilometro l’atleta della Fratellanza Modena è riuscito a stringere i denti raggiungendo il centro di Riccione in pieno Viale Ceccarini dove gli applausi e
l'incoraggiamento
del pubblico lo hanno sospinto fino al termine della gara. L’entrata nello stadio con le tribune piene all’inverosimile, hanno sancito la vittoria dell’atleta modenese che ha così conquistato il titolo mondiale con un tempo di tutto ragguaglio.
Al secondo posto sì è classificato il britannico Alex Rowe, emerso forte nel finale dalle retrovie ma non abbastanza da impensierire il nostro portacolori, al terzo il giapponese Yoshio Tani
Luigi Esposito (Gino)
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